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PPL
Utente Normale
Puglia
80 Messaggi |
Inserito il - 02/10/2009 : 16:29:06
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Ripropongo, leggermente rielaborata, la casistica di alcune pedelec di fascia bassa, limitando il confronto ai prezzi di listino, quindi senza incentivi statali, ormai esauriti.
Tra i modelli che è possibile acquistare presso la grande distribuzione, anche a prezzi intorno ai 300 euro (dipende dalle promozioni del momento), vanno citate anzitutto: * la EL24000A della Masciaghi * la Esperia, con in più il cambio, della quale si è già parlato in questo forum, e che ha una gemella nel modello Cobran Vita+.
Passiamo quindi alle cinesi più economiche, di cui si trovano modelli del tutto simili in rete, spesso completi di cambio, cestino e bauletto, quali ad esempio: * a 360 euro; * a 390 euro * a 410 euro; * STELLA ST Cicloone a 506 euro + spedizione, più conosciuta o comunque citata nella sezione dei "prezzi ufficiali" di questo forum.
Altri modelli diversi e poco accessoriati, sarebbero: * SCHIANO ad appena 370 euro, poco accessoriata, di cui si parla sul forum QUI e QUI (vecchie discussioni); * myBike-E1 V2 a 440 euro, dichiarata SENZA GARANZIA; * l'AZZURRA Farfalla a 550 euro, di produzione Italwin (quella in foto è ben diversa dal modello 2009, che può essere visionato QUI); * Dinghi Pony a 590 euro. Solo gli ultimi due modelli sono di marche italiane note, per cui si trovano facimente dai rivenditori locali.
Un discorso a parte merita la bici Electricity Beghelli, anch'essa poco accessoriata ma leggera, con cambio e addirittura con batteria al Litio! Se ne parla da inizio 2008 e su e-bay il prezzo sembra essere meno della metà di quelle più note pari categoria/caratteristiche come ad esempio la gemella LIBELLULA di Ecopoint, Prato, di cui si parla QUI); nello stesso listino Beghelli era venduta a 900-950 euro. QUESTO è un pdf con le informazioni di riferimento. Pare che il modello sia difficilmente disponibile per la vendita diretta, mentre è tuttora acquistabile come "gadget"... Per l'assistenza occorrerebbe far riferimento a quella Beghelli, che garantisce sia sulla possibilità di semplici "riparazioni" in loco tramite i loro centri assistenza regionali (parliamo più che altro di eventuali sostituzioni di batteria o di pezzi), ma anche sulla eventuale sostituzione dell'intera bicicletta in caso di grossi malfunzionamenti della parte elettrica.
Vanno quindi citati i modelli MACOPEL Macobike Classica, Top Iron e Boomerang, intorno ai 620-640 euro.
Vi sono infine i modelli base "ufficiali" della Italwin: SPRING a 630 euro, senza forcella anteriore ammortizzata e credo anche senza cambio (più o meno allo stesso prezzo dovrebbe essere disponibile anche la identica mi.gi. Sissy), meno diffusa ma a cui è stato aggiunto il cambio), e Beauty/Beauty Sprint intorno alle 700 euro (anche in questo caso vi sono le analoghe mi.gi Francy e July, meno diffuse ma più economiche, a 610 euro). La convenienza delle Italwin per chi vive al Sud, come nel mio caso, sarebbe essenzialmente nella presenza in zona del rivenditore, più che nel prezzo.
Infatti, oltre alle già citate mi.gi., simile alla prima e apparentemente ben accessoriata sembrerebbe essere questo modello, che costerebbe appena 440 euro. Della stessa ditta e ancora allo stesso prezzo anche il modello con batteria centrale (tipo Dinghi), senza bauletto ma con forcella anteriore ammortizzata. Tuttavia entrambi questi modelli vengono dichiarati esauriti...
Concludo questa rassegna citando alcuni modelli molto più diffusi ed "assistiti", ma anche più costosi, che rientrano già nella fascia media, almeno per il prezzo (790 euro): * l'ATALA Ecocity, di cui si parla in questo 3d; * le Dinghi City/Dinghi Special.
Sperando che la mia ricerca possa essere di qualche utilità a chi cerca un modello economico, vorrei alla fine far constatare come il risparmio reale diventa possibile solo acquistando "a distanza" bici importate dall'oriente e quindi con poche possibilità di assistenza in loco (questa potrebbe ridursi più che altro all'invio di qualche pezzo ma con il probabile rischio di dover rispedire l'intera bicicletta per questioni più serie). In presenza di cospicui incentivi, invece, la platea si amplia all'acquisto di marche più note e diffuse in Italia - specie Atala, Italwin e Frisbee/Dinghi - ma senza farsi troppe illusioni sull'esperienza dei rivenditori/riparatori al Sud (come dimostra anche lo scarso "appeal" degli stessi incentivi): il vero vantaggio dei modelli italiani più diffusi, in caso di problemi, resterebbe essenzialmente quello di poter portare la bici al venditore locale e demandare ad egli stesso l'eventuale invio in fabbrica!
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 02/10/2009 : 23:47:52
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grazie per questa documentazione |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12353 Messaggi |
Inserito il - 02/10/2009 : 23:57:31
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Si, bellissimo lavoro PPL ! Grazie |
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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