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 pix-test n. 56 - Hinergy CLICK

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 21/05/2015 : 00:28:10
Proseguendo nei test su modelli pieghevoli, è il turno della

CLICK



È un modello prodotto dalla

HINERGY Bikes
[ hinergybikes.it ] di Bologna che è “cugina” della Wayel
Mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho cavalcato per circa 320 km






154,75 KB





IN BREVE

Il telaio, come spesso sulle pieghevoli, manifesta una certa flessibilità; è tutto in alluminio; le cerniere sono robuste
E’ una bipa molto agile e reattiva nei cambi di direzione e nelle manovre strette
E’ dotata di ammo anteriore (che lavora poco per via della posizione in sella “olandese”) e di sella imbottita con molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi; ha un leggero scavo
La Click si è rivelata comoda anche su fondi cittadini dissestati
Il peso complessivo è 19.6 kg senza la batteria e 22.1 con quella di taglia maggiore: valori contenuti e adeguati ad una bipa pieghevole
Il manubrio è alto e la posizione in sella è a busto verticale

Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore
Gli innesti sono precisi e rapidi in entrambe le direzioni; il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione, morbido da azionare e preciso
Il range dei rapporti è buono ma molto corto: a 28.5 km/h (velocità massima di questo modello) la cadenza di pedalata in 7.a marcia è troppo elevata: non si può che farsi spingere dal solo motore
In compenso si sale a cadenze di buon rendimento muscolare anche su salite ripide
La stabilità in marcia è ottimale anche a velocità elevate (testata fino a 46km/h)

I pneumatici sono da 20” x 1.75” (47-406) con una scolpitura laterale per i terreni soffici; la pressione di esercizio ha un buon range (max 4.5bar) così si può privilegiare la scorrevolezza o il confort
Il cavalletto è monopiede :stabile
L’assemblaggio è curato

L’impianto frenante è realizzato con freni V-brake, potenti e correttamente modulabili
Le leve sono morbide e comode
Lo spazio di frenata risulta ben contenuto: 3.75 metri da 25km/h e i freni non si affaticano in discesa
Nessuna tendenza al ribaltamento se si frena bruscamente, si manifesta solo il bloccaggio al posteriore senza però intraversamenti

La piegatura è facile; ho impiegato 39 secondi per chiuderla e 47 per riaprirla; quando è piegata non si può farla scorrere sulle sue ruote

La Click usata nel test era dotata di una batteria al litio da 36V 11.6Ah 418Wh con celle Sony
Sono disponibile altre due taglie rispettivamente da 317 e 238 Wh
La batteria più capiente si ricarica in 6 ore e 30 minuti da batteria completamente scarica
Il cruscottino è il “classico” con pulsanti a membrana ed indicazione a led; ben visibile sia di giorno che di notte
Comprende l’indicatore di carica e quello del livello di assistenza; i pulsanti (non retroilluminati) sono “a portata di pollice” e facili da premere
Ci sono 5 livelli di assistenza selezionabili più il soft-start; il livello di assistenza “zero” si ottiene spegnendo la centralina

Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, marca Bafang
Spinge bene a tutti i livelli di assistenza e non è mai irruente
In marcia il ronzio del motore è avvertibile ma non diventa fastidioso nemmeno in salita

I cablaggi sono esterni ma ben raggruppati; sono dotati di connettori per i vari dispositivi

Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse pedali) e non ha modulazione in funzione della velocità dei pedali (è perciò di tipo on/off)
La differenza di velocità fra “a vuoto” e “su strada” è sufficiente a far percepire bene l’effetto della spinta sui pedali
E’ possibile viaggiare con la “pedalata simbolica” cioè semplicemente facendo ruotare i pedali

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 80° di pedalata, cioè 0.23 giri pari a 0.5m in prima marcia: è un ritardo “normale”che se da un lato non favorisce le partenze in salita, dall’altro evita avviamenti indesiderati
E’ presente la funzione “soft-start” che è potente

Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.15” e la velocità di uscita è 27.0 km/h: un ottimo tempo
La piccola dimensione e la grande agilità, unite alla buona spinta del motore, rendono questa bipa molto gradevole nella guida urbana; la manovrabilità è eccellente e si sguscia fra le auto imbottigliate con grande facilità
Anche il confort è buono anche sui fondi non proprio lisci

La Click si è comportata bene in salita
Sul 4% si sale a 22km/h a “pedalata simbolica” e sul 10% basta appoggiare il peso della gamba ai pedali per salire a 10.7km/h
Sul 20% la pressione da esercitare sui pedali diventa 27kg: si sale senza essere particolarmente allenati
Sul 27% si sale e ma non si riparte perché ci sono problemi di impennata

La camminata assistita è potente e si superano agevolmente anche i cordoli; in piano è però veloce (7km/h); ottima invece in salita perché “ci tira su”

La velocità massima su strada piana è di ben 28.5km/h e non è limitata dal cut-off tachimetrico
Avendo cinque livelli di assistenza selezionabili si trova bene l’andatura desiderata
Poiché ai livelli di assistenza sopra al terzo non si riesce a contribuire muscolarmente per via dei rapporti troppo corti del cambio, la prova a livello 5 è stata fatta col solo utilizzo del motore
L’autonomia risulta di 35km utili e 43 totali
La prova a livello 3, con i consueti 70W muscolari, ha fornito un risultato di 73 km con una velocità tipica di 20km/h

La marcia in coppia non è particolarmente agevole per l’assenza di modulazione della velocità

Sugli sterrati leggeri si comporta molto bene: è guidabile ed agile; i freni non arrivano precocemente al bloccaggio e il confort di marcia è buono; ma, come tutte le bipa a ruote piccole, non le si può chiedere di affrontare fondi difficili

La Click è adattissima al trasporto in auto o in camper, all’interno dell’abitacolo
Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti
Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi: viaggia come un normale bagaglio
Il trasporto da piegata non è particolarmente agevole sia per il peso che per il sottile punto di presa (sul portapacchi)
Il sollevamento e il trasporto su scala, a telaio aperto, avviene agevolmente : il punto di presa è comodo anche se risulta leggermente squilibrata indietro; meglio perciò portarla aperta fin dove possibile e piegarla all’ultimo momento
Le piccole dimensioni facilitano la sua movimentazione

Senza assistenza elettrica è scorrevole ma non troppo: 129W per viaggiare a 18km/h; è nettamente di più di quanto richiesto da una muscolare
I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare

Il fanale anteriore è a pile (anche ricaricabili) e illumina sufficientemente la strada; è dotato di lampeggio, ottimo per essere visti
Il fanale posteriore (a luce fissa) è molto ben visibile ed alimentato anch’esso da pile; incorpora un catadiottro regolamentare ed è di tipo automatico (si accende da solo quando è buio e si è in movimento)

Non ci sono sistemi meccanici antifurto, salvo la chiave che blocca la batteria
Essendo pieghevole è però ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti

Questo modello è certificato per le tutte le norme europee vigenti
La garanzia è dei consueti 2 anni previsti dalla legge; ma sulla batteria è di 6 mesi estendibile a 12 mesi gratuitamente, dopo la registrazione dell’acquisto

Il prezzo di listino al momento della prova è 1172 € con la batteria più piccola e 1382€ con quella più grande, utilizzata nel test





Qui c’è la consueta SCHEDA con riassunte le caratteristiche







CICLISTICA

Il telaio è un monotrave di forma classica in alluminio
I telai delle pieghevoli sono sempre un po’ critici per via dei punti di piegatura e questo non fa eccezione: la cerniera dello sterzo non è “granitica” e l’intera struttura della bipa risulta un po’ elastica
Non andrebbe bene per un uso sportivo (per cui la pedalata avrebbe delle dispersioni in tali elasticità) ma non è certo il modello per farci le gare; in compenso tale elasticità aumenta il confort di marcia e le buche danno meno fastidio
Lo scavalco è molto basso (370mm da terra) e molto largo: si sale e si scende anche se non si è agili



Questa bipa è molto agile e si manovra con facilità anche in spazi ridotti

La posizione in sella è a busto eretto; il manubrio è piuttosto alto e il proprio peso grava essenzialmente sulla ruota posteriore



L’ammo anteriore, marca Zoom non regolabile, è perciò chiamato a lavorare piuttosto poco; filtra comunque le vibrazioni che arriverebbero sulle braccia
Flette un pochino in frenata ma non crea mai problemi alla guida






Il peso complessivo di questa bipa supera appena i 22 kg con la batteria di taglia più grande;
senza batteria pesa 19.6kg : valori contenuti e adeguati ad una bipa pieghevole

La sella è imbottita e ha molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi; ha lo scavo



La regolazione dell’altezza della sella è di tipo rapido e l’inclinazione è regolabile finemente
L’escursione è buona e si adatta a diverse “taglie” di ciclista: si regola fra 760 a 960mm da terra




Il manubrio è a forma dritta, necessaria per ridurre l’ingombro quando viene piegato; è comodo e ben manovrabile



La regolazione dell’altezza è di tipo rapido ed è presente la guida antirotazione
La serie sterzo è a cuscinetti integrati





Le manopole sono di forma ergonomica, con un appoggio largo per il palmo della mano: comode anche nei viaggi lunghi




Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore
E’ protetto da una robusta gabbia, assai utile su una pieghevole che finisce per essere movimentata in spazi ridotti specialmente quando piegata



Gli innesti sono precisi in entrambe le direzioni ed è risultato sufficientemente veloce nell’azionamento

Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione Revoshift agevole da utilizzare
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile ma solo di giorno
(Nota: nelle foto del test si può osservare che il comando del cambio è di tipo diverso ma ho provato il tipo “revoshift” su un altro esemplare)



Il range dei rapporti è buono ma molto corto
Come vedremo questa bipa è piuttosto veloce e ai valori massimi di assistenza la frequenza di pedalata risulta … da colibrì: a 28.5 km/h (velocità massima di questo modello) la cadenza di pedalata in 7.a marcia dovrebbe essere di 105 ped/min: troppo alta per contribuire muscolarmente, così ci si fa spingere dal solo motore
In compenso si sale a cadenze di buon rendimento muscolare anche su salite ripide: 50 ped/min a meno di 7km/h




La ruota anteriore si smonta con una chiave esagonale da 15mm



La ruota posteriore si smonta con una chiave esagonale da 18mm e richiede il distacco del connettore motore




La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 46.2km/h senza alcun problema di guidabilità)
Devo confessare che mi aspettavo di meno, ma il telaio, pur essendo elastico, consente una buona guidabilità e non si innescano del tutto oscillazioni
Su discese veloci bisogna essere comunque prudenti per l’elevata reattività della bipa
La marcia senza mani è del tutto stabile e non si innescano oscillazioni; ma è meglio non farlo sempre per la elevata reattività del corto telaio

I pneumatici sono da 20” x 1.75” (47-406) con una scolpitura sui fianchi per i terreni più soffici e dalla buona aderenza



La pressione di esercizio può essere scelta, per aumentare la scorrevolezza o privilegiare il confort, fra 2.8 e 4.5 bar
La valvola è di tipo automobilistico (Schrader)




Il cavalletto è un monopiede fissato nella zona del movimento centrale: stabile
Non consente la rotazione completa del pedale




Il robusto portapacchi posteriore integra il supporto per la batteria ed è largo 175mm
L’applicazione di borse a bisaccia sul portapacchi, non ostacola la pedalata
(ovvero non si urtano col tallone mentre si pedala)






Le pedivelle sono in lega e robuste; hanno una lunghezza normale (165mm)
I pedali sono ripiegabili (comodi anche per non farsi lividi sulle caviglie quando si accompagna la bipa a piedi)






La corona ha una doppia protezione contro la caduta della catena (e per evitare di sporcarsi)
L’assemblaggio è curato






IMPIANTO FRENANTE

L’impianto frenante è realizzato con freni V-brake, potenti e correttamente modulabili

Freno anteriore




Freno posteriore




Le leve sono morbide da azionare e comode da usare



Lo spazio di frenata risulta ben contenuto: 3.75 metri da 25km/h
Non c’è alcuna tendenza al ribaltamento ma si manifesta facilmente il bloccaggio della ruota posteriore

Click frenata


In discesa la frenata è potente (anche sul 27%) e non ho rilevato problemi di affaticamento precoce; il bloccaggio della ruota posteriore è progressivo e non fa perdere la direzionalità

Su entrambe le leve sono presenti i sensori di cut-off



RIPIEGABILITA’

Il filmato che segue illustra la manovra di piegatura: ho impiegato 39 secondi per piegare e 47 per riaprire
Tempi allineati con quelli di altri modelli

La manovra non presenta difficoltà

Click piegatura



La cerniera del manubrio non è a sgancio rapido ma è a vite: è un po’ più lenta ma richiede meno sforzo per bloccarla
e non necessita di blocchi di sicurezza come quelle rapide



Qui aperta



Un piccolo difetto che ho riscontrato è che la vite di bloccaggio del manubrio si può svitare completamente: se la bipa viaggia per lungo tempo in treno o nel bagagliaio, con le continue vibrazioni potrebbe sfilarsi e perdersi
Meglio perdere qualche secondo e riavvitarla del tutto !




La cerniera centrale è robusta e facile da aprire e chiudere



Quando aperta, si vedono le due “spine” che si inseriscono nei corrispondenti fori dell’altra parte del telaio, garantendo una ottima solidità




Ecco come si presente una volta piegata




Manca un sistema per mantenere raccolta la bipa quando piegata: si ovvia con una corda elastica




Da piegata non cammina sulle sue ruote

I cavi elettrici e le guaine di freno e cambio viaggiano all’esterno del telaio ben inguainate e non interferiscono con la piegatura
Non è una soluzione esteticamente molto bella, ma è sicuramente funzionale e sicura

Manca un punto predisposto per il sollevamento da piegata: si afferra dal portapacchi ma non è il massimo della comodità; però, come dico sempre, è da evitare il trasporto di queste bipa piegate perché il peso si fa sentire già dopo pochi passi: meglio far viaggiare la bipa aperta e piegarla solo all’ultimo







Passiamo alla PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte fissa in testa alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
Nella foto la batteria è stata estratta e quello che si vede è la scatola che la accoglie; la centralina è nella parte più grossa a sinistra



La centralina è dotata di autospegnimento dopo 10 minuti
In tale zona è ubicata la chiave per il blocco meccanico della batteria



BATTERIA

La Click è dotata di una batteria al litio da 36V formata da celle Sony
Come di abitudine sui modelli Hinergy e Wayel, anche qui si può scegliere, al momento dell’ordine, la taglia preferita fra le tre disponibili
La “Short” è da 6.6 Ah 238 Wh
La “Medium” è da 8.8 Ah 317 Wh
La “Long”, che ho utilizzato nei test, è da 11.6 Ah 418 Wh
Le tre taglie sono del tutto intercambiabili

La batteria viene alloggiata in una apposita ( e solida) struttura che ingloba il portapacchi posteriore



L’estrazione della batteria avviene sfilandola verso la parte posteriore
La manovra, dopo un punto di resistenza iniziale quando si devono staccare i contatti, è agevole ed anche il reinserimento è facile
La batteria è fermata in posizione da un blocchetto a chiave che non ha funzioni elettriche
Per staccare il circuito elettrico è presente un interruttore sul corpo batteria che isola i contatti (utile anche per poter trasportare in modo sicuro la batteria in borse o zaini, senza timore di cortocircuiti accidentali) E’ dotato di spia a led



Ecco la batteria estratta



Il connettore di ricarica è sempre facilmente raggiungibile a batteria montata o estratta
E’ protetto da un tappo di gomma contro la pioggia, legato alla batteria con una appendice in plastica per evitare di perderlo



Qui si vede l’indicatore di carica attivabile a pulsante




Il peso della “Long” è di 2.50 kg : si trasporta facilmente e le taglie più piccole … ancora meglio



Qui si vedono la guida di fissaggio e i contatti sulla bipa …



… e qui si vedono invece i contatti sulla batteria



Qui il portafusibile (tutto a sinistra)




Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola (perciò non emette rumore)
Pesa 600g compresi i cavi e ricarica la batteria “Long” completamente scarica in 6 ore e 30 minuti
La dimensione del caricabatteria è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “tedesco”
E’ dotato di una spia a led che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Il cruscottino ha la forma classica con pulsanti a membrana ed indicazione a led
Ben visibile anche in pieno sole



Al buio è evidentissimo; i pulsanti non sono retroilluminati



Quattro led indicano lo stato di carica della batteria
Altri 5 indicano i relativi livelli di assistenza
Un pulsante accende (e spegne) la centralina
Il pulsante “mode” commuta ciclicamente il livello di assistenza con logica 1-2-3-4-5-4-3-2-1
Ho trovato scomodo che ci sia un solo pulsante: con tanti livelli disponibili avrei preferito due pulsanti: uno per salire ed uno per scendere di livello; in pratica non si capisce mai se il prossimo livello sarà quello superiore o quello inferiore, salvo essere giocatori incalliti di tressette … che ricordano agevolmente la sequenza precedente
Il livello “zero assistenza” è ottenibile semplicemente spegnendo la centralina

E’ presente il pulsante “soft-start”

I pulsanti sono raggiungibili facilmente col pollice senza muovere la mano dal manubrio
Sono ben distanziati ma poco rilevati; con i guanti è comunque sufficientemente agevole trovarli
Di notte bisogna ricordarsi dove sono e riconoscerli al tatto perché non retroilluminati



MOTORE

E’ un affidabile hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, marca Bafang





Il motore spinge bene a tutti i livelli di assistenza e non è mai irruente
In marcia il ronzio del motore è avvertibile ma non ha tonalità fastidiose; in salita il rumore aumenta ma non diventa fastidioso

Click - rumore in marcia



Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota






CABLAGGI

Il cablaggio nella zona manubrio è ben ordinato; non crea problemi nella piegatura



Poi i cavi si raggruppano in un’unica fasciatura e seguono il telaio ordinatamente fino alla batteria, ma, come già detto, restano esterni al telaio: soluzione meno bella esteticamente ma funzionale in caso di necessità di interventi tecnici e che non rischia rotture dei cavi durante la piegatura







Ci sono connettori per tutte le varie utenze
Il cavo motore ha il consueto connettore fissato al tubo basso della forcella posteriore (vedi sopra “motore”)

Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato opposto alla corona(come sempre sulle Wayel e Hinergy)
E’ molto piccolo e protetto da un involucro plastico: assai difficile danneggiarlo accidentalmente e al contempo facile da sostituire



C’è una comoda spia che segnala il suo corretto funzionamento (nella parte superiore dell’involucro) che è visibile anche stando in sella per una diagnosi immediata del suo funzionamento



MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in presenza della rotazione dei pedali e in funzione del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili
C’è il pulsante “soft-start” per avere l’avvio del motore già da fermo

Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata e l’avvio è progressivo ma vigoroso

I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra i 14 e i 28 km/h circa
La velocità massima è determinata solo dalle caratteristiche del motore e non ci sono interventi dell’elettronica
Velocità minima: su strada piana non si riesce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di14 km/h; se si viaggia sul lungomare e si vuole andare ancora più lenti, si può usare il pulsante soft-start: la velocità minima si riduce a 6-7km/h ma occorre tenere premuto il pulsantino … e dopo un quarto di minuto diventa scomodo
Questi i valori di velocità a ruota sollevata e su strada



La differenza delle velocità a vuoto e su strada è sufficiente a far percepire bene che, aumentando la spinta sui pedali, la velocità cresce: si è stimolati così a mettere potenza sui pedali e non a farsi “trainare” dal motore
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata

Click-avvio assistenza a ruota sollevata





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore è necessario accendere la batteria, accendere la centralina dal cruscottino e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 80° di pedalata, cioè 0.23 giri di pedale pari a 0.5m in prima marcia: è un ritardo usuale che se da un lato non favorisce le partenze in salita (ma c’è il provvidenziale soft-start) dall’altro evita avviamenti indesiderati del motore
Dopo l’avvio, l’erogazione di potenza al motore avviene in modo graduale, cioè il motore dà il massimo dopo circa 3 secondi; ma anche durante questa fase di accelerazione la spinta che si percepisce è sostanziosa
Su strada questo ritardo è inavvertibile
L’assistenza si mantiene attiva anche con cadenze di pedalata molto basse (meno di 20 ped/min)

Per ottenere il riattacco del motore, dopo uno stop della pedalata, serve un po’ più di un giro di pedale: non è da primato ma è sufficiente

Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di un secondo: rapido, così non c’è la spiacevole sensazione di voler rallentare e sentire invece ancora la spinta del motore
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza –comunque- si interrompe immediatamente

Click-avvio assistenza su strada


E’ disponibile la funzione “soft-start” che consente di avviare il motore da fermi
Con questo comando la velocità raggiungibile stando in sella in piano e senza pedalare è di circa 7km/h
Per attivare questa funzione bisogna tenere premuto il relativo pulsantino per un secondo e mezzo: è un tempo un po’ lungo e sembra interminabile quando si è deciso di partire
Ma c’è un trucco (comune a molti altri modelli dotati di questa funzione): si può premere e tenere premuto il pulsante in anticipo rispetto alla partenza (tipicamente il semaforo rosso) tirando contemporaneamente almeno una delle leve dei freni; quando la luce rossa si spegne … ehm … quando il semaforo diventa verde, al rilascio del freno il motore si avvia immediatamente
Il PAS che controlla la rotazione dei pedali non prevale sul “soft-start” perciò dopo che la bipa si è avviata e la pedalata è in atto, occorre rilasciare il pulsantino per poter prendere velocità fino ai valori consueti



ACCELERAZIONE

Ecco l’immancabile grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.15” e la velocità di uscita è 27.0 km/h: un ottimo tempo
ed una ottima velocità di uscita da cui si capisce che la fase di accelerazione del motore descritta al paragrafo precedente non penalizza particolarmente
Ai semafori si scatta bene: se ci si ferma un po’ più avanti della linea di stop, la prima auto ci raggiunge solo al di là dell’incrocio (beh se l’auto non è una Tesla e se l’incrocio non è a sei corsie)



NEL TRAFFICO

Le pieghevoli, piccole, corte, agili e, come in questo caso, con un motore che spinge bene si muovono nel traffico molto disinvoltamente
La manovrabilità è eccellente e si sguscia fra le auto in coda con grande facilità
La frenata è potente e ben modulabile
L’avvio progressivo del motore evita di mettere in imbarazzo con partenze troppo brusche e consente manovre sicure in spazi ristretti
Con i cinque livelli a disposizione, la regolazione della velocità è buona: si trova bene il valore desiderato

Il confort di marcia è buono anche sul pavè; l’ammo anteriore lavora relativamente perché il peso del ciclista grava per la più parte sulla ruota posteriore ma fa il suo dovere
La sella è ben imbottita e larga e, insieme al telaio non graniticamente rigido, conferiscono alla Click un buon confort di marcia anche sulle nostre strade urbane che non sono famose per la loro levigatezza



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Anche con questo modello le ruote piccole col motore al mozzo dimostrano buone qualità in salita



Sul cavalcavia al 4% si sale a più di 22 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali
La ripartenza richiede uno sforzo minimo

Click-cavalcavia 4 %



Sul 10% si può salire semplicemente col peso della gamba appoggiato ai pedali e non c’è nemmeno bisogno di mettere la prima marcia; si viaggia a 10.7km/h … lasciando indietro i pedalatori “muscolari”
Nel filmato si può sentire quando ho provato a marciare a “pedalata simbolica” cioè solo facendo girare i pedali lentamente; la velocità cala sempre e arriverebbe a fermarsi; no: bisogna almeno accompagnare i pedali per salire
Anche su questa pendenza lo sforzo per ripartire, col soft-start, è praticamente il solo peso della gamba

Click-salita 10 %


Per salire sul 13.5% lo sforzo è uguale al caso precedente ma ho messo la prima marcia; la velocità scende a 8.6km/h
Anche la ripartenza richiede uno sforzo di poco superiore (21 chili)

Click-salita al 13.5 %


Saliamo ora sul 17%
Lo sforzo per salire si porta a 18 chili e i watt muscolari che servono sono 90: un pochino di più del “solito” sforzo che uso in pianura nei test (70W)
La cadenza di pedalata è di 60 ped/min: la potenza muscolare si scarica con profitto sui pedali

Click-salita al 17%



Visto che si arrampica bene, ho portato la Click anche sul 20% (salita da scalatori)
Si sale a 6.6 km/h e la cadenza di pedalata è ancora buona;
Lo sforzo necessario passa a 112W: se il tratto è lungo si inizia a traspirare ! Ma su tale pendenza a piedi viene il fiatone
Per ripartire, sempre col soft-start, occorrono 35 chili di spinta sul pedale: valore ancora facile da raggiungere

Click-salita al 20%



E per finire la consueta prova, cattiva, sul 27%
Se già in velocità si sale con uno sforzo ancora sostenibile ma per poco tempo se non si è allenati; la cadenza di pedalata cala però a valori di basso rendimento muscolare: siamo al limite e si rischia continuamente che la bipa si impenni
Il motore ce la farebbe a far avviare la bipa anche su questa pendenza (al limite) ma il passo corto provoca l’impennata della ruota anteriore e io non sono riuscito a ripartire

Click-rampa al 27%


(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente fatica molto a ripartire; ci riescono bene solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)

In definitiva, se si incontrano salite in sella alla Click, non ci si deve preoccupare anche se non si è atleti



CAMMINATA ASSISTITA

La camminata assistita (che alla Hinergy chiamano Easy Walk) è potente e si supera facilmente il cordolo dei marciapiedi; anzi bisogna fare attenzione perché se non si è pronti a seguire la bipa, la si fa impennare
Il suo avvio non è rapido: occorre tenere premuto il pulsante per (lungo) un secondo e mezzo per avere la spinta
In piano, seguire la bipa richiede un passo veloce; ma questa funzione è utile principalmente su salite ripide che non si vogliono o possono fare in sella e su fondi molto sconnessi o friabili; in questo caso la velocità scende e diventa adeguata al passo umano
Sul 27% mi “tirava” aiutandomi nella camminata su tale ripida pendenza, ma la bipa tendeva ad impennare
Perciò è adatto anche a salire con carico a bordo



VELOCITA’ e AUTONOMIA

Come già detto parlando del cambio, i rapporti sono corti e, al livello massimo di assistenza, non si può che viaggiare a “pedalata simbolica” cioè mantenendo semplicemente in rotazione i pedali per tenere attivo il sensore di cadenza
Ho così eseguito tre prove:
La prima – standard – ad una velocità tipica di 20-21 km/h e con il consueto contributo muscolare dei 70W
Ho usato la 7.a marcia a 77 ped/min iniziali (che è già una cadenza piuttosto alta)
Per questa prova ho utilizzato il livello 3 di assistenza



La velocità iniziale è stata di 21.5km/h e poi è lentamente scesa allo scaricarsi della batteria
Dopo 41km, tale velocità è scesa sotto al 10% del valore iniziale e sono così passato al livello 4 per … tirarla un pò su
Subito la velocità si è riportata al valore iniziale di 21km/h
Sono arrivato a percorrere, sul solito percorso standardizzato, 66.5km prima che la velocità scendesse sotto ai 18km/h punto a cui considero esaurita l’autonomia
In realtà ho percorso ancora un chilometro a prestazioni molto basse prima che intervenisse la protezione elettronica e spegnesse tutto: diciamo una riserva di emergenza se manca proprio poco ad arrivare a casa
Poiché la prova si è svolta con 13°C di temperatura, riporto il valore a 20°C: si calcola perciò una autonomia utile di 73 km pari ad un consumo di 5.72Wh/km
E’ un valore ottimo ma non bisogna dimenticare che è ottenuto a velocità piuttosto bassa: diciamo velocità cittadina e non da gita extraurbana


Ho effettuato la seconda prova con il quarto livello di assistenza



La velocità iniziale si è portata a 23.5km/h; ma la frequenza di pedalata corrispondente è diventata 87ped/min …e ho rinunciato a contribuire muscolarmente perché non sono in grado di sostenere una frequenza così alta per tanto tempo
Ho ripreso con i soliti 70W provenienti dai miei muscoli solo dopo una ventina di chilometri, quando la velocità è scesa sotto ai 22km/h e la cadenza corrispondente è diventata 80ped/min (comunque ancora decisamente alta)
Al chilometro 32 sono passato al livello 5 e ancora ho dovuto smettere di spingere per la frequenza elevata
Con tutti questi “tira e molla” del mio contributo muscolare sono arrivato a percorrere quasi 46km utili per poi arrivare a 49 km totali
Ovviamente una simile prova non può essere considerata “standardizzata” ma è solo indicativa delle possibilità di questo modello
Anche qui, riportando ai consueti 20°C i risultati ottenuti a 13°C, si calcola una autonomia utile di 50km e quella totale di 54km


La terza prova è stata fatta senza mai aggiungere contributo muscolare salvo nelle fasi di accelerazione (avrei dovuto pedalare a 105ped/min che sono venti più del mio massimo)
Qui si vede che la velocità della Click è decisamente elevata: 28.5km/h iniziali
Perciò questa prova non è “standard” ma può essere interessante … per chi ha fretta



La velocità tipica di questa prova è stata di 25km/h perché i 28km/h si sono esauriti in fretta (senza contributo muscolare era da aspettarselo, povera batteria!)
Dopo quasi 32km la velocità è scesa sotto al 10% del valore iniziale e qui fisso il termine dell’autonomia utile
Poi le prestazioni si sono via via ridotte fino ad arrivare a 18km/h dopo circa 38 km totali e di li a poco si è spento tutto
Riportando i valori ottenuti anche questa volta a 13°C al valore standard di 20°C, ci si aspetta di poter percorrere in primavera 35km utili e 43 totali (con un consumo di 9.71Wh/km)
Sono percorrenze buone per gli spostamenti cittadini … godendo il venticello della velocità fra i capelli (per chi li ha perchè io il vento lo sento sulla pelata) e senza una goccia di sudore versato



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia non è parrticolarmente agevole anche se ci sono molti livelli di assistenza selezionabili
Non c’è modulazione di velocità e si finisce con l’essere sempre o un po’ veloci o un po’ lenti
Per mantenere la giusta distanza si deve spesso interrompere la pedalata



MARCIA SU FONDI STERRATI

Come già detto, la Click è confortevole sui fondi dissestati
La guidabilità è buona anche se (a mio parere) un po’ penalizzata dal manubrio che non si può abbassare a sufficienza
E’ facile trovare il giusto livello di assistenza per adeguarlo al fondo stradale
La frenata è potente, ma per questo bisogna fare attenzione a non esagerare col freno anteriore per non mandare in bloccaggio la ruota; la ruota posteriore si blocca con facilità ma progressivamente e senza sbilanciare la bipa

Come dico sempre: ruote piccole e buche profonde non vanno d’accordo: meglio non avventurarsi su fondi troppo sconnessi



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

Come è normale per una pieghevole compatta, qui siamo nel suo habitat naturale !

La Click è adattissima al trasporto in auto o in camper, piegata e all’interno dell’abitacolo
Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti
Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi : viene considerata come un normale bagaglio
Rammento che, con l’ultima versione del regolamento del trasporto ferroviario italiano, non è più necessario riporla in una borsa ma può viaggiare “nuda” , basta che sia ripiegata (no, non è una norma della “buoncostume” ma è per dare poco ingombro negli spazi ridotti dei vagoni)






Nel bagagliaio della mia Clio III entra bene ma in verticale (togliendo il ripiano “cappelliera”) e avanza spazio per qualche ulteriore bagaglio





((( nella foto si vede tutto il ciarpame che avevo nel baule e che mi sono dimenticato di togliere dall’inquadratura, scusate )))


Ho fatto entrare come di consueto la Click nell’ascensore delle ferrovie: le piace “vincere facile”




Il trasporto da piegata non è particolarmente agevole perché il punto di presa è sottile (è il portapacchi), ma normalmente non è necessario farlo a lungo: si movimenta la bipa aperta e la si piega in un attimo solo ai piedi dei gradini del vagone o del pullman
Se si vuole guadagnare tempo, la si può portare in giro già con la sella abbassata e con i pedali ripiegati; si piega il manubrio ed il telaio in un attimo al momento necessario
Se non c’è molta gente, quasi consiglio di salire in treno con la bipa aperta e piegarla poi nella piattaforma (ma attenti ai Capotreno pignoli)

Il sollevamento e il trasporto su scala da aperta avviene agevolmente : il punto di presa sul rinforzo del telaio è comodo
Ma la Click risulta sbilanciata indietro anche senza batteria; niente però di drammatico come si può vedere dal filmato
Le piccole dimensioni facilitano le manovre
Se si deve condurla a mano o portarla su scale, è molto comodo piegare il pedale così non ci si picchia dentro con la gamba

Click-trasporto su scala





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco della ruota motorizzata risulta buona:
il motore è dotato di ruota libera e non oppone significativa resistenza (nemmeno in retromarcia)
La ruota anteriore, invece, aveva il mozzo regolato un po’ troppo stretto e si è fermata un po’ presto

Click-scorrevolezza ruote


La prova dinamometrica su strada a 18km/h senza assistenza elettrica, indica una richiesta di energia muscolare
di 129W: la marcia senza assistenza non è il suo forte
Preciso che comunque anche se ci si trova con la batteria scarica, si torna a casa senza difficoltà, più lentamente ma senza fatica
I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata anche in salita



IMPIANTO LUCI

La luce anteriore è a 4 led bianchi alimentata da 3 pile AAA
E’ dotata di un (forte) lampeggio ottimo per essere visti
La luce fissa è sufficiente per rischiarare la strada in assenza di illuminazione pubblica ed il fascio luminoso è corretto e regolare; non è però molto potente
L’apertura del vano batterie richiede l’uso di un una monetina per svitare la vite posta inferiormente: non è una soluzione adatta ad un uso regolare con le pile ricaricabili




La luce posteriore, monoled rosso a luce fissa, è di tipo automatico: è dotata di un sensore crepuscolare che la fa accendere appena dopo il tramonto e di un sensore di movimento che le evita di rimanere accesa se la lasciamo al buio in garage: assai comodo, soprattutto se sul nostro cammino ci sono dei lunghi sottopassi
(sulle nostre dissestate strade cittadine il controllo di movimento funziona benissimo)
Il sensore di movimento ha un temporizzatore che lascia acceso il fanalino durante le soste ai semafori
La luce è buona e ben visibile anche lateralmente
Si alimenta con due batterie AAA ed ha una lunga durata
Anche qui l’apertura del vano batterie si effettua con una monetina ma senza dover svitare viti: la moneta serve semplicemente a fare leva nell’apposito incavo: decisamente più comodo che non il fanale anteriore






ANTIFURTO

La Click ha la consueta chiave per bloccare la batteria ma non è dotata di serie di altri antifurti

Però le bipa pieghevoli hanno un “antifurto intrinseco” nella possibilità di portarsele in casa o in ufficio, piegate e messe in qualche ripostiglio



ACCESSORI

Non sono al corrente se sia disponibile una borsa per il trasporto, ma faccio presente che il nuovo regolamento delle Ferrovie dello Stato prevede che il trasporto delle bici/bipa pieghevoli in treno non richiede che siano riposte in una borsa

Sono poi applicabili i normali accessori da bici

Le borse a bisaccia non interferiscono con la pedalata e si montano facilmente sul portapacchi/portabatteria



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La Click è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica
Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33
Sul telaio è riportata la conformità alla normativa 15195 relativa all’assistenza elettrica




La garanzia è di 2 anni
Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile a 12 mesi gratuitamente, dopo la registrazione dell’acquisto

I prezzi di listino, al momento del test, sono

1172€ con la batteria da 6.6Ah

1232€ con la batteria da 8.8Ah

1382€ con la batteria da 11.6Ah (quella usata nelle prove)

Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Si può usare bene la Click per andare a fare la spesa anche ai mercatini rionali, senza dare troppo fastidio agli altri compratori
Si può applicare il seggiolino per bimbi che, per la presenza della batteria, risulta sufficientemente alto da terra

Ottima in un uso “multimodale” cioè auto o camper o treno + bipa
Ottima per fare turismo all’interno delle città

Un po’ meno adatta, per le dimensioni e il peso, al trasporto su bus e metro

Ottima per gli spostamenti urbani da “commuter” per agilità, prontezza e potenza dell’assistenza
La possibilità di “pedalata simbolica” la rende utilizzabile anche nei giorni di solleone
Sopporta bene i fondi stradali cittadini purtroppo spesso sconnessi
Ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti

Anche nelle gite fuoriporta che includono tratti in pendenza, si dimostra piacevole e non ci fa fare fatica
Solo che ai livelli elevati di assistenza (e perciò sopra ai 22 km/h) è praticamente impossibile contribuire con i muscoli e si viaggia di solo motore

Si affrontano con sufficiente comodità gli sterrati leggeri, ma non le si può richiedere di più

L’utilizzo è assai semplice e lo scavalco è basso: è adatta anche a persone con poca agilità o con poca dimestichezza con comandi e settaggi


NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera

12   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
luc_maz48 Inserito il - 31/07/2018 : 15:55:14

Grazie Pixbuster, disponibilissimo come sempre!


pixbuster Inserito il - 30/07/2018 : 22:21:32
Grazie LucMaz, l'errore è un residuo del vecchio cambio di database che era sfuggito

Ho ricaricato il testo corretto ... senza i punti interrogativi

luc_maz48 Inserito il - 30/07/2018 : 15:40:03

@Pixbuste: cosa è successo dopo il filmato salita al 27% Tutti quei punto interrogativo(????????????????????????)


Sono quelli che hanno sfasato la lettura
Scusami ancora Pix!

Grazie e buona serata

luc_maz48 Inserito il - 28/07/2018 : 16:36:50

La garanzia è di 2 anni
sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile a 12 mesi gratuitamente, dopo la registrazione dell’acquisto.

La garanzia sulla batteria, Non è più "estendibile" a 12 mesi gratuitamente ma, ad un costo di 49 euro al punto vendita fino a 60 mesi!

https://www.wayel.it/estensione-garanzia-batteria/


luc_maz48 Inserito il - 28/07/2018 : 11:48:43

Bentrovati,
l'ho comprata modello fine 2017!

Certo che.... almeno un misero cannotto sella ammortizzato ci poteva stare!

A presto (spero), qualche giretto degno di un breve Report!


pixbuster Inserito il - 23/05/2015 : 22:44:57
.... e ovviamente le prove in salita le faccio col livello massimo di assistenza (se non è così lo evidenzio)

leonardix Inserito il - 23/05/2015 : 08:53:36
paolorighetti ha scritto:
Quando si sale sul treno con la bici ripiegata, non si è tenuti a pagare il biglietto per il suo trasporto, a differenza delle altre bici?

Sì paolo, non si paga biglietto e non è nemmeno più necessario custodirla nell'apposita sacca! :-)
paolorighetti Inserito il - 22/05/2015 : 21:38:17
Pix, ma quando verifichi le prestazioni sulle rampe di varia pendenza, i risultati a quale livello di potenza si riferiscono? (spero a quello massimo, se no vado in crisi..).

Quando si sale sul treno con la bici ripiegata, non si è tenuti a pagare il biglietto per il suo trasporto, a differenza delle altre bici?

Grazie per la prova, e complimenti!
baldiniantonio Inserito il - 22/05/2015 : 20:04:14
Mamma mia,che in gamba che è il Pix!
pixbuster Inserito il - 22/05/2015 : 19:02:25
Ho ricevuto dalla Hinergy una rettifica in ribasso sui prezzi
Quelli attuali sono:

1.149 con batteria da 6.6Ah

1.199 con batteria da 8.8Ah

1.339 con batteria da 11.6Ah (che è quella usata per il test)



pixbuster Inserito il - 22/05/2015 : 18:56:51
ma daiiiii
Miura72 Inserito il - 22/05/2015 : 14:56:14
Voto Pix Ministro dei trasporti verdi

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