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dumil
Utente Senior
Lazio
1484 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:03:43
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Chi può stare appresso 10 ore alla carica di una batteria? Io carico in cantina di notte, non posso certo mettermi una brandina accanto alla bici.
Si pone quindi la questione di trovare sistemi per evitare fatti spiacevoli come quello accaduto a giorgio (casa incendiata e 50000€ di danno). Nel mio caso potrei far danno ad una serie di appartamenti e quindi vorrei trovare un modo per dormire tranquillo.
Io ho una lifepo4, dovrebbe quindi essere più sicura, ma il charger è molto "cinese" e non mi fa star sicuro lasciarlo incustodito a fare il suo sporco dovere.
Qualcuno ha suggerimenti su come implementare un rivelatore di fiamma che stacchi la corrente e magari dia anche un allarmetto?
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maxpoz
Utente Senior
Lombardia
1129 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:16:48
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Io penso che, una volta che c'è fiamma...il danno è fatto. Al massimo io mi comprerò un pò di fibro ceramica (il mio amico la chiama così) che è quella specie di lana di vetro (ma bianca) la quale dovrebbe essere la più resistente alle ate temperature mi pare possa isolare fino a 800 gradi, e la metterò sopra alla batteria (lasciandola comunque arieggiata) in modo da contenere eventuali fughe di fiamma. io ho 2 macchine e una moto nel box!!
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Tecnobike 851 - Joffa's Nine RH205 HS 800w - Ping 2.5 15A 48v
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uuuyea
Utente Master
2051 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:23:12
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Le lifepo4 non incendiano al massimo può farlo il caricatore basta mettere il caricatore dentro ad una scatola ignifuga. Poi in pratica puo incendiarsi anche un filo ma questo può succedere in qualsiasi apparecchio elettronico. Nel caso di Giorgio o erano batterie agli ioni di litio oppure è stato il charger oppure è stato un corto dell'impianto elettrico. Poi se mi permetto non mi sembra il caso di addossare la colpa al venditore prima si deve essere certi di una eventuale colpa che in questi casi è attribuibile solo se dimostri che il venditore era a conoscenza del difetto di fabbricazione o una responsabilità nel settaggio errato dei parametri di carica (nel caso fosse il caricatore tarato male). |
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dumil
Utente Senior
Lazio
1484 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:28:26
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scatola ignifuga? lana di vetro? non troviamo qualcosa di meglio? |
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uuuyea
Utente Master
2051 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:32:06
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Allora la cosa migliore per la sicurezza è avere in casa un estintore pronto all'uso e quando si esce di casa spegnere qualsiasi cosa di elettronico e tutti gli standbye degli apparecchi o addirittura staccare la luce come quando si stacca il gas. Se poi si vuole caricare la bici non in casa ma nel garage o nel box estrarre la batteria tutte le volte dalla bici riponendola in un luogo sicuro lontando da tutto cio che è vagamente infiammabile. Se si ha a che fare con chimiche di batteria pericolose meglio dotarsi di veri e popri bauli ignifughi dove mettere sia la batteria che il caricatore. Maggior sicurezza al momento non mi viene in mente. |
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maxpoz
Utente Senior
Lombardia
1129 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:47:18
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Va be' allora bisogna fare un impianto anti incendio |
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maurice74
Utente Senior
Toscana
1408 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 18:54:01
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domanda: quanto sono stabili, differenziando dal fatto che le stiamo caricando o no, le normali litio (nel mio caso quelle by dennj) Perchè con questi dubbi, visto che le batterie staranno nella borsa e quindi le dovrò rimuovere quando arrivo al lavoro, mi conviene metterle in carica lì. Altra domanda un po' OT....conviene caricarle appena possibile o solo quando sono un po' scariche (e quindi meno di frequente) ? |
------------- E-Merc in fase di riparazione/upgrade (abus bordo - elettrificazione Bafang - batteria Dennj) |
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hp9000
Utente Medio
Lombardia
466 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 20:20:47
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Allora!! 1)Io utilizzo questo apparecchio,che altro non è che un evoluto differenziale magnetotermico a 0,010 Amp che segnala anche la posizione della fase. Dovrebbe garantire lo stacco di corrente appena avviene una dispersione bassissima.L'ho costruito io,ne ho fatto anche un paio di scorta.
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Ma non basta!!!!!!
2)Inseriro' il charge il un contenitore di alluminio aperto da sopra ogni volta che ricarico. 3)Stesso per la batteria. 4)Mi sto organizzando per fare realizzare dei contenitori di alluminio,chiusi ma con valvole di gomma, per inserirci e separare tra di loro i BMS e le celle.
In questo modo dalle batterie o dai charge,anche se escono fiamme farebbero come dei cassonetti e il fuoco si disperderebbe li.
5)Sto cercando un rivelatore di fumo con relè,NON CON SUONO,perchè mi sono costruito un circuito per il box che mi chiama tramite telefono se si apre la porta.Lo collegherei allo stesso circuito per chiamarmi in caso di fumo.
Purtoppo credo che la precarietà con la quale vengono assemblate certe batterie sia la prima causa di tutto cio'. Appena finisco di assemblare il mezzo nuovo mi dedichero' all'assemblamento di batteria con i crismi. Abbiamo BMS attaccati a batterie che è un miracolo se stanno insieme dopo qualche colpo. |
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joffa
Utente Master
3956 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 20:24:38
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I pericoli della ricarica della batteria si possonno a mio avviso dividere in 3 principali gruppi:
1) cortocircuiti per cedimento dell'apparato, ai quali possono andare soggetti virtualmente tutti i sistemi, per diversi motivi. In questo caso l'unico accorgimento valido è essere lì a staccare la spina e/o posizionare il tutto lontanissimo da oggetti incendiabili.
2) chimiche che in particolari condizioni, prevedibili o meno, rilasciano gas pericolosi, come l'ossigeno puro che si incendiano e/o esplodono alla prima scintilla. Questo dipende strettamente dal tipo di batteria.
3) chimiche che in condizioni di stress (es. carichino troppo potente o ricarica imprevedibilmente troppo prolungata o altro) si destabilizzano rapidamente. Questo dipende strettamente dal tipo di batteria.
In ogni caso è buona norma caricare la batteria in un locale ben areato e lontano da suppellettili incendiabili e magari solo in presenza di un umano. E questo vale anche per le piombo, NiCD, NiMH ecc. ecc. di qualsiasi dimensione e capacità.
Spero che ciò aiuti a evitare spiacevoli incidenti. |
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ivanio
Utente Medio
366 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 21:02:11
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E un problema che merita riflessione attenta, invito tutti gli utenti a comunicare problemi di sicurezza che dovessero rilevare, cercando di specificare da chi le anno comprate bisogna capire in quali situazioni diventano pericolose. |
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uuuyea
Utente Master
2051 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 21:41:42
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Secondo me stiamo sconfinando nella paranoia, l'estintore in casa però lo consiglio non solo per le batterie. |
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hp9000
Utente Medio
Lombardia
466 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 21:45:33
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OK OK!Pero' non diamo tutta la colpa alle celle signori!!! Avete mai visto un circuito prendere fuoco??? Io si!! una sola volta ma l'ho visto. Avevo un giradischi il quale aveva pochi watt. Avevo 14/15 anni e cosa ti ho fatto????? Ho raddoppiato gli altoparlanti da 2 ne ho messi 4,ovviamnete senza risultato. La conseguenza è stato un cambio di ohm per l'amplificazione. Per qualche mese è stato ok,ma un pomeriggio mentre ero in cucina sento puzza di bruciato e andando in stanza che ti vedo?????? Da dentro il giradischi si vedeva chiara una bella fiammella che bruciava, e di bbbbbrutto!!!!! Non so cosa abbia fisicamente preso fuoco,io sospetto la pastella che si mette di raffreddamento,ma qualcosa bruciava. Ora !!!!! vogliamo considerare le schifezze che ci assemblano??? Se solo un filo o una saldatura si stacca per le sollecitazioni i BMS o i Charge fanno Puffffffffffffffff. Basta una vite, un bulloncino,oppure un saldatura abbondante che si stacca e fa corto. Secondo me questi sono i veri pericoli,anche per le lifepo4. Nascondiamo anche a noi stessi la verità,ma specialmente gli assemblati che ci offrono sono PERICOLOSISSIMI in relazione ai watt.
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geppetto2009
Utente Medio
Lazio
356 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 21:55:02
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Non si menziona il tipo di estintore da usare in caso di incendio. Ho trovato queste istruzioni della Rockwel Automat.
Sono corrette?
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geppetto2009 1) BTwin7 28" Nine C. RH205 HS / CLYTE 5304 - 48V/27A - 72V/45A (VELTOP smontato a giugno) + 2) EX BTwin7 26" Nine C. FH154 (RUBATA) 3) EX Bici donna 28" Nine C. FH154 (RUBATA) + 4) Pieghevole 12,5" Nine C. RH100 - 36V/17A + 5) Atala Scatto 16" CUTE Q85 36V/12A + 6) Pieghevole 20" CUTE Q85 - 36V/12A 7) Triciclo 20" CUTE Q100 - 24V per nonno Giorgio. Batterie 18,6 Ah ICR18650-26F + 2x36V=72V A123 ECCEZIONALI - 25.000 km percorsi. |
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geppetto2009
Utente Medio
Lazio
356 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:02:30
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A onor del vero le avvertenze sopra si riferiscono alle batterie NON RICARICABILI al litio, ma penso che in caso di incendio, gli estintori a CO2 non vadano bene neanche per le "nostre" LiFePo4 e LiIon. Chiedo conferma. |
geppetto2009 1) BTwin7 28" Nine C. RH205 HS / CLYTE 5304 - 48V/27A - 72V/45A (VELTOP smontato a giugno) + 2) EX BTwin7 26" Nine C. FH154 (RUBATA) 3) EX Bici donna 28" Nine C. FH154 (RUBATA) + 4) Pieghevole 12,5" Nine C. RH100 - 36V/17A + 5) Atala Scatto 16" CUTE Q85 36V/12A + 6) Pieghevole 20" CUTE Q85 - 36V/12A 7) Triciclo 20" CUTE Q100 - 24V per nonno Giorgio. Batterie 18,6 Ah ICR18650-26F + 2x36V=72V A123 ECCEZIONALI - 25.000 km percorsi. |
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paguro
Utente Attivo
Lombardia
820 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:04:09
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io mi sono procurato una coperta antifuoco e un allarme sonoro per fumi. La coperta va bene quasi per tutto, evidentemmente se non si sprigiona comburente (ossigeno) dalla batteria.
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:13:08
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Una soluzione e' mettere dei fusibili termici di adeguati valori nei posti probabilmente piu' caldi di un circuito connessi a monte del circuito. Lo stesso si puo' fare con BMS e batterie. In alternativa, se c'e' logica, far misurare a un termistore la temp e far agire di conseguenza il micro.
basta poco, che ce vo' |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:18:22
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P.S.: una delle cose che distingue un PRODOTTO INDUSTRIALE MATURO (come quelli automotive), da prodotti pseudoartigianali o industriali immaturi, e' proprio l'uso , a costo praticamente zero, di tutta una serie di protezioni come quelle che ho elencato sopra.
Non c'e' una sola ragione, di certo non quella economica dati i risibili costi dei componenti elettronici su scala industriale, per non includere di serie in motori, controller, BMS dei sensori di temperatura o almeno dispositivi di protezione da surriscaldamento
La bici del futuro, io la vedo .... (vabbe' stiamoci zitti e non regaliamo idee..) |
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12352 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:31:39
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Anch'io come Paguro ho messo un allarme di fumo in garage e lo sento in casa quando suona perchè ha una sirena piuttosto rumorosa In inverno, con le finestre chiuse, ho il timore che non riesca a svegliarmi perciò sto cercando una soluzione per trasmettere l'allarme direttamente in casa ma finora non ho trovato una soluzione soddisfacente
Ho anche messo un timer per staccare il caricabatteria dopo 10 ore, che secondo me è un componente comunque pericoloso
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Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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maurice74
Utente Senior
Toscana
1408 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:42:19
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| hp9000 ha scritto: 4)Mi sto organizzando per fare realizzare dei contenitori di alluminio,chiusi ma con valvole di gomma, per inserirci e separare
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dove li trovi/da chi li fai fare? io vorrei farne uno per metterci la batteria ma deve essere preciso... |
------------- E-Merc in fase di riparazione/upgrade (abus bordo - elettrificazione Bafang - batteria Dennj) |
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necknecks
Moderatore
Campania
1417 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:45:43
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Ragazzi, credo che per immaginare misure protezionistiche adeguate dobbiamo sforzarci di immaginare i possibili scenari che portano la batteria all'esplosione. Le ipotesi sono varie. Il post di Joffa è orientato in questa direzione, è la strada su cui lavorare... Personalmente, tra le cause di possibile esplosione in carica, credo possa capitare una sequenza tipo: a) guasto all'alimentatore e sovratensione b) conseguente corto circuito del BMS e esposizione delle batterie alla sovratensione c) esplosione di uno o più elementi della batteria.
Tra le soluzioni lette la coperta ignifuga mi convince. Come pure mi piacerebbe inventare qualcosa di termostatico: basterebbe monitorare la temperature delle sole batterie...
Se invece in una batteria autocostruita si genera un corto interno non c'è proprio niente da fare. Non c'è fusibile che aiuti... |
_________________________________ Know your machine... Enjoy Racing (Dennj LiIon 7s15p) 07/07 - HopTown Electra Glide 12/10 - Helkama e2800 04/08 |
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uuuyea
Utente Master
2051 Messaggi |
Inserito il - 21/02/2010 : 22:52:26
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Le precauzioni di cui state parlando andrebbero prese per qualsiasi circuito elettrico in casa non solo per le batterie. Vero per l'estintore non avevo specificato che per spegnere il fuoco su circuiti elettronici servono estintori a polvere o a sabbia, naturalmente chiedete a chi è più esperto di me in materia. |
Hai bisogno di aiuto? è disponibile il libro "Due Ruote e un Elettrone" >>> http://goo.gl/857ryG |
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joffa
Utente Master
3956 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 00:21:26
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Per mia esperienza, dopo aver cortocircuitato (2 volte, ho postato le foto a suo tempo) la mia LiFePO4 di Ping che uso da ormai 2 anni, quando il BMS và in corto, i mosfet saltano e tutto si ferma lì. Almeno in scarica. In effetti, il BMS ha funzione di protezione anche per il semplice fatto che c'è. E ribadisco che LiFePO4 per ora non se ne sono mai viste nè esplodere nè in fiamme, probabilmente perchè le hanno inventate proprio per evitare questo inconveniente. (leggi i vari test e post in giro per la Rete provenienti da tutto il pianeta). |
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osva
Utente Medio
Lombardia
474 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 00:28:16
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mi piaceva cosi tanto ma ora tute le volte che guardo la mia batteria panasonic mi vengono i brividi troverò un posto all'aperto ma coperto magari sul terrazzo per non farmela fregare ma in casa non la caricherò più e per punizione resterà di fuori anche di notte cosi impara osva |
Fantic XEF 1.9 RACE Brose S-Mag
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dumil
Utente Senior
Lazio
1484 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 01:33:35
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@osva come 100esimo messaggio non è niente male
se dobbiamo preoccuparci anche per le panasonic siamo messi male.
Mi piacerebbe una cosa scenica tipo la pensata di pix che col fumo mi telefona a casa e mi passa il carichino che agonizza. La sirena dubito che la sentirei. La coperta ignifuga o la scatola non sarebbero "soffocanti" per il carichino che già ammanca di ventola? |
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imayoda
Utente Master
Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 03:30:47
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mano a un saldatore; realizzerei un circuito rilevatore di fumo (magari adattando uno di quelli in commercio) che in caso di sirena, metta in corto massa e fase dell'impianto 220 del garage: questo perchè a casa mia il salvavita è unico. La corrente verrebbe spenta e in casa me ne accorgerei per via della lampada di emergenza che si accende... meglio di così c'è solo l'accumulatore disprezzato SLA |
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osva
Utente Medio
Lombardia
474 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 11:58:39
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ciao dumil non mi preoccupo della panasonic come non mi preoccupo dei cellulari sparsi per casa sotto carica magari sulla scrivania o sul mobile di cucina o alle lampade di emergensa che sono sempre in tensione e in parziale ricarica penso che molto dipenda da quanti amper si cerca di ricaricare le batterie li carica batterie della panasonic arriva a 1'8 amper e durante la carica scalda pochissimo io voglio divertirmi di più a usarla ( è quello che faccio meglio) che preoccuparmi della carica e speriamo bene
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Fantic XEF 1.9 RACE Brose S-Mag
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dumil
Utente Senior
Lazio
1484 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 16:33:42
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Io guardo con molto più sospetto il carichino che la batteria, sarà perchè penso come joffa che le lifepo4 siano sicure, mentre il carichino l'ho aperto e penso che sia sempre un miracolo se porta a termine la carica. |
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JamesTKirk74
Utente Attivo
Lombardia
855 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 20:36:04
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@imayoda, fase a terra e salta il salvavita, una resistenza in mezzo da qualche 10k ohm... Fase e neutro rischi piu' danni che benefici! Interessante questa discussione non avevo pensato a proteggermi da eventuali incendi... |
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imayoda
Utente Master
Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 20:45:08
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| JamesTKirk74 ha scritto:
@imayoda, fase a terra e salta il salvavita, una resistenza in mezzo da qualche 10k ohm... Fase e neutro rischi piu' danni che benefici! Interessante questa discussione non avevo pensato a proteggermi da eventuali incendi...
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Hehe.. il mio era solo il principio di funzionamento
userei ben più di qualche resistenza e anche dei condensatori... magari un solo impulso mediato da un timer sulla massa |
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geppetto2009
Utente Medio
Lazio
356 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 21:19:57
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Quoto dumil. Sospetterei più l'innesco dell'incendio dal carichino.
Statisticamente, da questo forum, le LiFePo4 (tutte assemblate in Cina) si sono bruciacchiate nelle zone male assemblate, si sono cortocircuitate, ma non hanno mai preso fuoco.
Non credo che Roberto abbia dato delle LiIon al posto delle LiFePo4.
Di carichini, sempre statisticamente, c'è stata una "strage". (Il mio ha fatto una puzza insopportabile, e non so, se fosse stato tenuto sotto tensione tutta una notte, magari a fiancoo sopra o sotto la batteria cosa sarebbe successo).
Sarebbe da chiedere a Giorgio78 se il carichino e la batteria erano a contatto o uno molto vicino all'altro durante la carica. |
geppetto2009 1) BTwin7 28" Nine C. RH205 HS / CLYTE 5304 - 48V/27A - 72V/45A (VELTOP smontato a giugno) + 2) EX BTwin7 26" Nine C. FH154 (RUBATA) 3) EX Bici donna 28" Nine C. FH154 (RUBATA) + 4) Pieghevole 12,5" Nine C. RH100 - 36V/17A + 5) Atala Scatto 16" CUTE Q85 36V/12A + 6) Pieghevole 20" CUTE Q85 - 36V/12A 7) Triciclo 20" CUTE Q100 - 24V per nonno Giorgio. Batterie 18,6 Ah ICR18650-26F + 2x36V=72V A123 ECCEZIONALI - 25.000 km percorsi. |
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imayoda
Utente Master
Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 22:05:57
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la sicurezza non esisterà mai fino a quando mescoliamo plastica ed alte correnti |
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dumil
Utente Senior
Lazio
1484 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 23:19:10
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Ma insomma un magnetotermico a monte cantina mi preserva da guai brutti? non vorrei dover mettere ben più di qualche resistenza e anche dei condensatori... magari un solo impulso mediato da un timer sulla massa (ma dove e come?)
La discussione penso possa esser interessante, ma si dovrebbero proporre soluzioni pronte all'uso o quasi, o comunque alla portata dei più.
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ma qualcuno ha preso delle batterie da roberto, oltre giorgio, si sa che roba era?
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Crystalyte 406 rear - 48v 20Ah su mtb Alpinestars www.avanzidipopolo.it |
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filcancal
Utente Medio
Piemonte
246 Messaggi |
Inserito il - 22/02/2010 : 23:39:17
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Ma le LiIon sono meno sicure delle Lipo ? |
Jobikers Electri-City Beghelli Jobikers Piramyd Folding Bike 20' |
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imayoda
Utente Master
Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 01:34:23
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| dumil ha scritto:
Ma insomma un magnetotermico a monte cantina mi preserva da guai brutti? non vorrei dover mettere ben più di qualche resistenza e anche dei condensatori... magari un solo impulso mediato da un timer sulla massa (ma dove e come?)
La discussione penso possa esser interessante, ma si dovrebbero proporre soluzioni pronte all'uso o quasi, o comunque alla portata dei più.
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ma qualcuno ha preso delle batterie da roberto, oltre giorgio, si sa che roba era?
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Guarda.. credo che basti aprire un sensore di fumo con sirena, di quelli un po' più buoni e sensibili, e collegare la sirena in parallelo alla massa dell'impianto elettrico (se è comune con quello di casa)
pensate come è veloce anche la prova di tutto.. basta accendere un cerino di plastica sotto ad esso e.... bum!!! |
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necknecks
Moderatore
Campania
1417 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 01:36:25
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Questo è proprio un thread interessante. Ci ho letto una sacco di cose condivisibili e altre meno (a mio modesto avviso, si intende...) La mia brutta esperienza forse può contribuire ad aggiustare il tiro...
Alcuni mesi fa mi è esplosa una LiFePO4 con principio di incendio. Lo dico subito, nel mio caso l'esplosione è stata causata da un fatto cagionato (involontariamente). Quindi è bene che se ne parli ma SENZA PARANOIE.
La batteria era da 25,6V con BMS e l'esplosione è stata causata dall'uso di un caricabatterie da 43,8V (a causa di una fornitura sbagliata, di cui non mi sono reso conto in tempo).
Immagine:
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Troppo per il BMS che presumo sia andato in cortocircuito smettendo di proteggere le batterie (si, ci sarebbe potuto aspettare che interrompesse il circuito, ma non lo ha fatto).
L'esplosione è stata una vera deflagrazione la cui violenza ha fatto saltare lo sportellino del pacco batterie che racchiude i fusibili. L'elemento esploso (un 32650) alla fine assomigliava ad una cartuccia da caccia sparata, con il cilindro metallico di massa svuotato dall'esplosione e dalla successiva combustione.
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Come dicevo, l'elemento esploso ha innescato un principio di incendio (fiamma alta una ventina di cm, estinta spontaneamente in poco più di un minuto) e un sacco di fumo. Intendiamoci, niente a che vedere con quelle devastazioni delle LiPo che si vedono su youtube, ma si è comunque trattato di una “tipica” esplosione con combustione.
Nella mia esperienza quando è cominciato il fumo non c'era più niente che potessi fare. Ho potuto solo mettere (di corsa!) la batteria in un posto dove non potesse far male a nessuno e aspettare. L'esplosione è avvenuta quando avevo già interrotto la carica da una ventina di secondi (e avevo chiuso la porta dietro alle mie spalle). Come se una cascata di eventi fosse stata innescata automaticamente dal raggiungimento di una certa temperatura negli elementi.
L'esperienza rivela che il carichino è una questione centrale. Se smette di fare il bravo e comincia a sparare una tensione esagerata, si può cuocere il BMS (peggio se non ce l'hai neanche) e subito dopo la batteria. Se succede una cosa del genere anche il presidio della batteria in carica può essere una misura inadeguata, anzi pericolosa.
Da quando ho avuto questa (brutta) esperienza ho cominciato a guardare i miei carichini con diffidenza. Li ho aperti tutti per vedere com'erano costruiti e il responso è sempre negativo. Sono costruzioni “cheap”, questi cinesi per risparmiare usano sempre le dimensioni minime tollerabili. Finchè va tutto bene sono perfetti (ed economicissimi).
Ma forse è meglio proteggersi contro gli incidenti. Credo che si possa fare.
Quindi, ecco la sintesi del racconto: 1) Non fidarsi del BMS (alludo alla funzione protezione dalla carica eccessiva). Fa quello che può ma in caso di tensioni di carica molto più forti di quelle di lavoro potrebbe capitolare. 2) Se sono trattate impropriamente, anche batterie mansuete come le LiFePO4 possono reagire. Pur se stabili, non tossiche come altre, non deflagranti come altre, possono scoppiare e produrre combustione. 3) I fusibili sulla linea di carica non servono: il carichino può ammazzare le batterie senza aver aumentato la corrente di carica (basta la tensione). Naturalmente non servono neanche quelli sulla alimentazione 220V del carichino. Anche il differenziale non centra lo scopo. 4) Il rivelatore di fumo è tardivo: quando la batteria fuma la fine è già iniziata. 5) L'estintore lasciamolo ai vigili del fuoco! Ma cosa volete fare, più danni dell'incendio della batteria? Noi siamo gente tecnologica, dobbiamo trovare una soluzione tecnologica... 6) Con il litio un timer non serve a proteggere. Mi spiego. Ad esempio il caricabatterie che uso attualmente durante la carica “massiva” spara 5A (per 4ore e 30'). Man mano che su avvicina alla tensione limite comincia a ridurre la corrente fino a portarla a zero (per le residue due ore). Se dessi corrente alla batteria a 5A costanti (magari a causa di un caricabatterie impazzito), per un tempo di sei ore e mezzo controllato da un timer, brucerei tutto. 7) L'interruzione della tensione alla batteria va fatta prima che la temperatura della batteria raggiunga una certa soglia, oltre la quale tutto succede a cascata e non si può far altro che scappare. 8) Nella mia esperienza le litio in via di ricarica “corretta” non si scaldano. Quelle che si sono scaldate (molto) sono esplose.
Per tutto questo, ritengo indispensabile (e sufficiente) un controllo di temperatura sulla batteria che stacchi automaticamente il caricabatterie se qualcosa non funziona bene.
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 08:38:48
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grazie mille di questa testimonianza necknecks - molto interessante il fatto e molto puntuale il racconto: se avessimo tutte storie così potremmo capire molto di più in generale
(se qualcuno ha voglia di farsi uno studio approfondito, su extraenergy c'è molta documentazione in pdf, non solo in tedesco ma anche in inglese, di studi e test di sicurezza sulle batterie al litio --- qui invece, ma non c'entra con la ricarica, un recente documento della faa sugli incidenti con batterie al litio, lifepo incluse)
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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te5ta
Utente Attivo
Veneto
513 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 11:40:41
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io ho delle litio di dennj e finora tutto bene. per precauzione carico sempre la bici in giardino(avevo gia visto i filmati su internet su litio che "bottano"). ora la mia preoccupazione princiapale è: al di fuori del periodi di carica, la bici la tengo in garage con cose di valore(macchina moto vespa ecc...) che possibilità ci sono che bruci tutto quando "spengo" l'interruttore del circuito dell bici?? la batteria ha il bms e un paio di fusibili aggiuntivi sull'impianto... sono un po in paranoia... grazie per le risposte.
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SergioF
Utente Attivo
Emilia Romagna
619 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 11:51:51
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| necknecks ha scritto:
Questo è proprio un thread interessante. Per tutto questo, ritengo indispensabile (e sufficiente) un controllo di temperatura sulla batteria che stacchi automaticamente il caricabatterie se qualcosa non funziona bene.
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Interessante possibile soluzione, ma come si può fare?? Grazie |
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joffa
Utente Master
3956 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 12:29:50
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Sì, certo che si può fare. E' quello che fanno i costruttori che utilizzano le LiMn e le LiCO. Sulle LiFePO4 non vengono usati, perchè ritenuti non necessari in quanto nessuna condizione di scarica può provocare un innalzamento tale della temperatura da causarne condizioni pericolose (vedi anche test sul campo). @te5ta: no, a meno che non vengano surriscaldate a temperature specifiche per ogni tipo di batteria in modo tale da destabiizzarne la chimica. Sulle Li-Poly (litio polimeri), quelle da modellisti, non vengono usati sistemi particolari di sicurezza in scarica, perchè al massimo distruggi il modellino. Ma se al posto del modellino ci siete voi... Ma mi ricordo di qualche "pioniere" che le usava anche per farci dei pack da bici elettrica... Il primo errore a mio avviso da non commettere è quelli di usare apparati nati per altro uso. Cortocircuiti a parte che sono pericolosi già in quanto tali (scintillazioni), la condizione critica è la ricarica quando il carichino non stacca in automatico, specialmente se con elevati amperaggi. Un caricabatterie che carica a un amperaggio troppo elevato per il pack, può causarne il surriscaldamento rapido. Anche qui ci sono differenti tecnologie. Per esempio c'è differenza tra una LiFePO4 e una NANO-LiFePO4 (tipo A123 Systems), proprio nei coefficienti di scarica e di ricarica, cioè nella velocità (passatemi il termine) con la quale queste batterie possono caricarsi o scaricarsi. |
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te5ta
Utente Attivo
Veneto
513 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 12:47:06
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quindi io carico all'aperto come di consueto e dopo posso dormire sonni tranquilli anche con la bici in garage. grazie joffa.
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 12:49:41
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| joffa ha scritto: Sulle Li-Poly (litio polimeri), quelle da modellisti, non vengono usati sistemi particolari di sicurezza in scarica, perchè al massimo distruggi il modellino. Ma se al posto del modellino ci siete voi... Ma mi ricordo di qualche "pioniere" che le usava anche per farci dei pack da bici elettrica...
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ancora una volta per piacere attenzione alle informazioni
p.e. le litio polimeri kokam sono usate da anni in francia per le bici elettriche e non c'è evidenza di rischi maggiori che con altre batterie, anche perché ovviamente sono attrezzate con bms con sensori di temperatura ecc. -- quindi è sbagliato trasmettere un senso di insicurezza su queste batterie come tali
è chiaro che queste cose non vanno improvvisate, ma lo stesso vale per ogni chimica, lifepo4 comprese, che se è vero che sono intrinsecamente più sicure, non sono infallibili e vanno trattate con un po' di cautela anche loro --- quindi è sbagliato trasmettere un senso di assoluta sicurezza su queste batterie come tali
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l.
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imayoda
Utente Master
Emilia Romagna
2826 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 12:50:53
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tempo fa compravo e usavo tramite Farnell dei sensori di temperatura che, a una temperatura stabilita dal costruttore, chiudevano o staccavano (a seconda del modello) il circuito di potenza.. erano come degli switch di potenza attuati da uan determinata temperatura, monoblocco e senza elettronica... se trovo il datasheet lo posto
Con uno di quelli si potrebbe inserire una sirena alimentata direttamente da una batteria (o un elemento solo di essa) che scatti se l'involucro (magari metallico) si scaldasse troppo.
edit. ecco un link http://cgi.ebay.it/INTERRUTTORE-TERMICO-N-C-100-C_W0QQitemZ120438488802QQcmdZViewItemQQptZComponenti_elettronici_attivi?hash=item1c0ab17ee2 |
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necknecks
Moderatore
Campania
1417 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 12:57:50
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E se infilassimo nella batteria un termostato da scaldabagno?
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Petor
Utente Attivo
Lazio
775 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 13:20:48
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ma di che temperature stiamo parlando?
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necknecks
Moderatore
Campania
1417 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 13:41:08
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Boh... Uno stacco del caricabatterte ad una cinquantina - sessantina di gradi credo potrebbe garantire. (eventualmente anche meno) |
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joffa
Utente Master
3956 Messaggi |
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necknecks
Moderatore
Campania
1417 Messaggi |
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essegi
Utente Attivo
976 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 18:06:11
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| elle ha scritto:
... è chiaro che queste cose non vanno improvvisate, ... |
questo passaggio meriterebbe caratteri cubitali...
stabilito che il rischio "0" non esiste, in qualunque attività, hobbystica o professionale che sia, stabilito anche che non possiamo sostituirci ai fabbricanti intervenendo sulla chimica, possiamo (senza paranoie ma anche senza menefreghismo): 1)limitare al massimo la probabilità dell'evento 2)quando comunque l'evento si verifichi, limitarne al massimo le conseguenze
per 1) acquisti di "qualità", sia per le batterie, sia per l'involucro, sia per le protezioni, sia per il caricabatterie controllo delle specifiche, corretto montaggio, corretto uso (sia da "fermo" che in "movimento"), corretta manutenzione, tenendo anche conto degli stress subiti a seconda dei percorsi; in caso di danneggiamento, procedere alla messa fuori servizio essendo prodotti recenti, tenersi costantemente aggiornati su soluzioni di sicurezza via via proposte ev. con orologio/temporizzatore, ecc., limitare il periodo massimo di carica (es. un qualunque imprevisto, dimenticanza compresa, può impedire di accedere nel box per il distacco manuale) protezione differenziale, messa a terra e protezione dalle sovratensioni (le più conosciute sono quelle atmosferiche, ma non ci sono solo quelle) sull'impianto elettrico luogo asciutto e aerato, meglio se fresco
per 2) posizione lontana il più possibile da materiali combustibili e soprattutto infiammabili e esposti al fuoco su più facce come le tende, ev. inserimento del "pacco" in adeguato contenitore metallico, ev. sensore di temperatura a contatto per distacco alimentazione e allarme, ev. rivelatori di fiamma/fumo/calore nell'ambiente di carica, con allarme sonoro, ecc. e distacco dell'impianto elettrico estintore (idoneo per incendi di "classe D" - alcuni di tipo a polvere possono andare), sabbia (anche talco ) all'entrata del locale solo per i milionari impianto di spegnimento automatico di incendio separazione resistente al fuoco (compartimentazione) del locale di carica dagli altri locali attigui (come nelle ditte che hanno la presenza di vari muletti) assicurazione per i danni propri e per quelli a terzi |
il pneumatico, i pneumatici ———> Accademia della Crusca, Treccani, Zanichelli |
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gip_mad
Utente Attivo
Veneto
705 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 19:23:41
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Quando ho comprato le li-ion sfuse per farmi il pacco, ho semplicemente messo in serie fra alcuni gruppi di celle in parallelo un interruttore termico che stacca sopra i 70°. Un rivelatore di fumo secondo me arriva già troppo tardi... |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 23/02/2010 : 19:58:01
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faccio notare che nelle batterie dei portatili (prodotto industriale maturo e di massa) la protezione termica c'e' sempre stata, praticamente da quando questo tipo di batterie sono comparse |
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essegi
Utente Attivo
976 Messaggi |
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