| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| yure |
Inserito il - 07/11/2012 : 19:25:46
Sfruttando al meglio una serie di fortunate coincidenze di una giornata di ferie e bel tempo (dopo la tempesta di ieri che ha portato nella mia regione, anche a un evento mai capitato prima: la chiusura dell'autostrada A4 per una grandinata eccezionale.)
parto per una breve escursione verso il Monte Calvario.
Non è un vero monte, piuttosto un’altura di 240 m situata alle porte di Gorizia.
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Sulle sue pendici si sono combattute sanguinose battaglie della prima guerra mondiale e ci sono molti cippi commemorativi.
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Appena iniziata la salita incontro il primo, dedicato al tenente Comandini, probabilmente eretto proprio nel punto dove è caduto.
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Quando la vegetazione lo permette scatto una foto, sulla destra il Collio, al centro il Preval e sulla sinistra il Monte Quarin (le Alpi sullo sfondo).
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Proseguendo la salita in breve tempo e senza fatica (con l’aiuto degli elettroni) arrivo alla quota 240 dove trovo l’obelisco commemorativo delle battaglie combattute.
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Sul crinale c’è il sentiero che raggiunge le Tre Croci.
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A questo punto normalmente per la discesa prendo un sentiero sterrato, ma conoscendo bene il terreno argilloso, e visto l’abbigliamento non tecnico che non volevo infangare, ritorno per la stessa strada.
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Ritornato a quota 240, scatto una foto verso le Alpi Carniche e Giulie (sulla sinistra il Monte Canin, sulla destra il Monte Nero.)
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A poca distanza il cippo dei volontari Giuliani e Dalmati.
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Scendendo verso Gorizia arrivo al cippo dedicato a Scipio Slataper, anche questo posto nei pressi del luogo dove è caduto.
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Arrivato al termine della discesa, trovo che un torrente ha occupato il posto della strada … lo guado a passo d’uomo!
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Dato che ho ancora un’oretta di chiaro, mi dirigo verso il Preval lungo la pista ciclabile. Arrivo fino a Capriva e decido di rientrare.
Sulla via del ritorno vedo due volatili, non sono un esperto ma credo siano Aironi che vengono a svernare in questo luogo.
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Ma non è finita, poco più avanti incontro due caprioli che fanno parte della fauna autoctona di questa zona.
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Non sono un gran fotografo e le foto lo dimostrano, ho come attenuante che sono fatte “al volo”, prima che i protagonisti si eclissino.
Una ventina di km e un paio d’ore contro il logorio della vita moderna (e molti elettroni ancora disponibili) . |
| 3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| pixbuster |
Inserito il - 07/11/2012 : 21:47:05
Che bello !!!!!
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| iw6cpk |
Inserito il - 07/11/2012 : 20:51:41
 Dopo una tempesta è il momento migliore per muoversi e uscire a scattare foto e magari fare dei ... piacevoli incontri come nel tuo caso |
| Nicot |
Inserito il - 07/11/2012 : 20:08:49
Una giornata fortunata @Yure e bella l'uscita! |
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