V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
OSCAR95 |
Inserito il - 25/04/2024 : 22:56:07 Il racconto di un'altra meravigliosa esperienza in sella alla muscolare, un giorno e mezzo, 138km di distanza e 1800 D+ di dislivello positivo, tra incantevoli valli e laghi tra Italia e Svizzera, i laghi di Lugano e Maggiore attraverso la Valcuvia, la Valtravaglia ed il Luganese, nonché come degna conclusione, la mia amata valle d'Intelvi.
Come scrissi qualche mese fa, la bicicletta è divenuta una grande alleata del mio cammino di rinascita interiore, ed il ciclo viaggiare è conseguentemente un vero e proprio stile di vita che sto riscoprendo, e di riscoperta si tratta poiché mi sembra di esser tornato indietro di 12 anni, quando il me fanciullo di poco maggiorenne, viaggiava con la su Bipa la Bottecchia Be2 in incantevoli contesti.
Il viaggio che qui racconto non spicca per lunghezza o per luoghi remoti raggiunti, ma è il resoconto di un'avventura che mi ha portato a sfidare me stesso, poiché penso sia il mio record di dislivello positivo accumulato in una singola uscita, o almeno questo da quando monitoro su Strava i dati delle mie uscite. Il monitoraggio non ha alcun fine millantatorio sia ben inteso, ma è solo per il piacere di vedere dove le mie robuste gambe, siano state capaci di portarmi Parlo di gambe poiché anche questo viaggio, si è svolto interamente in muscolare, poiché relego per intanto la bipa ad utilizzi meno onerosi. E non ultimo, mi piace viaggiare in muscolare poiché la riuscita delle imprese, ha tutto un altro sapore.
Il viaggio: ponte del 25 Aprile.
Se non mi avesse remato contro il brutto tempo, come al solito in questo pazzerello Aprile, avevo in serbo con ben quattro giorni liberi, un grande progetto di viaggio sulla falsariga del viaggio a Genova di cui vi parlai, ma il tempo atmosferico mi ha remato contro, portandomi a ridimensionare l'uscita su di un solo giorno e mezzo. Butto giù una bozza di progetto, e decido per un avventuroso viaggio tra le valli varesine ed il lago Maggiore. Idea fantastica, sempre contando sul gentile appoggio della casa di mio papà nella bassa comasca, raggiungo Lurate Caccivio e da lì parto per Varese, raggiungendo poi Luino dalla Valcuvia e rientrando da Lugano, e poi dal valico di Valsolda, chiudo l'anello arrivando in valle.
Mercoledì 24 Aprile inizia l'avventura. Finisco il turno al mio amato lavoro, e inforco la bici con cui mi sono recato al lavoro (pratico regolarmente bike 2 work, e mi piace molto come questa sana abitudine mi alleni ulteriormente al cicloturismo). Raggiungo casa mia dove preparo le mie due cose per il viaggio sistemate nelle borse laterali, poi mi reco dal mio amico a Lanzo d'Intelvi per un caffè e l'augurio di un buon viaggio. Sono molto felice e carico per questa avventura
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Scendo dal valico svizzero di Valmara, mi avventuro per i suoi stretti tornanti, e saluto il monte Generoso che si affaccia sulla sottostante valle.
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In Svizzera, seguo la Euro Velo numero 3, l'itinerario che taglia il paese da nord a sud, e mi permette di pedalare per incantevoli paesaggi.
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Purtroppo la parte ciclabile dura poco, in breve per seguire per Lurate Caccivio, casa del mio caro papà, mi tocca intraprendere la strada cantonale che in Italia diventa dal valico di Bizzarrone, la statale Lomazzo-Bizzarrone. Nel tardo pomeriggio diviene un delirio di traffico, poiché frequentata dai lavoratori frontalieri che vi si accalcano per rientrare a casa. Per la maggior parte sono in auto, ed io con disinvoltura sorpasso la lunga coda di autoveicoli. Qui mi sovviene una riflessione: ci sono auto di tutti i tipi in coda, da piccole utilitarie, a lussuosi SUV e molte Tesla. Sono auto importanti, eppure chi vi è dentro ha tutta l'aria stressata di chi permane ore nel traffico e non desidera altro che tornare nella propria casa. Mi dico tra me e me, vuoi vedere che sono più fortunato io che la mia auto, una umile Fiat Panda del 2006, la lascio ferma in garage per intere settimane perché non ne ho stretta necessità nei miei spostamenti quotidiani, ed in questo traffico mi muovo libero come una libellula in sella alla mia bicicletta, rispetto a queste persone che seppur guidino auto lussuose, son costrette ad un'eterna permanenza in colonna?
Misteri della vita e della società.
Lasciato il traffico e le trafficate strade, arrivo a Lurate Caccivio, dove mi fermo nel suo piacevole parchetto verde, con 34km e 260 D+ sulle gambe, tutti percorsi in un piacevole tardo pomeriggio primaverile. Da mio papà ceno, e poi con calma mi corico, mentre mi guardo video di cicloviaggi e ciclo avventure su Youtube. Sempre meglio tenersi ispirati in viaggio
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Giovedì 25 Aprile, entro nel vivo dell'avventura.
Mi alzo carico come una molla, sono felicissimo per la nuova avventura e non faccio nemmeno colazione, raccolgo tutte le mie minuterie e parto alla volta di Varese. Esco e sento un gran freddo, ma non me ne curo, anche al viaggio a Genova fuori Pavia, ne patii molto, insomma ormai per me è abitudine, ma vorrei un pò di caldo nelle prossime uscite eheheh. Seguo la provinciale per Varese, a Binago San Salvatore a cavallo tra le provincie di Como e Varese, seguo una gradevole ciclabile che mi condurrà a Malnate.
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Scendo nella conca di Malnate, e risalendo, con il primo dislivello della giornata, arrivo a Varese. Varese è una bella città, e pedalo tra vie, porticati e palazzoni. Che belli i viaggi in bici, ti godi la natura e le città, e tutto cambia nel giro di qualche pedalata.
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Qui mi appello a Google Maps: devo seguire per la Valcuvia, ma non ho idea di quale strada prendere. L'app mi guida quindi per vicoletti e strade secondarie, ma tutto questo è propedeutico a portarmi verso la retta via. Lasciata la città infatti, mi ritrovo dopo poco, sulla provinciale della Valcuvia.
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E cosa più importante, in questa meravigliosa verde valle ricca di natura
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La strada sale dolcemente, si insinua per questa vallata meravigliosa. Fa freddo ma si sopporta, salendo mi scaldo pedalando, e la meraviglia di questo contesto mi rallegra oltremodo mentre mi fa compagnia la musica del telefono che vivacemente risuona dalla borsa telaio. Ascoltare la musica è diventata una bella abitudine, mi concilia lo scorrere dei km e mi dà la carica sulle lunghe salite, ma ovviamente la ascolto senza cuffie, poiché la sicurezza viene prima di tutto.
In Valcuvia, mi imbatto dietro una curva, nella cappelletta che ospita la madonnina dei ciclisti.
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Dopo una sosta doverosa, raggiungo Rancio Valcuvia. Qui mi ricordo che da quasi due ore e 32km, non avevo ancora fatto colazione. Ne approfitto quindi per fermarmi ad una graziosa area di sosta per rinfocillarmi.
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Arrivo in Valtravaglia. La valle si apre ampia ed aprica, e dopo poco seguo una ciclabile che mi porta a lambire il lago Maggiore. Sono a Luino, dove arrivo contento e soddisfatto.
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A Luino sono molto soddisfatto, è stata una grande impresa in sella. Dopo essermi goduto la bella vista, proseguo in direzione di Lugano, pedalando verso Ponte Tresa. Qui transito a passo d'uomo nel corteo delle celebrazioni della ricorrenza del 25 Aprile.
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Ed infine prendo una piacevole strada provinciale che mi condurrà verso il lago di Lugano.
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Pedalo per luoghi sempre belli, la bici con le gomme stradali Schwalbe e la mia buona gamba scorre sull'asfalto in maniera impeccabile. Pedalando sono sempre più felice, non mi importa del dislivello da compiere o della fatica che mi si prospetta, da quando sono rinato dalla condizione di forte malessere che mi aveva portato ad esser oltremodo fuori forma, il mio motto è diventato "fatti amica la fatica", e così pedalando, non penso ai dislivelli che mi si prospettano, ma a quanto stia bene in sella, nella natura, a vivere la bici nella sua essenza, la libertà. Incontro anche una coppia di cicloturisti con cui ci salutiamo con il miglior sorriso che potessi sfoggiare, e dopo poco, eccomi a Lavena Ponte Tresa.
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Qui proseguo per il valico e rientro in Svizzera, lambisco le coste del lago di Lugano, e dopo poco prendo la gradevole ciclabile che avevo preso nel giro in Bipa fatto a Gennaio.
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Un altro dislivello mi attende, infatti superata Agno, prendo la salita lunga per Sorengo. Salgo tanto, ma non demordo, sono troppo carico di energia, e infatti dopo poco, scendo a Lugano città, ed infine arrivo al centro congressi dove mi fermo per un'altra pausa spuntino.
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Lugano è ormai alle spalle quando proseguo per un'altra salita, quella di Castagnola che conduce al valico di Valsolda, qui la vista si rende sempre bella, e scorgo questo piccolo battello che porta allegri gitanti.
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Accendo le luci, e dopo qualche galleria, arrivo al valico di Valsolda, dove con disinvoltura, pedalo per il "piccolo mondo antico".
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Raggiungendo così Porlezza
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Arrivo a Osteno e mi aspettano i terribili 700 metri di dislivello per tornare in Valle, ma con il giusto allenamento e forza, ormai quella salita non mi spaventa più. Dove in passato faticavo oltremodo, ora pedalo con disinvoltura, e scremo la salita sulle note della mia playlist, molto soddisfatto della mia rinnovata forma.
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Tornante dopo tornante, arrivo ad Alta Valle Intelvi, la mia casa
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Il ciclocomputer segnava 96km, ero a due passi da casa, ma sorbole! Non posso fermarmi ora, devo fare cifra tonda insomma, se no che gusto c'è a fermarsi a 96km, e non portarne a casa 100 in giornata? E allora via verso Lanzo d'intelvi, seguendo ulteriore salita. Ma ormai con il mio motto "fatti amica la salita", non temo nulla. A Scaria, un bel glicine contorna la mia fedele cavalcatura
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E dopo poco, altimetricamente, ecco raggiunto il punto più alto di questa meravigliosa avventura
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Il sottoscritto, molto contento del traguardo raggiunto
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E l'agognata cifra raggiunta. A fine viaggio i km saranno ora di casa mia a Pellio, 102km, che sommando quelli di mercoledì 24, sono 138km totali.
Importate le tracce su Strava (il mio ciclocomputer GPS permette questa funzione davvero utile), scopro un dato davvero sorprendente. La somma del dislivello positivo complessivo tra il pomeriggio di mercoledì e giovedì, e di 1800D+, tutti di muscoli. Mamma mia, mi sento davvero felice e soddisfatto. Io che fino allo scorso autunno avevo il fiatone a fare le scale al lavoro, oggi tagliavo questo piccolo grande orgoglio personale. Non è oggettivamente un dato di chissà quale spessore, ma per me che con la bici sto rinascendo e vivendo con spiccato entusiasmo e senso di libertà conseguente, è indubbiamente un grande risultato.
E così tornato a casa, archivio anche questa meravigliosa esperienza nel mio scrigno dei ricordi . E sono in trepidante attesa che il tempo si sistemi, per rendervi partecipi di nuove avventurose avventure ciclistiche Poiché i viaggi in bici sono così, ne finisci uno e subito non vedi l'ora di iniziarne un altro.
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7 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
OSCAR95 |
Inserito il - 29/04/2024 : 20:58:27 Sì PilotaDD, l'allenamento è determinante, ma anche l'approccio mentale alla bici fa molto credimi, io fino a qualche anno fa non avrei mai creduto di riuscire così bene in muscolare, eppure eccomi qua a coprire importanti dislivelli molto soddisfatto. |
pilotaDD |
Inserito il - 29/04/2024 : 08:46:35 Bello, molto bello
E la conferma dell'importanza dell'allenamento... |
OSCAR95 |
Inserito il - 27/04/2024 : 22:55:10 | andrea 104KG ha scritto:
Bravissimo, oltre che gran ciclista, gran narratore! complimenti!
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Troppo buono Andrea grazie |
andrea 104KG |
Inserito il - 26/04/2024 : 21:13:40 Bravissimo, oltre che gran ciclista, gran narratore! complimenti!
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OSCAR95 |
Inserito il - 26/04/2024 : 14:13:57 Troppo gentili ragazzi grazie Tutto questo vivere la bicicletta e la natura con rinnovato entusiasmo, fa parte del programma con il cuore di un bambino, il cammino di Oscar Serino |
luc_maz48 |
Inserito il - 26/04/2024 : 10:58:12 Ciao Oscar e complimenti! Ho letto tutto di fiato tutto il racconro di "un altro avventuroso viaggio in bici". Naturalmente tutto il tuo racconto mi ha entusiasmato. Bellissime tutte le immagini che mi riprometto di rivederle di nuovo tutte. Grazie per la condivisione e dopo un breve riposo ti aspettiamo ormai per il prossimo. Ok sei grande!
Un caro saluto
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leonardix |
Inserito il - 26/04/2024 : 00:21:05 Strepisoso Oscar!
Beh ok che non vedi l'ora di ripartire, ma ora riposati un po'
Grazie di aver condiviso il bel racconto e le immagini dei bellissimi luoghi, avanti così!! |
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