Rispetto al modello provato in precedenza, la differenza importante è nella gestione della potenza del motore e, più in generale, in tutte le parti elettroniche, perciò ho rieseguito tutte le prove dinamiche Molte cose della meccanica sono rimaste invariate; perciò ho fatto spesso dei “copia e incolla” Le foto invece sono tutte nuove
Ci ho percorso circa 380km prima di restituirla per cercare di capire bene tutte le sue potenzialità
IN BREVE
Il telaio è un monotrave con traversa alta e diritta, in alluminio 6061 La solidità è ottima e non ho riscontrato flessioni ne giochi sulle cerniere Lo scavalco è basso ma non troppo: 560 mm : più dell’altezza del pedale tutto in alto E’ assai agile e reattiva nei cambi di direzione e nelle manovre strette Non ha ammo anteriore ma la marcia è confortevole per la presenza di gomme di larga sezione “balloon” La posizione in sella è a busto verticale o leggermente inclinato in avanti
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 6 rapporti del tipo a deragliatore Gli innesti sono sufficientemente precisi e veloci, ma nelle prove non era regolato molto bene ed ho avuto qualche fastidio in scalata Il comando (a rotazione) è molto morbido da azionare Il range dei rapporti è migliorato per l’adozione di una corona con più denti: a 25 km/h la cadenza di pedalata in 6.a marcia è di 70 ped/min
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48km/h senza alcun problema) La marcia senza mani è del tutto stabile ma è meglio non farlo per l’elevata reattività del corto telaio
I pneumatici sono dei buoni Schwalbe BigBen 20” x 2.15” che possono essere tenuti a bassa pressione per aumentare il confort Il cavalletto è monopiede, stabile e robusto Sul portapacchi posteriore si possono portare fino a 27kg certificati e accetta facilmente un seggiolino per bimbi (che risulta però un pò in basso, perciò nella zona più inquinata) L’assemblaggio è curato
L’impianto frenante è passato dai V-brake della versione precedente ad un ottimo impianto a dischi Tektro a comando idraulico, potente e molto modulabile Le leve sono morbide e comode da azionare ma non ci sono gli switch di cut-off dell’assistenza Lo spazio di frenata da 25km/ è risultato di 3.55m : valore buono e decisamente migliore della precedente versione La ruota posteriore si blocca senza che la bipa perda stabilità; insistendo si può innescare il ribaltamento
La ripiegabilità è agevole e l’ho eseguita in 30 secondi sia in chiusura che in apertura I giunti sono solidi e non evidenziano giochi; entrambi sono dotati di secondo step di sicurezza
La MonzaV3 viene fornita con una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh alloggiata nel tubo telaio Sono disponibili anche altre due capacità più elevate: 10.4 a 14 Ah Integrata nella batteria c’è una uscita USB utilissima per tenere carico il navigatore o lo smartphone L’estrazione richiede l’apertura del giunto del telaio e lo sblocco della serratura a chiave : anche questa manovra è molto migliorata La ricarica avviene in 4ore e 25 minuti da batteria completamente scarica La centralina è nascosta nel tubo del telaio e si collega con la batteria con un connettore che si scollega automaticamente piegando il telaio
Il cruscottino, che integra i pulsanti per le varie funzioni, è a led e fornisce indicazioni basilari: livello di carica e livello di assistenza Ma è dotato di connessione Bluetooth per collegarsi al proprio smartphone che è possibile fissare, con l’apposito supporto, al manubrio Con la apposita App si hanno sul telefono tantissime informazioni : sia quelle da ciclocomputer, sia di tipo elettrico (wattora, potenza usata, livello carica ...) sia tipo navigatore con mappe e memoria degli itinerari realizzati e di moltissimi altri parametri Collegando lo smarpthone con una fascia cardio si può automaticamente regolare il livello di assistenza in modo che la nostra frequenza cardiaca non superi mai il valore impostato I pulsanti comandano l’accensione della centralina, il cambio di livello di assistenza, l’accensione della luce anteriore, la camminata assistita e, quando si collega lo smartphone, c’è un pulsante per rispondere alle chiamate telefoniche Il display è ben visibile sia di giorno che di notte Attenzione al fatto che, se piove, lo smarphone deve essere di tipo impermeabile
Il motore è un piccolo e robusto hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, costruito dalla ben nota Bafang Il motore spinge bene a tutti i livelli di assistenza e non è mai brutale In marcia il rumore si sente ma non diventa mai fastidioso, nemmeno in salita
I cablaggi sono ordinati e si raggruppano in un unico cavo nella zona di piegatura; il Pas è integrato nella cartuccia del movimento centrale Il connettore che si apre col telaio contribuisce efficacemente a ridurre i problemi di rotture dei cavi durante la piegatura
Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di rotazione dei pedali e lavora con controllo “in corrente” Questo implica che praticamente con tutti i livelli di assistenza si raggiunge la massima velocità, ma con sforzi crescenti I livelli di assistenza sono 3 più uno che è programmabile (facilmente) dall’utente via App C’è il livello “zero” che disattiva il motore ma mantiene attivo il cruscottino e le luci E’ possibile anche viaggiare con la “pedalata simbolica” cioè semplicemente facendo ruotare i pedali
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 90° di pedalata, pari a 0.75m in prima marcia (un pò più “pigra” del modello precedente)
Dopo l’avvio il motore ha una accelerazione vivace ma progressiva e non mette mai in imbarazzo Il tempo per percorrere 50m da fermo a batteria ben carica è risultato di appena 9.86” e la velocità di uscita è 27.6 km/h: un ottimo tempo che conferma la dinamicità di questo modello La Monza ha piccola dimensione e grande agilità; unite alla brillantezza del motore, rendono questo modello molto gradevole nella guida urbana; la velocità è invece poco regolabile e si tende ad andare più veloci di quanto si vorrebbe Il confort di marcia è buono anche sul pavè; i pneumatici balloon ammortizzano le asperità e il telaio ha la giusta elasticità
In salita entra in gioco la programmazione del quarto livello di assistenza Infatti il livello 3 ha una curva di erogazione della potenza poco adatta alle salite ripide: a bassa velocità non “pompa” tutta la potenza di cui il motore è capace Per scalare salite impegnative bisogna programmare il livello di assistenza 4 in modo da avere forte erogazione di corrente anche alle basse velocità Ma questa possibilità(che ovviamente stressa la batteria) è riservata solo a chi utilizza le capacità di batteria maggiori
Non c’è il “soft-start” che aiuti nelle partenze in salita, ma i rapporti corti consentono di farlo senza sforzi eccessivi
Sul 4% si sale velocemente a 23.9km/h con lo stesso sforzo di quando si marcia in piano Sul 10% si può salire, ancora con sforzo molto limitato, a 13km/h Fino a questa pendenza va bene anche la batteria più piccola Sul 17% si sale a 9.4 km/h con 80W muscolari, ma solo col livello 4 programmato per le salite (perciò diventa necessaria una batteria più capiente); la ripartenza richiede uno sforzo di 47kg sui pedali che comincia a far staccare il “lato B” dalla sella Si sale anche sul 20% con uno sforzo contenuto ma con una cadenza di pedalata molto bassa; si riparte applicando gran parte del proprio peso ai pedali Sul 27% sale al limite se già in velocità e non è possibile la ripartenza
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante sul cruscotto In piano si deve camminare di buon passo per starle dietro: circa 6km/h Questa funzione fa esprimere al motore una discreta potenza: sul 12% un pò ci “tira” e sale (ma senza carichi aggiuntivi) anche sul 27%
Nelle prove ho usato la batteria da 8Ah; l’autonomia con le taglie superiori è in proporzione alla capacità; perciò con la 14Ah si avrebbe il 75% di autonomia in più A livello 1 (con una velocità tipica di 24km/h) consente di percorrere 49km A livello 2 la velocità sale a 26km/h e si possono percorrere 40km A livello 3 la velocità rimane 26km/h e si percorre l’identica strada (la differenza di livello si sente solo nelle salite) Dato che con i livelli preimpostati .. non si riesce ad andare lenti, ho settato il quarto livello per partenze ugualmente briose ma poi con potenza limitata per poter viaggiare in piano a 20km/h; con questo settaggio si possono percorrere 63km Ottime percorrenze considerata la batteria da 8Ah ! E con la 14Ah si possono percorre 86km a 24km/h (= 1.o livello)
La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la tendenza del motore a raggiungere sempre la massima velocità Bisognerebbe programmare il quarto livello al giusto valore per adeguarlo al nostro compagno (o compagna) di viaggio
Sugli sterrati leggeri si comporta molto bene ed è confortevole sulle buche Anche qui la velocità risulta sempre un pò più del desiderato e occorrerebbe modificare il livello 4 opportunamente; la frenata è sicura Ma con le ruote da 20” è meglio non chiedere di più
La Monza è adattissima al trasporto in auto o in camper, all’interno dell’abitacolo Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi (e ora non è più nemmeno necessario riporla in una sacca) Il sollevamento e il trasporto su scala avviene agevolmente : il punto di presa ora è comodo e largo Il peso – 20.5 kg compresa batteria – è contenuto e non stanca precocemente
La prova dinamometrica su strada a 18km/h senza assistenza elettrica, indica una richiesta di energia muscolare di appena 80W: scorrevolezza ottima e i rapporti del cambio sono adeguati Se si rimane senza carica della batteria si torna a casa senza sforzo E si può pensare anche di percorrere i tratti pianeggianti (se non c’è vento contrario) senza assistenza
L’impianto di illuminazione è tutto alimentato dalla batteria principale (anche quando è troppo scarica per spingere il motore) Il fanale anteriore illumina bene la strada e quello posteriore è ben visibile anche lateralmente La visibilità “passiva” è garantita dai catadiottri regolamentari a(anteriori, posteriori e sui pedali) e dalle bande riflettenti dei pneumatici
Non ci sono sistemi meccanici antifurto, salvo la chiave che blocca la batteria Essendo pieghevole è però ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti
La Monza è certificata per le vigenti normative: EN15194 EPAC La garanzia è di 2 anni per l’intera bipa e anche la batteria ha una buona garanzia di 2 anni senza restrizioni
Il prezzo di listino è 1130 € con la batteria da 8Ah e sale a 1330 con quella da 14Ah
Ecco la consueta SCHEDA con riassunte le caratteristiche
CICLISTICA
Il telaio, in alluminio 6061, è robusto e le cerniere non introducono flessioni ne giochi Anche la zona dello sterzo restituisce una buona sensazione di stabilità Lo scavalco è basso tanto da permettere di far passare la gamba, ma non abbastanza per consentirne l’uso a chi ha problemi di articolazioni
Il telaio, corto e ben legato, consente manovre assai agili Non ha ammortizzatore anteriore e questo contribuisce alla stabilità; come vedremo il confort di marcia è demandato alle ruote di sezione generosa
Il peso complessivo è 20.5 kg compresa la batteria: valore “normale”
La sella – marcata Legend - è imbottita e dotata di scavo: confortevole anche su fondi sconnessi
Il cannotto non è ammortizzato La regolazione dell’altezza della sella è di tipo rapido e l’inclinazione è regolabile finemente
La posizione in sella è a busto verticale o leggermente inclinato in avanti
Il manubrio è a forma dritta, necessaria per ridurre l’ingombro quando viene piegato, è robusto ed è comodo e ben manovrabile
La regolazione è di tipo rapido e c’è la scanalatura antirotazione Nella foto il manubrio è in posizione “tutto abbassato” e si vede anche la solida cerniera per la piegatura (dotata di blocco di sicurezza)
La serie sterzo è di tipo a cuscinetto integrato
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 6 rapporti del tipo a deragliatore
Gli innesti sono precisi, ma ho avuto qualche fastidio in scalata: probabilmente non avevo regolato la tensione del cavo sufficientemente bene perchè il modello precedente, con lo stesso cambio, funzionava meglio E’ sufficientemente veloce nell’azionamento
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione: molto morbido da azionare in entrambe le direzioni
La corona è passata da 48 a 42 denti, mentre il pacco pignoni è rimasto invariato; questo consente, a 25km/h, una cadenza di 70ped/min, senz’altro più confortevole della versione precedente; ovviamente la pedalata risulta leggermente più “dura” sulle salite ripide, ma è meglio fruibile in tutte le altre situazioni Il range dei rapporti è buono e i rapporti distanziati correttamente
Lo smontaggio delle ruote richiede l’uso di una chiave esagonale (da 15 per l’anteriore e da 18 per la posteriore) Per la ruota posteriore, è necessario anche il distacco del connettore del motore
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48km/h senza alcun problema) La marcia senza mani è del tutto stabile e non si innescano oscillazioni; ma è meglio non farlo per la elevata reattività del corto telaio
I pneumatici sono da 20” x 2.15” (55-406) ed hanno profondi canali per una aderenza ottimale sul bagnato Sono Schwalbe BigBen di tipo “balloon” (dette “palloncino” in italiano)
La pressione di esercizio può essere regolata fra 2.0 e 4.0 bar per privilegiare il confort oppure la scorrevolezza La valvola è di tipo automobilistico (Schrader)
Il cavalletto è un robusto monopiede regolabile che tiene bene la bipa in equilibrio Non consente la rotazione completa del pedale
Il portapacchi posteriore è robusto e ha una portata di 27kg certificata; la sua larghezza è di 115mm perciò ben adatto al montaggio del seggiolino per bimbi (che però risulta basso e tende a far respirare al nostro cucciolo ancora di più le mefitiche emissioni dei motori endotermici)
Anteriormente c’è un robusto attacco per un eventuale portapacchi che non ruota col manubrio e che perciò non affaticherebbe la guida
Le pedivelle sono in robusta lega e sono lunghe 170mm I pedali, anch’essi in lega, sono ripiegabili (comodi anche per non farsi lividi sulle caviglie quando si accompagna la bipa a piedi)
La componentistica è di buon livello e l’assemblaggio è curato
Anche il campanello è in tinta ed è del tipo ad anello che occupa poco spazio sul manubrio e non ingombra nella piegatura (ho un debole per questo tipo di campanello!)
Sul manubrio trova posto anche il supporto per lo smarphone, che accetta varie dimensioni di schermo e che, come vedremo più avanti, può essere alimentato dalla batteria della bipa
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto frenante è realizzato con freni a disco a comando idraulico della Tektro, potenti e molto modulabili (in precedenza c’erano freni V-brake) I dischi sono entrambi da 160mm
Le leve sono morbide e comode da azionare, ma non ci sono gli switch che interrompono l’assistenza
Lo spazio di frenata da 25km/h è risultato di 3.55m : buono e decisamente migliore di quello della versione precedente La ruota posteriore si blocca ma la bipa non perde stabilità; se si frena con molta forza si può innescare il ribaltamento
Monza V3 - frenata
Nelle discese lunghe la frenata è potente e morbida; non ci sono surriscaldamenti sensibili
La frenata da velocità elevate è potente e stabile; insistendo con i freni, si blocca progressivamente la ruota posteriore con un inizio di intraversamento della bipa; molto difficile arrivare ad innescare il ribaltamento
RIPIEGABILITA’
Il filmato che segue illustra la manovra di piegatura: ho impiegato 30 secondi per piegarla e 30 per riaprirla ed era la prima volta che lo facevo su questo esemplare La manovra non presenta difficoltà Alla fine del filmato si vede come possa marciare sulle sue ruote da piegata; si può fare ma mi pare una manovra piuttosto scomoda, da usare solo per brevissimi tratti
Monza V3 - piegatura
Quando è piegata risulta compatta e di forma regolare; c’è solo la leva dello snodo centrale che tende a sporgere un po’
Lo snodo anteriore è dotato di fermo meccanico ed ha due step di apertura: se si aziona involontariamente la leva in marcia, la cerniera rimane comunque chiusa e occorre un ulteriore azionamento della leva per sganciarla
La cerniera è robusta e priva di giochi avvertibili
Lo snodo centrale ha lo sblocco rapido a leva con nottolino di sicurezza e anch’esso è a due step Esso ingloba i contatti della batteria, limitando drasticamente il numero di cavi elettrici nella piegatura
Passiamo alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
La centralina è alloggiata nel tubo del telaio ed è collegata immediatamente al connettore della batteria Piegando il telaio il connettore si scollega automaticamente evitando che ci siano cavi che si piegano
La sua posizione è del tutto protetta anche dalla pioggia più forte, ma risulta tuttavia comoda per eventuali interventi di manutenzione
La centralina non è dotata di autospegnimento
BATTERIA
La Monza è dotata di una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh alloggiata nel tubo del telaio Risulta così invisibile e perfettamente integrata nella linea della bipa
Ecco la batteria estratta : come si vede è una batteria specifica, con un solido involucro in alluminio che ne rende sicuro il maneggiamento
Sulla parte che risulta vicina al manubrio, sono presenti l’interruttore “generale” (spegne centralina e luci), il connettore di ricarica e una comoda presa USB che fa diventare la batteria un gigantesco power-bank
Quando la batteria è montata, i vari connettori e l’interruttore sono facilmente accessibili e protetti da uno sportellino a tenuta d’acqua Perciò la ricarica può avvenire facilmente a batteria estratta o montata sulla bipa
L’estrazione richiede l’apertura quasi completa della cerniera centrale, sbloccando la batteria con la chiave Nella foto si vedono anche i contatti sulla bipa che si inseriscono chiudendo il telaio
Una volta sbloccata la serratura, la batteria si estrae utilizzando una piccola maniglia a scomparsa Il tutto senza alcuno sforzo e molto agevolmente (salvo la complicazione di dover aprire il telaio)
Tale operazione è decisamente migliorata rispetto alla versione precedente
Il peso è di 2.4kg e si trasporta con facilità Poichè l’interruttore toglie tensione ai contatti, si può riporla senza particolari precauzioni insieme ad altri oggetti
Qui si vedono : la maniglietta di estrazione, la serratura e i contatti
E qui, dall’altro lato, l’alloggiamento del fusibile
La batteria che ho usato nelle prove è da 8Ah ma sono disponibili anche taglie superiori: da 10.4 e 14Ah; in questo modo si può adattare bene la taglia alle proprie esigenze Anticipo il fatto che la taglia inferiore è poco adatta a percorsi con pendenze ripide, ma ne parlerò più approfonditamente in nel paragrafo dedicato appunto alle salite
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola Pesa 600g compresi i cavi e ricarica la batteria completamente scarica in 4 ore e 25 minuti La dimensione del caricabatteria è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo EU E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Qui apriamo un paragrafo interessante perchè è la prima volta che incontro un sistema fatto così
Sulla bipa è presente un cruscottino a led con i pulsanti; esso è posto sul manubrio in prossimità della manopola sinistra Le indicazioni che fornisce sono quelle basilari: stato di carica della batteria e livello di assistenza selezionato; poi c’è una spia tonda che si illumina di vari colori ... che fa insospettire
infatti la particolarità di questa bipa è che il cruscottino lavora in sinergia con il proprio smartphone
Con i pulsanti è possibile accendere e spegnere la centralina, cambiare il livello di assistenza fra i quattro disponibili e gestire l’accensione delle luci E’ anche possibile attivare la camminata assistita (ma non è previsto il soft-start per partire senza pedalata)
C’è di serie un sostegno per il telefonino che accetta varie dimensioni di schermo E si capisce bene perchè la batteria sia dotata di una uscita USB: serve proprio a tenere alimentato l’oggetto
Con l’installazione di una App fornita dalla stessa Legend, lo schermo dello smartphone diventa un evoluto ciclocomputer che, in più, fornisce molte indicazioni anche di tipo elettrico Si collega alla bipa via Bluetooth (perciò funziona anche se si tiene il telefonino in tasca)
Sulla pulsantiera ci sono anche dei pulsanti dedicati per poter rispondere alle chiamate del telefono, proprio come i comandi a volante sulle automobili di ultima generazione
Dedico un paragrafo apposito a questa App (che è ancora in via di sviluppo)
Senza telefonino, la bipa funziona normalmente salvo che non si hanno le informazioni da ciclocomputer
Le indicazioni che fornisce la pulsantiera sono ben visibili anche in pieno sole e i pulsanti sono molto facili da azionare anche con i guanti Ovviamente la visibilità col sole dello schermo del telefonino dipende dal telefonino stesso Col buio i led della pulsantiera continuano ad essere ben visibili e lo schermo sicuramente lo è altrettanto
Anticipo il fatto che è possibile, sullo smartphone, programmare il quarto livello di assistenza come si preferisce
MOTORE
E’ un piccolo e robusto hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, costruito dalla nota ed affidabile Bafang
Il motore è potente e spinge bene in salita In marcia il rumore si sente ma non diventa mai fastidioso nemmeno sotto sforzo
Monza V3 - rumore in marcia
Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
La potenza massima assorbita che ho rilevato è stata di più di 450W (12 ampere)
CABLAGGI
Il cablaggio nella zona manubrio è ordinato e tutti i cavi (elettrico e meccanici) si raggruppano in una guaina; non crea problemi nella piegatura
L’unico cavo elettrico prosegue esternamente parallelo al telaio fino alla zona della centralina
Il controllo della rotazione dei pedali non è realizzato come di consueto da un dischetto con i magneti ma è inglobato nel movimento centrale (e questo mi fa pensare ad una possibile variante con torsiometro, ma non ho notizie ufficiali al riguardo) Robusto, ben protetto ed esente da regolazioni: ideale su una pieghevole che per forza di cose finisce con l’essere sballottata durante il trasporto Lo svantaggio è che in caso di sostituzione del movimento centrale non si può ricorrere ad una semplice cartuccia commerciale ma occorre il ricambio specifico; mi dicono, però, che è molto robusto e che la sostituzione è una evenienza molto lontana nel tempo Si può vedere che è prodotto dalla Bafang
APP per lo SMARTPHONE
Veniamo alla parte più originale di questo modello: la App che gestisce l’assistenza
Questo software trasforma lo schermo del telefono in un display molto evoluto che riporta tutti i parametri della bipa
Ha anche una funzione molto interessante: se collegato ad una fascia cardio, si può impostare un limite massimo di pulsazioni e il sistema regola l’assistenza per mantenere costante questo valore (non ho provato questa funzione per cui non vi so dire quanto sia efficace, ma è sicuramente interessante)
Tale App funziona anche senza essere connessa ad alcuna bici/bipa e funziona come altre che danno itinerario e dati sul percorso fatto
Per 4.89 si possono acquistare le mappe di tutta Europa per utilizzare la App come navigatore
Sicuramente funziona con Android ma credo ci sia anche per Apple
Ecco lo smartphone fissato al suo supporto a manubrio
Questa è la pagina iniziale: si possono vedere la velocità (oppure - nella stessa parte dello schermo - la mappa) poi si vede la potenza erogata dal motore, lo stato della batteria, i wattora consumati e l’autonomia residua (su cui fare un affidamento prudente perchè ... non legge il futuro) C’è il livello di assistenza selezionato e i dati di media e tempo trascorso E’ indicata anche la cadenza di pedalata e poi l’altitudine e la pendenza (che è basata sul GPS ed ho riscontrato che è un pò imprecisa salvo su salite costanti) Insomma, già nella prima pagina ci sono un sacco di informazioni da ciclocomputer evoluto
Qui si vede il simbolino delle luci accese
C’è poi una pagina con i dati tecnici ... che è una leccornia per gli smanettoni (come me)
Si possono vedere le curve di erogazione dei vari livelli di assistenza (e poi parliamo del quarto livello programmabile)
Per ogni uscita, si possono memorizzare moltissimi dati che poi possono essere richiamati per analizzarli per bene Questa è la pagina indice dei percorsi memorizzati (ad ognuno si può attribuire un nome)
Se si possiede una fascia cardio bluetooth, si può collegarla allo smartphone e vengono registrati anche questi dati Ecco le pagine memorizzate per ciascuna uscita (io la fascia cardio bluetooth non l’avevo e i relativi dati sono assenti)
non avevo nemmeno caricato le mappe perciò si evidenzia solo la forma del tracciato senza che venga riportata sulla mappa
tracciato altimetrico
grafico velocità
andamento del cardio
qui si vede l’andamento della potenza erogata dal motore e i relativi livelli di assistenza utilizzati
E’ possibile associarla a Strava
Insomma: una quantità elevatissima di dati molto interessanti
C’è da fare però una considerazione: su una bipa pieghevole, tali dati sono davvero ridondanti anche per monitorare le gite fuoriporta Assai più interessanti se collegati ad un modello di bipa più sportivo (in catalogo ci saranno anche tali modelli)
Faccio una nota: i dati di consumo di corrente e dello stato di carica della batteria sono elaborati e memorizzati dalla centralina e non dalla App, perciò sono reali anche se si fa, ad esempio, metà viaggio con lo smpartphone scollegato
Come detto, vedo utile questo modo di gestire l’assistenza della bipa su modelli sportivi: nell’uso quotidiano l’ho trovato piuttosto scomodo: - se ci si ferma per qualche commissione bisogna rimuovere il telefono dal supporto altrimenti è troppo facile rubarlo - il collegamento alla batteria della bipa richiede un cavo volante (che va staccato dalla batt per poterla estrarre) che un pò impiccia soprattutto se si deve piegare la bipa - in caso di pioggia – a meno di non avere un modello di smartphone impermeabile - non si può utilizzare e comunque non si può tenere in carica
Molto utile è la possibilità di rispondere alle chiamate telefoniche in vivavoce usando i tasti sulla pulsantiera, senza dover fare pericolose e difficili manovre con una sola mano per attivare il telefonino riposto in una tasca
Nell’arco dei miei test mi sono ritrovato a tenere il telefonino in tasca e ad utilizzare semplicemente le indicazioni della pulsantiera con i relativi led; e solo occasionalmente ho consultato la app per avere dati più precisi di quelli dei led sulla effettiva carica consumata
Nelle gite, invece, è piacevole soprattutto se usato come mappa e assai interessante la possibilità di regolazione dell’assistenza in base al proprio ritmo cardiaco
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato I livelli di assistenza sono ottimamente 4 più lo “zero” che disattiva il motore ma che tiene attivo il cruscottino e i fanali
E’ presente il pulsante “camminata assistita” ma non ne viene autorizzato l’utilizzo come “soft-start”
La centralina è del tipo “a controllo in corrente” ovvero invia al motore una certa potenza costante; questo sistema è tipico dei motori centrali a controllo di sforzo e diverso da quello normalmente usato per i motori hub (“controllo in tensione”) Ma queste sono cose per gli ingegneri e gli smanettoni, per il ciclista si traduce nel fatto che il motore spinge sempre con la stessa potenza a tutte le velocità; invece il controllo in tensione riduce la potenza via via che ci si avvicina alla massima velocità L’effetto pratico è che con qualsiasi livello di assistenza selezionato il motore ci porta sempre alla massima velocità
I livelli di assistenza non sono però dei semplici “gradini”, ma seguono delle curve che si possono evidenziare sullo smartphone collegato Ecco i grafici dei tre livelli impostati di fabbrica
Si vede molto bene che il livello 1 fa erogare al motore al massimo il 25% della sua potenza Perciò il motore assiste fino a 26km/h ... ma bisogna “aiutarlo” con la pedalata per poter raggiungere tale velocità E’ una modalità che ci consente di fare esercizio fisico e di allungare così molto l’autonomia
Il livello 2 e il livello 3 consentono di arrivare, a pedalata simbolica, praticamente fino all’intervento del cut-off tachimetrico
La tabellina seguente mostra i valori di velocità a vuoto (che sono tutti uguali e uguali al cut-off ) e quelli su strada a batteria ben carica
Il livello 4 è “personalizzabile” e ne parlerò bene al paragrafo “velocità e autonomia”
Ecco il filmato dell’avvio a ruota sollevata Ehm il filmato è breve ma molto monotono: la ruota raggiunge la sua massima velocità indipendentemente dalla cadenza di pedalata; si vede invece che il riattacco dopo una sospensione della pedalata è rapido (utilissimo in città)
Monza V3 - avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA e ACCELERAZIONE
Per ottenere la partenza del motore è sufficiente accendere la centralina dal cruscottino, selezionare il livello di assistenza desiderato e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 90° di pedalata, cioè 0.25 giri pari a 0.75m in prima marcia (un pò più “pigro” del modello precedente) Il motore si avvia erogando potenza alla ruota secondo la curva tipica di ciascun livello di assistenza, perciò più o meno vivacemente
Monza V3 - avvio assistenza su strada
Nonostante l’avvio progressivo, che non mette mei in imbarazzo anche chi non è “sportivo”, l’accelerazione è molto vivace Infatti il tempo per percorrere 50m da fermo, a batteria ben carica e al livello 3, è risultato di appena 9.86” e la velocità di uscita è 27.6km/h: ottimo ! E in 30 metri si è già a 25km/h !
Ovviamente se si selezionano i livelli di assistenza inferiori il brio cala ... e la batteria dura di più
NEL TRAFFICO
La Monza ha piccola dimensione e grande agilità; unite alla brillantezza del motore, rendono questo modello molto gradevole nella guida urbana La manovrabilità è eccellente e si guida con precisione : si sguscia facilmente nel traffico La frenata è potente e molto ben modulabile L’avvio progressivo del motore evita di mettere in imbarazzo con partenze troppo brusche e consente manovre sicure in spazi ristretti La regolazione della velocità ... che in pratica non c’è perchè come detto la Monza vuol sempre andare al massimo ... risulta scarsa nell’uso urbano Bisogna farci l’abitudine
E un’altra cosa a cui si deve fare l’abitudine è l’assenza dei cut-off sui freni Tale mancanza si avverte se il traffico è caotico perchè nelle manovre di “attacco-rilascio” dei pedali a volte ci si trova col motore che spinge mentre si sta frenando
Il confort di marcia è buono anche sul pavè; i pneumatici balloon ammortizzano le asperità e il telaio ha la giusta elasticità
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Qui entra in gioco la programmazione del quarto livello di assistenza Infatti il livello 3 ha una curva di erogazione della potenza poco adatta alle salite ripide: a bassa velocità non “pompa” tutta la potenza di cui il motore è capace Questa configurazione è però preziosa nel caso di utilizzo della batteria di taglia inferiore, perchè evita di affaticarla con correnti troppo elevate che ne accorcerebbero la vita utile Per questo la batteria da 8Ah non è adatta ad un uso in città collinari, anche se l’autonomia potrebbe bastarci
Per chi ha la necessità - o il piacere - di percorrere salite impegnative, viene in valido aiuto la possibilità di personalizzare il quarto livello di assistenza Di fabbrica tale livello ha un andamento assai simile al terzo, perciò morbido e con potenze basse a bassa velocità (che è proprio il contrario di quel che serve in salita)
Per saggiare tutte le potenzialità del motore, ho programmato il livello 4 con una curva molto più ripida: già da 5km/h gli faccio erogare tutta la potenza disponibile e poi mantengo tale erogazione massima per tutte le velocità superiori Ecco il grafico
Ho perciò eseguito le prove sia a livello 3 sia a livello 4 “turbo” La tabella seguente evidenzia come la Monza cambi personalità e ci consenta di affrontare anche salite molto impegnative più velocemente e con sforzo minore Ricordo ancora che una simile configurazione è utilizzabile solo con la batteria più capace, mentre la 8Ah che ho usato nelle prove è stata molto stressata (spero che gli amici della Smartgo non si arrabbino molto)
Sul cavalcavia al 4% sale velocemente e non è necessario ricorrere al livello 4 “turbo: 23.9 km/h applicando ai pedali solo il peso della gamba La ripartenza richiede, in terza marcia, il semplice peso della gamba sul pedale ( perciò ricordarsi di scalare marcia prima di fermarsi in salita)
Monza V3 - cavalcavia 4 %
Sul 10% si sale a 13km/h a livello 3 (con 75W muscolari) e a 13.5km/h a livello 4 (con la stessa potenza): fin qui va bene anche la batteria da 8Ah; ricordo che il 10% su una muscolare fa venire il fiatone Con la Monza ...no ! Nel filmato si può sentire come l’accelerazione diventi però più briosa col liv4 La ripartenza richiede 30 chili di spinta ma per breve tempo, cioè fino a quando il motore .... si sveglia
Monza V3 - salita 10 %
Sul 13.5% si sale a 8.7km/h col terzo livello; qui si inizia a percepire bene il divario col quarto livello che consente di salire a 11.4km/h con una pedalata più briosa e con meno spinta sui pedali La ripartenza richiede uno sforzo deciso – 38kg – ma sempre per un tempo breve
Monza V3 - salita al 13.5 %
Affrontiamo ora il 17% A livello 3 si inizia a far fatica, col livello 4 si sale invece a 9.4km/h con 80W muscolari: sforzo ancora contenuto anche per chi non ha allenamento Comincia a diventare invece impegnativa la ripartenza: 48kg ma sempre per breve tempo
Monza V3 - salita al 17%
Come sempre quando la bipa in prova arrampica bene, l’ho portata sul difficile 20% Qui il terzo livello non è più sufficiente mentre con il quarto livello “turbo” (nel senso che ha tutti i parametri al massimo) si sale a 6.3km/h e 95W muscolari; la cadenza di pedalata però si riduce ad appena 35ped/min che non garantiscono un adeguato rendimento muscolare Insomma siamo al limite ..... ma stiamo parlando del 20% che è una pendenza da stradine di montagna ! Anche la ripartenza richiede di applicare ai pedali, per il primo giro, praticamente tutto il proprio peso
Monza V3 - salita al 20%
Per ultimo ho portato la Monza sulla micidiale rampa al 27% Si riesce a salire ma al limite e solo se si parte dal piano
Monza V3 - rampa al 27%
In definitiva, se si vive in una città con salite anche ripide, la Monza ci porta in cima col sorriso sulle labbra, ma occorre ... allargare un pochino il portafoglio all’acquisto ed optare per la batteria di maggior capacità
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante sul cruscotto La versione precedente aveva un sistema di attivazione particolare; qui è tornato ad essere “abituale”: si preme il pulsante e, con un piccolo ritardo, si avvia il motore In piano si deve camminare di buon passo per starle dietro: circa 6km/h (giusto quelli “di legge”) Questa funzione fa esprimere al motore una discreta potenza: sul 12% un pò ci “tira” e sale (ma senza carichi aggiuntivi) anche sul 27% Anche il superamento di cordoli non è particolarmente vigoroso sia per le ruote di piccolo diametro che per la modesta coppia espressa dal motore in questa modalità
Monza V3 - camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho eseguito le prove con la batteria da 8Ah 288Wh Come detto, sono disponibili anche le batterie da 10.4 e 14Ah L’autonomia, come sperimentato abbondantemente, è in proporzione esatta con gli amperora disponibili perciò con la10.4Ah si percorrerà il 30% in più e con la 14 il 75% in più
Le prove si sono svolte su un percorso urbano-extraurbano con qualche cavalcavia ma senza salite significative Durante le prove ho sempre tenuto lo smartphone alimentato tramite la batteria della bipa (perciò consumando un pò di carica)
Ho eseguito una prova con il livello 1 di assistenza con 70W muscolari in 6.a marcia La velocità è stata di 24 km/h per tutto l’arco della prova, senza i fastidiosi cali a batteria quasi scarica Con questo livello occorre spingere un pò sui pedali in fase di accelerazione per portare la bipa ai 24km/h poi si marcia col consueto sforzo leggero La temperatura ambiente è stata di 20°C perciò esattamente quella “normalizzata” Ho ottenuto una percorrenza utile e totale di 49 km fino all’intervento del BMS che ha staccato la centralina: ottimo risultato che corrisponde a un consumo limitato di energia : 5.5Wh/km
Nella prova a livello 2 di assistenza ho utilizzato ancora la 6.a marcia e i consueti 70W muscolari La velocità è stata di 26 km/h ed anche in questa modalità è rimasta praticamente invariata per tutta la prova Ho ottenuto una percorrenza utile e totale di 38.2 km fino all’intervento del BMS La temperatura ambiente era di 16°C ; riportando a 20°C i risultati si prevedono40.5 km utili e totali
Nella prova a livello 3 (il massimo) ho usato ancora la 6.a marcia e ancora 70W sui pedali Anche la velocità è rimasta allo stesso valore del livello due : 26km/h E l’autonomia è risultata 40.6km a 11°C Riportando il valore a 20°C, l’autonomia si prevede di 40.5Km: esattamente uguale a quella ottenuta al livello 2 ed è una conseguenza del controllo in corrente della centralina
Ho poi modificato la curva del livello 4 per poter viaggiare a velocità più bassa Per ottenere questo risultato ho lasciato la parte iniziale della curva abbastanza alta, in modo da mantenere un buono spunto in avvio Questa curva di erogazione potrebbe essere utile per aumentare significativamente l’autonomia e anche per potersi muove più lentamente sui percorsi condivisi con i pedoni
Ho eseguito una prova con questo livello ma solo per una quindicina di chilometri e ho rilevato il consumo dalla App Ho poi estrapolato i risultati a tutta la capacità della batteria Calcolo che si possano percorrere 63km a 20°C con una velocità di 20km/h e i consueti 70W sui pedali
Perciò nonostante la batteria non troppo capiente, con la Monza si possono percorrere itinerari anche lunghi senza l’assillo di restare senza elettroni E, a livello 1 e con la batteria da 14Ah, si possono percorrere 86km con sforzo molto limitato e a buona velocità
Devo fare una nota importante: quando interviene il cut-off voltmetrico della centralina non si può più ripristinarlo se non mettendo la batteria in carica Perciò se verso fine scarica si affronta una salita, si rischia di mandare in blocco la centralina prima della scarica completa Importante sottolineare che, anche se la centralina è andata in blocco, fanali e porta USB funzionano ancora regolarmente; invece i dati di percorrenza sullo smartphone non si aggiornano più (perchè si interrompe la connessione)
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la tendenza del motore a raggiungere sempre la massima velocità Bisognerebbe programmare il quarto livello al giusto valore per adeguarlo al nostro compagno (o compagna) di viaggio
MARCIA SU FONDI STERRATI
Sugli sterrati leggeri si comporta molto bene: è guidabile ed agile; i freni non arrivano precocemente al bloccaggio Più difficile trovare la giusta velocità per la già citata tendenza a portarsi a quella massima Il confort di marcia è abbastanza buono (il telaio è un pò rigido) I pneumatici assorbono bene e, in caso di uso prolungato su sterrati, si può abbassare la pressione di gonfiaggio per migliorare il confort Anche l’adozione di un cannotto ammortizzato sarebbe un ottimo upgrade Ovviamente le ruote di piccolo diametro impediscono di affrontare fondi molto dissestati
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
Per una pieghevole questo è un punto di forza !
La Monza è adattissima al trasporto in auto o in camper, all’interno dell’abitacolo Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi : viene considerata come un normale bagaglio Con le ultime disposizioni regolamentarie non è più nemmeno necessario riporla in una sacca, facilitando ulteriormente le manovre di carico e scarico sul vagone
Nel bagagliaio della mia Clio III, si trasporta in verticale (togliendo il ripiano “cappelliera”) Ci sta comodamente e avanza spazio per qualche ulteriore bagaglio
La consueta prova nell’ascensore delle ferrovie è praticamente superflua: ci si entra anche contemporaneamente ad altri “compagni di viaggio”
A volte nelle stazioni gli ascensori non ci sono, perciò è importante, nell’uso pendolare, considerare un eventuale trasporto su scala Il sollevamento e il trasporto su scala avviene agevolmente : il rinforzo sul telaio realizza una comoda manopola per il sollevamento (questo rinforzo è diventato più lungo rispetto alla versione precedente e si adatta anche a mani grandi) Essendo corta, le operazioni di movimentazione e di carico sono facilitate
Il peso – 20.5 kg compresa batteria – è contenuto … e non sfianca
Se si deve condurla a mano o portarla su scale, è molto comodo piegare il pedale così non ci si picchia dentro con la gamba Come sempre, consiglio di tenerla aperta il più possibile e piegarla solo quando davvero serve, così si può movimentare molto agevolmente sulle sue ruote Se non c’è molta gente, quasi consiglio di salire in treno con la bipa aperta e piegarla poi nella piattaforma (ma attenti ai Capotreno pignoli)
Monza V3 - trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza della ruota motorizzata risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e non oppone significativa resistenza (nemmeno in retromarcia)
Monza V3 - scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica su strada a 18km/h senza assistenza elettrica, indica una richiesta di energia muscolare di appena 80W : è un valore molto buono degno di una bici sportiva I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata anche in salita
In definitiva se si rimane senza carica della batteria si torna a casa senza sforzo E si può pensare anche di percorrere i tratti pianeggianti (se non c’è vento contrario) senza assistenza per prolungare l’autonomia
Di solito metto una foto di come la bipa si presenta senza batteria, ma , essendo qui la batteria interna, non ci sono differenze
IMPIANTO LUCI
Le luci sono alimentate dalla batteria principale, con comando sulla pulsantiera, anche ad assistenza disinserita o a batteria molto scarica Il fanale anteriore è un potente Spanninga Kendo+ a led ed è dotato di catadiottro Il suo fascio luminoso ha una bella forma allungata ed illumina bene la strada; non ha il lampeggio
Il fanale posteriore (led rosso a luce fissa) è ben visibile da lontano e anche lateralmente E’ dotato di catadiottro omologato
Qui si vede il ... tripudio di luci
Anche lateralmente risulta ben visibile e, se illuminata, le bande riflettenti dei pneumatici la evidenziano bene
ANTIFURTO
La Monza non è dotata di antifurti di serie Ha soltanto la chiave per bloccare la batteria
Sul telaio è bulinato il numero di matricola, per l’identificazione in caso di furto
Come rimarco sempre: le bipa pieghevoli hanno un “antifurto intrinseco” nella possibilità di portarsele in casa o in ufficio, piegate in qualche ripostiglio
ACCESSORI
La Smartgo ha in listino una serie nutrita di borse e accessori specifici
Sono poi applicabili i normali accessori per bici
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Monza è certificata per le vigenti normative: EN15194 EPAC
La garanzia è di 2 anni per l’intera bipa Anche la batteria ha una buona garanzia di 2 anni senza restrizioni
Il prezzo di listino è interessante viste le buone dotazioni fra cui i freni a disco idraulici: 1130 € al momento della prova e con la batteria da 8Ah Diventa 1330€ con la batteria da 14h
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Ottima in un uso “multimodale” cioè auto o camper o treno + bipa Un po’ meno adatta, per le dimensioni e il peso, nel trasporto su bus e metro
Ottima per gli spostamenti urbani (anche con piccoli bagagli) per agilità, prontezza e potenza dell’assistenza
Meno adatta alla marcia in coppia per la tendenza a marciare sempre alla massima velocità Non particolarmente adatta al trasporto di bimbi sull’apposito seggiolino che si posizionerebbe in basso, nella zona di aria più inquinata
Appena un pò scomoda per chi non ha la presa di corrente in garage per la manovra di estrazione della batteria più macchinosa del consueto
Sopporta bene i fondi stradali cittadini, purtroppo spesso sconnessi, tenendo bassa la pressione delle gomme
Divertente nelle gite fuoriporta anche in presenza di salite impegnative La sua autonomia consente di fare anche percorsi lunghi con ottima velocità “di crociera” E se si resta senza carica della batteria, la marcia muscolare non è faticosa
Interessante le possibilità date dal collegamento allo smartphone, ma prevalentemente per chi all’uso cittadino aggiunge un utilizzo ricreativo
Non fa soffrire sugli sterrati leggeri Per il fuoristrada impegnativo è consigliabile passare ad altri modelli, con ruote più grandi
Ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
29 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
TheWall978
Inserito il - 03/09/2020 : 11:20:48 Ma secondo voi è molto difficile da trasportare sugli autobus? Qual è la sua larghezza quando piegata?
cecet23
Inserito il - 31/05/2020 : 00:13:26
pixbuster ha scritto:
E' la centralina che fa la differenza: quella della Monza stressa meno la batteria
Grazie Pix. Questa è una informazione molto importante da considerare.
pixbuster
Inserito il - 30/05/2020 : 00:27:57 E' la centralina che fa la differenza: quella della Monza stressa meno la batteria
cecet23
Inserito il - 29/05/2020 : 19:05:26 però non capisco una cosa. come mai una bici (questa) con 40nm di coppia, in salita spinge meno di un'altra bici (ekletta piega s) con 30nm di coppia?
DRV1971
Inserito il - 20/05/2020 : 15:31:30
pixbuster ha scritto:
Aggiornamento
La Legend ci informa che, in attesa di un nuovo distributore, ci possiamo rivolgere direttamente a loro in Spagna con questa email creata appositamente
Il nuovo distributore Legend in Italia è Ztl a roma
simonjr85
Inserito il - 09/10/2018 : 17:31:52
pixbuster ha scritto:
Al momento l'attivita di vendita di Legend procede tramite il loro sito www.legendibikes.com e HANNO CONFERMATO UNO SCONTO DEL 10% PER I CLIENTI JOBIKE"
Buongiorno, scrivo solo perchè ho chiesto alla ditta in questione per un eventuale acquisto e mi hanno detto che lo sconto del 10% non è più applicabile. agli utenti jobike non viene più fatto.
Un saluto.
Sergiom1961
Inserito il - 19/06/2018 : 23:24:12 Penso la prima ipotesi... Non cambierei mai attività se quella che ho mi soddisfa. Mi è solo dispiaciuto che è "sparito" senza dir niente...
Legione
Inserito il - 19/06/2018 : 23:19:33 Mi piacerebbe sapere se la scelta di Alex di chiudere Smartgo sia dovuto ad un aspetto economico/di resa dell'attività o ad un cambio di progetto di vita. Sarebbe interessante, anche per chi eventualmente, pensasse di intraprendere un'attività nel settore delle ebike.
pixbuster
Inserito il - 19/06/2018 : 23:06:37 Aggiornamento
La Legend ci informa che, in attesa di un nuovo distributore, ci possiamo rivolgere direttamente a loro in Spagna con questa email creata appositamente
Inserito il - 16/06/2018 : 09:14:24 Ho sentito qualche settimana fa Alexbike e non posso che confermare in toto quanto scrive Pixbuster.
Sergiom1961
Inserito il - 16/06/2018 : 00:52:26
pixbuster ha scritto:
Sergiom credo tu sia un pò troppo severo e che tu veda il male anche dove non c'è Penso che la chiusura di una attività e il ricostruirne una nuova (perchè senza portare a casa soldi non si mangia) sia una situazione che assorbe tutte le proprie energie
Avrebbe potuto scriverlo, invece è sparito... Non penso che scrivere un messaggio di saluto, l'ultimo, gli avrebbe portato via tempo prezioso.
pixbuster
Inserito il - 16/06/2018 : 00:11:59 Sergiom credo tu sia un pò troppo severo e che tu veda il male anche dove non c'è Penso che la chiusura di una attività e il ricostruirne una nuova (perchè senza portare a casa soldi non si mangia) sia una situazione che assorbe tutte le proprie energie
Sergiom1961
Inserito il - 15/06/2018 : 23:41:54 Se ha chiuso lo store non vedo perché non scrivere più sul forum! Evidentemente non gli interessa più? Ci stava solo per interessi?
Meno male che gli manca il forum... Ma dai...........
pixbuster
Inserito il - 15/06/2018 : 23:21:28 Ho contattato Alexbike della Smartgo e mi ha risposto così:
"... stiamo chiudendo l'attività di Smartgo (già da inizio anno in effetti stiamo facendo solo l'assistenza ai vecchi clienti, ma abbiamo sospeso le vendite) Io sto aiutando la Legend a trovare una nuova organizzazione per l'Italia A breve ti farò sapere ufficialmente e tornerò sul forun Jobike che mi manca ! Al momento l'attivita di vendita di Legend procede tramite il loro sito www.legendibikes.com e HANNO CONFERMATO UNO SCONTO DEL 10% PER I CLIENTI JOBIKE"
robici1
Inserito il - 15/06/2018 : 10:56:12 Mi aggiungo pure io per un appello per un nuovo distributore Legend.
luc_maz48
Inserito il - 07/06/2018 : 20:59:50
Legione ha scritto:
Dai... non ci credo!!!
Alex dove sei??? Batti un colpo? Pix hai notizie? Non ci credo che la Smartgo ha chiuso!!
Forse mi sono perso qualche cosa!
Dopo la vendita della tua Legend.... come viaggi ora? (Bel tempo permettendo)!!!
Progetti?
Angelo Russo
Inserito il - 07/06/2018 : 17:41:49 Già, un vero peccato, io presi da lui la monza legend un paio di anni fa, ora stavo cominciando a informarmi per un eventuale cambio batteria ma ho visto che il sito è inattivo.
essegi
Inserito il - 05/06/2018 : 22:32:05 eh, purtroppo credo che Sergiom abbia ragione...
ho fatto qualche breve "navigazione incrociata", e ho rilevato questo, formalmente, la p.iva risulta attiva, così come il n.tel. su paginebianche, e la legend lo indica sempre come concessionario per l'italia; anche il sito rimane registrato ad alex fino al 28/1/2019 ma sul profilo facebook suo personale non parla più di bici dall'eurobike di fine agosto 2017, ora parla esclusivamente del suo lavoro di informatico... sul profilo facebook di smartgo l'ultimo aggiornamento è di inizio dicembre scorso
peccato, peccato davvero, era molto preparato e gentile, uno dei migliori utenti di jobike secondo me, e pure professionalmente sempre letto solo complimenti verso smartgo!
qualcuno faccia qualcosa!!!
Legione
Inserito il - 05/06/2018 : 22:06:32 Dai... non ci credo!!!
Alex dove sei??? Batti un colpo? Pix hai notizie? Non ci credo che la Smartgo ha chiuso!!
Sergiom1961
Inserito il - 05/06/2018 : 17:36:35 Forse ha chiuso. Mesi fa chiesi al titolare che mi indirizzò ad un negozio diverso. Non scrive più neanche nel forum da mesi.
Angelo Russo
Inserito il - 05/06/2018 : 14:57:00 Salve a tutti, sapete come mai il sito smartgo.it è down da diverso tempo? Chiedo qui perchè è l'unico distributore per l'Italia della Legend...
gianluigi08
Inserito il - 21/02/2018 : 06:39:27 Complimenti!
Bella bipa ,realizzata molto bene .Ho provato la versione 14Ah ,comoda anche per le lunghe percorrenze.
L'unica modifica che farei quella di cambiare lo sviluppo metrico della trasmissione, passare una una corona da 46T o 48T al posto della 52T ,sono una persona robusta sopra 90kg preferirei un trasmissione più corta migliorando la cadenza anche sui livelli intermedi.
Legione
Inserito il - 07/02/2018 : 21:39:45 Se interessa sul mercatino io ho in vendita la V1 della Legend Monza.
Sempre grande Pix, prove impeccabili!
Fede
Inserito il - 07/02/2018 : 18:07:18
claudio02 ha scritto:
simpatica pieghevole, forse la migliore delle provate?
Sono d'accordo con Claudio, sembra davvero un mezzo maturo e ha un ottimo rapporto q/p Se oggi dovessi comprarmi una pieghevole, al prezzo della bronton muscolare potrei avere un'elettrica di buon livello.
Grazie Pix!
claudio02
Inserito il - 07/02/2018 : 05:52:31 simpatica pieghevole, forse la migliore delle provate?
pixbuster
Inserito il - 07/02/2018 : 00:36:54
paolorighetti ha scritto: ... In due riprese nel testo è scritto: : "La ruota posteriore si blocca senza che la bipa perda stabilità; insistendo si può innescare il ribaltamento". Detto così non mi è molto chiaro, forse insistendo col freno anteriore...
in effetti è poco chiaro: nelle frenate uso sempre entrambi i freni e controllo cosa succede usando molta forza sulle leve (simulo una "frenata di panico") allora: alla Monza si blocca la ruota posteriore senza che la bipa sbandi a destra o a sinistra e ho avvertito che la ruota dietro iniziava a sollevarsi (perciò sarei arrivato al ribaltamento in avanti) Nel filmato si vede che a fine frenata si solleva la ruota posteriore, ma ormai ero praticamente fermo
Sempre nel testo: "La corona è passata da 48 a 42 denti...la pedalata risulta un po' più dura sulle salite ripide. (Nella tabella invece si parla correttamente di corona da 52 denti).
Molte grazie per averlo notato: è un errore Lo correggo subito
... Lo so che sono un precisino ...
E invece io ti ringrazio molto perchè nello scrivere faccio errori di cui poi non mi accorgo rileggendo
Da possessore di bici con l'hub, mi piacerebbe che unificassero la misura dei dadi per il bloccaggio delle ruote anteriore e posteriore, e fornissero una chiave dedicata, magari con attacco da qualche parte sulla bipa, che non pesasse come quei mattoni delle chiavi standard, nell'ottica di eventuali forature.
è una bella idea !
....nelle uscite successive (senza lo smartphone, s'intende) la modifica rimane impostata, oppure l'operazione va ripetuta ogni volta?
Le modifiche al quarto livello rimangono memorizzate nella centralina della bipa; perciò, una volta programmato, il livello rimane così fino a nuovo cambiamento
Aggiungo che cambiare la curva del livello è una operazione facilissima ed intuitiva
E grazie a tutti per l'apprezzamento
paolorighetti
Inserito il - 06/02/2018 : 19:00:55 Grazie mille come sempre Pixbuster per la bellissima prova!
Mi sembra una bipa veramente completa e ben fatta: ho sempre kittato le mie bici, ma a quel prezzo se dovessi tornare indietro mi risparmierei tanti grattacapi e adattamenti. Oltretutto ha un sistema aperto, che permette eventuali modifiche e liberi ricellaggi futuri
In due riprese nel testo è scritto: : "La ruota posteriore si blocca senza che la bipa perda stabilità; insistendo si può innescare il ribaltamento". Detto così non mi è molto chiaro, forse insistendo col freno anteriore...
Sempre nel testo: "La corona è passata da 48 a 42 denti...la pedalata risulta un po' più dura sulle salite ripide. (Nella tabella invece si parla correttamente di corona da 52 denti).
Lo so che sono un precisino, ma le tue prove meritano di essere incorniciate.
Per quanto riguarda le leve freno senza cut off, in effetti per un uso molto tranquillo come il mio non sarebbero proprio indispensabili, , ma do ragione a bubunapoli.
Da possessore di bici con l'hub, mi piacerebbe che unificassero la misura dei dadi per il bloccaggio delle ruote anteriore e posteriore, e fornissero una chiave dedicata, magari con attacco da qualche parte sulla bipa, che non pesasse come quei mattoni delle chiavi standard, nell'ottica di eventuali forature.
Infine una domanda dall'uomo di Neanderthal (porta pazienza, son io quel desso): se non ho lo smartphone ma un semplice telefonino da 30 €, supponiamo che mi faccia modificare il 4° livello di potenza, nel senso da te indicato, da chi lo smartphone ce l'ha: nelle uscite successive (senza lo smartphone, s'intende) la modifica rimane impostata, oppure l'operazione va ripetuta ogni volta?
bubunapoli
Inserito il - 06/02/2018 : 12:44:46 Modello molto interessante e sin troppe informazioni allo smartphone, almeno per i miei gusti. Unica pecca: non inserire i cut-off ai freni !! (ma credo si possano sempre aggiungere)
Miura72
Inserito il - 05/02/2018 : 17:51:44 Sembra uguale agl' altri modelli. Grande Pix come sempre, un test ottimo.
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