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 Pix-test n. 82 - Italwin K2 XL

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 24/02/2019 : 16:56:26
Il modello in prova è prodotto dalla ITALWIN che fa parte dell’italianissimo gruppo FIVE di Bologna

www.italwin.it www.fivebikes.it





E’ una bicicletta a pedalata assistita [=BIPA] pieghevole e con le ruote di grossa sezione
Si chiama

K2 XL

Il Costruttore me l’ha concessa durante tutto il periodo natalizio .. così mi sono sbizzarrito e ci ho percorso 470km

Interessante notare che è costruita interamente in Italia (telaio compreso ma esclusi i soliti componenti cinematici come cambio e pignoni) e verniciata ed assemblata nello stabilimento di Bologna

Eccola fotografata in piazza Sordello a Mantova, su un terreno a lei congeniale











A catalogo c’è anche la versione con gommatura più stretta che si chiama K2 ++



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IN BREVE

Il telaio è di tipo pieghevole monotrave , completamente in alluminio, di elevata solidità
Anche gli snodi per la piegatura sono ben robusti e senza giochi
La traversa orizzontale, di sezione elevata, alloggia la batteria e la centralina elettronica
Lo scavalco è largo ma non troppo basso (710mm)

Il peso senza batteria è di 22.6kg e la batteria pesa 1.90kg portando così il peso totale a 24.5 kg
La posizione in sella è a busto verticale
Si adatta facilmente a corporature minute, ma ancora di più a ciclisti di altezza elevata

Il cambio è un onesto Shimano Tourney a deragliatore con 7 rapporti; gli innesti sono sufficientemente precisi e il comando (revoshift) è morbido da azionare
Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione: a 25 km/h la cadenza di pedalata è di 66 ped/min in 7.a
In 1.a si marcia a 9.5 km/h con 50 ped/min : valore buono per una bipa in salita

I pneumatici sono di sezione elevata (20” x 3.0”) e vengono definiti “fat” , anche se sono in realtà al limite di questa categoria ; tale dimensione porta il diametro della ruota ad un valore reale di 21.3”
In marcia non sono rumorosi

Le sensazioni di guida mi hanno sorpreso positivamente: sono arrivato (in discesa) a oltre 50km/h senza alcun timore e mantenendo un ottimo controllo: sembra di avere ruote da 26”

Faccio notare che questo modello non è dotato di portapacchi
I parafanghi sono efficaci, ma non quanto le dimensioni farebbero pensare
La componentistica è di discreto livello e l’assemblaggio è curato

L’impianto frenante è realizzato con un sistema a dischi (entrambi da 160mm) con comando “ibrido” meccanico-idraulico; significa che c’è il cavo coassiale fino alla zona del freno dove aziona una pompa idraulica che chiude le pinze E’ una soluzione ben adatta ad una pieghevole perchè evita il piegamento dei tubetti idraulici
Le leve sono morbide e comode da azionare e ci sono gli switch di cut-off dell’assistenza

Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4.10m; si manifesta il bloccaggio della ruota posteriore, ma nessun intraversamento e nessuna tendenza a ribaltarsi
I freni, nelle discese ripide, restano efficaci e non si affaticano precocemente

La ripiegabilità è agevole e l’ho eseguita, con intoppi e cerniere ancora nuovissime, in 40 secondi sia in chiusura che in apertura
I giunti sono solidi e non evidenziano giochi; entrambi sono dotati di secondo step di sicurezza
Le dimensioni da ripiegata sono di 50 x 90 x h75 cm

La batteria che equipaggia la K2 XL è al Litio 36V 9.6Ah 345Wh ed è alloggiata nel tubo del telaio ed è accessibile solo aprendo il giunto del telaio; è bloccata con una serratura a chiave posta sotto, in posizione non molto visibile Estrazione ed inserimento sono comunque manovre facili
La ricarica avviene in 5ore e 16 minuti da batteria completamente scarica

Il cruscottino per i comandi è dotato di un ben leggibile (anche di notte) schermino a cristalli liquidi
Ingloba due pulsanti per cambiare il livello di assistenza e per le varie funzioni
C’è anche una levetta per avviare la “camminata assistita”

Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless e fornisce una coppia massima ALLA RUOTA di 30Nm (perciò il valore non è direttamente confrontabile con le coppie generate dai motori centrali che sono calcolate sull’asse dei pedali)
Il motore spinge con forza ma è progressivo; soprattutto ai livelli bassi di assistenza, non mette mai in imbarazzo
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta quasi impercettibilmente

Il cablaggio è ordinato seppur visibile, ma questa è una necessità delle bici/bipa pieghevoli per non sollecitare troppo i cavi elettrici e meccanici nella piegatura

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili; lavora “in corrente” perciò con ogni livello di assistenza si raggiunge la velocità massima
Tale velocità, limitata dal cut-off tachimetrico, è di 29.3km/h a ruota sollevata
I livelli di assistenza, in pratica, regolano non la velocità ma la potenza del motore, simulando parzialmente il funzionamento dei sensori “torque” (cioè che controllano lo sforzo applicato ai pedali)
Ma è comunque possibile la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione dei pedali anche lenta
Con questa logica di funzionamento è ... difficile andare piano .... perchè la bipa tende via via a portarsi alla velocità massima

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 140° di rotazione dei pedali, pari a 1.23m in prima marcia: non è particolarmente rapida, poi il motore inizia spingere con vigore Questo ritardo, però, penalizza le partenze in salita
Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.83” e la velocità di uscita è piacevolmente elevata: 29.1 km/h (a batteria appena caricata)

La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente nonostante quella certa pigrizia nella primissima fase di avvio; il passo corto rende la K2 assai agile e manovrabile Si guida volentieri in città
In marcia la regolazione di velocità è piuttosto scarsa e ci si trova a dover fermare la pedalata per adeguarsi alla velocità del traffico
Il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini, sui sampietrini e sugli acciottolati delle città storiche: ruote grosse e ammo anteriore sono determinanti !

La K2 XL si difende assai bene in salita !
Il cavalcavia al 4% viene superato disinvoltamente a 24.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato
Il 10% si supera a 13.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 98W; non viene il fiatone nemmeno se la salita è lunga
La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 33kg: ancora facile per ogni tipo di ciclista
Sul 17% lo sforzo sale ancora un pochino (104W) ma non diventa “affannoso”; e anche la cadenza di pedalata rimane ad un buon livello di rendimento muscolare: 51 ped/min Per ripartire occorre mettere tutto il proprio peso sui pedali: abbiamo raggiunto il limite per questa bipa
Ma, se già in marcia, si può superare anche il 20% con uno sforzo accettabile
Sul terribile 27% della rampa del garage di prova sale se già in velocità ma siamo al limite se la salita dovesse prolungarsi

E, se la pendenza diventa impraticabile, c’è il “walk” (camminata assistita) cheè molto potente e in salita “tira” il ciclista
L’attivazione avviene tramite una levetta posta sotto al cruscottino; basta spingerla e, se si è impostato il livello 0 di assistenza, il motore si attiva immediatamente E’ il comando più comodo che abbia mai incontrato !

Ho eseguito diverse prove di autonomia Illustro quelle ai due estremi
Per prima, la classica prova “a minimo sforzo” : livello di assistenza massimo (5) e sforzo di 70W sui pedali
La velocità è rimasta per due terzi dell’autonomia sopra ai 28km/h e ho utilizzato la 7.a marcia
Il valore di autonomia utile a 20°C risulta di oltre 39 Km e l’autonomia totale di oltre 44 km corrispondente a 6.7Wh/km: buono

Seconda prova: livello 1 (perciò il minimo) con uno sforzo muscolare medio di 75W
La velocità è stata di 24km/h per quasi tutta la prova
Nel grafico si vedono le molte variazioni di velocità dovute al fatto che la centralina non “compensa” come invece avviene con quelle a controllo della tensione
Riportando i valori a 20°C si ottiene una autonomia utile di quasi 55 km e una autonomia totale di quasi 58 km
E’ un valore interessante per una batteria non particolarmente capace; anche il calcolo energetico lo conferma: appena 5.2Wh/km

Aumentando lo sforzo sui pedali, si ottiene la stessa autonomia ma a velocità media più alta
Portando i pneumatici a pressione bassa l’autonomia cala in modo sensibile ma il confort non cresce nella stessa proporzione: mi è sembrato che non ne valga la pena

La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la tendenza del motore a raggiungere sempre la massima velocità

Sugli sterrati leggeri si viaggia come se si fosse su asfalto
Anche su fondi sconnessi risulta molto confortevole : le irregolarità si sentono ma in modo morbido, senza “urti” su sella o manubrio
Su ghiaia smossa rimane assolutamente guidabile: gradevolissimo !
Sicura anche sul pericolosissimo brecciolino a bordo strada
La frenata su fondi poco consistenti rimane efficace e stabile: si arriva al blocco della ruota posteriore (senza intraversamenti spiacevoli) ma l’anteriore “morde” bene

E’ adattissima ad essere trasportata, piegata, all’interno dell’automobile, anche se le grosse gomme hanno un certo ingombro
Attenzione se si decide di alloggiarla sul portabici da auto perchè i pneumatici potrebbero non entrare negli incavi e le fascette di bloccaggio potrebbero risultare corte
Nel trasporto su scala si fa apprezzare per la comoda maniglia con cui sollevarla e per l’eccellente equilibrio
Ma il peso si fa sentire: 24.5kg (con batteria a bordo): dopo qualche gradino si avverte la fatica
Nel trasporto in treno non ci sono difficoltà salvo il peso
Entra molto facilmente negli ascensori delle stazioni

La prova dinamometrica a 18km/h senza assistenza fa rilevare uno sforzo necessario di 98W muscolari
E’ un valore che ci permette di tornare a casa senza particolare sforzo
Se si dovessero incontrare salite, bisogna armarsi di pazienza, scalare molte marce e accontentarsi di una velocità bassa

La luce anteriore è led bianco alimentata dalla batteria principale con comando su cruscottino
La luce emessa è buona per rischiarare la strada in assenza di illuminazione pubblica e non solo per essere visti
La luce posteriore, a led rossi con luce fissa, è alimentata da due batterie AAA anche di tipo ricaricabile
La visibilità risulta ottima anche lateralmente
La visibilità laterale dell’intera bipa, quando illuminata dai fari dell’auto, è modesta

Non ci sono sistemi meccanici antifurto, salvo la chiave che blocca la batteria
Essendo una bipa pieghevole è però ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti

La K2XL è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica
Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33
La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile, con un costo di 50€, fino a 5 anni con uno sconto via via decrescente sull’acquisto di una nuova batteria

Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1569€ ed il pagamento può essere anche rateizzato


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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali

Scheda valutazione






CICLISTICA

Il telaio è di tipo pieghevole monotrave , completamente in alluminio, di elevata solidità
Anche gli snodi per la piegatura sono ben robusti e senza giochi
La traversa orizzontale, di sezione elevata, alloggia la batteria e la centralina elettronica
Lo scavalco è largo ma non troppo basso (710mm)




Il peso senza batteria è di 22.6kg e la batteria pesa 1.90kg portando così il peso totale a 24.5 kg
La solidità e la gommatura “fat” si fanno sentire

La sella è di tipo “unisex” imbottita con valori diversi di morbidezza nelle varie zone e con scavo centrale



L’inclinazione e l’avanzamento sono regolabili finemente ed è risultata confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido Il diametro del cannotto è 31.8 mm: valore elevato come giusto su una pieghevole in cui la lunghezza del tubo è rilevante




La posizione in sella è a busto verticale e ci sono 670mm fra il centro sella e il centro manubrio
Si adatta facilmente a corporature minute, ma ancora di più a ciclisti di altezza elevata: la sella si può posizionare fra 630 e 1000 mm da terra
Nelle foto si vede bene che le mie ginocchia sono molto distanti dal manubrio (sono alto 171cm ma ho le gambe in proporzione un pò lunghe)




Il manubrio è dritto e le manopole hanno l’appoggio largo; il confort nella guida è buono



E’ regolabile in altezza con uno sgancio rapido (non tutte le bici pieghevoli lo consentono)
Anche a regolazione al minimo il manubrio risulta, però, piuttosto alto



La serie sterzo è a cuscinetti integrata




Il cambio è un onesto Shimano Tourney a deragliatore con 7 rapporti



Gli innesti sono sufficientemente precisi in entrambe le direzioni e, dopo la necessaria regolazione iniziale, che di solito fa il rivenditore, non mi ha mai dato problemi

Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (revoshift)
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno



Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione
A 25 km/h la cadenza di pedalata è di 66 ped/min in 7.a : siamo ben lontani dall’effetto “criceto” come qui sul Forum qualcuno definisce la pedalata molto veloce
In salita, a 50 pedalate al minuto, si marcia in 1.a a 9.5 km/h: valore ancora buono per una bipa




Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm



La ruota posteriore richiede, per lo smontaggio, l’uso di una chiave da 18mm e il distacco del connettore del motore





I pneumatici (da 20” x 3.0” ) sono di sezione elevata e vengono definiti “fat” , anche se sono in realtà al limite di questa categoria
La dimensione della gomma porta il diametro della ruota ad un valore reale di 21.3”
La scolpitura è leggera, non da fuoristrada estremo (che non è nel campo di utilizzo previsto per questo modello)
In marcia non sono rumorosi



La loro pressione di gonfiaggio massima è di 2.8bar e non sono adatti alle bassissime pressioni dei “veri” fat
La valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti




La K2 XL è dotata di ammo anteriore (non regolabile) che aumenta gradevolmente il confort di marcia su strade dissestate Nell’uso stradale ho verificato una corsa massima di 50 mm




E adesso parliamo delle sensazioni di guida perchè mi hanno sorpreso davvero positivamente:
Sulla discesa al 10% che percorro per saggiare la stabilità, sono arrivato a 50.5 km/h .... e non me ne sono nemmeno reso conto per l’ottima stabilità e guidabilità di questa bipa !
Le proporzioni del telaio, l’assenza di svirgolamenti o di giochi e la gommatura larga rendono la guida stabile, sicura e piacevole come se si fosse su una moto
Lo sterzo è morbido e il controllo della traiettoria risulta molto preciso
Ho avuto la sensazione di cavalcare una bici con ruote da almeno 26 pollici

Sugli sterrati leggeri è come viaggiare su asfalto: confortevole e guidabile con sicurezza
Non si avverte nemmeno il pericolosissimo brecciolino che si forma ai lati delle strade

La marcia senza mani è del tutto stabile, ma la reattività del telaio corto la rende poco consigliabile

:-) penso si sia capito che mi è piaciuto molto guidarla: mi restituiva una sensazione di stabilità tutta diversa da quella abituale delle bici pieghevoli, conservandone però la manovrabilità


Aggiungo una nota:
Nelle prove ho tenuto i pneumatici a 1.8/2.0 bar (anteriore/posteriore)
portando i pneumatici a pressione molto bassa (1.0/1.1) il confort di marcia si incrementa ma non in modo significativo e vedremo invece che i consumi salgono vertiginosamente; inoltre la bipa diventa un pò “riluttante” ad entrare in curva: non lo consiglio


Il cavalletto è monopiede e mantiene stabile il mezzo; non consente la rotazione completa dei pedali




Faccio notare che questo modello non è dotato di portapacchi
E’ possibile applicarne uno con fissaggio al tubo sella, ma in questo modo si ostacola la ripiegabilità
Meglio pensare ad uno zainetto o al massimo ad una borsa anteriore sganciabile rapidamente

I parafanghi sono efficaci ma non quanto le dimensioni farebbero pensare (alla Italwin mi hanno detto che valuteranno un posizionamento più efficace)

La corona è dotata di un disco di sicurezza per evitare che i pantaloni si impiglino e si sporchino




I pedali sono pieghevoli, in resina e le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri





La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
Qui ad esempio il campanello di tipo “anulare”






IMPIANTO FRENANTE

L’impianto frenante è realizzato con un sistema a dischi con comando “ibrido” meccanico-idraulico
Significa che c’è il comando meccanico (col cavo coassiale) fino alla zona del freno ma le pinze premono idraulicamente sul disco perchè il filo aziona una pompa ad olio montata sul corpo stesso del freno
E’ una soluzione che ben si adatta ad una pieghevole, dove i tubetti idraulici soffrirebbero nella zona della piegatura e consente una pressione più consistente delle pastiglie sul disco rispetto al solo comando meccanico
Forse il limite di questo sistema è nella vicinanza del serbatoio alla zona che genera il calore che (su altri impianti di questo tipo) ha creato problemi in un uso molto intenso
In definitiva, se questo sistema non è il massimo su una bici da downhill, si presta assai bene ad una bici più stradale

I dischi sono entrambi da 160mm : ben proporzionati per una ruota di piccolo diametro






Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe operano il cut-off del motore tramite un sensore posto sul cavo
(vedi più avanti in “Cablaggi”)
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra




La frenata è potente e modulabile
Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4.10m: abbondantemente meno di quanto prescritto dalle normative ma non da primato: come spesso rilevato, gli impianti a disco non brillano nella frenata “di panico”
Si manifesta il bloccaggio della ruota posteriore, ma nessun intraversamento e nessuna tendenza a ribaltarsi

Italwin K2XL - frenata



Ho provato anche la frenata da altre velocità: da 28km/h lo spazio di frenata è diventato di 5.10m ;
da 23.7km/h si è ridotto a 3.90m
Notare come un piccolo aumento della velocità porti ad un elevato aumento nello spazio di frenata .... :-) meditiamo gente !

La frenata è comunque efficace soprattutto in discesa dove restituisce una ottima sensazione di tranquillità
Anche strapazzando i freni non ho rilevato affaticamenti o irregolarità

Su fondi sterrati o scivolosi si modula con facilità la frenata E i pneumatici larghi consentono una grande efficacia dei freni anche in queste difficili condizioni



RIPIEGABILITA’

Ecco: il filmato mi ritrae mentre eseguo le manovre di piegatura per la prima volta su questa bipa
Difatti mi impapero e devo fare i conti con la cerniera del telaio che – nuovissima – era ancora piuttosto dura
Nonostante tutto ciò, il tempo che ho impiegato per la piegatura e per la riapertura è meno di 40 secondi
Chiunque farà più veloce di me !!!

Italwin K2XL - piegatura



Ecco il dettaglio della cerniera del manubrio (con un nottolino di sicurezza)






e questa è la robusta cerniera del telaio (anche questa con la sicurezza)




qui si vedono bene i contatti elettrici che si innestano nella chiusura




Le dimensioni da ripiegata sono di 50 x 90 x h75 cm




Quando è piegata può essere movimentata sulle sue ruote, ma per poterlo fare agevolmente occorre bloccare il telaio nella posizione di chiusura con una cinghia




La prova in auto è diventata, a partire da questo test, più severa: dalla Renault Clio dal bagagliaio non certo generoso, la mia consorte è passata alla più compatta Hyundai i10 che di spazio ne ha ancora meno



Per alloggiare la K2 ho dovuto abbattere gli schienali dei posti posteriori, ma a questo punto avanza molto spazio per altri bagagli







Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte posteriore del tubo orizzontale
La sua posizione è completamente protetta e sfrutta il metallo del telaio per dissipare il calore prodotto




La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti



BATTERIA

La batteria che equipaggia la K2 XL è al Litio 36V 9.6Ah 345Wh



E’ alloggiata nella traversa orizzontale del telaio e vi si accede aprendo la cerniera come per piegare la bipa
Per sfilarla, una volta aperta la cerniera, occorre far retrarre il perno di bloccaggio usando la chiave che va inserita sotto al telaio
La serratura è in un punto non visibile se non accucciandosi , ma dopo alcune volte si trova l’innesto della chiave anche al tatto



nella foto si vede anche il connettore di ricarica che soffre delle stesse difficoltà quando si deve inserire lo spinotto

Una volta sbloccata la serratura, occorre togliere la chiave altrimenti la batteria non esce Poi, anche aiutandosi con una piccola maniglia a scomparsa, si può sfilare la batteria con tutta facilità
I contatti, infatti, si staccano aprendo la cerniera e l’estrazione è facilissima



Anche il reinserimento non presenta alcuna difficoltà, salvo quella già detta data dalla posizione della serratura




La batteria si trasporta molto facilmente sottobraccio e il suo peso è molto contenuto (1.9kg)




La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica e sul corpo della batteria non c’è l’indicatore di carica
Se ci viene il dubbio di avere caricato o meno la batteria dobbiamo inserirla nella bipa e accendere la centralina per poter controllare
Ecco la zona della serratura e del connettore di ricarica



Qui si vedono i contatti sulla batteria: sono incassati, ma attenzione a riporla con altri oggetti metallici perchè rimangono sempre sotto tensione






Nota importante:
la chiave, durante la marcia, non deve essere lasciata inserita nella serratura altrimenti, con gli scossoni, si rischia che fuoriesca dalla serratura e che si perda

Se si utilizzano due batterie, ricordarsi di avere con se le chiavi di entrambe !!!!!!

La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo
Pesa 580 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria, da completamente scarica, in 5 ore e 16 minuti
La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se (pesa 580g)
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Il cruscottino per i comandi è dotato di un ben leggibile schermino a cristalli liquidi
Ingloba due pulsanti per cambiare il livello di assistenza e per le varie funzioni
C’è anche una levetta per avviare la “camminata assistita” di cui parlerò meglio nel paragrafo dedicato
Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole



Per la notte, è retroilluminato e ben leggibile
I pulsanti invece rimangono bui e occorre trovarli al tatto



Fornisce l’indicazione della velocità e dei chilometri percorsi (odometro e trip)
Una barra indica il livello di carica della batteria (è una indicazione voltmetrica media) ed è mostrato il livello di assistenza selezionato fra i cinque disponibili (più il livello “zero” cioè assistenza disinserita)

L’odometro segna circa il 7% in meno del reale; perciò i chilometri percorsi e la velocità sono ... pessimistici
(probabilmente questo errore verrà eliminato a breve)

I pulsanti sono ben distanziati e sufficientemente rilevati: agevole identificarli al tatto e azionarli anche con i guanti;
si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio



MOTORE

Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless e fornisce una coppia massima ALLA RUOTA di 30Nm
(attenzione che essendo una coppia misurata alla ruota, non è direttamente confrontabile con le coppie generate dai motori centrali che sono calcolate sull’asse dei pedali)





Il motore spinge con forza ma è progressivo; soprattutto ai livelli bassi di assistenza, non mette mai in imbarazzo

Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta quasi impercettibilmente

Italwin K2XL - rumore in marcia


Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota



CABLAGGI

Il cablaggio è ordinato seppur visibile, ma questa è una necessità delle bici/bipa pieghevoli per non sollecitare troppo i cavi elettrici e meccanici nella piegatura



I cavi sono presto inguainati e proseguono sotto alla traversa del telaio





Il sensore del cut-off dei freni non è sulle leve (come di consueto) ma è in questa scatolina ubicata poco dopo il manubrio che ha anche la funzione di raggruppare i cavi



Questo è il connettore del cavo del motore



Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato opposto alla corona ed è inscatolato (perciò ben protetto)






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 5 disponibili
E’ presente la funzione ”camminata assistita” (detta spesso “walk”)

Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata
La centralina lavora “in corrente” perciò con ogni livello di assistenza si raggiunge la velocità massima
Tale velocità, limitata dal cut-off tachimetrico, è di 29.3km/h a ruota sollevata

I livelli di assistenza, in pratica, regolano non la velocità ma la potenza del motore, simulando parzialmente il funzionamento dei sensori “torque” (cioè che controllano lo sforzo applicato ai pedali)
Ma è comunque possibile la “pedalata simbolica” cioè la semplice rotazione dei pedali anche lenta

Con questa logica di funzionamento è ... difficile andare piano .... perchè la bipa tende via via a portarsi alla velocità massima
Anche a livello 1 con zero sforzo muscolare, si viaggia comunque a 24km/h
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
Invece è possibile modulare il proprio sforzo fra “niente” e “tutto” a seconda delle proprie scelte atletiche

Italwin K2XL - avvio assistenza al banco





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina col pulsante sul cruscottino e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.39 giri di pedale (140°) pari a 1.23m in prima marcia: non è particolarmente rapida (però la batteria lo apprezza perchè la farà vivere a lungo)
Poi il motore inizia spingere con vigore (e nel paragrafo successivo si possono apprezzare i numeri)
Questo ritardo, però, penalizza le partenze in salita

Italwin K2XL - avvio assistenza su strada


Non esiste una funzione “soft-start” : la “levetta” del walk agisce solo se il livello di assistenza è “zero”



ACCELERAZIONE

Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.83”
e la velocità di uscita è piacevolmente elevata: 29.1 km/h
(questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica)
E’ una ottima accelerazione che consente di arrivare all’altro lato dell’incrocio insieme agli scooter e tenendo alle spalle il traffico automobilistico

Ho eseguito la prova anche con il livello minimo di assistenza, per vedere quanto diminuisce l’accelerazione; il tempo si allunga a 12.0” perciò si arriva al traguardo dei 50 metri due secondi dopo



NEL TRAFFICO

La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove disinvoltamente;
il passo corto rende la K2 assai agile e manovrabile
Si guida volentieri in città, nonostante quella certa pigrizia nella primissima fase di avvio
In marcia la regolazione di velocità è piuttosto scarsa e ci si trova a dover fermare la pedalata per adeguarsi alla velocità del traffico
Il cambio a 7 rapporti consente, invece, di trovare facilmente la giusta cadenza
L’attacco dell’assistenza non è mai brusco e non mette in imbarazzo nemmeno nelle manovre a raggio stretto

Il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini: ruote grosse e ammo anteriore sono determinanti !
In realtà le buche e le asperità non vengono cancellate, ma diventano “morbide”, senza la sensazione di urto
Rimane molto confortevole anche sui sampietrini e sugli acciottolati delle città storiche



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

La K2 XL si difende assai bene in salita !

Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative




La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo, ma per avere “scatto” è meglio ricordarsi di inserire una marcia corta prima di fermarsi

La marcia in piano può avvenire anche semplicemente facendo ruotare i pedali a zero sforzo (pedalata simbolica)

Il cavalcavia al 4% viene superato disinvoltamente a 24.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali, perciò con qualsiasi rapporto innestato
La ripartenza richiede una pressione sui pedali leggera (25kg in 4.a)

Italwin K2XL - cavalcavia al 4 %



Il tratto di prova al 10% si supera a 13.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 98W; non viene il fiatone nemmeno se la salita è lunga
La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 33kg: ancora facile per ogni tipo di ciclista

Italwin K2XL - salita 10 %



Sul tratto al 13.5%; si sale in 1.a ad 11.5km/h e con uno sforzo praticamente invariato (100W)
Nella ripartenza si avverte il ritardo nell’avvio dell’assistenza e bisogna spingere con 42kg per un buon paio di secondi
(il “lato-b” comincia a staccarsi dalla sella)

Italwin K2XL – tratto salita al 13.5 %



Sul 17% lo sforzo sale ancora un pochino (104W) ma non diventa “affannoso”; e anche la cadenza di pedalata rimane ad un buon livello di rendimento muscolare: 51 ped/min
La spinta per ripartire sale a 61kg: il “posteriore” si stacca dalla sella e lo sforzo deve prolungarsi per alcuni secondi
Nel filmato sono partito dal piano perchè, avendo una mano occupata dalla fotocamera, non ce la facevo ad avviarmi direttamente sul 17%

Italwin K2XL – tratto salita al 17%



Ho messo alla prova questo modello anche sul 20%
Il risultato è che richiede, per salire, 27 kg applicati ai pedali: è uno sforzo ancora accessibile ma la cadenza di pedalata scende a valori un pò lenti (44ped/min)
La ripartenza è impegnativa: siamo fuori dal range di questa bipa
Nel filmati si vede che per ripartire ho dovuto prendere la salita in diagonale

Italwin K2XL – tratto salita al 20%



Come sempre, ho provato anche a salire sul terribile 27%: sale se già in velocità ma siamo al limite se la salita dovesse prolungarsi

Italwin K2XL - rampa al 27%



In definitiva si vede che la K2 XL è adatta anche a città con sensibili dislivelli che vengono affrontati senza farci grondare di sudore e senza farci venire male ai polpacci
Come si vedrà nel paragrafo successivo, se la pendenza diventa eccessiva ci viene in soccorso la “camminata assistita”



CAMMINATA ASSISTITA

Questo modello ha il più comodo comando per la camminata assistita (“walk”) che finora abbia incontrato nei test
L’attivazione avviene tramite una levetta posta sotto al cruscottino; basta spingerla e, se si è impostato il livello 0 di assistenza, il motore si attiva immediatamente



La velocità in piano si assesta sui 6 km/h perciò esattamente entro il limite fissato del codice della strada, ma è un pò veloce per il passo umano; altrettanto è così facile attivarla e disattivarla che si può facilmente ottenere l’andatura che più ci aggrada

Come si può apprezzare nel filmato, è molto potente e in salita “tira” il ciclista anche su pendenze estreme
(ringrazio Micina per la sua gentile apparizione nel film)

Italwin K2XL - camminata assistita


Perciò se la pendenza è davvero esagerata o se il fondo stradale non ci permette di stare in sella, questa funzione ... ci toglie dai guai



VELOCITA’ e AUTONOMIA

La velocità a ruota sollevata risulta uguale con ogni livello di assistenza sia per il tipo di centralina sia perchè interviene il cut-off tachimetrico
Su strada il primo livello consente di viaggiare a 24 km/h; con tutti i livelli successivi la velocità si assesta a 28.5km/h

Come avevo detto, ho avuto disponibile la K2 per tutto il periodo delle vacanze natalizie
E così ho fatto ben 5 prove di autonomia per capire meglio come si comporta questa centralina che controlla il motore in corrente, simulando parzialmente il sensore di sforzo
E ho anche fatto una prova con i pneumatici gonfiati a bassa pressione

Cominciamo con la classica prova “a minimo sforzo” : livello di assistenza massimo (5) e sforzo di 70W sui pedali
La velocità nel primissimo tratto è risultata di circa 28km/h: è una ottima velocità, al limite di quanto previsto dal codice della strada
La velocità è rimasta per due terzi dell’autonomia sopra ai 28km/h e ho utilizzato la 7.a marcia
In totale, con una fredda temperatura esterna di 3°C, ho rilevato una autonomia utile di poco più di 30km e una autonomia totale di 34.6km
Riportando il valore alla temperatura di riferimento, cioè a 20°C, calcolo che l’autonomia utile normalizzata sia di oltre 39 Km e una autonomia totale di oltre 44 km
Il consumo elettrico è risulterebbe 6.7Wh/km: buono





Seconda prova: livello 1 (perciò il minimo) Lo sforzo muscolare che ho esercitato è stato di 70W quando in velocità ma le fasi di accelerazione sono diventate lunghe e quando il terreno era in leggero falsopiano ho dovuto aumentare lo sforzo per evitare vistose perdite di velocità
Calcolo uno sforzo medio (sopportabilissimo senza “traspirare”) di circa 75W
La velocità è stata di 24km/h per quasi tutta la prova
Nel grafico si vedono le molte variazioni di velocità dovute alla condizione della strada e appunto al fatto che la centralina non “compensa” come invece avviene con quelle a controllo della tensione
A 5°C ho percorso 43.5 km utili e poi sono arrivato a quasi 46 km a prestazioni decrescenti
Riportando i valori a 20°C si ottiene una autonomia utile di quasi 55 km e una autonomia totale di quasi 58 km
E’ un valore interessante per una batteria non particolarmente capace; anche il calcolo energetico lo conferma: appena 5.2Wh/km





Ho poi eseguito una prova sempre al livello 1 ma aumentando lo sforzo sui pedali per mantenere una velocità di 25 km/h; mediamente ho utilizzato uno sforzo di circa 90W
L’autonomia non è aumentata, ma è aumentata la velocità media

Nella prova successiva ho mantenuto il livello di assistenza a 1 ma ho cercato di andare alla minima velocità,
Ancora una volta i valori di autonomia non sono aumentati : la velocità è scesa a 23km/h ma è diminuito lo sforzo che ho applicato ai pedali (70W medi)

Perciò con questa centralina a controllo in corrente, variando lo sforzo sui pedali, si riesce a variare la velocità di marcia ma non si cambia l’autonomia

Ecco i grafici delle due prove






Con i livelli intermedi (da 2 a 4) il comportamento è analogo a quanto rilevato nella prova a livello 5: medesima velocità “di crociera” perchè limitata dal cut-off tachimetrico
Le fasi di accelerazione diventano più lunghe e perciò bisogna aiutare muscolarmente per tempi via via più lunghi


Per ultima, ho rieseguito la prima prova (livello 5 e 70W muscolari) ma con una pressione dei pneumatici a 1.0 bar invece di 2.0

Il confort di marcia sulle asperità è migliorato ma non in modo eclatante e in più ho rilevato una certa “riluttanza” della bipa ad entrare in curva
L’autonomia, come prevedibile, è diminuita: 30 km utili (contro 39 km) e 35 km totali (contro 44.6) a 20°C
In definitiva, a mio parere, non vale la pena di guadagnare quel pò di confort in più





In conclusione, la K2 XL ha una ottima velocità e una ottima autonomia e consente di fare esercizio muscolare oppure di arrivare alla destinazione freschi e riposati anche col solleone, cosa che - per una pieghevole perciò destinata a percorrenze non troppo impegnative - è una ottima caratteristica
Non si può però fare come con le centraline a controllo di sforzo con cui aumentando lo sforzo si mantiene la velocità ma si allunga l’autonomia
Ma non è difetto: è solo una caratteristica da valutare



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia non è agevole perchè la K2 XL – come già detto – tende a raggiungere la massima velocità con qualsiasi livello di assistenza
Se il nostro compagno/a di viaggio è più lento di noi bisogna frequentemente fermare la propria pedalata per far perdere velocità alla bipa



MARCIA SU FONDI STERRATI

Sugli sterrati leggeri la K2 XL viaggia come se si fosse su asfalto: non si avvertono vibrazioni sul manubrio o sulla sella ma invece procede “liscia” e confortevole

Anche su fondi sconnessi risulta molto confortevole : le irregolarità si sentono ma in modo morbido, senza “urti” su sella o manubrio

Su ghiaia smossa rimane assolutamente guidabile: gradevolissimo !

Sicura quando si mettono le ruote sul pericolosissimo brecciolino a bordo strada: non ci si accorge che ci sia anche se si deve sterzare (ma non troppo bruscamente perchè nemmeno i pneumatici grossi possono cambiare le leggi della fisica)

La frenata su fondi poco consistenti rimane efficace e stabile: si arriva al blocco della ruota posteriore (senza intraversamenti spiacevoli) ma l’anteriore “morde” bene

Il grosso spessore dei pneumatici fa aumentare il diametro della ruota e consente di superare agevolmente anche ostacoli come bassi cordoli o buche profonde senza perdere il controllo della guida

Non dimentichiamo che, nel caso il fondo stradale sia davvero difficile, è sempre possibile farsi aiutare consistentemente scendendo dalla bipa e usando la funzione “walk” con la sua comodissima levetta di attivazione



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

E’ adattissima ad essere trasportata, piegata, all’interno dell’automobile, anche se le grosse gomme hanno un certo ingombro
Attenzione se si decide di alloggiarla sul portabici da auto perchè i pneumatici potrebbero non entrare negli incavi e le fascette di bloccaggio potrebbero risultare corte

Nel trasporto su scala si fa apprezzare per la comoda maniglia con cui sollevarla e per l’eccellente equilibrio che consente di portarla con una sola mano; anche la maneggevolezza è piacevolmente buona
Ma il peso si fa sentire: 24.5kg (con batteria a bordo): dopo qualche gradino si avverte la fatica

Italwin K2XL - trasporto su scala



Nel trasporto in treno non ci sono difficoltà salvo il peso
Entra molto facilmente negli ascensori delle stazioni
Essendo corta e compatta, si può portare fino ai gradini del vagone senza piegarla perciò assai comodamente
Per farla salire a bordo consiglio di piegare il solo manubrio e i pedali, così l’ingombro latrale rimane molto contenuto e questo facilita l’ingresso dalle porte che sono generalmente piuttosto strette
E così si può utilizzare la comoda maniglia sul telaio




A bordo l’ho sistemata, senza che il capotreno sollevasse obiezioni, sulla piattaforma del vagone tenendo piegato solo il manubrio
Ricordo che le pieghevoli possono viaggiare in treno senza il biglietto specifico per il trasporto bici, perciò si può salire su qualsiasi vagone
Invece sulle Frecce (o sugli Italo) gli spazi dei vani bagagli sono molto contenuti e difficilmente troveremmo posto per alloggiarla



(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)



PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di una efficiente ruota libera e oppone una debolissima resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo

Italwin K2XL - scorrevolezza ruote



La prova dinamometrica a 18km/h senza assistenza (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) conferma tale scorrevolezza ma evidenzia anche il maggior attrito che fanno i grossi pneumatici: occorrono 98W muscolari
E’ un valore che ci permette di tornare a casa senza particolare sforzo
Se si dovessero incontrare salite, bisogna armarsi di pazienza, scalare molte marce e accontentarsi di una velocità bassa

Di solito metto una foto di come si presenta la bipa senza batteria, ma essendo la batteria stessa completamente inserita nel telaio, non si noterebbe alcuna differenza



IMPIANTO LUCI

La luce anteriore è led bianco alimentata dalla batteria principale con comando su cruscottino
Il fanale è il modello Kendo della Spanninga ed emette un fascio luminoso ampio ed omogeneo



La luce emessa è buona per rischiarare la strada in assenza di illuminazione pubblica e non solo per essere visti




La luce posteriore, a led rossi con luce fissa, è alimentata da due batterie AAA anche di tipo ricaricabile
L’apertura del vano batterie non presenta difficoltà e non sono necessari attrezzi



La visibilità risulta ottima anche lateralmente; nella foto si vede in confronto con il (potente) faro anteriore



L’impianto luci dell’esemplare sotto test non è quello definitivo perchè manca il catadiottro rosso posteriore


L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la K2 lateralmente con i fari:
si nota bene la presenza della luce posteriore, ma la visibilità complessava non è molto elevata: si affida solo ai catadiottri fissati ai raggi delle ruote






ANTIFURTO

La K2 XL non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio

Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso






ACCESSORI

Purtroppo questo telaio non prevede il montaggio di un portapacchi
Al massimo si può montare una borsa anteriore (ma attenzione alla piegatura)
Lo zaino è praticamente d’obbligo per portare le piccole cose di ogni giorno (come ad esempio un poncho per i giorni di pioggia)

I normali accessori da bicicletta pieghevole sono montabili senza problemi

L’adozione di un seggiolino per bimbi è, per quanto detto, preclusa



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La K2XL è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica
Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33
Sul telaio è riportata la conformità alla normativa 15194 relativa all’assistenza elettrica




La garanzia è di 2 anni
Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi estendibile, con un costo di 50€, fino a 5 anni con uno sconto via via decrescente
sull’acquisto di una nuova batteria

https://www.italwin.it/wp-content/uploads/2018/02/GARANZIA_BATTERIE_ITALWIN.pdf


Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1569€ ed il pagamento può essere anche rateizzato




CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

Essendo pieghevole, è molto adatta al trasporto in auto o nel gavone dei camper, ma bisogna valutare le sue dimensioni da piegata per via dei grossi pneumatici

In considerazione della sua piccola lunghezza, è adatta ad essere portata in casa anche se si abita o si lavora ai piani alti perchè entra facilmente negli ascensori (preservandola così dai furti)

Veloce ed agile, ben si presta ad un uso urbano e permette di arrivare a destinazione senza sudare anche in estate

L’autonomia è buona ed adatta anche al turismo; in questo caso l’ottima capacità di affrontare fondi dissestati o difficili consente di utilizzarla senza i tipici limiti delle ruote di piccolo diametro
Proprio per il fatto che sembra avere ruote di dimensione “normale”, si può pensare di utilizzarla anche in itinerari lunghi; in questo caso sarebbe conveniente pensare ad una seconda batteria che (visto il peso non eccessivo di 1.9kg ) potrebbe trovare posto nello zaino ... con l’impermeabile e la merenda
Con due batterie si possono affrontare percorsi più lunghi di quanto sopporti il nostro “fondoschiena” :-)
In alternativa alla doppia batteria, si può portare con se il ben più leggero caricabatteria (580g) e ricaricare –parzialmente- durante la pausa gastronomica (si recuperano 15 chilometri di autonomia per ogni ora di ricarica)

Adatta anche a gite che prevedono un trasferimento in treno
Meno adatta ad essere portata in treno quotidianamente per via del peso

Utile anche per muoversi in città collinari per via della sua buona capacità di scalare senza farci venire il fiatone

Ben adatta anche ai centri storici con pavimentazioni ... medievali

In definitiva un mezzo eklettico (se mi passate il gioco di parole) adatto anche ad un uso da parte di più membri della famiglia per la rapidità di adattamento dell’altezza della sella e del manubrio



NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera


25   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Italk2 Inserito il - 13/10/2019 : 17:08:14
Grazie per le risposte!!!

La corona credo proprio di cambiarla, il problema è che le ruote da 3" fanno molto attrito e quando sono in falsopiano o leggera discesa non riesco proprio a spingere neanche con la marcia più dura e la bici va piano. Ovviamente si parla di una sensazione personale ma in quella condizione specifica, senza pedalata assistita perché leggermente sopra allo stacco del motore elettrico, mi sento piantato. Nelle discese più ripide questo problema si sente meno (l'altra volta ero con la mia ragazza che ha una bici normalissima e non riuscivo assolutamente a starle dietro nelle discesine e lei non pedalava neanche).
Per la questione sblocco velocità me ne farò una ragione… mentre per la batteria sono intenzionato a prenderne una su aliexpress, ho inviato diverse domande al negozio online, mi parlano di Celle Samsung 18650 da 3500 mAh (10S4P), il valore di corrente massima di scarica continua tra i 15A ed i 20A, l'altro dato per la corrente massima per 5 secondi non è dichiarato, il prezzo totale compreso di spedizione è di 233€.

So che è un piccolo azzardo farmele arrivare da un rivenditore asiatico online, ma l'Italwin non mi risponde nulla in merito, ho inviato mail, scritto su messanger, al telefono non rispondono…. vorrei una batteria più capiente e non so neppure se loro possono fornirmela, il negoziante fa lo gnorri e non mi dice nulla.
Pix chiedevo per la centralina della batteria perché ho letto che alcune di esse hanno impostato un limite per l'amperaggio. Non essendo troppo ferrato non vorrei comprare una batteria inutilizzabile.



pixbuster Inserito il - 12/10/2019 : 01:31:29
Ecco ho trovato il datasheet di una delle mie batterie: si vedono dichiarati entrambi i valori : corrente massima continua e corrente massima per 5 secondi

pixbuster Inserito il - 12/10/2019 : 01:23:19
Italk grazie e benvenuto

Allora: con la corona da 52, a 28.5 km/h, hai una candenza di pedalata di 75 ped/min
Se passi alla 60 la cadenza scenderebbe a 65 ped/min che è decisamente più tranquilla
Però in salita perderesti un 3% di pendenza massima: se i tuoi percorsi non prevedono salite sopra al 12-15% non sarebbe importante ma se hai tratti con pendenze superiori ti penalizzerebbe

Per la velocità massima credo proprio che non ci sia niente da fare: bisognerebbe forse cambiare centralina (e display) perchè l'attuale ha il cut-off della velocità nel firmware e non si può modificare

Per la batteria non ci sono assolutamente problemi a metterne una con più capacità (è come avere un serbatoio più grosso su una automobile)
Però assicurati che il pacco che compri abbia una corrente massima elevata per non farlo affaticare in salita
Riferisciti alla "corrente massima continuativa" e non a quella "massima di picco" e controlla che non sia inferiore a 15A
Ma su questo argomento spero ti diano informazioni più precise i nostri amici ricellatori che sanno tutto delle batterie
luc_maz48 Inserito il - 11/10/2019 : 19:08:20

Benvenuto!

Buona la 1^ domanda, sono interessato a seguire!
La 2^ non bene, poi (secondo me), è meglio che renda/vada meglio per la salita no?
La 3^ (non sono un tecnico), però 9,6Ah sono proprio pochini 345Wh per chi la usa in salita!
Certo una nuova batteria con 504Wh è altra cosa! A che prezzo?

Grazie e buona serata.

Italk2 Inserito il - 11/10/2019 : 13:47:29
Ciao Pix, da luglio ho acquistato la Italwin K2 xl, mi piace molto, ho alcune cose da chiederti. Innanzitutto complimenti per la tua super recensione!!! Ho trovato che l'ebike anche in assistenza 1 in piano mi porta al limite di velocità, se voglio spingere sui pedali quasi non riesco perché anche con la marcia più dura comunque la pedalata gira quasi a vuoto. Avevo pensato di sostituire la corona da 52 denti davanti con una da 60. Potrebbe aiutarmi ad "allungare" le marce.
Un'altra cosa riguarda la velocità e la batteria. Mi piacerebbe incrementare la velocità massima dell'ebike, sai se c'è il modo di settare dal display questo parametro? Ora stacca a 28,5 km/h vorrei aumentare la velocità a 32/35 km/h, so che è illegale però stare sui 28/29 e sentire la bici che attacca e stacca in continuazione non mi piace molto. Per la batteria ho fatto qualche prova e più o meno i dati ricalcano i tuoi (sono a Genova, non è che qui ci sia tanto piano, quindi l'autonomia media andando in pas 1 è di circa 45 km, peso 75 kg), vorrei aumentare l'autonomia, ho trovato su internet un sito che mi farebbe il pacco batteria con celle Samsung a 36V, 14Am ad un buon prezzo. Attualmente la batteria è da 36v, 9.6 Am. Secondo te la centralina riesce a gestire questo aumento di amperaggio? in questo modo riuscirei a percorrere circa 65 km. Se dovessi fare un giro lungo potrei portarmi dietro entrambe le batterie così da stare tranquillo, potrei fare circa 110 km!!!

Grazie di tutto Ciao!!!
Ignivinicius Inserito il - 13/03/2019 : 19:23:03
Salve pix ho un budget di 3000€ potresti indicarmi una bici pieghevole elettrica . Ti elenco alcune caratteristiche che cerco : leggerezza, motore silenzioso, confort per strada asfaltate con buche. Ho due discopatie è una cervicale ed una lombare e sono basso 1.60 Quindi non so so cosa mi conviene prendere come postura. Grazie in anticipo
tommaso52 Inserito il - 13/03/2019 : 19:13:54
complimenti per il test!
poteva essere la bici adatta per l'uso in camper che ne faccio io..peccato solo per la posizione eretta perchè le mie discopatie non ne avrebbero beneficiato!
leonardix Inserito il - 03/03/2019 : 09:40:48
Grazie Pix, un bel test per una bipetta da andirivieni cittadino o da pendolare!
Sempre preciso ed interessante
bubunapoli Inserito il - 03/03/2019 : 09:37:26
"se la K2 avesse un centrale, per avere la stessa spinta al suolo (con i medesimi rapporti del cambio)
il gruppo motore dovrebbe esplicare una coppia di 56 Nm"

più chiaro di cosi...!
Barba 49 Inserito il - 03/03/2019 : 08:32:47
Ottimo, grazie!!!
pixbuster Inserito il - 02/03/2019 : 23:25:55
Si Barba, hai perfettamente ragione ad avere quelle perplessità e a dire che bisogna valutare caso per caso

Il calcolo non è difficile:

calcoliamo il raggio delle due ruote
raggio[m]= diametro[pollici] * 0.0254 / 2

perciò con ruota da 28" abbiamo un raggio di 0,3556 metri
con ruota da 21 abbiamo un raggio di 0,2667

per calcolare la spinta al suolo la formula è:
(Nm / 9,8) / raggio[m]

perciò:
con ruota da 28" e 46Nm abbiamo 13,20 kg di spinta
con ruota da 21" e 36Nm abbiamo 13,77 kg di spinta

perciò guadagnamo il 4.3% che non è una gran cosa ma che comunque si sente
A questo incremento nel valore della spinta al suolo va poi sommato il miglior rendimento dato dal minor rapporto di riduzione fra motore e ruota


Però il presupposto era che si scegliessero motori con la stessa coppia, non motori uguali ma con rapporti di riduzione interna diversi (e perciò coppie diverse)



Poi rispondo indirettamente a CO2: qui stiamo parlando di coppia di spunto (ed è il valore che tutti i costruttori dichiarano) che è quella che ci permette di partire in salita

Quando poi il motore inizia a girare, la coppia cala per ogni tipo di motorizzazione e, per andare più o meno veloci in salita, diventa fondamentale la potenza di picco

Con la mia nota volevo evidenziare che il solo valore della coppia non è così significativo perchè bisogna calcolare tutto il cinematismo


E per fare un ultimo calcolo:
se la K2 avesse un centrale, per avere la stessa spinta al suolo (con i medesimi rapporti del cambio) il gruppo motore dovrebbe esplicare una coppia di 56 Nm







andrea 104KG Inserito il - 02/03/2019 : 21:00:25
Infatti mi lascia un po' sconcertato che non si arrampichi meglio..
Complimenti come sempre al nostro superpix!
Barba 49 Inserito il - 02/03/2019 : 16:45:20
Verissssssimo!!!

Solo che non ne conosco le caratteristiche di RpM e coppia...
MilleMiglia Inserito il - 02/03/2019 : 12:00:18
Il Nine c’è anche 5*12 (coppiosissimo) e 12*5 (lunghissimo)
claudio02 Inserito il - 02/03/2019 : 09:09:32
Barba 49 ha scritto:
sulle ruote di diametro piccolo per poter raggiungere la stessa velocità (mettiamo i 25Km/h legali) vengono montati motori con avvolgimenti diversi e coppia pertanto inferiore,


forse sbaglio ma la coppia nn dovrebbe essere inferiore, ma spostata ad un diverso regime di giri
Barba 49 Inserito il - 02/03/2019 : 07:29:39
Una cosa mi ha sempre lasciato perplesso su questo argomento: Prendendo per buono il fatto che a parità di coppia motrice una ruota di diametro inferiore fa "aumentare" i chilogrammi effettivi di spinta (e su questo non ci piove) occorre però ammettere che sulle ruote di diametro piccolo per poter raggiungere la stessa velocità (mettiamo i 25Km/h legali) vengono montati motori con avvolgimenti diversi e coppia pertanto inferiore, quindi bisognerebbe fare un po' di conti accurati per vedere se alla fine questo presunto vantaggio è reale...

Faccio un esempio per motori che conosco bene, i Nine 205 si trovano in cinque versioni: Si parte dal lentissimo 6*10 (22Km/h su ruota da 28" a 36V e 52Nm di coppia) per passare al 7*9 (27Km/h e 46Nm), poi all' 8*8 (35Km/h e 41Nm) quindi al 9*7 (38Km/h e 36Nm) per arrivare al velocissimo 10*6 (42Km/h e 30Nm)... Se io voglio una bici a norma di legge posso usare un 7*9 su ruota da 28" (27Km/h) oppure un 9*7 su ruota da 21" (sempre 27Km/h) ma il 7*9 ha una coppia di 46Nm, mentre il 9*7 ne ha solo 36: Siamo certi che a conti fatti il 9*7 su ruota da 21" arrampichi meglio del 7*9 su ruota da 28"???

Lascio a Pix un compitino da fare a casa quando avrà voglia e tempo, sono veramente curioso!!!
pixbuster Inserito il - 01/03/2019 : 23:20:34
Grazie dell'apprezzamento

---

Vorrei fare una precisazione tecnica sulla coppia: essa è l'espressione della "forza torcente" che agisce su un certo asse (ad esempio l'asse dei pedali sui motori centrali e quello della ruota sui motori hub)

Ma quello che ci fa "muovere" non è la coppia bensì la spinta che la ruota esercita sulla strada

Allora:
la coppia di un motore centrale va divisa o moltiplicata per il rapporto del cambio inserito; se ad un giro di pedale corrisponde un giro di ruota (perciò con un rapporto molto corto tipico dei rapporti corti delle MTB) anche la coppia è uguale su pedali e ruota
Se il rapporto è cortissimo (cioè quando il pignone è più grande della corona) la coppia alla ruota è più grande di quella indicata per quel motore
Se il rapporto è lungo (tipicamente da pianura) o se non è così corto (come sulle bici da turismo) la coppia alla ruota è minore di quella che il motore esplica sull'asse del movimento centrale

L'hub trasmette direttamente la sua coppia alla ruota e tale coppia non dipende dal cambio di marcia



Ma abbiamo detto che quel che ci interessa è la spinta che esercita la ruota

Allora supponiamo di avere alla ruota 30Nm (e dimentichiamoci se la fornisce un hub o un centrale)

30Nm significa che se il raggio della ruota fosse di un metro (cioè 79" !!!!!) avremmo una spinta sul terreno di 30N che sono uguali a circa 3 kg

Con una ruota da 28" (raggio uguale a 35 cm) la spinta - sempre con gli stessi 30Nm - diventa 8.5 chili

Ma con una ruota da 21" (come ha la K" XL), gli stessi 30Nm diventano 13 chili si spinta

Ecco che diventa chiaro perchè un hub su una ruota piccola spinge agevolmente in salita la bipa






andrea28 Inserito il - 27/02/2019 : 10:30:34
Sai che ti dico:
Grazie Pix mi mancava un bel Test.
Non penso sarà mai la mia bipa è comunque interessante.
Caio e COMPLIMENTI
marianor Inserito il - 27/02/2019 : 10:11:16
grazie Pix per il sempre esauriente test,non credo che sarà mai la mia bipa,in linea di massima le pieghevoli non sono per me per varie ragioni,e poi col gruppo five non vado molto daccordo....


hanno comunque fatto un bel lavoro,forse l'avrei pensata a 48v per darle quella schiena in più che la farebbe diventare davvero un mezzo hot.

comuqnue 30nm su un hub non sono mica male,io sul hub della emootika a 48v viene dato 42nm e spinge davvero molto


ribadisco grazie per i test che hai fatto e che continui a fare,a me sono serviti molto,e penso non solo a me. ciauu
bubunapoli Inserito il - 26/02/2019 : 19:36:15
Pur interessando ormai a pochi
(la gente è sempre più orientata ai centrali)
bisogna ammettere che gli hub di "ultima generazione"
sono più performanti di quelli di qualche aa fa.
Da un motorello di appena 30 nm si possono avere
buone performances.

Grazie Pix della prova, come sempre.
luc_maz48 Inserito il - 26/02/2019 : 18:01:25

Ok, grazie!


pixbuster Inserito il - 25/02/2019 : 22:24:51
(Grazie a tutti)

---

luc_maz48 ha scritto:
Il cavalletto, sembra un pochino "corto"!
E' allungabile? Se no!


no no, il cavalletto è giusto e tiene efficacemente in equilibrio la bipa: è che il pavimento medioevale della piazza è in discesa e mi veniva la bipa storta nella foto

luc_maz48 Inserito il - 25/02/2019 : 21:41:01

Messaggio di pixbuster










Ottimo Report Test, grazie Pixbuster!

Il cavalletto, sembra un pochino "corto"!
E' allungabile? Se no!


claudio02 Inserito il - 25/02/2019 : 17:16:21
K2 XL è anche la mia taglia
Miura72 Inserito il - 25/02/2019 : 14:14:14
Grande Pix come al solito bel report
Mitico Pix

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