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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Kri Inserito il - 17/08/2010 : 20:08:55
Salve a tutti,
l'idea di costruire una centralina specifica per APRILIA Enjoy, realizzata con soli componenti logici (non PIC o Processori), compatibile elettricamente con quella originale e anche integrata meccanicamente in modo da poter conservare l'estetica della bici, mi è venuta quando la mia è diventata inutilizzabile, un giorno andava e due no. Oltre all’esagerato prezzo del ricambio (450€), quello che è ancora più preoccupante è la sua scarsa affidabilità che ho scoperto leggendo i vari post sull’argomento. Inoltre, l’impossibilità di trovare in commercio un “compatibile” in grado di mantenere inalterate “tutte” le caratteristiche dell’originale e il rintracciamento del seguente link:
http://www.eleccircuit.com/wp-content/uploads/2009/04/24vdc-motor-speed-control-with-20a-shot-circuit-protection.gif
hanno condizionato questa mia decisione, mai mi ero interessato del pilotaggio PWM di motori DC brushed.
Notare che le poche modifiche che ho fatto allo schema del link sono molto importanti, in particolare segnalo l'aggiunta del filtro "R31 & C19" sul circuito di "sensing di corrente" senza il quale i disturbi di commutazione dei FET's di potenza bloccano l'erogazione di corrente a pochi Amper e l'eliminazione della resistenza "R13" (10 Ohm) tra Pin 11 SG3526N e massa che di fatto impedisce al PWM di raggiungere il suo valore massimo (si ferma a meno del 90%).

Le differenze circuitali che ho introdotto rispetto al progetto originale APRILIA sono principalmente due: l'utilizzo del solo +24 Volt di tensione batteria e l'assistenza alla pedalata che non è “a tempo”, ma continua e in base allo sforzo sui pedali.
Il comportamento della bici è in questo caso è più lineare e rispetta “meglio” il concetto di "pedalata assistita".
Con la centralina originale APRILIA basta dare un “colpo” sui pedali e la centralina pilota, con assistenza al massimo per un periodo di secondi continuo (da 1 a 3 circa) dipendente dalla posizione del commutatore di assistenza. Nel mio caso l'assistenza accompagna ogni pedalata e l'intensità è direttamente proporzionale allo sforzo esercitato sul pedale. Naturalmente rimane la possibilità di usufruire del commutatore originale con la selezione dei tre livelli diversi di assistenza motore.

Le principali caratteristiche di questa centralina sono già riportate sullo schema. Posso ancora aggiungere che ognuno dei due FET's di potenza che ho utilizzato sopporta una corrente di Drain di 80A con resistenza Drain-Source di soli 4,7 millesimi di Ohm e ognuno è in grado di erogare una potenza massima di 310WATT.
Ho fissato il controllo della corrente massima erogabile dai FET's di potenza sul motore a 40A (2 resistenze di sensing da 0,005 Ohm in parallelo) (la corrente si calcola con la formula: 0,1/R di sensing), anche se dalle foto risulta che la massima corrente di picco assorbita dal motore, con ruota bloccata e PWM al 97%, non supera i 22A.

Una considerazione, per chi è più esperto di me, sulla foto della corrente assorbita dal motore con ruota bloccata.
Se l'assorbimento di corrente medio è di 18-20A a 24Volts, significa che il motore ha una potenza di circa 500W?
Ho provato anche a misurare la resistenza dell'avvolgimento e trovo valori di circa 1,1-1,2 Ohm quindi compatibili con l’assorbimento e con il calcolo della potenza.

Ho fatto anche alcune prove con frequenze di PWM variabili ed ho notato una certa instabilità del segnale di corrente sulle frequenze più alte e un maggior riscaldamento del motore, per cui ho preferito rimanere sui 14KHz di frequenza del PWM.
Utilizzando normalmente la bici, la centralina è in pratica sempre fredda e il motore diventa appena tiepido. L'unico componente che scalda leggermente è il regolatore di tensione che dissipa da 24 a 12 Volt. La velocità massima raggiungibile e comoda alla pedalata è di 30-35 Km/h (velocità ragionevole per una bici) e riguardo all'autonomia, dalle prove che ho fatto di confronto fra i due tipi di centralina con l'utilizzo della stessa batteria (vecchia di circa 10 anni) risulta che riesco a percorrere almeno un 25% di strada in più rispetto alla centralina APRILIA. Sarà dovuto al comportamento del cut-off o al fatto che lo sforzo sui pedali è distribuito più uniformemente, ma questo è quello che realmente noto a parità di energia muscolare fornita. Con l’assistenza al massimo( selettore su HILL) ho fatto in modo che appena si sfiorano i pedali immediatamente il motore si mette in moto e con meno di 2 volt dal sensore di sforzo, si raggiunge il massimo di assistenza (vedere tabella in allegato).

ATTENZIONE, tengo a precisare che questa centralina non rispetta il codice stradale ed è “FUORI LEGGE” per uso su strada, perché l'assistenza al motore non si interrompe se si superano i 25Km/h.

Per i vari componenti ho cercato di utilizzare quello che avevo disponibile in casa per cui molti di questi possono essere comodamente sostituiti con altri simili, l'unico che ho comprato su eBay, in America, è il generatore di PWM SG3526N. Componenti compatibili dovrebbero essere: IP3526 , LT3526 e UC3526AN (FARNELL code 9913777). Sul prototipo che ho realizzato ho provato 3 differenti SG3526N e funzionano tutti bene, mentre l’unico UC3526AN provato non funziona correttamente.

Segue una breve descrizione del circuito elettrico. Girando la chiave di accensione su "ON" si ottiene, dopo circa 2 sec, la chiusura del relè motore. Il ritardo circuitale, dato da “R9 & C23”, consente la stabilizzazione del circuito prima di dare potenza al motore. Il piccolo ritardo “C11 & R11” sul “Set” del flip-flop assicura solo di non avere mai false chiusure del relè motore all’accensione. Durante questo tempo di attesa il cicalino suona. Esiste poi il circuito di "Cut-off", con la possibilità di regolare la tensione di controllo della batteria dal trimmer, il relè motore si chiude solo se la tensione della batteria supera la soglia impostata di "cut-off" dal trimmer “R5” (la mia regolazione è 20 Volt circa). Inoltre, quando alla batteria si richiede troppa corrente e la tensione scende sotto la soglia di "cut-off”, l’uscita dell’ LM311 va bassa, quindi si interrompe l'assistenza che poi riprende automaticamente appena che le condizioni di assorbimento lo consentono e questo comportamento continua fino a quando la batteria è effettivamente scarica. Il collettore del transistor “Q1” conduce , cioè va basso bloccando il PWM (Pin 8 del SG3526N) quando la tensione di base è inferiore rispetto al riferimento di “VREF”.
Durante queste interruzioni di PWM, il relè motore rimane sempre chiuso, si aprirà solo girando la chiave su "OFF”. Anche attivando i freni, si ha l'immediata interruzione dell'assistenza senza provocare comunque l'apertura del relè motore. Credo sia meglio evitare aperture e chiusure del relè se non sono proprio necessarie. La funzione logica di comando freni è “NOR”, l’uscita è alta solo se tutti gli ingressi della porta sono contemporaneamente a “0” cioè a massa (freni chiusi).
Durante le pedalate si riesce a controllare visivamente abbastanza bene l'assorbimento e la scarica della batteria osservando il comportamento dei 4 leds "APRILIA". A ogni pedalata, la tensione presente sul "Sensore di coppia" sarà direttamente proporzionale all'intensità dello sforzo sul pedale e produrrà una variazione del "PWM" e quindi una variazione di corrente sui "FET’s" di potenza. Più si spinge sui pedali e più s’incrementa la tensione al pin 3 del generatore di PWM "SG3526" e conseguentemente il PWM aumenta fino a raggiungere il suo valore massimo (circa il 97%); il motore aumenta di giri e conseguentemente aumenta la coppia richiedendo più corrente alla batteria. Quando la batteria comincia a scaricarsi, i picchi di corrente provocano una momentanea caduta di tensione rilevabile dai 4 leds tarati per accendersi rispettivamente a 24, 23, 21,5 e 20 Volt.
Diversamente dal comportamento APRILIA, ho preferito fare in modo che i leds non abbiano "memoria", c'è sempre solo acceso il led che corrisponde alla tensione realmente presente in quel momento sulla batteria. Per adattare elettricamente il comportamento del sensore di coppia APRILIA (tensione di uscita da 1.15 a 3 volts circa) con il generatore di PWM SG3526N (tensioni di comando da 0,8 a 3,2 volt circa) ho dovuto interporre un circuito amplificatore operazionale (LM358). il primo stadio è usato in configurazione emitter-follower, non conoscendo le caratteristiche del sensore ho preferito disaccoppiarmi il più possibile, l'aggiunta dei due diodi "D8 e D9" serve per portare da 1.15 a circa "0" volt la tensione ai capi del secondo stadio amplificatore. Questo è necessario per evitare che la tensione in uscita dal secondo stadio amplificatore superi i 0,8 Volt in ognuna delle 3 posizioni di controllo assistenza: ECO, NORMAL, HILL. e che quindi il circuito dia corrente al motore anche in assenza di sforzo sui pedali (sensore di coppia a 1.15 Volt).

Una particolare nota sul collegamento elettrico del sensore di coppia. C’è un ERRORE sul “Manuale di Officina”, sono invertiti i seguenti fili:

- Il filo NERO è quello che porta il segnale del sensore
- Il filo “BIANCO” è quello da collegare a MASSA

Questo collegamento ha validità sia per il sensore di coppia che per il sensore di velocità.

Come si può vedere dalle foto, il prototipo che ho realizzato è filato a mano e non ho intenzione di realizzarne altri o di fare stampati, mi basta la soddisfazione di vederlo funzionare, mi farebbe comunque piacere che questo lavoro potesse essere sfruttato anche da qualche altro possessore di APRILIA Enjoy in “difficoltà”. Ogni suggerimento o miglioria allo schema è comunque sempre bene accetta.

Aggiungo, infine che con questa soluzione meccanica ci possono essere problemi di “impermeabilità” della centralina. Montata in questo modo, non è facile fare una chiusura stagna. O si adotta il procedimento “APRILIA”, facendo una colata di resina su tutto, oppure ci si accontenta di isolarla con del nastro adesivo impermeabile. Credo che quest’ultima soluzione che ho adottato possa comunque garantire un buon funzionamento anche in considerazione del fatto che il tutto è rinchiuso abbastanza bene all’interno del telaio.

In allegato le foto del prototipo che ho realizzato.

Fig.1&2: montaggio del circuito elettrico


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Fig. 3&4: meccanica e montaggio


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Fig.5: segnale di pilotaggio FET's (PWM)


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Fig.6: corrente su resistore da 1,3 Ohm e su motore APRILIA


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Fig.7: bici montata


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Fig.8: tabella guadagno sensore di coppia

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48,62 KBtabella guadagno sensore di coppia

Fig. 9: schema elettrico


Allegato: Schema.bmp
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50   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Monkey50z Inserito il - 27/07/2012 : 11:48:16
Meglio così, pensavo di aver fatto un pasticcio....
Io, come tutti penso, cerco di utilizzare le varie esperienze che faccio nei vari ambiti (lavorativi e hobbistici) e usarle come bagaglio culturale.
Ecco perchè ad esempio ho riportato le mie esperienze in campo modellistico, che capisco non sono direttamente inerenti alle bici, ma scendendo nel dettaglio delle batterie possono, avere un punto di contatto.

Per quanto riguarda la riflessione di Kri mi sento di affermare che il buon senso e l'esperienza di chi maneggia batterie in generale dice di non accoppiare mai in parallelo batterie cariche con batterie scariche per evitare travasi più o meno violenti.
Quindi ecco perchè ho provveduto a fare l'accoppiamento a batterie cariche. Questa condizione era dettata dal fatto che tutte le celle erano al loro massimo consentito di 4,2V ed eventuali differenze erano nell'ordine dei centesimi di volt, neppure dei decimi.
Quindi il travaso, anche con resistenza interna bassa, si traduce in valori trascurabili, nessuna scintilla, parola di scout...
Chi usa carica batterie da modellismo avrà infatti notato che quando si arriva verso la fine carica (fase a tensione costante) la tensione rimane limitata a 4,2 mentre la corrente cala lentamente fino a raggiungere poche centinaia di milliApere e quando anche la corrente si stabilizza per alcuni minuti, il carica batterie capisce ce la cella è piena e non riceve più quindi si stacca.
Va inoltre osservato che la tensione di 4,2v è la massima raggiunta a fine carica, ma cala immediatamente un pochino attaccando un carico, essendo la tensione nominale di 3,7v.
Esattamente come per le piombo acido che a fine carica hanno una tensione di 2,3 2,4v (i regolatori di tensione degli alternatori delle automobili sono tarati appunto a 14V) ma a riposo si attesta a 2,1 2,2 v e cala ulteriormente a 2v applicano un carico. Certo l'escursione tra nominale e fine carica è ben diversa tra le due chimiche ma era solo per fare un ragionamento di affinità.

Non voglio fare trattati scientifici, era solo per parlare.. anzi scrivere...

E poi forse la discussione sulle modifiche della Enjoy sta deviando troppo sul fattore batterie, vedo di rientrare nei ranghi.

Devo ancora da mettere il condensatore per arrotondare l'assistenza alla pedalata, ma mi frena il dover denudare ancora la bici, anche se sono solo 5-6 viti... Mi farò coraggio la prossima settimana.


Ciao.

Barba 49 Inserito il - 27/07/2012 : 07:12:49
Anche io non ho rilevato nessun atteggiamento da parte Tua che possa essere interpretato come un'istigazione ad usare le LiPo senza nessuna accortezza, anzi...
necknecks Inserito il - 27/07/2012 : 01:39:11
Monkey, io penso che il tuo intervento e' molto interessante e l'atteggiamento che esprimi e' prudente e corretto. Non c'e' motivo di cancellare alcunche e ti esorto a continuare a parlare tranquillamente anche di batterie.
GABYZIO Inserito il - 27/07/2012 : 00:18:27
@monkey io ho trovato i tuoi post estremamente interessanti ed equilibratinon mi pare che tu abbia sostenuto che le lipo non sono pericolose, bisognerebbe però dire che sono più pericolose di altre chimiche
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=14476
queste non erano certamente lipo e assemblate da un signor professionista
e visto che abbiamo cambiato pagina voglio riportare di nuovo le tue parole
Condivido pienamente il pensiero di trattare le batterie LiPo con i guanti di velluto e nel caso uno non abbia ben chiaro come procere, meglio che lasci perdere....
Poi è anche vero che la disgrazia può succedere, ma spesso i guai capitano per ignoranza o per svista... dato che anche il migliore dei tecnici si può distrarre.....
Monkey50z Inserito il - 26/07/2012 : 22:43:39
Mentre scrivevo sono arrivati messaggi di altri iscritti e ho sentore di aver smosso un Vespaio.
Non voglio assolutamente creare problemi a nessuno, riportavo solo le mie esperienze dirette.
Quindi aurorizzo chi ne ha facoltà a cancellare immediatamente quanto ritenuto inopportuno dai miei messaggi, dato che non era mia intenzione toccare argomenti delicati.
Per i prossimi messaggi riporterò le mie esperienze solo sulle parti elettroniche e meccaniche.
Monkey50z Inserito il - 26/07/2012 : 22:32:21
Grazie, mi arrangio come posso....

Non c'è ombra di dubbio che le LiPo siano ultra pericolose se maltrattate, ma dalla mia modestissima esperienza automodellistica di sevizie ne ho fatte (entro certi limiti) e viste (oltre i certi limiti).
Addirittura in pista ci è capitato che una batteria a 3 celle, a causa della rottura del supporto, si sia limata sull'asfalto.
Il modello ad un tratto ha perso potenza e al ritorno al box abbiamo fatto la scoperta che 1 elemento si era limato e consumato per 3/4 del suo spessore per una lunghezza di circa 5 cm senza sviluppare nessuna fiammata.
Onestamente non credevo ai miei occhi ma così è stato.
Quindi deduco che le fiammate si sprigionino molto probabilmente a causa di forte calore e grande quantità di gas (cella gonfia) derivato da sovraccarica o sovrascarica violentissima.
Ma a questo punto stiamo parlando di imperizia o guasto tecnico.
Non so se qualcuno di voi ha avuto il piacere di farsi esplodere a 1 metro di distanza una batteria al piombo acido da autovettura, a me è capitato durante un test di efficenza di una batteria da 180Ah e vi posso garantire che anche se non si è sprigionata la fiamma, la deflagrazione stessa e la doccia di acido solforico non è stata piacevole....

Comunque con le LiPo, per quanto mi riguarda, faccio estrema attenzione alla ricarica, che è sempre presidiata, utilizzando caricabatterie di qualità, il risparmio in questo frangente non ripaga, e in scarica tengo monitorate le singole celle e in ormai 4 anni di utilizzo ,non ho avuto amare sorprese.
Anche esagerando un poco sulla richiesta di corrente ho ottenuto solo qualche modesto gonfiaggio, ma nulla di più.

Sarà fortuna forse ma non credo.

Rimane il fatto che esistono batterie con chimica più stabile e sicuramente meno permalosa, e sicuramente adatta a una clientela più estesa.

Io comunque sono uno fatto alla mia maniera... dato che carico singolarmente anche le 12v 12Ah al piombo della Migi che uso per andare al lavoro... mi piace trafficare...

Ciao.


necknecks Inserito il - 26/07/2012 : 22:29:06
Ancora una parola
Se questo fosse un forum di aeromodellisti, le "tirate" sulle LiPO sabbero fuori luogo.
Qui invece arriva tanta gente che ha solo bisogno di una batteria per farci camminare la bicicletta. Che quando e' scarica la ricarichi, punto. Piombo, nickelmetalidruro, ioni di litio, polimeri per loro sono parole senza senso, e non sono minimamente (e legittimamente) interessati alle questioni tecniche. Cercano solo una batteria.
Per questo motivo io, che verso le LiPO non ho alcun terrore, ho una certa resistenza a mostrare una batteria di LiPO senza mettere in guardia il lettore meno tecnico sui rischi potenziali. Anche perche' di incidenti con LiPO sbilanciate ne abbiamo avuti anche qui, e capitati a utenti proprio non sprovveduti.
Kri Inserito il - 26/07/2012 : 22:21:40
Anch'io dopo quello che ho legge in giro, sono sempre abbastanza titubante verso l'utilizzo di questa chimica. Purtroppo sembra quella che si adatta più facilmente al suo contenitore originale. Con le HobbyKing occorre sicuramente fare almeno il parallelo di 2 pacchi per avere una discreta autonomia e mi domando cosa accade nel momento in cui si mettono in parallelo dei pacchi che non sono perfettamente bilanciati tra di loro? Data la bassissima resistenza delle celle si avrà sicuramente un immediato passaggio di corrente tendente ad equalizzare il tutto. Cioè praticamente si dovrebbe generare una scintilla dell'intensità di un corto. Ora mi domando, ammettiamo di non unire in parallelo i cavetti di bilanciamento ma solo i terminali del pacco batteria: è il caso di inserire per un certo tempo una resistenza in serie per limitare la corrente fino a quando le due batterie sono equalizzate o è un'operazione inutile?
GABYZIO Inserito il - 26/07/2012 : 21:43:00
Bel lavoro Monkey, complimenti!
In questo forum c'è stato sempre un certo senso di terrore per le LiPo, dovuto principalmente, secondo me, a qualche idiota che si divertiva a farle scoppiare su youtube, quoto interamente
Condivido pienamente il pensiero di trattare le batterie LiPo con i guanti di velluto e nel caso uno non abbia ben chiaro come procere, meglio che lasci perdere....
Poi è anche vero che la disgrazia può succedere, ma spesso i guai capitano per ignoranza o per svista... dato che anche il migliore dei tecnici si può distrarre.....

Poi ti può cadere la classica tegola sulla testa
Monkey50z Inserito il - 26/07/2012 : 14:22:19
Condivido pienamente il pensiero di trattare le batterie LiPo con i guanti di velluto e nel caso uno non abbia ben chiaro come procere, meglio che lasci perdere....
Poi è anche vero che la disgrazia può succedere, ma spesso i guai capitano per ignoranza o per svista... dato che anche il migliore dei tecnici si può distrarre.....
Le riflessioni in merito alla parallelizzazione dei cavi di bilanciamento sono assolutamente corrette e condivise.
Vista la sperimentazione continua che sto facendo sulla bici, ho ritenuto di andare in quella direzione senza troppi patemi d'animo per il fatto di partire con batterie nuove (quindi in ottima salute) e poi per il fatto che la batterie durante l'uso è continuamente monitorata dal lipo monitor e in caso di flessione anomala della tensione di una cella scatta l'allarme acustico.

Inoltre le batterie sono state rodate a banco con 3 cicli di carica scarica e poi scelte per creare le coppie in parallelo in base ad un valore di resistenza interna delle celle riportato dal carica batterie all'ultimo ciclo di ricarica completa.

Il mio carica batterie è un Revolectrix Cellpro10s, si tratta di un caricabatterie specifico per modellismo che carica e bilancia solo le LiPo LiFe e tutte le batterie delicate (ovviamente scegliendo la chimica dal menù) ed è studiato apposta per avere la massima accuratezza del bilanciamento delle celle, infatti e uno dei pochi se non l'unico sul mercato che ha una corrente di bilanciamento di 1Ah al contrario di molti se non tutti gli altri che sono tra i 250 e i 350 mAh.

Inoltre come dicevo alla fine di una carica completa (partendo da una batteria teoricamente scarica di 3,2 3,4V per cella) riporta una stima della resistenza interna di ogni singola cella espressa in milliOhm in base alla sua logica di controllo.
Il valore non è da considerarsi come misura assoluta e reale della resistenza interna della cella, ma da una ottima indicazione sulla resa della cella.

Infatti ho testato personalmente che celle con una resistenza interna di 0,8 milliOhm sono assolutamente più performanti di altre che hanno resitenza interna di 2,2 milliOhm ad esempio.

Questo l'ho testato con batterie da 5Ah 30C sottoposte ad assorbimenti impulsivi anche nell'ordine di 100Ah montate su modelli radiocomandati in scala 1:8.

I cavetti di bilanciamento sono effettivamente sottili e in onestà li ho testati personamente fino a 4Ah senza il minimo problema di riscaldamento anomalo, ma confido che non si possa pensare di fare passare su di essi più di 5-6Ah

Rispondendo a necknecks, per quanto riguarda i collegamenti interni alle batterie che nascono con celle in parallelo, ho visto personalmente che sono fatti direttamente con le linguette di potenza, quindi nessun problema ai forti travasi di corrente in caso di morte improvvisa di una delle due celle gemelle.

Ciao.



Barba 49 Inserito il - 26/07/2012 : 13:03:54
@Necknecks: Penso che il fatto di parallelizzare tutte le celle usando i cavi previsti per il bilanciamento possa dare problemi nel caso che una delle celle droppi paurosamente durante una forte richiesta di corrente da parte del motore, infatti appena tolto l'assorbimento la corrente di travaso che si creerebbe tra questa cella e l'altra in parallelo, volta a riequilibrare la tansione, potrebbe fondere i cavi.
Secondo me quando si fa una batteria occorre assemblarla seriamente, ad esempio un nostro amico romano ha provveduto a sostituire i cavetti di bilanciamento con cavi assai più robusti per assemblare le LiPo da 5000mAh in parallelo (3P) e sta andando alla grande.
necknecks Inserito il - 26/07/2012 : 09:04:04
Mi pare di aver visto che c'e' anche in rete un negoziante di articoli da modellismo che ricella le enjoy con le lipo...
Le prestazioni delle Lipo sembrano perfette per una bici mangiona come la Enjoy, ma un'attenzione va rivolta al numeroso pubblico che ha bisogno di ricellare. Questa batteria non sostituisce l'originale. Non va usata con la tranquillita' facilona con cui si puo' ricaricare una NiMh originale. E' una soluzione validissima, ma da considerarsi SPERIMENTALE, che deve essere intrapresa solo da coloro che hanno - come Monkey - una competenza specifica. Particolare cura va posta nella protezione del cortocircuito, nel bilanciamento e nella ricarica, pena rischio di innesco di una devastante combustione.
Youtube e' piena di filmati di "esplosioni" di LiPO in cortocircuito. Guardate voi stessi e giudicate. Qui su Jobike non vogliamo più leggere di danni a cose e rischi personali dovuti ad incendi di batterie. Per favore, teniamoci tutti in sicurezza...
----------
Dopo questo "richiamo", di cui mi scuserete, veniamo ad argomenti piu' tecnici.
Io ho alcuni dubbi, innescati anche da una lunga conversazione avuta con Pino T4R... Non sono sicuro di quanto sto per formulare, ma credo che una riflessione collettiva debba essere avviata...
Guardando la tua batteria, il primo pensiero va alla tecnica di parallelizzazione delle celle. Che succede se una cella, in parallelo ad una sana, cede? E se due celle parallele hanno una resistenza interna sensibilmente diversa?
I cavetti, di piccola sezione adeguata per un bilanciamento, come si comportano se le correnti tra celle gemelle in parallelo diventano d'improvviso piu' intense?
Questi i dubbi, che inducono Pino a creare una batteria che va in serie/parallelo solo durante l'utilizzo, e attraverso i cavi di potenza (con paralleli tra cella e cella non permanenti).
Tra le tranquillizzazioni, vedo che HK vende batterie 4s2p da 8Ah che sembrano assemblate alla stessa tua maniera (un solo cavetto di bilanciamento). Anche se vorrei vederle smontate per capire come sono state parallelizzate all'interno del termoretraibile.
Insomma, non sono del tutto convinto. Che ne pensate?
Monkey50z Inserito il - 25/07/2012 : 22:33:21
Ciao a tutti,
durate l'assenza ho ricellato il pilone Aprilia con le batterie LiPo di cui aveve parlato in qualche messaggio indietro.

Ho utlizzito 4 pacchi da 4s, messi in serie 2 a 2 e poi in parallelo per ottenere un totale di 29,6V 10Ah.

Ho messo in serie e parallelo anche i relativi cavetti di bilanciamento in maniera da ottenere, alla vista del caricabatterie, una unica batteria 8s da 10Ah.

Sono riuscito ad alloggiarle perfettamente all'interno del porta pile originale, facendo solo 4 finestrelle in corrispondenza degli spigoli delle batterie, dato che il contenitore era troppo stondato per le celle cilindriche e si adattava male a quelle nuove che sono rettangolari.
Questa operazione ha portato ad un risparmio di peso di 2,8Kg rispetto alla batteria originale.
3Kg la nuova e 5,8Kg la vecchia.
Allego le foto:




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Utilizzo il connettore di bilanciamento durante l'uso per monitorere il livello di tensione delle singole celle tramite un piccolo LiPo monitor che ha anche un allarme acustico di bassa tensione impostabile tra i 2,7 e i 3,8v

Non ho ancora riscontri sull'autonomia o le prestazioni, ho fatto solo un berve test di 2Km solo per vedere se tutto funzionava a dovere.

Presto vedrò di aggiungere quel condensatore elettrolitico per eliminare la pedalata a singhiozzo.

Seguiranno report.

Ciao.

Monkey50z Inserito il - 07/06/2012 : 13:55:32
Ciao Kri,
si il circuito è esattamente il tuo della figura, salvo errori e omissioni dati dallo stampato su millefori.....
Infatti quel condensatore serve esattamente da sebatoio tra una pedalata e l'altra.... Non so...
Appena posso faccio qualche verifica ed eventualmente provo ad aumentarlo leggermente per vedere se cambia.
Seguiranno gli sviluppi.
Grazie.
Ciao e a presto.

Kri Inserito il - 06/06/2012 : 22:17:19
@Monkey50z, sono contento che ti funzioni il tutto però non mi è chiaro perchè ti ritrovi il problema dell'assistenza discontinua durante la pedalata. Questo problema l'avevo notato ed avevo apportato un'aggiunta circuitale per stabilizzare l'assistenza. Ti allego la parte circuitale che serve a risolvere questo problema. La stabilizzazione è in funzione della capacità C31 (4,7uF). Il circuito serve a mantenere l'assistenza durante tutta la pedalata e più è grande il valore di C31 e più l'effetto si fa sentire. Hai implementato questa parte circuitale? Tieni presente che questa implementazione rende l'assistenza più brillante e simile a quella originale.
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Monkey50z Inserito il - 06/06/2012 : 18:06:18
Ciao necknecks,
effettivamente non è una cosa simpatica, sopratutto perchè bisogna subirla passivamente, per forza di cose.....
Speriamo che finisca presto... che altro dire..

Tornando alla Enjoy, ho fatto 2 brevi uscite, una di 13Km e un'altra di 10Km.
Direi che funziona praticamente come quando era nuova.
Il sensore di coppia sente esatamente lo sforzo sui pedali e quindi e abbastanza facile ottenere l'assistenza altalenante, sopratutto nelle prime 3 marce.
Dalla 4 in poi essendo maggiore lo sforzo, l'assistenza è continua.
Forse è un pelo meno brillante della centralina originale, o forse sono i 110Kg del sottoscritto o forse il taglio a 30a toglie qualcosa in esuberanza, non per niente Kri ha limitato la sua a 40a.....
Più avanti proverò a mettere un piccolo condensatore elettrolitico in uscita all'amplificatore di segnale, in modo da livellare l'assistenza altalenante nelle marce basse, e poi molto più avanti vedrò di ispezionare la centralina per vedere che mosfet usa e eventualmente capire in base alla loro portata se ingrossare un poco lo shunt in maniera da alzare la corrente massima erogabile.
La centralina attualmente rimane assolutamente fredda, forse anche perchè è ben arieggiata.....
Il voltmetro oscilla ma rimane comrensibile.
La vecchia batteria, che mi ha stupito nonostante l'età. Ha retto senza particolari flessioni i test.
La tensione scende a 20,5v in partenza da fermo ma poi in marcia si attesta a 22,5v circa ad andatadura di circa 1 deca oltre il consentito.
Quando ho più tempo proverò a vedere che autonomia riesce ancora ad avere....
Sono molto soddisfatto anche della frenata, nonostante le pinze meccaniche. Assolutamente nulla a che vedere con i freni originali, sopratutto i miei che hanno sempre lamentato un fastidioso muggito in rallentamento....
Direi che la rimessa in funzione si è conclusa positivamente.
Ringrazio ancora KRI per aver condiviso il suo progetto, dal quale ho estrapolato la sezione dell'amplificatore di segnale del sensore di coppia.
A presto.
Ciao a Tutti.

necknecks Inserito il - 04/06/2012 : 08:28:00
Monkey50z ha scritto:

Azz... il terremoto.....

Scusate ma sono vicinissimo alle zone colpite in questi giorni...



Che dramma. Speriamo che la terra si fermi al piu' presto.
Quando c'era il terremoto dalle nostre parti me lo vivevo come il tradimento di una madre. La terra e' ferma per definizione, da quando esistiamo. A causa della gravita' che ci tiene incollati a terra ne abbiamo una conferma continua. Ma se senti la terra muoversi, e poi ancora, un giorno dopo l'altro, ti manca un punto di riferimento e ti saltano i nervi. Smarrimento, ansia... Il danno psicologico e' oggettivo, in tutti. Se poi ci sono anche danni patrimoniali o peggio affettivi la cosa e' devastante.
Vi sono vicino, a tutti voi. Speriamo passi presto coi minori danni possibili.

Scusa la divagazione dolorosa, pensare che ero qui per ammirare il tuo bellissimo lavoro...
Monkey50z Inserito il - 03/06/2012 : 21:36:38
Grazie, mi fa piacere che anche a voi piaccia il mio lavoro.
Kri, effettivamente ho notato anche io che la lettura è veritiera, nel senso che vede subito le variazioni dovute al carico.
Infatti con la batteria vecchia nella prova di stallo a 30A la tensione cala a 20,6V , quindi deduco che ad ogni pedalata vedrò le cifre rincorresi allegramente....

Per la batteria ho in mente di utilizzare lipo che utilizzo in campo modellistico da più di 1 anno con assorbimenti di 80-100A con buoni risultati e sarebbe in configurazione 4 pacchi 4s 1p in serie 2 a 2 e poi in parallelo per un totale di 8s 2p. Sono dichiarati 40C continui e 50C di picco, e su una capacità totale di 10Ah otterrei 400-500A teorici.
Azz... il terremoto.....

Scusate ma sono vicinissimo alle zone colpite in questi giorni...

Quindi penso che con i 30A di limitazione della centralina non dovrei sforzarle + di tanto.

Le batterie sono queste:

http://hobbyking.com/hobbyking/store/uh_viewItem.asp?idproduct=14472

Il peso totale dovrebbe essere sotto i 2,5 kg

Vedremo... vista la mia lentezza....

Intanto provo così e vediamo che risultati ottengo.
Vi terrò informati.
Ciao.

Kri Inserito il - 03/06/2012 : 21:08:55
Bravo, un gran bel lavoro sia elettronico che meccanico. Con quella modifica ai leds indicatori di tensione potrebbe succederti di avere una lettura difficoltosa mentre pedali, specialmente se la batteria non è in grado di reggere la corrente massima che il motore richiede sotto sforzo. Nel mio caso ho limitazione a 40A e anche la nuova batteria appena comprata e fatta con le nuove celle NiMn da 15A non regge in scarica e ad ogni pedalata la tensione scende a 21-22V. Per stabilizzare il tutto, dovresti aggiungere all'indicatore un circuito RC che rallenti la lettura della tensione, come penso abbia avuto la centralina originale, oppure disporre di una batteria con chimica più performante.
Gizzo Inserito il - 03/06/2012 : 20:16:23
Complimenti, veramente fantastica. Sono ansioso di leggere le impressioni di guida.
Monkey50z Inserito il - 03/06/2012 : 18:43:22
Ecco,
era un blocco momentaneo....

Centralina tutto montato

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Voltmetro


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Voltmetro acceso

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Gruppo fusibili

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Faro anteriore


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Ruota anteriore


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Ruota posteriore disco 160 e pinza avid bb5



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Chiusura rapida, per quello che può servire.....


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Disco anteriore 203 e pinza avid bb5


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Posto guida


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Revo shift 8 rapporti


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Comando assistenza originale


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Ciclocomputer topeak panoram


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Fianco dx tutto chiuso


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Bici finita


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Bici finita 2

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Foto finite.
Spero che interessino, anche se probabilmente il pezzo forte è la prova in strada....

Io sono anche curioso di vedere cosa rimane della ormai vecchia e stanca batteria originale.....

A presto.

Ciao.

Monkey50z Inserito il - 03/06/2012 : 17:58:31
Non risco più a caricare le foto... e sono solo a metà....
Avrò esaurito il credito???

Intanto fornisco qualche descrizione verbale.
Come avevo scritto qualche mese indietro, ho preso spunto dal progetto di Kri, che ringrazio pubblicamente, del quale ho utilizzato solo la parte che amplifica il segnale in uscita dal sensore di coppia originale Aprilia e l'ho mandato direttamente dentro al pin del Gas di una centralina Cinese 24v 500w. Per la cronaca però ho fatto delle misure e sembra che la centralina limiti la corrente a 30A che a 24v danno 720w... Vedremo cosa capita.... Ho duvuto fare un circuitino per invertire il segnale delle leve freno per renderlo compatibile con la centralina Cinese perchè era rovescio. Ho eliminato l'indicatore di carica a led e l'ho sostituito con un voltmetro digitale a 4 cifre, alloggiandolo allinterno del vetrino originale, in maniera da mantenere un'estetica gradevole.
Ho dotato l'Enjoy anche di una nuova forcella ammortizzata con regolazione del precarico e bloccaggio, fondamentalmente per poter installare un kit di freni a disco.
All'anteriore ho montato un disco da 203 e al posteriore un 160 con pinze meccaniche Avid BB5.
La scelta delle pinze meccaniche, oltre al motivo economico, è stato dettato dalla volontà di mantenere il cut-off sulle leve, che mi da sicurezza.
Ho inserito sulla linea di alimentazione dei fusibili (magnetotermici) riarmabili. L'impianto è separato come parte di potenza motore, logica e luci. Infatti dato che c'ero ho montato un dc-dc converter da 24 a 8 v per alimentare uno di quei faretti a led abbastanza potenti Apparentemente funziona tutto regolarmente, ma ancora non sono andato in strada, lo farò nei prossimi giorni.

Adesso provo a inserire le foto rimanenti.

Ciao.


Monkey50z Inserito il - 03/06/2012 : 17:32:22
Ciao a Tutti,
dopo svariati mesi di prove e provette durante il poco tempo a disposizione, ho concluso il lavoro sulla Enjoy.
Con piacere pubblico le foto dei lavori in corso, sperando di fare cosa gradita:

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Fine primo tempo.
necknecks Inserito il - 12/02/2012 : 04:49:47
Monkey50z, l'idea è proprio buona. Una specie di centralina Kri, versione light...
In bocca al lupo anche da parte mia. Mi raccomando, trova il tempo di mostrarci un pò di dettagli della tua realizzazione, che certamente interessa molti.
Kri Inserito il - 11/02/2012 : 23:43:07
Ciao Monkey50z,
confermo che l'idea è buona e sicuramente funzionante, spero quindi che riesci nel tuo intento. In questo modo aggiungiamo un'altra soluzione tecnica per gli smanettoni Enjoy che non voliono perdere il meglio di questa bipa: il suo "sensore di sforzo".
Monkey50z Inserito il - 11/02/2012 : 18:19:20
Gentili Colleghi,
per il momento ho messo in pausa l'idea di riprodurre in toto il progetto di Kri ma ne ho utilizzato solo una parte e magari può interessarvi....
In pratica ho realizzato solo il primo stadio che tratta il segnale del sensore di coppia e con la sua uscita sono entrato nel pin Gas di una normalissima centralina cinese per motori a spazzole da 25v 500w.
Apparentemente sembra funzionare sia a livello strumentale che dal vero, ma da fermo, dato che ho portato la bici in casa perchè con il freddo e la neve di questi giorni proprio non resistevo a fare nulla in garage.
Come dal progetto di Kri, ho mantenuto il selettore di assistenza sul manubrio e il lavoro promette bene.
Non ho ancora riprodotto la parte dell'indicazione di carica, ma ho un paio di idee in merito.
Nonostante i miei tempi, decisamante dilatati, vi terrò informati.
Un Saluto a Tutti.
Ciao.

Gizzo Inserito il - 04/02/2012 : 07:51:52
Ma allora sta partendo un gruppo d'acquisto per gli stampati?
Dasti Inserito il - 04/02/2012 : 00:54:57
Grande Kri!
GABYZIO Inserito il - 04/02/2012 : 00:41:16
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Kri Inserito il - 02/02/2012 : 21:35:00
Ciao a tutti,
ho notato che nel forum c'è un certo interesse a provare l'Enjoy anche con batterie da 36V. Anche se mi preoccupa un pò l'assorbimento del motore sotto sforzo, allego lo schema con le modifiche da apportare alla mia centralina per quest'applicazione.
In dettaglio:
1) ho aumentato la resistenza R3 da 56 a 150 Ohm per fare in modo che la tensione all'ingresso del regolatore a 12V non superi i 35V.
2) ho aggiunto un diodo zener da 12V 5W (DA) in serie alla bobina del relè a 24V in modo da mantenere costante la potenza internamente dissipata dalla bobina.
3) ho sostituito lo zener "D3" da 6,2V a 9,1V per il funzionamento dei leds indicatori di tensione per batteria a 36V.
4) ho effettuato la taratura del circuito di "Cut-Off" a 30V circa con PT4.
Le prove sono state effettuate solo a banco, ma ritengo che non ci siano altre modifiche da fare allo schema originale

Allegato: Schema.pdf
34,62 KBper 24V.
GABYZIO Inserito il - 16/01/2012 : 12:04:00
Ragazzi io sono disposto a finanziare l'intera operazione "basette"
anche se uno si associa, ma poi si pente, le tengo tutte io senza problemi
Gizzo Inserito il - 15/01/2012 : 21:51:11
Mi associo anch'io se bisogna fare un acquisto di gruppo.
GABYZIO Inserito il - 20/12/2011 : 03:46:52
Pochini? non credere, kri ha scritto
Comunque ritornando al problema degli stampati, ho fatto una ricerca in rete e mi sembra di aver trovato il modo di riuscire a risparmiare più del 50% rispetto al preventivato. Io non li conosco, cosa ne pensate di questi? http://www.pcbproject.it/preventivo/preventivo.php
Mi sembra di capire che con circa 125 euro si potrebbero realizzare 7 stampati. Rimarrebbe comunque sempre il problema del montaggio...

io che di enjoy ne ho due, tra poco forse tre, e vorrei anche sperimentare un alimentazione a 36V, ne posso prendere anche 5 o 6 senza problema.
se mi mandi un numero ne possiamo parlare
Monkey50z Inserito il - 17/12/2011 : 15:51:34
In pratica al momento siamo interessati solo io e Gabyzio...... pochini...
GABYZIO Inserito il - 16/12/2011 : 02:20:13
contate su di me...
ccriss Inserito il - 15/12/2011 : 23:26:15
Complimenti davvero Kri, non sono un elettronico, ma posso solo immaginare quanto sia stato impegnativo.
Poi aver messo a disposizione il tuo lavoro ti fa ancora piu' onore.
Questo progetto impreziosisce certamente il forum che continuo a vedere sempre molto attivo e che nulla ha da invidiare ad altri di caratura internazionale.

Wow, bel lavoro davvero

Monkey50z Inserito il - 15/12/2011 : 22:21:47
Buona sera e grazie per il benvenuto.
Ho cercato anche io e ho trovato pcb4u.eu che selezionando il doppia faccia con dimensioni 79 per 126 (misure prese dal disegno dei fori di Kri) calcola il preventivo e si ottiene una quotazione di poco più di 10 euro cadauna per 15 pezzi.
Altri siti chiedono dettagli tecnici che non conosco, in merito allo spessore delle piste, spaziatura e altre cose che può conoscere solo Kri.

Per Kri, ti ho risposto, hai ricevuto??
Solo per conferma, poi ci pensi con comodo...
Daniele Consolini Inserito il - 15/12/2011 : 21:09:11
Kri ho ho bromografo e tutto quello che serve a stampare le piastre, ma purtroppo le piste che hai fatto sono troppo fini per essere gestite dal mio pachidermico bromografo dual layer.
In compenso ci si può costruire un semplice bromografo di precisione usando i led UV.
Riempiendo una eurocard di led UV si riesce a fare una sorgente piuttosto uniforme che consente un'ottima risoluzione dell'immagine purchè essa sia stampata bene sul lucino.
A tale scopo serve una stampante laser molto raffinata.
Purtroppo però non posseggo ne il bromografo a led e nemmeno la stampante laser.
Però posso dire che ho visto CS fatti in questo modo con un grado di definizione delle piste davvero incredibile.
Se qualcuno dovesse già costruirsi un bromografo, consiglio fortemente quello che ho detto e di evitare i neon che usai per costruire il mio tanti anni fa.
Kri Inserito il - 15/12/2011 : 20:50:20
Grazie ancora per i vostri apprezzamenti. La cosa è semplice, io sono un meccanico, riconvertito in elettronico ai tempi in cui la Olivetti era una realtà importante. L'elettronica è sempre stata una mia passione, ed io mi considero semplicemente un gran "smanettone". In questo forum ci sono persone molto più preparate di me. Comunque ritornando al problema degli stampati, ho fatto una ricerca in rete e mi sembra di aver trovato il modo di riuscire a risparmiare più del 50% rispetto al preventivato. Io non li conosco, cosa ne pensate di questi? http://www.pcbproject.it/preventivo/preventivo.php
Mi sembra di capire che con circa 125 euro si potrebbero realizzare 7 stampati. Rimarrebbe comunque sempre il problema del montaggio...
GABYZIO Inserito il - 15/12/2011 : 15:42:06
Prima di tutto un benvenuto a Monkey50z nella parte del forum dove come ha scritto Kri
Occorre essere veramenti "impazziti" per questa bici, come lo sono io.

@kri , mi pareva di aver capito che il tuo masterista ti avrebbe fatto una dozzina di basette e...
credo che il concetto lo abbia già espresso molto bene Monkey e non sto a ripeterlo,
hai già fatto abbastanza comunque, sei un grandegrazie

Monkey50z Inserito il - 15/12/2011 : 14:37:41
Buon pomeriggio.
Mi chiamo Marco e dopo alcuni anni di letture sul Vostro interessantissimo forum ho deciso di iscrivermi.
Vi chiedo subito scusa nel caso facessi qualche operazione sbagliata dato che di forum non ne so assolutamente nulla in fatto di funzionamento e comandi, portate pazienza ed eventualmente correggetemi.
Permettetemi di farvi i miei complimenti per la vastità di informazioni e esperienze che mettete a disposizione dei lettori, è una vera miniera di informazioni per chi si interessa di queste cose.

Possiedo una Enjoy che ovviamente ha il controller morto, ed è per questo che ho deciso di iscrivermi dopo aver visto questo articolo.

Kri ha fatto un lavoro a dir poco fantastico, sono un elettronico anche io (purtroppo non così evoluto) e vi garantisco che Kri ne sa veramente molto in merito e ci ha perso dietro un sacco di tempo per arrivare dove è arrivato.
Per questo lavoro si merita la mia massima stima. Complimenti Kri, sei veramante una persona competente.

Kri ha reso pubblico il suo ottimo lavoro e dice che sarebbe felice se altri potessero sperimentare la sua creazione, e allora perchè non farlo...
Dato che siamo svariati ad avere una Enjoy e tutti ne conosciamo i problemi, mi chiedevo se potessimo unire le forze per fare un acquisto collettivo.
In fin dei conti 300 euro per 12 circuiti stampati fanno 25 euro cadauno...
Il circuito stampato è il lavoro più difficile da fare, poi il resto ognuno si arrangia come può.
Qualcuno condivide la mia idea??

Una stretta di mano a tutti...

Kri, riesci a contattarmi in privato? Vorrei chiederti info tecniche sullo stadio lm358 di fig.8 Grazie.
Kri Inserito il - 14/12/2011 : 21:08:40
GABYZIO ha scritto:

kri fammi sapere...



Scusa, non mi è chiaro cosa vuoi sapere. Io ho realizzato questi 4 prototipi per puro divertimento e come eventuali ricambi per le mie 2 Enjoy. Se avessi dovuto pagare tutto avrei speso oltre 800euro. Anche ora, con disponibili i gerber, per realizzare 12 stampati e senza montaggio componenti, servono circa 300euro (Costo comprensivo di rifacimento delle attrezzature). Ritengo che la realizzazione commerciale di una nuova centralina per pochi esemplari sia una cosa improponibile. Occorre essere veramenti "impazziti" per questa bici, come lo sono io. Se qualcuno pensa di riuscire a trovare soluzioni alternative io sono disposto a fornire tutta l'assistenza che occorre. Sarei comunque molto felice se altre persone potessero sperimentare questa centralina.
GABYZIO Inserito il - 14/12/2011 : 00:14:47
kri fammi sapere...
necknecks Inserito il - 11/12/2011 : 21:07:20
Daniele Consolini ha scritto:

Complimenti per l'ottimo lavoro! Andrebbe assolutamente messo in evidenza.



Ci penso io...
GianniTurbo Inserito il - 11/12/2011 : 18:34:37
una vita fa facevo il masterista... sono più di 15 anni che non tocco orcad...
Kri Inserito il - 11/12/2011 : 17:16:12
Grazie a voi tutti per i complimenti. Tenete comunque conto che questo stampato è stato realizzato anche con la collaborazione di un masterista di professione. La mia fortuna è stata di compensare gran parte del costo con lo scambio di ore di lavoro, altrimenti il mio hobby sarebbe stato veramente dispendioso.
carlitos Inserito il - 11/12/2011 : 11:28:57
complimenti.......hai visto mai che un giorno riesco a far rivivere la mia enjoy......!!!
Barba 49 Inserito il - 11/12/2011 : 09:42:32
Wow!!!! Non ho parole, veramente...
MilleMiglia Inserito il - 11/12/2011 : 09:40:54
Mammamiaaa!!!
bija Inserito il - 11/12/2011 : 09:30:08
Su questo forum c'è gente che potrebbe fare del loro hobby il proprio lavoro, tale e tanta è la loro competenza........
....non voglio far nomi, ma siete "preziosi"......
....grazie anche a nome di tutti gli allievi come me....

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