V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Ebron |
Inserito il - 02/09/2015 : 21:00:57 Buona sera, ci riprovo, con l’inserimento del racconto di un altro bel giro, per me particolarmente piacevole e che sognavo da tempo, percorso in questa lunga e calda estate. Mi rendo conto che dovrei sforzarmi di migliorare, e di molto, le mie capacità fotografiche oltre che narrative e quindi mi scuso in anticipo sia per la qualità delle immagini sia, anche, per il racconto un po’ prolisso. Ad ogni modo, considerato che le condizioni meteorologiche dei primi giorni della settimana di ferragosto sono perfette in dolomiti; temperature miti e cieli tersi; non ho quindi più scuse per rimandare il tanto atteso giro del gruppo del Sella, cercando il più possibile di seguire percorsi off – road. Girovagando in rete alla ricerca di tracciati che fossero per me il più pedalabili possibili sia in salita, sia in discesa (qualcuno si dovrà decididere a pubblicare guide di itinerari specifici per E – MTB), la scelta ricade sulla traccia scaricata dall’ottimo sito http://www.themtbbiker.com, che descrive in modo accurato la gita di oggi. Questa volta, considerato che la gita è per me impegnativa, pedalo la fida Haibike Fullseven RC motorizzata Bosch e per scrupolo mi porto appresso ben 2 batterie di scorta (in realtà ne consumerò solo 2). Il giro che ho scelto mi porterà alla fine a pedalare circa 45 Km e quasi 2400 m di dislivello lungo un giro ad anello in senso orario, attraverso i Passi Pordoi, Sella, Gardena, Incisa e Campolongo, su percorsi quasi interamente off – road e senza l’ausilio degli impianti di risalita.
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Partenza prestissimo da una sonnacchiosa (a quest’ora) Arabba; quando giungo al parcheggio è ancora buio e non c’è anima viva in giro. Mentre mi preparo cominica ad albeggiare ed inizio a pedalare lungo la bella pista di servizio agli impianti che sale con poendenze regolari verso il passo Pordoi. Il tracciato si snoda lungo il fondovalle e mi fa guadagnare quota in fretta. In alto il Pordoi è già illuminato dal sole di una spendida giornata, mentre la valle è ancora in ombra e addormentata.
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Non incontro nessuno lungo la salita verso il Pordoi, né auto, né ciclisti, né motociclisti, né pedoni; e mi tengo ben stretta l’emozione di questi momenti solitari, che rimpiangerò più avanti nella mattinata. La mia traccia riprende la strada asfaltata solo quasi al passo, in corrispondenza dell’ultimo tornante. E’ ancora molto presto e anche al Passo Pordoi non incontro nessuno. Dal Pordoi, in lontananza, fa capolino il Passo Sella, prossima meta, sul quale svettano il Sassolungo, le Cinque Dita e la Punta Grohman che nel secolo scorso, in tempi remoti, avevo salito da alpinista.
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La mia traccia abbandona l’asfalto subito dopo il passo e si inoltra lungo un sentiero ripido che poi diventa pista ed in breve mi porta nei pressi dell’Hotel Pordoi e successivamente a scendere lungo le piste da sci ed i tracciolini di servizio fino all’Hote Lupo Bianco.
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Attraversata la SP imbocco subito la micidiale (per le pendenze) pista forestale che condice al Rif. Valentini, al Passo Sella. Anche qui non incontro ancora nessuno e tutta la salita fino al Passo la farò in solitaria. Le pendenze sono davvero forti, al limite del ribaltamento e in alcuni tratti devo spostare il peso in avanti per evitare l’impennamento della bici. Il panorama è però incantevole; boschi di abeti e pascoli curati come giardini fiancheggiano al pista.
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Per un breve tratto non sono più solo, il ciccione padrone di casa, che ho disturbato con la mia presenza, corre a perdifiato fischiando il suo disappunto.
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Alla mie spalle occhieggiano il Gran Vernel e la Marmolada, con quel che resta del suo ghiacciaio.
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Il percorso diventa ora meno ripido per un breve tratto e attraversa bellissime praterie alpine che accompagnano mi accompagnano verso l’alto e verso le pareti ora più vicine.
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Sullo sfondo dietro di me, lo scenario è interamente rubato dalle pareti del Pordoi.
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La pista mi fa guadagnare quota velocemente e mi avvicino alle pareti fin quasi a toccarle.
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Arrivo al Passo Sella ancora relativamente presto e non c’è nessuno in giro; solo sparuti alpinisti mattinieri che preparano la loro attrezzatura.
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Il tracciato ora scende decisamente verso la Val Gardena e Plan De Gralba, dapprima lungo single track che attraversano praterie di una bellezza commovente
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E poi lungo piste forestali che conducono nei pressi del bacino idrico di alimentazione dei cannoni da neve
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Verso sud svetta imponente il Gruppo del Sella
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Il tracciato riprende a scendere lungo una pista tenuta con una cura certosina; ho il timore di percorrerla per non rovinarla e allora cerco di scendere leggero e con attenzione.
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La mia traccia continua a scendere, primo fino a Plan de Gralba e poi fino a Plan a Selva di Valgardena. Ora si è fatto tardi e il traffico stradale, nel breve tratto di attraversamento di Plan, è molto sostenuto. Da Plan il percorso risale e poi segue una pista forestale molto ripida e sconnessa che mi obbliga a scendere dalla bipa e a spingerla per quasi venti minuti tra Linacia e Plan de Frea, dove riprende pendenze pedalabili. Dopo Plan de Frea il percorso attraversa pascoli ben curati e boschi da fiaba.
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A lato della pista sono posizionate incisioni lignee molto belle (beh in Val Gardena sono degli artisti) che rappresentano la via crucis; le stazioni della mia personale via cricis le ho percorse sa Linacia a Plan.
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Il percorso continua su single track in salita, sempre ben pedalabili, fino a Passo Gardena, che raggiungo percorrendo l’ultimo chilometro di strada asfaltata
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Verso sud ovest mi accompagna la vista di tutta la strada percorsa, con il gruppo del Sella e del Passo Sella sullo sfondo. Ora è decisamente tardi ed il traffico stradale è molto intenso; anche gli escursionisti sono molto numerosi, mentre non incontro ancora molto ciclisti. Subito dopo il passo Gardena la mia traccia abbandona di nuovo la strada asfaltata e segue il bel sentiero che dovrebbe condurmi verso il Rif. Furceles e quindi a Corvara. Purtroppo all’imbocco del sentiero è posizionato un minaccioso cartello di divieto transito alle bici (qui siamo in Sud Tirol) e non so come comportarmi. Non ho un piano B per la discesa a Corvara e non mi va di seguire la trafficatissima strada asfaltata quindi, con cautela e molto prudentemente, imbocco il sentiero vietato. Il primo escursionista che incontro e che saluto cordialmente è ovviamente di lingua tedesca e prontamente mi rimbrotta con un “sei il solito italiano qui è proibito alle bici, vai sulla strada”; Ovviamente ha ragione lui e mestamente me ne ritorno verso il passo e scendo verso Corvara lungo la strada asfaltata. Il traffico ormai è da ora di punta ma fortunatamente, seguendo altri MTBikers, raggiungo un tracciato di discesa dedicato alle bici e raggiungo facilmente Corvara, dove imperversa la delirante cacofonia ferragostana. Scappo di corsa da Corvara e mi inerpico lungo la sterrata che conduce verso il Passo Incisa e mi volto per ‘ultima volta verso il fondovalle.
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Anche qui il panorama è molto bello e la pista si snoda con pendenze regolari tra dolci pascoli e scure abetaie.
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Ormai è quasi mezzogiorno e anche sui sentieri il traffico degli escursionisti è molto sostenuto; comincio a sentire la stanchezza e mi passa la poesia di scattar fotografie. Raggiungo quindi velocemente il Passo Incisa e con un bel percorso sterrato a mezza costa il Passo Campolongo e da qui, sempre su sterrato, ritorno ad Arabba e all’auto. Alla fine della gita avrò consumato 2 batterie piene da 400 Wh. Il giro, a parte il tratto tra Linacia e Plan de Frea è stato tutto pedalabile, sia in salitsa che in discesa
Il suggerimento che mi sento di dare a chi volesse percorrere il giro del Sella off – road è di scegliere, possibilmente, un periodo lontano dal ferragosto, per evitare l’intenso traffico sia di auto sia di escursionisti e poter percorrere anche i tracciati che in alta stagione sono vietati alle bici. Buone pedalate
Ebron |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
yuk |
Inserito il - 16/09/2015 : 13:52:01 Attualmente sono ancora dipendente dalle endorfine da allenamento, e fin che me lo portò permettere andrò di muscolare anche perchè sono allenatissimo, e stravolto in cima non ci arrivo mai, ma la situazione attuale è ottimale, il tempo libero che ho attualmente, non lo avrò in futuro, se aggiungiamo poi alcune sintomi di affaticamento cardiaco ( bradicardia e extrasistole probabili postumi, della attività agonistica giovanile), l'età di 52 anni ecc ecc, prima o poi il passaggio all'aiutino elettrico si concretizzerà, per ora guardo ancora i watt erogati dal mio motore sul powertap ( circa 280-300 watt sull'ora a tutta) in futuro sarà la corrente erogata dalla batteria del motorino. Quindi continuerò a seguirvi con attenzione, vi ringrazio intanto per le risposte e la pazienza dimostrata. Ciao |
Ebron |
Inserito il - 13/09/2015 : 21:31:11 Ciao yuk. Grazie per gli apprezzamenti del report. Per le tue richieste qui siamo O.T.; come avrai visto c'è più d'una sezione apposita in jobike.
Cercherò comunque, per quanto mi è possibile, di soddisfare la tua curiosità, confidando, come scrivi che non sia mirata a innescare inutili polemiche (come prutroppo qualcuno sta facendo su altri siti), che per conto mio si concluderebbero con questo messaggio.
Ho sempre frequentato la montagna praticando per oltre 20 anni alpinismo (e non ti citerò numero di uscite nè difficoltà e nemmeno migliaia di metri di dislivello superati), avvicinandomi alla MTB come alternativa alla corsa, per gli allenamenti. In garage ho ancora due vecchi cancelli di mtb, tra i quali spicca una bianchi thomisus arancione, che prima o poi dovrò decidermi a restaurare per bene.
Impegni lavorativi prima e scelte di condivisione e responsabilità familiare poi, mi hanno definitivamente allontanato dall'alpinismo e, attualmente, anche dall'escursionismo; nel mio caso, pertanto, la motiviazione principale che mi spinge alla pratica della MTB è la possibilità di continuare a frequentare l'ambiente naturale in generale e montano in particolare, pur con poco tempo a disposizione.
La scelta della mtb elettrica poi è stata del tutto casuale e, come hai correttamente ipotizzato, inizialmente dettata dall'esigenza di acquistarne una per mia moglie, perchè potesse seguirmi nelle gite in montagna.
Il problema è che dopo aver provato per un pomeriggio una E - MTB con il motore bosch (che il negoziante mi aveva gentilmente messo a disposizione per una prova), non volevo più scendere e sono tornato a casa con un sorriso da ebete stampato sul viso.
Ora in garage ne ho tre di e - mtb (tutte con motore bosch).
Rispetto alla mtb muscolare (che ho definitvamente abbandonato, anche perchè tra i miei vecchi cancelli e le nuove MTB ci sono almeno 2 generazioni di evoluzione) la mtb elettrica mi consente di percorrere, a parità di tempo e di condizione fisica (non ho tempo per allenamenti infrasettimanali), itinerari di lunghezza e dislivello doppi o anche tripli e mi consente di condividere con mia moglie le gite. Inoltre quando arrivo in cima non sono stravolto dalla stanchezza e ho la lucidità per affrontare le discese in sicurezza divertendomi.
Quando esco con gli amici con mtb muscolari (uno di loro ha già acquistato una e - mtb dopo aver provato la mia) sto al loro passo e, se me lo chiedono, ben volentieri mi metto davanti a tirate in salita aspettandoli (in piano invece mi aspettano loro, perchè la mia e - mtb è "legale" e dopo i 25 Km/h l'assistenza "stacca").
Per quanto riguarda i costi l'Haibike fullseven RC 2015 che ho usato nella gita, veniva di listino, come puoi vedere cercando nei vari siti web, 3.600,00 euro; il negoziante mi ha però applicato uno sconto di quasi il 20%, perchè da lui, nel giro di 1 anno, avevo preso altre 3 bici elettriche (una poi rivenduta).
Il costo della batteria originale bosch da 400 Wh (le batterie sono intercambiabili sulle mie biciclette), si aggira, come puoi vedere sul web, sui 650,00 - 700,00 euro.
Spero di aver soddisfatto le tue richieste e di averti, almeno in parte, insinuato la curiosità di provarne una.
In conclusione il suggerimento che mi sento di dare a chi ha perplessità sull'uso e sul senso delle e - mtb, è di provarle prima di esprimere giudizi affrettati, per apprezzare pregi (molti) e difetti (pochi a mio parere) di questa incredibile evoluzione delle mtb; del resto la tecnologia ne ha fatta di strada (in tutti i sensi) nel settore di nicchia delle MTB ed immagino che anche i puristi utilizzatori del modello di Karl Drais avrebbero delle legittime curiosità sulle motivazioni che ci spingono ad utilizzare le attuali mtb in alluminio/carbonio, con cambi a 11 V e con freni a disco.
Buone pedalate
Ebron
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giordano5847 |
Inserito il - 13/09/2015 : 20:34:17 @ yuk Sarebbero domanda da fare in un post ad hoc Comunque personalmente ho la bici elettrica perchè ho difficoltà a fare salite, forzo troppo e non riesco a tenere la frequenza cardiaca a come mi ha indicato il cardiologo. Ho usato sempre una bella BDC in carbonio e una MTB (Orbea) un po' datata ma buona. L'ho elettrificata con bafang posteriore un po' per divertimento ma poi l'appetito vien mangiando ed ho comperato una haibike che ho personalizzato e la BDC la uso in pianura. Ciao |
yuk |
Inserito il - 13/09/2015 : 18:39:40 Da ciclista di vecchia data ( non gobbetto ) chiedo se alternate anche uscite con la MTB muscolare o andate solo con l'elettrico? Quali sono le motivazioni, mancanza di allenamento, sovrappeso, poca voglia di far fatica, possibilità di estendere il range dei vostri giri, poco tempo a disposizione, rimanere in un range di sicurezza con le pulsazioni cardiache? Nessun intento polemico semplice curiosità, dall'inizio dell'anno ho percorso 10.000 km e 70.000 metri di dislivello, con una muscolare BDC in alluminio da 1000 euro, neanche particolarmente leggera, giri da 60 a 177 km e dislivelli anche di 3500 metri. Ora come prevedevo da anni, assisto all'incremento di modelli elettrici (peraltro notevolmente migliori dei precedenti) e mi interessano le motivazioni della scelta, personalmente la vedevo come la bici adatta alla moglie che vuole seguire il marito "muscolare" Il modello utilizzato nel reportage ad esempio, in che range di prezzo stà con annesse le batterie di ricambio al litio citate? Chiudo complimentandomi per il bellissimo giro e l'ottimo reportage. |
Ebron |
Inserito il - 07/09/2015 : 19:03:57 Grazie Nena dei Mones per gli apprezzamenti del report e per l'indicazione a Strava. Non mancherò di scaricare le tracce dei tuoi percorsi; d'estate, con la famiglia, trascorriamo una parte delle vacanze a Colle, in Valfiorentina, ed i percorsi vicino casa li conosco ormai quasi tutti; così ho la possibilità di allargare il raggio d'azione e conoscere altri luoghi in dolomiti. Complimenti a te per la gita con la nevicata precoce, che aggiunge suggestione a panorami bellissimi. |
Nena dei Mones |
Inserito il - 07/09/2015 : 17:28:35 Complimenti per il giro sulle strade di casa mia ;) Se hai bisogno di altri percorsi in zona, io ne ho parecchi.... Mi trovi su STRAVA/GARMIN CONNECT, con lo stesso nick che uso qui.
... ieri a Portavescovo :D con una non più nuova ktm con motore bosch... che a quanto pare fa ancora il suo dovere :D
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paolorighetti |
Inserito il - 07/09/2015 : 15:44:01 "ogni un a sa ad ca' sua..". Personalmente non sputo mai nel piatto dove mangio. |
Ebron |
Inserito il - 06/09/2015 : 21:38:51 Grazie per i complimenti, mi fate arrossire. E' merito dei luoghi.
Per Leonardix: si è vero, alcuni scorci delle dolomiti sono talmente belli che l'immagine reale si sovrappone a quella irreale da cartolina.
Per Paolorighetti: L'escursionista era (è) altoatesino (o come preferiscono definirsi, sudtirolese) ed era a casa sua e la mia una palese infrazione. Non è stato scortese in assoluto; certo poteva indicarmi un percorso alternativo (che poi ho comunque trovato da solo casualmente) alla strada provinciale. L'idea che mi sono fatto (servizio militare alpini a Merano) è che come la maggiorparte degli altoatesini di lingua tedesca, dopo cent'anni, soffrono ancora della sindrome della "patria negata" (non giudico e non entro nel merito della coerenza o meno della rivendicazione) e quindi, appena possono cogliere in fallo gli italiani (che ritengono responsabili della loro separazione dal Tirol), sono proprio contenti.... |
paolorighetti |
Inserito il - 06/09/2015 : 18:36:39 Bellissimo giro in bellissimi posti, complimenti Hai fatto bene a fare dietro-front e a tornare sulla strada asfaltata, aveva ragione lui. Certo che una persona che - in Italia-, dopo che l'hai salutata cordialmente, oltre a non rispondere al saluto e a farti doverosamente notare che il transito è vietato alle bici e ad invitarti gentilmente a tornare indietro, ti si rivolge se ho capito bene in lingua tedesca e ti dice "sei il solito italiano", non mi suscita una particolare simpatia.. ma io sono un po' originale e sto cercando di correggermi, conto di riuscirci verso l'ottantina.. Grazie per il bel report! |
leonardix |
Inserito il - 06/09/2015 : 17:36:13 Che robetta ragazzi! posti tanto belli da sembrare finti Gran bel giro ed altrettanto gran bel report, ebron! |
Ebron |
Inserito il - 05/09/2015 : 13:42:04 Grazie per gli apprezzamenti, fanno sempre piacere.
Per luc_maz48: in realtà con photo - paint non è così laborioso e poi il report rimane anche per mia memoria;
Per SHILAH: si d'estate le possibilità offrono un'inifinità di varianti e non sono obbligate, come d'inverno (a meno che si faccia scialpinismo), agli impianti di risalita (sempre troppo numerosi) e alle relative piste di discesa (sempre troppo affollate);
Per Giordano5847: Secondo me il giro, se non intervengono abbondanti nevicate precoci in quota, è fattibile fino a tutto ottobre e probabilmente la tavolozza dei colori si arricchirrebbe del giallo dei larici, oltre a non incontrare praticamente nessuno in giro;
Buone pedalate
Ebron |
giordano5847 |
Inserito il - 03/09/2015 : 19:24:37 bellissimo e complimenti. Da rifare in compagnia fuori stagione, dopo la metà di settembre incomincia il brutto tempo alla fine della primavera dovrebbe essere il massimo. |
Miura72 |
Inserito il - 03/09/2015 : 14:26:13 Giro fantastico |
SHILAH |
Inserito il - 02/09/2015 : 21:33:45 Sarà anche prolisso ma devo studiarlo per bene questo report; i posti li frequento in inverno e in estate assumono diverse sfaccettature Grazie. |
luc_maz48 |
Inserito il - 02/09/2015 : 21:07:11 Complimentoni! Grande! Bellissime immagini, un sogno! Gran bel giro!
P.s.: Quanto avrai lavorato nel ridimensionare tutte quelle immagini? Bravissimo!
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