V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
pixbuster |
Inserito il - 15/05/2009 : 18:53:57 Sono andato alla Atala per fare quattro chiacchiere con i responsabili delle Biciclette a Pedalata Assistita e per provare un paio di modelli
L’AZIENDA Si sono da poco trasferiti da Padova a Monza in una bella sede, comoda da raggiungere Qui non hanno produzione ma solo un grande magazzino di biciclette e un forte reparto di assistenza La produzione è completamente extra-europea Ovviamente le bipa rappresentano una piccola percentuale del loro grosso fatturato ottenuto con le biciclette muscolari, ma alle elettriche ci credono e sono incoraggiati da un successo commerciale in crescita Hanno, invece, un attrezzato laboratorio (ma in via di completamento) per le parti elettriche e fanno qui lo sviluppo dei modelli elettrici L’assistenza è seguita dai numerosi rivenditori che trattano le bipa e, nei casi più complessi, direttamente presso questa sede
LA RETE DI VENDITA E’ in continua crescita e formazione
LE PERSONE Ho conosciuto la responsabile della Comunicazione, sig.ra Grazia Formisano, ed il responsabile del reparto Ricerca e Sviluppo per le bici elettriche, ing. Marco Borgonovo: entrambi cordialissimi ed ospitali Ci leggono sul Forum ed entrambi sono molto convinti che le bipa abbiano una grande potenzialità
I MODELLI La loro gamma attuale si articola in tre modelli
EcoLife , telaio unisex, batteria litio 36V 10h, motore hub posteriore 250W
EcoFolding, pieghevole, batteria litio 36V 8Ah, motore hub posteriore 250W, peso totale 22.5kg
EcoCity, telaio unisex, batteria piombo 24V 12Ah, motore hub posteriore 180W; di prossima consegna
Un quarto modello è allo studio e sarà di gamma più alta, probabilmente con telaio chiuso (da uomo) o aperto (da donna) e più performante; non ho ancora avuto anticipazioni sulle caratteristiche
Ho potuto provare la EcoLife e la EcoFolding mentre la EcoCity ho potuto vederla ma non provarla perché non avevano disponibile la batteria Questa è la tabella che riassume i dati e i risultati delle prove (e sono indicati i prezzi di listino)
Commenti Il loro target di vendita è composto da persone anziane o da chi intende usarla per brevi spostamenti cittadini; ritengono perciò che erogazioni brusche o complicazioni nei comandi siano inadatte Conformemente a questa logica, non sono presenti comandi per dosare l’assistenza né altre indicazioni sul manubrio; c’è il controllo dello stato di carica sulla batteria ma non è visibile stando in sella L’erogazione della potenza sulla EcoLife è davvero molto morbida e si avvia con un sensibile ritardo, mitigato solo dalla scorrevolezza e dal peso abbastanza contenuto; con questo tipo di assistenza le partenze in salita obbligano all’inserimento dei rapporti più corti (che deve essere fatto prima della fermata essendo dotate di un cambio a deragliatore tradizionale) e questo, a mio parere, contrasta con il desiderio di semplicità La logica dell’erogazione è molto simile a quella delle Wayel, delle Bottecchia e delle Italwin Eagle/Prestige: si deve sempre esercitare una certa spinta sui pedali anche quando si è in velocità; questo sistema consente di regolare la velocità di marcia semplicemente alleggerendo la pedalata La velocità raggiungibile con un modesto sforzo sui pedali è intorno ai 22 km/h; viaggiando più veloci l’assistenza si riduce fortemente e tutto lo sforzo va fatto con i pedali Sulle salite la spinta del motore è evidente ma non è molto forte (Wayel mi è sembrata migliore in questo senso, ma è difficile fare paragoni a distanza di tempo) Ho percorso più volte e con partenze da fermo una rampa all’8-10% e, a parte la partenza da fermo non molto agevole, lo sforzo è stato moderato (forse siamo al limite per una persona anziana) Ovviamente i lunghi percorsi in salita non sono particolarmente adatti a questa bipa per la scarsa possibilità di regolare la corrente assorbita dal motore e per la potenza fornita non troppo elevata
La EcoFolding ha una maggiore coppia alle basse velocità (probabilmente dovuta alle ruote di piccolo diametro e alla conseguente minor riduzione di giri negli ingranaggi del motore), mentre la velocità ottenibile con sforzo contenuto è leggermente inferiore
I telai di queste bipa sono molto equilibrati e si sente la lunga esperienza della ditta in fatto di muscolari La componentistica è “onesta” ed allineata al prezzo dei modelli, ma non di cattiva qualità
Le batterie al Litio utilizzate sono le Phylion di ultima generazione; vista la poca potenza richiesta dal motore e la sua progressività di intervento, l’assenza di inconvenienti fino ad ora dichiarata (da loro stessi ma soprattutto dai rivenditori della mia zona) mi sembra realistica La garanzia sulle batterie è però limitata a 6 mesi Il costo delle batterie di ricambio non mi è stato comunicato … ma mi hanno fatto capire che è una forte percentuale del costo totale della bipa
L’estrazione della batteria continua ad essere subordinata allo smontaggio del canotto-sella; mi hanno detto che il motivo risiede nel fatto che non riescono a trovare un sistema di ribaltamento della sella su cannotto in alluminio omologato UNI-EN; infatti sulla EcoCity – che ha il cannotto in acciaio- il dispositivo di ribaltamento è presente e la batteria può essere rimossa con la classica facilità
NORMATIVE Tutte i loro modelli sono a norma del Codice della Strada e certificate UNI-EN per la parte meccanica La certificazione come bipa, in accordo alle recentissime normative, è in corso di attuazione
|
7 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
gigi35 |
Inserito il - 16/05/2009 : 12:13:38 pix meriterebbe un monumento! |
job |
Inserito il - 16/05/2009 : 11:22:20 WOW, che tabella professionale Pix. Ti ringrazio a nome di tutto il forum. Ricordo a tutti che Pix si sobbarca queste prove gratis, ovvero a spese sue di tempo e denaro, qualcosa di più del volontariato!
ps- Un grazie ovviamente anche a tutti gli altri "volontari" che ci regalano giornalmente una miniera di informazioni.
|
elle |
Inserito il - 15/05/2009 : 23:50:43 chissà se queste prestazioni un po' limitate rispetto a quanto ci si poteva aspettare hanno a che fare con strategie di tutela della batteria... |
pixbuster |
Inserito il - 15/05/2009 : 23:33:27 (grazie Antonio)
|
pixbuster |
Inserito il - 15/05/2009 : 23:32:59 Difficile fare confronti non diretti, ma l'impressione che ho avuta è proprio questa: anche se alimentato a 36V al motore non viene fatta sviluppare molta potenza (a casa ho simulato con la mia frisbee la "spinta" della EcoLife e direi che non supera i 7-8A = 250-300W)
Sinceramente mi sembra che la Wayel spinga di più Con la Bottecchia ho fatto un test troppo breve per poter dare giudizi
Quello che noto è la tendenza a realizzare centraline con spinta leggera e che simulano il sensore di sforzo sui pedali; Wayel, Bottecchia, Canellini, Greenspark al litio, Italwin al litio, Atala: mi pare declinino con piccole varianti questo funzionamento |
elle |
Inserito il - 15/05/2009 : 20:35:48 grazie mille pix, davvero molto interessante!
mi sembra di capire che non registri una netta differenza nell'assistenza con bottecchia e wayel, sebbene le atala siano alimentate a 36V e le altre a 24, è così?
a me sembrava di ricordare che altre esperienze almeno tra atala e bottecchia avvertissero la differenza, ma forse mi sbaglio
|
antonio |
Inserito il - 15/05/2009 : 20:05:20 Questa volta ti sei superato, veramente un test completo. Grazie!
|
|
|