El ciclo è nata da un gruppo di persone che amano l’ambiente e l’ecologia e hanno pensato di produrre biciclette elettriche italiane tecnologicamente avanzate, di qualità e a norme CE. Le nostre biciclette a pedalata assistita hanno un’autonomia da 40 a 60 km e permettono di circolare liberamente su qualunque strada, silenziose e senza inquinare. Possono raggiungere fino a 25 km/h di velocità e hanno un costo di ricarica di soli 5-6 centesimi. El ciclo ci tiene a mantenere lo stile e le caratteristiche della bicicletta italiana costruita con tecniche artigianali. Anche tu con l’utilizzo di una bicicletta El ciclo potrai migliorare la qualità dell’ambiente e gustare il piacere di pedalare senza fatica con un prodotto realizzato nel nostro paese. Siamo sempre a disposizione del cliente per la garanzia e l’assistenza.
Molto bella l'officina e la presenza di macchine utensili sia tradizionali che CNC (autocostruita? sono anni che vorrei costruirmene una tutta per me, ma rimando sempre) Avere a casa un officina cosi' sarebbe come stare nel paese dei balocchi
Molto bello il fatto che si costruiscono i telai da soli, saldandoli per dipiu' a TIG!!!!! Mica bau bau micio micio
Molto bella la musica, le bici , la poesia, e tutto il contorno compresa la sella che tanto piace al nostro elle
Mi piace il negozio che valorizza il prodotto Mi piace che ci sia qualche produttore italiano che mette sul mercato prodotti, se non esclusivi, almeno raffinati Però lomologazione su così tanti modelli è un affare costosissimo e, se per di più realizzano i telai in proprio, temo che il prezzo sia inavvicinabile
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
pixbuster ha scritto: Però lomologazione su così tanti modelli è un affare costosissimo
puoi spiegare meglio?
edit comunque guardando i telai non credo che siano tutti fatti da loro... p.e. pieghevole e cruiser scommetterei di no e anche quelle in acciaio non sono sicuro... guarda p.e. http://www.cicliblume.it/site/ --- la loro mi sembra più una capacità di combinare idee e forse inventare qualche soluzione, che nnon è poca cosa, soprattutto se si accompagna alla capacità di creare un'atmosfera...
forse mettere in evidenza è improprio, ma magari se il nostro principe dei collaudatori li invitasse a darci un listino o in futuro programmare una prova...
(quello che non mi convince moltissimo è il cambio un po' ridotto, ma immagino che a richiesta possano fare di meglio)
Elle intendo dire che l'omologazione richiede prove di resistenza e verifiche di compatibilità elettromagnetica che devono essere ripetute per ogni modello; farlo su sei serie, che necessariamente avranno bassi numeri di vendita, credo sia un investimento molto forte che incide moltissimo sul prezzo di vendita All'avvio della produzione, mi sarei aspettato una gamma di prodotti molto più ridotta
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
lo sai che questi fatti dell'omologazione mi sono un po' ostici: come funziona l'omologazione (che non è ancora legge, vero?), essendo classici kit bafang non basta l'omologazione del kit?
alcune bici alla fine del filmato mi sembra di averle viste dalle mie parti in versione muscolare,le vende un negozio che si chiama "ciclo 2005" ma che non ha un sito internet,comunque volevo fare un piccolo appunto,ci si vanta del fatto che sia una produzione italiana e poi gli si da un nome spagnolo?
alcune bici alla fine del filmato mi sembra di averle viste dalle mie parti in versione muscolare,le vende un negozio che si chiama "ciclo 2005" ma che non ha un sito internet,comunque volevo fare un piccolo appunto,ci si vanta del fatto che sia una produzione italiana e poi gli si da un nome spagnolo?
Elle, sull'obligatorietà dell'omologazione non ci ho capito molto nemmeno io Ma mi dicono i Costruttori (quelli che hanno omologato i loro modelli) che è una norma già esecutiva e necessaria in caso di cause giudiziarie
La rispondenza alle norme può essere autocertificata, ma in tribunale deve essere poi provata Se la certificazione è ottenuta da un Ente terzo, la cosa è molto più facile (e più sicura per l'acquirente)
Per quel che riguarda l'automatismo dell'omologazione utilizzando un kit: non c'è Ci sono dapprima da omologare i requisiti meccanici della bici e poi i cablaggi (di cui il costruttore del kit non può assumersi la responsabilità), la batteria e la sua protezione meccanica ed elettrica e, "last but not least", la "compatibilità elettromagnetica" che deve essere controllata proprio perchè da modello a modello cambiano disposizione dei componenti e cablaggi
Mi raccontavano in Atala e in TCM che queste prove non solo sono costose, ma che devono essere ripetute ad ogni modifica anche modesta del modello per cui ampliare la gamma è un grosso investimento
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Se qualcuno dei nostri esperti in leggi ha notizie riguardo all'obbligatorietà ... sarebbero gradite
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Edit:
appena posso mi metto in contatto
edit edit
Belle le Blume: le fabbricano a pochi km da casa mia e sono stato sul punto di comprare da loro (e me la realizzavano con le modifiche da me richieste) una trekking ma poi ho comprato una seconda elettrica
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Se qualcuno dei nostri esperti in leggi ha notizie riguardo all'obbligatorietà ... sarebbero gradite
quoto
anche perché vedo vendere in europa kit da migliaia di euro come bionx o heinzmann - o altri che valgono molto più di tante bici già fatte - e sono un po' insospettito da tutta questa voglia di regole...
è carina l'atmosfera del filmato ma mi pare che come innovazione ce ne sia pochina (in fondo sono dei bafang montati su bici normalissime)comunque visto che anche i nomi più altisonanti non fanno di meglio anche queste "el ciclo" meritano una menzione.
elle ha scritto: e sono un po' insospettito da tutta questa voglia di regole...
QUOTO
e aggiungo, forse non e' neanche il caso di cercare di capirne di piu' sulla legge. In un ottica decostruzionista, infatti cio' equivale a seguire la loro "narrazione" o piu' prosaicamente fare il loro gioco; di un argomento odioso, meno se ne parla meglio e', bene o male che se ne parli lo si rende noto.
Il mio vituperio e tanti auguri di fallimento/rovina vanno a qualunque ditta che progetti di superare la concorrenza con sti mezzucci da azzeccagarbugli invece che facendo prodotti migliori e meno costosi.
Modificato da - jumper in data 03/03/2011 20:05:54
Da quello che so non sono le ditte produttici di bici elettriche ad avere interessi in queste regole: il loro mercato è diverso da quello dei kit che comunque rappresentano una quota marginale del mercato
Sono i costruttori di scooter che si stanno arrovellando (a livello europeo) per non veder calare drasticamente le vendite dei loro prodotti e cercano di ostacolare TUTTE le bici elettriche
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Da quello che so non sono le ditte produttici di bici elettriche ad avere interessi in queste regole: il loro mercato è diverso da quello dei kit che comunque rappresentano una quota marginale del mercato
Non sono d'accordo, se i kit costituiscono solo una nicchia nel loro uso diretto, come tu dici, possono diventare un LORO GROSSO problema nell'uso indiretto. Cioe' quando una piccola (o grande) ditta decide di produrre bici elettriche montando sostanzialmente dei kit su modelli muscolari. Quante bici commerciali pronte oggi si basano sul KIT BAFANG? ANAND o altri motori cinesi? tantissime.
Non e' solo la mia opinione, infatti ricorderai sicuramente i vari tentativi , da parte di produttori e distributori, di TROLLARE con utenti fake negli anni passati proprio su questo (e altri) forum. Le argomentazioni erano sempre le stesse. Norme , leggi, bollini blu
Sono i costruttori di scooter che si stanno arrovellando (a livello europeo) per non veder calare drasticamente le vendite dei loro prodotti e cercano di ostacolare TUTTE le bici elettriche
Non sono d'accordo neanche su questo, infatti se guardiamo in prospettiva quel mercato, vedremo una immensa spinta sia da parte dei costruttori che dei legislatori ad abbandonare le piccole cilindrate e i mezzi leggeri a favore di mostri 400cc , 600cc e addirittura 850cc I cinquantini, piccoli economici e parsimoniosi (~50 km con un litro) sono stati uccisi dagli obblighi di casco (comprensibile), targa (sopportabile) e infine assicurazione RC (assurda, visto che un 50 ino che ferisce qualcuno e' mooooolto raro) che costa come saprai anche 500 euro/anno , molto piu' che per gli scooteroni 150 e oltre.
Segno che il mercato degli scooter ICE punta in alto, sui comodosi scooteroni , e ora sui 3-4 ruote (prima vera rivoluzione) proponendoli come sostituto dell'auto , non di un inesistente bici o di defunti ciclomotori 50
Modificato da - jumper in data 04/03/2011 01:12:05
Buonasera, fa piacere leggere tanti commenti e critiche perché possono sempre rivelarsi costruttive. Volevamo iscriverci prima a questo forum ma non abbiamo fatto in tempo. Abbiamo visto che è molto frequentato e utile per condividere pareri e opinioni sul mondo delle biciclette elettriche. Innanzitutto ci tengo a ringraziare per i complimenti che avete fatto riguardo al video. E' stato girato mentre il telaista italiano con cui lavoriamo realizzava la bicicletta CARGO (che trovate sul nostro sito www.elciclo.it in pagina PRODOTTI). Il sito è stato aggiornato e ora potete trovare le immagini della bici finita. Il design è nostro. Per quanto riguarda il nome della nostra azienda l'abbiamo scelto perché "el" si riferisce a "elettrico" e "ciclo" a "bicicletta". Può sembrare tendente allo spagnolo e avere significati diversi ma ci è piaciuto così e speriamo porti bene. Riguardo alle biciclette posso garantire che sono tutti telai fatti in Italia da un telaista italiano. Anche la cargo come avete visto è fatta da noi. Le uniche eccezioni riguardano la pieghevole, che è di importazione ma di ottima qualità, e il telaio del modello BEACH che è importato ma tutto l'assemblaggio è fatto in Italia e i componenti sono italiani. Riguardo ai prezzi posso dire che sono pienamente in linea col mercato delle bici elettriche. Fa piacere comunque discutere apertamente con altre persone riguardo a questi temi. Se avete delle curiosità o dei dubbi non esitate a contattarci (contatti sul sito www.elciclo.it). Possiamo anche rispondere qua sul forum.
Roberto Marin, El ciclo - biciclette elettriche di qualità prodotte in Italia, Vigevano
el.ciclo.vigevano ha scritto: Per quanto riguarda il nome della nostra azienda l'abbiamo scelto perché "el" si riferisce a "elettrico" e "ciclo" a "bicicletta". Può sembrare tendente allo spagnolo e avere significati diversi ma ci è piaciuto così e speriamo porti bene.
Anch'io penso che sia un marchio carino, al di la delle battute. E condivido la vostra scelta, lo spagnolo evoca sempre gioia e vivacità. Vi porterà un sacco di fortuna. Vi faccio tantissimi auguri di grandi successi. Si sente tanto bisogno di gente che mette passione per le cose che si fanno, come voi.
_________________________________ Know your machine... Enjoy Racing (Dennj LiIon 7s15p) 07/07 - HopTown Electra Glide 12/10 - Helkama e2800 04/08
Modificato da - necknecks in data 16/03/2011 23:41:44
Grazie per la presentazione, fa sempre piacere conoscere un artigiano vero, non un semplice "spacciatore" di prodotti stranieri. Mi associo ai complimenti e vi auguro di avere successo...