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 Pix test n.18 – Wayel mod. SUV

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 05/09/2010 : 19:37:57
La Wayel di Bologna mi ha gentilmente messo a disposizione un esemplare di “SUV” cioè “shopping utility vehicle”
L’ho tenuta per una ventina di giorni, sfruttando la chiusura estiva, e ci ho percorso circa 300km

Questa è la SUV

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Dotata di un cesto anteriore molto capiente (37 litri) integrato nel manubrio, è pensata per andare a fare la spesa al supermercato, ma ancora di più per lo shopping in città: si trasportano comodamente le borse di carta dei negozi di abbigliamento e le scatole delle scarpe; e, per le signore, la borsetta trova posto in modo stabile e in posizione comodissima da raggiungere stando in sella
Alla comodità dello stivaggio si somma la stabilità nella guida, anche trasportando pesi consistenti

Oltre alla particolare collocazione del cesto, questo mezzo è caratterizzato per l’assenza della trasmissione a catena e cambio a deragliatore, sostituiti da un cambio a mozzo e da una trasmissione ad albero e doppia coppia conica, detta comunemente “trasmissione cardanica” (ma in inglese viene chiamata correttamente “shaft drive”)

La SUV è di aspetto gradevole e, per strada, ha attirato molti sguardi incuriositi
Anche chi l’ha osservata da vicino ha espresso apprezzamento per l’estetica e per la particolarità del cesto nel manubrio; la differenza di diametro delle ruote non è stata mai giudicata un elemento negativo; a dire il vero, però, nessuno si è accorto della mancanza della catena ; solo quando l’ho fatto notare è scattata la meraviglia

La BiPA senza batteria pesa 25.1 kg e viene fornita con la batteria al Litio da 26V 10Ah che pesa 3.3 kg, per un peso totale di 28.4 kg; sono disponibili altre capiacità di batteria; la guidabilità elevata fa dimenticare il peso che però diventa evidente a bassissima velocità e nel sollevamento

Il trasporto in treno non è dei più agevoli sia per il peso sia per l’ingombro quando si tratta di movimentarla negli spazi angusti degli scompartimenti cosiddetti “dedicati”
Per evitare problemi, invece di appenderla alle rastrelliere, l’ho fissata con una corda elastica ad una struttura del vagone (lo faccio praticamente con tutte le bipa che porto in treno)

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Qui c’è la SCHEDA con tutte le caratteristiche

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CICLISTICA

La posizione in sella è di tipo “olandese” cioè con il busto praticamente verticale e il manubrio alto
Si può regolare la posizione della sella , ma per persone di alta statura andrebbe cambiato il cannotto con uno più lungo (con il mio metro e settantadue di altezza ero già al massimo, ma ho le gambe un po’ lunghe)
Il manubrio è regolabile praticamente solo in altezza perché se viene variata l’inclinazione si perde l’orizzontalità del cesto; rimane in ogni caso piuttosto alto

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La marcia è molto confortevole grazie ad una sella ben ammortizzata e alle manopole ergonomiche

Telaio e forcella sono in acciaio e risulta ben legato; la posizione del motore all’anteriore e della batteria al posteriore lo rendono equilibrato
La stabilità in marcia è elevata anche se viaggiare senza mani è reso difficoltoso dal motore posto anteriormente
Il sollevamento non è particolarmente agevole sia per via del peso, sia per la mancanza di un comodo punto di appiglio

La trasmissione è realizzata tramite coppie coniche e albero, all’incirca come si vede in questo spaccato

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ed ecco come si presenta in realtà

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Viene comunemente definita “trasmissione cardanica” ma in realtà il “cardano” è un tipo di giunto che permette di trasmettere il moto fra due alberi non allineati, che qui non è presente, ma che ha dato il nome a tutti questi tipi di trasmissione
Vantaggio di questa soluzione tecnica è la pulizia e la pochissima necessità di manutenzione
Infatti non c’è bisogno di carter di protezione per evitare di sporcarsi i pantaloni pedalando e anche il rischio che si impiglino nei meccanismi è completamente assente
Il rendimento di questa soluzione è peggiore di quello di una trasmissione a catena ben tenuta, ma è migliore di quello di una catena con poca lubrificazione
Lo smontaggio della ruota posteriore richiede semplicemente un po’ più di attenzione di quello di una ruota “classica”, ma anche in questo caso ci si sporca di meno

Anche la pulizia (qui intesa in senso estetico e non igienico) della linea del telaio se ne avvantaggia fortemente

La trasmissione è più silenziosa di quella a catena, eccetto quando si pedala “a vuoto” : in questa condizione si sente un rumore di ingranaggi dovuto ai giochi delle coppie coniche non più in tiro (e vedremo più avanti che non è una condizione di uso infrequente)

Una caratteristica negativa di questo sistema è una spugnosità avvertibile quando si esercita pressione sui pedali



Questo effetto l’ho notato alle prime pedalate (essendo appena sceso da una muscolare con catena e deragliatore)
Ma ci si abitua in pochissimo tempo e, non essendo questo modello indirizzato ad un uso sportivo, la conseguente perdita di rendimento nella pedalata è poco importante

Il cambio è uno Shimano Nexus a 3 rapporti interno al mozzo della ruota

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E’ sufficientemente rapido e notevolmente preciso negli innesti
I passaggi di marcia sono veloci, precisi e fluidissimi
La Shimano dichiara che è azionabile da fermo: in realtà se si cambia quando si è al semaforo, il rapporto selezionato non entra, ma lo fa appena si inizia a pedalare, con rumori che fanno accapponare la pelle e che fanno presumere trituramenti di ingranaggi; basta però “aggiustarsi” la posizione del pedale (ruotandolo un po’ indietro se non di un giro completo) che il rapporto entra ed è pronto e vigoroso per la ripartenza
(da quel che so è una limitazione del Nexus a tre marce, che non c’è su quello a 6 o 7 rapporti)
Ma, imparato questo trucchetto, è veramente comodissimo perché ci si può dimenticare di cambiare (o non averne il tempo in caso di frenate improvvise) e farlo appena prima di ripartire

Gli sviluppi metrici sono questi

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Come si puo vedere il rapporto più lungo richiede una velocità di pedalata piuttosto alta: ai classici 25km/h più di 80 pedalate al minuto
Vedremo le implicazioni più avanti nel paragrafo “modalità di assistenza”

Il comando del cambio è uno Shimano Nexus montato a destra

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L’azionamento è realizzato con la parte più interna della manopola che è girevole (tipo “revoshift”) ed è morbido e senza impuntamenti
Le manopole sono del tipo ergonomico e consentono un largo appoggio della mano: molto confortevoli

La stabilità nella marcia è ottimale sia a vuoto che con il cesto carico

Da ferma, appoggiata al solido cavalletto monopiede, rimane stabile anche con il classico pacco di bottiglie d’acqua, da 1 litro e mezzo ciascuna, nel cesto (9 kg) sia posizionato in centro che tutto all’interno

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Sulla mia discesa campione (che non ha traverse e che termina con una leggera salita) ho raggiunto i 47.6 km/h senza problemi ne instabilità

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Un piccolo problema che ho riscontrato è la facilità di interferenza del ginocchio con il cesto soprattutto quando si percorrono curve

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per evitare di battere contro il cesto ho dovuto alzare più di quanto avrei gradito il manubrio e arretrare più possibile la sella. Per persone di statura più bassa, il problema non esiste
Ma in Fabbrica stanno già pensando ad una modifica (la creazione di due rientri nel cesto) per eliminare questo problema anche per le persone di “gamba lunga”

Senza il cesto, la bipa si presenta così:

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I pneumatici (che portano la dicitura “Nylon”) sono scorrevoli ma non hanno una particolare capacità di assorbire le asperità della strada

La sella è invece bene ammortizzata (con grossi molloni e rivestimento morbido) e rende molto confortevole la marcia
Non è presente alcun ammortizzatore anteriore, ma vista la posizione a busto verticale, non mi sembra necessario poiché non si fa gravare alcun peso sulle braccia
Il peso del ciclista grava principalmente sulla ruota posteriore

I freni sono V-brake: potenti e non soffrono particolarmente sulle lunghe discese
Lo spazio di frenata (che da questo test inizio a misurare) risulta di 4.0 metri da 25km/h
(non ho trovato il valore richiesto dalle normative per le bici da turismo, ma quello per le bici da corsa è di 6 metri)

Non è previsto, come accessorio fornibile dalla Casa, il seggiolino per bimbi da mettere al posto del cesto
In realtà il suo fissaggio richiederebbe la realizzazione di un attacco apposito perché i sistemi normalmente reperibili sul mercato non possono essere utilizzati

Il cavalletto è del tipo “monopiede” e non consente la rotazione completa dei pedali quando è estratto


Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA

CENTRALINA

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E’ collocata sotto alla batteria, sostenuta dal tubo curvo che ha funzione anche di passaggio dei cavi: posizione ben protetta e comoda in caso di smontaggio
Sul fianco sinistro è alloggiata la chiave di accensione che inserisce anche il blocco antifurto per la batteria


BATTERIA

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La SUV viene fornita con una batteria al litio da 25.9V 10Ah
La garanzia è di un 1 anno

La batteria può essere estratta e facilmente trasportata tramite una maniglia integrata nel contenitore

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La batteria si fissa alla bipa facendola scorrere sulle apposite guide e bloccandola con la chiave di accensione

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Il connettore di ricarica è sulla batteria stessa perciò si può effettuare la ricarica sia a batteria montata che estratta

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L’indicatore di carica è a 3 led; è posto sulla batteria ed è attivabile tramite un pulsantino

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Data la posizione, non è possibile consultarlo mentre si è in sella (e non sono presenti indicazioni a manubrio)
Risulta perciò necessario dotarsi di un computerino da bici e basarsi sui chilometri percorsi per stimare l’autonomia residua

Il caricabatteria è di tipo usuale (switching) ; viene fornito con i cavi relativi e la spina di rete è del tipo “tedesco”
Eroga una corrente di 1.8A e richiede circa 4 ore e mezza per ricaricare la batteria completamente scarica
Pesa 580 grammi compresi i cavi

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Saranno disponibili a breve anche altre taglie di capacità: una più piccola ed una più grande, per calibrarle meglio sulle proprie esigenze

Una menzione speciale va fatta al manuale fornito con la bipa
In esso vengono riportate le curve di funzionamento della batteria con rara dovizia di particolari

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in particolare viene evidenziato come la capacità che si può ricavare dalla batteria dipende dalla corrente assorbita (perciò dallo sforzo che il motore esplica ) e dalla temperatura esterna

Ma la cosa più interessante è che viene presentata la curva del numero di cicli (all’80% di scarica) che la batteria può sopportare

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Si evidenzia che dopo quasi 300 cicli, la capacità scende all’80%

Ancora più interessante è la curva di decadimento della capacità in funzione del tempo trascorso dalla fabbricazione
E’ un problema di cui si è molto discusso qui sul Forum, ma che è la prima volta che vedo quantificato espressamente

Complimenti alla Wayel per la sua “trasparenza”


COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

L’argomento “comandi” si esaurisce molto rapidamente ….. perché non ce ne sono !
C’è solo la chiave di accensione e non sono presenti ne modulatori dell’assistenza ne indicatori dello stato di carica e nemmeno dell’accensione della centralina
Poiché non è presente nemmeno l’autospegnimento dopo un certo tempo di inattività, ho chiesto specifiche informazioni al Costruttore
Mi hanno risposto che non ci sono problemi se ci si dimentica la centralina attivata e che il consumo di corrente è debolissimo; ovviamente se ci si dimentica la centralina accesa per lungo tempo, si può trovare la batteria completamente scarica
Sinceramente questo minimalismo estremo, se pur pensato per evitare comandi complicati per l’utilizzatore, mi sembra eccessivo

Utilizzo con guanti
Fra le mie prove consuete c’è l’utilizzo con i guanti e la visibilità notturna dei comandi: su questa bipa il problema non si pone per la mancanza totale di comandi elettrici


MOTORE

E’ un motore Bafang , a mozzo (hub) sulla ruota anteriore, con ingranaggi (geared), da 180W a 24V, senza spazzole (brushless), specifico per questo modello

Ha un funzionamento sempre morbido senza strappi

Il motore è silenzioso sia in marcia che nelle fasi di accelerazione


CABLAGGI

Sufficientemente nascosti all’interno del telaio; un po’ più esposti nella zona dei pedali
E’ presente un connettore nelle vicinanze del motore che rende agevole lo smontaggio della ruota anteriore

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Il sensore del PAS è piuttosto esposto e mi è capitato di urtare, con la gamba, il dischetto con i magneti mentre ero in piedi di fianco alla bipa; anche il sensore è esposto a possibli urti accidentali salendo in sella

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MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali
Non c’è un taglio di potenza in base alla velocità, ma una graduale diminuzione dell’assistenza sopra ai 25 km/h
A ruota sollevata si raggiungono i 260g/min pari a circa 30 km/h

La quantità di assistenza è regolata in base alla velocità di rotazione dei pedali: se si pedala lentamente, il motore spinge poco
A partire da un ritmo di circa 60 pedalate al minuto, l’erogazione è massima
Questo funzionamento consente una regolazione del livello di assistenza
Purtroppo, essendo la terza marcia piuttosto corta, avviene che per modulare l’assistenza bisogna pedalare “a vuoto”

Mi spiego meglio (spero) con il caso pratico
Se voglio viaggiare a 25 km/h, devo “frullare” sui pedali a 80 pedalate al minuto; ma posso anche far girare i pedali a vuoto con una cadenza di almeno 60 pedalate al minuto
Se rallento la pedalata sotto alle 60/min, il motore cala la sua spinta, consentendomi di regolare la velocità
Purtroppo lo devo fare sempre pedalando a vuoto; ci si fa l’abitudine ma non è molto comodo e implica l’impossibilità di aiutare il motore

Per viaggiare a 14km/h si deve tenere una cadenza di 30 pedalate al minuto – sempre a vuoto perché a questa velocità bisognerebbe pedalare a 46 ped/min

Questo è il filmato in cui si può vedere l’avvio dell’assistenza e la sua regolazione




AVVIO DELL’ASSISTENZA

L’avvio dell’assistenza avviene dopo mezzo giro di pedale (come si è visto nel video precedente)
E qui c’è il video della partenza su strada



dove si sente anche la pedalata a vuoto (col ticchettio della ruota libera del pacco pignoni)

Per una partenza più efficace, ho sperimentato che è meglio inserire la prima o al massimo la seconda sia per fare meno sforzo nel primo mezzo giro di pedale in cui l’assistenza non si attiva, sia per minimizzare l’effetto di regolazione dell’assistenza che, sentendo una bassa velocità di pedalata, la attiva molto blandamente
Giustamente viene montato un cambio azionabile da fermo (con il trucchetto spiegato più sopra per inserire la marcia) che consente di partire sempre con il rapporto adeguato

Interrompendo la pedalata, l’assistenza si annulla dopo circa 1-2 secondi


NEL TRAFFICO

Le ripartenze sono sempre molto morbide e non mettono mai in imbarazzo, con l’accortezza di partire con la prima o con la seconda marcia
Si viaggia poi con la pedalata a vuoto, regolando così la velocità ed adeguandola alle esigenze del traffico

La maneggevolezza è buona anche con il cesto carico e la marcia è stabile

Qui mi muovo con 9 kg di carico

[filmato maneggevolezza]

La marcia senza mani evidenzia la stabilità col carico nel cesto
In realtà è sempre difficile pilotarla senza mani sia per la distribuzione dei pesi che per la disposizione anteriore del motore


COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

Il cavalcavia al 4% viene superato senza bisogno di apporto muscolare e la ripartenza è molto simile a quella in piano (con l’accortezza di inserire la prima marcia)

Questa è la prova di partenza da fermo su rampa al 12% che richiede una spinta decisa sui pedali prima che intervenga l’assistenza con la relativa foto che evidenzia la pendenza

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Il 10% in marcia richiede un certo impegno sui pedali, accettabile se si deve superare una rampa ma non per una lunga salita
Lo sforzo diventa forte sul 13,5% (col mio peso di 75kg vestito e accessoriato)

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La salitella al 17% richiede un notevole impegno muscolare e la ripartenza è stata al limite delle mie possibilità

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La prova sulla rampa al 27% non viene superata nemmeno in velocità: il motore cala inesorabilmente di giri fino a piantarsi
(come già detto in occasione degli altri test, voglio precisare che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)

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Questa bipa non è stata ovviamente pensata per superare salite impegnative, ma solo per i saliscendi di una città in pianura
Il motore ha una potenza nominale di 180W e in salita si evidenzia inesorabilmente
La stessa posizione di guida a manubrio alto impedisce di aiutarsi nello sforzo della salita con le braccia
Ma pendenze dell’ordine del 5% vengono superate molto disinvoltamente e senza necessità di impegno fisico


STERRATO

La maneggevolezza e l’equilibrio consentono di marciare senza problemi su sterrati leggeri
Il peso però si avverte con una certa tendenza della ruota anteriore a sottosterzare
La difficoltà nel regolare il valore di assistenza (tramite la pedalata lenta e a vuoto) ha come conseguenza che si viaggia sempre un po’ più veloci di quanto si vorrebbe
E la stessa pedalata a vuoto rende meno stabile la posizione in sella
Meglio viaggiare sull’asfalto


VELOCITA’ e AUTONOMIA

La velocità raggiungibile senza apporto muscolare è sui 25km/h
L’autonomia corrispondente è di circa 32-34 km con i miei 75kg e su percorsi pianeggianti extraurbani

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Qui il grafico delle velocità
Il tratto indicato “maggior spinta sui pedali” ha richiesto una velocità di rotazione di quasi 90 pedalate al minuto

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Viaggiando in città l’autonomia scende in funzione del numero degli “stop&go” testimoniati dalla diminuzione della velocità media

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Ho provato l’autonomia a 20km/h (facendo perciò ruotare i pedali lentamente) e ho riscontrato un po’ di aumento dell’autonomia , ma non significativo poiché non si può mai contribuire con lo sforzo muscolare


ACCELERAZIONE

Nelle mie consuete prove di accelerazione su un tratto di 50 metri partendo da fermo e senza aiutare con i pedali
ho impiegato 11.6” (in media) e la velocità di uscita è circa 22km/h
Valori discreti: la bassa potenza del motore ovviamente non permette … scatti brucianti


PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA - SCORREVOLEZZA

Il motore è dotato di ruota libera e risulta ben scorrevole ad assistenza staccata



La scorrevolezza complessiva della bipa è simile a quella di una normale bici muscolare, ma il peso ovviamente la penalizza
Senza assistenza elettrica (escludendo la centralina con la chiave), si marcia a circa 18 km/h con uno sforzo contenuto

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La marcia da tenere inserita è la seconda : la pur corta terza risulta troppo “pesante” a queste velocità
La presenza di solo tre rapporti rende difficile trovare la marcia giusta per ogni condizione, ma, se si rimane a secco di batteria, si torna a casa senza grosse difficoltà (ovviamente in pianura)


IMPIANTO LUCI

Viene fornita con un impianto convenzionale di dinamo e fanali con lampadine ad incandescenza che si spengono inevitabilmente in sosta ai semafori e che illuminano fiocamente la strada
….. :-) da sostituire immediatamente con fanali a led alimentati a batteria


ACCESSORI

Non sono per ora previsti particolari accessori, salvo ovviamente il cesto anteriore compreso nella fornitura


CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

L’intera bipa è certificata a norme CE EN 14764 ed EN 15194, da un ente certificatore esterno, anche per la compatibilità elettromagnetica

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La garanzia è di due anni, salvo la batteria su cui è di 12 mesi

Il prezzo indicativo è di circa 900 € “su strada”, ma rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per il valore aggiornato



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Bipa adatta ad un uso cittadino, come indicato chiaramente nel nome stesso

La forma piacevolmente originale e la cura nel design, la rendono adatta a chi è sensibile anche al lato estetico
Il confort e la praticità sono elevati
Potenza ed autonomia sono ben proporzionati al suo uso tipico

Non è sicuramente adatta a ciclisti sportivi per lunghi viaggi, ma è molto adeguata agli spostamenti urbani


NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg compresi i vestiti e gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera

Aggiungo questa foto per compensare quelle in cui sono presente io

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17   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
FranzK85 Inserito il - 09/05/2011 : 00:08:23
forse sarà una considerazione stupida, ma questa bipa mi piace sopratutto per la linea da chopper una volta rimosso il cestino
pixbuster Inserito il - 13/09/2010 : 21:43:17
ilLacustre, la posizione del sistema di trasmissione è determinata dalle dimensioni del telaio e non mi pare che ci siano regolazioni o adattamenti
Anche lo smontaggio della ruota si riduce a rimuovere i carterini e poi si sfila la ruota allontanando i due pignoni
illacustre Inserito il - 13/09/2010 : 21:33:53
Molto bella, proprio comoda per le spese, mi piace molto la coppia conica, ma non è che risulta molto critico per allineamento e giochi tra ingranaggi?
pixbuster Inserito il - 07/09/2010 : 23:55:46
Ciao Elle bentornato e grazie

Credo che non si distingua salvo per l'etichetta

Per ora la batteria è una Philyon, ma mi hanno detto che stanno valutando altri fornitori ed è per questo che non ho indicato la marca

elle Inserito il - 07/09/2010 : 23:40:33
complimenti anche da me pix, gran test!

molto interessante la conferma della stabilità

una curiosità... hai potuto capire in cosa si distingue(rebbe) la batteria proprietaria
rispetto alla phylion che accompagna di solito il kit bafang tipo alienbikes?
Ema23 Inserito il - 07/09/2010 : 17:05:43
pixbuster ha scritto:

(la rampa al 27% è stata una necessità dovuta ad un errore nella definizione dei confini; meno male che non è quella di casa mia)




Ah ecco, mi sembrava un po' strana... però è utilissima per le tue prove estreme!!
elebike Inserito il - 07/09/2010 : 16:41:36
complimenti , non c'è che dire positivo .
Nel mio piccolo ho fatto anchio il test alla SUV ,ed effettivamente sono cocorde tutto ciò che hai dichiarato.
Ne ho venduta una ad un cliente della mia zone e si è dimostrato soddisfatto del mezzo.
Per quanto riguarda il contatto ,cesto/ginocchio, problema verificato sulla bici venduta ,l'ho risolto spostando avanti il cesto sul manubrio ,per fissarlo ho spostato gli attacchi laterali
ed ,utilizzando gli stessi fori ,ho guadagnato circa 6/7 cm in avanti
risolvendo il problema dell'utente ,senza penelizzare l'assetto anche a pieno carico.
Al tizio ho dovuto aggiungere il seggiolino posteriore .
Richiede un po' di abitudine le prime volte ,ma con mia nipote di 4 anni si viaggia senza problemi, ancora meglio se con il cesto carico

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un solo problema ,trovare chi la compra

momentaccio
ciao e complimenti


----
modifica: ho ridimensionato la foto Ciao da Pix
dido Inserito il - 06/09/2010 : 16:19:15
Grande Pix ormai sei un collaudatore professionista.
pixbuster Inserito il - 06/09/2010 : 15:52:43
Grazie grazie, ma mi diverto moltissimo a fare questi test e a ficcare il naso nelle Aziende costruttrici

E il mio solo merito è di avere ormai definita una procedura per i test, che è a disposizione di tutti, e di avere selezionato degli itinerari di prova

(la rampa al 27% è stata una necessità dovuta ad un errore nella definizione dei confini; meno male che non è quella di casa mia)

Aggiungo che ho fatto una modifica al testo della prova perchè le normative a cui ottempera la SUV non sono soltanto la EN14764 relativa alle biciclette da turismo, ma anche (e soprattutto) alla EN15194 sulle biciclette elettriche
Dasti Inserito il - 05/09/2010 : 23:49:01
job ha scritto:

Non finisci di stupirmi Pix , i tuoi test hanno ormai un taglio iper professionale, se penso poi che lo fai gratis...


Anch'io quoto job.
Tutti sul forum quando scriviamo qualcosa, cerchiamo di fare del nostro meglio, ma Tu ci batti tutti quanti messi assieme!
Barba 49 Inserito il - 05/09/2010 : 23:30:34
Accidenti Pix, se continui così penso che prima o poi verrai rapito da qualche rivista specializzata! Recensioni simili si trovano raramente per qualsiasi mezzo, per lo più sono approssimative e piene di strafalcioni, mentre le tue...
Ema23 Inserito il - 05/09/2010 : 23:00:09
job ha scritto:

Non finisci di stupirmi Pix , i tuoi test hanno ormai un taglio iper professionale, se penso poi che lo fai gratis...




Verissimo, sembra il "Quattroruote delle Pedelec" ... Complimenti ci si fa veramente un'idea precisa del prodotto.

P.S. Continuo ad avere però una curiosità: ma chi l'ha progettata quella rampa al 27%?
job Inserito il - 05/09/2010 : 22:44:37
Non finisci di stupirmi Pix , i tuoi test hanno ormai un taglio iper professionale, se penso poi che lo fai gratis...
pixbuster Inserito il - 05/09/2010 : 22:22:49
Grazie Gigi e Treeottanta: mi piacerebbe sicuramente conoscervi di persona


Il rumore della trasmissione è enfatizzato dalla vicinaza del microfono
Chi è in sella, e meno ancora chi è sulla strada, avverte solo il leggero ticchettio del cambio Nexus
treeottanta Inserito il - 05/09/2010 : 22:15:19
Pix mi associo all'invito di gigi! Se passi dalle nostre parti ti faccio provare la Ducati in lungo e largonon vedo l'ora di un tuo parere!
treeottanta Inserito il - 05/09/2010 : 22:10:01
Pix come al solito complimenti sinceri! I tuoi test anche per neofiti come me sono veramente interessanti ed esplicativi...la trasmissione cardanica è interessante ma non mi aspettavo una rumorosità simile
gigi35 Inserito il - 05/09/2010 : 20:23:05
complimenti pix,ottima prova,la linea della bici è carina,forse si poteva evitare il tubo portabatteria così lungo mettendone uno più corto agganciato come si fa con i portapacchi a sbalzo,ma sei andato a bologna a prenderla? ogni volta che passi dalle mie parti se mi avverti ti faccio provare le mie bici;mi faccio una domanda:quando dopo qualche anno la batteria avrà perso la sua capacità in quanti sono disposti a spendere 360euro per il ricambio? non mi stupisco che molte bici (di tutte le marche)quando esauriscono la batteria rimangano ferme in garage.

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