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 Pixtest 68-WorldDimension E-ADVENTURE mot centrale

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 23/11/2016 : 00:34:49
Questa volta il test riguarda un modello già provato con motorizzazione hub e che qui è in versione con motore centrale

E’ costruito dalla World Dimension di Torriana (Rimini)

www.worldimension.it

Si chiama

E-ADVENTURE motore centrale

E ho potuto “cavalcarla” per 415km











L’esemplare usato nel test era dotato di freni a disco idraulici Tektro Auriga e cambio Shimano Acera che sono optional


IN BREVE

Il telaio è in alluminio con forma “slooping”; la traversa inclinata ha una curva che aumenta l’elasticità senza far perdere la sua elevata solidità
Il peso è di 23.2kg con la batteria (che pesa 2.5kg)
La sella è sportiva e la posizione in sella è leggermente inclinata in avanti
Il manubrio è largo e ha manopole ergonomiche; la (piccola) regolazione in altezza è tramite spessori
La forcella è dotata di un ammo Zoom con 80mm di escursione che lavora bene senza flessioni

Il cambio è uno Shimano Acera preciso e veloce; si aziona con un comodo comando a doppia levetta
Considerando che è una bipa da salita si sente la mancanza della doppia (o tripla) corona anteriore
Infatti lo sviluppo metrico va da 2.90 a 7.05: buono in pianura e in discesa, ma un pò lungo su salite “toste”
La linea di catena è ottimale

La stabilità in marcia è ottima (testata a oltre 51km/h riportandone un’ottima sensazione di stabilità )
Il cavalletto monopiede mantiene stabilmente in equilibrio la bipa; non c’è il portapacchi posteriore ma sono presenti i fori filettati per fissarlo
La componentistica è di buon livello e l’assemblaggio è curato

I pneumatici sono da 27,5” x 2.10” e sono tassellati ma non in modo estremo; superano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta sugli sterrati senza essere fastidiosamente rumorosi
Il rovescio della medaglia è una scorrevolezza su asfalto non molto elevata

L’impianto frenante è a dischi (entrambi da 160mm) ed azionamento idraulico Tektro Auriga
Le leve sono molto morbide da azionare anche per frenate al massimo
La frenata è assai buona e molto ben modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è risultato di 3.45m : ottimo valore
Bisogna fare attenzione al ribaltamento perchè nelle frenate “di panico” si innesca con facilità: per fortuna l’ottima modulabilità della frenata ci viene in soccorso
Non ci sono cali di efficacia dopo lunghe frenate

La centralina è integrata nel gruppo motore centrale ed è perciò molto ben protetta
E’ possibile scegliere se avere 3 o 5 o 9 livelli di assistenza
La batteria è da 36V 11.6Ah 420Wh prodotta dalla Phylion
La sua estrazione è molto facile e il trasporto agevole; quando completamente scarica, si ricarica in 6 ore e 5 minuti

Sul manubrio della E-Adventure c’è un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato che indica la velocità istantanea, i chilometri totali e parziali, il livello di assistenza selezionato, lo stato di carica della batteria e anche l’orologio; manca però l’indicazione della velocità media
Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole; per la notte, è retroilluminato e ben leggibile
Per cambiare il livello di assistenza e per commutare le indicazioni del display ci sono tre pulsanti a sinistra sul manubrio facilmente raggiungibili e fluorescenti al buio (ma non molto visibili di notte)

Il motore è un centrale Bafang/8Fun BBS01 da 36V 250W e 15 A massimi
La spinta è potente ma erogata con progressività: non è mai aggressivo
Per ottenere la massima spinta si deve però lasciar scendere il numero di pedalate al minuto

Con la centralina e i sensori inglobati nel gruppo motore, i cablaggi risultano minimi e ben protetti

La centralina eroga potenza al motore in presenza della rotazione dei pedali e in funzione del livello di assistenza selezionato; non c’é modulazione in funzione della velocità della pedalata
L’assistenza rimane attiva fino a 100ped/min al livello massimo di assistenza
Si può modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra “niente sforzo e “tutto a muscoli” ma non è consentita la “pedalata simbolica”

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.72m in prima marcia
La partenza è dolce, poi il motore spinge bene; la spinta torna poi ad affievolirsi quando il regime di rotazione dei pedali (che è uguale a quello del motore) diventa elevato
L’accelerazione è buona: 10.47” per percorrere i primi 50m con una velocità di uscita di 25.5km/h

Questo modello risulta agile e maneggevole in città; l’unica avvertenza è che il manubrio è piuttosto largo
Sopporta meglio le buche che le piccole asperità
In marcia la regolazione di velocità è buona e si trova agevolmente il giusto ritmo di pedalata e la giusta velocità di marcia

Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.2km/h con poco più del peso della gamba applicato ai pedali;
per la ripartenza bastano 22kg di spinta muscolare
Il tratto al 10% si supera a 10.3km/h , in 2.a marcia e con i soliti 70W usati in pianura, ma con una cadenza di pedalata piuttosto bassa che è un pò al limite del buon rendimento muscolare: 42ped/min
Ed è una caratteristica di questa motorizzazione che per esplicare la sua potenza richiede cadenze basse di pedalata: meglio perciò tenere rapporti un pò lunghi per far lavorare il motore (e viceversa se si vuole fare esercizio muscolare)
Il tratto al 20% si supera in 1.a marcia a 7.2km/h con circa 118W sui pedali: viene il fiatone
Per la mancanza di rapporti molto corti, non riparte sul 27%

E’ presente il comando per la camminata assistita che, selezionando le marce basse, è in grado di far superare alla bipa anche ostacoli difficili e pendenze elevate

La velocità massima è di 26km/h limitata dal cut-off tachimetrico
A questa velocità si possono percorrere, a 20°C di temperatura ambiente, 57km
Le prestazioni rimangono sempre elevate fino alla fine della scarica
Ad una velocità tipica di 23km/h l’autonomia risulta 71km

La marcia in coppia è sufficientemente agevole perchè c’è una certa modulabilità dell’assistenza tramite la spinta sui pedali

Sospensione anteriore efficace, telaio giustamente elastico e robusto, pneumatici tassellati, pesi concentrati in basso e buona spinta del motore consentono di affrontare anche sterrati impegnativi

Il trasporto all’interno dell’auto richiede lo stesso spazio di una muscolare
Il trasporto su scala è facilitato dal comodo punto di presa e dall’ottimo bilanciamento perciò si possono serenamente programmare itinerari che prevedono il trasporto in treno

Senza assistenza il fabbisogno di energia è appena superiore a quello di una analoga bici muscolare con ruote tassellate: 117W; se si resta a secco con la batteria, si torna a casa senza particolari difficoltà e senza troppo sudore
Il range dei rapporti del cambio consente di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento

La E-Adventure viene fornita con un fanale anteriore “base” che può essere facilmente upgradato a seconda delle proprie necessità; la luce posterire è invece potente e ben visibile anche lateralmente

Non ci sono antifurti di serie salvo il blocco a chiave della batteria; è presente la bulinatura del numero del telaio

La World Dimension è molto sensibile all’argomento omologazioni e fa eseguire i test su tutti i suoi modelli
La E.Adventure è perciò certificata per le vigenti normative
E’ dotata di un ottimo manuale di istruzioni

La garanzia è un punto di forza di questo Costruttore: sulla intera bipa è dei canonici 2 anni, ma sulla batteria è di 3 anni (con formula a scalare) ed è estendibile a 5 anni

Il prezzo di listino sarà disponibile aggiornato a fine anno





Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali







CICLISTICA

Il telaio è di tipo slooping, con un disegno particolare della traversa inclinata che agisce da punto di flessione dando una maggiore elasticità longitudinale e garantendo così più confort sulle buche
Ma la larga sezione trasversale consente di non avere svirgolamenti e la guidabilità ... ringrazia
E’ totalmente in alluminio




Il peso senza batteria è di 20.7kg e diventa 23.2kg con la batteria a bordo: peso allineato ai valori correnti

La sella è una SR Freccia, di tipo sportivo con leggero scavo centrale ed imbottita; è un pò stretta ma è comoda
La regolazione dell’altezza è rapida e quella dell’inclinazione è fine




La posizione in sella è a busto leggermente inclinato in avanti (“intermedia”) come si addice ad una bipa sportiva




Il manubrio ha una forma dritta, da MTB, con manopole ergonomiche



La regolazione dell’altezza è a spessori perciò regolabile solo per pochi centimetri
La serie sterzo è del tipo integrato, di diametro robusto



La forcella è dotata di ammortizzatore marca Zoom con 80 mm di corsa e regolabile: lavora bene su sterrati e fondi maltenuti senza introdurre imprecisioni nella guida



Nell’arco delle prove non sono mai riuscito a portarlo a finecorsa



questo è il nottolino di regolazione




Il cambio è un ottimo Shimano Acera a 7 rapporti: preciso e veloce, non mi ha mai sbagliato un colpo



Il comando del cambio è, sempre Shimano, del tipo a doppia levetta
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Morbido da azionare, consente di scalare anche due rapporti insieme




Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione: considerando che è una bipa da salita si sente la mancanza della doppia (o tripla) corona anteriore
Infatti lo sviluppo metrico va da 2.90 a 7.05: buono in pianura e in discesa, ma un pò lungo su salite “toste”
L’adozione di una corona più piccola potrebbe essere consigliabile a chi prevede di utilizzare frequentemente questa bipa in zone montane

A 26 km/h (la velocità massima in piano di questo modello) la cadenza di pedalata è di 62 ped/min in 7.a: di tutto risposo !
In salita, a 50 pedalate al minuto, si marcia a meno di 9 km/h




La linea catena, che con i motori BBS01 è sempre un punto delicato, è qui molto allineata : merito di un alloggiamento del movimento centrale dimensionato appositamente per ospitare questa motorizzazione




Ecco la corona con una comoda protezione per non sporcarsi




Lo smontaggio della ruota anteriore e di quella posteriore sono di tipo rapido, ed essendo la motorizzazione di tipo centrale, non ci sono nemmeno connettori da staccare






La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate ; l’ho testata fino ad oltre 51km/h con ottima stabilità e guidabilità; il limite in curva arriva dai pneumatici
Col gruppo motore in posizione bassa e centrale e la batteria vicina al baricentro si ha una ottima concentrazione delle masse pesanti verso il centro della bipa : ne guadagna la guidabilità e la maneggevolezza e ne guadagna anche il confort perchè non si ha la sensazione di ruota posteriore pesante come con i motori hub

Il passo è quello di una classica bici muscolare; il telaio non manifesta svirgolamenti nemmeno nelle manovre strette e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione
La marcia senza mani è del tutto stabile e la bipa risulta assai facilmente guidabile

WD EAdventure mot centrale - marcia senza mani



I pneumatici sono da 27,5” x 2.10” e sono tassellati ma non in modo estremo; superano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta sugli sterrati
Non sono nemmeno particolarmente rumorosi
Il rovescio della medaglia è una scorrevolezza su asfalto non molto elevata



la valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti




Il cavalletto è monopiede; è regolabile per ottenere l’inclinazione desiderata; mantiene stabilmente in equilibrio la bipa
Non consente la rotazione completa dei pedali (ed è presente una protezione in plastica per evitare di rovinarlo quando si fa retromarcia dimenticandoci di sollevarlo)




I pedali sono in lega dentellati per un buon grip con la suola delle scarpe e le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri




La componentistica è di buon livello e l’aspetto è curato anche nei dettagli
Lodo la presenza di campanello, catadiottri e luci che sulle MTB assai spesso mancano






IMPIANTO FRENANTE

La E-Adventure in prova era dotata di un bell’impianto frenante a disco comandato idraulicamente
E’ un Tektro Auriga E-Comp con dischi da 160mm all’anteriore ...



... ed anche al posteriore



Le leve sono robuste e molto morbide da azionare anche in caso di frenata al massimo



entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore



Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra

La frenata è assai buona e molto ben modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è risultato di 3.45m : è un valore ottimo che dà al ciclista una ottima sensazione di sicurezza
Si manifestano facili bloccaggi della ruota posteriore e la bipa tende un pò ad intraversarsi; bisogna però soprattutto fare attenzione al ribaltamento perchè nelle frenate “di panico” si innesca con facilità: per fortuna l’ottima modulabilità della frenata ci viene in soccorso
Non ho rilevato affaticamenti anche dopo lunghe frenate

WD EAdventure mot centrale - frenata






Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

La centralina è integrata nel gruppo motore centrale: è perciò molto ben protetta da urti e bagnato e non necessita di connessioni esterne ai suoi sensori

La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti



PROGRAMMAZIONE CENTRALINA

E’ possibile scegliere se avere 3 o 5 oppure 9 livelli di assistenza; il valore minimo e quello massimo rimangono costanti, cambia soltanto il numero di suddivisioni fra questi due livelli
Per le prove ho impostato 9 livelli



BATTERIA

La E-Adventure è equipaggiata con batteria litio-polimeri da 36V 11.6 Ah 420Wh prodotta dalla nota Phylion

La forma del case è “aerodinamica” e il suo fissaggio al tubo obliquo è robusto



Come detto, con la sua posizione bassa e centrata, è inavvertibile nella guida

L’estrazione avviene agendo sulla chiave di blocco e ruotandola verso l’esterno: manovra molto facile sia per estrarla che per inserirla



Ecco come si presenta la batteria quando estratta





Si trasporta molto facilmente sottobraccio: il suo peso è di 2.5kg



La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica ed è ubicata sulla parte fissa della struttura portabatteria



Non è presente alcun interruttore che isoli i contatti durante il trasporto smontata; i contatti sono ben incassati e protetti, ma bisogna evitare di riporla insieme a piccoli oggetti metallici




Su un lato è presente un indicatore di carica a 5 led (gradevolmente azzurri) attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta




Qui si vedono i contatti sulla parte fissa




La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta
il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni




Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo
Pesa 530 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 5 minuti
La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Sul manubrio della E-Adventure c’è un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato che indica la velocità istantanea, i chilometri totali e parziali, il livello di assistenza selezionato, lo stato di carica della batteria e anche l’orologio (comodamente sempre visibile)
Manca l’indicazione della velocità media (peccato)

Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole



Per la notte, è retroilluminato e ben leggibile



Per accendere la centralina, per cambiare il livello di assistenza e per commutare la visualizzazione fra “odo” e “trip”, c’è una pulsantiera posta vicino alla manopola sinistra del manubrio
I pulsanti sono larghi anche se non molto rilevati e sono comodi da azionare col pollice anche attraverso un guanto



I pulsanti hanno una caratteristica inconsueta: non sono retroilluminati, ma sono fluorescenti
E’ comodo se si transita in un sottopasso, ma, di notte, perdono rapidamente la loro luminosità e dopo una decina di minuti diventano scarsamente visibili; beh piuttosto che siano completamente bui ...
(nella foto si vede la differenza di luminosità rispetto al display)



La barra che indica il livello di carica della batteria fornisce una indicazione voltmetrica, perciò non troppo lineare
(meglio come sempre affidarsi all’esperienza e all’indicazione dei chilometri percorsi)

I livelli di assistenza possono essere a scelta dell’utilizzatore 3 o 5 o 9 e c’è il livello “zero” cioè assistenza disinserita (che lascia attivo il display con le sue indicazioni)

L’odometro, e di conseguenza il tachimetro, segnano il 3% in più (quando si viaggia a 25 km/h in realtà sono 24.3)



MOTORE

Si chiama “E-Adventure motore centrale” ... ed ha il motore centrale



E’ un Bafang/8Fun) BBS01 con controllo a rotazione dei pedali
Nel gruppo motore ci sono anche la centralina elettronica di potenza e i sensori
La potenza è di 250W con una coppia alla corona di 80Nm; la corrente massima è 15A



Il suo montaggio non richiede telai dedicati perchè si innesta direttamente al posto della cartuccia del movimento centrale (e viene fornito dalla Bafang con corona e pedivelle)
Richiede però un posizionamento corretto per avere la linea di catena ottimale
E la WorldDimension ha prodotto per questo modello un telaio con una corretta posizione del movimento centrale

La spinta è potente ma erogata con progressività: non è mai aggressivo
Per ottenere la massima spinta si deve però lasciar scendere il numero di pedalate al minuto (ne parleremo più avanti)

Come per tutte le motorizzazioni centrali, il passaggio della potenza attraverso la catena e il pacco pignoni, da un lato consente di mantenere il motore a regimi di buon rendimento anche a basse velocità (= in salita) ma dall’altro introduce una perdita di rendimento (anche per la presenza di un maggior numero di ingranaggi)

Durante la marcia il motore è silenzioso e il suo rumore non aumenta sensibilmente quando è sotto sforzo
Il timbro del rumore che produce è una specie di ronzio che mi ricorda il volo dei bombi

WD EAdventure mot centrale - rumore in marcia


Essendo la motorizzazione nella zona del movimento centrale, la ruota posteriore non ha componenti diversi da quelli di una normale bici muscolare (e non ci sono connettori da staccare)

Su questo tipo di motorizzazione ho spesso rilevato una certa “spugnosità” dei pedali, cioè premendoli ruotano di qualche grado anche a bici ferma e bloccata; su i BBS01 tale problema è del tutto assente



CABLAGGI

Batteria, centralina e motore sono tutti vicinissimi, il cablaggio perciò risulta assai semplificato e ben protetto
Dal manubrio partono il cavo del display (che raccoglie anche quello dei pulsanti) e i cavi dei cut-off sulle leve dei freni



Subito questi cavi spariscono all’interno del telaio



Vicino al movimento centrale, il cavo della batteria entra nel gruppo motore/centralina



Si intravvede, dove la forcella posteriore si salda al tubo sella, un connettore stagno



Non c’è il dischetto del PAS che è inglobato nel gruppo motore, ma è presente un sensore che controlla il numero di giri della ruota posteriore (e perciò legge la velocità di marcia)



Nella parte inferiore del gruppo motore non ci sono cavi (vedi la foto al paragrafo “motore”)

Fine dei cablaggi !

In definitiva questi cablaggi sono molto protetti e ben nascosti



MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra quelli disponibili
E’ presente il pulsante ”camminata assistita”

Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata

Per il test ho impostato la centralina per avere 9 livelli di assistenza, in modo da poter regolare più finemente l’aiuto da parte del motore

I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra 10 e quasi 26 km/h; c’è il cut-off tachimetrico tarato a 27km/h (limite massimo tollerato dal Codice della Strada); il livello 0 disattiva del tutto l’assistenza
Questi i valori di velocità ai vari livelli
(faccio notare che ho misurato i valori al banco escludendo il cut-off tachimetrico per poter avere i dati potenziali di questa motorizzazione e che ho usato la 7.a marcia)



La velocità minima dipende, trattandosi di un motore centrale, dal rapporto del cambio che si è inserito;
con i rapporti montati sulla E-Adventure, essa è intorno ai 7km/h in 1.a marcia

La significativa differenza fra il valore su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata senza sforzo” (cioè applicando solo il peso della gamba) e il “tutto muscoli”
Non è invece supportata la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione a bassa velocità dei pedali per attivare il sensore

Ecco il filmato delle relative prove al banco

WD EAdventure mot centrale - avvio assistenza a ruota sollevata



I livelli di assistenza regolano la velocità massima di rotazione dei pedali per avere aiuto elettrico (ovvero regolano la velocità massima del motore)
L’assistenza continua ad essere attiva fino a circa circa100 pedalate al minuto con il livello massimo di assistenza (9)
Con il livello 7, il valore scende a circa 85 ped/min
Al di sopra di questi ritmi di pedalata interviene il dispositivo di ruota libera che stacca il motore dal cinematismo della bipa



AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina con il pulsante a manubrio e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.72m in prima marcia
La partenza è dolce, poi il motore spinge bene; la spinta torna poi ad affievolirsi quando il regime di rotazione dei pedali (che è uguale a quello del motore) diventa elevato

WD EAdventure mot centrale - avvio assistenza su strada


Anche il riattacco del motore, dopo uno stop della pedalata, non ha ritardi sensibili: si riprende subito dopo i rallentamenti

Lo stop dell’assistenza fermando la pedalata è molto rapido perchè la centralina “sente” anche minimi scostamenti fra la velocità di pedalata e quella della corona

Non esiste una funzione “soft-start” : la potenza che si ottiene con il pulsante apposito è pensata per la sola camminata assistita



ACCELERAZIONE

Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.47”
e la velocità di uscita è stata di 25.5 km/h
(questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica)

E’ una buona accelerazione che consente di districarsi bene nelle partenze ai semafori



NEL TRAFFICO

Questo modello risulta agile e maneggevole in città; l’unica avvertenza è che il manubrio è piuttosto largo
Dicevamo che la prima fase della partenza è “morbida” : alle partenze ai semafori si vorrebbe più brio ma appena si acquista un minimo di velocità la spinta diventa sostanziosa
Sul pavè non è particolarmente comoda: sopporta meglio le buche che le piccole asperità, ma devo segnalare che in questa prova avevo le gomme gonfiate a pressione elevata per ottimizzare l’autonomia

In marcia la regolazione di velocità è buona e si trova agevolmente il giusto ritmo di pedalata e la giusta velocità di marcia



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

La E-Adventure col motore centrale non si arrende davanti alle salite




La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo

La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali ma solo accompagnandone la rotazione

Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.2km/h con poco più del peso della gamba applicato ai pedali;
per la ripartenza bastano 22kg di spinta muscolare

WD EAdventure mot centrale - cavalcavia 4 %



Il tratto di prova al 10% si supera a 10.3km/h , in 2.a marcia e con i soliti 70W usati in pianura;
bisogna però notare che sono ottenuti con una cadenza di pedalata piuttosto bassa che è un pò al limite del buon rendimento muscolare: 42ped/min

E’ una caratteristica di questa motorizzazione BBS01: per erogare la sua potenza, il motore “vuole” girare lento
Ovvero, in salita, per avere un consistente aiuto elettrico bisogna lasciar scendere la cadenza di pedalata e non cercare invece di spingere di più sui pedali per mantenere il ritmo; altrettanto, è meglio non scalare le marce fino a che i pedali non girano veramente piano (diciamo sotto alle 30 ped/min)
Se invece si spinge con vigore sui pedali, la cadenza diventa ottimale e l’autonomia si allunga consistentemente (come è ovvio aspettarsi) : chi usa questa bipa per sport ne può bene approfittare

Sempre facendo considerazioni generali sul comportamento in salita, la partenza richiede circa mezzo giro di pedale prima di sentire la spinta del motore: anche in questa circostanza la E-Adventure non mette in imbarazzo ma questo avvio soft penalizza le ripartenze

(il ticchettio ciclico che si sente nel filmato è dovuto ad una maglia della catena che si stava aprendo perchè non era stata “chiusa” bene durante il montaggio: un difetto di produzione della Shimano che ho risolto semplicemente reinserendo il perno – e al rientro in fabbrica hanno provveduto alla sostituzione)

WD EAdventure mot centrale - salita 10 %



Ho percorso il tratto al 13.5% a 9.4km/h con uno sforzo poco superiore a quello sul 10% (83W) sempre in seconda marcia per far lavorare più possibile il motore

Sul 17% la velocità si assesta a 7.7km/h con circa 84W muscolari e sempre in 2.a marcia
Però la cadenza di pedalata scende a 31ped/min e non si riesce a contribuire muscolarmente con efficacia
Per affrontare una pendenza di questo tipo che non sia limitata a pochi metri è necessario essere un pò vigorosi e passare al rapporto inferiore spingendo bene sui pedali (e accontentandosi di un contributo elettrico inferiore)
La ripartenza, in 1.a, comincia a richiedere uno sforzo sensibile : 52kg (si stacca il “lato B” dalla sella)

WD EAdventure mot centrale - salita al 17%



Ho provato anche la salita al 20%
L’ho percorso scalando in 1.a marcia e, come detto, la cadenza di pedalata è risalita a valori di efficienza muscolare (41ped/min); la velocità non è diminuita molto rispetto al 17% (7.2km/h) ma ho dovuto aumentare sensibilmente lo sforzo muscolare portandolo a 118W: viene il fiatone
La ripartenza richiede di mettere quasi tutto il proprio peso sui pedali (60kg per me che ne peso 75 con vestiti ed attrezzature varie)

WD EAdventure mot centrale - salita al 20%



Sulla durissima rampa al 27% sale se già in marcia (ma perde velocità rapidamente)
Partendo dal tratto al 10% si riesce a salire con uno sforzo forte ma ancora accettabile : siamo al limite
Sul 27% i rapporti troppo lunghi impediscono la ripartenza

WD EAdventure mot centrale - rampa al 27%



In definitiva la “E-Adventure motore centrale“ sale anche su pendenze considerevoli senza affaticare troppo e, per chi invece è allenato, si possono affrontare anche pendenze .... da stambecchi



CAMMINATA ASSISTITA

Si può attivare la funzione di camminata assistita tramite il pulsante “meno” premuto per circa un secondo
Come già detto, non è un “soft start” perché non ha abbastanza potenza da avviare la bipa con il ciclista a bordo

La velocità in piano si assesta sui 4.5km/h (con la 6.a marcia) perciò entro i limiti del codice della strada e non obbliga ad un passo troppo veloce
Consente di superare agevolmente anche gradini e di salire su pendenze molto forti (però lentamente ed inserendo una marcia corta)

WD EAdventure mot centrale - camminata assistita





VELOCITA’ e AUTONOMIA

Ho eseguito tre prove di autonomia a livelli crescenti di assistenza

La prima prova l’ho eseguita con il livello 7 che porta la bipa ad una velocità tipica di 23km/h
A 16°C di temperatura ambiente, ho percorso 67.2 km con una diminuzione della velocità nell’arco della prova molto contenuta; perciò questa autonomia è pienamente utilizzabile e solo nell’ultimissimo tratto la velocità è scesa consistentemente
Riportando il valore a 20°C, calcolo che l’autonomia “normalizzata” sia di 71km




La seconda prova è stata quella classica con velocità tipica di 25km/h ottenuti col livello 8 di assistenza
Qui ho ottenuto una percorrenza di 56.4km a 15°C ; anche in questa prova la velocità si è sempre mantenuta molto vicina al valore iniziale fino a quando nella batteria era rimasta solo una manciata di elettroni (che immagine tecno-poetica!)
A 20°C ci si aspetta una autonomia, tutta pienamente utilizzabile, di 61km




Con il livello più alto di assistenza (il nono)la velocità si porta a 26km/h e i chilometri che ho percorso prima di restare a secco (e proseguire a pedali) sono stati 54.4 con la ormai assodata piccola diminuzione di velocità durante tutto il percorso e discesa repentina dei chilometri all’ora nell’ultimissimo tratto
Riportando l’autonomia dai 17°C della prova ai 20°C “normalizzati” calcolo una autonomia di 57 km



La World-Dimension ha a cuore la trasparenza dei dati dichiarati e le prove confermano che dichiarano valori prudenti di autonomia : 75 km col livello più basso di assistenza mentre quasi li ho ottenuti con il livello 7
Con questa bipa si possono raggiungere mete lontane con poco sforzo



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia è sufficientemente agevole perchè c’è una certa modulabilità dell’assistenza tramite la spinta sui pedali che consente di regolare finemente la velocità di marcia e di adeguarla a quella del nostro compagno di viaggio (o compagna)



MARCIA SU FONDI STERRATI

Con la pressione delle gomme a valori verso il limite inferiore, il confort sugli sterrati leggeri è soddisfacente
La sospensione anteriore assorbe bene le buche e mantiene elevata la guidabilità
La sella sportiva e poco ammortizzata ci invita a staccare il posteriore quando il terreno è particolarmente sconnesso
Il telaio è giustamente rigido e fornisce un buon “feeling” con la bipa
L’avvio progressivo del motore non crea fastidiosi pattinamenti al posteriore in accelerazione
L’ammo anteriore lavora bene e assorbe anche le asperità più dure

La frenata, se eccessiva, porta facilmente al blocco delle ruote: viene in soccorso l’elevata modulabilità che ci consente di frenare in modo progressivo sfruttando così l’elevata potenza frenante di questo impianto

La posizione del motore e della batteria, centrali e in posizione bassa, consentono una elevata maneggevolezza ed un elevato controllo anche su forti sconnessioni

Si possono affrontare anche percorsi sterrati impegnativi, senza timore di rotture

L’ho portata sull’erba bagnata in salita senza alcuna difficoltà (anche per me che non sono un “fuoristradista”)



L’ho anche provata sulla battigia: le ruote non affondano e il motore ha sufficiente spinta per spingerci bene (ma i consumi si impennano)
Se la sabbia diventa un pò più asciutta ... affonda invece inesorabilmente : per questo utilizzo ci vorrebbero le gomme “fat”
(eh, visto che bella l'ambientazione sulla spiaggia di Rimini d’inverno ?! )






TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

In auto si trasporta come una normale muscolare, solo appena più pesante (20.7 kg senza batteria)
Le parti elettriche non richiedono necessità particolari
Anche la lunghezza è come quella di una muscolare

Trasportarla sulle scale è agevole
Il peso non è troppo elevato (23.2kg con batteria a bordo)
I pesi sono bene equilibrati con una piccola prevalenza del peso sull’anteriore che si controlla bene con la mano che afferra la zona del manubrio, ma il fatto che tali pesi sono concentrati nella zona centrale, conferisce alla bipa una gradevolissima maneggevolezza
Il punto di presa, sul tubo sella, è comodo

WD EAdventure mot centrale - trasporto su scala


Il trasporto in treno è di conseguenza abbastanza facile; l’unico ostacolo è la generosa larghezza del manubrio che fatica a passare negli angusti spazi dei nostri vagoni nazionali
Le ruote con i pneumatici larghi tendono leggermente ad incastrarsi nei supporti
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta ruotando però lo sterzo



(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)



PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco risulta buona: entrambe le ruote , con la motorizzazione centrale, ... non sanno di essere montate su una bipa
La scorrevolezza dei pedali è invece penalizzata dal suo passaggio cinematico attraverso gli ingranaggi del motore
In retromarcia c’è un minimo di resistenza ma che non crea assolutamente problemi durante le manovre

WD EAdventure mot centrale - scorrevolezza ruote e pedali


La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica un fabbisogno di energia muscolare appena superiore a quello di una analoga bici muscolare con ruote tassellate: 117W
Se si resta a secco con la batteria, si torna a casa senza particolari difficoltà e senza troppo sudore

Il range dei rapporti del cambio consente di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento

Ecco come si presenta senza batteria (a parer mio un pò bruttina: meglio lasciare la batteria a bordo tanto non pesa granchè)






IMPIANTO LUCI

La E-Adventure viene fornita con un impianto di illuminazione “base” che può essere facilmente upgradato a seconda delle proprie necessità

La luce anteriore è monoled a luce fissa e lampeggiante alimentata da due pile AA (anche ricaricabili)
La sostituzione delle batterie non richiede attrezzi
L’illuminazione che produce è piuttosto scarsa ma è ottima per essere visti anche lateralmente
Per chi intende usare questa bipa nelle ore buie consiglio vivamente il passaggio a luci di maggior potenza




La luce posteriore è invece ottima : monoled (rosso) a luce fissa, è una Compact Rear della Spanninga
Produce un fascio molto luminoso e ottimamente visibile lateralmente
E’ alimentata da due pile AAA (anche ricaricabili) e la loro sostituzione richiede una moneta da 1 centesimo (anche 2 va bene :-) )
E’ omologata per le norme italiane ed europee



Entrambe le luci sono facilmente asportabili per prevenirne il furto

L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini laE-Adventure lateralmente con i fari:
si nota bene la potenza della luce posteriore e la sua visibilità laterale mentre le ruote sono visibili solo per i catadiottri regolamentari; buono anche se non ottimale
Visto che i pneumatici non hanno la banda riflettente, consiglierei l’adozione dei catadiottri bianchi “a bastoncino” da fissare su ogni raggio







ANTIFURTO

La E-Adventure non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio

Sul telaio (sul tubo sterzo) è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso






ACCESSORI

Sono applicabili i normali accessori da bicicletta MTB

Sul telaio sono predisposti i fori per le viti di fissaggio per un eventuale portapacchi posteriore
La WorldDimension ha un nutrito catalogo di accessori adatti



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

Riporto quanto già detto sulla E-Adventure con motore Hub, oggetto di un test precedente, che è esattamente valido anche per questa versione

---
La World Dimension è molto sensibile all’argomento omologazioni e fa eseguire i test su tutti i suoi modelli
La E.Adventure è perciò certificata per le vigenti normative:
EN14766 (resistenza meccanica per bici MTB)
EN15194 (EPAC perciò normativa sulle biciclette a pedalata assistita)
EMC – EN55022 – EN 61000 (compatibilità elettromagnetica)




Una menzione particolare va all’ottimo manuale di istruzioni con molti dettagli e informazioni utili

La garanzia è un punto di forza di questo Costruttore:
sulla intera bipa è dei canonici 2 anni
ma sulla batteria è addirittura di 3 anni (con formula a scalare) ed è estendibile a 5 anni !!! ”
---

Il prezzo di listino sarà disponibile aggiornato a fine anno
Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” dove verrà pubblicato



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Consente di affrontare percorsi sterrati anche impegnativi: robustezza, ammo anteriore e masse concentrate in basso e in posizione centrata sono un ottimo “curriculum”
Le salite si possono affrontare con disinvoltura utilizzando lo sforzo che più ci è consono
Su salite estreme si sente la mancanza di rapporti più corti, soprattutto per la ripartenza; per questo motivo la definirei, più che MTB, una Gravel cioè un mezzo per affrontare tutti i tipi di terreno

L’uso cittadino si avvantaggia della buona sospensione anteriore e di una giusta elasticità del telaio, ma per questo uso sarebbero più consigliabili pneumatici scorrevoli per aumentare l’autonomia
Ben utilizzabile anche in città con significativi dislivelli

Continuando a parlare di autonomia , le percorrenze sono buone e consentono anche escursioni lunghe
E si possono programmare serenamente gite che prevedano anche il trasporto in treno



CONFRONTO col modello motorizzato HUB

Facciamo ora un confronto con la versione Hub (vedi pix-test n.55)

La batteria che equipaggia i due modelli ha capacità diverse : 9Ah per la “Hub” e 11.6 per la “Centrale”
In pianura a 23km/h si percorrono con la Hub un più di 65km e con la Centrale 71
A parità di batteria si otterrebbero 84km con la Hub e 71km con la Centrale: si evidenzia il rendimento minore delle motorizzazioni centrali quando si marcia in pianura
(ho utilizzato questo valore di velocità per il confronto perchè ho i dati esattamente a questa velocità per entrambe le versioni)

In piano senza assistenza si nota la leggera differenza di sforzo necessario dovuta al diverso tipo di pneumatico utilizzato: la Hub con pneumatici da asfalto richiede 111W a 18km/h ; la Centrale con pneumatici tassellati 117
La differenza è leggera: diciamo come avere una classica “dinamo” staccata o inserita

In accelerazione i valori a 50metri sono esattamente gli stessi: 10.47” (nemmeno avessero fatto apposta!)
Ma la Hub parte più vigorosa poi pian piano la spinta si affievolisce ed ha una velocità di uscita più alta (28.4km/h contro 25.5)
La Centrale ha un avvio dolce poi spinge forte e poi anche lei si affievolisce: lavora bene a basse cadenze di pedalata

In salita la versione Hub ha disponibile la tripla corona anteriore che, con la motorizzazione centrale non può essere montata
Entrambe percorrono il 4% senza bisogno di aiuto muscolare ma la Centrale è più lenta (19.2km/h contro 23.0)
Anche sul 10% gli sforzi sono analoghi ma la Hub rimane più veloce (11.7 contro 10.3)
Sul 17% passa in vantaggio la Centrale con 7.7km/h contro 6.4 (ma richiede uno sforzo più elevato per via della cadenza di pedalata più bassa)
Sul 20% il divario di velocità si accentua ancora a favore della Centrale : 7.2 contro 5.5 km/h; ma lo sforzo richiesto è maggiore: 118W per la centrale contro 93W della Hub
Sul 27% la Hub riparte mentre la Centrale, penalizzata dalla monocorona, non riesce ad avviarsi
Anche nel confronto sulle salite emerge la differenza nelle motorizzazioni: su salite leggere e medie prevale l’Hub (sia per velocità che per sforzo necessario) e la situazione si rovescia su salite più impegnative

Perciò, a mio parere, se il proprio utilizzo è in piano con occasionali salite anche forti è più vantaggiosa la Hub;
se i propri percorsi sono prevalentemente montani e comprendono anche pendenze estreme, è più adatta la Centrale (magari montando una corona più piccola)
Rimane il fatto della cadenza di pedalata: con la Hub e la tripla si può scegliere con un ampio range il proprio ritmo; con la Centrale si è più vincolati alle cadenze che ci suggerisce la motorizzazione

Come guidabilità soprattutto sullo sconnesso, vince la Centrale per i pesi più concentrati e bassi; e soprattutto perchè non si ha la ruota posteriore “pesante” (e sulle buche è un vantaggio sensibile)

Con la Hub è più difficile cambiare il pneumatico posteriore (dove c’è il motore); sulla Centrale si usurano nettamente di più catena e pignoni perchè ci transita la somma delle potenze del ciclista e del motore

ad ognuno la propria scelta



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera


16   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
pixbuster Inserito il - 26/11/2016 : 21:51:08
paolorighetti ha scritto:

Pix, mi riferivo semplicemente al display, che se ho capito bene può indicare alternativamente il chilometraggio totale della bipa oppure il parziale dell'ultimo giro, e mi chiedevo quali pulsanti premere per passare dall'uno all'altro.


Si deve premere brevemente il pulsante di accensione e la visualizzazione commuta
Se si tiene premuto a lungo, si spegne la centralina
paolorighetti Inserito il - 26/11/2016 : 00:19:24
Pix, mi riferivo semplicemente al display, che se ho capito bene può indicare alternativamente il chilometraggio totale della bipa oppure il parziale dell'ultimo giro, e mi chiedevo quali pulsanti premere per passare dall'uno all'altro.

Per quanto riguarda la risposta alle osservazioni di Rotolone, che condivido, è vero che c'è la seccatura della sostituzione, ma anche il costo non è poi così trascurabile: la corona, se vuoi un tiro catena decente, quando la sostituisci devi acquistarla imbutita (85-90 €); la catena per e-bike,rinforzata, costa 35-40 €; un pacco pignoni ha costo variabile, ma se vuoi avere una rapporto decente per le salite più dure (Tu stesso hai evidenziato nella prova che qualche problemino c'è) devi acquistare un 11-42 e costa 45 €. Aggiungi le spese di spedizione e la manodopera per la sostituzione (non tutti sono in grado di far da sé) siamo già sui 250 €. Non sono in grado di prevedere quanto possa durare il tutto, ma se come mi sembra di capire ci si può aspettare una durata orientativa di circa 5.000 km, a me toccherebbe spenderli ogni anno quei soldini lì, manco fosse il tagliando di un'auto!
Rotolone Inserito il - 25/11/2016 : 08:58:09
pixbuster ha scritto:

Paoloroghetti, grazie per l'apprezzamento
(e grazie anche a tutti gli altri che me lo hanno manifestato)

In effetti il prezzo fra i due modelli è di alcune centinaia di euro di differenza

Invece non ho capito bene la tua domanda su percorrenza totale e parziale : per favore spiegami meglio


Poi, rispondendo a Rotolone, il lato negativo non mi sembra il costo della sostituzione di catena e pignoni, quanto la seccatura di doverlo fare


Steu851 : sono daccordo con te difatti la mia idea è che sia più una "gravel" che una "MTB" pura
Ma se lo sterrato non è troppo sconnesso e le salite non sono proibitive penso si possa andare per monti anche con questo modello




Grazie Pix ora ho capito, ti fanno pagare qualche centinaio di euro in più per il centrale, per ripagarti della seccatura di doverlo fare.
SHILAH Inserito il - 25/11/2016 : 07:33:02
Bella prova ma penso che siano molto pochi quelli che usano il motore nella configurazione originale..
Per la montagna io uso una corona da 30 denti e questa, assieme alle varie modifiche software, cambia completamente, le modalità di assistenza del motore.
pixbuster Inserito il - 24/11/2016 : 23:38:47
Paoloroghetti, grazie per l'apprezzamento
(e grazie anche a tutti gli altri che me lo hanno manifestato)

In effetti il prezzo fra i due modelli è di alcune centinaia di euro di differenza

Invece non ho capito bene la tua domanda su percorrenza totale e parziale : per favore spiegami meglio


Poi, rispondendo a Rotolone, il lato negativo non mi sembra il costo della sostituzione di catena e pignoni, quanto la seccatura di doverlo fare


Steu851 : sono daccordo con te difatti la mia idea è che sia più una "gravel" che una "MTB" pura
Ma se lo sterrato non è troppo sconnesso e le salite non sono proibitive penso si possa andare per monti anche con questo modello
Steu851 Inserito il - 24/11/2016 : 12:11:33
bubunapoli ha scritto:


Steu che forcella useresti per percorsi impegnativi?


Credo che il minimo sindacale sia 100mm di escursione, almeno 30 mm di diametro degli steli, molla ad aria e non ad elastomeri, con idraulica interna cosa che stimo sia assente in quella zoom.
Rotolone Inserito il - 24/11/2016 : 10:00:46
paolorighetti ha scritto:

Quanto mi piacciono le Tue prove, Pix! Anche per la "manciata di elettroni", e anche per la battigia e non il "bagnasciuga"..!

Nel confronto fra le due motorizzazioni , fra i vari "pro" e "contro" hai però tralasciato un aspetto non secondario, e cioè il diverso prezzo di acquisto, che anche in attesa del listino è certamente inferiore per l'hub. (Giustamente accennati invece i diversi costi di manutenzione, leggasi corona, catena e pignoni).

Come si fa per passare dall'indicazione della percorrenza parziale a quella totale e viceversa?






Dal test mi è parso di capire che nel normale utilizzo delle bici non ci siano grandi differenze se non nelle salite e come specificato da PIX, il 27% è difficile da trovare nel normale utilizzo della bipa. Quindi perché spendere in più per un centrale e sopratutto perché dovrebbe costare in più il centrale? Per una catena, una corona ed un pignone da cambiare ogni 2/3 anni nel normale utilizzo della bipa?
paolorighetti Inserito il - 24/11/2016 : 00:23:30
Quanto mi piacciono le Tue prove, Pix! Anche per la "manciata di elettroni", e anche per la battigia e non il "bagnasciuga"..!

Nel confronto fra le due motorizzazioni , fra i vari "pro" e "contro" hai però tralasciato un aspetto non secondario, e cioè il diverso prezzo di acquisto, che anche in attesa del listino è certamente inferiore per l'hub. (Giustamente accennati invece i diversi costi di manutenzione, leggasi corona, catena e pignoni).

Come si fa per passare dall'indicazione della percorrenza parziale a quella totale e viceversa?

bubunapoli Inserito il - 23/11/2016 : 19:24:47
eh, pensavo una cosa e ne ho scritta un'altra:

volevo dire ci vorrebbe un altro pignone con soli 11 denti,
per migliorare l'allungo.
Cmq bici onesta, credo.
Steu che forcella useresti per percorsi impegnativi?
Steu851 Inserito il - 23/11/2016 : 18:20:21
Dopo tutto è una MTB sui generis, componentistica low cost, giusto adatta per le ciclabili in ghiaino, in montagna, quella vera, ci si fa poca strada con quei rapporti e quella forcella
bubunapoli Inserito il - 23/11/2016 : 17:56:52
bella prova Pix, una chicca quella comparativa !!

entrambe le bipa un pò "sacrificate" (o almeno credo)
in termini di velocità massima
dalla scelta di soli 14 denti sul pignone più piccolo.
Che ne pensate?
andrea 104KG Inserito il - 23/11/2016 : 13:50:31
letto così il centrale non fa una gran bella figura... E l'hub non era nemmeno un bpm... Sembra che se non si cambia corona il centrale non ha una grande utilita specialmente su una mtb... Con la corona di serie non parte su salite che dovtebbero essere il suo pane...
Rotolone Inserito il - 23/11/2016 : 10:53:31
Rotolone ha scritto:
[




A scanso di equivoci per di parte, intendo tra Hub e centrale.
Rotolone Inserito il - 23/11/2016 : 10:51:41
o:

Grazie pix,


Preciso, dettagliato e come al solito di parte .
Interessante il confronto tra HUB e centrale, sopratutto per coloro che si avvicinano al mondo ebike per la prima volta .
Magari come ti ho più volte suggerito fare qualche prova con una zavorra di 30/40kg, renderebbe il test più utile anche per coloro che non hanno un fisico alla Pix.








dibi Inserito il - 23/11/2016 : 08:35:17
Grazie pix, bellissima prova come del resto tutte quelle che l'hanno preceduta.

Questa però è particolarmente utile perchè arricchita da un bel confronto tra bagang in versione hub e centrale.
Essendo quest'ultimo un argomento particolarmente interessante e dibattuto ti suggerirei di estraporalo dalla prova e
farne un test autonomo rinominandolo magari: bafang centrale vs bafang hub, caratteristiche pregi e difetti.




sandrosandro Inserito il - 23/11/2016 : 07:49:57
Bella li Pix!

Stai cercando di porre fine all'annosa diatriba fra Hub e centrale?

Doverosi i complimenti per il consueto ottimo test. Grazie!

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