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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
pixbuster
Inserito il - 12/11/2014 : 01:07:07 Questo è un nuovo modello della TC-Mobility, presentato all’Expobici 2014
Si chiama FRISBEE 049
E’ realizzato dalla TCMobility di Bolzano ed è l’erede della diffusissima Frisbee Euro7 [ www.frisbee.eu ]
Riprende l’aspetto e molte delle soluzioni tecniche già presenti sulla sorella maggiore Dolomites/Atlas con cui condivide anche l’elettronica ed aggiunge particolari adatti ad un uso quotidiano da “commuter”
E’ disponibile anche in colore bianco
Il modello in prova mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho “spremuto” per 400 km abbondanti
IN BREVE
E’ l’erede della diffusissima Frisbee Euro7 e riprende molte soluzioni tecniche della sorella maggiore Dolomites/Atlas
Il telaio è stato progettato completamente dalla TCM ed è in alluminio di particolare solidità per la presenza di rinforzi interni ai tubi E’ pensato per avere elasticità all’anteriore per avere confort in marcia e indeformabilità nella zona posteriore per poter scaricare bene sulla ruota la propria potenza muscolare Non presenta “svirgolamenti” nemmeno ai 50km/h raggiunti in discesa Il peso è di 22.8kg Il cambio è costruito appositamente per la TCM per ottimizzarlo sulla forma del carro posteriore; è preciso e rapido Ha 8 marce e consente sia di spingere in discesa, sia di marciare in salita anche a 8km/h I pneumatici sono da 24”x1.95” e sono polivalenti: hanno grip anche sul bagnato e su fondi soffici, ma si sconta una minore scorrevolezza Il portapacchi posteriore ha una portata di 25kg e consente agevolmente il montaggio del seggiolino per bimbi La 049 ha accorgimenti specifici per resistere bene a pioggia e gelo
I freni sono V-Brake: morbidi e potenti; lo spazio di frenata da 25km/h è risultato di 3.6 metri: buono Non c’è tendenza al ribaltamento ma si manifestano bloccaggi alla ruota posteriore Questo modello è già predisposto per il montaggio di freni a disco da 180mm
La centralina è realizzata specificamente per la TCM ed è esterna per un migliore raffreddamento Ha l’autodiagnosi ed eventuali anomalie vengono segnalate sul cruscottino con l’accensione codificata dei led
La batteria è 37V 10Ah 370Wh litio polimeri MnCo ed è alloggiata sotto al tubo obliquo per mantenere basso il baricentro Si fissa su una guida alettata e la manovra è agevole (si deve solo tenere un po’ girato il manubrio) Il peso è di 3.4kg e si ricarica in 6ore e 10 minuti (da completamente scarica) Il caricabatteria è usuale e non ha ventola
La 049 è dotata di manettino per regolare il livello di assistenza C’è un cruscottino con spie a led che indicano la carica della batteria (abbastanza accuratamente) e ospita i pulsanti per attivare il cruise-control (che consente di rilasciare il manettino mantenendo la velocità) e quello per la camminata assistita; è disponibile una modalità “amperometrica”che limita la potenza massima del motore e ci sono i pulsanti per attivarla e i led per indicare il valore di potenza impostato Anche in questa modalità, ruotando il manettino, si può avere immediatamente disponibile la massima potenza
Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è prodotto dalla Bafang La spinta è vigorosa e consente avviamenti rapidi Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non arriva ad essere fastidiosa
I cablaggi sono ordinati e nascosti: la “scatola” di rinforzo del tubo sterzo racchiude e protegge i connettori dei componenti montati sul manubrio; il cablaggio procede poi completamente all’interno del telaio fino alla centralina Anche la batteria non ha cavi visibili; restano esterni solo quello del motore e quello del PAS
L’assistenza parte dopo appena 16cm , indipendentemente dal rapporto inserito ed è a controllo della rotazione dei pedali E’ sufficiente la spinta del piede a terra per attivarla (beh ovviamente ci vuole la contemporanea rotazione dei pedali) Il manettino consente di variarne il valore in modo molto preciso e continuo; si può regolare ad ogni livello fra “tutto muscoli” e “tutto motore” Non c’è proporzionalità con la cadenza di pedalata
L’accelerazione è buona : 10.31” per percorrere i primi 50m con velocità di uscita di 25.9km/h Nel traffico risulta perciò scattante ed è agile e manovrabile
Sulla pendenza del 4% marcia a 22.9km/h senza alcuno sforzo esercitato sui pedali e riparte con la sola spinta del piede a terra Sul 10% richiede 117W per salire a 10.6km/h: sforzo sostenibile anche senza allenamento; per la ripartenza basta il peso della gamba Sul 17% sale a 4.9km/h ma la cadenza di pedalata diventa troppo bassa per poter sviluppare bene la propria forza muscolare; sui pedali bisogna mettere 34kg; la ripartenza rimane ancora agevole: 31kg Sul 27% sale ma bisogna mettere 45kg sui pedali: è per chi ha allenamento e muscoli La ripartenza è possibile ma richiede di mettere sui pedali quasi tutto il proprio peso
La” camminata assistita” è potente e consente di superare salite ripide … e cordoli in città
L’autonomia a 25km/h è risultata di 53 km utili (poi le prestazioni cadono a capofitto) con una media di 23.8 km/h L’esemplare in prova aveva il cut-off tachimetrico escluso e ho fatto una prova al massimo ottenendo una autonomia di 47 km e una velocità massima di oltre 30 km/h Gli esemplari di serie hanno il cut-off a 27 km/h: sono comunque veloci Viaggiando a 23km/h l’autonomia sale a 62 km Ho fatto anche una prova in modalità “amperometrica” simulando un percorso da “turista a lungo raggio” e viaggiando ad una velocità simile a quella di tali ciclisti muscolari; ho caricato 10kg di bagaglio e ho percorso un itinerario che comprende tratti collinari; a 22km/h di crociera ho ottenuto una autonomia di 84 km Tutte le prove di autonomia sono realizzate aggiungendo una potenza muscolare di circa 70W
La marcia in coppia è molto agevole per la regolazione continua del livello di assistenza Sugli sterrati leggeri la marcia è confortevole e facile; i freni sono ben modulabili e si arriva difficilmente al bloccaggio
In auto si trasporta come una normale muscolare anzi è un po’ più corta Il sollevamento è sufficientemente agevole per il peso contenuto e il punto di presa comodo ed equilibrato In treno si porta agevolmente ed entra con facilità negli ascensori
Senza assistenza la scorrevolezza è appena sufficiente: i pneumatici “polivalenti” hanno un certo attrito; ci vogliono 136W per viaggiare a 18km/h; i rapporti del cambio sono giusti anche per la marcia a muscoli
La 049 viene fornita con un impianto di luci a pile e a led ottimo per essere visti e sufficiente per illuminare la strada Ma ci sono in opzione vari sistemi via via più potenti e anche alimentati dalla batteria principale Una curiosità: sul lucchetto ad arco (opzionale) viene montata una luce sempre accesa a led
Questa bipa non viene dotata di serie di antifurti salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Fra gli accessori c’è, come detto, il lucchetto ad arco che si fissa alla predisposizione sulla forcella anteriore Ci sono anche molti tipi di borse e anche portapacchi per borse a bisaccia di grossa dimensione e portata La cosa più originale è un attacco per borse e cesti (specifici) all’interno del manubrio e fissato al telaio: così il carico non ruota con lo sterzo e il baricentro risulta più favorevole
La 049, come tutta la produzione TCM, è certificata per le norme europee La garanzia è di 2 anni ; per la batteria è ugualmente di 2 anni ma con formula a scalare Il prezzo di listino è, al momento della prova, 1450€ e la batteria di ricambio costa 370€ Se si acquista una seconda batteria entro il secondo anno viene scontata del 30%
Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
Vogliate perdonarmi per la lunghezza e l’abbondanza di particolari delle descrizioni, ma questa bipa è un modello con particolarità sia telaistiche che nella gestione dell’assistenza … e non sono riuscito a condensare
CICLISTICA
Anche il telaio della 049 è stato progettato completamente dalla TCMobility a Bolzano
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di elevata solidità I profili che lo compongono sono rinforzati all’interno (sempre su disegno TCM) Nella foto seguente si vede la sezione con il rinforzo
Il telaio richiede una descrizione un po’ … lunga, perché è frutto di particolari scelte costruttive Ha una elasticità controllata nella “v” creata dai due tubi obliqui; anche la forcella anteriore ha una elasticità calibrata E così sui fondi sconnessi la marcia risulta confortevole Invece la zona sella-movimento centrale-carro posteriore ha minime deformazioni per poter scaricare sulla ruota il più possibile della propria potenza muscolare Il triangolo che rinforza il cannotto dello sterzo realizza una “scatola” in cui sono contenuti i connettori elettrici e vedremo che consente il fissaggio di accessori Lo scavalco è basso e largo: agevole salire e scendere anche con bagagli sul portapacchi o col seggiolino per bimbi La batteria è alloggiata nella parte inferiore del traverso, in modo da mantenere il baricentro basso e da equilibrare il peso del motore (posteriore) Il peso senza batteria è di 19.4kg ; la batteria pesa 3.4kg perciò il peso totale “su strada” è di 22.8kg
La sella è di tipo “unisex” imbottita e con scavo centrale
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido ma la regolazione dell’inclinazione non è di tipo fine
La posizione in sella è a busto verticale o leggermente inclinato in avanti
Il manubrio ha una forma quasi diritta di tipo sportiveggiante che rende la presa sicura anche sullo sconnesso
La pipa non è regolabile e la serie sterzo è a cuscinetti da 1”
Il cambio è, come di consueto sulle Frisbee, costruito appositamente per la TCM per assecondare la forma del carro posteriore; è del tipo a deragliatore con 8 rapporti
Gli innesti sono precisi in entrambe le direzioni e non ho riscontrato mai esitazioni o ritardi
Il comando del cambio è del tipo a rotazione e, come usuale sulle Frisbee, è montato a sinistra L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Il range dei rapporti è esteso e giustamente spaziato A 70ped/min si può viaggiare, in 8.a, a 33km/h: ce n’è abbastanza per spingere in discesa In salita, a 50 pedalate al minuto in prima, si marcia a 8km/h: buono per poter spingere anche in salita
Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido
La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 19mm; non è presente il connettore del cavo motore Per sostituire il pneumatico o la camera d’aria, mi hanno spiegato che occorre liberare il cavo motore dai suoi fissaggi, allentare i dadi della ruota, coricare la bipa per terra, e spostare la ruota fuori dai forcellini
La marcia a velocità elevate è sicura e stabile (testata fino a 49.8km/h senza alcun problema) Il passo è quello di una classica bici muscolare; il telaio non manifesta svirgolamenti nemmeno nelle manovre strette e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione La marcia senza mani è del tutto stabile e la bipa risulta facilmente guidabile
marcia senza mani
I pneumatici (da 24” x 1.95” ) sono polivalenti ed hanno un buon grip anche sul bagnato (e, mi dicono, anche con un po’ di neve); con la loro sezione abbondante contribuiscono al confort di marcia
la valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
Vabbè lo devo dire: a me questi pneumatici non piacciono perché sono troppo poco scorrevoli e perciò riducono l’autonomia; se la 049 fosse mia, li cambierei subito con degli Schwalbe Marathon (ecco, così adesso il sig. DeConcini, titolare e progettista della TCM, mi guarda storto perché lui difende la polivalenza di quelli montati)
Il cavalletto è monopiede; è robusto e stabile nell’uso normale, ma non abbastanza quando si carica un bimbo sul suo seggiolino; non consente la rotazione completa dei pedali
Il portapacchi posteriore è robusto e consente il montaggio delle borse laterali E’ largo 135 mm perciò ben compatibile con i seggiolini per bimbi
è omologato fino a 25kg di carico
Le filettature per il portaborraccia sono rinforzate per poterci fissare eventuali accessori pesanti
I pedali sono in lega e resina; le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri
Quello nella foto è il modello fornito di serie: sull’esemplare in prova ce n’era montato un altro tipo (per inciso: di minore qualità)
La corona ha la protezione anticaduta da entrambi i lati e la catena è protetta da un carter
Il campanello è dello stesso rosso del motore e del tappo con il nome del modello che chiude il vano connettori
La componentistica è di buon livello e l’assemblaggio è curato; viene privilegiata la robustezza e l’affidabilità Sono state adottate anche particolarità costruttive per rendere la 049 insensibile alla pioggia e al gelo (come ad esempio le guaine di freni e cambio che impediscono i ristagni di condensa)
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono V-brake Promax all’anteriore e al posteriore L’anteriore è montato dietro alla forcella, consentendo così l’installazione di un lucchetto ad arco
Il freno posteriore è montato in posizione “canonica” .. e questo per un modello della TCM è una novità
Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore Il freno anteriore è comandato dalla leva destra (come sulle moto)
La frenata è potente e modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.60m: buon valore Si manifestano bloccaggi della ruota posteriore ma senza perdita di stabilità e non c’è tendenza a ribaltarsi Su discese lunghe i freni sono efficaci e non ho rilevato problemi di surriscaldamento
Frisbee 049 frenata
La 049 è già completamente predisposta per il montaggio di freni a disco da 180mm; anche il mozzo anteriore ha già l’attacco
Ora si parla della PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
Viene realizzata in collaborazione con una ditta specializzata su progetto/specifiche TCMobility sia per l’elettronica sia per il software ed è la stessa che equipaggia le Dolomites/Atlas e le Scoobì (è la scatoletta in alluminio visibile nella foto)
E’ alloggiata sotto al movimento centrale, dietro al connettore della batteria E’ esterna per un ottimale raffreddamento anche alle basse velocità tipiche della marcia in salita Ha un case totalmente stagno realizzato appositamente che si accoppia alla sporgenza del telaio che sostiene la batteria Anche l’accoppiamento è completamente stagno e i cavi entrano direttamente nel tubo del telaio E’ molto facile da smontare ed il foro (ovale) per i cavi è di generosa dimensione in modo da consentire un facile accesso a tutti i connettori La centralina non è dotata di autospegnimento per evitare di ritrovarsi senza assistenza alla fine di una lunga discesa Ma è assai difficile dimenticarla accesa per la presenza dei ben luminosi led del cruscottino Il consumo in stand-by è comunque molto limitato e non scarica la batteria nemmeno se dimenticata accesa per giorni L’accensione e lo spegnimento avvengono tramite la chiave sulla batteria
La centralina è dotata di autodiagnosi ed eventuali anomalie, interne o dei componenti esterni, vengono segnalate con il lampeggio codificato dei led del cruscottino (in pratica si spengono tutti e lampeggia il led relativo all’anomalia)
BATTERIA
La Frisbee 049 viene fornita con una batteria al litio da 37V 10Ah 370Wh litio polimeri MnCo E’ alloggiata sotto al tubo obliquo del telaio (così mantiene basso il baricentro della bipa) ed è breve distanza dalla centralina (così i cavi di potenza risultano corti)
Si fissa alla bipa tramite una guida alettata: bisogna perciò far coincidere le alette e poi lasciarla scorrere verso il basso La manovra di estrazione e reinserimento non presenta difficoltà e non richiede sforzi; solo bisogna ruotare leggermente lo sterzo per allontanare la ruota dal percorso di estrazione Qui si vede la guida sulla batteria con gli incavi per le alette
Attenzione perché questo attacco è specifico delle Frisbee e i normali case di altri produttori, che sembrano uguali a questa, non si possono montare
Qui si vede la zona della chiave e del connettore di ricarica La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta La chiave ha la funzione di blocco meccanico (e perciò di antifurto) e stacca l’alimentazione ai contatti
Si trasporta molto facilmente con la comoda maniglia ed il peso è contenuto (3.4 kg)
I contatti sono protetti e non ci sono problemi a trasportare la batteria perché a chiave “spenta” non sono sotto tensione
Sulla batteria è presente un indicatore dello stato di carica attivabile tramite pulsante
Qui si vede il connettore a bordo bipa
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola
Pesa poco meno di 500 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 1.8A e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 10 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La 049 è dotata di un cruscottino con segnalazioni a led posto sulla sinistra del manubrio e di un manettino con ulteriori segnalazioni a led sul lato destro I led sono molto luminosi e sono ben visibili anche di giorno
Di notte i led sono altrettanto visibili, anzi sono così luminosi che ho inclinato il cruscottino per non essere abbagliato, senza comunque perdere la visibilità diurna
I led del manettino sono meno luminosi, ma sempre ben visibili
Il manettino è del tipo “split” (come di consueto) cioè ruota solo la parte più vicina al centro del manubrio e si aziona con due dita; è morbido e il suo autoritorno non stanca anche dopo un uso prolungato Io ci ho messo un adesivo (ok molto artigianale ma era solo per le prove) per avere una indicazione visiva del livello di assistenza impostato
Sul cruscottino sono presenti alcuni pulsanti: sono piccoli ma rilevati e ben distanziati; di notte non sono illuminati ma si trovano facilmente al tatto e sono raggiungibili senza staccare la mano dal manubrio
Con i guanti il manettino è agevolissimo da usare mentre i pulsanti sono comunque azionabili ma difficili da trovare perché il loro rilievo non è sufficiente per essere percepito
Vediamo ora le funzioni dei comandi
La centralina si attiva girando la chiave posta sulla batteria
A questo punto il cruscotto si illumina segnalando lo stato di carica della batteria stessa (con 5 led) Ruotando il manettino al valore desiderato e iniziando la pedalata, si attiva l’assistenza
Il pulsantino rosso, se viene tenuto premuto, attiva, dopo circa un secondo e se contemporaneamente viene ruotato il manettino, la “camminata assistita” Se invece viene premuto durante la marcia (perciò con la pedalata in atto) setta il “cruise control” cioè memorizza la posizione del manettino che può a questo punto essere rilasciato; se si sospende la pedalata o se si tocca uno dei freni questo comando si resetta
Il pulsante successivo cambia modo di funzionamento da controllo tramite manettino a controllo amperometrico (vedi più avanti per la spiegazione di questo funzionamento) e i successivi due pulsanti regolano la corrente in questo secondo modo
I led a sinistra indicano lo stato di carica della batteria; è un controllo voltmetrico esponenziale ed indica con buona approssimazione l’effettivo stato di scarica
Sull’altro lato del manubrio c’è , come detto, il manettino per la regolazione dell’assistenza fornita dal motore e tre led Il primo (arancio) segnala il funzionamento con il manettino; il secondo (verde) indica che è inserito il controllo amperometrico e il terzo (rosso) avvisa che la batteria è quasi completamente scarica
MOTORE
Alla TCMobility vogliono che la bipa si riconoscano per tali al primo sguardo e qui hanno sottolineato questo concetto con una orgogliosa colorazione rossa del motore
E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed è prodotto dalla Bafang La spinta è vigorosa e consente avviamenti rapidi Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non arriva ad essere fastidiosa
Frisbee 049 rumore in marcia
CABLAGGI
Il cablaggio è ordinato e ben protetto Nella zona manubrio i cavi sono ben raggruppati ed inguainati; rapidamente entrano all’interno del telaio
I rinforzi del tubo sterzo creano una scatola in cui sono alloggiati i connettori delle singole componenti elettriche del manubrio e li tengono nascosti e riparati, anche dalle intemperie Un tappo (anche lui rosso) consente di raggiungerli agevolmente in caso di manutenzione
I cavi, da questa scatola, raggiungono la centralina senza mai uscire all’esterno E restano visibili solo quello del motore e del sensore di rotazione dei pedali
Come già detto, il motore non ha il connettore perché il cavo è abbastanza lungo da non danneggiarsi durante le operazioni di sostituzione del pneumatico Il connettore è comunque presente nella zona centralina
Il dischetto del PAS è montato sul pacco pignoni perciò sull’asse della ruota posteriore Questa posizione (brevetto TCM) consente di avere un avviamento dell’assistenza indipendente dal rapporto inserito e sempre molto contenuto L’eventuale sostituzione del sensore è molto facile
La batteria è alloggiata vicinissima alla centralina e il cavo che la collega passa direttamente all’interno del telaio
MODALITA’ DI ASSISTENZA
(qui faccio praticamente un copia/incolla di quanto già scritto per la Dolomites/Atlas)
L’erogazione della potenza del motore si basa sul controllo della rotazione dei pedali
La sua intensità viene regolata in due modi :
Il primo prevede l’uso del manettino che regola la tensione che va al motore, regolandone così la velocità Si può accordare la spinta sui pedali con la potenza erogata dal motore in modo da viaggiare alla velocità voluta con lo sforzo che si è disposti ad esercitare sui pedali Lo sforzo può anche essere nullo (ma – non serve dirlo – occorre la presenza della pedalata) Il vantaggio del manettino è che il livello di assistenza può essere regolato su qualsiasi valore fra zero e il massimo e si può cambiare istantaneamente
A ruota sollevata, si può regolare la velocità in modo continuo fra 6km/h e il massimo A controllo tachimetrico escluso (ma è una operazione che si può fare solo via software) si arriva a 37.4 km/h a ruota sollevata e a 30.5km/h su strada Sull’esemplare in prova il cut-off tachimetrico era disattivato ma, nei modelli in vendita, è tarato a 27km/h (come di consueto sulle Frisbee) Su strada si regola la velocità fra 6 e 27km/h (ehm 30 su quella che ho provato)
Il secondo modo di erogazione dell’assistenza utilizza un controllo amperometrico della corrente inviata al motore Premendo sul cruscotto il pulsante dedicato e tenendo a zero il manettino, si ha tale modo di funzionamento Con i due pulsanti + e – si regola la corrente massima desiderata a 3-4-5-6-7 A (cioè si seleziona una potenza massima compresa fra circa 120 e 280W) che viene indicata dall’accensione progressiva dei relativi led A questo punto la corrente inviata al motore non supera mai il valore impostato Ovvero anche in partenza o su forti pendenze operiamo una limitazione della potenza massima erogata dal motore Ho parlato di corrente massima, perché se spingiamo sui pedali con maggior vigore, la corrente può comunque scendere anche fino a zero La massima velocità ottenibile con questa modalità è di circa 22 km/h perciò su strada pianeggiante è più conveniente dosare l’assistenza con il manettino con sui si possono raggiungere velocità più elevate
Questo funzionamento, difatti, è pensato per la marcia in salita dove il ciclista può scegliere un livello massimo di aiuto da parte del motore, sicuro di non farlo mai surriscaldare Ovviamente, avendo meno potenza disponibile, è necessario spingere con più vigore sui pedali Questa modalità è perciò molto allenante perché richiede di spingere sui pedali già con pendenze del 4-5%
C’è un’ottima (a parer mio) ulteriore funzione: in qualsiasi momento si esce dalla modalità amperometrica semplicemente ruotando il manettino: si ha perciò sempre -e molto rapidamente- disponibile tutta la potenza del motore (poco meno di 500W per un periodo di tempo limitato), senza dover schiacciare pulsanti o cercare funzioni Rilasciando il manettino si ritorna automaticamente alla modalità di controllo amperometrico con il valore precedentemente impostato Ho usato volentieri questa funzione per avere il massimo dell’assistenza sui tornanti che spesso hanno una pendenza maggiore della salita che si sta percorrendo
C’è implementata anche la funzione “cruise control” : premendo il pulsante rosso sul cruscotto, si memorizza la posizione del manettino , consentendo perciò di rilasciarlo mantenendo il valore di assistenza desiderato Da questa modalità si esce toccando uno dei due freni o fermando la pedalata
Ulteriore funzione è quella della “camminata assistita”: tenendo ruotato il manettino e premendo contemporaneamente il pulsante rosso, l’assistenza si avvia anche senza la pedalata Non è previsto il suo uso come “soft-start” cioè per avviare la bipa senza pedalare stando in sella
In ogni modalità non c’è alcuna proporzionalità dell’assistenza con la velocità di rotazione dei pedali
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
Frisbee 049 avvio assistenza a ruota sollevata
In ognuno dei due modi di funzionamento c’è una significativa differenza fra il valore di velocità su strada e quello a vuoto Questo implica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” (cioè facendo semplicemente girare a vuoto i pedali) e il “tutto muscoli”
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario accendere la centralina con la chiave posta sulla batteria
Se è stata scelta la modalità “amperometrica” basta iniziare a pedalare e l’assistenza si avvia (con la potenza massima selezionata)
Se si ruota il manettino, l’avvio avviene con potenze crescenti proporzionali alla rotazione del manettino fino alla massima potenza che può erogare il motore
Come detto, il sensore PAS è posto sulla ruota posteriore (e non sui pedali come di norma) : brevetto TCM Questo, unito ad un disco con i magneti a 12 poli, consente l’avvio dell’assistenza dopo 16 cm indipendentemente dal rapporto inserito Ovvero è sufficiente spingere la bipa con la gamba a terra per ottenere l’avvio dell’assistenza Questa immediatezza rende superflua la presenza del soft-start
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di mezzo secondo (valore buono) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente Il riavvio dell’assistenza in marcia avviene dopo meno di mezzo giro di pedale
Qui il filmato della partenza su strada con manettino al massimo
Frisbee 049 avvio assistenza su strada
ACCELERAZIONE
Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato ottimamente di 10.31” e la velocità di uscita è 25.9 km/h E’ una buona accelerazione che consente di districarsi bene nelle partenze ai semafori
NEL TRAFFICO
Nel traffico si muove molto agilmente: il baricentro basso, la lunghezza contenuta e la vivacità del motore la rendono manovrabile e veloce Il telaio è giustamente elastico e non si soffre troppo per i fondi dissestati Il piede arriva bene a terra quando ci si ferma e non crea problemi di equilibrio anche se si regola la sella per la massima distensione della gamba La regolazione continua del livello di assistenza, consentita dal manettino, permette di trovare molto facilmente la giusta andatura e, in più, di disporre istantaneamente di tutta la potenza del motore Il cambio è preciso e la gamma di rapporti estesa: si trova facilmente la giusta cadenza L’attacco dell’assistenza è vigoroso ed immediato; se non si vogliono partenze brucianti e si vuole economizzare la batteria, si può regolare a livelli bassi il manettino o, ancora meglio, utilizzare la modalità “amperometrica” che limita la potenza massima del motore La manovrabilità è buona anche in spazi ristretti
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
La Frisbee 049 non nasce per essere una scalatrice, ma si comporta assai bene sulle salite
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
Per la partenza in piano basta la sola spinta del piede a terra perciò si può partire facilmente anche se si ha inserita una marcia lunga
La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali
Il cavalcavia al 4% viene superato rapidamente a 22.9 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato Anche in questo caso per la ripartenza è sufficiente la spinta del piede a terra (ricordo che bastano 16cm per avviare l’assistenza)
Frisbee 049 cavalcavia 4 %
Il tratto di prova al 10% si supera a 10.6km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 117W; è un valore di sforzo sostenibile anche a lungo, anche senza essere allenati La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 13kg: praticamente basta il peso della gamba (e la consueta spinta del piede a terra)
Frisbee 049 salita 10 %
Il tratto finale della salita di prova è al 13.5%; si sale in prima a 7.2km/h con uno sforzo leggermente inferiore al caso precedente (109W circa) in virtù della cadenza di pedalata più bassa (45ped/min); in realtà la spinta necessaria sui pedali passa da 21 a 28kg La ripartenza continua a richiedere solo un leggero sforzo: 22kg
Frisbee 049 salita al 13.5 %
Sul 17% lo sforzo scende, ancora in virtù della bassa cadenza di pedalata, a 84W circa; la spinta da esercitare sui pedali sale a 34kg, ma la cadenza si abbassa a 31ped/min: troppo bassa per poter sviluppare a lungo la propria potenza muscolare … ci vorrebbe la seconda corona Si sale a 4.9km/h La spinta per ripartire è ancora agevole :31kg
Frisbee 049 salita al 17%
Sulla durissima rampa al 27% sale se già in velocità ma richiede di aggiungere una spinta sui pedali di 45kg: chi non è ben allenato non può pensare di mantenere a lungo questo sforzo La ripartenza sul 27% è possibile ma siamo al limite e occorre applicare quasi tutto il proprio peso ai pedali (65kg)
Frisbee 049 rampa al 27%
L’attivazione dell’assistenza quasi immediata rende superflua la funzione di soft-start
Utilizzando la modalità “amperometrica” , si limita lo sforzo del motore e si controlla l’autonomia, ma ovviamente si sale più lenti ! Utile per chi vuole ottimizzare l’autonomia in salita
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” L’attivazione richiede la pressione del pulsante rosso sul cruscottino e la rotazione del manettino L’avvio del motore avviene dopo un secondo; usando il manettino, la temporizzazione non riparte così si può interrompere ed attivare l’assistenza senza nuove attese Ho sperimentato che è molto comodo se ci si muove fra la gente, ma anche su terreni sconnessi in salita quando la bipa supera facilmente la nostra velocità di camminata
La velocità in piano è 3.5km/h perciò non richiede una camminata veloce E’ sufficientemente potente per far salire la bipa su salite ripide Inauguro una nuova prova: il superamento del cordolo (agevole con la 049)
Frisbee 049 camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho eseguite varie prove con vari livelli di assistenza
La prima, quella canonica, l’ho fatta parzializzando l’assistenza per marciare a 25km/h Come sempre ho aggiunto i circa 70W medi di forza muscolare, in 6.a marcia Ho ottenuto una percorrenza di 56km poi le prestazioni sono crollate a zero Poiché la temperatura della prova è stata di 25°C, normalizzo il valore riportandolo a 20°C : più di 53 km utili
Come si vede, la velocità rimane pressochè costante per tutta la prova nonostante la diminuzione della tensione della batteria; per mantenere invariate le prestazioni, ho pian piano “dato più manettino” I primi due picchi di velocità a 30 e 27 km/h sono dovuti al passaggio al valore massimo di assistenza per eseguire rapidamente dei sorpassi in un momento trafficato; il terzo a 38km/h è il tratto discendente di un cavalcavia La media oraria è risultata di 23.8km/h, che essendo vicina al valore di velocità di crociera, indica accelerazioni rapide Il valore medio di assorbimento elettrico è risultato 6.7 Wh/km
L’esemplare che ho avuto in prova era privo di cut-off tachimetrico perciò la velocità massima era determinata solo dalla potenza del motore più i miei soliti 70W (in 7.a marcia e 6.a negli ultimi chilometri) Anche a questa velocità la pedalata non diventa troppo veloce Ho così eseguito una prova “al massimo” per testare le potenzialità di questo modello, ma è una prova “accademica” perché gli esemplari in vendita sono rigorosamente limitati a 27km/h
Qui si vede bene la diminuzione di velocità via via che la tensione della batteria si abbassa: dai 31km/h iniziali si scende a 25 a fine scarica, poi le prestazioni crollano a zero in poca strada Sono arrivato a 47km utili (ed essendo la temperatura nella prova di 21°C, praticamente coincide con il valore normalizzato) Ovviamente con la limitazione a 27km/h attiva, il valore di autonomia ottenibile sarà circa a mezzo fra 54 e 47 chilometri Con la 8.a marcia si viaggia a 27km/h ad una cadenza di pedalata di appena 58 ped/min
Terza prova eseguita parzializzando l’assistenza per viaggiare a 23km/h, cioè ad una andatura “risparmiosa” Lo sforzo muscolare è stato dei soliti 70W in 6.a marcia L’autonomia è salita (a 20°C) ad oltre 62 km e la velocità è rimasta inchiodata al valore desiderato per tutta la prova
Come detto, la 049 dispone di modalità “amperometriche” nella regolazione dell’assistenza pensate per la marcia in salita mantenendo bassi i consumi; in tale modalità la velocità massima è di 22km/h Sottolineo che in ogni momento è possibile avere la massima spinta e la massima velocità semplicemente ruotando il manettino Ho pensato di eseguire una prova di autonomia in pianura con questa impostazione a 7 ampere (circa 250W massimi) e con i consueti 70W muscolari L’ipotesi di partenza è stata di simulare una gita a velocità paragonabile (o leggermente superiore) a quella dei cicloturisti muscolari che fanno le vacanze in bici
Foto da laparradereikiavik.com/tag/viaje/
Per riprodurre realisticamente questa condizione ho caricato a bordo 10 chili di bagaglio (che sono due belle borse) e ho percorso un itinerario che include colline (((nella prova non mi sono portato le magliette e i calzini come bagaglio, ma ho messo delle vecchie batterie al piombo ed una abbondante merenda per arrivare al peso)))
L’itinerario, per quelli che conoscono la zona, è quello seguente: dal mio paesello nella bassa veronese, ho raggiunto Valeggio e ho percorso la ciclabile del Mincio per arrivare al lago di Garda; sono arrivato a Sirmione (dove –per inciso- con le bici non si può andare oltre la porta fortificata) e poi sono tornato attraversando le colline da San Martino della Battaglia , Pozzolengo e ridiscendendo a Monzambano per poi tornare a casa (bellissimo giro che consiglio di fare)
Non ci sono pendenze molto forti o tratti in salita molto lunghi (4-6% con qualche strappo al 10), ma alla fine ho collezionato una ascensione di 350m con i 10chili di bagaglio
La velocità iniziale è stata di 22km/h e poi è scesa lentamente arrivando, dopo 63 km, a 20 all’ora A questo punto ho abbandonato la modalità amperometrica per non viaggiare a velocità troppo basse e sono passato a 23km/h regolando l’andatura col manettino Ho così ottenuto una percorrenza totale di quasi 84km e la media generale è stata di 20.5km/h Con una batteria si può perciò fare una giornata di viaggio (i conti sulla probabile autonomia li ho fatti abbastanza bene, ma ho finito la carica a 5 chilometri da casa … e me li sono fatti a “tutto muscoli” con i miei dieci chili di zavorra Aaaah cosa si fa per la conoscenza !)
Faccio una piccola considerazione: fra la prova a 23km/h e quella in modalità amperometrica la media è passata da 22.0 a 20.5km/h: significa aver impiegato 10 minuti in più per ogni 50 chilometri, ma ottenendo un incremento dell’autonomia di 20 chilometri Grrrrrr lo “speed-demon” ci fa desiderare sempre velocità più alte ma all’atto pratico si ottiene un modesto risultato
MARCIA IN COPPIA
E’ molto facile regolare la velocità al valore voluto: la marcia in coppia è agevole Con una velocità minima in piano di 6km/h, non ci sono problemi ad adeguarsi anche a compagni di viaggio … molto lenti
MARCIA SU FONDI STERRATI
Stabile e confortevole per la giusta elasticità della forcella e del telaio, viaggia sugli sterrati leggeri senza alcun problema La frenata è ben modulabile e non si arriva inaspettatamente al bloccaggio delle ruote La modulazione della velocità è ottimale per cui si trova facilmente la giusta andatura Semmai è facile farsi prendere la mano ed andare più veloci del necessario Il telaio è robusto: si può osare di più
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare ed è sufficientemente leggera (19.4kg senza batteria) Le parti elettriche non richiedono necessità particolari La lunghezza è contenuta (1730mm ) e la ruota anteriore ha lo sgancio rapido
Il trasporto su scala è sufficientemente agevole perché risulta equilibrata (anche con la batteria) ed il punto di presa è comodo (anche se tende a scivolare un po’)
Frisbee 049 trasporto su scala
Il trasporto in treno è di conseguenza agevole Entra agevolmente negli ascensori standard delle ferrovie senza dover fare manovre
Qui l’ho appesa ai ganci dello scompartimento dedicato senza particolari difficoltà e con la batteria montata
L’unico problema è che i suddetti ganci sono pensati per ruotine da bici da corsa e il pneumatico da quasi due pollici li riempie completamente (e non vi dico le MTB come si divertono ad appendersi)
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(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e oppone una debolissima resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo
Frisbee 049 scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 136W : valore che inizia ad essere sensibile; ecco misurato il perché questi pneumatici non mi soddisfano ! (però hanno un buon grip su ogni terreno)
Con gli 8 rapporti del cambio è facile trovare la marcia giusta per ogni andatura muscolare
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
La 049 viene consegnata con un impianto luci “standard”, cioè un fanale anteriore monoled bianco ed uno posteriore monoled rosso alimentati ciascuno da una coppia di pile AAA anche ricaricabili
La luce posteriore è ottima e ben visibile anche lateralmente; quella anteriore è sufficiente ma niente di più Ma alla TCM propongono molte soluzioni opzionali per l’illuminazione della strada Innanzitutto è presente l’attacco per la dinamo tangenziale per chi non vuole mai trovarsi con le pile scariche (segnalo che ci sono dinamo di questo tipo ad alta efficienza, ma su una bipa il problema dell’attrito di questo componente è poco rilevante)
Si può scegliere (opzionale) una coppia di potenti fanali alimentati dalla batteria principale (che in questo caso alimenta anche la luce posteriore)
Ma in fase di ordine è possibile passare anche a fanali ancora più performanti
Per chi aggiunge il lucchetto ad arco viene fornita una luce integrata a led (alimentata dalla batteria principale) che rimane sempre accesa insieme al fanale posteriore, anche di giorno, per aumentare la propria visibilità anche in improvvise zone d’ombra
ANTIFURTO
La 049 non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Ha la forcella predisposta per il montaggio di un lucchetto ad arco (è negli optional) Essendo montato sulla forcella, tale accessorio blocca la bipa per le brevi soste ed ostacola il furto della ruota anteriore
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso
ACCESSORI
Oooh qui si apre un capitolo consistente !
E’ disponibile un vasto catalogo di accessori fra cui cestini, seggiolini e anche gli impermeabili poncho con le giuste misure per le bici E’ possibile ordinare la 049 con impianto frenante a dischi da 180mm
E’disponibile il lucchetto ad arco (dotato di luce “di posizione” sempre accesa)
Il portapacchi posteriore è robusto e sono presenti a catalogo adeguate borse di svariati tipi Quella che mi è piaciuta di più è questa che ha due bisacce laterali apribili al bisogno
E’ anche possibile sostituire il portapacchi con uno che integra l’attacco per due grosse borse (lo montano sulle bipa per i postini)
La cosa più interessante ed esclusiva di questo modello è, però, l’attacco per borse posto nella parte interna del manubrio e realizzato dal triangolo di rinforzo del tubo sterzo Su tale attacco possono essere fissate borse e cesti di varie capacità anche a sgancio rapido Prevengo subito la domanda che mi sono posto immediatamente anch’io quando ho visto uno degli accessori montato: “ma non ci si sbatte con le ginocchia?” e la risposta è no anche perché non gira con il manubrio Il vantaggio di questa soluzione è che il carico, appunto, non è attaccato al manubrio e non ne impedisce la manovrabilità ed il suo baricentro si sposta verso il centro della bipa
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
Come tutta la gamma della TCM, la 049 è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33
La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 2 anni con formula a scalare
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1450€ e la batteria di ricambio costa 370€ Se si acquista una seconda batteria entro il 2.o anno, viene scontata del 30% La batteria è la stessa montata sulle Dolomites/Atlas e sulle Scoobì
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Frisbee 049 è ben adatta all’uso in città Confortevole e robusta per andare al lavoro o per fare la spesa caricando bene il portapacchi magari con borse laterali Telaio aperto e scavalco basso consentono bene il trasporto di carichi voluminosi
Ma è anche ben utilizzabile per il turismo a lungo raggio: leggerezza, solidità e capacità di scalare sono i punti vincenti
E nelle gite fuoriporta non ci sono problemi se si incontrano sterrati o salite
Sufficiente nell’uso come “tender” del camper e per il trasporto in treno
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
21 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
giordano5847
Inserito il - 07/11/2017 : 19:11:18
pixbuster ha scritto:
Si Giordano ed è applicabile come optional sulla Atlas (ce l'ho e funziona alla grande) Non so se è montabile anche sulla 049 ma teoricamente non ci dovrebbero essere difficoltà
Non capisco perchè non lo montino su tutte le loro bici visto che funziona e dovrebbe essere un valore aggiunto. Come optional un cliente potrebbe anche non saper che esista, il concessionario non proporlo e, comunque, queste bici le monteranno in serie e non credo che le facciano su ordine dettagliato (un po' come le autovetture).
pixbuster
Inserito il - 07/11/2017 : 18:59:06 Si Giordano ed è applicabile come optional sulla Atlas (ce l'ho e funziona alla grande) Non so se è montabile anche sulla 049 ma teoricamente non ci dovrebbero essere difficoltà
giordano5847
Inserito il - 07/11/2017 : 18:29:30 I complimenti per il report sono scontati ma, questa ditta non aveva inventato un sistema per smontare il copertone e camera senza smontare la ruota?
pixbuster
Inserito il - 07/11/2017 : 18:15:51 Grazie Andrea28 ... appena riesco a farmene dare una lo faccio sicuramente
andrea28
Inserito il - 07/11/2017 : 14:03:55 Complimenti anche da parte mia: gran bel lavoro. Mi piacerebbe che potessi fare un simile test ad una bipa con Bosch CX......
pixbuster
Inserito il - 06/11/2017 : 21:31:28
pracco
Inserito il - 06/11/2017 : 21:14:18 Allego Manuale d’uso e manutenzione, se dovesse servire. Io lo cercavo su Internet, ma non ho trovato nulla. Allora eccolo qui!
Inserito il - 13/10/2016 : 14:24:21 Grazie per l'ottima recensione, meglio di così non é proprio possibile. A fronte di detta recensione ho appena comperato questa ebike che dovrei ricevere fra un ora. Ho dovuto infatti sostituire la mia vecchia Frisbee Euro 7 acquistata nel 2008. Complimenti ed un caro saluto da Bolzano
pixbuster
Inserito il - 17/11/2014 : 22:05:58 Ciao MisterD Grazie per l'apprezzamento La differenza di scorrevolezza a motore disattivato rispetto ad altre bipa anche della stessa TCM è intorno ai 20W (136 contro 110-115 W) E temo che sia principalmente dovuta al tipo di pneumatico I rapporti sono adeguati anche ad una marcia solo muscolare (la prova l'ho fatta con una cadenza di 73ped/min in terza) e le pedivelle più corte (di 5mm) fanno solo diminuire il rendimento dei muscoli in chi ha le gambe lunghe perciò non entrano nel calcolo dei watt per viaggiare a 18km/h
checo
Inserito il - 17/11/2014 : 15:17:04
pixbuster ha scritto:
Checo, scusami, ma se facevano il tubo a metà del cannotto sterzo non ci sarebbe potuto più stare il cesto o la borsa e questa soluzione è una caratteristica specifica di questo modello
Poi, altrettanto, è noto che alla TCM non sacrificano mai la funzionalità all'estetica
si infatti i cesti di solito si mettono sul davanti poi non dico di fare bici di design che sacrifichino l'usabilità si può fare una bici usabile e funzoinale eppure bella
Mister D
Inserito il - 17/11/2014 : 13:46:24 Grazie Pix per l'ottimo test! Sono sempre molto interessato alla scorrevolezza della bipa a motore spento. Mi sembra di capire che la 049 richieda un discreto sforzo per essere guidata senza assistenza. Quale sarà il fattore che determina la pesantezza della pedalata da "spenta"? Pedivelle da 165mm anzichè le consuete 170/175mm, pneumatici di sezione larga, rapporti piuttosto lunghi o un insieme di tutte queste cose? Ero un amante, sulle vecchie citybike, del pacco pignoni Shimano con il "Megarange", cioè il pignone da 34 denti nettamente sproporzionato rispetto agli altri ingranaggi presenti, ma utilissimo per alleggerire la pedalata su rampe o viadotti, insomma dove serviva, senza dover imprimere sui pedali una pressione eccessiva. Non sarebbe una cosa malvagia reintrodurre il pignone sovradimensionato anche per le bipe non studiate per la salita: in fondo può sempre capitare di averne bisogno e può venire voglia di una escursione collinare o montana impegnativa, soprattutto quando la buona qualità costruttiva lo permetterebbe.
Un saluto da Marco!
paolorighetti
Inserito il - 14/11/2014 : 21:50:06 Il 52° test a 5 stelle: congratulazioni, e grazie Pix. Questa Ditta mi sembra molto seria, sia per l'attenzione al cliente - vedi i numerosi accessori disponibili - sia per le trovate intelligenti come le opzioni di marcia selezionabili grazie all'elettronica, sia per la robustezza sotto ogni aspetto. E mi pare sorprendente il peso: con quel po' po' di telaio e di gomme pesa solo 22,8 kg, cioè solo 1,8 kg in più della mia bipa che è una ex bici da corsa kittata con il Bafang BPM.
pixbuster
Inserito il - 14/11/2014 : 19:34:46 Checo, scusami, ma se facevano il tubo a metà del cannotto sterzo non ci sarebbe potuto più stare il cesto o la borsa e questa soluzione è una caratteristica specifica di questo modello
Poi, altrettanto, è noto che alla TCM non sacrificano mai la funzionalità all'estetica
claudio02
Inserito il - 14/11/2014 : 15:00:51 il pixtest è fatto egregiamente.
la bipa adesso bisogna comprarla.
checo
Inserito il - 14/11/2014 : 14:44:27
ragmiche ha scritto:
A me invece proprio non piace, sarà ben usufruibile ma a guardarla...oibò, scusate, ciao
manco a me piace o meglio fino al movimento centrale va anche bene, design classico ma poi ... la batteria messi li è un pugno in un occhio, almeno l'avessero fatta nera... poi il rinforzo sullo sterzo nemmeno si può vedere, era ben piu elegante inclinare leggermente di piu il tubo e farlo arrivare a metà scatola sterzo in modo da avere due rinforzi triangolari sopra e sotto e una linea decisamente piu bilanciata.
che possa funzionare bene ok, ma anche l'occhio vuole la sua parte e su questo la tcm ha molto da imparare....
gil
Inserito il - 13/11/2014 : 21:36:18 Un test su quella fascia a sud del Garda avrebbe un grandissimo rilievo.
pixbuster
Inserito il - 13/11/2014 : 19:16:44 grazie grazie
Questo modello non è pensato per salite o percorsi estremi altrimenti farebbe concorrenza interna alla Atlas che nasce per quello (e ha la doppia corona)
@Alibi: per gli sterrati, penso ti riferisca al fatto che la batteria è posizionata in basso Ma prima di arrivare a picchiarci contro bisogna davvero trovare grossi massi ... e volerli scavalcare Di contro, il baricentro basso ha effetti benefici sulla guidabilità
ragmiche
Inserito il - 13/11/2014 : 16:30:54 A me invece proprio non piace, sarà ben usufruibile ma a guardarla...oibò, scusate, ciao
Giorgio_s
Inserito il - 13/11/2014 : 13:56:23 Bella, bel muletto, mi da l'impressione di essere solida e tosta, un bel mezzo, uno di quelle bici da usare sempre, in ogni situazione atmosferica... a patto di fare attenzione a sterrati e piccoli guadi... la batteria e la centralina sarebbero troppo a rischio colpi e acqua, o sbaglio??
P.S. e l'ennesimo GRAZIE all'impegno di Pix!!!
Adriano Gecchelin
Inserito il - 13/11/2014 : 09:24:08 Bella prova, una cosa che non riesco a capire è la mancanza di una guarnitura doppia che aiuterebbe in salita.. se io con l'hub avessi avuto una corona sola non avrei mai potuto fare le salite che ho fatto ..