E’ una bicicletta a pedalata assistita [=BIPA] pieghevole e con le ruote di grossa sezione Si chiama
K2 XL
Il Costruttore me l’ha concessa durante tutto il periodo natalizio .. così mi sono sbizzarrito e ci ho percorso 470km
Interessante notare che è costruita interamente in Italia (telaio compreso ma esclusi i soliti componenti cinematici come cambio e pignoni) e verniciata ed assemblata nello stabilimento di Bologna
Eccola fotografata in piazza Sordello a Mantova, su un terreno a lei congeniale
A catalogo c’è anche la versione con gommatura più stretta che si chiama K2 ++
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Il telaio è di tipo pieghevole monotrave , completamente in alluminio, di elevata solidità Anche gli snodi per la piegatura sono ben robusti e senza giochi La traversa orizzontale, di sezione elevata, alloggia la batteria e la centralina elettronica Lo scavalco è largo ma non troppo basso (710mm)
Il peso senza batteria è di 22.6kg e la batteria pesa 1.90kg portando così il peso totale a 24.5 kg La posizione in sella è a busto verticale Si adatta facilmente a corporature minute, ma ancora di più a ciclisti di altezza elevata
Il cambio è un onesto Shimano Tourney a deragliatore con 7 rapporti; gli innesti sono sufficientemente precisi e il comando (revoshift) è morbido da azionare Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione: a 25 km/h la cadenza di pedalata è di 66 ped/min in 7.a In 1.a si marcia a 9.5 km/h con 50 ped/min : valore buono per una bipa in salita
I pneumatici sono di sezione elevata (20” x 3.0”) e vengono definiti “fat” , anche se sono in realtà al limite di questa categoria ; tale dimensione porta il diametro della ruota ad un valore reale di 21.3” In marcia non sono rumorosi
Le sensazioni di guida mi hanno sorpreso positivamente: sono arrivato (in discesa) a oltre 50km/h senza alcun timore e mantenendo un ottimo controllo: sembra di avere ruote da 26”
Faccio notare che questo modello non è dotato di portapacchi I parafanghi sono efficaci, ma non quanto le dimensioni farebbero pensare La componentistica è di discreto livello e l’assemblaggio è curato
L’impianto frenante è realizzato con un sistema a dischi (entrambi da 160mm) con comando “ibrido” meccanico-idraulico; significa che c’è il cavo coassiale fino alla zona del freno dove aziona una pompa idraulica che chiude le pinze E’ una soluzione ben adatta ad una pieghevole perchè evita il piegamento dei tubetti idraulici Le leve sono morbide e comode da azionare e ci sono gli switch di cut-off dell’assistenza
Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4.10m; si manifesta il bloccaggio della ruota posteriore, ma nessun intraversamento e nessuna tendenza a ribaltarsi I freni, nelle discese ripide, restano efficaci e non si affaticano precocemente
La ripiegabilità è agevole e l’ho eseguita, con intoppi e cerniere ancora nuovissime, in 40 secondi sia in chiusura che in apertura I giunti sono solidi e non evidenziano giochi; entrambi sono dotati di secondo step di sicurezza Le dimensioni da ripiegata sono di 50 x 90 x h75 cm
La batteria che equipaggia la K2 XL è al Litio 36V 9.6Ah 345Wh ed è alloggiata nel tubo del telaio ed è accessibile solo aprendo il giunto del telaio; è bloccata con una serratura a chiave posta sotto, in posizione non molto visibile Estrazione ed inserimento sono comunque manovre facili La ricarica avviene in 5ore e 16 minuti da batteria completamente scarica
Il cruscottino per i comandi è dotato di un ben leggibile (anche di notte) schermino a cristalli liquidi Ingloba due pulsanti per cambiare il livello di assistenza e per le varie funzioni C’è anche una levetta per avviare la “camminata assistita”
Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless e fornisce una coppia massima ALLA RUOTA di 30Nm (perciò il valore non è direttamente confrontabile con le coppie generate dai motori centrali che sono calcolate sull’asse dei pedali) Il motore spinge con forza ma è progressivo; soprattutto ai livelli bassi di assistenza, non mette mai in imbarazzo Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta quasi impercettibilmente
Il cablaggio è ordinato seppur visibile, ma questa è una necessità delle bici/bipa pieghevoli per non sollecitare troppo i cavi elettrici e meccanici nella piegatura
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili; lavora “in corrente” perciò con ogni livello di assistenza si raggiunge la velocità massima Tale velocità, limitata dal cut-off tachimetrico, è di 29.3km/h a ruota sollevata I livelli di assistenza, in pratica, regolano non la velocità ma la potenza del motore, simulando parzialmente il funzionamento dei sensori “torque” (cioè che controllano lo sforzo applicato ai pedali) Ma è comunque possibile la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione dei pedali anche lenta Con questa logica di funzionamento è ... difficile andare piano .... perchè la bipa tende via via a portarsi alla velocità massima
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 140° di rotazione dei pedali, pari a 1.23m in prima marcia: non è particolarmente rapida, poi il motore inizia spingere con vigore Questo ritardo, però, penalizza le partenze in salita Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.83” e la velocità di uscita è piacevolmente elevata: 29.1 km/h (a batteria appena caricata)
La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente nonostante quella certa pigrizia nella primissima fase di avvio; il passo corto rende la K2 assai agile e manovrabile Si guida volentieri in città In marcia la regolazione di velocità è piuttosto scarsa e ci si trova a dover fermare la pedalata per adeguarsi alla velocità del traffico Il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini, sui sampietrini e sugli acciottolati delle città storiche: ruote grosse e ammo anteriore sono determinanti !
La K2 XL si difende assai bene in salita ! Il cavalcavia al 4% viene superato disinvoltamente a 24.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato Il 10% si supera a 13.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 98W; non viene il fiatone nemmeno se la salita è lunga La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 33kg: ancora facile per ogni tipo di ciclista Sul 17% lo sforzo sale ancora un pochino (104W) ma non diventa “affannoso”; e anche la cadenza di pedalata rimane ad un buon livello di rendimento muscolare: 51 ped/min Per ripartire occorre mettere tutto il proprio peso sui pedali: abbiamo raggiunto il limite per questa bipa Ma, se già in marcia, si può superare anche il 20% con uno sforzo accettabile Sul terribile 27% della rampa del garage di prova sale se già in velocità ma siamo al limite se la salita dovesse prolungarsi
E, se la pendenza diventa impraticabile, c’è il “walk” (camminata assistita) cheè molto potente e in salita “tira” il ciclista L’attivazione avviene tramite una levetta posta sotto al cruscottino; basta spingerla e, se si è impostato il livello 0 di assistenza, il motore si attiva immediatamente E’ il comando più comodo che abbia mai incontrato !
Ho eseguito diverse prove di autonomia Illustro quelle ai due estremi Per prima, la classica prova “a minimo sforzo” : livello di assistenza massimo (5) e sforzo di 70W sui pedali La velocità è rimasta per due terzi dell’autonomia sopra ai 28km/h e ho utilizzato la 7.a marcia Il valore di autonomia utile a 20°C risulta di oltre 39 Km e l’autonomia totale di oltre 44 km corrispondente a 6.7Wh/km: buono
Seconda prova: livello 1 (perciò il minimo) con uno sforzo muscolare medio di 75W La velocità è stata di 24km/h per quasi tutta la prova Nel grafico si vedono le molte variazioni di velocità dovute al fatto che la centralina non “compensa” come invece avviene con quelle a controllo della tensione Riportando i valori a 20°C si ottiene una autonomia utile di quasi 55 km e una autonomia totale di quasi 58 km E’ un valore interessante per una batteria non particolarmente capace; anche il calcolo energetico lo conferma: appena 5.2Wh/km
Aumentando lo sforzo sui pedali, si ottiene la stessa autonomia ma a velocità media più alta Portando i pneumatici a pressione bassa l’autonomia cala in modo sensibile ma il confort non cresce nella stessa proporzione: mi è sembrato che non ne valga la pena
La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la tendenza del motore a raggiungere sempre la massima velocità
Sugli sterrati leggeri si viaggia come se si fosse su asfalto Anche su fondi sconnessi risulta molto confortevole : le irregolarità si sentono ma in modo morbido, senza “urti” su sella o manubrio Su ghiaia smossa rimane assolutamente guidabile: gradevolissimo ! Sicura anche sul pericolosissimo brecciolino a bordo strada La frenata su fondi poco consistenti rimane efficace e stabile: si arriva al blocco della ruota posteriore (senza intraversamenti spiacevoli) ma l’anteriore “morde” bene
E’ adattissima ad essere trasportata, piegata, all’interno dell’automobile, anche se le grosse gomme hanno un certo ingombro Attenzione se si decide di alloggiarla sul portabici da auto perchè i pneumatici potrebbero non entrare negli incavi e le fascette di bloccaggio potrebbero risultare corte Nel trasporto su scala si fa apprezzare per la comoda maniglia con cui sollevarla e per l’eccellente equilibrio Ma il peso si fa sentire: 24.5kg (con batteria a bordo): dopo qualche gradino si avverte la fatica Nel trasporto in treno non ci sono difficoltà salvo il peso Entra molto facilmente negli ascensori delle stazioni
La prova dinamometrica a 18km/h senza assistenza fa rilevare uno sforzo necessario di 98W muscolari E’ un valore che ci permette di tornare a casa senza particolare sforzo Se si dovessero incontrare salite, bisogna armarsi di pazienza, scalare molte marce e accontentarsi di una velocità bassa
La luce anteriore è led bianco alimentata dalla batteria principale con comando su cruscottino La luce emessa è buona per rischiarare la strada in assenza di illuminazione pubblica e non solo per essere visti La luce posteriore, a led rossi con luce fissa, è alimentata da due batterie AAA anche di tipo ricaricabile La visibilità risulta ottima anche lateralmente La visibilità laterale dell’intera bipa, quando illuminata dai fari dell’auto, è modesta
Non ci sono sistemi meccanici antifurto, salvo la chiave che blocca la batteria Essendo una bipa pieghevole è però ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti
La K2XL è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33 La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile, con un costo di 50€, fino a 5 anni con uno sconto via via decrescente sull’acquisto di una nuova batteria
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1569€ ed il pagamento può essere anche rateizzato
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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è di tipo pieghevole monotrave , completamente in alluminio, di elevata solidità Anche gli snodi per la piegatura sono ben robusti e senza giochi La traversa orizzontale, di sezione elevata, alloggia la batteria e la centralina elettronica Lo scavalco è largo ma non troppo basso (710mm)
Il peso senza batteria è di 22.6kg e la batteria pesa 1.90kg portando così il peso totale a 24.5 kg La solidità e la gommatura “fat” si fanno sentire
La sella è di tipo “unisex” imbottita con valori diversi di morbidezza nelle varie zone e con scavo centrale
L’inclinazione e l’avanzamento sono regolabili finemente ed è risultata confortevole anche su fondi sconnessi La regolazione dell’altezza è di tipo rapido Il diametro del cannotto è 31.8 mm: valore elevato come giusto su una pieghevole in cui la lunghezza del tubo è rilevante
La posizione in sella è a busto verticale e ci sono 670mm fra il centro sella e il centro manubrio Si adatta facilmente a corporature minute, ma ancora di più a ciclisti di altezza elevata: la sella si può posizionare fra 630 e 1000 mm da terra Nelle foto si vede bene che le mie ginocchia sono molto distanti dal manubrio (sono alto 171cm ma ho le gambe in proporzione un pò lunghe)
Il manubrio è dritto e le manopole hanno l’appoggio largo; il confort nella guida è buono
E’ regolabile in altezza con uno sgancio rapido (non tutte le bici pieghevoli lo consentono) Anche a regolazione al minimo il manubrio risulta, però, piuttosto alto
La serie sterzo è a cuscinetti integrata
Il cambio è un onesto Shimano Tourney a deragliatore con 7 rapporti
Gli innesti sono sufficientemente precisi in entrambe le direzioni e, dopo la necessaria regolazione iniziale, che di solito fa il rivenditore, non mi ha mai dato problemi
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (revoshift) L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione A 25 km/h la cadenza di pedalata è di 66 ped/min in 7.a : siamo ben lontani dall’effetto “criceto” come qui sul Forum qualcuno definisce la pedalata molto veloce In salita, a 50 pedalate al minuto, si marcia in 1.a a 9.5 km/h: valore ancora buono per una bipa
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm
La ruota posteriore richiede, per lo smontaggio, l’uso di una chiave da 18mm e il distacco del connettore del motore
I pneumatici (da 20” x 3.0” ) sono di sezione elevata e vengono definiti “fat” , anche se sono in realtà al limite di questa categoria La dimensione della gomma porta il diametro della ruota ad un valore reale di 21.3” La scolpitura è leggera, non da fuoristrada estremo (che non è nel campo di utilizzo previsto per questo modello) In marcia non sono rumorosi
La loro pressione di gonfiaggio massima è di 2.8bar e non sono adatti alle bassissime pressioni dei “veri” fat La valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
La K2 XL è dotata di ammo anteriore (non regolabile) che aumenta gradevolmente il confort di marcia su strade dissestate Nell’uso stradale ho verificato una corsa massima di 50 mm
E adesso parliamo delle sensazioni di guida perchè mi hanno sorpreso davvero positivamente: Sulla discesa al 10% che percorro per saggiare la stabilità, sono arrivato a 50.5 km/h .... e non me ne sono nemmeno reso conto per l’ottima stabilità e guidabilità di questa bipa ! Le proporzioni del telaio, l’assenza di svirgolamenti o di giochi e la gommatura larga rendono la guida stabile, sicura e piacevole come se si fosse su una moto Lo sterzo è morbido e il controllo della traiettoria risulta molto preciso Ho avuto la sensazione di cavalcare una bici con ruote da almeno 26 pollici
Sugli sterrati leggeri è come viaggiare su asfalto: confortevole e guidabile con sicurezza Non si avverte nemmeno il pericolosissimo brecciolino che si forma ai lati delle strade
La marcia senza mani è del tutto stabile, ma la reattività del telaio corto la rende poco consigliabile
:-) penso si sia capito che mi è piaciuto molto guidarla: mi restituiva una sensazione di stabilità tutta diversa da quella abituale delle bici pieghevoli, conservandone però la manovrabilità
Aggiungo una nota: Nelle prove ho tenuto i pneumatici a 1.8/2.0 bar (anteriore/posteriore) portando i pneumatici a pressione molto bassa (1.0/1.1) il confort di marcia si incrementa ma non in modo significativo e vedremo invece che i consumi salgono vertiginosamente; inoltre la bipa diventa un pò “riluttante” ad entrare in curva: non lo consiglio
Il cavalletto è monopiede e mantiene stabile il mezzo; non consente la rotazione completa dei pedali
Faccio notare che questo modello non è dotato di portapacchi E’ possibile applicarne uno con fissaggio al tubo sella, ma in questo modo si ostacola la ripiegabilità Meglio pensare ad uno zainetto o al massimo ad una borsa anteriore sganciabile rapidamente
I parafanghi sono efficaci ma non quanto le dimensioni farebbero pensare (alla Italwin mi hanno detto che valuteranno un posizionamento più efficace)
La corona è dotata di un disco di sicurezza per evitare che i pantaloni si impiglino e si sporchino
I pedali sono pieghevoli, in resina e le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli Qui ad esempio il campanello di tipo “anulare”
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto frenante è realizzato con un sistema a dischi con comando “ibrido” meccanico-idraulico Significa che c’è il comando meccanico (col cavo coassiale) fino alla zona del freno ma le pinze premono idraulicamente sul disco perchè il filo aziona una pompa ad olio montata sul corpo stesso del freno E’ una soluzione che ben si adatta ad una pieghevole, dove i tubetti idraulici soffrirebbero nella zona della piegatura e consente una pressione più consistente delle pastiglie sul disco rispetto al solo comando meccanico Forse il limite di questo sistema è nella vicinanza del serbatoio alla zona che genera il calore che (su altri impianti di questo tipo) ha creato problemi in un uso molto intenso In definitiva, se questo sistema non è il massimo su una bici da downhill, si presta assai bene ad una bici più stradale
I dischi sono entrambi da 160mm : ben proporzionati per una ruota di piccolo diametro
Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe operano il cut-off del motore tramite un sensore posto sul cavo (vedi più avanti in “Cablaggi”) Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
La frenata è potente e modulabile Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4.10m: abbondantemente meno di quanto prescritto dalle normative ma non da primato: come spesso rilevato, gli impianti a disco non brillano nella frenata “di panico” Si manifesta il bloccaggio della ruota posteriore, ma nessun intraversamento e nessuna tendenza a ribaltarsi
Italwin K2XL - frenata
Ho provato anche la frenata da altre velocità: da 28km/h lo spazio di frenata è diventato di 5.10m ; da 23.7km/h si è ridotto a 3.90m Notare come un piccolo aumento della velocità porti ad un elevato aumento nello spazio di frenata .... :-) meditiamo gente !
La frenata è comunque efficace soprattutto in discesa dove restituisce una ottima sensazione di tranquillità Anche strapazzando i freni non ho rilevato affaticamenti o irregolarità
Su fondi sterrati o scivolosi si modula con facilità la frenata E i pneumatici larghi consentono una grande efficacia dei freni anche in queste difficili condizioni
RIPIEGABILITA’
Ecco: il filmato mi ritrae mentre eseguo le manovre di piegatura per la prima volta su questa bipa Difatti mi impapero e devo fare i conti con la cerniera del telaio che – nuovissima – era ancora piuttosto dura Nonostante tutto ciò, il tempo che ho impiegato per la piegatura e per la riapertura è meno di 40 secondi Chiunque farà più veloce di me !!!
Italwin K2XL - piegatura
Ecco il dettaglio della cerniera del manubrio (con un nottolino di sicurezza)
e questa è la robusta cerniera del telaio (anche questa con la sicurezza)
qui si vedono bene i contatti elettrici che si innestano nella chiusura
Le dimensioni da ripiegata sono di 50 x 90 x h75 cm
Quando è piegata può essere movimentata sulle sue ruote, ma per poterlo fare agevolmente occorre bloccare il telaio nella posizione di chiusura con una cinghia
La prova in auto è diventata, a partire da questo test, più severa: dalla Renault Clio dal bagagliaio non certo generoso, la mia consorte è passata alla più compatta Hyundai i10 che di spazio ne ha ancora meno
Per alloggiare la K2 ho dovuto abbattere gli schienali dei posti posteriori, ma a questo punto avanza molto spazio per altri bagagli
Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte posteriore del tubo orizzontale La sua posizione è completamente protetta e sfrutta il metallo del telaio per dissipare il calore prodotto
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti
BATTERIA
La batteria che equipaggia la K2 XL è al Litio 36V 9.6Ah 345Wh
E’ alloggiata nella traversa orizzontale del telaio e vi si accede aprendo la cerniera come per piegare la bipa Per sfilarla, una volta aperta la cerniera, occorre far retrarre il perno di bloccaggio usando la chiave che va inserita sotto al telaio La serratura è in un punto non visibile se non accucciandosi , ma dopo alcune volte si trova l’innesto della chiave anche al tatto
nella foto si vede anche il connettore di ricarica che soffre delle stesse difficoltà quando si deve inserire lo spinotto
Una volta sbloccata la serratura, occorre togliere la chiave altrimenti la batteria non esce Poi, anche aiutandosi con una piccola maniglia a scomparsa, si può sfilare la batteria con tutta facilità I contatti, infatti, si staccano aprendo la cerniera e l’estrazione è facilissima
Anche il reinserimento non presenta alcuna difficoltà, salvo quella già detta data dalla posizione della serratura
La batteria si trasporta molto facilmente sottobraccio e il suo peso è molto contenuto (1.9kg)
La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica e sul corpo della batteria non c’è l’indicatore di carica Se ci viene il dubbio di avere caricato o meno la batteria dobbiamo inserirla nella bipa e accendere la centralina per poter controllare Ecco la zona della serratura e del connettore di ricarica
Qui si vedono i contatti sulla batteria: sono incassati, ma attenzione a riporla con altri oggetti metallici perchè rimangono sempre sotto tensione
Nota importante: la chiave, durante la marcia, non deve essere lasciata inserita nella serratura altrimenti, con gli scossoni, si rischia che fuoriesca dalla serratura e che si perda
Se si utilizzano due batterie, ricordarsi di avere con se le chiavi di entrambe !!!!!!
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo Pesa 580 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria, da completamente scarica, in 5 ore e 16 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se (pesa 580g) I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Il cruscottino per i comandi è dotato di un ben leggibile schermino a cristalli liquidi Ingloba due pulsanti per cambiare il livello di assistenza e per le varie funzioni C’è anche una levetta per avviare la “camminata assistita” di cui parlerò meglio nel paragrafo dedicato Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole
Per la notte, è retroilluminato e ben leggibile I pulsanti invece rimangono bui e occorre trovarli al tatto
Fornisce l’indicazione della velocità e dei chilometri percorsi (odometro e trip) Una barra indica il livello di carica della batteria (è una indicazione voltmetrica media) ed è mostrato il livello di assistenza selezionato fra i cinque disponibili (più il livello “zero” cioè assistenza disinserita)
L’odometro segna circa il 7% in meno del reale; perciò i chilometri percorsi e la velocità sono ... pessimistici (probabilmente questo errore verrà eliminato a breve)
I pulsanti sono ben distanziati e sufficientemente rilevati: agevole identificarli al tatto e azionarli anche con i guanti; si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio
MOTORE
Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless e fornisce una coppia massima ALLA RUOTA di 30Nm (attenzione che essendo una coppia misurata alla ruota, non è direttamente confrontabile con le coppie generate dai motori centrali che sono calcolate sull’asse dei pedali)
Il motore spinge con forza ma è progressivo; soprattutto ai livelli bassi di assistenza, non mette mai in imbarazzo
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta quasi impercettibilmente
Italwin K2XL - rumore in marcia
Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
Il cablaggio è ordinato seppur visibile, ma questa è una necessità delle bici/bipa pieghevoli per non sollecitare troppo i cavi elettrici e meccanici nella piegatura
I cavi sono presto inguainati e proseguono sotto alla traversa del telaio
Il sensore del cut-off dei freni non è sulle leve (come di consueto) ma è in questa scatolina ubicata poco dopo il manubrio che ha anche la funzione di raggruppare i cavi
Questo è il connettore del cavo del motore
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato opposto alla corona ed è inscatolato (perciò ben protetto)
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili E’ presente la funzione ”camminata assistita” (detta spesso “walk”)
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata La centralina lavora “in corrente” perciò con ogni livello di assistenza si raggiunge la velocità massima Tale velocità, limitata dal cut-off tachimetrico, è di 29.3km/h a ruota sollevata
I livelli di assistenza, in pratica, regolano non la velocità ma la potenza del motore, simulando parzialmente il funzionamento dei sensori “torque” (cioè che controllano lo sforzo applicato ai pedali) Ma è comunque possibile la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione dei pedali anche lenta
Con questa logica di funzionamento è ... difficile andare piano .... perchè la bipa tende via via a portarsi alla velocità massima Anche a livello 1 con zero sforzo muscolare, si viaggia comunque a 24km/h Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata Invece è possibile modulare il proprio sforzo fra “niente” e “tutto” a seconda delle proprie scelte atletiche
Italwin K2XL - avvio assistenza al banco
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina col pulsante sul cruscottino e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.39 giri di pedale (140°) pari a 1.23m in prima marcia: non è particolarmente rapida (però la batteria lo apprezza perchè la farà vivere a lungo) Poi il motore inizia spingere con vigore (e nel paragrafo successivo si possono apprezzare i numeri) Questo ritardo, però, penalizza le partenze in salita
Italwin K2XL - avvio assistenza su strada
Non esiste una funzione “soft-start” : la “levetta” del walk agisce solo se il livello di assistenza è “zero”
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.83” e la velocità di uscita è piacevolmente elevata: 29.1 km/h (questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica) E’ una ottima accelerazione che consente di arrivare all’altro lato dell’incrocio insieme agli scooter e tenendo alle spalle il traffico automobilistico
Ho eseguito la prova anche con il livello minimo di assistenza, per vedere quanto diminuisce l’accelerazione; il tempo si allunga a 12.0” perciò si arriva al traguardo dei 50 metri due secondi dopo
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente; il passo corto rende la K2 assai agile e manovrabile Si guida volentieri in città, nonostante quella certa pigrizia nella primissima fase di avvio In marcia la regolazione di velocità è piuttosto scarsa e ci si trova a dover fermare la pedalata per adeguarsi alla velocità del traffico Il cambio a 7 rapporti consente, invece, di trovare facilmente la giusta cadenza L’attacco dell’assistenza non è mai brusco e non mette in imbarazzo nemmeno nelle manovre a raggio stretto
Il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini: ruote grosse e ammo anteriore sono determinanti ! In realtà le buche e le asperità non vengono cancellate, ma diventano “morbide”, senza la sensazione di urto Rimane molto confortevole anche sui sampietrini e sugli acciottolati delle città storiche
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
La K2 XL si difende assai bene in salita !
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo, ma per avere “scatto” è meglio ricordarsi di inserire una marcia corta prima di fermarsi
La marcia in piano può avvenire anche semplicemente facendo ruotare i pedali a zero sforzo (pedalata simbolica)
Il cavalcavia al 4% viene superato disinvoltamente a 24.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato La ripartenza richiede una pressione sui pedali leggera (25kg in 4.a)
Italwin K2XL - cavalcavia al 4 %
Il tratto di prova al 10% si supera a 13.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 98W; non viene il fiatone nemmeno se la salita è lunga La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 33kg: ancora facile per ogni tipo di ciclista
Italwin K2XL - salita 10 %
Sul tratto al 13.5%; si sale in 1.a ad 11.5km/h e con uno sforzo praticamente invariato (100W) Nella ripartenza si avverte il ritardo nell’avvio dell’assistenza e bisogna spingere con 42kg per un buon paio di secondi (il “lato-b” comincia a staccarsi dalla sella)
Italwin K2XL – tratto salita al 13.5 %
Sul 17% lo sforzo sale ancora un pochino (104W) ma non diventa “affannoso”; e anche la cadenza di pedalata rimane ad un buon livello di rendimento muscolare: 51 ped/min La spinta per ripartire sale a 61kg: il “posteriore” si stacca dalla sella e lo sforzo deve prolungarsi per alcuni secondi Nel filmato sono partito dal piano perchè, avendo una mano occupata dalla fotocamera, non ce la facevo ad avviarmi direttamente sul 17%
Italwin K2XL – tratto salita al 17%
Ho messo alla prova questo modello anche sul 20% Il risultato è che richiede, per salire, 27 kg applicati ai pedali: è uno sforzo ancora accessibile ma la cadenza di pedalata scende a valori un pò lenti (44ped/min) La ripartenza è impegnativa: siamo fuori dal range di questa bipa Nel filmati si vede che per ripartire ho dovuto prendere la salita in diagonale
Italwin K2XL – tratto salita al 20%
Come sempre, ho provato anche a salire sul terribile 27%: sale se già in velocità ma siamo al limite se la salita dovesse prolungarsi
Italwin K2XL - rampa al 27%
In definitiva si vede che la K2 XL è adatta anche a città con sensibili dislivelli che vengono affrontati senza farci grondare di sudore e senza farci venire male ai polpacci Come si vedrà nel paragrafo successivo, se la pendenza diventa eccessiva ci viene in soccorso la “camminata assistita”
CAMMINATA ASSISTITA
Questo modello ha il più comodo comando per la camminata assistita (“walk”) che finora abbia incontrato nei test L’attivazione avviene tramite una levetta posta sotto al cruscottino; basta spingerla e, se si è impostato il livello 0 di assistenza, il motore si attiva immediatamente
La velocità in piano si assesta sui 6 km/h perciò esattamente entro il limite fissato del codice della strada, ma è un pò veloce per il passo umano; altrettanto è così facile attivarla e disattivarla che si può facilmente ottenere l’andatura che più ci aggrada
Come si può apprezzare nel filmato, è molto potente e in salita “tira” il ciclista anche su pendenze estreme (ringrazio Micina per la sua gentile apparizione nel film)
Italwin K2XL - camminata assistita
Perciò se la pendenza è davvero esagerata o se il fondo stradale non ci permette di stare in sella, questa funzione ... ci toglie dai guai
VELOCITA’ e AUTONOMIA
La velocità a ruota sollevata risulta uguale con ogni livello di assistenza sia per il tipo di centralina sia perchè interviene il cut-off tachimetrico Su strada il primo livello consente di viaggiare a 24 km/h; con tutti i livelli successivi la velocità si assesta a 28.5km/h
Come avevo detto, ho avuto disponibile la K2 per tutto il periodo delle vacanze natalizie E così ho fatto ben 5 prove di autonomia per capire meglio come si comporta questa centralina che controlla il motore in corrente, simulando parzialmente il sensore di sforzo E ho anche fatto una prova con i pneumatici gonfiati a bassa pressione
Cominciamo con la classica prova “a minimo sforzo” : livello di assistenza massimo (5) e sforzo di 70W sui pedali La velocità nel primissimo tratto è risultata di circa 28km/h: è una ottima velocità, al limite di quanto previsto dal codice della strada La velocità è rimasta per due terzi dell’autonomia sopra ai 28km/h e ho utilizzato la 7.a marcia In totale, con una fredda temperatura esterna di 3°C, ho rilevato una autonomia utile di poco più di 30km e una autonomia totale di 34.6km Riportando il valore alla temperatura di riferimento, cioè a 20°C, calcolo che l’autonomia utile normalizzata sia di oltre 39 Km e una autonomia totale di oltre 44 km Il consumo elettrico è risulterebbe 6.7Wh/km: buono
Seconda prova: livello 1 (perciò il minimo) Lo sforzo muscolare che ho esercitato è stato di 70W quando in velocità ma le fasi di accelerazione sono diventate lunghe e quando il terreno era in leggero falsopiano ho dovuto aumentare lo sforzo per evitare vistose perdite di velocità Calcolo uno sforzo medio (sopportabilissimo senza “traspirare”) di circa 75W La velocità è stata di 24km/h per quasi tutta la prova Nel grafico si vedono le molte variazioni di velocità dovute alla condizione della strada e appunto al fatto che la centralina non “compensa” come invece avviene con quelle a controllo della tensione A 5°C ho percorso 43.5 km utili e poi sono arrivato a quasi 46 km a prestazioni decrescenti Riportando i valori a 20°C si ottiene una autonomia utile di quasi 55 km e una autonomia totale di quasi 58 km E’ un valore interessante per una batteria non particolarmente capace; anche il calcolo energetico lo conferma: appena 5.2Wh/km
Ho poi eseguito una prova sempre al livello 1 ma aumentando lo sforzo sui pedali per mantenere una velocità di 25 km/h; mediamente ho utilizzato uno sforzo di circa 90W L’autonomia non è aumentata, ma è aumentata la velocità media
Nella prova successiva ho mantenuto il livello di assistenza a 1 ma ho cercato di andare alla minima velocità, Ancora una volta i valori di autonomia non sono aumentati : la velocità è scesa a 23km/h ma è diminuito lo sforzo che ho applicato ai pedali (70W medi)
Perciò con questa centralina a controllo in corrente, variando lo sforzo sui pedali, si riesce a variare la velocità di marcia ma non si cambia l’autonomia
Ecco i grafici delle due prove
Con i livelli intermedi (da 2 a 4) il comportamento è analogo a quanto rilevato nella prova a livello 5: medesima velocità “di crociera” perchè limitata dal cut-off tachimetrico Le fasi di accelerazione diventano più lunghe e perciò bisogna aiutare muscolarmente per tempi via via più lunghi
Per ultima, ho rieseguito la prima prova (livello 5 e 70W muscolari) ma con una pressione dei pneumatici a 1.0 bar invece di 2.0
Il confort di marcia sulle asperità è migliorato ma non in modo eclatante e in più ho rilevato una certa “riluttanza” della bipa ad entrare in curva L’autonomia, come prevedibile, è diminuita: 30 km utili (contro 39 km) e 35 km totali (contro 44.6) a 20°C In definitiva, a mio parere, non vale la pena di guadagnare quel pò di confort in più
In conclusione, la K2 XL ha una ottima velocità e una ottima autonomia e consente di fare esercizio muscolare oppure di arrivare alla destinazione freschi e riposati anche col solleone, cosa che - per una pieghevole perciò destinata a percorrenze non troppo impegnative - è una ottima caratteristica Non si può però fare come con le centraline a controllo di sforzo con cui aumentando lo sforzo si mantiene la velocità ma si allunga l’autonomia Ma non è difetto: è solo una caratteristica da valutare
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia non è agevole perchè la K2 XL – come già detto – tende a raggiungere la massima velocità con qualsiasi livello di assistenza Se il nostro compagno/a di viaggio è più lento di noi bisogna frequentemente fermare la propria pedalata per far perdere velocità alla bipa
MARCIA SU FONDI STERRATI
Sugli sterrati leggeri la K2 XL viaggia come se si fosse su asfalto: non si avvertono vibrazioni sul manubrio o sulla sella ma invece procede “liscia” e confortevole
Anche su fondi sconnessi risulta molto confortevole : le irregolarità si sentono ma in modo morbido, senza “urti” su sella o manubrio
Su ghiaia smossa rimane assolutamente guidabile: gradevolissimo !
Sicura quando si mettono le ruote sul pericolosissimo brecciolino a bordo strada: non ci si accorge che ci sia anche se si deve sterzare (ma non troppo bruscamente perchè nemmeno i pneumatici grossi possono cambiare le leggi della fisica)
La frenata su fondi poco consistenti rimane efficace e stabile: si arriva al blocco della ruota posteriore (senza intraversamenti spiacevoli) ma l’anteriore “morde” bene
Il grosso spessore dei pneumatici fa aumentare il diametro della ruota e consente di superare agevolmente anche ostacoli come bassi cordoli o buche profonde senza perdere il controllo della guida
Non dimentichiamo che, nel caso il fondo stradale sia davvero difficile, è sempre possibile farsi aiutare consistentemente scendendo dalla bipa e usando la funzione “walk” con la sua comodissima levetta di attivazione
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
E’ adattissima ad essere trasportata, piegata, all’interno dell’automobile, anche se le grosse gomme hanno un certo ingombro Attenzione se si decide di alloggiarla sul portabici da auto perchè i pneumatici potrebbero non entrare negli incavi e le fascette di bloccaggio potrebbero risultare corte
Nel trasporto su scala si fa apprezzare per la comoda maniglia con cui sollevarla e per l’eccellente equilibrio che consente di portarla con una sola mano; anche la maneggevolezza è piacevolmente buona Ma il peso si fa sentire: 24.5kg (con batteria a bordo): dopo qualche gradino si avverte la fatica
Italwin K2XL - trasporto su scala
Nel trasporto in treno non ci sono difficoltà salvo il peso Entra molto facilmente negli ascensori delle stazioni Essendo corta e compatta, si può portare fino ai gradini del vagone senza piegarla perciò assai comodamente Per farla salire a bordo consiglio di piegare il solo manubrio e i pedali, così l’ingombro latrale rimane molto contenuto e questo facilita l’ingresso dalle porte che sono generalmente piuttosto strette E così si può utilizzare la comoda maniglia sul telaio
A bordo l’ho sistemata, senza che il capotreno sollevasse obiezioni, sulla piattaforma del vagone tenendo piegato solo il manubrio Ricordo che le pieghevoli possono viaggiare in treno senza il biglietto specifico per il trasporto bici, perciò si può salire su qualsiasi vagone Invece sulle Frecce (o sugli Italo) gli spazi dei vani bagagli sono molto contenuti e difficilmente troveremmo posto per alloggiarla
(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di una efficiente ruota libera e oppone una debolissima resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo
Italwin K2XL - scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica a 18km/h senza assistenza (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) conferma tale scorrevolezza ma evidenzia anche il maggior attrito che fanno i grossi pneumatici: occorrono 98W muscolari E’ un valore che ci permette di tornare a casa senza particolare sforzo Se si dovessero incontrare salite, bisogna armarsi di pazienza, scalare molte marce e accontentarsi di una velocità bassa
Di solito metto una foto di come si presenta la bipa senza batteria, ma essendo la batteria stessa completamente inserita nel telaio, non si noterebbe alcuna differenza
IMPIANTO LUCI
La luce anteriore è led bianco alimentata dalla batteria principale con comando su cruscottino Il fanale è il modello Kendo della Spanninga ed emette un fascio luminoso ampio ed omogeneo
La luce emessa è buona per rischiarare la strada in assenza di illuminazione pubblica e non solo per essere visti
La luce posteriore, a led rossi con luce fissa, è alimentata da due batterie AAA anche di tipo ricaricabile L’apertura del vano batterie non presenta difficoltà e non sono necessari attrezzi
La visibilità risulta ottima anche lateralmente; nella foto si vede in confronto con il (potente) faro anteriore
L’impianto luci dell’esemplare sotto test non è quello definitivo perchè manca il catadiottro rosso posteriore
L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la K2 lateralmente con i fari: si nota bene la presenza della luce posteriore, ma la visibilità complessava non è molto elevata: si affida solo ai catadiottri fissati ai raggi delle ruote
ANTIFURTO
La K2 XL non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso
ACCESSORI
Purtroppo questo telaio non prevede il montaggio di un portapacchi Al massimo si può montare una borsa anteriore (ma attenzione alla piegatura) Lo zaino è praticamente d’obbligo per portare le piccole cose di ogni giorno (come ad esempio un poncho per i giorni di pioggia)
I normali accessori da bicicletta pieghevole sono montabili senza problemi
L’adozione di un seggiolino per bimbi è, per quanto detto, preclusa
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La K2XL è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33 Sul telaio è riportata la conformità alla normativa 15194 relativa all’assistenza elettrica
La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile, con un costo di 50€, fino a 5 anni con uno sconto via via decrescente sull’acquisto di una nuova batteria
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1569€ ed il pagamento può essere anche rateizzato
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Essendo pieghevole, è molto adatta al trasporto in auto o nel gavone dei camper, ma bisogna valutare le sue dimensioni da piegata per via dei grossi pneumatici
In considerazione della sua piccola lunghezza, è adatta ad essere portata in casa anche se si abita o si lavora ai piani alti perchè entra facilmente negli ascensori (preservandola così dai furti)
Veloce ed agile, ben si presta ad un uso urbano e permette di arrivare a destinazione senza sudare anche in estate
L’autonomia è buona ed adatta anche al turismo; in questo caso l’ottima capacità di affrontare fondi dissestati o difficili consente di utilizzarla senza i tipici limiti delle ruote di piccolo diametro Proprio per il fatto che sembra avere ruote di dimensione “normale”, si può pensare di utilizzarla anche in itinerari lunghi; in questo caso sarebbe conveniente pensare ad una seconda batteria che (visto il peso non eccessivo di 1.9kg ) potrebbe trovare posto nello zaino ... con l’impermeabile e la merenda Con due batterie si possono affrontare percorsi più lunghi di quanto sopporti il nostro “fondoschiena” :-) In alternativa alla doppia batteria, si può portare con se il ben più leggero caricabatteria (580g) e ricaricare –parzialmente- durante la pausa gastronomica (si recuperano 15 chilometri di autonomia per ogni ora di ricarica)
Adatta anche a gite che prevedono un trasferimento in treno Meno adatta ad essere portata in treno quotidianamente per via del peso
Utile anche per muoversi in città collinari per via della sua buona capacità di scalare senza farci venire il fiatone
Ben adatta anche ai centri storici con pavimentazioni ... medievali
In definitiva un mezzo eklettico (se mi passate il gioco di parole) adatto anche ad un uso da parte di più membri della famiglia per la rapidità di adattamento dell’altezza della sella e del manubrio
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
25 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
Italk2
Inserito il - 13/10/2019 : 17:08:14 Grazie per le risposte!!!
La corona credo proprio di cambiarla, il problema è che le ruote da 3" fanno molto attrito e quando sono in falsopiano o leggera discesa non riesco proprio a spingere neanche con la marcia più dura e la bici va piano. Ovviamente si parla di una sensazione personale ma in quella condizione specifica, senza pedalata assistita perché leggermente sopra allo stacco del motore elettrico, mi sento piantato. Nelle discese più ripide questo problema si sente meno (l'altra volta ero con la mia ragazza che ha una bici normalissima e non riuscivo assolutamente a starle dietro nelle discesine e lei non pedalava neanche). Per la questione sblocco velocità me ne farò una ragione… mentre per la batteria sono intenzionato a prenderne una su aliexpress, ho inviato diverse domande al negozio online, mi parlano di Celle Samsung 18650 da 3500 mAh (10S4P), il valore di corrente massima di scarica continua tra i 15A ed i 20A, l'altro dato per la corrente massima per 5 secondi non è dichiarato, il prezzo totale compreso di spedizione è di 233€.
So che è un piccolo azzardo farmele arrivare da un rivenditore asiatico online, ma l'Italwin non mi risponde nulla in merito, ho inviato mail, scritto su messanger, al telefono non rispondono…. vorrei una batteria più capiente e non so neppure se loro possono fornirmela, il negoziante fa lo gnorri e non mi dice nulla. Pix chiedevo per la centralina della batteria perché ho letto che alcune di esse hanno impostato un limite per l'amperaggio. Non essendo troppo ferrato non vorrei comprare una batteria inutilizzabile.
pixbuster
Inserito il - 12/10/2019 : 01:31:29 Ecco ho trovato il datasheet di una delle mie batterie: si vedono dichiarati entrambi i valori : corrente massima continua e corrente massima per 5 secondi
pixbuster
Inserito il - 12/10/2019 : 01:23:19 Italk grazie e benvenuto
Allora: con la corona da 52, a 28.5 km/h, hai una candenza di pedalata di 75 ped/min Se passi alla 60 la cadenza scenderebbe a 65 ped/min che è decisamente più tranquilla Però in salita perderesti un 3% di pendenza massima: se i tuoi percorsi non prevedono salite sopra al 12-15% non sarebbe importante ma se hai tratti con pendenze superiori ti penalizzerebbe
Per la velocità massima credo proprio che non ci sia niente da fare: bisognerebbe forse cambiare centralina (e display) perchè l'attuale ha il cut-off della velocità nel firmware e non si può modificare
Per la batteria non ci sono assolutamente problemi a metterne una con più capacità (è come avere un serbatoio più grosso su una automobile) Però assicurati che il pacco che compri abbia una corrente massima elevata per non farlo affaticare in salita Riferisciti alla "corrente massima continuativa" e non a quella "massima di picco" e controlla che non sia inferiore a 15A Ma su questo argomento spero ti diano informazioni più precise i nostri amici ricellatori che sanno tutto delle batterie
luc_maz48
Inserito il - 11/10/2019 : 19:08:20 Benvenuto!
Buona la 1^ domanda, sono interessato a seguire! La 2^ non bene, poi (secondo me), è meglio che renda/vada meglio per la salita no? La 3^ (non sono un tecnico), però 9,6Ah sono proprio pochini 345Wh per chi la usa in salita! Certo una nuova batteria con 504Wh è altra cosa! A che prezzo?
Grazie e buona serata.
Italk2
Inserito il - 11/10/2019 : 13:47:29 Ciao Pix, da luglio ho acquistato la Italwin K2 xl, mi piace molto, ho alcune cose da chiederti. Innanzitutto complimenti per la tua super recensione!!! Ho trovato che l'ebike anche in assistenza 1 in piano mi porta al limite di velocità, se voglio spingere sui pedali quasi non riesco perché anche con la marcia più dura comunque la pedalata gira quasi a vuoto. Avevo pensato di sostituire la corona da 52 denti davanti con una da 60. Potrebbe aiutarmi ad "allungare" le marce. Un'altra cosa riguarda la velocità e la batteria. Mi piacerebbe incrementare la velocità massima dell'ebike, sai se c'è il modo di settare dal display questo parametro? Ora stacca a 28,5 km/h vorrei aumentare la velocità a 32/35 km/h, so che è illegale però stare sui 28/29 e sentire la bici che attacca e stacca in continuazione non mi piace molto. Per la batteria ho fatto qualche prova e più o meno i dati ricalcano i tuoi (sono a Genova, non è che qui ci sia tanto piano, quindi l'autonomia media andando in pas 1 è di circa 45 km, peso 75 kg), vorrei aumentare l'autonomia, ho trovato su internet un sito che mi farebbe il pacco batteria con celle Samsung a 36V, 14Am ad un buon prezzo. Attualmente la batteria è da 36v, 9.6 Am. Secondo te la centralina riesce a gestire questo aumento di amperaggio? in questo modo riuscirei a percorrere circa 65 km. Se dovessi fare un giro lungo potrei portarmi dietro entrambe le batterie così da stare tranquillo, potrei fare circa 110 km!!!
Grazie di tutto Ciao!!!
Ignivinicius
Inserito il - 13/03/2019 : 19:23:03 Salve pix ho un budget di 3000€ potresti indicarmi una bici pieghevole elettrica . Ti elenco alcune caratteristiche che cerco : leggerezza, motore silenzioso, confort per strada asfaltate con buche. Ho due discopatie è una cervicale ed una lombare e sono basso 1.60 Quindi non so so cosa mi conviene prendere come postura. Grazie in anticipo
tommaso52
Inserito il - 13/03/2019 : 19:13:54 complimenti per il test! poteva essere la bici adatta per l'uso in camper che ne faccio io..peccato solo per la posizione eretta perchè le mie discopatie non ne avrebbero beneficiato!
leonardix
Inserito il - 03/03/2019 : 09:40:48 Grazie Pix, un bel test per una bipetta da andirivieni cittadino o da pendolare! Sempre preciso ed interessante
bubunapoli
Inserito il - 03/03/2019 : 09:37:26 "se la K2 avesse un centrale, per avere la stessa spinta al suolo (con i medesimi rapporti del cambio) il gruppo motore dovrebbe esplicare una coppia di 56 Nm"
più chiaro di cosi...!
Barba 49
Inserito il - 03/03/2019 : 08:32:47 Ottimo, grazie!!!
pixbuster
Inserito il - 02/03/2019 : 23:25:55 Si Barba, hai perfettamente ragione ad avere quelle perplessità e a dire che bisogna valutare caso per caso
Il calcolo non è difficile:
calcoliamo il raggio delle due ruote raggio[m]= diametro[pollici] * 0.0254 / 2
perciò con ruota da 28" abbiamo un raggio di 0,3556 metri con ruota da 21 abbiamo un raggio di 0,2667
per calcolare la spinta al suolo la formula è: (Nm / 9,8) / raggio[m]
perciò: con ruota da 28" e 46Nm abbiamo 13,20 kg di spinta con ruota da 21" e 36Nm abbiamo 13,77 kg di spinta
perciò guadagnamo il 4.3% che non è una gran cosa ma che comunque si sente A questo incremento nel valore della spinta al suolo va poi sommato il miglior rendimento dato dal minor rapporto di riduzione fra motore e ruota
Però il presupposto era che si scegliessero motori con la stessa coppia, non motori uguali ma con rapporti di riduzione interna diversi (e perciò coppie diverse)
Poi rispondo indirettamente a CO2: qui stiamo parlando di coppia di spunto (ed è il valore che tutti i costruttori dichiarano) che è quella che ci permette di partire in salita
Quando poi il motore inizia a girare, la coppia cala per ogni tipo di motorizzazione e, per andare più o meno veloci in salita, diventa fondamentale la potenza di picco
Con la mia nota volevo evidenziare che il solo valore della coppia non è così significativo perchè bisogna calcolare tutto il cinematismo
E per fare un ultimo calcolo: se la K2 avesse un centrale, per avere la stessa spinta al suolo (con i medesimi rapporti del cambio) il gruppo motore dovrebbe esplicare una coppia di 56 Nm
andrea 104KG
Inserito il - 02/03/2019 : 21:00:25 Infatti mi lascia un po' sconcertato che non si arrampichi meglio.. Complimenti come sempre al nostro superpix!
Barba 49
Inserito il - 02/03/2019 : 16:45:20 Verissssssimo!!!
Solo che non ne conosco le caratteristiche di RpM e coppia...
MilleMiglia
Inserito il - 02/03/2019 : 12:00:18 Il Nine c’è anche 5*12 (coppiosissimo) e 12*5 (lunghissimo)
claudio02
Inserito il - 02/03/2019 : 09:09:32
Barba 49 ha scritto: sulle ruote di diametro piccolo per poter raggiungere la stessa velocità (mettiamo i 25Km/h legali) vengono montati motori con avvolgimenti diversi e coppia pertanto inferiore,
forse sbaglio ma la coppia nn dovrebbe essere inferiore, ma spostata ad un diverso regime di giri
Barba 49
Inserito il - 02/03/2019 : 07:29:39 Una cosa mi ha sempre lasciato perplesso su questo argomento: Prendendo per buono il fatto che a parità di coppia motrice una ruota di diametro inferiore fa "aumentare" i chilogrammi effettivi di spinta (e su questo non ci piove) occorre però ammettere che sulle ruote di diametro piccolo per poter raggiungere la stessa velocità (mettiamo i 25Km/h legali) vengono montati motori con avvolgimenti diversi e coppia pertanto inferiore, quindi bisognerebbe fare un po' di conti accurati per vedere se alla fine questo presunto vantaggio è reale...
Faccio un esempio per motori che conosco bene, i Nine 205 si trovano in cinque versioni: Si parte dal lentissimo 6*10 (22Km/h su ruota da 28" a 36V e 52Nm di coppia) per passare al 7*9 (27Km/h e 46Nm), poi all' 8*8 (35Km/h e 41Nm) quindi al 9*7 (38Km/h e 36Nm) per arrivare al velocissimo 10*6 (42Km/h e 30Nm)... Se io voglio una bici a norma di legge posso usare un 7*9 su ruota da 28" (27Km/h) oppure un 9*7 su ruota da 21" (sempre 27Km/h) ma il 7*9 ha una coppia di 46Nm, mentre il 9*7 ne ha solo 36: Siamo certi che a conti fatti il 9*7 su ruota da 21" arrampichi meglio del 7*9 su ruota da 28"???
Lascio a Pix un compitino da fare a casa quando avrà voglia e tempo, sono veramente curioso!!!
pixbuster
Inserito il - 01/03/2019 : 23:20:34 Grazie dell'apprezzamento
---
Vorrei fare una precisazione tecnica sulla coppia: essa è l'espressione della "forza torcente" che agisce su un certo asse (ad esempio l'asse dei pedali sui motori centrali e quello della ruota sui motori hub)
Ma quello che ci fa "muovere" non è la coppia bensì la spinta che la ruota esercita sulla strada
Allora: la coppia di un motore centrale va divisa o moltiplicata per il rapporto del cambio inserito; se ad un giro di pedale corrisponde un giro di ruota (perciò con un rapporto molto corto tipico dei rapporti corti delle MTB) anche la coppia è uguale su pedali e ruota Se il rapporto è cortissimo (cioè quando il pignone è più grande della corona) la coppia alla ruota è più grande di quella indicata per quel motore Se il rapporto è lungo (tipicamente da pianura) o se non è così corto (come sulle bici da turismo) la coppia alla ruota è minore di quella che il motore esplica sull'asse del movimento centrale
L'hub trasmette direttamente la sua coppia alla ruota e tale coppia non dipende dal cambio di marcia
Ma abbiamo detto che quel che ci interessa è la spinta che esercita la ruota
Allora supponiamo di avere alla ruota 30Nm (e dimentichiamoci se la fornisce un hub o un centrale)
30Nm significa che se il raggio della ruota fosse di un metro (cioè 79" !!!!!) avremmo una spinta sul terreno di 30N che sono uguali a circa 3 kg
Con una ruota da 28" (raggio uguale a 35 cm) la spinta - sempre con gli stessi 30Nm - diventa 8.5 chili
Ma con una ruota da 21" (come ha la K" XL), gli stessi 30Nm diventano 13 chili si spinta
Ecco che diventa chiaro perchè un hub su una ruota piccola spinge agevolmente in salita la bipa
andrea28
Inserito il - 27/02/2019 : 10:30:34 Sai che ti dico: Grazie Pix mi mancava un bel Test. Non penso sarà mai la mia bipa è comunque interessante. Caio e COMPLIMENTI
marianor
Inserito il - 27/02/2019 : 10:11:16 grazie Pix per il sempre esauriente test,non credo che sarà mai la mia bipa,in linea di massima le pieghevoli non sono per me per varie ragioni,e poi col gruppo five non vado molto daccordo....
hanno comunque fatto un bel lavoro,forse l'avrei pensata a 48v per darle quella schiena in più che la farebbe diventare davvero un mezzo hot.
comuqnue 30nm su un hub non sono mica male,io sul hub della emootika a 48v viene dato 42nm e spinge davvero molto
ribadisco grazie per i test che hai fatto e che continui a fare,a me sono serviti molto,e penso non solo a me. ciauu
bubunapoli
Inserito il - 26/02/2019 : 19:36:15 Pur interessando ormai a pochi (la gente è sempre più orientata ai centrali) bisogna ammettere che gli hub di "ultima generazione" sono più performanti di quelli di qualche aa fa. Da un motorello di appena 30 nm si possono avere buone performances.
Grazie Pix della prova, come sempre.
luc_maz48
Inserito il - 26/02/2019 : 18:01:25 Ok, grazie!
pixbuster
Inserito il - 25/02/2019 : 22:24:51 (Grazie a tutti)
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luc_maz48 ha scritto: Il cavalletto, sembra un pochino "corto"! E' allungabile? Se no!
no no, il cavalletto è giusto e tiene efficacemente in equilibrio la bipa: è che il pavimento medioevale della piazza è in discesa e mi veniva la bipa storta nella foto
luc_maz48
Inserito il - 25/02/2019 : 21:41:01
Messaggio di pixbuster
Ottimo Report Test, grazie Pixbuster!
Il cavalletto, sembra un pochino "corto"! E' allungabile? Se no!
claudio02
Inserito il - 25/02/2019 : 17:16:21 K2 XL è anche la mia taglia
Miura72
Inserito il - 25/02/2019 : 14:14:14 Grande Pix come al solito bel report Mitico Pix
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