V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
paolorighetti |
Inserito il - 03/09/2016 : 01:11:34 29 agosto, pomeriggio. Dopo tanto tempo voglio andare a trovare Francesco S., anche se da molti anni non c'è più.
Due km di discesa seguendo il fosso, altri due lungo il rio Maillo
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Poi la valle si chiude improvvisamente, diventa forra, lascia passare solo l'acqua e costringe la strada ad una svolta secca a destra, per risalire verso Villaberza.
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A sinistra invece una carraia si inerpica per un centinaio di metri fino ad incontrare un sentiero che costeggia il rio dall'alto.
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E' al di là delle capacità fuoristradistiche mie e della Nera, ma niente paura, metto in azione il mio personale walk assist:
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..e in pochi minuti sono in cima. Prodigi del vecchio Bafanghino!
Passo da Calorina, da anni disabitato e ormai cadente, i terreni ancora coltivati da chissà chi.
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Il sentiero sale e scende più volte di quota cercando la propria strada, attraversando a tratti il bosco e a tratti l'acqua, che in questa stagione è fortunatamente scarsa, e si passa agevolmente grazie anche alla "pedalazione sandalata e anfibia".
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Lungo il sentiero, tracce di agguati andati a buon fine (per il predatore):
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Proseguo ancora per un po'
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Un ponticello in legno mi avverte che sono finalmente a casa di Francesco S.:
126,76 KB Lo costruì lui stesso con le sue mani, usando un po' di materiale che era riuscito a farsi dare dal Comune.
Il posto si chiama Buio per via della scarsa esposizione al sole:
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Intorno al 1975 (avevo da poco iniziato a lavorare) ci segnalarono che qui c'era una casa isolata, abitata da una coppia di contadini, ancora priva di energia elettrica. Mi ci volle il bello e il buono per rintracciarli: poi, arrivato ad una ventina di minuti a piedi dalla casa, dovetti lasciare l'auto perché lì, oltre all'elettrodotto, finiva anche la strada (quella che percorrerò più tardi). Arrivato, trovai due vecchietti (tali mi sembrarono, ero giovane) ben contenti di scambiare due parole: non ci fu niente da fare, a forza di guidare e scarpinare per raggiungerli ormai era mezzogiorno fatto, e dovetti per forza sedermi alla loro tavola. La moglie servì una minestra in brodo nella quale la buona parte delle verdure era costituita da boleti che lei stessa aveva raccolto lì intorno. Mi ricordo ancora come era buona quella minestra, non solo in sè, ma per l'ospitalità che mi veniva così bonariamente offerta. Il vino.. era uno di quei vini di montagna di una volta che come si suol dire bisogna essere in tre per mandarlo giù: uno ti tiene stretto, il secondo te lo versa a forza.. Ma fu buono lo stesso per le ragioni che ho già detto.
Circa un anno dopo finalmente l'energia elettrica arrivò al Buio di Roncolo, che da allora non fu più buio se non per la scarsa esposizione al sole; con grande felicità dei due diretti interessati, ma non minore soddisfazione da parte mia. Da allora, ogni tanto, quando veniva a Castelnuovo per i suoi affari (se la faceva a piedi almeno una volta alla settimana, otto chilometri all'andare e otto a venire) Francesco S. passava da me, per il piacere di un saluto. Dopo pochi anni una mattina mi si presenta con una faccia che non mi piace: cosa c'è? " Dutùr, sal che g'ò avù una disgrasia? La m'é morta la mé dòna.." Aveva le lacrime agli occhi.
Non l'ho più rivisto.
Questo è un piccolo paradiso per chi ama stare, ogni tanto, un po' per conto suo.
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Ricordo ancora il fieno, che tagliava a mano e ammassava in covoni.
Me ne sto ancora un po' seduto nell'erba, ascoltando il silenzio e guardandomi intorno: magari il vecchio Francesco e la moglie sono qui intorno, magari sono dentro quel grosso albero o dietro quel sasso, chi lo può dire? e mi osservano (benevolmente, spero: non vorrei che quell'apprezzamento sul loro vino..).
Risalgo finalmente sulla Nera, ormai è ora di andare.
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Ancora due o tre guadi, poi comincia l'asfalto.
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Torno a casa passando per Gombio, Soraggio e Villaberza
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108,99 KB In tutto 25 km, dei quali 5-6 pedibus calcantibus
Buona strada! |
12 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
paolorighetti |
Inserito il - 05/09/2016 : 00:42:52 Andrea ha buon occhio, è una Alcedo 11,6 Ah, attaccata al tubo verticale; l'altra è a bottiglia e va sul tubo obliquo. Le monto entrambe nei giri più lunghi, anche perché la loro capacità è ormai ridotta dopo 5 anni di onorato servizio: saranno al 60-65%, si avvicina sempre più una spesa importante..
La casa è abitata solo saltuariamente nei fine settimana estivi, forse da un loro figlio che mi risulta avessero.
Purtroppo si pensa raramente a come si viveva sino a un paio di generazioni fa. I più giovani di noi non hanno nemmeno fatto in tempo a vedere com'era allora. Fino al 1960 i miei nonni hanno tirato su a mano l'acqua dal pozzo.
In estrema sintesi e per metterla un po' in ridere, i nostri vecchi mangiavano in casa e andavano a farla fuori, noi mangiamo fuori casa e la facciamo dentro |
Daiwer |
Inserito il - 04/09/2016 : 06:10:38 Storia bellissima, di un'Italia ormai dimenticata dai più. I luoghi sono altrettanto belli. Complimenti Ma la batteria? Immagino sia quella attaccata al tubo verticale. E Il supporto batteria attaccato al tubo obliquo? Lo usi per giri più lunghi collegando due batterie in parallelo?
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claudio02 |
Inserito il - 03/09/2016 : 23:58:03 ma d'assisi? |
pixbuster |
Inserito il - 03/09/2016 : 21:58:18 Che bello !!!!!
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giordano5847 |
Inserito il - 03/09/2016 : 18:25:14 Bello, bello. Mi ricorda tanto mio nonno che prendeva il fanale a petrolio ed andava in stalla a controllare gli animali. Anche a casa mia ma nel 1960, non c'era la corrente ma avevamo l'illuminazione a gas. Non so come facevamo a conservare i viveri. Si uccideva una gallina al giorno, forse era questo il metodo! e tanti salami e la verdura nell'orto. |
pilotaDD |
Inserito il - 03/09/2016 : 14:22:10 Si , bel giro e bella storia.
Ma la casa di francesco e la sua "dona" è ancora abitata? |
andrea 104KG |
Inserito il - 03/09/2016 : 14:01:15 Bellissima storia, commovente! La batteria mi sembra una di quelle di accedo da 11,6 ah con celle Panasonic.. È molto piccola.
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Steu851 |
Inserito il - 03/09/2016 : 13:44:11 Sbaglio o è stato fatto tutto in muscolare? Dalle foto manca un particolare importante, la batteria! |
leonardix |
Inserito il - 03/09/2016 : 12:24:33 Barba ha ragione, bellissimo report-racconto! Grazie Paolo sandalato per averlo condiviso con noi... |
Barba 49 |
Inserito il - 03/09/2016 : 10:53:54 Un bel racconto, sembra una favola di altri tempi.... Grazie di aver condiviso il tuo viaggio con noi!!!
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luc_maz48 |
Inserito il - 03/09/2016 : 10:33:26 Bel report di bel giro! Tante bellissime immagini!
Del racconto, mi sono anche un pochino emozionato!
Grazie!
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Stefanschen |
Inserito il - 03/09/2016 : 08:59:55 Ma che bel racconto, grazie! |
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