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 PROCONNECT VS FLYER T2

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
iw6cpk Inserito il - 17/09/2011 : 04:50:16
Visto il mio recente acquisto di una Kalkhoff pro connect 8 alfine in quasi concomitanza con l'acquisto da parte di un mio amico di una Flyer T2, abbiamo pensato di fare un piccolo confronto (molto alla buona) di queste due splendide bipe.


Immagine:

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Coincidenza vuole che il rapporto corona/pignone delle 2 bici siano quasi identici (41/21=1,95 per la T8 - 35/18=1,94 per la Pro connect). In realtà la kalkhoff originale esce con 35/19=1,84 quindi una configurazione leggermente più favorevole per affrontare salite ripide, tuttavia averla configurata con 18-11-35 ci ha permesso una valutazione migliore del comportamento dei 2 motori. Soprattutto alla luce del fatto che, come si è discusso qui: http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=10905 , la kalkhoff sembra castrare i motori a 276 giri massimi contro flyer che lascia la loro velocità sui soliti 320 giri massimi.


Immagine:

171,22 KB

FLYER T2
cambio shimano nexus 8 velocità
freni shimano roller brake
pneumatici shwalbe maraton plus 37-622
batteria 12 A
configurazione/guarnitura: 21-11-41

Immagine:

170,11 KB

Kalkhoff Pro Connect mod. 2010
cambio shimano alfine 8 velocità
freni shimano vbrake
pneumatici continental topcontact 37-622
batteria 12 A
configurazione/guarnitura: 18-11-35

ASPETTO ESTETICO: si tratta di due bici molto belle e dotate di componentistica di qualità (in pratica è tutto shimano). Soprattutto la Flyer possiende una lavorazione del telaio molto attraente e originale (il telaio è spazzolato e rivestito di uno smalto trasparente che gli conferisce brillantezza) e le linee curve sono molto gradevoli.

COMFORT DI GUIDA: Non ho avuto modo di pesare le due bici ma la Pro Connect dovrebbe essere un po' più leggera per via della mancanza della sospensione anteriore, però è più sbilanciata sul posteriore e questo rende più scomodo il sollevamento a mano.
Sulle strade locali (che in pratica non vengono asfaltate da 10 anni ma solo rattoppate)la presenza dell'ammortizzatore anteriore risulta molto utile e riposante per le braccia (in alcuni casi può rendere la guida piu sicura). La forcella della Pro connect ha buone doti di elasticità ma non fa miracoli e se ne sente la mancanza a causa delle condizioni del manto stradale locale. Però conferisce alla bici maggior stabilità alle alte velocità (nelle discese) e miglior precisione nei zig zag del traffico. Nel caso del zig zag, appunto, con la T8 si sente una leggera maggiore resistenza del pneumatico sull'asfalto. Non so se dipenda dal tipo di pneumatico o dal peso della sospensione. (erano gonfiati alla stessa pressione)



Immagine:

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sopra il disegno del battistrada della proconnect.



Immagine:

184,55 KB
sopra il disegno del battistrada della T8

SCORREVOLEZZA: come più volte testimoniato dai tanti possessori della Proconnect, la scorrevolezza è eccezionale, superiore rispetto alla T2. Per scorrevolezza intendo che, poste le due bici affiancate, in leggera discesa e senza alcun contributo del ciclista, la pro connect lentamente riesce ad acquistare maggiore velocità rispetto alla T2 e quindi a superarla. Questo vantaggio comunque, all'atto pratico non influenza molto la pedalabilità a motore spento che appare simile nelle due bici.


Immagine:

313,99 KB

CAMBIO: montano entrambe il cambio interno al mozzo shimano a 8 velocità. La proconnect è dotata della versione alfine che, rispetto al nexus, è considerato qualitativamente superiore. Personalmente non ho notato grosse differenze nel breve uso che ne ho fatto, tranne per il comando che è di tipo rapidfire sulla proconnect e a rotella classica sulla T2. Il rapidfire è comodo perché permette, senza spostare la mano, una cambiata immediata. La rotella del comando della T2, però, permette di passare, ad esempio, dall'8va alla 1ma in un battibaleno.
I cambi al mozzo nexus/alfie durante le cambiate hanno bisogno che il ciclista interrompa un istante la pedalata e attenda un istante che il motore cessi l'assistenzaprima di cambiare. In questo il motore della Flyer smette quasi istantaneamente di assistere appena si smette di pedalare, mentre nella proconnect il motore continua ad assistere per un po, forse mezzo secondo CHE è UN'ETERNITA' nella guida sportiva. Lo trovo molto fastidioso.



Immagine:

315,76 KB

COMPORTAMENTO DEL MOTORE: entrambe hanno lo stesso motore da 250W. L'unica differenza è che il motore Panasonic della T2 raggiunge i 320 giri /min a 85 pedalate/min, la proconnect ha il motore panasonic che non supera i 276 giri/min a 86 ped/min. Le velocità massime sono pressocché le stesse (35Km/h circa), comunque difficili da mantenere continuativamente perche alle alte frequenze di pedalata il motore ha poco da offrire.
Ma la cosa che mi ha sorpreso molto è che la partenza (soprattutto in salita) è più agevole con la T8 rispetto alla Proconnect! mi spiego: ai bassi regimi di rotazione, il motore della T8 risula più vigoroso, certo non di molto rispetto alla proconnect, ma la differenza si sente. Questo si traduce in un minor sforzo muscolare nelle salite, soprattutto in fase di partenza o in caso di pedalata a bassa frequenza. Ma (c'è un ma) la proconnect da il meglio di se a cadenze di pedalata medio-alte e permette di tenere velocità di crocera più elevate con leggero minor sforzo. Quindi sulla Flyer preferisco una bassa cadenza di pedalata (piu o meno intorno alle 50-60 ped/min) perche sento una buona spinta del motore, e se aumento la cadenza devo faticare maggiormente. Sulla proconnect invece devo tenere una cadenza medioalta (65-70 ped/min) per sentirla filar via egregiamente.
In allungo il mio amico con la flyer non riesce a starmi dietro. Ho provato a guidarla io con il mio amico sulla proconnect. In questo caso, alle alte velocità, non riuscivo piu a stargli dietro (se non con un grande sforzo).

Attenzione, ripeto che queste differenze di coppia motore non sono così eclatanti, tuttavia le ho percepite (in realtà non volevo credere alle mie gambe). Diciamo che da 0 a 10 la T8 spinge 10 e la Proconnect spinge 9 in fase di partenza o a bassa freq. di pedalata e viceversa in allungo.

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RUMOROSITA': il panasonic è notoriamente un motore molto discreto. Però quello della T2 è leggermente più rumoroso, probabilmente perché gira a regimi più alti di quello della proconnect.

ILLUMINAZIONE: La T2 è dotata di una luce anteriore alogena, ottima per farsi vedere ma che in definitiva non illumina adeguatamente la strada. Il fanale posteriore invece è lo stesso ( a led e molto efficace) della Proconnect. Inoltre le luci si possono comodamente accendere dal cruscottino sul manubrio, perche sono collegate direttamente alla batteria del motore.
La proconnect invece ha la dinamo al mozzo e un fanale anteriore a singolo led molto molto efficace con una illuminazione netta e ben focalizzata davanti alla bici per tutta la larghezza della carreggiata. Faccio notare che la dinamo tecnicamente non è escludibile, quindi è sempre in funzione. Tuttavia, se non c'e' assorbimento di corrente (cioè se le luci sono spente), facendo girare la ruota anteriore dopo averla sollevata non si notano attriti o rallentamenti dovuti alla presenza della dinamo.



Immagine:

148,94 KB

AUTONOMIA: durante le nostre uscite insieme, con assistenza massima, i nostri consumi sono stati molto simili e a volte è capitato che i led di carica della batteria si spegnessero quasi allo stesso istante su entrambe le bici. Nei nostri percorsi misti, "con un pieno", non andiamo oltre i 40 Km. Centellinando la corrente con l'assistenza media e minima, abbiamo sfiorato i 60 km.
Durante i miei test di stop & go in salita (per testare la capicità di ripartire in salita) le batterie si sono prosciugate in maniera considerevole.



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CONCLUDENDO

Quello che mi piace della FLYER T2:

-Esteticamente raffinata e curata nella lavorazione e nelle linee del telaio
-Motore leggermente più vigoroso in partenza
-La sospensione l'ho trovata una bella comodità

Quello che mi piace della Kalkhoff proconnect
-Silenziosa e ottimamente scorrevole
-favorisce una pedalata agile
-Il faro anteriore è molto efficace e la dinamo permette di generare energia senza "rubarla" alla batteria quando non si pedala (ad esempio in discesa o nelle passeggiate a motore spento)

Mamma mia quanto l'ho fatta lunga!!! Abbiate pazienza!!! Buona domenica a tutti.
25   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
claudio02 Inserito il - 18/09/2011 : 21:03:11
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio..in silenzio..con il rispetto verso noi ..verso tutti ed il tutto. come si fa non fare una riflessione quando si legge un tuo post con questo finale?
iw6cpk Inserito il - 18/09/2011 : 20:55:33
claudio02 ha scritto:

Le Marche si collocano sul versante del medio Adriatico e occupano circa 9.365,86 km² di territorio italiano che si estende tra il fiume Conca a nord e il Tronto a sud; poco indicata come zona destinata a bipa veloce a causa del suo territorio prevalentemente collinare-montano.la catena dei sibillini poi.. a ovest la regione è limitata dall'Appennino famoso per consumare in pochi km anche le batterie più capienti. Essa presenta una forma caratteristica di pentagono irregolare, quindi resta solo il litorale, lungo 173 km, che ha un andamento rettilineo, con lunghe spiagge ma con sassi che farebbero vedere i sorci verdi anche ad una kalkhoff down-hill.

Questa bisognerebbe metterla in evidenza nella Treccani
claudio02 Inserito il - 18/09/2011 : 20:31:43
però c'è la lacrima...di morro d'alba! mm
claudio02 Inserito il - 18/09/2011 : 20:27:12
Le Marche si collocano sul versante del medio Adriatico e occupano circa 9.365,86 km² di territorio italiano che si estende tra il fiume Conca a nord e il Tronto a sud; poco indicata come zona destinata a bipa veloce a causa del suo territorio prevalentemente collinare-montano.la catena dei sibillini poi.. a ovest la regione è limitata dall'Appennino famoso per consumare in pochi km anche le batterie più capienti. Essa presenta una forma caratteristica di pentagono irregolare, quindi resta solo il litorale, lungo 173 km, che ha un andamento rettilineo, con lunghe spiagge ma con sassi che farebbero vedere i sorci verdi anche ad una kalkhoff down-hill.
iw6cpk Inserito il - 18/09/2011 : 20:25:55
pixbuster ha scritto:

Bellissima e utilissima prova comparativa !

E molto belle le foto in notturna che la valorizzano ancora di più

Metto questo test in rilievo


Gazie pix, mi fa piacere contribuire nel mio piccolo.
claudio02 Inserito il - 18/09/2011 : 20:18:21
iw6cpk ha scritto:

claudio02 ha scritto:


i 35 sono facili da tenere con 35-12-16. i 42 è duretta. altro che la muscolare, con l'umore che va su e giù come squilli di tromba e rauchi silenzi..questa bici è tutto quello che ho sempre sognato, nei miei sogni più meravigliosi.. di bambino... e di uomo.


Non posso mettere il 16, claudio. Lo farei volentieri ma poi non salgo più sulle salite. E già con il 18 non riesco ad affrontare disinvoltamente pendenze sopra il 15%. Figuriamoci poi col 16...Però sto facendo un pensiero sul 17. Non cambierebbe molto rispetto all'attuale 18, ma proprio per questo potebbe non stravolgere il comportamento in salita. I pignoni già li ho acquistati (ho il 16,17,18,19 e 21) devo solo decidermi


ho la soluzione:Appartamento in VENDITA
a Legnago VR, a 40600 metri dal mare (un ora di kalkhoff con il 16), con giardino composto da: soggiorno, angolo cottura, due camere, due bagni, terrazza, ampia taverna con porta bici e piccolo scannatoio.mansarda non calpestabile. Posto auto di proprietà.
iw6cpk Inserito il - 18/09/2011 : 19:44:47
claudio02 ha scritto:


i 35 sono facili da tenere con 35-12-16. i 42 è duretta. altro che la muscolare, con l'umore che va su e giù come squilli di tromba e rauchi silenzi..questa bici è tutto quello che ho sempre sognato, nei miei sogni più meravigliosi.. di bambino... e di uomo.


Non posso mettere il 16, claudio. Lo farei volentieri ma poi non salgo più sulle salite. E già con il 18 non riesco ad affrontare disinvoltamente pendenze sopra il 15%. Figuriamoci poi col 16...Però sto facendo un pensiero sul 17. Non cambierebbe molto rispetto all'attuale 18, ma proprio per questo potebbe non stravolgere il comportamento in salita. I pignoni già li ho acquistati (ho il 16,17,18,19 e 21) devo solo decidermi
claudio02 Inserito il - 18/09/2011 : 16:36:48
iw6cpk ha scritto:

mario68 ha scritto:

Anche a me interessa sapere la tecnica per ottenere delle foto così suggestive in notturna.
Obiettivo superluminoso o macchina con altissima sensibilità o treppiede??

OT (ma neppure troppo): siamo sicuri che facendo i 35 kmh non siano delle Superbikes??

Ciao

35km/h è molto difficile mantenerli. Bisogna essere allenati e avere tanta voglia di sudare. Mediamente ci attestiamo sui 28km/h andanti allegri ma senza stancarci troppo.
Per le foto non serve nessuna macchinetta o obiettivo professionale. Ci vuole un treppiede e una macchinetta che ti permette di fare foto con tempi di scatto superiore ai 2 secondi.


i 35 sono facili da tenere con 35-12-16. i 42 è duretta. altro che la muscolare, con l'umore che va su e giù come squilli di tromba e rauchi silenzi..questa bici è tutto quello che ho sempre sognato, nei miei sogni più meravigliosi.. di bambino... e di uomo.
iw6cpk Inserito il - 18/09/2011 : 15:47:40
antonio ha scritto:
L'ideale sarebbe avere la possibilità di cambiare il pignone in movimento...chissà che qualcuno non inventi un cambio pignone che funzioni magari come un cambio interno...


Caro Antonio, penso che faranno prima a ottimizzare il motore modificando la curva di coppia, come in effetti saranno (si spera) i nuovi motori a 36v
iw6cpk Inserito il - 18/09/2011 : 15:43:06
mario68 ha scritto:

Anche a me interessa sapere la tecnica per ottenere delle foto così suggestive in notturna.
Obiettivo superluminoso o macchina con altissima sensibilità o treppiede??

OT (ma neppure troppo): siamo sicuri che facendo i 35 kmh non siano delle Superbikes??

Ciao

35km/h è molto difficile mantenerli. Bisogna essere allenati e avere tanta voglia di sudare. Mediamente ci attestiamo sui 28km/h andanti allegri ma senza stancarci troppo.
Per le foto non serve nessuna macchinetta o obiettivo professionale. Ci vuole un treppiede e una macchinetta che ti permette di fare foto con tempi di scatto superiore ai 2 secondi.
GABYZIO Inserito il - 18/09/2011 : 13:17:53
L'ideale sarebbe avere la possibilità di cambiare il pignone in movimento...chissà che qualcuno non inventi un cambio pignone che funzioni magari come un cambio interno...

Credo che questo problema Kalkhoff lo abbia risolto montando il cambio Sram Dual drive...
antonio Inserito il - 18/09/2011 : 11:08:12
iw6cpk ha scritto:


ANTONIO Il pignone da 11 nella T2 in effetti non c'era. C'era quello da 9. Il resto è tutto originale. Però credo che la T2 (come la Kalhoff) sia piu godibile con il pignone motore da 11.



In effetti con il pignone da 11 il motore spinge fino a 85 pedalate e quindi permette di raggiungere assistiti velocità superiori però il suo rendimento è migliore a frequenze più elevate e questo ti porta a dare qualche goccia di sudore in più sopratutto in salite ripide dove tenere alte frequenze è più faticoso. L'ideale sarebbe avere la possibilità di cambiare il pignone in movimento...chissà che qualcuno non inventi un cambio pignone che funzioni magari come un cambio interno...
pixbuster Inserito il - 17/09/2011 : 21:14:02
Bellissima e utilissima prova comparativa !

E molto belle le foto in notturna che la valorizzano ancora di più

Metto questo test in rilievo
mario68 Inserito il - 17/09/2011 : 18:25:13
Anche a me interessa sapere la tecnica per ottenere delle foto così suggestive in notturna.
Obiettivo superluminoso o macchina con altissima sensibilità o treppiede??

OT (ma neppure troppo): siamo sicuri che facendo i 35 kmh non siano delle Superbikes??

Ciao
GABYZIO Inserito il - 17/09/2011 : 17:43:52
Ante scriptum iw5cpk
I cambi al mozzo nexus/alfie durante le cambiate hanno bisogno che il ciclista interrompa un istante la pedalata e attenda un istante che il motore cessi l'assistenzaprima di cambiare. In questo il motore della Flyer smette quasi istantaneamente di assistere appena si smette di pedalare, mentre nella proconnect il motore continua ad assistere per un po, forse mezzo secondo CHE è UN'ETERNITA' nella guida sportiva. Lo trovo molto fastidioso.

Per ovviare a questo inconveniente basta premere un tantino una delle leve freno, magari la sinistra, come sulla moto si preme la frizione per di cambiare, il motore si stacca immediatamente.
personalmente per un vecchio motociclista come me è un gesto che mi viene spontaneo.
aldon Inserito il - 17/09/2011 : 14:51:11
Molto molto interessante!!! così come le le risposte.
ma che macchina fotogr. e che obiettivi hai usato? sono foto da professionista!
claudio02 Inserito il - 17/09/2011 : 14:12:16
iw6cpk ha scritto:

MANNAGGIA NELLA FOGA MI SONO DIMENTICATO DI PARLARE DEI FRENI. Senza contare che a un certo punto la T2 è diventata una T8. Sarà contento il mio amico. SONO PROPRIO UN CIAMBOTTO!!!

BENGI allora si spiega la differenza di comportamento dei motori nonostante siano identici. In pratica è come se avessi montato il 13 al motore (nell aproconnect intendo). Per questo mi sentivo agile nella pedalata e meno reattivo in partenza. Potrei far provare il 12 al mio amico per vedere che succede, ma comunque si trova molto bene in questa configurazione.
CLAUDIO02 io non noto rallentamenti dovuti alla presenza della dinamo, trannne quando accendo le luci. Probabilmente un minimo di attrito c'è sempre ma sarà dell'ordine dello 0,00
FERRONIS ti ringrazio per aver indicato la differenza di prezzo che io non avevo considerato. Probabilmente è dovuta alla dinamo sul mozzo e al cambio alfine della proconnect, presumo...Ti ringrazio dei complimenti. Ci piace troppo pedalare con ste bici e non si finisce mai di imparare.
ANTONIO Il pignone da 11 nella T2 in effetti non c'era. C'era quello da 9. Il resto è tutto originale. Però credo che la T2 (come la Kalhoff) sia piu godibile con il pignone motore da 11.

ADESSO ANDIAMO AL DECATHLON DI IGEA MARINA (in bici-treno naturalmente) per comprare qualche accessorio per la T2. Ci pappiamo una sessantina di kilometri!!! evvaiii!!! Buon week end a tutti


che vita idilliaca...
iw6cpk Inserito il - 17/09/2011 : 13:40:06
MANNAGGIA NELLA FOGA MI SONO DIMENTICATO DI PARLARE DEI FRENI. Senza contare che a un certo punto la T2 è diventata una T8. Sarà contento il mio amico. SONO PROPRIO UN CIAMBOTTO!!!

BENGI allora si spiega la differenza di comportamento dei motori nonostante siano identici. In pratica è come se avessi montato il 13 al motore (nell aproconnect intendo). Per questo mi sentivo agile nella pedalata e meno reattivo in partenza. Potrei far provare il 12 al mio amico per vedere che succede, ma comunque si trova molto bene in questa configurazione.
CLAUDIO02 io non noto rallentamenti dovuti alla presenza della dinamo, trannne quando accendo le luci. Probabilmente un minimo di attrito c'è sempre ma sarà dell'ordine dello 0,00
FERRONIS ti ringrazio per aver indicato la differenza di prezzo che io non avevo considerato. Probabilmente è dovuta alla dinamo sul mozzo e al cambio alfine della proconnect, presumo...Ti ringrazio dei complimenti. Ci piace troppo pedalare con ste bici e non si finisce mai di imparare.
ANTONIO Il pignone da 11 nella T2 in effetti non c'era. C'era quello da 9. Il resto è tutto originale. Però credo che la T2 (come la Kalhoff) sia piu godibile con il pignone motore da 11.

ADESSO ANDIAMO AL DECATHLON DI IGEA MARINA (in bici-treno naturalmente) per comprare qualche accessorio per la T2. Ci pappiamo una sessantina di kilometri!!! evvaiii!!! Buon week end a tutti
antonio Inserito il - 17/09/2011 : 12:57:15
Bellissimo e ben descritto confronto. Stupende le foto!
Nella configurazione della Flyer T2 c'è qualche cosa che non capisco. Di solito il pignone alla ruota da 21 viene accompagnato da un pignone motore da 9 mentre il pignone motore da 11 con il pignone alla ruota da 18.
Se nella Flyer monti il pignone da 9 vedrai che a 40-45 pedalate al minuto sali ovunque senza sforzo...ma per contro a 70 pedalate al minuto vai solo di muscoli e quindi in pianura ti vai a piantare sui 25-27 kmh.
dipigi Inserito il - 17/09/2011 : 10:24:15
Complimenti per la qualità delle immagini, veramente suggestive, rendono questo test comparativo veramente unico!
Da possessore di bici analoghe condivido tutte impressioni sull'estetica e comportamento aggiungo che la Kalkhoff (io ho una Agattu) è più sfiziosa in un uso "sportivo" nel senso che è più reattiva e veloce, la Flyer (T8 nel mio caso) più comoda ma ugualmente prestante in salita e gommata generosamente diventa davvero "vellutata"
osva Inserito il - 17/09/2011 : 09:36:27
Bella comparazione iw6cpk sono veramente due belle ebike e le foto in notturna sono fantastiche
grazie per il test a te e al tuo amico
osva
ferronis Inserito il - 17/09/2011 : 09:21:33
Bellissima comparativa, la quoto in pieno.
Aggiungerei solamente che il modello Kalkhoff ha un prezzo di partenza superiore del 20% rispetto al modello Flyer utile a valutare le differenze di componentistica.

Bravo Daniele, avete fatto veramente un bellissimo reportage con foto di Ancona in notturna che sono uno spettacolo ma il vero complimento ve lo devo fare perchè avete capito in pieno come utilizzare una pedelec.
claudio02 Inserito il - 17/09/2011 : 08:56:27
la dinamo della proconnect frena un pò anche con i fari spenti...ma non farei cambio con una che si prende l'energia dalla fonte che mi deve spingere a casa.la scorrevolezza confermo che è speciale, devo ancora trovare un amico con bici da corsa normale (anche la pinarello full carbon!)che mi superi in discesa senza pedalare.
elle Inserito il - 17/09/2011 : 08:51:06

grazie davvero iw6cpk, comparativa molto interessante e ben fatta!
e complimenti per le bici e per le belle foto
Bengi Inserito il - 17/09/2011 : 07:09:56
@iw6, complimenti!
Ottimo test e bellissime foto!
Le riprese in notturna danno un fascino particolare a queste due bellissime bici!

Volevo fare comunque un paio di osservazioni.
Come hai avuto modo di verificare, le due bici solo apparantemente si possono paragonare riguardo alle prestazioni in quanto il loro assetto è ben diverso, pur avendo una rapportatura corona-cambio praticamente identica (stesso sviluppo metrico).
E la motivazione è duplice:

a) la Flyer con il suo assetto 21-11-41 a 320 giri e la Kalkhoff con l'assetto 18-11-35 a 276 giri solo apparentemente forniscono un'assistenza analoga. Mi spiego. Se da un lato è vero che entrambe cessano l'assistenza alla cadenza di circa 86/min, occorre notare che lo fanno in MODO MOLTO DIVERSO! Mentre nel caso della Flyer l'assistenza si annulla per effetto del "fuorigiri" del motore, la Kalkhoff cessa l'assistenza per effetto di una limitazione software che a quella cadenza "taglia" l'apporto del motore. Questo significa ad es. che se si pedala sulle 82-84/min (a cadenze prossime all'annullamento di aiuto del motore), con la Kalkhoff si avrà una spinta ben più consistente del motore che in queste situazioni gira sui 250/min e quindi offrendo una buona coppia motrice. Molto diverso è il comportamento della Flyer che alle cadenze di 82-84/min ha il motore che gira sui 310/min cioè ad un regime molto vicino al suo "fuorigiri" nel quale può offrire una coppia motrice molto bassa. Questo credo sia ben percepibile e fa si che alle alte frequenze di pedalata la Kalkhoff spinga di più.

b) C'è poi da notare che il pignone motore da 11 della Kalkhoff abbinato ad una corona da 35, la rende una bipa molto votata alla velocità. Infatti tale combinazione corrisponde all'incirca ad un'accoppiata 13-41 che notoriamente è un assetto che privilegia la velocità di crocera su lunghe extraurbane. Invece lo stesso pignone motore da 11 della Flyer abbinato ad una corona da 41, la rende più adatta a percorsi vallonati e con salite medie (fino al 12-13%).
Inoltre occorre considerare che entrambe le bici hanno uno sviluppo metrico abbastanza contenuto che tende a favorire l'alta frequenza di pedalata. Solo che mentre nel caso della Kalkhoff la pedalata agile è favorita dalla combinazione 11-35 (motore-corona, che corrisponde a circa una comb. 13-41), nel caso della Flyer la combinazione 11-41 certamente NON la favorisce. Volendo quindi agevolare le alte frequenze di pedalata, nella Flyer sarebbe necessario installare quanto meno un pignone motore da 12 (che non penalizzerebbe più di tanto le prestazioni in salita) oppure da 13 che la trasformerebbe in una bipa GT (Gran Turismo) e sarebbe molto godibile su lughe escursioni extraurbane. Il pignone motore da 14 lo vedrei bene invece solo dopo un po' di allenamento sulla cadenza in quanto il suo rendimento ottimale si ha ben oltre le 90/min (cioè vicino alle 100/min).



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