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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
pixbuster
Inserito il - 10/11/2013 : 18:40:02 Sono in ritardo pazzesco: questa bipa l’ho provata in agosto e solo ora riesco a pubblicare il resoconto
E’ un modello della Bottecchia [ www.bottecchia.com ] di Cavarzere (Venezia) che mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho usato per circa 400 km
Il modello si chiama
BE 5
IN BREVE
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio con scavalco largo e basso; agevole salire e scendere anche con seggiolino per bimbi Il peso è di 28.0 kg compresa la batteria (che pesa 4.0kg)
La forcella anteriore è ammortizzata e regolabile (Suntour) e la sella è imbottita Aggiungendo l’azione dei pneumatici da 26”x1.75”, la comodità in marcia risulta ottima anche su fondi dissestati La posizione in sella è a busto piuttosto verticale e il manubrio è di tipo turistico
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore con innesti precisi, comandato da una manopola rotante Revoshift morbida da azionare Il range dei rapporti privilegia la gradualità a scapito dell’estensione e, a volte, verrebbe voglia di avere un rapporto più lungo e uno più corto
La marcia senza mani e i repentini cambi di traiettoria sono ostacolati da una certa cedevolezza trasversale del telaio Buono il cavalletto centrale e robusto il portapacchi posteriore; è presente anche un portapacchi anteriore
I freni sono V-brake ; sono potenti e ben modulabili; resistono bene in discesa ma ho avvertito qualche preavviso di affaticamento Arrivano facilmente al bloccaggio della ruota posteriore ma non si innescano mai ribaltamenti
La batteria è al litio ferro fosfato (LiFePO4) da 36V 10Ah 360Wh; questa chimica assicura un numero molto elevato di cicli di scarica ed una elevata longevità anche se si usa poco la bipa
La BE5 ha un bel display a cristalli liquidi retroilluminato in azzurro posto sulla sinistra del manubrio, ben leggibile in luce e al buio e che indica il livello di assistenza inserito, la velocità, lo stato di carica della batteria e alcune funzioni da ciclocomputer Su di esso sono presenti i comandi per variare il livello di assistenza e quelli del ciclocomputer L’assistenza si regola su 5 livelli
Il motore è un hub anteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è un ben collaudato Bafang che fornisce una buona spinta rimanendo sufficientemente silenzioso
I cablaggi sono ben nascosti e protetti; viaggiano per quanto possibile all’interno del telaio
Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse pedali) La significativa differenza fra il valore di velocità su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” e il “tutto muscoli” L’avvio dell’assistenza non è rapidissimo (0.39 giri di pedale) ma poi il motore spinge con vigore: 10.47” per percorrere i primi 50 metri con una velocità di uscita di 26.1 km/h
Nel traffico è vigorosa; il confort è buono anche sui dissestati fondi cittadini; la suddetta scarsa resistenza trasversale del telaio ne limita la maneggevolezza nelle manovre rapide
In salita si viaggia senza applicare sforzo anche sul 4% Lo sforzo risulta ottimamente contenuto fino al 13% Le ripartenze sono agevoli fino a poco oltre il 10% Sale sulla rampa al 27% ma non vi riparte; non è presente il comando “quick start” ne quello di “camminata assistita” Nel complesso un buon comportamento sui tratti in pendenza
La velocità massima è di 26.7 km/h Viaggiando al livello massimo di assistenza (liv 5) e con il solito sforzo di 70W sui pedali, si ottiene una autonomia di 45km con una velocità che rimane intorno ai 26km/h per una trentina di chilometri Viaggiando al livello 4 di assistenza e sempre con 70W sui pedali, si ottiene una autonomia di 49km con una velocità intorno ai 25 km/h
La marcia in coppia non è particolarmente agevole Nessun problema se si incontra uno sterrato Il trasporto in auto è come una normale muscolare; richiede solo di verificare se il peso è compatibile con il portabici Il trasporto in treno non è troppo agevole per il suo peso E’ ben pedalabile ad assistenza disinserita (salvo anche qui per il peso) e i rapporti sono adeguati
Le luci sono a led e alimentate a pile Il fanale anteriore è buono per farsi vedere ma non per illuminare la strada Quello posteriore è ben visibile da lontano e anche lateralmente
C’è un robusto antifurto ad arco per le soste brevi
Questo modello è certificato per le norme europee vigenti La garanzia è di 2 anni ed è di 12 mesi sulla batteria Il prezzo di listino è 1449 € e la batteria di ricambio 520 € (tenere conto che è una LiFePO4 … con una lunga aspettativa di vita)
Qui c’è la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio Ecco: togliamoci subito il pensiero della cosa che meno mi è piaciuta di questa bipa: la rigidità laterale del telaio Senza batteria ha un comportamento onestissimo, ma con la batteria (che è alloggiata sul portapacchi posteriore e quasi a sbalzo) si avvertono oscillazioni laterali che influenzano la maneggevolezza specie nei repentini cambi di traiettoria e che vengono evidenziate se si cerca di viaggiare senza mani Niente di grave e assolutamente lontano dall’essere pericoloso, ma non mi è piaciuto Fine dei lati negativi
Lo scavalco è basso e largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi
Il peso complessivo è di 28.0 kg di cui 4.0 kg rappresentati dalla batteria
La forcella anteriore è ammortizzata e regolabile (Suntour)
Ha una buona escursione Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane precisa e l’azione di assorbimento delle asperità stradali è buona
La sella è di tipo “unisex” imbottita, con leggero scavo e con molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido
Aggiungendo l’azione dei pneumatici da 1.75”, la comodità in marcia risulta ottima anche su fondi dissestati
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale
Il manubrio ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comoda ma non sportiva
Le manopole hanno l’appoggio largo e sono molto comode quando si resta in sella a lungo
La pipa è regolabile Una molla tiene dritto lo sterzo quando si parcheggia e diminuisce le oscillazioni quando si carica il portapcchi anteriore
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore
Gli innesti sono risultati molto precisi in entrambe le direzioni
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (Revoshift) morbido da azionare L’indicazione della marcia inserita è ben visibile ma solo di giorno
Il range dei rapporti privilegia la gradualità a scapito dell’estensione In 7.a a 25km/h si deve tenere una cadenza di 68 pedalate al minuto; sui falsopiani in discesa viene voglia di avere un ulteriore rapporto più lungo
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 18mm e il distacco del connettore del motore (ci sono però delle fascette in plastica che lo trattengono, che devono essere tagliate e poi ripristinate)
La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm
I pedali e le pedivelle sono in lega e robusti; ci sono i catadiottri
La stabilità in marcia è buona, ma su discese veloci emerge la scarsa resistenza del telaio (testata fino a oltre 54.6km/h senza problemi) Qui il filmato (in cui raggiungo i 50km/h); come si vede stacco una mano dal manubrio (per dire al navigatore che non sono salito su una automobile) senza nessun problema
discesa
La marcia senza mani, sempre a causa del telaio e della posizione della batteria, diventa rapidamente instabile
marcia senza mani
I pneumatici (da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta
Si vede bene che la zona di contatto con l’asfalto è di piccola dimensione nonostante la larghezza del pneumatico: sintomo di buona scorrevolezza
La valvola è una Presta (tipicamente ciclistica)
Il cavalletto è un ottimo modello a due zampe montato vicino al movimento centrale; consente la rotazione completa dei pedali (comodo nelle operazioni di piccola manutenzione) e soprattutto conferisce un’ottima stabilità alla bipa durante le operazioni di carico e scarico (impagabile quando si usa il seggiolino per bimbi)
Il portapacchi anteriore è vincolato alla parte mobile della forcella (ruota perciò con lo sterzo) ed è robusto Su di esso è facile montare un eventuale cestino (optional)
Il portapacchi posteriore integra l’alloggiamento per la batteria ed è adatto al montaggio di borse laterali E’ omologato per 25 kg; detratto il peso della batteria, rimangono disponibili per il carico 21 kg
E’ dotato di molla “portagiornali”e la sua larghezza è di 18 cm perciò nei limiti per il montaggio del seggiolino portabimbi
Tale seggiolino risulta però posizionato piuttosto in alto: comodo per sistemare il bimbo, ma rende meno stabile la guida
Sotto al portapacchi sono presenti le protezioni laterali “salvagonna” che hanno l’ulteriore e importante funzione di impedire che il bimbo trasportato possa infilare un piede fra i raggi
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono V-brake Shimano all’anteriore e al posteriore
Questo è l’anteriore
E questo è il posteriore
Le leve sono robuste e morbide da azionare marca Promax; sono azionabili a tre dita ed entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
La frenata è efficace e lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.6 m: buon valore anche se non da record e comunque assai migliore di quanto prescritto dalle normative (7 metri) Si manifestano dei leggeri bloccaggi della ruota posteriore ma non c’è alcuna tendenza al ribaltamento
Su discese lunghe la frenata è buona e ben modulabile; ho avvertito qualche preavviso di affaticamento su percorsi particolarmente gravosi
Qui il consueto filmino della frenata “di panico”
frenata
Si sente lo strisciamento del pneumatico posteriore ma non ci sono accenni di sollevamento della ruota
Passiamo alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa in testa alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti di inattività
BATTERIA
La BE5 viene fornita con una batteria al litio ferro fosfato (LiFePO4) da 36V 10Ah 360Wh Questa chimica assicura un numero molto elevato di cicli di scarica prima di dover essere messa … in pensione Le batterie al litio subiscono un invecchiamento anche se non utilizzate, ma questa chimica ne soffre di meno; tale caratteristica la rende conveniente anche a chi ha percorrenze annue limitate
La batteria è alloggiata nell’apposita struttura del portapacchi posteriore e la sua estrazione è agevole anche per la presenza di incavi per le dita Una chiave aziona il fermo meccanico che ne impedisce il furto Il posizionamento non allunga il passo della bipa ma abbiamo visto che penalizza le prestazioni del telaio
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Si trasporta facilmente tenendola dalla zona degli incavi per le dita … o più semplicemente tenendola sottobraccio
Il suo peso è di 4.0 kg : non è un valore bassissimo ma è lo scotto che si deve pagare alla sua elevata longevità
La chiave di bloccaggio non ha funzioni elettriche ma è presente un interruttore che toglie tensione ai contatti (importante per la sicurezza in caso di trasporto smontata dalla bipa)
Qui si vede il fusibile di sicurezza (comodamente esterno)
E qui il connettore per la ricarica
Questi sono i contatti di potenza sulla batteria e sulla bipa
Nella parte posteriore è presente un indicatore di carica a 3 led (+ 3 simmetrici che danno la stessa indicazione) attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta Il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola, perciò silenziosissimo
Pesa 540 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 4 ore e 51 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica ed una verde che segnala che la carica è ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La BE5 ha un bel display a cristalli liquidi retroilluminato in azzurro posto sulla sinistra del manubrio, ben leggibile anche in pieno sole e con cifre sufficientemente grandi per poter essere agevolmente lette durante la marcia
Ci sono anche tre comodi pulsanti per cambiare il livello di assistenza e per selezionare le funzioni
Sul display si legge sempre la velocità con cifre grandi e ben visibili La sua indicazione è leggermente ottimistica: +2.7% pari a 0.65km/h in più a 25km/h; anche trip e odo sono affetti dallo stesso errore Il livello di assistenza (selezionabile su 5 livelli) è indicato da una barra analogica Un’altra barra (anch’essa a 5 livelli) indica lo stato di carica della batteria L’indicazione è voltmetrica e perciò poco utile per determinare l’autonomia residua: meglio basarsi su contachilometri ed esperienza
Sotto al l’indicazione del tachimetro si legge la distanza giornaliera (trip) o il totale dei chilometri percorsi (odo) C’è anche indicato il tempo totale di marcia che può essere resettato dal menù dei settaggi generali
La visibilità delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma non c’è retroilluminazione dei pulsanti
I pulsanti sono grandi e la corsa è sufficiente per avere una buona sensazione tattile del loro azionamento Il più interno (quello per aumentare il livello di assistenza) si raggiunge con un po’ di difficoltà ma comunque senza staccare la mano dal manubrio
Il passaggio da odo a trip richiede di tenere premuto il pulsante “set” per 3 secondi ed è un po’ scomodo Invece una pressione breve, su questo stesso pulsante, accende la retroilluminazione
MOTORE
E’ un hub anteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è un ben collaudato Bafang
La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invadente
rumore in marcia
E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
I cablaggi sono ben nascosti e protetti; viaggiano per quanto possibile all’interno del telaio Nella parte che va al manubrio, i cavi sono ben ordinati salvo quello del sensore di velocità che sembra andare per conto suo
Anche nella parte inferiore i cavi sono ordinati e poco esposti
Ci sono connettori per ogni parte del cablaggio
Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni
Meno riuscito è il cablaggio che va alla batteria; ma, ad onor del vero, non ho ancora incontrata una “bella” soluzione nel caso di batteria sul portapacchi
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato C’è una iniziale proporzionalità fra la velocità di pedalata e l’assistenza erogata, ma è limitata a cadenze molto basse e, più che una modulazione, sembra essere un sistema per non affaticare la batteria con spunti troppo intensi e per evitare partenze troppo brusche
I livelli di assistenza selezionabili sono 5; c’è anche un livello zero che però non viene utilizzato ed è uguale al livello 1
Non c’è un cut-off tachimetrico ma la velocità è semplicemente limitata dalla centralina Riporto le velocità misurate sull’esemplare in prova
Liv 0 = a livello 1 Liv 1 – su strada 14.1 – a vuoto 19.9 km/h Liv 2 – su strada 18.5 – a vuoto 23.2 km/h Liv 3 – su strada 21.9 – a vuoto 25.2 km/h Liv 4 – su strada 24.9 – a vuoto 26.9 km/h Liv 5 – su strada 26.3 – a vuoto 28.4 km/h
La significativa differenza fra il valore su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” (cioè facendo semplicemente girare a vuoto i pedali) e il “tutto muscoli”
La velocità minima, in salita, è circa 8 km/h ; su strada piana non si riesce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di 12 km/h
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.39 giri di pedale (140°) pari a 1.19m in prima marcia
Questi sono i fotogrammi appena prima e appena dopo l’avviamento del motore
C’è una iniziale modulazione che, come detto sopra, non serve in pratica per variare la velocità ma per evitare picchi di assorbimento alla batteria e partenze troppo brusche che potrebbero mettere in imbarazzo l’utilizzatore neofita; Questa fase implica che il pieno dell’assistenza si raggiunge, in piano, dopo circa 1 giro completo di pedale Tale ritardo, come vedremo più avanti, penalizza la facilità di ripartenza in salita
avvio assistenza su strada
Il riattacco dell’assistenza è uguale a quello della partenza da fermo
La funzione “quick start” non è presente
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.47” e la velocità di uscita è 26.1 km/h Sono buoni valori Si sconta quella certa pigrizia nell’avvio dell’assistenza che non consente partenze brucianti, ma poi l’allungo è ottimo Dopo 30 metri si è già a 25km/h
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente e, nel traffico, si usano spesso i livelli bassi di assistenza per non raggiungere troppo rapidamente velocità elevate L’avvio “soft” dell’assistenza consente manovre anche in spazi ristretti senza imbarazzo Con i cinque livelli a disposizione si trova abbastanza facilmente la giusta velocità Le partenze richiedono una spinta muscolare iniziale ma poi assai rapidamente interviene il sostegno del motore Per avere un buon spunto di partenza, è meglio ricordarsi di scalare un paio di marce quando ci si ferma ai semafori
La manovrabilità è buona a bassa velocità, ma i repentini cambi di direzione non sono il suo forte
Il confort di marcia è elevato anche su fondi dissestati e sui sampietrini
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati nella consueta tabella
La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali (“pedalata simbolica”)
Il cavalcavia al 4% viene superato a 20.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali La ripartenza richiede uno sforzo leggero se si usa il rapporto più corto (21kg): è bene ricordarsi di scalare le marce prima di fermarsi
cavalcavia 4 %
La salita al 10% si supera a 10.5km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 91 W; è un valore di sforzo sostenibile a lungo per chi ha appena un po’ di allenamento
La ripartenza richiede uno sforzo di 39 kg che è raggiungibile senza eccessivo impegno: la necessità di un giro completo di pedale per avvertire la piena spinta del motore richiede di prolungare questo sforzo per un paio di secondi
Il tratto finale è al 13.5%; si sale in 1.a a 8.5 km/h e con uno sforzo di 103W, ancora ben sostenibile La ripartenza inizia invece a diventare impegnativa con i 49 kg richiesti
salita 10 e 13.5 %
Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo che diventa un po’ impegnativo (35 kg e 134 W); la velocità si assesta intorno al buon valore di 8km/h La partenza da fermo richiede di applicare 60 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con tutto il proprio peso
salita al 17%
La rampa al 27% viene superata se si è già in velocità e applicando ai pedali tutto il proprio peso La ripartenza non è possibile
rampa al 27%
(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
Qui si vede la prospettiva di tale salita
Nel complesso la BE5 dà la sensazione di salire con facilità; supera i cavalcavia e le salite, anche dure, con poca richiesta di sforzo muscolare e, se il tratto è breve, si può arrampicare anche su pendenze consistenti come il 17% Se ci si deve fermare in salita, meglio ripartire in diagonale (aspettando che la strada sia libera ) Non è adatta a pendenze estreme
CAMMINATA ASSISTITA
Questa funzione non è presente (bisogna spingersi da soli la bipa)
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Consueto percorso urbano-extraurbano con qualche cavalcavia e con 70W muscolari
La batteria è una litio ferro fosfati e mantiene bene la tensione lungo l’arco della scarica, garantendo prestazioni piuttosto costanti
La velocità massima è buona : 26.7 km/h iniziali a livello di assistenza massimo; poi si stabilizza intorno ai 26km/h
Nella prima delle due prove che ho effettuato, ho utilizzato il livello 4 che permette di viaggiare intorno ai 25km/h (ho usato la 6.a marcia)
Ho ottenuto una percorrenza utile di 52.5km (più un paio di ulteriori chilometri a prestazioni sempre più ridotte) Il consumo elettrico è risultato di 6.6 Wh/km La temperatura esterna era di 34°C perciò correggo il valore di autonomia Risulta, riportato a 20°C, di 48.8 km
Nella seconda prova ho utilizzato il massimo livello di assistenza (5.o) sempre con 70W applicati ai pedali
La velocità si è mantenuta al di sopra dei 25km/h per una trentina di chilometri L’autonomia utile è risultata 48.8km; poi come prima ho potuto percorrere altri due chilometri “in riserva” Il consumo elettrico, in questo caso, è risultato di 7.1 Wh/km Anche per questa prova, che ho eseguito a 31°C, correggo il risultato per portarlo a 20°C L’autonomia risulta 45.3 km
MARCIA IN COPPIA
I livelli di assistenza sono ben scalati e la regolazione della velocità è buona … se si marcia da soli La modulazione della velocità con la cadenza di pedalata è poca e limitata alle velocità più basse La marcia in coppia richiede, perciò, di sospendere spesso la pedalata per adeguarci alla velocità del nostro compagno/a L’andatura minima in piano è di 12.7 km/h
MARCIA SU FONDI STERRATI
Sugli sterrati leggeri il confort è elevato e la guidabilità ottima Si trova facilmente la giusta velocità regolando il livello di assistenza I freni sono potenti e generano una certa tendenza al blocco della ruota anteriore Il motore anteriore provoca qualche leggero slittamento in accelerazione Si può osare di più … ma non è il modello più adatto a tali utilizzi
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, ma non è troppo leggera (24 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari
Il trasporto in treno non è troppo agevole per il peso (28kg con la batteria) Ci sono le solite difficoltà nel far passare il manubrio negli spazi angusti delle carrozze L’aggancio ai sostegni non presenta invece ostacoli Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta senza complicazioni
(ricordarsi di portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
Il sollevamento per superare scale è agevole per la presenza di un comodo punto di presa sul telaio e perchè risulta ben equilibrata; si avverte il peso
trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco e su strada risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia
scorrevolezza ruote
I rapporti del cambio sono giusti anche per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 92W : decisamente buono anche se necessariamente un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga Tornare a casa a batteria esaurita non è un grande problema (se la strada è prevalentemente pianeggiante)
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
La luce anteriore è alimentata con 3 pile ministilo (AAA) alcaline o ricaricabili di facile sostituibilità ed è estraibile Ha cinque led bianchi e la funzione di lampeggio Il fascio è un po’ stretto e la sua potenza è bassa: serve soprattutto per essere visti Se si monta un cestino anteriore, bisogna prevedere una modifica al braccetto che la sostiene
La luce posteriore è a singolo led rosso a luce fissa; anch’essa è alimentata da pile, in questo caso 2 stilo (AA) che ne garantiscono una lunga autonomia E’ fissata al telaio e per la sostituzione delle batterie occorre un cacciavitino La luce che emette è buona e ben visibile anche lateralmente
Essendo le luci alimentate a batteria, ovviamente restano accese indefinitamente quando ci si ferma
ANTIFURTO
La BE5 è dotata di un robusto lucchetto ad arco che blocca la ruota posteriore: comodissimo nelle soste brevi con la bipa nel proprio campo visivo (vedi foto del freno posteriore) Assolutamente necessario dotarla di un ulteriore e robusto sistema antifurto per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa nelle soste più lunghe
Sul telaio è bulinato il numero di serie (in basso sul tubo sterzo)
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Il cesto anteriore che si vede montato in alcune delle foto è un optional
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La BE5 è certificata secondo le normative europee per resistenza del telaio,2?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? EPAC e compatibilità elettromagnetica
La garanzia è di 2 anni ed è di 12 mesi sulla batteria
Il prezzo di listino è 1449 € e la batteria di ricambio 520 € (tenere conto che è una LiFePO4 … con una lunga aspettativa di vita) Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La BE5 si presta bene ad un uso cittadino ma non disdegna le gite domenicali
Confortevole e robusta in città, è adatta all’andare al lavoro o a fare la spesa caricando bene il portapacchi meglio con borse laterali Il tipo di chimica della batteria la rende adatta anche a chi ne fa un uso saltuario e garantisce un elevato numero di cicli prima del suo esaurimento: caratteristiche entrambe gradevoli dal punto di vista economico
Ha una buona autonomia e consente di fare gite “fuoriporta” anche se includono tratti collinari
Non è particolarmente adatta per gli sterrati severi ne per il trasporto abituale in treno Ma se saltuariamente vogliamo fare una gita che preveda uno spostamento in ferrovia, non ci sono problemi
Non è il modello adatto a lunghi itinerari montani
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
pixbuster
Inserito il - 24/11/2013 : 21:07:23 ( grazie a tutti )
trespass
Inserito il - 19/11/2013 : 09:29:58 Cito tutti nel fare i complimenti per questi test interessantissimi
OSCAR95
Inserito il - 13/11/2013 : 19:21:25 Pix, complimenti! Test ben fatto e che m,i ha interessato particolarmente, vista la felice esperienza con la mia Bottecchia Be2 (che ha molti elementi in comune con questa del test) ormai prossima ai 5000km precorsi da settembre 2012.
Aggiungo qualche altra piccola considerazione personale viste le caratteristiche simili alla mia: Confermo anche io le vibrazioni del manubrio, che nel mio caso sono "peggiorate" da quando sono passato ai copertoni più cicciotti. La sella e la posizione in sella vanno bene, ma se si fanno viaggi superiori ai 100/120km si inizia a sentire molto affaticamento, spece al sedere. è uina sella buona, ma per le lunghe escursioni è meglio passare ad altri modelli come quelle in gel. Il cambio, spece nell'uso in montagna, mostra le sue debolezze, perchè la prima è troppo lunga. Poseriormente monta un 28-14, e un 42 anteriore. L'ideale sarebbe mettere un 32-11 dietro così si dovrebbe allungare di più nei falsopiani e si ha una pedalata più agile in salita.
Ancora grazie per questo test, e non ti preoccupare per il ritardo. Meglio tardi che mai
edgar
Inserito il - 13/11/2013 : 17:32:16 Mia moglie da 3 anni e mezzo possiede una be3 sinceramente meglio equilibrata in quanto ad accostamenti cromatici. Ha avuto un bel po' di problemi fra cui sostituzione del motore e della batteria. Anche la batteria poi sostituita in garanzia non è mai stata il massimo in quanto ad autonomia, ma è un modello diverso da quella attuale. Di recente tramite Besbike di Palermo ho sostituito la batteria con una 10 ah 36 volt e la bici mostra un carattere abbastanza simile a quello descritto in questo spettacolare test. Per tutto il resto nulla da dire, bici comoda e robusta, perfetta per uso cittadino e gite fuori porta in un range anche di 60 km.
iw6cpk
Inserito il - 13/11/2013 : 11:41:29 Complimenti e grazie per il test, Pix. Veramente completo ed esaustivo e come sempre ottimo per chi vuole farsi una cultura sulle bipa
baffosardi
Inserito il - 13/11/2013 : 10:53:17 Veramente , il designer che ha applicato i colori è veramente un genio del male...l'impatto cromatico la rende brutta come il peccato.. Peccato, perchè l'insieme delle forme non è male..
leonardix
Inserito il - 11/11/2013 : 09:01:47 Bella ed onesta bipa che penso sia in grado di soddisfare appieno le necessità degli elettrociclisti per cui è costruita e progettata... Una scelta di colori (almeno nell'esemplare testato) che a mio personale giudizio potrebbe essere un deterrente più efficace dell'antifurto sulla ruota posteriore ma qui entrano in gioco i gusti personali
Bravissimo e grazie sempre Pix
baldiniantonio
Inserito il - 10/11/2013 : 19:01:43 complimenti come sempre al grande PIX (ente certificatore - TUV nostrano) ritardo giustificatissimo dalla cura posta in tutti i test!
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