Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility
[ Home | Registrati | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Sondaggi Attivi | Utenti | Album Fotografico | Download | Links | FAQ |Ricerca Avanzata | le biciclette provate da noi ] mago job
Ultime novità: * per evitare lo spam, l'iscrizione attende l'approvazione degli Amministratori, un po' di pazienza per favore

attenzione che la mail automatica di conferma iscrizione non sempre funziona, provare ad accedere lo stesso o scrivere in amministrazione

* per comunicazioni scrivere a postmaster@jobike.it o contattare uno degli amministratori (job o pixbuster)

* qui tutti i modelli testati da noi a confronto

 Tutti i Forum
 Discussioni
 Prove e collaudi
 Pix-test n. 33 - Wayel Old Town

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista Insert YouTube
   
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]
Seleziona altre faccine

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
Clicca qui per sottoscrivere questa Discussione.
   

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 29/07/2012 : 18:56:31
Protagonista del test è il nuovo modello per uso cittadino della Wayel [ http://www.wayel.it/it/ ]
Questa volta ho fatto un lungo test per provare tutte le taglie di batteria disponibili, e alla fine sono arrivato ad aver percorso 918 km

Il modello si chiama

OLD TOWN












IN BREVE

Modello pensato per un uso in città, su ogni tipo di pavimentazione anche sconnessa
Il telaio è in acciaio ed è robusto; lo scalvalco basso e largo rende assai agevole salire e scendere
La posizione in sella è a busto eretto ed è molto confortevole anche su fondi dissestati o pavè per la presenza di ammortizzatore anteriore, pneumatici balloon e cannotto sella ammortizzato
Non è presente cambio di marcia ed il rapporto (scelto giustamente un po’ corto) non soddisfa nè in salita né in marcia senza assistenza
I freni sono V-brake e sono ben modulabili; non si “stancano” nelle discese lunghe; provocano facilmente il bloccaggio della ruota posteriore ma non si innescano mai ribaltamenti; lo spazio di frenata non è particolarmente breve
Il peso è di 22 kg senza la batteria
Sono disponibili 4 taglie di batteria da 6 a 24 Ah (a 24V) e i loro pesi sono molto contenuti : 1.9 kg per la 6Ah, 2.66 per la 12.5 Ah
L’estrazione è facile facendo scivolare la batteria verso la parte posteriore
L’assistenza si regola su tre livelli tramite pulsante sul cruscottino a manubrio che indica anche lo stato di carica (a led)
Il motore è da 180W a mozzo, montato anteriormente, brushless, geared
I cablaggi sono nascosti e sufficientemente protetti; non molto belli anteriormente ma è un problema dell’esemplare in prova che è un prototipo
Il controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse pedali) con proporzionalità alla velocità di rotazione dei pedali; è presente il pulsante “soft start” per la marcia senza pedalata fino a 6km/h
L’avvio dell’assistenza non è rapidissimo ma poi il motore spinge con vigore: 10.7” per percorrere i primi 50 metri con una velocità di uscita di 26.7 km/h
Nel traffico è agile e reattiva; il confort è molto buono anche sui dissestati fondi cittadini
In salita si viaggia senza applicare sforzo fino al 4%
Per pendenze superiori al 5-6% ….meglio scendere ed affidarsi al soft start
La velocità massima è di quasi 30 km/h
Per le autonomie, visto l’elevato numero di capacità di batterie disponibili, rimando alla tabella nel paragrafo relativo
Comunque con l’autonomia si spazia fra i 30 e gli oltre 120 km
Nessun problema se si incontra uno sterrato
Il trasporto in auto richiede solo di verificare che i 22 kg siano sopportati dal nostro portabici
Il trasporto in treno è agevole per il peso tutto sommato contenuto e la buona sollevabilità
E’ ben pedalabile ad assistenza disinserita ma accusa un attrito leggermente superiore ad una muscolare
Le luci, ad incandescenza, sono alimentate da una classica dinamo latrale: a norma … ma niente più
In definitiva una ottima cittadina usabile anche per gite fuoriporta su sterrati, ma senza salite





Qui c’è la consueta SCHEDA con le caratteristiche






CICLISTICA

Il telaio è di tipo aperto, in acciaio, di buona solidità e caratterizzato dal consueto tubo curvo per la batteria



Lo scavalco è basso e largo, molto agevole per salire e scendere di sella

La forcella anteriore è ammortizzata
Ha una buona escursione
Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane precisa e l’azione di assorbimento delle aspertà stradali è buona



La sella è di tipo “unisex” imbottita e con molle metalliche a vista, confortevole anche su fondi sconnessi






La regolazione dell’altezza rihiede l’utilizzo di una chiave “a brugola”



Il cannotto è dotato di ammortizzatore coassiale



Come vedremo poi, i pneumatici balloon completano il quadro per una efficace ammortizzazione anche su fondi dissestati

La posizione in sella è a busto piuttosto verticale



Il manubrio ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comoda ma non sportiva



Le manopole sono in materiale morbido e confortevoli

La pipa non è regolabile La serie sterzo è di tipo classico






Questo modello non è dotato di cambio
Ha la trasmissione a cinghia gommata che è un po’ legnosa ma che ha il vantaggio dell’assenza di manutenzione e di non sporcare se toccata accidentalmente





E’ presente un rullino che previene efficacemente i salti della cinghia (in tutta la prova non ho mai verificato sgranamenti, come invece avveniva nei modelli precedenti)

La lunghezza del rapporto è “stradale corta”: 5.56 metri che equivalgono a 75 pedalate al minuto a 25km/h




Ovviamente, con un solo rapporto, su salite anche modeste risulta troppo lungo e diventa troppo corto quando si viaggia alla massima velocità consentita dal motore (quasi 30 km/h a batteria tutta carica)

Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave esagonale da 18 e il distacco del connettore del motore



La ruota posteriore si sblocca con una chiave da 15; qui la trasmissione a cinghia, che deve essere mantenuta in tensione, ostacola un po’ le operazioni




La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 56.6km/h senza alcun problema)
La marcia senza mani è del tutto stabile

marcia senza mani



I grossi pneumatici balloon ( 26” x 1.95” ) ammortizzano assai bene le asperità ed hanno una buona tenuta



Contrariamente a quanto ci si può aspettare, hanno un attrito basso perché tendono a lavorare su una zona ristretta del pneumatico e l’impronta a terra si allarga solo in presenza di sconnessioni (dove pare di viaggiare su un cuscino)
Devo dire che questi KendaKwest sono un po’ inferiori, come azione ammortizzante e scorrevolezza, ai FatFrank della Schwalbe … ma al primo cambio di gomme - e non prima perché non ne vale la pena - si può valutare se passare a questi ultimi

La valvola è una Schrader (tipo automobilistico)

Il cavalletto è monopiede in posizione centrale (perciò non si possono ruotare i pedali se estratto)
Ha una utile regolazione di lunghezza per trovare l’equilibrio che più ci piace
La bipa risulta stabile



Di serie non sono previsti portapacchi (e non si può mettere del carico sulla batteria)
Ma è disponibile come accessorio un portatutto da applicare posteriormente
E’ ottimo per sostenere le borse a bisaccia, lo è un po’ meno per portare carichi che risultano un po’ in alto
(il telaio aperto e lo scavalco largo consentono comunque di salire agevolmente in sella anche con carichi ingombranti

E’ disponibile anche il cesto anteriore

La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è buona; l’aspetto è curato anche nei dettagli






IMPIANTO FRENANTE

I freni sono V-brake all’anteriore e al posteriore






Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra




La frenata è buona e ben modulabile; non si innescano ribaltamenti ma ci sono bloccaggi della ruota posteriore

Da 25 km/h ci si arresta in 4.5m (valore non particolarmente brillante)
Ricordo che per la normativa EN 14764, deve essere inferiore a 7 m

Qui un filmato

frenata


Si sente l’immediato strisciamento del pneumatico posteriore ma non ci sono accenni di sollevamento della ruota

Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è sicura anche da velocità elevate




Ed ora la PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte fissa sotto alla batteria ed integra i binari per l’aggancio della batteria stessa; facilissima da raggiungere, ha anche una ottima aereazione



Dopo circa 15 minuti di inattività, la centralina si disconnette automaticamente

Nella zona della centralina c’è la chiave di bloccaggio della batteria che ha anche la funzione di accensione generale





BATTERIA

La OldTown consente la scelta fra una asasi vasta gamma di capacità e consente di commisurare esattamente il peso – e la spesa - alle proprie esigenze

Tutte le batterie sono Litio Polimeri a 24 V
Sono disponibili le taglie da 6 – 9 – 12.5 – 24 Ah
Guardate che sfilata !!!




L’alloggiamento è, come di consueto sulle Wayel, su un tubo telaio apposito e l’estrazione avviene sfilandola verso il dietro; tale soluzione consente di non allungare il passo della bipa, ma porta un po’ in alto i pesi (si avverte con le taglie di capacità più elevate, ma non arriva mai a creari fastidi nella marcia o nelle manovre)



Ecco come si presenta la batteria quando estratta



Si trasporta molto facilmente per la presenza di una comoda e larga maniglia

Il peso merita un discorso specifico:
si parte da 1.9 kg della 6 Ah (che è proprio leggera da trasportare anche a lungo)
la 9Ah pesa 2.14 kg ; la 12.5Ah sale a 2.66 kg : tutti pesi leggeri
la 24Ah passa a 5 kg esatti, è un peso leggero per la capacità, ma qui il trasporto diventa difficoltoso se si prolunga nel tempo

La chiave di sblocco è, come detto sopra, ubicata nella zona centralina perciò i contatti della batteria rimangono sotto tensione anche quando è estratta




Su un lato sono presenti il connettore di ricarica ed un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta



La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta


Il caricabatteria è di tipo usuale, senza ventola



Eroga una corrente di ricarica massima di 2A ed è lo stesso per le capacità 6 , 9 , 12.5 Ah Il suo peso è di 540g compresi i cavi
Per la capacità 24Ah viene fornito un caricabatteria appena più grande e dal peso di 670g, che carica con 3A massimi

Sono dotati di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata



COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

La OldTown è dotata di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole



L’accensione avviene agendo prima sulla chiave posta in zona centralina e poi sul pulsante On/off del cruscottino
Comodo in caso si voglia spegnere l’assistenza durante la marcia

Un altro pulsante, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili con sequenza 1-2-3-1-2-3
Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene spegnendo la centralina col pulsante on/off
Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led rosso

Sempre a portata di pollice c’è il pulsante “soft start” che consente di avviare il motore anche in assenza della pedalata (fino al raggiungimento di 6-7 km/h)

Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria

La visibiltà delle segnalazioni è ottima anche di notte ma non c’è retroilluminazione dei pulsanti




L’azionamento dei pulsanti è suffcientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima
I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio

L’indicazione della carica della batteria è di tipo voltmetrico e fornisce indicazioni sufficientemente corrette sulla carica restante



MOTORE

E’ un hub anteriore, geared, a 24V, brushless, sensored (ed è un ben collaudato Bafang)
La potenza dichiarata è di 180W ma ritengo che sia un limite imposto dalla centralina perché mi sembra che il motore sia da 250W (ottima garanzia di durata e di resistenza agli sforzi prolungati)




La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide

Durante la marcia il motore è silenzioso e si mantiene tale anche sotto sforzo

rumore in marcia



E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota






CABLAGGI

I cablaggi passano per quanto possibile all’interno del telaio
Nella zona batteria sono ben nascosti




Nella zona del movimento centrale sono ordinati ma visibili




Nella zona manubrio sono piuttosto disordinati, ma questo è dovuto al fatto cha la bipa in prova era un prototipo




Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore

Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione non molto protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)

La potenza erogata dal motore è proprzionale alla velocità di rotazione dei pedali da zero fino a 44 pedalate al minuto che corrispondono a 14.7 km/h; a questa velocità la spinta del motore è massima ed ovviamente non cresce ulteriormente se pedaliamo più veloci
Questa logica di funzionamento consente di modulare la velocità di marcia in modo istintivo, ma penalizza nelle ripartenze soprattutto in salita, ovvero quando la velocità della pedalata è fisiologicamente bassa

I tre livelli impostabili modulano decisamente la velocità di marcia
Col primo livello si ottiene una velocità di marcia su strada piana di circa 21 km/h ed il motore assiste, diminuendo via via la sua spinta, fino a 26.1 km/h (velocità che si ottiene a ruota sollevata)
Con il secondo livello si marcia su strada piana a circa 24 km/h ed il motore assiste fino a 29.9 km/h
Con il terzo livello si marcia su strada piana a 29-30 km/h ed il motore assiste fino a 34.1 km/h

La significativa differenza fra il valore su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” (cioè facendo semplicemente girare a vuoto i pedali) e il “tutto muscoli”
La velocità minima su strada piana non scende sotto ai 16 km/h

E’ presente un pulsante “soft start” che consente di avviare l’assistenza in assenza della pedalata
Con questa modalità si raggiunge una velocità di circa 6-7 km/h ma la potenza erogata dal motore rimane sempre molto bassa

Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore è necessario accendere la centralina con la chiave, accendere il cruscotto con il pulsantino e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo poco meno di mezzo giro di pedale pari a 2.7m : è un ritardo piuttosto lungo
Per ovviare si può utilizzare il pulsante “soft start” che, nonostante non consenta potenze di spunto elevate, facilita molto l’avviamento
L’intervento di questa funzione è ritardato di circa 1 secondo dall’azione sul pulsante, ma è possibile eliminare questo ritardo come segue:
quando si è prossimi alla partenza, tenere frenata la bipa
premere e mantenere premuto il pulsante soft-start (la bipa non si avvia perché il contatto del freno blocca la centralina)
al momento in cui si vuole ripartire, rilasciare il freno mantenendo premuto il “soft start”
Così la partenza è immediata e, non appena inizia la pedalata, il soft start viene disattivato e prevale la rotazione dei pedali (a questo punto si può rilasciare il pulsante)

avviamento su strada


Come detto sopra, la potenza erogata dal motore è in funzione della velocità di rotazione dei pedali
Perciò nelle prime fasi di avviamento – e fino ai 14 km/h – il motore non eroga il massimo

Lo stop dell’assistenza è immediato se si agisce sui freni ed ha un ritardo di circa 1” quando si smette di pedalare



ACCELERAZIONE

Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato ottimamente di 10.7” e la velocità di uscita è 26.7 km/h
Il ritardo nell’avvio dell’assistenza rallenta le prime fasi, ma poi l’allungo è ottimo (come testimoniato dalla ottima velocità di uscita)



NEL TRAFFICO

La spinta del motore è progressiva ma buona e la velocità al livello massimo è spesso troppo elevata per destreggiarsi nel traffico; sono ricorso spesso ai livelli inferiori
Il ritardo nell’avvio dell’assistenza e la modulabilità dell’erogazione consentono manovre anche in spazi ristretti senza imbarazzo
La modulazione della velocità, ottenuta con i tre livelli e la proporzionalità alla cadenza di pedalata, consente di trovare facilmente la velocità adatta alle condizioni di traffico
La mancanza del cambio di marcia si fa sentire nelle ripartenze perché non si può efficacemente contribuire alla pedalata

La manovrabilità è buona

E qui parliamo della comodità di marcia: pavè, buche, irregolarità della strada si avvertono in modo molto ovattato con un confort di marcia davvero buono



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati in questa tabella



Il motore rimane sempre silenzioso anche sotto sforzo

La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo ma in questo caso l’accelerazione è assai modesta, oppure si può agire sul soft start così l’avviamento non richiede alcuno sforzo ed è più vivace

Il cavalcavia al 4% viene superato a 18.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali (la bassa potenza del motore risente nettamente delle variazioni di pendenza)

cavalcavia 4%


La ripartenza richiede un po’ di sforzo anche usando il soft start (28kg) ma è uno sforzo sostenibile da chiunque

La salita al 10% si supera a circa 8.5 km/h applicando 43kg sui pedali e una potenza di circa 100W; a questa velocità, per la mancanza del cambio e la logica di erogazione proporzionale alla velocità della pedalata, non si raggiunge la piena potenza erogata dal motore (che si otterrebbe sopra ai 14km/h); cosicchè la già bassa potenza del motore viene ulteriormente tagliata dalla centralina e siamo al limite
La ripartenza, sempre per quanto già detto sull’erogazione di potenza, è molto difficoltosa anche applicando tutto il proprio peso sui pedali

salita 10%


Su pendenze superiori non sale e non riparte

Decisamente questo modello non è pensato per salite superiori al 5-6%

Ma se si scende dalla bipa e si utilizza il soft start per la “camminata assistita” …. si sale dappertutto !!!

Camminata assistita


rampa al 27%



((((( nel filmato della pendenza al 17% si vede una ciclista che, nonostante la mountain-bike, è scesa dalla bici ))))



VELOCITA’ e AUTONOMIA

Ho eseguito varie prove con le diverse capacità e con i vari livelli
Il risultato interessante è che si è riscontrata una perfetta proporzionalità con la capacità delle batterie: significa che anche le capacità più piccole non soffrono per la corrente assorbita e sono correttamente dimensionate

Le batterie sono tutte Litio Polimeri e accusano il tipico progressivo calo della tensione durante la scarica che riduce via via le prestazioni velocistiche

La OltdTown si è rivelata veloce e con consumi contenuti :
al livello 1 di assistenza (velocità tipica di 20km/h e senza contributo muscolare) ho misurato 3.2 Wh/km
al livello 2 (velocità tipica di 24km/h con 70W di contributo muscolare) ho misurato 4.9 Wh/km
al livello 3 (velocità 26-27km/h senza contributo muscolare) ho misurato 7.4 Wh/km


I risultati sono raggruppati in questa tabella realizzata dalla stessa Wayel sui dati che le ho fornito (grazie per il bel lavoro che mi hanno risparmiato)




La velocità con il terzo livello e a batteria pienamente carica è di quasi 30 km/h: siamo addirittura più alti del massimo consentito (28); a questa velocità non si riesce a dare contributo muscolare perché il rapporto cinematico è troppo corto: si dovrebbe pedalare a 90 pedalate al minuto
Qui il grafico della velocità con la batteria da 12Ah




Con il secondo livello, la velocità iniziale si attesta sui 25 km/h con il consueto aiuto muscolare di circa 70W e una frequenza di pedalata iniziale di 72 giri/min
Qui il grafico della velocità sempre con la batteria da 12Ah




Ho provato anche a fare la prova precedente ma, quando verso fine scarica la velocità è scesa sotto ai 22km/h, sono passato al 3.o livello di assistenza per incrementare un po’ l’andatura
Alla fine ho ottenuto la medesima autonomia, perdendo però ancor più velocità nell’ultimissimo tratto




L’ultimo grafico è relativo alla prova con il livello 1 di assistenza e senza contributo muscolare (pedalata simbolica): una vera andatura rilassata per una passeggiata turistica
Qui la velocità iniziale è stata di circa 21km/h e la cadenza di pedalata ad un tranquillissimo 60 ped/min




Sommando le varie andature selezionabili alle molteplici capacità di batteria disponibili è facile fare la scelta giusta per le proprie esigenze anche per distanze ben superiori ai 100 km



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia è possibile dosando i livelli e la spinta sui pedali, ma richiede una certa attenzione e spesso ci si trova a dover interrompere la pedalata



MARCIA SU FONDI STERRATI

L’ammortizzatore anteriore, quello sul cannotto sella, le manopole morbide, il solido telaio e i pneumatici belli cicciotti consentono di viaggiare sugli sterrati con molta naturalezza
Si riesce a modulare più che sufficientemente la velocità
La frenata è buona e ben modulabile: si avvertono solo bloccaggi alla ruota posteriore se si frena bruscamente
Anche in presenza di buche profonde la bipa non si scompone (e nemmeno il ciclista)
Fondi urbani dissestati e sterrati sono il suo cavallo di battaglia !

sterrato





TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

In auto si trasporta come una normale muscolare; anche il peso non è eccessivo (22 kg senza batteria);
le parti elettriche non richiedono attenzioni particolari

Il trasporto in treno è agevole per il peso ma soprattutto per la comoda “maniglia” che il telaio forma e che consente un sollevamento molto bilanciato ; il peso contenuto delle batterie (beh escludiamo la corposa 24Ah) consente di lasciarle montate durante queste manovre, ottenendo in risposta al peso aumentato, un equilibrio perfetto

L’aggancio ai sostegni nei vagoni non presenta invece ostacoli
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta senza particolari attenzioni



Solo la dimensione del manubrio può creare qualche problema di manovrabilità negli angusti spazi dei vagoni

(ricordarsi di portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)

Il sollevamento per superare scale è agevole a batteria montata: in questo caso l’equilibrio dei pesi è ottimale e il punto di presa è comodo sfruttando il corto traverso del telaio

trasporto su scala





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

Il motore è dotato di ruota libera e risulta ben scorrevole ad assistenza staccata

scorrevolezza ruote



Come si vede dal filmato risulta meno scorrevole la ruota posteriore probabilmente a causa della trasmissione a cinghia dentata che deve lavorare molto tesa

La scorrevolezza complessiva della bipa risulta buona ; il peso si sente ma quello che manca di più è un cambio a più rapporti
Ecco come si presenta senza batteria



La prova dinamometrica dice che occorrono 97 W per viaggiare a 18 km/h: di più che con una muscolare



IMPIANTO LUCI



L’impianto è alimentato da una dinamo tangente alla ruota posteriore
A bassa velocità l’energia che fornisce è piuttosto scarsa

Il fanale anteriore è con lampadina alogena: produce un fascio luminoso di giusta forma ma non è molto potente (è comunque a norma)

Il fanalino posteriore è anch’esso con lampadina ad incandescenza Produce una buona luce, ben visibile anche di lato
Non è dotato ne di persistenza ne di lampeggio

Consiglio di upgradare tale impianto con luci a led alimentate a batteria e di tenere l’impianto originale come emergenza



ANTIFURTO

La OldTown non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa

Sul telaio è bulinato il numero di serie, indispensabile per il riconoscimento in caso di furto






ACCESSORI

E’ disponibile un portatutto posteriore che consente di montare le borse a bisaccia (anche queste fornibili in vari tipi come optional) e di caricare direttamente cose sopra alla batteria
Difficile l’applicazione posteriore del seggiolino portabimbi

Sono poi applicabili i normali accessori da bicicletta



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La OldTown è certificata En 14764 per la resistenza strutturale, En 15194 (Epac) ed EMC per la compatibilità elettomagnetica




La garanzia è di 2 anni sulla bici ed è di 1 anno sulla batteria e sulle parti elettroniche

Il prezzo di listino è il seguente:

con 6 Ah 1090€ con 9 Ah 1180€ con 12.5Ah 1250€ con 24Ah 1450€

ma rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati




CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

La OldTown, come nell’intento dei Progettisti, si è dimostrata ottima per la marcia cittadina soprattutto in presenza di fondi dissestati, tanto comuni sulle nostre strade
Nelle gite fuori porta consente di affrontare sterrati anche un po’ duri senza difficoltà
L’autonomia può essere scelta attingendo ad una vasta gamma di batterie disponibili e decidendo il livello di velocità
Non è invece una scalatrice: attenzione se i propri percorsi prevedono salite oltre il 5-6% perché si rischia di mandarla in crisi
Lo scavalco basso è comodissimo in città per salire e scendere rapidamente dalla bipa
Prestare attenzione però alla difficoltà di ospitare un seggiolino per bimbi nella parte posteriore



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera


20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
chiaro Inserito il - 06/09/2012 : 21:29:24
attenzione alle garanzie wayel, vedi discussione garanzia del rivenditore/costruttore
roberto
Rotolone Inserito il - 09/08/2012 : 17:10:28
dipigi ha scritto:

Ti serve una Panasonic XXL (anche per scendere di peso)


Grazie. Ho già un panasonic (bh), ma il post era un consiglio "da Italiano".
dipigi Inserito il - 03/08/2012 : 11:37:26
Ti serve una Panasonic XXL (anche per scendere di peso)
Rotolone Inserito il - 03/08/2012 : 11:30:12
Naturalmente ci fa piacere di poter attrarre anche un pubblico maturo.
La mission di WAYEL è la produzione di bipa tipicizzate. Non una e-bike per tutti ma una per ciascuno. Sarebbe per noi interessante sapere le opinioni dei partecipanti al Forum su questo argomento: i produttori devono realizzare la bici perfetta per ogni occasione senza badare ai costi o realizzare bici tipicizzate entro range economici ragionevoli per svilupparne la diffusione?
Per gli amanti della salita presto, a settembre, Wayel presenterà un nuovo modello che ci auguriamo possa ancora una volta sorprendere il nostro pubblico.[/size=1]
[/quot



Ci sarà un modello utilizzabile (con forti pendenze) anche da persone con altezza superiore ai 195 cm e con peso oltre i 110 kg.?(Ieri sera ero a 114 )
Wayel R_D Inserito il - 03/08/2012 : 10:34:38
Buongiorno a tutti, eccoci con un'ulteriore aggiunta, per rispondere all'ultimo quesito di Elle.
Le batterie litio polimeri di Wayel sono di elevata qualità (come ha potuto riscontrare pixbuster nelle varie prove di autonomia) tuttavia hanno un degrado come tutte le batterie. La vita delle batterie conservate ed utilizzate correttamente è di circa 800 cicli e durante questo periodo la chimica si degrada di circa un 20%, garantendo dunque una prestazione pari all’80% di quella iniziale. Questo degrado è legato ai cicli di ricariche più che agli anni. Quindi dipende dall’intensità di uso della batteria la durata temporale della stessa. Secondo gli usi medi le batterie durano oltre i 5 anni. L’operazione di messa in garanzia è gratuita salvo il costo di trasporto del reso della batteria non conforme (a spese del cliente mentre il nuovo invio è a spese Wayel ), purchè al momento dell’acquisto si sia messa la batteria in extragaranzia facendo pervenire a Wayel gli appositi FORM debitamente compilati (da settembre disponibili sul nuovo sito web in elaborazione). La non conformità della batteria deve essere obbligatoriamente dichiarata dal cliente e quindi deve riscontrarsi rispetto alle caratteristiche che Wayel dichiara (ad esempio cicli di ricarica, oppure perdita delle prestazioni superiori al 20% ). Wayel ripone fondamentale importanza al rapporto con la propria clientela e grande fiducia nella stessa. E’ per questo che è sufficiente che il giudizio di non conformità sia espresso dal cliente per poter avviare il processo di garanzia addizionale e quindi provvedere alla restituzione e cambio batteria. Tuttavia Wayel si riserva il diritto di rimarcare le proprie ragioni qualora il vizio, per svariate ragioni, non sussista; tramite corrispondenza dedicata al cliente. Le considerazioni di Wayel tuttavia non interrompono il processo di sostituzione della batteria, se confermato dal cliente, che otterrà dunque la batteria sostitutiva alle condizioni stabilite.
Questa politica di correttezza e trasparenza caratterizza Wayel sul mercato, unitamente ad altre peculiarità come la sicurezza (ad oggi è l’unica ad avere batterie certificate UN 38.1), e viene attuata con l’obiettivo di portare il consumatore ad una maggiore fiducia nelle bipa per allargare il mercato e i costruttori a corrette dichiarazioni delle caratteristiche dei prodotti, non sempre conformi alle reali prestazioni dei mezzi.
elle Inserito il - 02/08/2012 : 20:18:01
Wayel R_D ha scritto:
Riguardo alla garanzia 1+4, è possibile scaricare tutta la documentazione utile da questo link http://www.wayel.it/it/news.php e qui http://www.wayel.it/file/n-pdf-1341474644.pdf


grazie della spiegazione, quindi sostanzialmente, dopo il primo anno di garanzia piena, parte una garanzia a scalare corrispondente a uno sconto sull'acquisto della batteria sostitutiva


• dai 12 ai 24 mesi sconto 50%
• dai 24 ai 36 mesi sconto 33%
• dai 36 ai 48 mesi sconto 25%
• dai 48 ai 60 mesi sconto 20%.


questo - "una sola volta per cliente" - nel caso che il cliente "ricontrasse una non conformità della batteria", posto che abbia fatto "richiesta di applicazione della garanzia addizionale compilando sul sito l’apposito format" ecc.

due domande: l'applicazione di questa garazia addizionale è gratuita? e poi, tecnicamente, non considerate naturale un degrado di questa chimica dopo i tre anni di vita? la "non conformità della batteria" è stabilita a giudizio del cliente o ci sono parametri definiti?


Sjoroveren Inserito il - 02/08/2012 : 18:40:22
Ottima prova, come sempre, è quasi banale dirlo ormai.
La bici non sarebbe male per un'utenza femminile, l'estetica è particolare, ma piacevole, a mio avviso anche al tubo portabatteria ci si dovrebbe fare presto l'abitudine.

Sempre a mio modestissimo parere, però la bici è troppo penalizzata dalla scelta del monomarcia, io non prenderei neanche in considerazione l'acquisto di una bici con una sola marcia, ci dovrebbe essere almeno la possibilità di avere un cambio al mozzo come optional, ma come detto sopra, è una mia personalissima opinione, magari invece al cliente tipo la bici va bene così.

Personalmente apprezzo moltissimo il fatto che la ditta risponda attivamente sul forum, e che si fidi a "dare in pasto" il prodotto a un gruppo di pignoli come siamo noi qua dentro, vuol dire che crede nel proprio operato, e che non ha paura del confronto.
Tutti quelli che hanno letto i miei post sanno che io sono per altri tipi di bici, ma se in un futuro dovessi guardare per una nuova bici, magari non per me, sicuramente valuterò una Wayel, fosse solo che per il coraggio dimostrato ad accettare il confronto sul campo.
Complimenti e continuate così
Wayel R_D Inserito il - 02/08/2012 : 17:22:04
Il tubo reggi batteria, come già osservato da Pixbuster, è una delle caratteristiche distintive di Wayel, la rende diversa dalle altre bipa.
Crea evidentemente delle diversità d’opinione, riguardo all’aspetto ed alle relative funzionalità.
Indubbiamente c’è molto da cogliere, riguardo ai gusti ed alle esigenze degli estimatori dei nostri prodotti, anche e soprattutto perché le nostre biciclette hanno lo scopo di soddisfare target diversificati.
Anche nel caso di questo dibattito, per noi è importante ed utile cogliere tutte le vostre osservazioni, per poter confezionare prodotti sempre più rispondenti ad esigenze individuali e specifiche.
E per questo ringraziamo per l’interesse e l’attenzione dimostrati, ancora una volta, riguardo ai nostri prodotti.

Riguardo alla garanzia 1+4, è possibile scaricare tutta la documentazione utile da questo link http://www.wayel.it/it/news.php e qui http://www.wayel.it/file/n-pdf-1341474644.pdf
Ad ogni modo, tutte le batterie Wayel sono garantite da difetti di fabbricazione per un anno, in caso di impiego
e stivaggio secondo le istruzioni accluse nella confezione. Wayel però ha reso la garanzia di legge estendibile per ulteriori 4 anni, nel rispetto delle precisazioni indicate all’interno del pdf (di cui vi ho indicato il link).
elle Inserito il - 02/08/2012 : 17:02:19
Wayel R_D ha scritto:
(batteria 25,2V 12,5Ah 2,66 Kg garantita 1+4 anni)

come funziona precisamente questa garanzia 1+4 ?

serbrushless Inserito il - 02/08/2012 : 17:00:25
riguardo al tubo reggi batteria poteva essere incasonato ad un classico portapacchi kome fanno in tanti
Wayel R_D Inserito il - 02/08/2012 : 16:46:16
Buonasera,
ci permettiamo un intervento sul dibattito in corso per comprendere i presupposti di progettazione del nostro modello Old Town.
La scelta di utilizzare il doppio tubo per la batteria è voluta. Ci consente una maggiore escursione nella regolazione della altezza della sella, molto utile per un modello Unisex che deve essere adatto anche a persone basse.
OLD TOWN è una city bike progettata in particolare per le città storiche, con strade spesso sconnesse.
E’ un mezzo di mobilità quotidiana e non leisure, anche se regge molto bene la gita in pianura.
Adatta ad un impiego urbano con salite lievi, fino max 10% ma che affronta il cavalcavia al 4% con una rispettabile velocità di 18,5 km/h.
Il target è giovanile, tipicamente universitario. Infatti è un mezzo molto reattivo e veloce: esce ai 50 mt con 26,7 Km/h di velocità, prestazione notevole.
Si propone come mezzo alternativo al ciclomotore, nel contesto cittadino, e offre al tipico target studentesco: reattività, robustezza, comfort di guida (veramente eccezionale), velocità, ridotta manutenzione (cinghia) e quasi assenza di sforzo. Al primo livello di assistenza, con sforzo quasi zero sui pedali, garantisce una velocità media di 20 km/h con autonomia di 94 km (batteria 25,2V 12,5Ah 2,66 Kg garantita 1+4 anni) ad un prezzo finito di 1250 euro. Naturalmente ci fa piacere di poter attrarre anche un pubblico maturo.
La mission di WAYEL è la produzione di bipa tipicizzate. Non una e-bike per tutti ma una per ciascuno. Sarebbe per noi interessante sapere le opinioni dei partecipanti al Forum su questo argomento: i produttori devono realizzare la bici perfetta per ogni occasione senza badare ai costi o realizzare bici tipicizzate entro range economici ragionevoli per svilupparne la diffusione?
Per gli amanti della salita presto, a settembre, Wayel presenterà un nuovo modello che ci auguriamo possa ancora una volta sorprendere il nostro pubblico.
OSCAR95 Inserito il - 02/08/2012 : 12:25:31
Ciao pix.
Complimenti per l'ottimo test su questa bipa.
Comunque mi sembra veramente adatta per la pianura e i centri storici, anche grazie alla scelta di batterie da più capacità.
Certo che comunque alla Wayel cercano proprio l'originalità sulla scelta delle trasmissione, prima la cardanica, e poi la cinghia.
Però non contemplo la scelta del motore da 180Watt e il monomarcia, secondo me potevano almeno mettere un nexus da 3 marce, o almeno un motore da 250Watt.

Così com'è impostata ora, la vedo appunto una bici solo per città pianeggianti, o lievemento collinari.
elle Inserito il - 30/07/2012 : 22:04:52
sono d'accordo con iw6cpk: il target è quello

mi chiedo se c'è una ragione per non aver fissato la batteria al tubo sella, evitando di prendere spazio verso il portapacchi



claudio02 Inserito il - 30/07/2012 : 21:16:29
bravo pix, certo è che hanno voluto fare una bici diversa a tutti i costi.. e ci sono riusciti.
serbrushless Inserito il - 30/07/2012 : 18:36:09
concordo con tè
iw6cpk Inserito il - 30/07/2012 : 16:46:41
Se mi concedete un'ipotesi penso che il target a cui è destinata questa bici è un po' particolare: cliente non più giovanissimo/issima, che vive in pianura, e ha sempre usato la bici, ma ora vuole un mezzo più veloce e meno faticoso da spingere, semplice da usare e con pochissima manutenzione da fare .
pixbuster Inserito il - 30/07/2012 : 15:33:37
(grazie grazie)

Quel tubo reggibatteria è la caratteristica che distingue le Wayel dalle altre e vedo che anche questa volta crea una netta divisione di gusti

Anche a me l'assenza di un cambio anche solo a 3 rapporti non piace molto e mi sembra la penalizzi un pò troppo
.... ma speriamo arrivi come optional

Per la cinghia direi che non ci sono particolari problemi: basta sapere che và montata in tensione e non lasca come una normale catena; al massimo il problema è avere il ricambio che deve essere "originale Wayel"

Sul confort non si discute: si viaggia su ogni fondo senza affaticamenti di polsi, braccia e schiena (anche se a me piace di più stare col busto inclinato in avanti e ho dovuto ruotare tutto il manubrio per trovare una posizione abbastanza comoda)



elle Inserito il - 30/07/2012 : 13:15:01

una recensione perfetta, come sempre

la bici invece non mi convince proprio: assenza del cambio, cattiva modulabilità dell'assistenza, poco concorrenziale per componenti e tecnologia (e la cinghia è comoda ma forse non alla portata di qualunque meccanico)...

immagino però che sia confortevole, se hai accettato di farci quasi 1000 km!



serbrushless Inserito il - 30/07/2012 : 11:37:45
bravo pix non male come bipa....ma quel cannotto dove è appoggiato il gruppo centralina batteria proprio non mi piace.
iw6cpk Inserito il - 29/07/2012 : 20:56:54
Recensione dettagliatissima come sempre. La bici è bella, mi ricorda quella color panna e rossa, sarà per lo strano tubo porta batteria.

Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility © 2000-06 jobike Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,21 secondi. Versione 3.4.06 by Modifichicci - Herniasurgery.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Platinum Full - Snitz Forums 2000 Version 3.4.06
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.