L’esemplare usato nel test era color “titanio satinato” ma è disponibile anche in color “nero satinato” e “blu navy”
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IN BREVE
Il telaio, in alluminio 6061, è molto solido e legato; non è adatto a persone di statura non troppo minuta L’ammo anteriore, la sella in gel e il cannotto sella ammortizzato garantiscono un elevato confort di marcia anche su fondi con scarsa manutenzione Il peso senza batteria è di 22.5kg ; la batteria pesa poco meno di 3.5kg e porta il peso complessivo a 26 kg
La posizione in sella è a busto eretto o leggermente inclinato in avanti e il manubrio ha una comoda forma “turistica”
Il cambio è uno Sram X-4 a deragliatore con 8 rapporti che si è rivelato preciso e rapido; il comando è a doppia levetta Il range dei rapporti consente di viaggiare con cadenze di pedalata tranquille anche alla massima velocità e di avere ancora un buon rendimento muscolare anche a meno di 9km/h
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate; l’ho portata fino a 57km/h senza alcun problema anche se oltre i 40 all’ora si inizia a “sentire” la posizione della batteria alta e in coda
I pneumatici sono da 28” x 1”5/8 ; superano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta anche sullo sterrato per via di una leggera tassellatura laterale; la valvola è tipo Schrader (come le automobili)
Il cavalletto monopiede è regolabile e garantisce una buona stabilità alla bipa anche con carico sul portapacchi Il portapacchi è robusto ed omologato per 25kg
La componentistica è di buon livello e l’assemblaggio è ben curato
L’impianto frenante è “misto” con freno a disco da 160mm anteriore e V-brake al posteriore Questa non frequente soluzione si è dimostrata efficace per garantire spazi di frenata brevi e tenuta sulle discese lunghe; la frenata di panico da 25km/h arresta la MG in 3.60 metri
La Serie MG è equipaggiata con una batteria al litio a 48 Volt che incrementa il campo di utilizzo consentendo al motore un più ampio range di velocità con rendimenti elevati La capacità è di 8.8Ah per un totale di 422 Wh: la ricarica avviene in 4ore e 50 min da batteria completamente scarica Gli elementi da cui è composta sono della Sony Centralina e batteria sono alloggiate sotto al portapacchi posteriore: la posizione è assai pratica ma alza il baricentro
E’ dotata di un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato posto a sinistra del manubrio ben leggibile sia in pieno sole che di notte; ingloba i pulsanti per le varie funzioni elettriche E’ dotato, oltre alle consuete funzioni, anche di indicatore della potenza assorbita: utile per coordinare l’assistenza del motore col proprio sforzo muscolare soprattutto in salita I pulsanti sono ben distanziati e sufficientemente rilevati: agevole azionarli anche con i guanti
Il motore è un hub posteriore geared, da 250W, a 48V, brushless, sensored E’ un motore ad alta coppia (Hi-Torque) adatto alle salite ma, in virtù della elevata tensione di alimentazione, conserva buone doti velocistiche Come tutti i motori utilizzati dalla Ekletta, viene prodotto dalla giapponese Dapu La spinta è sempre vigorosa; il motore è silenzioso anche sotto sforzo
I cablaggi sono ordinati e gradevoli; i vari componenti sono dotati di connettori
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili; non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata e l’avvio è immediato e poderoso E’ presente il pulsante “soft-start” / ”camminata assistita” I 6 livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra 15 e quasi 28 km/h; non c’è cut-off tachimetrico; il livello 1 disattiva del tutto l’assistenza L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.72m in prima marcia: è un valore breve che consente di avvertire subito la spinta del motore L’accelerazione risulta elevata: 9.68” per percorrere i primi 50 metri con una velocità di uscita di 28.3km/h
Utilizzando il soft-start la partenza non richiede alcuno sforzo anche su salite ripide (sul 12% si avvia e sale senza mettere nemmeno i piedi sui pedali)
Nel traffico, ci si muove disinvoltamente; la bipa è assai agile e la marcia confortevole Le partenze sono vigorose, anzi bisogna diminuire il livello di assistenza se si manovra in spazi ridotti
La MG si è rivelata una buona montanara ! L’alimentazione a 48V e il motore ad alta coppia fanno bene la loro parte Il cavalcavia al 4% viene superato a ben 25.3. km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali La salita al 10% si supera a 14.2 km/h ancora senza bisogno di spinta sui pedali ; anche la ripartenza non richiede sforzo Sul 17% bastano 70W per superare la pendenza a 11.8km/h; per ripartire bastano 16kg sui pedali Sul 20% lo sforzo è appena superiore per salire disinvoltamente a 9.6km/h ; per ripartire occorrono 25kg: ancora alla portata di chiunque Sulla durissima rampa al 27% se si parte dal piano si arriva in cima senza sforzo; invece ne richiede se si parte a ridosso della pendenza massima perchè il motore non riesce a raggiungere i giri di buon rendimento Sono ripartito sul 27% spingendo con 42 chilogrammi ma è intervenuta la protezione del motore interrompendo per un attimo l’assistenza e facendo fermare la bipa
Ma dove la salita è troppo dura o sconnessa, ci si può affidare alla camminata assistita che è potente e consente di farsi “tirare” in salita anche sul 27%
La prova di autonomia a livello 4 di assistenza, con una velocità tipica di 22km/h ha indicato 76 km di percorrenza a prestazioni piene La prova a livello 5 di assistenza, con velocità di 25km/h, ha segnato 59 km di autonomia tutta utilizzabile con un consumo di 7.15Wh/km A livello 6, con velocità iniziale superiore ai 27km/h, si possono percorrere 52km di autonomia pienamente utilizzabile; il consumo risulta di 8.1 Wh/km Ma devo fare una considerazione: vista l’elevata scorrevolezza di questo modello, in pianura per chi è un pò sportivo, viene facile viaggiare del tutto senza assistenza e in questo modo le autonomie possono facilmente salire in modo sostanzioso
La marcia in coppia è solo sufficiente per la poca modulazione dell’assistenza anche se i 5 livelli disponibili consentono di avvicinarsi molto alla velocità del nostro compagno/a di viaggio
Sugli sterrati leggeri si marcia senza incertezze; anche su fondi inconsistenti rimane ben guidabile ed equilibrata Il confort di marcia è molto elevato I freni, molto ben modulabili, consentono rallentamenti sicuri (qualche bloccaggio al posteriore ma facilmente controllabile) Il telaio è robusto e le ruote non sono esili: se incontriamo una stradina da esplorare, possiamo farlo senza timore Se lo sterrato diventa impegnativo non è questo il modello di bipa giusto ... a meno di non scendere ed affidarsi alla potente camminata assistita
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un pò più pesante (22.5 kg senza batteria); Il trasporto su scala è un pò ostacolato dallo sbilanciamento verso l’indietro e dal punto di presa in cui passa proprio la guaina del freno posteriore che rende la presa scomoda; anche il peso con la batteria a bordo non favorisce questa manovra Il trasporto in treno è di conseguenza consigliato solo occasionalmente
La prova dinamometrica a 18km/h conferma l’elevata scorrevolezza e indica una richiesta di appena 89W applicati ai pedali: ottimo valore che ci permette di tornare a casa senza sforzi se si dovesse restare a secco con la batteria Gli 8 rapporti del cambio consentono di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento
La MG è dotata di un impianto luci a led alimentati da pile: sufficiente il fanale anteriore ed ottimo quella posteriore (omologato) Buona la visibilità notturna laterale
Non ci sono antifurti di serie; è presente la bulinatura del numero del telaio
Sono disponibili borse a bisaccia e altri accessori in aftermarket; si possono montare i normali accessori da bici
La MG (come tutte gli altri modelli Ekletta) è certificata dal TUV tedesco per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac cioè biciclette a pedalata assistita, e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.3 per la sicurezza La garanzia è di 2 anni ma estendibile a 4 e lo è anche sulla batteria: notevole !
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1640€
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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è completamente in alluminio 6061, molto solido e legato: non ho avvertito svirgolamenti nemmeno nelle manovre strette E’ di tipo slooping che garantisce robustezza, a scapito della facilità di salire in sella se si hanno carichi sul (robusto) portapacchi
L’ammortizzatore anteriore, Suntour Nex, aumenta il confort sui fondi sconnessi e, sulle buche, lavora bene
Il peso senza batteria è di 22.5kg ; la batteria pesa poco meno di 3.5kg e porta il peso complessivo a 26 kg; è un peso “nella media” ma va ricordato che è dotata di parafanghi e di carter di protezione della catena e che è stata privilegiata la robustezza di tutti i componenti
La sella è di tipo “unisex” imbottita con strato al gel e con scavo centrale: è il modello RoyalGel della SR E’ montata su molle ad elastomeri ed è imbottita: risulta confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è rapida e quella dell’inclinazione è fine Il confort di marcia viene ancora aumentato dalla presenza del cannotto sella ammortizzato (tipo coassiale regolabile)
Il manubrio è largo e comodo, di tipo turistico Le manopole sono morbide e di diametro generoso: non affaticano anche dopo lunghe pedalate
La regolazione è del tipo a dado e controdado ed è presente una lunga pipa regolabile che consente di adattare l’inclinazione del busto al valore preferito
La serie sterzo è “classica” ed il diametro è da 25.2mm: buona garanzia di durata
La posizione in sella è a busto eretto o leggermente inclinato in avanti Ma le dimensioni generose del telaio rendono questo modello adatto a ciclisti … gambalunga L’altezza minima della sella rispetto al terreno è di 960mm Provate a mettervi appoggiati ad un muro in punta di piedi a gambe leggermente divaricate e misurate quanto dista il vostro cavallo dei pantaloni dal pavimento: se è meno di 960mm la MG non è fatta per voi (beh ovviamente se portate i pantaloni a cavallo basso, prima di fare la misura è meglio toglierli)
Il cambio è uno Sram X-4 a deragliatore con 8 rapporti che si è rivelato preciso e rapido; non ha dato il benchè minimo problema in tutto l’arco della prova
Il comando, sempre Sram, è del tipo a doppia levetta : comodo e morbido da azionare A differenza dei modelli Shimano che richiedono di utilizzare pollice e indice, con questo comando si utilizza sempre il pollice sia per scalare sia per passare al rapporto superiore; il pollice è un dito robusto e questa soluzione mi pare interessante
L’indicatore della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Il range dei rapporti è esteso e consente di pedalare con buon rendimento muscolare sia alla velocità massima sia a meno di 9 km/h: si trova il giusto rapporto in ogni condizione di strada Chi va frequentemente in salita potrebbe proficuamente adottare una corona più piccola
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm
La ruota posteriore si smonta utilizzando una chiave da 19mm e staccando il connettore del motore
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate; l’ho portata fino a 57km/h senza alcun problema; segnalo comunque che sopra ai 40 km/h si comincia ad avvertire il peso della batteria montata così in coda al telaio (e vabbè !)
Lunghezza e passo sono quelli di una classica bici muscolare; il telaio non manifesta svirgolamenti nemmeno nelle manovre strette e questo rende la MG reattiva nei cambi di direzione
La marcia senza mani è del tutto stabile e la bipa risulta facilmente guidabile
Ekletta MG - marcia senza mani
I pneumatici sono da 28” x 1”5/8 ; superano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta Hanno una leggera tassellatura sul fianco che risulta inavvertibile in marcia ma che favorisce il grip sugli sterrati
la valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
Il cavalletto è monopiede; è regolabile per ottenere l’inclinazione desiderata; si estende bene lateralmente e conferisce una buona stabilità alla bipa anche quando si caricano pesi sul portapacchi; non consente la rotazione dei pedali perciò quando si spinge la bipa in retromarcia bisogna ricordarsi di ripiegarlo
Il portapacchi posteriore è robusto ed integra il portabatteria; la presenza appunto della batteria, alza il baricentro del carico facendo leggermente peggiorare la guida; vale soprattutto per l’applicazione del seggiolino per bimbi
La portata certificata è di 25kg e si vede che la sua struttura è solida La sua larghezza massima è di 175mm: bisogna controllare che il seggiolino per bimbi sia compatibile con questa misura
I pedali sono in resina e le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri regolamentari
Il campanello è integrato nella leva freno di sinistra e si aziona col dito indice: comodo ed evita ulteriori ingombri sui nostri manubri sempre molto affollati; il suono che produce ha un tono dolce ma non è particolarmente forte
La componentistica è di buon livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto è “misto” con freno a disco anteriore e V-brake al posteriore Questa non frequente soluzione si è dimostrata efficace per garantire spazi di frenata brevi e tenuta sulle discese lunghe
Il freno a disco anteriore ha un diametro di 160mm
Qui il freno posteriore che è azionato dalla leva destra
Le leve sono robuste e morbide da azionare
entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
La frenata è potente e ben modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.60m: buon valore molto distante dai 7 metri che la legge prescrive come valore massimo Per far bloccare la ruota posteriore bisogna tirare la leva con forza: normalmente non succede; se nelle frenate di panico si raggiunge il bloccaggio, c’è un leggero intraversamento del posteriore ma assai facilmente gestibile Non c’è alcuna tendenza al ribaltamento In discesa, la frenata è potente e ben modulabile; si arriva progressivamente al bloccaggio del posteriore ma senza che venga compromessa la stabilità; il disco anteriore, dopo un uso intenso, tende a diventare rumoroso ma non perde di efficacia
In definitiva: un ottimo impianto frenante
Ekletta MG - frenata
Vediamo ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa della guida portabatteria, dal lato sella: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 7 minuti di inattività (perciò se ci si dimentica la bipa “accesa” non si corre il rischio di trovarsi con la batteria scarica)
BATTERIA
La Serie MG è equipaggiata con una batteria al litio a 48 Volt che incrementa il campo di utilizzo consentendo al motore un più ampio range di velocità con rendimenti elevati La capacità è di 8.8Ah per un totale di 422 Wh Gli elementi da cui è composta sono della Sony
Il suo alloggiamento, nella robusta struttura del portapacchi posteriore, consente di non alterare il passo della bipa; in quella posizione piuttosto alta e tutta indietro tenderebbe a dare problemi di stabilità, ma come visto parlando del telaio, si comincia ad avvertire qualche indizio soltanto in discesa sopra ai 40km/h
L’estrazione avviene sfilandola verso il dietro dopo averla sbloccata con la chiave e non richiede sforzi particolari
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Qui si vede la slitta con cui si aggancia alla struttura della bipa; si vede anche l’interruttore di cui è dotata
Si trasporta molto facilmente sottobraccio, ma dopo un pò si avverte il peso: 3.45kg
La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica ed è ubicata sulla parte fissa della struttura portabatteria
Questo è un primo piano dell’interruttore che interrompe del tutto l’alimentazione ai contatti elettrici (utile per isolare la batteria dalla centralina o per trasportare in sicurezza la batteria insieme ad altri oggetti)
Qui si vedono i contatti sulla batteria, ben incassati e ma non troppo protetti (ma c’è l’interruttore che ci fa star tranquilli)
Sul lato superiore è presente un indicatore di carica a 4 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta (si vede anche il pulsante per l’accensione della luce posteriore)
Qui si vede la slitta di fissaggio sulla bipa e i relativi contatti
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo Pesa 475 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A (ma non dimentichiamo che è a 48V) e ricarica la batteria da 8.8Ah completamente scarica in 4 ore e 50 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’ dotato di una spia che indica la connessione alla reta e un’altra che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Serie MG è dotata di un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole Ingloba i pulsanti per le varie funzioni elettriche Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole
Per la notte, è retroilluminato e ben leggibile I pulsanti invece rimangono bui e occorre trovarli al tatto
Fornisce l’indicazione della velocità e dei chilometri percorsi (sia da quando la bipa è nata, sia quelli dell’ultimo percorso) Una barra indica il livello di carica della batteria (è una indicazione voltmetrica, perciò non troppo lineare) Una seconda barra indica il livello di assistenza inserito selezionabile fra cinque Il livello 1 corrisponde ad assistenza disinserita, che mantiene attivi il tachimetro e il contachilometri
L’odometro risulta preciso (meno dell’1% di errore)
Una terza barra, posta in alto un po’ a sinistra, indica la potenza istantanea inviata al motore: utile per tenere sotto controllo i consumi soprattutto in salita Nel filmato seguente si vede (ehm poco) la variazione durante una fase di accelerazione
Ekletta MG – indicatore potenza assorbita
I pulsanti servono ad accendere la centralina (se l’interruttore della batteria è su ON), a cambiare il livello di assistenza, ad accendere la retroilluminazione e a commutare l’indicazione di distanza percorsa fra odo e trip Attenzione perché quando si è in queste funzioni, i pulsanti SU e GIU’ non fanno più cambiare il livello ma sono utilizzati per settare le funzioni elettriche Sinceramente l’ho trovato un po’ scomodo Il pulsante GIU’ avvia il soft-start/camminata assistita
I pulsanti sono ben distanziati e sufficientemente rilevati: agevole azionarli con i guanti Anche di notte non è difficile identificarli al tatto Non sono però molto morbidi da azionare I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio
MOTORE
E’ un hub posteriore geared, da 250W, a 48V, brushless, sensored E’ un motore ad alta coppia (Hi-Torque) adatto alle salite ma, in virtù della elevata tensione di alimentazione, conserva buone doti velocistiche Come tutti i motori utilizzati dalla Ekletta, viene prodotto dalla giapponese Dapu (che fornisce anche la centralina)
La spinta è vigorosa e spesso bisogna “domarla” usando livelli bassi di assistenza
Durante la marcia il motore è silenzioso anche se avvertibile; non diventa mai fastidioso nemmeno in accelerazione o in salita
Ekletta MG - rumore in marcia
Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
Il cablaggio è ordinato Nella zona manubrio i cavi sono ben raggruppati; rapidamente entrano all’interno del telaio
Da notare la presenza di connettori per ogni cavo, utilissimi in caso di sostituzione di qualche componente
Subito entrano nel telaio scomparendo alla vista
I cavi riemergono sotto al movimento centrale rimanendo nascosti alla vista ma in realtà non molto protetti
Scompaiono poi in un tubo apposito per riemergere nella zona batteria, anche qui con comodi connettori
Sugli sconnessi, qualche rumorino proviene dalla zona della centralina: deve avere troppo gioco all’interno del suo alloggiamento
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali, lato corona E’ ben protetto ma resta in una posizione molto comoda per una eventuale sostituzione del sensore (tale sensore si vede bene nella foto relativa al cablaggio sotto al movimento centrale)
Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili E’ presente il pulsante “soft-start”/”camminata assistita”
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata e l’avvio è poderoso
I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra 15 e quasi 28 km/h; non c’è cut-off tachimetrico; il livello 1 disattiva del tutto l’assistenza Questi i valori di velocità ai vari livelli
Velocità minima: su strada piana non si riesce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di15 km/h La differenza fra le velocità a vuoto e su strada è modesta: aumentando la spinta sui pedali, la velocità cresce poco perciò, in piano, si è portati ad esercitare un contributo fisico basso .... ma l’altra faccia della medaglia è che non si suda nemmeno d’estate Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
Ekletta MG - avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna attivare l’interruttore della batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.72m in prima marcia: è un valore breve che consente di avvertire subito la spinta del motore Il motore eroga subito tutta la sua potenza e l’accelerazione risulta sostanziosa
Ekletta MG - avvio assistenza su strada
Anche il riattacco del motore in marcia dopo un rallentamento non ha ritardi sensibili: la MG è scattante !
Utilizzando il pulsante “soft-start”, non è richiesto alcun contributo muscolare per la partenza, ma o ci si accontenta di marciare a 6km/h oppure bisogna decidersi a far girare i pedali (però anche con sforzo nullo, se siamo proprio pigri o, più seriamente, se abbiamo problemi alle ginocchia) Detto soft-start diventa invece utilissimo nelle partenze in salita dove ci allevia sostanziosamente il picco iniziale di sforzo In questa modalità il motore spinge comunque assai bene: qui si vede come riesca a farci salire sul 12% (che non è poco!) senza nemmeno mettere i piedi sui pedali
Ekletta MG – rampa al 12%
La velocità di rotazione dei pedali minima per mantenere attiva l’assistenza è di circa 10ped/min perciò si possono utilizzare rapporti lunghi a bassa velocità (la tipica andatura “da lungomare”) senza perdere il contributo del motore
La pedalata non ha prevalenza sul soft-start: se si parte con questo comando attivato e si inizia a pedalare, la velocità rimane a 6 km/h; appena si rilascia il pulsante, interviene la normale regolazione dell’assistenza Perciò appena la bipa si avvia si deve rilasciare il pulsante e il motore prende velocità con decisione
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa un secondo (valore normale) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.68” e la velocità di uscita è piacevolmente elevata: 28.3 km/h (questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica) E’ una ottima accelerazione che consente di arrivare all’altro lato dell’incrocio insieme agli scooter e tenendo alle spalle le automobili (beh a meno che non ci sia il “tamarro” che parte sgommando .... o una Tesla)
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente; la bipa è assai agile Il telaio non flette o svirgola anche prendendo buche in curva L’ammo anteriore , quello del cannotto sella e la sella imbottita con gel, rendono la marcia confortevole anche se il fondo stradale è maltenuto Le partenze sono vigorose, anzi bisogna diminuire il livello di assistenza se si manovra in spazi ridotti I cinque livelli di assistenza consentono di trovar facilmente la giusta velocità e, sinergicamente, il cambio ben spaziato favorisce il rendimento della nostra pedalata
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
La MG si è rivelata una buona montanara ! L’alimentazione a 48V e il motore ad alta coppia fanno bene la loro parte
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo molto lieve vista la buona scorrevolezza e se si usa il soft-start lo sforzo scende a zero
La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali, ma solo tenendoli in lenta rotazione
Il cavalcavia al 4% viene superato a ben 25.3. km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato La ripartenza con il soft-start non richiede alcuno sforzo e anche facendo solo ruotare i pedali lentamente (nel filmato si sente il ticchettio della ruota libera)
Ekletta MG - cavalcavia 4 %
La salita al 10% si supera a 14.2 km/h ancora senza bisogno di spinta sui pedali con un rapporto del cambio ... a scelta E anche la ripartenza – col pulsantino provvidenziale – non ci obbliga ad usare i muscoli Mettendoci i soliti 70W muscolari la velocità è cresciuta a 15.1 km/h (nel filmato li ho esplicati con un rapporto troppo corto: meglio usare la seconda o anche la terza marcia)
Ekletta MG - salita 10 %
Sul 12% abbiamo già visto parlando del soft-start che si sale anche senza mettere i piedi sui pedali, seppur lentamente
Sul 13.5% si sale in prima o in seconda a13.1 km/h e con lo sforzo “da pianura” cioè 70W E la partenza non richiede più di 11chili applicati al pedale (col solito soft-start): è il peso della gamba
Ekletta MG - salita al 13.5 %
Passiamo sul 17% : bastano anche qui 70W per superare la pendenza a 11.8km/h La partenza richiede appena di spingere sul pedale (16kg) sempre con l’ausilio del pulsantino apposito Nel filmato si vede un certo serpeggiamento nella partenza, ma è dovuto al fatto che usavo una mano sola avendo nell’altra la videocamera Mentre eseguivo successive prove di ripartenza per trovare lo sforzo minimo, la centralina ha staccato un attimo l’assistenza dicendomi “se continui così cominciamo a diventare caldi”: un ottimo preavviso per non esagerare
Ekletta MG - salita al 17%
Come sempre quando la bipa in prova arrampica bene, la porto sul difficile 20% La potenza necessaria a salire è rimasta pressoché invariata, ma la spinta sul pedale è cresciuta a 15kg (la potenza è data dal prodotto dello sforzo, che è diventato maggiore, moltiplicato per la velocità di pedalata, che in questo caso è inferiore) : ancora non si arriva a sudare Si sale a 9.6km/h e, come si vede dal filmato, disinvoltamente Questa volta però, nonostante il pulsantino magico, ho dovuto metterci 25kg: ancora alla portata di chiunque
Ekletta MG - salita al 20%
Averte visto che con due mani sul manubrio non parto serpeggiando nemmeno su questa pendenza?
E per finire: la durissima prova sulla rampa al 27% Partendo dal piano si percorre senza nemmeno accorgersene Partendo dal tratto al 10% si fa un pò di sforzo perchè il motore non riesce a raggiungere i giri di buon rendimento Si può ripartire sul 27% spingendo con 42 chilogrammi (si deve praticamente scaricare sui pedali una parte consistente del proprio peso), ma mi è intervenuta la protezione contro i sovraccarichi interrompendo per un attimo l’assistenza e su una simile rampa ... è fatale
Ekletta MG - rampa al 27%
L’indicazione nel display della potenza assorbita è utile per coordinare bene il proprio sforzo con la potenza erogata dal motore al fine di prolungare l’autonomia
Tiriamo le somme: in salita si può andare anche su pendenze da MTB senza che il respiro ci diventi affannoso e con velocità da professionisti del pedale, ma attenzione che i wattora scorrono come un fiume impetuoso Se invece ci si mette un contributo muscolare ... da leggera traspirazione ... si sale irraggiungibilmente e, nello stesso momento, si allunga l’autonomia
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante “giù” sul cruscottino
L’attivazione del motore avviene dopo 1 secondo La velocità in piano è un poco elevata: 5.8km/h che corrisponde ad un buon passo di marcia Ma l’uso di questa funzione è importante in salita dove non solo si incarica di far marciare la bipa senza doverla spingere, ma addirittura ci “tira” anche su pendenze del 27% Perciò, se anche la salita dovesse essere troppo dura o sconnessa per restare in sella, una forma di assistenza elettrica ci viene comunque garantita Nel filmato si vede come riesca a superare il gradino già da ferma (e sul 12% si vede che la ruota anteriore si impenna)
Ekletta MG - camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho eseguito tre prove di autonomia a livello di assistenza crescente sul consueto itinerario prevalentemente pianeggiante ma che include un tratto urbano e alcuni cavalcavia; ho applicato ai pedali l’altrettanto usuale tranquillo sforzo di 70W
A livello 4, con cui ho eseguito la prima prova, la velocità tipica è risultata di 22km/h e ho usato la quarta marcia La velocità è scesa gradualmente e al chilometro 66 è arrivata al 10% in meno; poichè c’era ancora molta carica nella batteria, sono passato al livello 5 per mantenere più possibile la velocità al valore iniziale; ho così proseguito fino a più di 83 km prima che la batteria si svuotasse completamente La temperatura ambiente durante la prova è stata di 32°C (tanti per la latitudine di Verona !); normalizzo perciò il valore a 20°C ed ottengo 76 km di autonomia con un consumo di 5.55Wh/km
Autonomia livello 4 di assistenza
La seconda prova è quella più classica a 25km/h; ho ottenuto questa velocità utilizzando il 5 di assistenza e utilizzando la 5.a marcia e applicando sempre i soliti 70W di sforzo muscolare Anche qui, dai 25km/h iniziali (abbondanti nel primissimo tratto) sono arrivato a 22.5km/h dopo 54km e qui sono passato al livello di assistenza superiore La batteria ha detto “basta!” appena superai i 64 km La temperatura durante la prova è stata (pazzescamente) di 36°C; riporto perciò il valore a 20°C e si ottengono 59 km di autonomia tutta utilizzabile perchè la velocità è sempre rimasta sopra ai 22.5km/h ; il consumo normalizzato è risultato conseguentemente di 7.15Wh/km
Autonomia livello 5 di assistenza
Nell’ultima prova ho usato sempre il livello massimo di assistenza (il sesto); ho utilizzato la 6.a e la 5.a marcia con 70W muscolari La velocità iniziale è stata di oltre 27 km/h; pian piano è diminuita ma è rimasta sopra ai 25km/h per circa 30km Quando la batteria si è scaricata del tutto stavo ancora marciando oltre i 23km/h E ho percorso in totale 53km Qui la temperatura ambiente è stata di 23°C; correggendo il valore per riportarlo a 20°C ottengo 52km di autonomia pienamente utilizzabile; il consumo risulta di 8.1 Wh/km
Autonomia livello 6 di assistenza
I valori ottenuti sono ottimi considerato il basso apporto muscolare applicato: si possono affrontare anche lunghi giri senza il patema d’animo da batteria scarica
Ma devo fare una considerazione: vista l’elevata scorrevolezza di questo modello, in pianura per chi è un pò sportivo, viene facile viaggiare del tutto senza assistenza (c’è il livello1 che tiene fermo il motore ma che mantiene attivo il cruscottino con relativo tachimetro e contachilometri) E in questo modo le autonomie possono facilmente salire in modo sostanzioso Dicevo più sopra che la modalità di assistenza non è particolarmente “allenante” ma questo fatto viene neutralizzato appunto dalla scorrevolezza elevata
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia prende come voto solo la sufficienza: si hanno molti livelli di assistenza per cui ci si avvicina bene alla velocità del partner, ma poi la regolazione “fine” della velocità è ostacolata dalla mancanza di modulazione nell’assistenza e ci costringe ad interrompere la pedalata (o a chiedere al nostro compagno/a di viaggio di adeguare un pò la sua velocità)
MARCIA SU FONDI STERRATI
Sugli sterrati leggeri si marcia senza incertezze; anche su fondi inconsistenti rimane ben guidabile ed equilibrata Il confort di marcia rimane molto elevato I freni, molto ben modulabili, consentono rallentamenti sicuri (qualche bloccaggio al posteriore ma facilmente controllabile) Il telaio è robusto e le ruote non sono esili: se incontriamo una stradina da esplorare, possiamo farlo senza timore Se lo sterrato diventa impegnativo non è questo il modello di bipa giusto ... a meno di non scendere ed affidarsi alla potente camminata assistita
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un pò più pesante (22.5 kg senza batteria); Le parti elettriche non richiedono necessità particolari Anche la lunghezza è come quella di una muscolare
Il trasporto su scala è un pò ostacolato dallo sbilanciamento verso l’indietro e dal punto di presa in cui passa proprio la guaina del freno posteriore che rende la presa scomoda Anche il peso con la batteria a bordo non favorisce questa manovra Se il sollevamento è saltuario si può fare; se frequente meglio pensare ad un altro modello (anche della stessa Ekletta)
Ekletta MG - trasporto su scala
Il trasporto in treno è di conseguenza consigliato solo occasionalmente; anche il manubrio largo e curvo ostacola nel salire sulle vetture L’aggancio ai sostegni non presenta ostacoli Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta semplicemente girando lo sterzo
(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita; altra buona precauzione è dotarsi di un grosso elastico o di un velcro per bloccare una delle leve dei freni in posizione di frenata ed impedire così alla bipa di andarsene a spasso nello scompartimento)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta molto buona: il motore è dotato di ruota libera e oppone una debolissima resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo Brava Dapu !
Ekletta MG - scorrevolezza ruote
(la ruota anteriore sembra non fermarsi mai: ho atteso più di due minuti e mezzo prima che iniziasse a “pendolare”)
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) conferma tale scorrevolezza e indica una richiesta di appena 89W applicati ai pedali: ottimo valore che ci permette di tornare a casa senza sforzi “sudoriferi” se si dovesse restare a secco con la batteria, ma soprattutto consente di staccare l’assistenza in piano e proseguire praticamente come con una normale bici muscolare
Gli 8 rapporti del cambio consentono di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
La luce anteriore è monoled a luce fissa; la luce che emette è regolare ma soltanto sufficiente per la marcia in zone non illuminate (e se la strada è bagnata diventa scarsa) E’ alimentata da due pile AAA la cui sostituzione non richiede attrezzi
La luce posteriore è una ottima Spanninga Lineo, caratterizzata dalla forma a linea della zona luminosa; la luce è fissa ed è ben visibile sia da dietro che lateralmente L’alimentazione avviene tramite due pile AA che garantiscono alcune decine di ore di autonomia e che si sostituiscono senza usare attrezzi La luce è dotata di catadiottro ed è omologata
L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la MG lateralmente con i fari: si nota bene la potenza della luce posteriore e la sua visibilità laterale e l’ottimo effetto riflettente dei pneumatici Bene !
ANTIFURTO
La MG non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso
Tutte le bipa della Ekletta possono essere assicurate per il furto e possono avere anche l’Europassistance con recupero del mezzo in caso di guasto
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Come già detto, l’adozione del seggiolino per bimbi richiede di verificare che sia compatibile con i 175mm di larghezza del portapacchi; poi la posizione risulta alta e questo rende la guida più difficoltosa (anche se così il bimbo respira aria un pò meno inquinata); il telaio slooping consente senza ... numeri da circo .... di salire e scendere di sella col seggiolino montato ma non è agevole come con i telai aperti
Sono disponibili come optional vari accessori fra cui borse a bisaccia in pelle ed ecopelle Qui una foto con borse non originali, giusto per vedere l’effetto che fanno (a mio parere piacevole)
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La MG (come tutte gli altri modelli Ekletta) è certificata dal TUV tedesco per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac cioè biciclette a pedalata assistita, e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.3 per la sicurezza
Sul telaio è riportata la conformità alla normative relative all’assistenza elettrica
La garanzia è di 2 anni ma estendibile a 4 e lo è anche sulla batteria: notevole !
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1640€
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Serie MG è una bipa turistica con ampio campo di impiego Dedicata a persone di statura non troppo minuta, consente di muoversi agilmente e confortevolmente
Ottima per andare al lavoro per la sua maneggevolezza, velocità e robustezza; sicuro ed efficace l’impianto frenante e non va sottovalutato il gradevole aspetto (ovviamente a meno dei gusti personali)
Per il trasporto di bimbi giocano a sfavore il telaio chiuso e l’altezza elevata a cui dovrebbe essere sistemato il seggiolino per la posizione della batteria Con le borse a bisaccia se la cava bene anche per andare a fare la spesa quotidiana o lo shopping
Non particolarmente adatta ad un uso frequente sui treni a meno che le carrozze non abbiano il piano di salita a livello della banchina
Per il trasporto in camper è un pò ingombrante ma come lo sarebbe una muscolare con ruote da 28”
Ottima nelle gite anche di notevole raggio sia per la velocità che per l’autonomia Adatta al turismo itinerante
Di grande aiuto in salita anche su pendenze molto dure
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
23 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
andrea 104KG
Inserito il - 25/05/2017 : 21:06:28 Mi stavo appunto chiedendo perché quella a scavalco basso fa più di 100km....
pixbuster
Inserito il - 25/05/2017 : 18:51:22 AGGIORNAMENTO
La versione 2017 ha avuto alcune migliorie
La più evidente è che il telaio è più "slooping" perciò il tubo manubrio-sella è più inclinato Si abbassa così l'altezza dello scavalco e la sella può essere portata ora più in basso La regolazione va ora da 890 a 1020 mm (contro 960-1090 della precedente) Il modello 2017 risulta perciò adatto anche a persone ... dalla gamba meno lunga
E' stato cambiato anche il cruscottino che ora ha il display a centro manubrio e i pulsanti sono separati e posti vicino alla manopola sinistra C'è ora anche una utile (e precisa) indicazione della tensione della batteria
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Queste sono le cose più visibili, ma c'è un miglioramento molto più importante:
la batteria, sempre a 48V, passa da 8.8A 422Wh a 12Ah 550Wh ed utilizza celle Panasonic Ne consegue un incremento deciso dell'autonomia
bubunapoli
Inserito il - 03/09/2016 : 19:39:51 Ottima prova, come sempre e ottima bipa direi.
Ho anch'io un hub dapu sulla mia Bh e confermo la bontà dello stesso e la silenziosità. Oltretutto questo modello lavora con 48 v, infatti con una corona da 42 supera senza grossi patemi i 28 km/h e in salita (no- nostante le ruote da 28) sale che è un piacere. Perfetta per il turismo ad ampio raggio. Accidenti pix, ma nei filmati che ci proponi (es. salita al 17%) le strade vs non hanno nulla a che invidiare alle nostre di Napoli. Più simili a mulattiere. ma dove si deve andare per trovare strade decenti, oltralpe? Bubu
essegi
Inserito il - 01/09/2016 : 19:01:51
claudio02 ha scritto:
non dimentichiamo che l'anziano cade dalla bici principalmente nella fase salita-discesa dalla sella. ...
come le fasi di decollo/atterraggio degli aerei, sono le più pericolose il rischio maggiore di caduta per la persona anziana, ma non solo, lo vedo nei momenti in cui sta appoggiando un solo piede a terra, e più deve alzare l'altra gamba, più cresce il rischio di perdita di equilibrio, soprattutto in caso di strada non perfettamente in piano (per ogni verso)
per questo, il telaio sloping è meglio del classico, la bici a scavalco basso è meglio dello sloping ...poi va aggiunta una ruota
Semsem
Inserito il - 01/09/2016 : 18:36:47 Si, i parametri è cosa buona e giusta saperli, ma come dimostra Pix le regole non possono imporre la loro asetticità alle caratteristiche uniche di ogni persona. Ci sono diverse variabili, ad esempio si potrebbe magari pensare che con bicicletta con borse laterali piene le difficoltà siano maggiori, però siamo nel campo dei se e ma e forse... bisognerebbe provarla. Sui test, è vero, fino adesso non ho ancora visto qualcosa di paragonabile, molto bravo; tutti vendono bipe, tutti scrivono quattro righe in croce sulle riviste, ma cosi... quasi alla cazzo (scusate la licenza poetica). Una bicicletta elettrica è tale perchè ha un motore, per cui dato che molte volte è difficile macinare centinaia di km per trovare dei negozi e provarle (si, perchè come nel mio caso, la zona forse è tra le peggiori d'italia) uno vorrebbe almeno sapere quali velocità è in grado di sostenere nelle salite, visto che le discrepanze possono essere notevoli tra un modello e l'altro.
job
Inserito il - 01/09/2016 : 15:14:59
pixbuster ha scritto: Il dato c'è sempre : è nella tabella riassuntiva
Pix insuperabile ! Il primo che dice che i nostri test non sono completi, lo banno !
claudio02
Inserito il - 01/09/2016 : 14:02:26 non dimentichiamo che l'anziano cade dalla bici principalmente nella fase salita-discesa dalla sella.
occhio alle selle alte!
è successo a mio papà ad 86 anni, frattura del femore. (ora sta bene, ha 90 anni e tengo a precisare che nonostante abbia subito due interventi di impianto protesi femorale cammina ancora senza ausili. questo recupero veloce e stato di forma nonostante l'età è a dire del fisiatra dovuto al patrimonio muscolare, salute psicofisica generale e buon allenamento propriocettivo dato dalla bici nei decenni trascorsi)
chiedo scusa per la digressione in un pix test.
pixbuster
Inserito il - 01/09/2016 : 12:46:29 Grazie a tutti
Job ha scritto: E L'unica cosa è controllare anche dove sta il movimento centrale o meglio ancora l'altezza da terra del pedale nel punto più basso perchè io ho scoperto sulla mia pelle che ci possono essere differenze notevoli soprattutto nel campo delle pieghevoli .
Il dato c'è sempre : è nella tabella riassuntiva
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essegi
Inserito il - 01/09/2016 : 10:29:41
pixbuster ha scritto:
... e pensare che metto la misura dell'altezza in verticale perchè pensavo fosse più facile da verificare ...
continua a metterla! qui mica si deve fare la biomeccanica delle bici da corsa, quello di misurare/montare su un'altra bici e fare qualche prova è la cosa più facile
con cavallo 82-83 tengo la sella a circa 1m secondo me a una bici come questa Ekletta MG che ha fra i maggiori pregi la pedalabilità, toccare con i due calcagni sciupa la caratteristica, sì in certi casi forse un po' più sicuro, ma se devo fare 3km in pianura per andare al lavoro, allora non serve elettrica, se ne faccio più di 10 (di muscolare) così, inizio a sentire fastidio crescente a gambe/ginocchi
mi sono accorto ora che ho il concessionario a pochi W/h di distanza, di sicuro passo a vederla
job
Inserito il - 01/09/2016 : 09:51:36
pixbuster ha scritto:
Eccomiiiiii
Ecco, il Pix ha chiarito con la sua consueta precisione, grazie.
Anche se a questo punto, vale sempre e solo il detto "provatele" , perchè mai più avrei pensato che Pix usasse altezze sella così pronunciate, praticamente le stesse che uso io che ho 15cm di cavallo più di lui
Che la bici sia una "biciona" lo dimostra che è la più grande di quelle provate . Pix, la misura fatta come la fai tu, per noi comuni mortali è in effetti la più facile per capirci qualcosa nella selva di misure che danno le case, tra le più disparate con telai sloop, misure caentro-centro ecc. ecc. L'unica cosa è controllare anche dove sta il movimento centrale o meglio ancora l'altezza da terra del pedale nel punto più basso perchè io ho scoperto sulla mia pelle che ci possono essere differenze notevoli soprattutto nel campo delle pieghevoli .
Legione
Inserito il - 01/09/2016 : 09:39:03 Good Work. Master Pix!!!
pixbuster
Inserito il - 01/09/2016 : 00:12:53 Eccomiiiiii
Allora mi sono misurato (a proposito siete piuttosto maliziosi !!!! io la misura la faccio da solo con una squadra da disegno appoggiata al muro)
a piedi scalzi poggiati al pavimento ho il cavallo a 81 cm a piedi scalzi in punta di piedi (come dice Job col metatarso perchè non siamo ballerine) 85 cm con le scarpe con la suola di gomma che si vedono nelle foto e in punta di piedi 89 cm
sono alto (ehm basso) 1 metro e 71, ma mi piace tenere la sella alta: su tutte e tre le mie bici la misura sulla verticale dell'altezza salla è 97 cm (difatti nelle prove si vede che il cannotto non è proprio del tutto in basso) Si vede dall'immagine presa da Job e da questa, che per toccare per terra mi sposto un pelo di lato sulla sella (il piede sinistro tocca per terra mentre quello destro è sollevato)
Confermo che la MG ha l'altezza minima del piano della sella misurata sulla verticale di 960mm
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Giustamente senza cannotto ammortizzato si guadagnano circa 5 centimetri perciò si arriva a 910mm Il manubrio ha più estensione nelle misure e con la pipa regolabile è più facile trovare l'altezza giusta
e pensare che metto la misura dell'altezza in verticale perchè pensavo fosse più facile da verificare
altezze minime dei modelli a telaio chiuso o slooping che ho provato (sempre sulla verticale)[in millimetri] BadBike Arrow 930 BadBike Freedom 890 Brinke Rushmore 850 Carver Houston 920 ElCiclo Mondina 900 Kalkhoff Proconnect 900 (circa) Italwin Eagle Elite 910 Italwin Logic Next 900 Winora-Staiger Sinus 900 Velocity Zeus 890 Wayel Futura 900 WorldDimension E-Adventure 830
le bipa con telaio aperto hanno altezze minime di solito più basse
pixbuster
Inserito il - 30/08/2016 : 23:55:00 sono in viaggio ma domani sera sarò a casa e controllerò per bene le misure Non vorrei aver scritto una fesseria
claudio02
Inserito il - 30/08/2016 : 13:18:04 Il telaio, in alluminio 6061, è molto solido e legato; non è adatto a persone di statura non troppo minuta
job
Inserito il - 30/08/2016 : 12:50:01
Semsem ha scritto:
Non avendo sottomano una bici ieri ho fatto una prova "alla bersagliera", mi sono messo a cavalcioni di una ringhiera alta 93 cm (quindi 3 cm meno), anche se avesse tale altezza escludo che possa essere adatta a me, sono alto 178, le gamabe magari non sono lunghissime ma neppure corte. (svista nella progettazione?)
Concordo che se è così questa bici è per persone più alte di te. Poi sentiremo Pix se ci conferma.
Lo dico perchè io ho una misura al cavallo 96 , quasi 97 e sono alto m 1.90 Ma con gambe molto lunghe rispetto il tronco. Infatti nelle tabelle che si vedono in giro di solito le persone con questa misura al cavallo sono più alte di 2 metri.
P.s. da che mondo e mondo il cavallo si misure con le piante a terra e poi ci sono dei coefficienti che si moltiplicano su questa misura per conoscere l'altezza giusta della sella che però viene di solito misurata dal movimento centrale, perchè è quello che conta per la corretta distensione durante la pedalata.
Anche mettendosi sulle punte (inteso come metatarso del piede, mica siamo ballerine) si guadagnerà al massimo 5/7 cm immagino, ma anche un cavallo di 90 cm viene dato per persone piuttosto alte.
Senza parlare che qui non si parla di una bici da corsa, ma da turismo ed è sempre più sicuro mettere più possibile i piedi a terra, guardare la foto di Pix sulla pendenza che fatica fa a mettere giù il piede:
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esempi di tabelle che si trovano in rete:
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essegi
Inserito il - 30/08/2016 : 11:44:53 da quello che scrivi, si potrebbe presumere che il tuo cavallo sia attorno agli 83cm, e una misura scarpe attorno al 44: quindi devi riuscire a toccare terra *con le punte* a cavalcioni di una ringhiera di 93, vabbé che ha gli spigoli e non è imbottita e quindi appoggiarci tutto il peso zona gioielli non è possibile, ma insomma si dovrebbe capire
secondo me su una bici, con le misure sopra, per pedalare bene la sella dovrebbe essere ad almeno a 1m da terra
su questa ekletta mg, chi sta sotto (circa) 1,70 potrebbe sostituire il tubo sella con uno non ammortizzato, ed eventualmente l'attacco/manubrio, di solito con le regolazioni possibili su quelle bici si riesce ad adattare di 1 taglia +/-
Semsem
Inserito il - 30/08/2016 : 08:35:11 Non avendo sottomano una bici ieri ho fatto una prova "alla bersagliera", mi sono messo a cavalcioni di una ringhiera alta 93 cm (quindi 3 cm meno), anche se avesse tale altezza escludo che possa essere adatta a me, sono alto 178, le gamabe magari non sono lunghissime ma neppure corte. (svista nella progettazione?)
essegi
Inserito il - 29/08/2016 : 21:38:50
Semsem ha scritto: ...avevo provato a misurare il cavallo in punta di piedi ma l'altezza rimaneva ben al di sotto dei 96 cm; però, la prova l'ho fatta alla carlona, più tardi riprovo con più calma.
la misurazione "aiutata" del cavallo potrebbe richiedere tempi e fatiche extra , la cosa più facile è verificare l'altezza da terra della sella della tua bici attuale, o di qualcuna che hai sottomano, 1 metro è 1 metro sempre...
Semsem
Inserito il - 29/08/2016 : 20:39:45
essegi ha scritto:
Semsem ha scritto:
....ma allora è per giganti, sono alto 1.78 ma 96 cm di cavallo sono ben lontani ...
aspetta aspetta :
nei parametri-bici il cavallo si misura con i piedi del tutto poggiati in terra, solo distanziati di 10cm o poco più; e per altezza-sella si intende la distanza fra la sella e l'asse del movimento centrale, misurata seguendo l'obliquo del tubo-sella, poi la misura serve per estendere la gamba fra sella e pedale, quindi considerando la lunghezza della pedivella
mentre pix parla di altezza da terra (min. 960mm) della sella, quindi questa altezza l'ha misurata in verticale, e in questo caso alla misura del cavallo ci va aggiunta la (quasi) lunghezza del piede, perché empiricamente toccando con le punte si ottiene la miglior pedalata; ed infatti pix parla di misura del cavallo in punta di piedi (francamente un po' difficile da fare da soli...)
secondo me, con la sella ad altezza da terra di 96cm, una persona ad es. di cavallo 78cm / altezza 1,70m dovrebbe poterla guidare normalmente
.................................
Si, dunque, in parte ciò che mi dici non lo sapevo però avevo compreso quello che intendeva Pix, avevo provato a misurare il cavallo in punta di piedi ma l'altezza rimaneva ben al di sotto dei 96 cm; però, la prova l'ho fatta alla carlona, più tardi riprovo con più calma.
essegi
Inserito il - 29/08/2016 : 18:44:11
Semsem ha scritto:
....ma allora è per giganti, sono alto 1.78 ma 96 cm di cavallo sono ben lontani ...
aspetta aspetta :
nei parametri-bici il cavallo si misura con i piedi del tutto poggiati in terra, solo distanziati di 10cm o poco più; e per altezza-sella si intende la distanza fra la sella e l'asse del movimento centrale, misurata seguendo l'obliquo del tubo-sella, poi la misura serve per estendere la gamba fra sella e pedale, quindi considerando la lunghezza della pedivella
mentre pix parla di altezza da terra (min. 960mm) della sella, quindi questa altezza l'ha misurata in verticale, e in questo caso alla misura del cavallo ci va aggiunta la (quasi) lunghezza del piede, perché empiricamente toccando con le punte si ottiene la miglior pedalata; ed infatti pix parla di misura del cavallo in punta di piedi (francamente un po' difficile da fare da soli...)
secondo me, con la sella ad altezza da terra di 96cm, una persona ad es. di cavallo 78cm / altezza 1,70m dovrebbe poterla guidare normalmente
poi pix si farà rendere la bici per le misure che non ha indicato...
comunque ottima prova di pix (vale solo per gli utenti che leggono un suo test per la prima volta, per tutti gli altri è consuetudine ) e ottima ottima bici ...
SHILAH
Inserito il - 29/08/2016 : 13:27:46 Il 48 v va molto bene in salite su asfalto e sviluppa velocità considerevoli senza sforzo anche con pochi ampere. Mi ritrovo con la descrizione di Pix.. si fa fatica ad andare a meno di 15 km orari.
Semsem
Inserito il - 29/08/2016 : 10:27:27 ....ma allora è per giganti, sono alto 1.78 ma 96 cm di cavallo sono ben lontani. Ho visto che nel sito Ekletta la batteria in dotazione è da 10Ah (518Wh). La cosa molto interessante - almeno per me - è la notevole velocità in salita; a questo proposito non mi capacito di un fatto che mi pare diffusissimo, e cioè che mai ho visto dichiarare dai produttori le velocità proprio sulle salite, rifacendomi ai test di Pixbuster si può vedere che le differenze possono essere enormi, se con questa al 17% si sale a kmh 11,8 con altre il valore addirittura quasi dimezza; sempre riferendomi alle prove di Pix, ipotizzando una salita di 3 km, con questa la percorri in 15 minuti, con moltissimi altri modelli si deve preventivare un dieci minuti in più, non mi pare irrilevante
paolorighetti
Inserito il - 29/08/2016 : 00:41:50 La rivincita dell'hub montanaro.
Per migliorare un po' la stabilità oltre i 40 km/h, si potrebbe forse avanzare la batteria di 10-15 cm?
Ottima bipa ad un prezzo ancora sostenibile.
Grazie ancora una volta Pixbuster!
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