V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Guerino |
Inserito il - 07/05/2017 : 19:47:57 Buongiorno a tutti, una domanda: la mia Specialized bi ammortizzata con motore bafang 750 watt 48 volt con acceleratore, completamente fuori legge sulla strada e che io uso per girare nei boschi, ha la centralina che non va più, Mi trovo, perciò, nella necessità di portarla in assistenza. Lo vorrei fare pedalando normalmente su strada. Secondo voi, Incorro in qualche sanzione? Grazie per il vostro "pensiero". |
50 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
elettricooo |
Inserito il - 17/05/2017 : 20:15:00 Non è un problema loro se circoli con un veicolo a motore (che manchino i pezzi è irrilevante per il sequestro) e perciò non è una bici a pedalata assistita (altrimenti avrebbe i pezzi per essere tale). |
ecocar |
Inserito il - 17/05/2017 : 18:33:03 | pixbuster ha scritto:
Per quel che mi hanno detto un paio di Costruttori italiani, quando sequestrano una bipa sospettata di essere irregolare, la danno da periziare proprio a tali Costruttori che conoscono bene tutti i trucchi e le cose da guardare E, in caso di cospiqui risarcimenti in ballo, le Assicurazioni possono rivolgersi agli enti certificatori come il TUV
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Sì, ma il pomo della discordia è: quando al momento del sequestro mancano dei componenti per far funzionare la bici, cosa fanno? Anche un costruttore o un ente certificatore, non può scegliere a proprio piacimento una batteria o costruire e montare un componente mancante (fosse anche solo un connettore). Credo che in caso di perizie a fini legali alterare o aggiungere componenti non presenti al momento del sequestro sarebbe anche un comportamento sanzionabile come alterazione di prove o qualcosa di simile. Ci vorrebbe il parere di un avvocato del ramo assicurativo. |
pixbuster |
Inserito il - 15/05/2017 : 00:35:51 Per quel che mi hanno detto un paio di Costruttori italiani, quando sequestrano una bipa sospettata di essere irregolare, la danno da periziare proprio a tali Costruttori che conoscono bene tutti i trucchi e le cose da guardare E, in caso di cospiqui risarcimenti in ballo, le Assicurazioni possono rivolgersi agli enti certificatori come il TUV |
elettricooo |
Inserito il - 14/05/2017 : 02:21:21 Della batteria il codice non parla. Parla di motore, e non importa che sia guasto o spento, privo di centralina o senza benzina. Se c'è istallato un motore, non è più un velocipede. Può essere solo una bicicletta a pedalata assistita oppure un ciclomotore. Se c'è la batteria e la centralina almeno è facile verificare subito cosa sia. Se mancano i pezzi, l'agente fa le sue valutazioni, magari sbagliate, e ti sequestra un ciclomotore (perchè in effetti c'è un motore anche se è per qualsiasi ragione spento). Poi tu farai opposizione e istanza di dissequestro dimostrando che la tua moto coi pedali non è un ciclomotore ma una bicicletta a pedalata assistita. Magari alla fine trovi qualcuno che abbocca.
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ecocar |
Inserito il - 13/05/2017 : 19:02:17 elettricoooo... se la bipa non ha la batteria, i periti, i poliziotti e i giudici se ne comprano una apposta per far funzionare la bici e farti la multa , magari prima ti chiedono anche consiglio su che batteria comprare... poi, secondo te, un poliziotto ti ferma con una bici che non funziona e quindi non la può provare e dice:"che motore grosso che hai... te la sequestro!"... siamo alla pazzia... davvero non aggiungo altro. |
elettricooo |
Inserito il - 13/05/2017 : 16:32:13 E sì, ma intanto c'è la sanzione e il sequestro. Poi per i controlli... li solleciterà l'avvocato se vorrà ottenere il dissequestro. |
T4R |
Inserito il - 13/05/2017 : 15:07:52 Il fatto è che se eventualmente ti sequestrano la moto pardon la bipa per fare le verifiche, se non funziona non è che si mettono a ripararla per poi verificare la corrispondenza al C.d.S. Te lo posso dare per certo visto che queste verifiche le abbiamo fatte in qualche caso in Istituto Motori dove lavoro.
Saluti |
elettricooo |
Inserito il - 13/05/2017 : 14:30:26 Eco, c'è una differenza tra beata speranza e amara realtà. http://www.poliziamunicipale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=41854
Poi cerca su google "bici elettriche sequestrate".
Se ti fermano con i tuoi padelloni e sospettano che tu li faccia viaggiare over 250watt, over 25km/h, o senza "progressiva riduzione" o senza pedalare... sequestrano il mezzo perchè hanno il legittimo sospetto che quella non sia solo una bici a pedalata assistita. Starà a te convincerli e/o convincere il giudice del contrario quando chiederai il dissequestro.
Lo ripeto ancora una volta poi basta perchè non c'è più sordo di chi non vuol sentire: o tu sei in grado di dimostrare che hai per davvero una "bicicletta a pedalata assistita" che rientra davvero in TUTTI i criteri imposti dall'art. 50 (inclusa la "progressiva riduzione" che non ha nessuno!) oppure, se non puoi dimostrarlo, è inutile che nascondi la batteria nello zaino, strappi i fili, butti la batteria nei cespugli prima di essere fermato, o chissà cos'altro. Se vogliono, hanno gli strumenti giuridici per non farsi prendere in giro e ne hanno a iosa.
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ecocar |
Inserito il - 13/05/2017 : 12:50:03 ..quante paranoie... l'articolo 50 cds è cristallino: Gli agenti ti fermano, non devono leggere nessuna targhetta sul voltaggio/potenza/velocità, visto che non c'è nessuna legge che impone la presenza della targhetta (se sopra c'è scritto qualcosa che non vi piace toglietela!), devono constatare con i loro mezzi possibili se sono rispettate le indicazioni previste dal cds, quindi: 1)di sicuro possono verificare che il motore non si avvii senza la pedalata (se così fosse, ci sono le relative sanzioni). 2)se hanno i famosi rulli, può essere verificata la velocità max di assistenza del motore di 25km/h più tolleranza. 3)se mai i rulli potranno avere funzione di banco dinamometrico potranno verificare anche la potenza (e lì son cavoli amari per tutti, hub, Bosch e Yamaha compresi perchè nessun giudice sano di mente accetterebbe come 250watt un motore che sul banco dinamometrico passa i 700watt, anche dicendo che sono di picco restano comunque troppi, forse si salva qualche catorcio cinese sottopotenziato...) 4)Se non riescono ad avviare il motore per qualsiasi ragione (avaria, mancanza connettori, assenza batteria) nessuno dei suddetti controlli possono essere effettuati nè dalle forze dell'ordine, nè da periti in caso di incidenti, per cui NON CI PUO' ESSERE NESSUNA SANZIONE. |
Steu851 |
Inserito il - 09/05/2017 : 21:03:50 | SHILAH ha scritto:
Mi spieghi come si dimostra la regolarità di un Bosch che non ha nessuna targhetta che porti scritto che è un 250w? Mi devo portare dietro la fattura di acquisto? Va bene essere scrupolosi nella applicazione della legge ma non più realisti del Re. Tutti i motori moderni sono dei 350w o addirittura del 500 w limitati a 25 km orari. Qualcuno limita gli ampere erogati dalla centralina ma anche no.
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Sulla mia haibike Yamaha, in posizione non molto visibile, l'etichetta che dice che è conforme alla normativa c'è, suppongo che ci sia anche sulle motorizzate Bosch. Ci sarebbe anche un'altra piccola etichetta, sul tubo obliquo in alto, vicino al canotto sterzo, scritta in tedesco, che dice che non può circolare su strada, penso per il fatto che non ha campanello, catadiottri e fanalini. |
Sergiom1961 |
Inserito il - 09/05/2017 : 20:35:51 Se giri con una bipa non a norma stai girando con un mezzo non omologato. È come girare in città con una moto da cross. Quindi, targa, casco, assicurazione, patente e quant'altro non ha senso! Diverso, invece, se giri con uno scooter omologato senza targa, patente, casco e assicurazione. Ti becchi tutti i verbali. Nel nostro caso solo il verbale per aver circolato con un mezzo privo di omologazione ovvero da 384 a 1500 euro e la confisca del mezzo.
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bubunapoli |
Inserito il - 09/05/2017 : 20:01:42 "chissa' se i carabnieri , i vigili urbani e quant'altre forze dell'ordine leggono Jobike.it ( e casomai ridono....)"
ahahahahahhh grande !! |
luigitaliano |
Inserito il - 09/05/2017 : 19:50:19 chissa' se i carabnieri , i vigili urbani e quant'altre forze dell'ordine leggono Jobike.it ( e casomai ridono....) |
luc_maz48 |
Inserito il - 09/05/2017 : 18:34:42 Sicuramente qualche avvocato, utente di Jb, (che conosciamo molto bene come buon tecnico) conoscerà meglio il problema, cosa potrebbe consigliarci?
Grazie.
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SHILAH |
Inserito il - 09/05/2017 : 18:30:35 Mi spieghi come si dimostra la regolarità di un Bosch che non ha nessuna targhetta che porti scritto che è un 250w? Mi devo portare dietro la fattura di acquisto? Va bene essere scrupolosi nella applicazione della legge ma non più realisti del Re. Tutti i motori moderni sono dei 350w o addirittura del 500 w limitati a 25 km orari. Qualcuno limita gli ampere erogati dalla centralina ma anche no. |
elettricooo |
Inserito il - 09/05/2017 : 16:26:45 | Barba 49 ha scritto:
@Elettricooo: Una motocicletta è un oggetto targato e immatricolato, quindi deve essere in regola anche se circola per strada a spinta, una Bipa NON ha nessuna omologazione e NESSUN obbligo da adempiere, quindi come fai a paragonare questi due mezzi?
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Anche la Bipa ha obblighi da adempiere, primo fra tutti quello dell'articolo 50: "... un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare". E anche la Bipa deve essere targata e immatricolata se non rientra nelle prescrizioni (250watt, progressiva riduzione... fino a zero watt quando arrivi 25kmh o smetti di pedalare).
Ma prima di sapere cosa è, le forze dell'ordine fermano e controllano il veicolo, vedono il motore, quindi applicano l'art. 50 se hanno evidenza che il motore rientra nelle prescrizioni. Se non hanno evidenza di ciò, quel veicolo a motore lo fanno rientrare fra i veicoli a motore di cui agli art. 180 e 193, con un conducente che circolava senza documenti, e verbalizzeranno una sfilza di violazioni. Che gli rispondi? che non è un motore? che mancava l'alimentazione o la batteria era nello zaino? o che non è un veicolo perchè sollevandolo diventava un pacco? tutto questo non ha alcun significato giuridico se non si dimostra che il motore rientra nelle prescrizioni dell'art. 50. Fuori dall'art.50, i "motori" sono motori da omologare, immatricolare, assicurare, revisionare...
Questa è una interpretazione (letterale!) a cui l'autorità può ricorrere quando incontra il furbo che tenta di nascondere un 750watt dietro un dito.
Poi ognuno è libero di rischiarsela come vuole.
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claudio02 |
Inserito il - 09/05/2017 : 12:08:20 tutto può essere con queste premesse, anche il sequestro della moto per accertamenti su eventuali modifiche, dai su.
quoto bubunapoli |
Steu851 |
Inserito il - 09/05/2017 : 11:15:46
"Potrà essere richiesta una compartecipazione alle spese per gli interventi del soccorso alpino e dell’elisoccorso in montagna, qualora l’escursionista non debba ricorrere alle cure del Pronto Soccorso e ad accertamenti diagnostici."
Se chiami l'elisoccorso non perché ti sei fatto male ma perché ti serve un passaggio non torvo che sia così sbagliato, notare il condizionale quindi il costo verrà addebitato valutando la situazione, anche il sovrapprezzo 'imprudenza' non mi pare così fuori dal mondo, l'anno scorso in Val D'Aosta hanno recuperato turisti che si erano avventurati sul ghiacciaio in calzoncini corti e scarpe da tennis, fargli pagare il soccorso mi sembra giusto. |
essegi |
Inserito il - 09/05/2017 : 11:07:59 ...senza considerare che la bici, appena le sollevi le ruote da terra, smette di essere un veicolo e diventa un pacco... (beh, magari lo era anche prima... )
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Miura72 |
Inserito il - 09/05/2017 : 09:27:10 http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/imprudenza-in-montagnail-costo-dellelisoccorso-si-paga_1109400_11/ |
Barba 49 |
Inserito il - 09/05/2017 : 08:35:19 @Elettricooo: Una motocicletta è un oggetto targato e immatricolato, quindi deve essere in regola anche se circola per strada a spinta, una Bipa NON ha nessuna omologazione e NESSUN obbligo da adempiere, quindi come fai a paragonare questi due mezzi? |
bubunapoli |
Inserito il - 09/05/2017 : 08:12:48 Ma cosa volete che succeda nel trasportare in officina una bipa spenta? Io penso che in fatto di seghe mentali non ci batte nessuno. |
elettricooo |
Inserito il - 09/05/2017 : 02:09:40 | SHILAH ha scritto: Naturalmente hanno ragione Ecocar e Barba. Un motore non funzionante è solo un piombo applicato alla bici e nessuno norma lo vieta.
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Naturalmente sì. Giuridicamente purtroppo no. Prova a spingere in strada una moto senza documenti, né revisione obbligatoria o bollo... e digli che non possono sequestrartela perchè è senza benzina dunque il motore è solo un piombo applicato al tuo velocipede per cui nessuna norma lo vieta. Ecco le norme che lo vietano: vedono un motore e ti applicano l'art. 180 e/o 193 http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-180-possesso-dei-documenti-di-circolazione-e-di-guida.html http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-193-obbligo-dellassicurazione-di-responsabilita-civile.html
Forse si sbagliano, ma ti sequestrano il veicolo e poi sta a te fare ricorso per dimostrare (se ci riesci) che eri a norma con l'art. 50 o col 52 http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-iii-dei-veicoli/art-50-velocipedi.html
http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-iii-dei-veicoli/art-52-ciclomotori.html
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andrea 104KG |
Inserito il - 09/05/2017 : 00:54:02 Nell'articolo di Fabio c'è anche il link alla prova... 5500 €!!! va bè l'app, ma un semplice nine da 300 € e una batteria un pò più grande del normale.... mi pare un pò esagerato... |
Fabio Bozzo |
Inserito il - 08/05/2017 : 23:35:52 http://www.bicielettriche.bikeitalia.it/notizie/bici-elettriche-da-45-kmh-ecco-come-sono-omologate-in-italia-le-stromer |
Fabio Bozzo |
Inserito il - 08/05/2017 : 23:21:07 | Miura72 ha scritto:
Io ti auguro 1000 pedalate nel bosco con il tuo bafang. Pero suponiamo che Pinco pallino è nel bosco e cade con una bici inlegale e Pinco pallino si e rotto una gamba e deve essere soccorso con l'elisoccorso che di regola credo abbia a bordo pilota di sicuro, dottore, e due infermieri alpini qualificati quando soccorono Pinco pallino scoprono che la bici è inlegale chi credi che paga le spese del soccorso?
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della bicicletta non gliene frega proprio niente all'elicotterista infatti la lascia dove si trova. Te la vai a riprendere quando stai meglio (se ancora c'è) sul foglio del soccorso scrivono caduto dalla bicicletta non la mettono sul banco prova in mezzo al bosco! il problema potrebbe essere se in quel posto con la bici non ci potevi andare te lo dico per esperienza personale! |
SHILAH |
Inserito il - 08/05/2017 : 21:11:36 | elettricooo ha scritto:
Se vogliono, alla vista di un "motore" che possa presumersi funzionare fuori norma (perchè c'è scritto 300watt, o non c'è scritto niente o non se ne intendono...), lo sequestrano per accertare se è legale o no. Poi tu farai tutte le opposizioni del caso (avevo una batteria da 12watt, non avevo la batteria, non avevo la centralina, era tutto spento...). Intanto loro fanno il verbale.
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Naturalmente hanno ragione Ecocar e Barba. Un motore non funzionante è solo un piombo applicato alla bici e nessuno norma lo vieta. Fra le altre cose le bici che montano il bosch non riportano alcuna dicitura visibile della potenza e allora, seguendo il tuo ragionamento dovrebbero essere sequestrate tutte. Sequestrassero un bosch Cx che così vediamo se è legale. |
Miura72 |
Inserito il - 08/05/2017 : 21:08:31 Io credo che i vigili fanno aggionamenti e sappiano la differenza da un mozzo a dinamo da un motore al mozzo poi pero è sempre a discrezione del vigile "esempio meta anni 80 motorino super modificato" multa e basta . Ma ora le cose cambiano quando un ciclista è coinvolto in un incidente dove il perito per non pagare i danni guarda e scruta tutto per non tirar fuori i soldini, quindi un motore fuori legge non sara risarcito ne col torto ne nella ragione |
ecocar |
Inserito il - 08/05/2017 : 20:45:37 Allora bisogna anche sperare che le solerti forze dell'ordine non scambino per un motore le dinamo nel mozzo... in fondo fuori e dentro sono molto simili a piccoli hub motor e non c'è scritta nessuna potenza sopra... |
elettricooo |
Inserito il - 08/05/2017 : 20:13:14 Se vogliono, alla vista di un "motore" che possa presumersi funzionare fuori norma (perchè c'è scritto 300watt, o non c'è scritto niente o non se ne intendono...), lo sequestrano per accertare se è legale o no. Poi tu farai tutte le opposizioni del caso (avevo una batteria da 12watt, non avevo la batteria, non avevo la centralina, era tutto spento...). Intanto loro fanno il verbale. |
ecocar |
Inserito il - 08/05/2017 : 20:00:17 @Elettricooo, se la bipa non ha la batteria, come si fa a sapere la potenza del sistema? Io ho costruito varie bipa perfettamente a norma quando usate con batteria 24v e fuori norma quando usate a voltaggi superiori, visto che ho usato centraline multivoltaggio funzionanti da 19 a 63 volt 8A continuativi, 17A di picco (le trovi facendo una ricerca sul forum: nine continent ecocar). Come noto la potenza marchiata sui motori è un'indicazione del fabbricante sulla potenza che può ragionevolmente sopportare il motore, rated power, (a volte anche in modo molto ottimistico visto che i 9c di wheelkits erano marchiati 800watt e ne ho usati a lungo in montagna a pieno sforzo a oltre 3000watt senza il minimo problema),la potenza reale è quella erogata dalla centralina (bisognerebbe anche contare l'efficienza del motore che non è mai 100%...). |
elettricooo |
Inserito il - 08/05/2017 : 15:48:44 | Barba 49 ha scritto:
Certo, ma siccome non potendolo mettere in moto (è guasto) non possono capire le potenzialità che ha come possono sapere se è legale o meno??? Non stiamo parlando di uno scooter elettrico ma di una comune Bipa, non è nè targato ne omologato come scooter elettrico!!!
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I 750 watt esigerebbero infatti, l'immatricolazione come motoveicolo, la targa, tasse e bolli, la revisione, l'assicurazione, il casco... e se decidono di fermare il veicolo e controllarlo, possono fare diverse cosette. Ad es.: il codice parla di motore non di batteria. Se vogliono, quindi, sequestrano il veicolo per il solo fatto di avere un motore illegale (magari sbagliano, ma loro sono convinti che non sia a norma perchè ha le scritte abrase, rimosse, assenti, truccate o perchè c'è proprio scritto 750watt!). Poi ti lasciano fare tutte le opposizioni che vuoi, infine il prefetto o il giudice decide se era a norma o no. Direi che la batteria nello zaino sarebbe un escamotage inutile, pericoloso e anche un po' ridicolo. :)
P.S.: Anzi, se ci fosse la batteria collegata magari potresti facilmente dimostrare che, nonostante la potenza nominale di 750watt, in realtà il motore è limitato (dalla centralina e dalla batteria) a 250watt. Ma in assenza di batteria, rimane un veicolo da 750watt o comunque da periziare.
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baldiniantonio |
Inserito il - 08/05/2017 : 14:52:09 Vedo in TV la trasmissione "Affari di famiglia" ed al banco pegni clienti portano disinvoltamente spade,colt,lance in quel di las vegas...
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claudio02 |
Inserito il - 08/05/2017 : 14:48:14 una pistola inerte ha le stesse dimensioni e la stessa massa e la stessa robustezza di una pistola vera,
ma mica serve il porto d armi. |
Barba 49 |
Inserito il - 08/05/2017 : 14:39:45 Certo, ma siccome non potendolo mettere in moto (è guasto) non possono capire le potenzialità che ha come possono sapere se è legale o meno???
Non stiamo parlando di uno scooter elettrico ma di una comune Bipa, non è nè targato ne omologato come scooter elettrico!!! |
elettricooo |
Inserito il - 08/05/2017 : 14:12:39 Se scoprono che un Ciao della Piaggio o l'auto parcheggiata in strada non hanno l'assicurazione o la revisione obbligatoria, il bollo o la targa ecc... li sanzionano punto e basta. E se gli dici che però non sono veicoli perchè sono senza benzina nel serbatoio, credo che ti ridano in faccia come sanzione accessoria (ma non escludo le mani addosso in base alle circostanze!). Dunque, se quel ciclomotore elettrico (questo è) venisse trovato in strada, a rigore di logica, verrebbe sanzionato come se fosse (perchè lo è) un veicolo a motore (elettrico) messo in strada senza IPT, immatricolazione, bollo, revisione obbligatoria, assicurazione, ecc.
E considerando le potenzialità del motore non è certo una bici. |
T4R |
Inserito il - 08/05/2017 : 13:26:28 Quoto ecocar e barba.
Saluti Pino |
Barba 49 |
Inserito il - 08/05/2017 : 12:19:34 Non penso proprio che una bici elettrica con motore fuori norma ma guasto possa incorrere nei rigori della legge, ma vista la facilità con cui si cambia la centralina ai BBS mi chiedo perchè tu voglia portarla in assistenza, a meno che tu non abbia una garanzia ancora in corso...
Se la acquisti poi la cambi in dieci minuti, è una cosa veramente semplice! |
ecocar |
Inserito il - 08/05/2017 : 09:46:59 Per il codice della strada, non esiste alcuna differenza tra bicicletta muscolare e bicicletta a pedalata assistita (purchè rispetti i ben noti limiti), entrambi sono velocipedi ex art.50 cds, per cui quando vi fate domande sull'utilizzo legale di una bipa a norma, ragionate come se fosse una normale bici muscolare.
Per quanto riguarda bici elettriche non a norma, se desiderate usarle su strada pubblica a motore spento, per essere legali devono essere disattivate in modo che non sia possibile riattivarle in movimento, cioè l'intervento necessario per l'attivazione del motore deve essere di complessità tale da dover operare a veicolo fermo (è sufficiente smontare la batteria e mettersela nello zaino, oppure avere un connettore da staccare, meglio ancora se è rimovibile: in questo ultimo caso, in caso di incidenti è opportuno rimuovere ed asportare il detto connettore, in modo che in caso di perizie, a causa del componente mancante, non sia possibile attivare il motore della bipa evitando contestazioni (del tipo: il connettore si è staccato durante l'incidente...). |
@lby64 |
Inserito il - 08/05/2017 : 08:44:23 Sul caos delle normative credo tutti siano in accordo. Mi permetto solo di evidenziare che una e-bike a norma è a tutti gli effetti equiparata ad una bici normale. Se una bici (non) può transitare su una strada (non) lo può fare anche una e-bike a norma. Se normative locali scavalcano quelle del codice della strada nazionale allora siamo "del gatto". Con i miei giri attraverso anche una decina di comuni diversi; che faccio?
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luigitaliano |
Inserito il - 08/05/2017 : 07:24:11 | Guerino ha scritto:
Grazie per l'esaustiva spiegazione sulla viabilità in luoghi fuoristrada. La regolamentazione è talmente caotica, diversa e confusa da luogo a luogo che diventa impossibile rispettarla. Tutti siamo a rischio, anche chi va a piedi. Un sentiero molto trafficato che ho percorso pochi giorni fa, girava tra i boschi passando a fianco di diversi capanni da caccia e si sviluppava proprio dietro le piante su cui vengono posizionate le gabbie, in direzione degli spari. Unico cartello: attenzione, capanno da caccia! Oggi proverò a chiedere al comando di polizia municipale se posso pedalare sulle strade con il motore spento, poi vi farò sapere. Intanto grazie#128077;#128077;
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purtroppo , oltre le normativa di base che nascono fumose , ogni Regione ci aggiunge anche del suo e ancora di piu' indecifrabile . ciao |
Guerino |
Inserito il - 08/05/2017 : 06:10:28 Grazie per l'esaustiva spiegazione sulla viabilità in luoghi fuoristrada. La regolamentazione è talmente caotica, diversa e confusa da luogo a luogo che diventa impossibile rispettarla. Tutti siamo a rischio, anche chi va a piedi. Un sentiero molto trafficato che ho percorso pochi giorni fa, girava tra i boschi passando a fianco di diversi capanni da caccia e si sviluppava proprio dietro le piante su cui vengono posizionate le gabbie, in direzione degli spari. Unico cartello: attenzione, capanno da caccia! Oggi proverò a chiedere al comando di polizia municipale se posso pedalare sulle strade con il motore spento, poi vi farò sapere. Intanto grazie#128077;#128077; |
luigitaliano |
Inserito il - 07/05/2017 : 22:54:32 | Miura72 ha scritto:
Per Luigitaliano Io non lo so se in piemonte sparano a cazzo di cane ma la legge dice questo Vedasi leggi regionali e regolamenti di polizia rurale locale, comunali questi oppure di aree protette, quali aprchi etc.
Esempi di alcuni principi e definizioni per districarsi: - Ai fini della presente legge e' escursionismo l'attività turistica , ricreativa e sportiva che, al di fuori dei centri urbani , si realizza nella visita o nella esplorazione degli ambienti naturali, anche antropizzati senza l'ausilio di mezzi a motore
- è vietata la recinzione dei fondi agricoli, tranne che per aree di pertinenza dell'azienda agricola, per vivai e colture di pregio, per allevamenti agricoli e zootecnici tra cui quelli di selvaggina previsti dalla legge regionale ......
- Strade poderali o interpoderali sono quelle strade private (quindi non comunali o provinciali) che attraversano un podere per consentirne la coltivazione o che collegano fra di loro più poderi. In genere su queste strade hanno diritto di transitare solo i proprietari in forza di servitù, ma talvolta vi può essere un diritto di uso pubblico, che comunque non ne cambia la natura (la manutenzione, ad esempio, fa sempre carico ai proprietari e non ai comuni). Nella stessa categoria rientrano le strade forestali fatte per consentire lo sfruttamento e la cura di boschi, ma chiuse al traffico dei non legittimati (opinione ragionevole, ma su cui si potrebbe discutere caso per caso. Se invece una strada pubblica viene chiusa al traffico per ragioni pubbliche, non diventa con ciò una strada interpoderale.
- Strade tagliafuoco: sistema predisposto da autorità comunali o competenti sul territorio (com. montane, parchi)per evitare che il patrimonio naturale arboreo possa essere distrutto dagli incendi
La proprietà sulla strada / sentiero e' definita genericamente per stabilire chi deve averne cura per la manutenzione.
A piedi si puo' andare ovunque non sia recintato, in bici la cosa e' piu' ambigua. Al pedone e' garantito il principio della continuità della percorribilità del territorio. Cosa analoga e' stata proposta anche per la Bicicletta da varie associazioni anche recentemente, ma di fatto il principio sembra accettato dalle leggi regionali ma non e' una certezza.
Su strada privata e' consentito senza motore solo il transito, no bivacco a simili.
In quota non e' possibile impedire il passaggio a chiunque ne' su sentieri ne' su strade ne' su interpoderali o poderali (private).
Questo e' quanto ho raccolto come informazioni generali.
Ciao
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posto questo , che parla delle leggi piemontesi ;
Secondo la legge a chi spetta la sorveglianza? La problematica del transito dei motoveicoli sui sentieri e sulle mulattiere non solo in montagna, ma su tutto il territorio regionale è regolata dalla Legge Regionale numero 31 del 5-12-2008 e successive modifiche ed integrazioni in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale – e del suo Regolamento R.R. n. 5 del 20-7-2007 – Norme Forestali regionali (è dell’anno precedente in quanto redatto sulla base della Legge Regionale numero 27/2004). Ai sensi dell’articolo 61, comma 1, della suddetta Legge Regionale “le funzioni di vigilanza e di accertamento delle violazioni relative alle normative regionali in materia sono esercitate dal Corpo Forestale dello Stato, dalle Guardie dei Parchi regionali (5 in provincia di Bergamo), dalle Guardie boschive comunali, dagli Agenti della Polizia Locale”, nonché alle Guardie Ecologiche Volontarie (Comunità Montane, Parchi e Provincia) se hanno frequentato appositi corsi di formazione sugli aspetti selvicolturali e normativi in materia forestale. Nella materia forestale rientra anche l’aspetto normativo relativo alla viabilità agro-silvo-pastorale. Con le leggi regionali precedenti si diceva che bisognava ci fosse innanzi tutto il riconoscimento della strada agro-silvo-pastorale da parte del Comune mediante un elenco: questo voleva dire che i Comuni dovevano riconoscere le strade in questione, mettervi un cartello, e possibilmente anche una sbarra. Ma raramente questo è stato fatto.
Mediamente, quante persone sanzionate all’anno? Il Corpo Forestale dello Stato nella zona bergamasca sanziona mediamente all’anno 30-40 trasgressori
Chi trasgredisce di più? Trasgrediscono senz’altro maggiormente i motoveicoli fuori strada. Bisogna innanzitutto distinguere tra moto da enduro, che sono dotate di targa e soggette alle norme del Codice della strada, dalle moto da motocross, che sono invece vincolate alla circolazione solo su circuiti con salti, paraboliche, ecc. La Legge numero 120/2010 sulla sicurezza stradale ha modificato diversi articoli del Codice della Strada tra i quali l’articolo 100 il quale prevede che tutti i motoveicoli siano dotati di targa la quale é personale. I motocross senza targa, pertanto, non possono circolare sulle strade ma solo su circuiti. Invece spesso circolano in montagna.
I trasgressori sono per lo più sportivi, o persone che utilizzano i mezzi a motore per raggiungere i propri alloggi, magari secondo case o luoghi di vacanza? Sono solitamente gli “appassionati” di moto. Coloro che raggiungono fabbricati rurali, non seconde case o luoghi di villeggiatura, utilizzano i motoveicoli come “mezzi di servizio” e per lo più sono autorizzati dall’Ente territoriale competente, ovvero il Comune. Quasi sempre le seconde case o luoghi di villeggiatura sono serviti da strade comunali.
Nel caso di seconde case non servire da strade comunali, come si devono comportare i proprietari? È il Comune a rilasciare i permessi su richiesta, generalmente gratis. Ma bisogna stabilire se il terreno su cui passa il sentiero è di proprietà pubblica o privata. In questo campo si finisce spesso in un groviglio, perché si possono incontrare molti casi, come quello della servitù di passaggio: secondo il Codice Civile se ho un terreno situato in un posto non accessibile da una strada pubblica, devo potervi arrivare comunque, passando dove è possibile.
La legge vieta il transito ai motori su mulattiere, sentieri e strade agro-silvo-pastorali, ma non di altri tipi di strade. Esistono percorsi alternativi sufficienti? Su questo punto è necessario chiarire. L’articolo 59 comma 1 della Legge Regionale numero 31/08 stabilisce che “le strade agro-silvo-pastorali sono “infrastrutture finalizzate ad un utilizzo prevalente di tipo agro-silvo-pastorale, non adibite al pubblico transito”. Il transito è disciplinato da un Regolamento comunale approvato sulla base di criteri stabiliti dalla Giunta Regionale”. A tale proposito la Delibera della Giunta Regionale numero 14016 dell’8-8-2003 ha approvato la “Direttiva relativa alla viabilità locale di servizio all’attività agro-silvo-pastorale ” che classifica tale viabilità e classifica anche “i tracciati di interesse agro-silvo-pastorale” (caratteristiche della rete viabile, piste forestali, sentieri,mulattiere, itinerari alpini), indica le modalità di censimento e propone un Regolamento tipo. Il comma 2 stabilisce che “per il territorio di rispettiva competenza, le Province, le Comunità Montane e gli Enti gestori dei Parchi, compatibilmente con i regimi di tutela ambientale e di pianificazione, predispongono piani di viabilità agro-silvo-pastorale, nell’ambito dei Piani di Indirizzo Forestale, allo scopo di razionalizzare le nuove infrastrutture e di valorizzare la interconnessione della viabilità esistente”. Il comma 3 stabilisce che “sulle strade agro-silvo-pastorali, sulle mulattiere e sui sentieri, è vietato il transito dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio e di quelli autorizzati in base al Regolamento comunale. Il comma 4 dispone che “è altresì vietato li transito dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli autorizzati dalla Regione su terreni appartenenti al patrimonio forestale regionale, nonché in tutti i boschi e nei pascoli ad eccezione dei mezzi di servizio. Il comma 5 prevede che siano i Comuni a segnalare i divieti di transito sulle strade agro-silvo-pastorali. L’articolo 61 comma 10 della Legge Regionale numero 31/08 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 105,57 euro a 316,71 euro per chi transita senza l’autorizzazione, ridotta ad 1/3 per chi transita in difformità all’autorizzazione stessa. Gli altri tipi di strade, ovvero quelle comunali, sono soggette al Codice della Strada. Non è una questione di percorsi alternativi, ma per raggiungere le abitazioni rurali e/o di villeggiatura solitamente vi sono le strade comunali o private (interpoderali, poderali, vicinali). Non sono certo utilizzati i mezzi a motore, intesi come motociclette per portare vivande e materiali.
Ritiene che bisognerebbe vigilare di più? Senz’altro bisognerebbe vigilare di più ma, purtroppo, coloro che devono vigilare (Corpo Forestale dello Stato, Polizia Locale, Guardie comunali) sono pochi e non coordinati tra loro e ognuno ha i propri problemi di organico. Non solo, ma vi sono anche problemi per identificare i trasgressori perché non è facile bloccarli: non sono a piedi, magari sono in gruppo, e circolano senza targa o con targhe coperte. Per vigilare di più e meglio sarebbe opportuno che gli Enti territoriali procedessero ad ottemperare alla Direttiva regionale e redigessero il regolamento. Un chiaro regolamento farebbe la differenza ma pochi Enti finora hanno ne adottato uno. Inoltre può essere utile l’impiego delle Guardie Ecologiche Volontarie a disposizione dei vari Enti territoriali, dalle Comunità Montane, ai Parchi regionali, alle Province, i quali dovrebbero trovare un coordinamento tra loro.
Cosa ne pensate delle proposte del Cai per cercare un rimedio a questa situazione? Le proposte del Cai sono condivisibili, basta che gli Enti territoriali, a cui spettano tali mansioni, comprese quelle di studiare ed autorizzare percorsi idonei, predispongano il regolamento secondo la Direttiva regionale. Serve un regolamento adattato ad ogni territorio di competenza, che contenga anche indicazioni sulla manutenzione della viabilità minore locale. Bisognerebbe chiedere ai vari Enti territoriali il motivo per il quale finora non hanno ottemperato alla Direttiva. Con il Regolamento sarebbe più facile per tutti controllare la situazione: per fare un esempio, nella zona di Clusone ed in “Pineta” giungono anche stranieri a praticare motocross. Noi avevamo denunciato la cosa, ma poiché mancano le aree adibite a queste attività, non si trova rimedio. Eppure la normativa lo prevede. Il regolamento sarebbe poi utile a tutti gli utenti della montagna, per renderli consapevoli della tipologia di viabilità minore e dei tracciati da utilizzare per escursioni ed altro, ma anche ai controllori, per svolgere una corretta applicazione delle normative vigenti in questo settore.
Delibera n_ 14016 del 8-8-2003 Direttiva regionale viabilità locale di servizio |
luigitaliano |
Inserito il - 07/05/2017 : 22:40:58 | Miura72 ha scritto:
Per Luigitaliano Io non lo so se in piemonte sparano a cazzo di cane ma la legge dice questo Vedasi leggi regionali e regolamenti di polizia rurale locale, comunali questi oppure di aree protette, quali aprchi etc.
Esempi di alcuni principi e definizioni per districarsi: - Ai fini della presente legge e' escursionismo l'attività turistica , ricreativa e sportiva che, al di fuori dei centri urbani , si realizza nella visita o nella esplorazione degli ambienti naturali, anche antropizzati senza l'ausilio di mezzi a motore
- è vietata la recinzione dei fondi agricoli, tranne che per aree di pertinenza dell'azienda agricola, per vivai e colture di pregio, per allevamenti agricoli e zootecnici tra cui quelli di selvaggina previsti dalla legge regionale ......
- Strade poderali o interpoderali sono quelle strade private (quindi non comunali o provinciali) che attraversano un podere per consentirne la coltivazione o che collegano fra di loro più poderi. In genere su queste strade hanno diritto di transitare solo i proprietari in forza di servitù, ma talvolta vi può essere un diritto di uso pubblico, che comunque non ne cambia la natura (la manutenzione, ad esempio, fa sempre carico ai proprietari e non ai comuni). Nella stessa categoria rientrano le strade forestali fatte per consentire lo sfruttamento e la cura di boschi, ma chiuse al traffico dei non legittimati (opinione ragionevole, ma su cui si potrebbe discutere caso per caso. Se invece una strada pubblica viene chiusa al traffico per ragioni pubbliche, non diventa con ciò una strada interpoderale.
- Strade tagliafuoco: sistema predisposto da autorità comunali o competenti sul territorio (com. montane, parchi)per evitare che il patrimonio naturale arboreo possa essere distrutto dagli incendi
La proprietà sulla strada / sentiero e' definita genericamente per stabilire chi deve averne cura per la manutenzione.
A piedi si puo' andare ovunque non sia recintato, in bici la cosa e' piu' ambigua. Al pedone e' garantito il principio della continuità della percorribilità del territorio. Cosa analoga e' stata proposta anche per la Bicicletta da varie associazioni anche recentemente, ma di fatto il principio sembra accettato dalle leggi regionali ma non e' una certezza.
Su strada privata e' consentito senza motore solo il transito, no bivacco a simili.
In quota non e' possibile impedire il passaggio a chiunque ne' su sentieri ne' su strade ne' su interpoderali o poderali (private).
Questo e' quanto ho raccolto come informazioni generali.
Ciao
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non ho nulla da eccepire su quanto hai scritto , ma , come avevo scritto , non conoscendo i tuoi luoghi di percorrenza in e-mtb , ricordo semplicemente che se c'e' il cartello stradale di divieto di accesso ai veicoli e alle moto sia con il 50cc da cross che con una e-mtb considerata motociclo a tutti gli effetti per via della potenza espressa superiore ai 250wat , vuol dire che li' non ci si puo' andare . dopodiche' , non sono solo io a ricordare quante volte succedono cose non gradevoli tra sentieri che attraversano proprieta' agricole/montane , come ad esempio il famoso cavo di nylon tirato da un'albero all'altro riportato da piu' quotidiani nazionali ....questo per ribadire che si circola con la mtb dove e' consentito farlo cosi' come hai correttamente riportato estrapolando i versetti dai vari regolamenti ; se la legge diversifica le bicilette elettriche dai motocicli definendo il confine massimo in 250wat per distinguere una dall'altra , lo si dovrebbe rispettare con la stessa attenzione e considerazione che si ha per i medesimi regolamenti che hai postato . dopodiche' , la realta' e' sempre ben diversa dalle intenzioni. il parco circolante di e-bike fuori-legge e' abbastanza nutrito.ciao |
Miura72 |
Inserito il - 07/05/2017 : 21:45:10 Per Luigitaliano Io non lo so se in piemonte sparano a cazzo di cane ma la legge dice questo Vedasi leggi regionali e regolamenti di polizia rurale locale, comunali questi oppure di aree protette, quali aprchi etc.
Esempi di alcuni principi e definizioni per districarsi: - Ai fini della presente legge e' escursionismo l'attività turistica , ricreativa e sportiva che, al di fuori dei centri urbani , si realizza nella visita o nella esplorazione degli ambienti naturali, anche antropizzati senza l'ausilio di mezzi a motore
- è vietata la recinzione dei fondi agricoli, tranne che per aree di pertinenza dell'azienda agricola, per vivai e colture di pregio, per allevamenti agricoli e zootecnici tra cui quelli di selvaggina previsti dalla legge regionale ......
- Strade poderali o interpoderali sono quelle strade private (quindi non comunali o provinciali) che attraversano un podere per consentirne la coltivazione o che collegano fra di loro più poderi. In genere su queste strade hanno diritto di transitare solo i proprietari in forza di servitù, ma talvolta vi può essere un diritto di uso pubblico, che comunque non ne cambia la natura (la manutenzione, ad esempio, fa sempre carico ai proprietari e non ai comuni). Nella stessa categoria rientrano le strade forestali fatte per consentire lo sfruttamento e la cura di boschi, ma chiuse al traffico dei non legittimati (opinione ragionevole, ma su cui si potrebbe discutere caso per caso. Se invece una strada pubblica viene chiusa al traffico per ragioni pubbliche, non diventa con ciò una strada interpoderale.
- Strade tagliafuoco: sistema predisposto da autorità comunali o competenti sul territorio (com. montane, parchi)per evitare che il patrimonio naturale arboreo possa essere distrutto dagli incendi
La proprietà sulla strada / sentiero e' definita genericamente per stabilire chi deve averne cura per la manutenzione.
A piedi si puo' andare ovunque non sia recintato, in bici la cosa e' piu' ambigua. Al pedone e' garantito il principio della continuità della percorribilità del territorio. Cosa analoga e' stata proposta anche per la Bicicletta da varie associazioni anche recentemente, ma di fatto il principio sembra accettato dalle leggi regionali ma non e' una certezza.
Su strada privata e' consentito senza motore solo il transito, no bivacco a simili.
In quota non e' possibile impedire il passaggio a chiunque ne' su sentieri ne' su strade ne' su interpoderali o poderali (private).
Questo e' quanto ho raccolto come informazioni generali.
Ciao
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Miura72 |
Inserito il - 07/05/2017 : 20:56:19 Credo che se ti dovessero fermare! Essendo rotto il motore, quindi non possono accertare che superi i 25 Km-H non possono multarti
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Guerino |
Inserito il - 07/05/2017 : 20:52:03 Non mi sembra che esista obbligo di omologazione nel fuori strada, ad ogni modo la mia domanda è un po' diversa. La mia bici con il motore che non funziona è ancora considerata una bici assistita o a motore oppure è una normale bici su cui è montato un aggeggio ininfluente ai fini della legge stradale? |
Miura72 |
Inserito il - 07/05/2017 : 20:37:35 Io ti auguro 1000 pedalate nel bosco con il tuo bafang. Pero suponiamo che Pinco pallino è nel bosco e cade con una bici inlegale e Pinco pallino si e rotto una gamba e deve essere soccorso con l'elisoccorso che di regola credo abbia a bordo pilota di sicuro, dottore, e due infermieri alpini qualificati quando soccorono Pinco pallino scoprono che la bici è inlegale chi credi che paga le spese del soccorso? |
luigitaliano |
Inserito il - 07/05/2017 : 20:16:58 | Messaggio di Guerino
Buongiorno a tutti, una domanda: la mia Specialized bi ammortizzata con motore bafang 750 watt 48 volt con acceleratore, completamente fuori legge sulla strada e che io uso per girare nei boschi, ha la centralina che non va più, Mi trovo, perciò, nella necessità di portarla in assistenza. Lo vorrei fare pedalando normalmente su strada. Secondo voi, Incorro in qualche sanzione? Grazie per il vostro "pensiero".
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a parte una sanzione amministrativa di cui l'importo preciso non conosco , ci sarebbe il sequestro della bici con ovvie aggiunte di contravvenzioni dovute al fatto che , essendo classificata come motociclo , nei boschi , non puoi andarci . chiaro che dipende dalla tipologi di percorso che non conosco , ma sommariamente , il contadino , se vai per i suoi sentieri con la moto da cross , fossi in piemonte , ti sparerebbe poiche' gia' di suo gli danno fastidio le gomme tassellate delle mtb.... |
Guerino |
Inserito il - 07/05/2017 : 20:15:42 Credo che non ci siano limitazioni fuori dalle strade, ma tutto è così nuboloso... |
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