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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
job Inserito il - 08/11/2020 : 19:05:04
Continuando nella mia ricerca di posti dimenticati, questa volta l'obiettivo era raggiungere una vecchia cava di marmo rosso abbandonata, nel cuore di impervie valli carniche .

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Dalle mie informazioni (non del tutto corrette e scoprirete poi perchè) , questa cava era molto attiva negli anni 1920-30, incredibile come potessero ricavare e trasportare il marmo da un posto così sperduto e senza particolari mezzi meccanici. Gli operai salivano in loco a piedi e poi rimanevano a lavorare una o due settimane consecutivamente senza scendere a valle.

Con il tempo ovviamente si ammodernò, ma dopo il terremoto del friuli del 1976 ebbe sempre meno impulso per chiudere definitivamente nei primi anni ottanta.


Voglio fare un percorso ad anello e mi baso imprudentemente su un percorso segnato come "medio" che trovo su wikiloc . Più avanti nel racconto capirete perchè "imprudentemente" .

Lascio il furgone all'ultimo asfalto carrozzabile e dal cartello di divieto di transito mi addentro con la fida Aspen nel bosco su una carrareccia ghiaiosa e larga che comincia ad inerpicarsi decisa ma non impossibile grazie alla presenza di numerosi tornanti.

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Il paesaggio autunnale è bello, ma spettrale e freddo allo stesso tempo, in quanto la valle è così chiusa che pur essendo una magnifica giornata, il sole non si vede, il tragitto è tutto nell'ombra.

Pedala che ti pedala che ti pedala, e sali che ti sali, faccio finalmente capolino fuori dal bosco e arrivo ad una casera.

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Qui la vista si apre sulla valle del Tagliamento .

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Riparto, e la ghiaiata, sempre in salita decisa, comincia a serpeggiare fuori dal bosco sfiorando precipizi vertiginosi con panorami mozzafiato .

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Ma ecco i primi segni di cava, ci sono delle gallerie che bucano la montagna ma sono murate , poi ci sono strutture in ferro che immagino servissero a vagliare le rocce eliminando i detriti.

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Ecco che la strada entra proprio in una galleria, questa volta per fortuna aperta .

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Ma, non faccio a tempo ad entrare per qualche metro, che sento un frastuono tremendo e con stupore (e terrore) vedo che dall'altra parte è entrato nella galleria.... un TIR !!!

Non credo proprio ci passiamo tutti e due e io non ho neanche le luci, non mi resta che voltarmi nel più breve tempo possibile e tornare sui miei passi a manetta.

Per fortuna il bestione avanza con prudenza per non toccare le pareti, riesco ad uscire in tempo e anche a togliermi dalla strada perchè l'uscita della galleria è in curva e immagino che il camion debba arrivare col muso fin sull'orlo del precipizio per poter impostare la traiettoria.

Ma la cava non era abbandonata ??? Evidentemente, non lo è più !
Certo che questi camionisti sono eroici, non avrei mai detto potesse passare per questa carrareccia un bestione carico di massi.

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Per non parlare dell'erta che trovo fuori dalla galleria.

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Il tutto su un enorme canalone di detriti

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Zumando, vedo che più su sulla roccia ci sono delle piccole costruzioni

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Ma ecco quello che mi aspettavo, se la cava è attiva non si può certo entrarvi, infatti ecco puntuale il cancello con il divieto:

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Peccato, fotografando oltre il cancello, intravedo che sarebbe stato un percorso interessante e da brivido:

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Comunque la delusione passa subito, quassù è uno spettacolo comunque e ci sono un bel po' di sentieri invitanti:

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Ma ad un certo punto il mio sguardo è attirato da qualcosa che luccica nell'erba di un sentiero sul costone di roccia, come fossero delle tubature, mi avvicino e resto a bocca aperta, non sono tubature, ma una minirotaia !!!

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Non è da questa parte che è previsto il mio tragitto, ma come non cedere alla tentazione ? La fantasia ormai galoppa.

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In effetti, l'ambientazione cinematografica c'è tutta:

un passaggio con le rotaie praticamente nel vuoto:

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il classico masso a bloccare il percorso:

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un po' di neve fuori stagione che non guasta mai:

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e infine il classico dei classici, la galleria angusta in curva:

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devo stare attento a non battere la testa e spero proprio di non vedermi arrivare un carrello in senso opposto

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Ma mi convinco che devo tornare indietro perchè si sta facendo tardi (vedremo più avanti scelta più che saggia)

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Tornato alla cava prendo la carrareccia verso ovest:

a destra c'è un costone di roccia con luccicanti venature



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A sinistra il solito precipizio e continuano le viste mozzafiato sulla pianura e i monti dall'altra parte della valle.



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Il percorso è piacevole e quasi pianeggiante ed in poco tempo arrvo ad una casera:

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Non c'è nessuno, hanno già portato le mucche a valle per l'inverno.

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Dalla casera però, non ci sono più carrarecce e stento ad individuare il sentiero, comincio a sentire puzza di bruciato. Consulto la traccia gps e indica i pratoni sottostanti, mi avventuro e in effetti trovo una traccia nell'erba e anche un'indicazione un po' inquietante: "sentiero delle creste" , sarà adatto alle mtb ?

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confido ancora su quel tracciato "medio" così come descritto su wikiloc, ma il mio intuito mi fa già presagire nulla di buono.

In effetti il sentiero comincia seppure parzialmente erboso a scendere con dei tornanti secchi e la mia poderosa aspen, appesantita pure dagli attrezzi sul portapacchi, non gradisce molto e comincio una discesa molto impacciata.

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Ma diciamo che la cosa è ancora pedalabile, almeno fino al pulpito che vedo sotto, quello che mi preoccupa è che dal pulpito in poi il sentiero sembra sparire nel vuoto !

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Arrivato al pulpito, in effetti la mia angoscia si materializza, non c'è più erba ma solo ghiaioni quasi verticali e il sentiero è stato ricavato in questi zigzagando quasi orizzontalmente e con bruschi abbassamenti di quota negli strettissimi cambi di direzione.

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è impensabile proseguire in bici, ma anche a piedi, un passo falso e sei di sotto, oltre tutto so che non ho tanto tempo prima che faccia buio.

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Ammesso e non concesso che qualche abilissimo biker riesca a scendere in bici per una cosa del genere, ma c'è anche il fatto che frana tutto e quindi si pone a rischio l'incolumità di chi ci potesse essere più a valle. Io stesso pur con tutta la prudenza possibile e a piedi, ho fatto cadere un masso grosso come un pallone da calcio che è rimbalzato fin sul bosco sottostante.

Purtroppo ormai sono nella classica trappola, che a tornare indietro sarebbe più dura che proseguire, era alla casera che dovevo prendere la decisione giusta, ormai è tardi.

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Comunque mi dò una calmata, ricordandomi che sono esperto di cose del genere e anche peggiori e che non devo farmi prendere dalla fretta, in fondo ho una torcia da testa con me, anche facesse buio devo essere lento e ragionare su ogni passo. La tecnica la conosco: bisogna tenere sempre il corpo a monte e la bici a valle, in caso di scivolata non si viene travolti dalla bici e cadendo ci si può sempre buttare verso monte alla peggio lasciando la bici al suo destino. Il problema sono proprio i tornantini, punto delicatissimo, qui si confida molto sulla presa della gomma anteriore frenata (e grazie a Dio le gomme della mia fat hanno una presa stupefacente se caricate col peso. La ruota dietro non va frenata, perchè slittando farebbe scivolare tutta la bici verso il basso, mentre è sempre il davanti che deve stare più in basso. Cambiando direzione al tornante, verrebbe di rimanere sempre dallo stesso lato della bici per far prima, invece bisogna sforzarsi di passare dall'altro lato per avere sempre il corpo a monte come dicevo prima. Appena superata la massima pendenza, allora si che si può dare una bella frenata col posteriore, questo farà sì che il retrotreno invece di incomberci addosso, scivolerà di lato riposizionando la bici in orizzontale pronta per essere spinta lungo il prossimo traverso.

(mi sono soffermato in questa descrizione tecnica per far capire ai neofiti che ci può essere pericolo anche a piedi e con la bici a spinta, non avventuratevi in queste cose senza esperienza)

Quei pochi scatti che ho fatto ancora, non rendono minimamente la situazione, anche questi roccioni che incombono sulla mia testa non vi rendono l'idea, ma provate a pensare che quelli in alto non sono cespugli ma alberi !





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Forse rende più l'idea questa immagine da google, nel cerchietto rosso c'è la casera, praticamente il sentiero scende in quell'imbuto dove si vede chiaramente anche una striscia di scarico di sassi.

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E' un vero strazio, credo di muovermi a 2 km/h non di più , vedo il bosco di sotto ma non si avvicina mai, maledizione.

Con un sospirone arrivo finalmente nel bosco, anche se pure qui non è una passeggiata, sotto le foglie secche si celano ancora massi.

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Finalmente sono fuori dal tunnel, il sentieraccio sbocca su una comoda mulattiera, ed è ancora chiaro .

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Che bello vedere le prime case

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Mai come questa volta ho gradito il ritorno su asfalto

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Anche questa jobbata è fatta ! Che resti di lezione a me e a tutti di non fidarsi di percorsi postati in rete da qualcuno e che non siano suffragati almeno da commenti di altri, possono essere vecchi e l'orografia potrebbe non essere la stessa, o magari hanno sbagliato di mettere la categoria "mountain bike" oppure semplicemente valutano la difficoltà in maniera troppo soggettiva.



22   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
nando_mac Inserito il - 05/01/2021 : 18:43:45
E mica l'avevo visto sto girone. Bellissimo.
andrea28 Inserito il - 05/01/2021 : 16:23:02
Job, non ho parole !

Racconto fotografico emozionate, coinvolgente: sceneggiatura pronta per girare una puntata di Overland.
Bravissimo

Ibla Inserito il - 26/12/2020 : 16:54:25
Jobeep alla vista del TIR...







...e dopo lo scampato pericolo!





Giuseppet Inserito il - 14/11/2020 : 12:47:38
Bel reportage Job! Vero, sullo sdrucciolo c'è da cacarsi sotto. Mi capitò da ragazzo in bmx; vai per fare il figo e scendi con la bici in mano, corpo lato interno e mani sui freni. Ed è li che impari la tecnica che riporti, quando non vedi l'ora di tornare a saltar tombini o a divertirti sulle piste da cross fatte con la ruspa nei torrenti asciutti!
job Inserito il - 09/11/2020 : 20:07:38
Bilbo ha scritto:

job.... ci hai messo più tempo a fare foto che a fare il giro (come dire, è stato maggiore il tempo con la macchina fotografica in mano che quello con la bici sotto al culo ) ma aggiungo per nostra fortuna. Grazie di tutto!


si, quando mi prende bene è così, la bici è solo una scusa, mi sarei appassionato anche a piedi, come del resto ho fatto per 2 ore buone .
job Inserito il - 09/11/2020 : 20:05:04
Norma ha scritto:

I tuoi racconti di viaggio mi piacciono sempre tantissimo, complimenti!


Grazie Norma, in realtà faccio tanti giri che non valgono una menzione ma ogni tanto una ciambella riesce col buco
job Inserito il - 09/11/2020 : 20:01:13
giordano5847 ha scritto:

Una cosa così Job?





Esatto, mi sono documentato un po', si tratta di decauville, da wikipedia:

Nel 1873 l'ingegnere Paul Decauville (1846-1922) presentò il proprio sistema di ferrovie portatili. I binari erano in acciaio a scartamento di 0,4 m con rotaie Vignoles da 4,5 kg/m e i vagoni avevano tutti 2 assi. Il sistema Decauville risultò subito migliore rispetto al Corbin, utilizzato dallo stesso Decauville l'anno precedente, anche perché vi si poté usare la trazione a vapore. Il sistema venne poi modificato gradualmente portando lo scartamento a 60 cm e usando rotaie da 7 a 9, e poi a 12 kg/m. Queste ferrovie ebbero un grande successo e divennero presto la principale attività di Decauville. La ditta Decauville poteva costruire una ferrovia completa "chiavi in mano" cioè progettava il sistema di trasporto e forniva tutto il materiale necessario, la posa in opera e la formazione del personale. Negli anni successivi altri costruttori anche non francesi riuscirono a fornire lo stesso tipo di servizio. Tra di essi si segnalano Koppel e Pétolat.


Nel mio caso, all'inizio i vagoncini erano trainati da un'asina che viveva tutto l'anno nella cava e aveva una sua stalla, poi in seguito fu sostituita da un trattorino.

La decauvile collegava la cava alla teleferica e alla lissa o via di lizza che non era altro che uno scivolo su un canalone molto ripido in terra battuta su cui far scorrere i massi .
job Inserito il - 09/11/2020 : 19:49:16
claudio02 ha scritto:

grazie andrea

io credo invece che ha un altra batteria nel portapacchi ed un altra centralina nel marsupio triangolare.

sale si..


E' come ha detto Andrea, semplicemente per il momento non ho balle di comprare un'altra ruota e quindi lascio su lo xiongda come semplice mozzo, il peso aggiuntivo aiuta la ruota a non slittare nei punti difficili e ancor più se fatti a piedi . Nelle prime uscite avevo tutti e due i sistemi funzionanti che si alimentavano dalla stessa batteria, nella borsetta c'era proprio la centralina dello xiongda e lo xiongda andava con l'acceleratore e il bbs con il PAS, ma è un sistema del tutto inutile, il bbs da solo fa tutto quel che serve e anche di più per i miei scopi .

claudio02 Inserito il - 09/11/2020 : 19:05:49
grazie andrea

io credo invece che ha un altra batteria nel portapacchi ed un altra centralina nel marsupio triangolare.

sale si..
andrea 104KG Inserito il - 09/11/2020 : 18:49:26
Credo abbia messo il bbs02 lasciando l'hub staccato.
Norma Inserito il - 09/11/2020 : 18:15:56
I tuoi racconti di viaggio mi piacciono sempre tantissimo, complimenti!
Miura72 Inserito il - 09/11/2020 : 17:39:49
claudio02 ha scritto:

sono orbo o hai 2 motori?


Anchio sono curioso nel saperlo?
Bilbo Inserito il - 09/11/2020 : 13:11:16
job.... ci hai messo più tempo a fare foto che a fare il giro (come dire, è stato maggiore il tempo con la macchina fotografica in mano che quello con la bici sotto al culo ) ma aggiungo per nostra fortuna. Grazie di tutto!
giordano5847 Inserito il - 09/11/2020 : 11:57:48
andrea 104KG ha scritto:

Cavolo, ma da voi ci sono miniere così, incustodite? Alla faccia della sicurezza, le miniere sono assai pericolose, non tanto per le frane ma a volte ci sono pozzi profondi centinaia di metri....

Il mio è un giretto fatto nel 2015, i binari erano per collegare due dighe in quota. Peccato fosse crollata una galleria si sarebbe potuto arrivare a Codera per mangiare i pizzoccheri.
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=69835&SearchTerms=+tracciolino
Se capitate dalle mie parti (come avevo già scritto) ci si potrebbe andare a fare un giretto quando Covid permetterà. Magari ci sarà il puledro di Usignolo.
Miura72 Inserito il - 09/11/2020 : 10:57:13
Questo racconto e la descrizione anche fotografica merita molto di piu dovresti farne un film o un documentario
Il titolo te lo do io se vuoi?
Primo un pungo in faccia
Sotto titolo
"la calma dei moti carnici ti puo dare un gancio alla Primo Carnera
prima vedi il paradiso poi il dirupo"
andrea 104KG Inserito il - 09/11/2020 : 10:56:19
Cavolo, ma da voi ci sono miniere così, incustodite? Alla faccia della sicurezza, le miniere sono assai pericolose, non tanto per le frane ma a volte ci sono pozzi profondi centinaia di metri....
giordano5847 Inserito il - 09/11/2020 : 10:02:55
Una cosa così Job?


leonardix Inserito il - 09/11/2020 : 09:52:07
Ben tornato fra noi!
Orcogiuda che avventura, posto meraviglioso e report da brivido in tutti i sensi!
Sei riuscito a capire con google dove portava la minirotaia? Se decidessi di fare un sequel sarei curioso di vedere cosa c'era più avanti, magari (probabilmente?) un altro ingresso abbandonato alla miniera!
Applausi per te!
Mister D Inserito il - 08/11/2020 : 23:22:57
Che posti interessanti e che emozione, tra la galleria e l'incrocio con il 4 assi, la strada a picco stile "Overland" (chi lo seguiva in TV concorderà!) e la piccola ferrovia con un tracciato bellissimo! Mi emoziona sempre vedere luoghi nei quali molte persone hanno trascorso una vita di lavoro, spesso molto duro.
Grazie Job per la dettagliatissima e "cinematografica" descrizione!
andrea 104KG Inserito il - 08/11/2020 : 22:56:07
A me vengono le vertigini da seduto a vedere le foto , non so proprio come me la sarei cavata in quei frangenti. Non è sicuramente quello il sentiero per il quale hanno portato giù i bovini...
complimentissimi, la prima parte poi è veramente da film, con la piccola ferrovia e le gallerie... Mi rimane la curiosità di vedere dove va a finire la ferrovia... ce lo farai vedere prima o poi?
pilotaDD Inserito il - 08/11/2020 : 21:04:23
Beh, almeno il sole poi l'hai avuto!

Bella avventura, meno male che sei a casa a raccontarcela...

claudio02 Inserito il - 08/11/2020 : 19:15:24
sono orbo o hai 2 motori?

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