V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
GianniTurbo |
Inserito il - 12/10/2012 : 11:51:17 Hanno senso su uno scooter elettrico? sembra di no secondo quella che dice in quella che sembra una tesi http://www.risorsehitech.it/elettronica/proj/esu/8.php però se ne è parlato in altri forum.
http://www.energeticambiente.it/pile-e-batterie/14746479-supercondensatori-contro-l-effetto-memoria-nelle-nimh.html
http://www.risorsehitech.it/elettronica/proj/esu/8.php
qualcuno è inm grado di capire qualcosa di più? le mie conoscenze si fermano prima. |
18 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Jacopo.tk |
Inserito il - 08/01/2013 : 02:02:22 | Ad esempio prendo una piombo da 48V e la metto in parallelo con una LiFePO4 da 48V (che a 16 celle sarebbe 51,2V), appena collegate immagino che le LiFe scarichino sulle piombo per mantenere il voltaggio in pari (quidi senza il diodo ci sarebbe un travaso).. Poi inizio ad andare in giro e la curva piatta delle LIFE fa si che le piombo lavorino pochissimo, le piombo scendono di voltaggio rapidamente durante l'uso, ma le LIFE lo impediscono. Quando finalmente le LIFE sono prossime a scaricarsi entrano in ballo le Piombo che si erano consumate poco prima e tendono ad avere il voltaggio piu' alto.
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Secondo me invece si possono accoppiare li-fe e pb SENZA diodo, a patto che i due pacchi batteria abbiano tensioni pressochè identiche quando vengono collegate in parallelo. E' una prova che voglio fare tempo e $ permettendo.
Su endless-sphere c'è anche chi ha accoppiato life (A123) e celle dei laptop sulla bici elettrica senza usare diodi, con successo, monitorando entrambi i pacchi batterie con dei semplici cell-log.
Tennico (utente EA) aveva messo in parallelo un piccolo pacco bat al pb sul suo vectrix al ni-mh usando i diodi se ricordo bene, per aumentare un po' l'autonomia. |
Jacopo.tk |
Inserito il - 07/01/2013 : 20:54:07 Una piccola nota sui test a 2C e 3C. Soprattutto in quest ultimo le celle Sony scaldano molto più di quelle dei laptop.Il motivo è intuibile ma non è buon segno perchè alle limn non piacciono le alte temperature. Su diverse chimiche in parallelo sono d accordo con Barba. |
Barba 49 |
Inserito il - 07/01/2013 : 12:44:04 L'ideale è usare chimiche con la stessa tensione iniziale e finale, è ovvio, e questo permetterà come nel caso di Jacopo.tk di non usare nessun diodo di isolamento, ma anche due chimiche diverse purchè abbiano tensione iniziale e finale abbastanza simile possono convivere. Se parallelizzi (tramite diodi) una LiIon da 48V e una corrispondente LiFePO4 vedrai che per i primi chilometri, salvo richieste di correnti elevatissime, lavorerà solo la LiIon che appena caricata rimane sui 58V mentre la LiFePO4 si troverà intorno ai 54-55V, ma poi credo che le cose possano andare bene fino alla fine della scarica, visto che i BMS sono tarati quasi nello stesso modo come tensione minima, e comunque la centralina con il suo Cut-off da 41V le scollegherà assai prima dell'intervento del BMS. Naturalmente sono ipotesi da verificare, ma visto che Jacopo ha messo le mani su un tester valido conviene portare avanti la cosa... |
ccriss |
Inserito il - 07/01/2013 : 11:56:08 Questa discusione mi interessa molto... Io ho sempre pensato che mettere in parallelo due chimiche diverse fosse un problema per il fatto che i voltaggi in fase di scarica sono diversi e quindi creano scompensi difficili da gestire nel parallelo. Ad esempio prendo una piombo da 48V e la metto in parallelo con una LiFePO4 da 48V (che a 16 celle sarebbe 51,2V), appena collegate immagino che le LiFe scarichino sulle piombo per mantenere il voltaggio in pari (quidi senza il diodo ci sarebbe un travaso).. Poi inizio ad andare in giro e la curva piatta delle LIFE fa si che le piombo lavorino pochissimo, le piombo scendono di voltaggio rapidamente durante l'uso, ma le LIFE lo impediscono. Quando finalmente le LIFE sono prossime a scaricarsi entrano in ballo le Piombo che si erano consumate poco prima e tendono ad avere il voltaggio piu' alto. Insomma fatta cosi' non mi sembra che le due batterie collaborino molto, il diodo poi secondo me conviene metterlo per evitare il continuo travaso della carica tra le LiFe e le Piombo e viceversa durante l'uso..
Altro discorso è invece se usi chimiche assimilabili per curva di scarica e voltaggio, ad esempio metto un pacco di Headway 20C in parallelo alle mie Winston, in questo caso avendo una curva si scarica simile collaborarebbero proficuamente, poi il diodo lo metterei comunque per evitare travasi di carica..
Non sono certo che quello che ho scritto sia vero, ma ad oggi l'ho sempre immaginata cosi' anche alla luce delle esperienze che ho maturato, ma non sono certo un esperto del settore purtroppo
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Barba 49 |
Inserito il - 07/01/2013 : 11:50:15 Nulla ti vieta di usare anzichè le problematiche LiPo, che giustamente durano poco e hanno bisogno di caricatori appositi, delle LiFePO4 con alti "C" di scarica, basta una serie di celle 18650 della A123 che lavorano a 25-50C per avere lo stesso effetto di una LiPo senza nessuno dei problemi ad essa correlati... |
octopus |
Inserito il - 07/01/2013 : 11:31:42 Barba, pensavo che una soluzione del genere fosse impraticabile!! Certo però che attrezzarsi con tutti i carichini/bilancini della lipo per 3-4Ah aggiuntivi, ne vale la pena? Son così contento della spensieratezza delle liion! Cosa succede se la piccola lipo si esaurisce prima delle altre a basso C? E poi il prelievo dei picchi avviene in modo trasparente oppure è necessario qualcos'altro?
Scusate l'ignoranza che è sempre troppa |
Barba 49 |
Inserito il - 07/01/2013 : 11:16:12 Come vedi ti avevano raccontato una serie di cavolate, batterie di diversa capacità non si debbono semmai collegare in serie, quella meno capace sarebbe l'anello più debole. In parallelo (a meno che tu non crei uno stress veramente forte alle celle più deboli) le capacità si sommano, e una piccola LiPo da 2,5Ah può egregiamente salvaguardare una LiIon con pochi "C" di scarica da eccessivo drop. |
Jacopo.tk |
Inserito il - 06/01/2013 : 23:32:08 Nuovi test sulla stessa batteria a 2C e 3C costanti.
Devo trovare il modo per simulare il comportamento di una ebike. Questo è possibile solo attraverso l'extended software (costa 110 dollari), devo vedere se ci sono altri modi.
Immagine:
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Jacopo.tk |
Inserito il - 06/01/2013 : 16:54:28 | Barba 49 ha scritto:
Perchè ti aspettavi un comportamento diverso?
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Perchè quando ho iniziato a riciclare e ad usare questo tipo di batterie più di una persona mi ha detto di non mischiare celle con diversa capacità tra loro, alcuni addirittura mi han suggerito di usare diodi su ogni cella in parallelo, per evitare che celle buone venissero "contagiate" da quelle scadenti perdendo capacità.
Fino a poco fa non avevo modo di verificare con precisione, ora si!
Farò test sull batteria "ibrida" sottoponendola a piu "C". Le celle Sony reggono 3C senza problemi, dando esattamente la stessa capacità che hanno ad 1C. |
T4R |
Inserito il - 06/01/2013 : 12:35:35 Sono daccordo, per verificare le interessanti ipotesi del tuo progetto le devi "sfrocoliare" un pò più energicamente, magari con veloci cicli di scarica/carica per simulare accellerazioni e regen.
Saluti Pino |
Barba 49 |
Inserito il - 06/01/2013 : 11:28:32 Le batterie funzionano tutte esattamente così, non dovresti essere sorpreso dal risultato, se le fai lavorare ad 1C di scarica le due celle da 4,12Ah e da 2,85Ah si comportano esattamente come una singola celle da 6,95Ah!
Perchè ti aspettavi un comportamento diverso? Se tu le avessi invece scaricate secondo i parametri della Sony (5C) probabilmente le celle meno performanti avrebbero fornito qualcosa in meno della loro capacità a causa dell'effetto Peukert e la capacità totale non sarebbe più stata identica alla somma matematica delle due capacità, ma ad 1C non accade. |
Jacopo.tk |
Inserito il - 06/01/2013 : 01:17:50 Riporto "su" questa discussione perchè sono in possesso di uno scarica batterie professionale (West Mountain Radio CBA4) e sto facendo alcuni test.
Uno dei test che mi ha lasciato sorpreso è quest'ultimo.
Ho accoppiato in parallelo una cella 1s2p panasonic CGR18650CG da 4.4Ah nominali (4.12Ah reali con scarica ad 1C cut off 2.80V) ad una cella 1s2p Sony Konion (celle che supportano 10C di scarica di picco e 3-4C continui senza problemi) da 3.0Ah (2.85Ah reali con scarica ad 1C).
Ho testato questa cella "ibrida" 1s4p da circa 6.95Ah nominali ad 1C.
Ebbene mi aspettavo una capacità massima intorno ai 6.0 Ah credendo che tutte le celle si comportassero come quella con minore capacità...ed invece..ad 1C (cutoff sempre a 2.80V) ho estratto esattamente 6.95Ah dalla cella ibrida.
Credo che questo avvenga perchè le celle Sony Konion hanno una bassa resistenza interna (4mOhm se non erro) e quindi agiscano piu come una via di mezzo tra condensatori e batteria che come una batteria vera e propria.
Non mi resta che testare l'uso su strada..ma qui in Canada ci sarà ancora neve sulle strade e temperature sotto lo zero per ancora un paio di mesi, quindi dovrò attendere.
Intanto qui c'è il grafico dei tre test con raffronto tensione vs tempo:
Immagine:
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Barba 49 |
Inserito il - 14/10/2012 : 22:56:33 Bravo, una cosa interessante e da portare avanti, accoppiando due chimiche diverse se ne sommano i pregi e si eliminano i difetti. Sono sempre stato innamorato delle batterie al Litio, molto più leggere delle LiFePO4, ma ho sempre dovuto usare grandi capacità per ovviare al problema dei pochi "C" di scarica, e con questo sistema la cosa si risolve. |
Jacopo.tk |
Inserito il - 14/10/2012 : 21:03:49 | Barba 49 ha scritto:
Vero, comunque la solita funzione si può ottenere semplicemente collegando in parallelo ad una batteria "scadente" come "C" di scarica una batteria LiPo da pochi ampere/ora (2,5Ah sono sufficienti) capace di dare 30-50C, in modo da farle assorbire i picchi di corrente.
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Concordo con te Barba 49.
Ho fatto varie prove con condensatori (NB non supercondensatori/ultracondesatori) e batterie. Con i condensatori normali (ho usato quelli degli alimentatori atx dei pc) non c'è praticamente differenza sulla bici..ne ho usati una decina in parallelo.
Ho pure costruito una batteria ibrida Li-Mn (10C max di scarica supportata) + Li-Co (1C max di scarica supportata) al fine di ottenere una batteria compatta per brevi tratte ma che supporti minimo 30A senza problemi.
Ebbene i risultati sono interessanti!
Ho registrato i dati con dei cell-log 8s :)
Ho pubblicato i risultati qui: http://jacklithium.wordpress.com/2012/08/26/my-hybrid-battery-limn-lico/
Sto lavorando su un nuovo tipo di approccio per questa batteria..vedremo i risultati quando ho tempo di finire il progetto :) |
paolofrancescorossi |
Inserito il - 12/10/2012 : 13:24:17 C'è un azienda che ha fatto delle batterie ibride LIFEPO4/Supecapacitori proprio per poter gestire dei picchi istantanei di molti C se ne era già parlato sul forum.
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Barba 49 |
Inserito il - 12/10/2012 : 13:24:15 Vero, comunque la solita funzione si può ottenere semplicemente collegando in parallelo ad una batteria "scadente" come "C" di scarica una batteria LiPo da pochi ampere/ora (2,5Ah sono sufficienti) capace di dare 30-50C, in modo da farle assorbire i picchi di corrente. |
Giorgio_s |
Inserito il - 12/10/2012 : 13:17:51 Cioè un po' come la memoria RAM per i PC.
Si potrebbero utilizzare anche come una specie di turbo, insomma... Premi un pulsantino e schizzi via! Sarebbe poi interessante farli ricaricar eanche nelle discese e non solo dalla batteria...
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Barba 49 |
Inserito il - 12/10/2012 : 13:01:52 I supercapacitori sono già usati per immagazzinare energia nei KERS delle auto di Formula 1, quindi non sono una novità. Sono ingombranti, costosi e difficili da gestire in scarica, ma sono velocissimi ad immagazzinare e rilasciare energia: Il KERS delle suddette auto è in grado di fornire circa 85Kw per 5 secondi... Diciamo che per le nostre esigenze sono interessanti solo come "serbatoio" da collegare in parallelo ad una batteria che per sua natura ha pochi "C" di scarica, in modo da sopperire a questo difetto fornendo energia durante gli spunti per poi ricaricarsi finito il momento critico a spese della batteria. Diciamo una specie di autoclave per la corrente. |