Ciao a tutti, specie ai "bipers" romani. Sono arrivato oggi a Roma e ho con me la mia nuovissima bipa Kona Ute elettrificata con bbs01. Resto a Roma fino a domenica, ben sei giorni! Farò dei bei giretti sulle colline fuori Roma. MI piacerebbe incontrare qualche amico del forum e magari andare a fare un giro sul GSA Grande Sentiero Anulare! Se vi va contattatemi e io già da domani mattina sono operativo!!!! Anche via Cell o sms 3487010085. Grazie!
2011-2014 Carver Houston Man - 8800 km 2014 Kona Ute + Bafang BBS01 - 1300 km
Grazie Leonardix, domani ci incontreremo senz'altro! E a proposito di lucchetti mi sono portato via un abus granir un abus fisso un trelock magnum e un altro lucchetto della decathlon. Ci vorrà circa un quarto d'ora per armarli tutti ad ogni sosta... Comunque starò all'occhio! Grazie della raccomandazione. Ma i maglioni tirolesi a cosa servono?
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@baldiniantonio:i maglioni serviranno ai pinguini che incontrerete!
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Aspettando il report...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Incontrato il simpatico e gentile Rougegan nella sua sosta per il pranzo, bellissima e particolare la sua bipa verde col centrale bafang ed una batteria tanto capiente quanto piccola!
Speriamo di incontrarci nuovamente, magari in primavera, per un giro insieme dalle nostre parti!
e io sono a mille km di distanza circondato dalla neve...
comunque auguri a tutti voi e a Leonardix pure di pronto ristabilimento!
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
.... mi dispiace di non poter fare da guida, ma sono davvero mezzo malaticcio!
Ciao, ancora auguri! L.
Dai, riprenditi presto!
@Rougegan: Buona permanenza a Roma!
E poi... raccontaci tutto!
Buon Anno!
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
eh, sì, rougegan, fai qualche foto, mi raccomando!!!
grazie x gli auguri a tutti
@pilota, 1000 km da Roma e con la neve? ho qualche idea...
comunque, ragionando sui tuoi indizi sia geometricamente che metereologicamente, la zona presumibile (molto ampia) è quella sul bordo esterno dello "spicchio" giallo, giusto?
Unica consolazione, un sole netto padrone del cielo.
Partenza incerta per il traffico e per i dubbi sulla direzione da scegliere.
Le vie della zona Quarto Miglio, alla periferia sud di Roma, sono piuttosto banali e disincentivanti, tanto che mi verrebbe voglia di tornare in albergo.
Una di queste porta all'Appia Antica e la attraversa, con il suo fiume di auto del tutto indifferenti alla Regina di tutte le strade. Erode Attico è il nome di questo moderno nastro di asfalto, indegno perfino del nome di via o di strada.
La luce radente, come quella di un tramonto che inizia alle nove del mattino e termina alle quattro del pomeriggio, illumina ogni superficie verticale e la fa risaltare in modo prepotente sugli sfondi azzurri del cielo o su quelli vividi della vegetazione che qui a Roma è pressoché tutta sempreverde.
La luce radente è il solo vantaggio di dicembre.
La via Appia Antica suscita continue emozioni che raccolgo pedalando come se le pescassi con la rete a strascico: il selciato che so essere stato calcato da tutti gli uomini immensi della Roma Imperiale, i pini marittimi in fila ad aspettare inutilmente il loro ritorno, che pare invocato dalle centinaia di iscrizioni marmoree che ne punteggiano il percorso, e altre ancora.
Bastano due minuti e a questa meraviglia si aggiunge magicamente anche il silenzio. Qualche cane che abbaia in lontananza, il ronzio normalmente inavvertibile del motore centrale. Per non so quale particolare conformazione plano-altimetrica della zona, sparisce dalla vista qualunque costruzione che abbia meno di un millennio.
E non c'è nessuno.
Mi devo fermare a decifrare ogni iscrizione perché chi l'ha incisa lo ha fatto con l'intenzione che essa attraversasse i secoli e potesse quindi arrivare anche ai miei di occhi. Non mi è possibile rimanere indifferente. Dietro ad ogni segno c'è una storia importante dato che a quei tempi non scrivevano sui muri banalità come fanno oggi per magnificare un dentifricio o una pomata per il mal di schiena.
Mi trattengo di proposito dal fotografare perché sono sempre più convinto che la sovraesposizioni alle immagini mi tolga la capacità di gustare quello che vedo. Se vuoi vedere un fiore va a vedere un fiore vero e non demandarne l'interpretazione ad una foto. Ma qui il discorso si complica.
Un tratto in discesa più marcata conduce l'antenata di tutte le strade verso la contaminazione con il traffico di tutti i giorni, per un breve tratto, fortunatamente. Poi di nuovo su verso le catacombe di san Callisto dove già i giapponesi scesi dal pullman si incolonnano per calarsi tra i loculi sotterranei, pieni di ossa.
Mi chiedo che cosa mai costringa il turista ad abbuffarsi di ogni opera d'arte o di ogni vestigia di culture spesso sconosciute anche agli abitanti delle città che le conservano.
Come tutti noi nulla sappiamo delle complesse millenarie vicende degli imperatori del Sol Levante, eccetto forse qualche professorone, questi turisti certamente nulla sanno della nascita del cristianesimo e del consolidarsi della sua spiritualità.
Capirei se vedessi un giapponese o due all'anno calarsi nei cunicoli di queste catacombe, ma vederne cento ad ogni ora di tutti i santi giorni dell'anno mi fa ritenere che sia tutta una pantomima, un modo per vincere la noia senza i complessi di colpa dell'ozio, se non addirittura del vizio, a cui io indulgerei volentieri, come d'altronde sto facendo adesso che snobbo gli inviti ad entrare sputati nel piccolo megafono da un panciuto e svogliato custode e proseguo a pedalare verso la Città Eterna.
Da questo ultimo tratto di Appia Antica lo sguardo può lanciarsi per chilometri verso i profili delle tante cupole e dei monti in lontananza. E quando lo sguardo può spaziare così liberamente io sto in genere un buon 50% meglio.
Questo ben d'Iddio finisce appena al di là di un normale cancello. Fuori sarebbe ugualmente affascinante se non fosse per il traffico, per il rumore, per la pubblicit,à per i semafori, per la gente e per lo sporco distribuito un po' dappertutto.
Per salvarmi pedalo sui marciapiedi, attraverso gli incroci sulle strisce zebrate con la bici a mano, pazientemente.
Arrivo al Colosseo, lo supero e prendo via dei Fori Imperiali fino a Piazza Venezia, ma non mi fermo. Tra venditori ambulanti, gladiatori e il frenetico brulicare di turisti io sono un corpo estraneo. Come me, nessuno è realmente interessato ad entrare in contatto con quelle testimonianze così importanti per la civiltà occidentale, ne forse potrebbe anche se volesse dato il caotico affollamento.
E poi tutti camminano guardando lo schermo dell'iPad tenuto alzato a braccia allungate sopra le teste degli altri. Oppure si fanno i selfie aiutati da una selva di bastoncini telescopici alla testa dei quali hanno affidato i loro preziosi smartphone. Questi bastoncini sono spacciati da un incredibile numero di pusher indiani o senegalesi, quelli stessi che se piovesse proporrebbero ombrelli.
Con la bici si attraversano con soddisfazione le vie e le piazze, tutte notissime, fino ad arrivare a Castel Sant'Angelo è da lì a San Pietro.
Il colonnato del Bernini abbraccia una coda di turisti che, dall'entrata della Basilica, si allunga in senso orario a cerchio per l'intero suo sviluppo. Saranno seimila e tutti a guardare la mia strana bicicletta sulla quale pedalo meravigliato di come qualcuno possa aver, sia pur provvisoriamente, compromesso l'equilibrio architettonico del sagrato con un accrocchio di casette di legno che a mio avviso richiama più una scenografia da film western che la grotta di Betlemme.
Avanti ancora sul Lungotevere fino a svoltare verso piazza del Popolo e da questa su, su, fino alla famosa terrazza del Pincio, anch'essa infestata, specie da turisti con bambini.
Non so se sono più meravigliato io a guardar loro o loro a guardare la mia bicicletta station wagon.
Qui impazzano i seagway, che avanzano impettiti in piccoli branchi di tre o quattro, disturbati dai pericolosi risciò a quattro posti, quelli che ogni turista se la gode a pedalare, tranne uno che fa finta.
Villa Borghese e poi il Parco di Villa Ada mi riportano fuori a tirare nuovamente un respiro. Seduto sulla panchina al sole in fronte al laghetto saluto una vecchietta, dato che mi passava piuttosto vicino, con un normale buongiorno. Lei stupita mi ha chiesto se la conoscevo e alla mia risposta negativa, rincuorata da un così piccolo cenno di buona educazione, mi ha detto: La benedica Iddio.
Sarà, ma la batteria ha recuperato subito una tacca.
Poi è la volta di Leonardix, reattivo Jobikers romano, passato gentilmente a salutarmi al Florian's di Piazza Indipendenza e a darmi lo spunto per la pedalata di domani ai due laghi. Segno che Jobike è proprio una community.
Taccio del rientro a ritroso sull'Appia Antica perché non vorrei sembrare esagerato nel definirla il luogo più evocativo della giornata e forse dell'intera prossima vacanza.
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Complimenti ancora, specialmente dopo il bellissimo report-racconto!
Oggi c'è il sole ma le temperature sono polari ed il giretto castellano dei due laghi sarà quantomeno "freddino" dai che in primavera con temperature più adatte organizziamo un raduno-weeked in bipa degno di essere ricordato
Copriti bene e per qualsiasi cosa contattami, ciao, L.
Concluso il 2014 in fredda bellezza con il giro dei due laghi suggeritomi dal l'ottimo Leonardix, e poi dal caloroso capodanno presso amici romani, mi accingo oggi a girellare per il parco della Caffarella e alte zone della magnifica via Appia Antica.
Eccovi alcune foto
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Ancora il lago di Albano
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Ecco la piana a est del lago di Nemi
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Purtroppo alle 4:00 di notte rientrando in albergo con la mia macchina mi si è rotto il cavo della frizione. Non vi dico. Attraversare Roma in prima senza mai potersi fermare neanche ai semafori rossi. Comunque c'è l'ho fatta. Adesso cerco una officina per domani. Non proprio un bell'inizio 2015....
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Wow, complimenti per la resistenza al freddo! Devo dire che ero un poco preoccupato... ma è evidente che data la provenienza nordica i nostri freddi per voi sono ben poca cosa Sono contento che ti sia piaciuto il giretto, in primavera/estate rende meglio, ma anche la versione invernale ha il suo fascino
Speriamo bene per l'auto beh a questo punto tienici aggiornati sui tuoi giri e sulla riparazione ...buone pedalate romane!
insomma non mi posso allontare un momento senza dovermene pentire?
un jobiker da Vicenza arriva in bipa fino a pochi km da casa mia e non ho nemmeno il piacere di offrirgli qualcosa... e meno male che almeno Leo è sceso dal suo "castello" per accoglierti e indirizzarti
Capisco che su Jobike hai scritto abbastanza poco ma hai letto molto dei nostri racconti visto che hai ripercorso tracce per me già...note!
e perbacco la prossima volta aggiungi anche qualche commento qua e là, quando si passano le sere a raccontare di GSA e laghi ti assicuro che fa un grande piacere leggere di amici che da centinaia di km di distanza ti leggono con interesse!
Stasera sono rientrato pure io ma capisco che arrivo tardi, giusto?
ma l'idea di un meeting a Roma tra qualche mese mi piace assai, decidiamo però la data con giusto anticipo, non vorrei mancare pure in quella occasione!!!!
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
@pilota, 1000 km da Roma e con la neve? ho qualche idea...
beh ero a 1000km autostradali che in linea d'aria sono assai meno...e ti assicuro che non ero in Bulgaria!
ma pure tra i boschi e la neve ho trovato una bicicletta per un giretto!
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certo, con la mia BH mi sarei divertito assai di più!
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Ben trovati a tutti! Anche qui, stò leggendo e guardando le seppur poche immagini, però molto significative! Purtroppo tra breve non si vedranno più! Ahimè, archiviate come tante bellissime "Esperienze di viaggio"! Chissa, quanti nuovi utenti si sono persi tutte quelle "Esperienze"!
Buon 2015 sereno a tutti!
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Eccovi un ulteriore report della mia meravigliosa bipa vacanza romana....
È un segno di rispetto, di deferenza, verso questa icona della Roma Classica, voluto dagli oggi criticatissimi vigili romani. Ma è un segno che assomiglia al segno della croce fatto in fretta passando davanti alla chiesa, da chi poi ne combina di tutti i colori.. un po' ipocrita, insomma: tutte le strade moderne che attraversano l'Appia Antica hanno l'obbligo di STOP, ho notato, e le auto dovrebbero fermarsi, ma non lo fanno mai dato che su quest'ultima non transita praticamente nessuno. Pura ipocrisia.
Assieme agli splendidi pini marittimi, molte piante di fichi d'India, agavi e alcuni cipressi snelli mi ricordano che non sono in Veneto, dove gli alberi monumentali sono molto rari e la vegetazione in genere è meno eloquente.
Le ruote della mia bici passano su tratti di selciato originale, posati così come li vedo io nel 189 a. C. cioè 2204 anni fa e come li hanno visti e calcato Cesare, Seneca, ecc ecc.
D'altronde Roma è piena zeppa di vestigia che hanno attraversato i millenni perché i romani avevano la fissa per la durabilità delle loro opere, mica come oggi dove nessuna opera viene progettata e realizzata per durare più di cento anni, per cui solo tra due o trecento anni non resterà granché. Non per niente è detta la Città Eterna
Se gli egizi e i greci profusero impegno e mirabili capacità tecniche per costruzioni legate per lo più alla spiritualità, i romani puntarono sulla loro utilità concreta (strade, acquedotti, fognature...), scelta che li ha portati al dominio del mondo allora conosciuto. Le strade come l'Appia e gli Acquedotti come quelli che attraverso ora nell'omonimo parco, che andrebbero valutati per la complessità dell'opera ingegneristica e non solo per quel che si vede. Veri fiumi d'acqua fresca portati fino al centro della città e da qui diramati a più di mille fontane e fontanelle pubbliche.
Dal parco degli Acquedotti a quello della Caffarella il passo è breve ma complicato. È necessario attraversare una zona vicina alla ferrovia, deserta e degradata che un po' mi fa venire in mente lo spiazzo dove ammazzarono Pasolini. Piste sterrate strette tra canneti, fondo scivoloso e una buona dose di sporcizia dappertutto. Un sottopasso buio e decrepito, poi una salita ripida e finalmente di nuovo un ambiente civile prima di entrare nel parco della Caffarella, un'estensione di centinaia di ettari rimasti integri com'erano cento anni fa, gioiello incastonato tra i quartieri della speculazione edilizia anni '60.
È tutto un susseguirsi di dolci colline separate da valli aperte coltivate, campi verdi e maggesi scuri, che si perdono fino all'orizzonte punteggiato da infinitesimi lontanissimi condomini. Un dedalo di stradine sterrate lo percorre in lungo e in largo, senza apparente gerarchia, così che percorrerle equivale a perdersi.
Pedalando, dopo una curva appare imponente il Casale della Vaccareccia, un enorme agglomerato edilizio fatiscente di stalle, magazzini e povere residenze di mezzadri. Una ragazza seduta sotto ad un pergolato mi racconta che è tuttora abitato da pastori, che lo usano per il ricovero delle greggi e per produrre formaggi nei locali ancora fortunosamente agibili. E non finisce il suo racconto che irrompe veloce nella scena un gregge di pecore belanti, spinto più dalla sete che dai cani verso l'antico abbeveratoio proprio davanti al casale. Niente a che vedere con quello cento, mille volte più grande che si abbevera tra i negozi del centro in questi giorni di saldi.
In una bancarella del mercato a Trastevere compro della frutta e poi salgo al Gianicolo per gustarmela ammirando i tetti di Roma, ben seduto su di una panchina al sole. I turisti a piedi mi fanno un po' pena, sono visibilmente stanchi e taciturni, anche se in coppia, provati da chilometri di scarpinate in centro e dalla fatica della salita per giungere fin qui. In bicicletta, solo io.
Prima d'oggi il primato nella mia personale classifica dei parchi spettava al Vondelpark di Amsterdam, che mi ha stregato in ognuno dei ripetuti ritorni, per l'ipertrofico rigoglìo della natura sia vegetale che umana. Ma il parco di villa Pamphilj, mai visto prima, lo supera largamente. Sazia chiunque la sua estensione. Dà requie ai più inquieti la dolcezza dei suoi crinali. Appaga gli occhi dei più raffinati con le sue fontane, le balaustrate e vari tempietti. Arte pura, benedetta dalla Villa Doria Pamphilj che vi irraggia dall'alto la sua eleganza assieme a questo incredibile sole di gennaio. Incanto dell'insieme e dei particolari, anche quelli minuti, originali, unici, fonti prime di bellezza che da qui si è propagata nel mondo. Non c'è storia.
E penso ai danni della Rivoluzione Francese, che ha distrutto questi mondi sostituendoli con i forconi del popolo, quel popolo incapace di elevarsi e che oggi fa audience per i telequiz e vota tiranni volgari come lui.
Del Tevere c'è poco da dire. Percorrendo al rientro la pista ciclabile tiberina, oltre a due suore che volevano farsi fotografare con gli uccelli, non ho trovato nient'altro da segnalare. Nessun dialogo con la città, impedito da argini troppo alti e verticali.
Meglio così perché ormai è ora di imboccare la via verso la casa di Francesca, dove cenerò con i nuovi vecchi amici di Mediterranea.
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Grazie a tutti e spero proprio che si riesca ad organizzare una tre giorni romana prossimamente .... sono tante le cose da vedere che mi sono perso! Comunque è stata una esperienza eccezionale!!!! A presto Leonardix e PilotaDD e a tutti gli altri.
PS in effetti mi piace più scrivere che fotografare .... Ma la prossima volta mi impegnerò di più !!!!
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Visitare Roma in bici deve essere proprio una bella esperienza, spero di poterla fare in un futuro non troppo lontano.
luc maz 48: la scomparsa dall'archivio dei vecchi report ha lasciato a tutti noi affezionati lettori di jobike un grande vuoto, ma per fortuna abbiamo la possibilità di rileggerli sul sito dell'amico Leo
Se uno è bravo a fotografare la racconta bene! se uno è bravo a scrivere la racconta meglio! La racconta meglio perchè le fotografie si possono anche immaginare e personalizzare poi, con qualche commentino o frecciatina al popolo bue, il racconto viene anche bello e decorato. Bravo rougegan, vediamo se prima dell'estate i cari amici romani ci fanno questo regalo
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Rotolone ha scritto: per fortuna abbiamo la possibilità di rileggerli sul sito dell'amico Leo http://www.leonardix.altervista.org/ certo non troverai i miei insignificanti report, ma la maggior parte delle esperienze degli amici jobikers ci sono.
Rotolone ha scritto: per fortuna abbiamo la possibilità di rileggerli sul sito dell'amico Leo http://www.leonardix.altervista.org/ certo non troverai i miei insignificanti report, ma la maggior parte delle esperienze degli amici jobikers ci sono.
Che ingrato! oggi sei anche in prima pagina!
Cavolo.....ed io che avevo consigliato il tuo sito ad amici che si volevano avvicinare al mondo delle ebike. Quando leggeranno i miei post capiranno........che la bipa fa male
luc maz 48: la scomparsa dall'archivio dei vecchi report ha lasciato a tutti noi affezionati lettori di jobike un grande vuoto, ma per fortuna abbiamo la possibilità di rileggerli sul sito dell'amico Leo
certo non troverai i miei insignificanti report, ma la maggior parte delle esperienze degli amici jobikers ci sono.
Grande vuoto si! Comunque grazie della segnalazione, sono utente già registrato da un pò!
Buona serata!
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Io mi domando perchè continuate a dire che i report "spariscono" . Se permettete è un termine non corretto e chi legge potrebbe interpretare che queste discussioni vengano cancellate e non siano più reperibili.
Mi sembrava di aver spiegato più volte che non sparisce un bel niente, semmai le discussioni vengono spostate nell'archivio storico, non mi pare questa tragedia. L'unico limite di una discussione archiviata è che non ammette più di essere modificata, non certo che "sparisce" e lascia "vuoti incolmabili" .
Non mi pare neanche che siano così difficili da reperire, avete un congruo numero di vie diverse per raggiungere le discussioni archiviate, cito alcune:
1) nella pagina che elenca tutte le categorie di forum, a fianco di ciascuna, c'e' il simbolo della cassettiera e quando ci si passa sopra con il mouse si vede la scritta "visualizza messaggi archiviati" . Cliccandoci sopra, si aprono tutte le discussioni archiviate di quella categoria che sono gestibili come quelle non archiviate, ovvero si possono ordinare per vedere prima le ultime, o per autore o per date ecc.
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Ad esempio, voglio vedere tutte le esperienze di pilotaDD archiviate ? Ordino per autore e cerco la pagina con gli autori che iniziano con la "p" et voilà:
2) Non ricordo chi ha fatto un certo percorso, nè quando . Vado su ricerca avanzata, cerco la parola chiave e metto la spunta su messaggi archiviati. Ad esempio, cerco "parco della mandria":
come vedete non era sparita questa discussione e l'abbiamo ritrovata senza sforzo.
3) Ma può funzionare anche una via molto più breve: Sulla ricerca google in alto di ogni pagina del forum, digitiamo: "parco della mandria" .
Il primo risultato della lista è proprio ciò che cercavamo, anche se è una discussione archiviata.
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4) Siete ancora più pigri ? Andate in google e cercate "jobike parco della mandria" e il primo della lista è ancora il report ricercato.
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nb- ovviamente il punto 3) e il punto 4) funzionano solo dopo che è passato lo "spazzolatore" di google .
Dagli esempi che ho citato, si vede che la reperibilità di un'esperienza non è tanto legata se è archiviata o no, ma piuttosto dall'abilità dell'autore a mettere titoli significativi e parole chiave all'interno che rendano facile la ricerca a chi fosse interessato a consultare quel percorso/luogo .
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
dispiaciuto, sono molto dispiaciuto se ho fatto dispiacere all'amministratore/fondatore del forum! Non volevo assolutamente e di questo mi scuso pubblicamente!
Il mio problema, desiderio era quello di avere le cosidette "Esperienze", naturalmente "di altri" ma in "indice" e non in archivio... per imparare, conoscere, vivere e gioire delle esperienze altrui! ed eventualmente rispondere anche dopo i 3 mesi per eventuali concomitanze! Almeno stagionalmente!
Pazienza!
Come non espresso!
Buona serata a tutti!
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
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ma questa tre giorni nella capitale che vagheggiava Rougegan non la organizza nessuno? magari la attacchiamo subito dopo il prossimo raduno usignolesco se e quando ci sarà? (ma ci sarà, quando ci sarà, dove ci sarà...????)
Intanto ricordiamoci l'imminente raduno viterbese di 2green2fast del 22marzo...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)