| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| necknecks |
Inserito il - 13/08/2024 : 20:59:35
“Credevo che non sarei mai piú salito su una bicicletta elettrica”
Ma ne ho comprata una, e il pensiero e’ corso subito a Jobike. Anche se mi chiedevo, un’altra recensione della Engwe L20 é davvero indispensabile?
É una bici cosí ampiamente trattata… Youtube ne é piena di prove su strada, e in questo si intuisce il lavoro del marketing cinese, che ha focalizzato sul prodotto una gran quantità di influencer di tutto il mondo.
Proprio questo il punto critico.
I punti a favore di questa bicicletta sono stati ampiamente rappresentati. Ma i pareri che ho visto in giro mi sembrano non sufficientemente indipendenti, e ho pensato che una voce in piú – completamente disinteressata - potesse essere utile a coloro che hanno un interesse verso questa bici.
Cercheró quindi di essere stringato, sapendo che mi sto rivolgendo a una platea smaliziata. Sarò assolutamente autentico e, per quanto posso, scientifico.
Vi prego di esimermi da critiche di legittimitá di questo prodotto, a me interessa solo parlare di tecnica.
La bici ha il suo punto di forza principale nella omologazione CE (certificata da uno sticker sul telaio, vedi foto) con una potenza dichiarata di 250W e una max velocità di 25Kmh. Tuttavia, pur trattandosi di una bicicletta limitata elettronicamente per rispettare le norme europee, essa ha un potenziale di gran lunga superiore (con una capace batteria da 48V/13Ah e un motore dichiarato in USA intorno ai 900W ).
Onestamente non ho ide una di come siano stati misurati i 250W né io ho condotto prove “al banco”. Posso solo dire che la sensazione che si ha guidandola è di avere a disposizione una potenza ben maggiore.
Il grosso vantaggio commerciale di questa bici sta nel fatto che la limitazione elettronica puó essere eliminata (o forse allentata) con una semplice sequenza di tasti sul cruscotto. La limitazione puó successivamente anche essere ripristinata ripercorrendo la stessa sequenza.
Intendiamoci subito: rimuovendo i limiti, la bici è fuorilegge (oui, Monsieur de La Palice…)
La bici ha una manetta che normalmente funge da ausilio alla spinta a mano (max 6kmh), con erogazione di potenza troppo debole per consentire una guida con ciclista a bordo, (è una caratteristica la cui legittimitá era discussa un certo tempo fa. La sua eventuale illegittimitá appare un fatto assai veniale).
La manetta diventa invece un vero e proprio acceleratore in stile motorino quando si toglie la limitazione.
Il cambio è molto ordinario. Uno Shimano a 7 rapporti, che in settima sviluppa velocitá vicine ai 25Kmh con frequenze di pedalata limite per un ciclista standard.
L’elettronica è attivata dalla pedalata, senza alcun sensore di pressione sui pedali, e si basa su 5 livelli di assistenza, selezionabili dai pulsantini del controllo. Tutto molto ordinario.
Nella sua versione standard le assistenze sono scalate in modo da staccare il motore a velocitá comprese tra i 13kmh (1°) e i 25Kmh (5°). Nel passaggio da un livello all’altro si percepisce una netta spinta in avanti, tale è la potenza a disposizione.
Neanche a dirlo, la bici va in salita molto, molto bene. Sicuramente meno bene di alcuni mostri da oltre 1Kw che vedo sfrecciare qui dalle mie parti.
In piano tende a raggiungere la massima velocitá del livello di assistenza in un tempo molto breve, e questo non è gradevole quando volete procedere assistiti ma a velocitá ridotte. Insomma, e’ una bici che vuole andare per forza veloce…
La ripartenza da fermo è uno degli elementi critici. La bici pesa più di 30kg, e se non si è scalata la marcia per tempo, e ci si è fermati con ingranato un rapporto lungo, ripartire è un problema. In salita molto peggio.
Naturalmente se si ha la bici settata senza limiti il problema non esiste più, ma di questo parleremo tra un attimo.
Molto bella è la capacitá di carico, con due robusti portapacchi
anteriore e posteriore che la rendono un autentico muletto che consente di andare a fare la spesa e caricare qualsiasi cosa.
Lo scavallo è basso, caratteristica per me indispensabile che gradisce anche mia moglie. La seduta è eretta e assai poco sportiva. Il peso del ciclista grava tutto sulla sella.
Io la trovo anche carina, ma so che puo’ anche non piacere.
Il suo elevato peso a vuoto rende “non desiderabile” sollevarla.
La bici è una 20” e, a mio avviso, non è adatta a persone troppo alte. Io sono alto 179cm, e alla massima estensione del cannotto della sella riesco a stento a distendere completamente le gambe. Il mio peso di 92Kg è tanto per quel tubo, che spero non mi tradirá. Nessun ammortizzatore è presente sotto alla sella.
Ha pneumatici Fat da 4” con cui non sono ancora riuscito a fare amicizia. Hanno una elevata resistenza al rotolamento e fanno tanto rumore (e questo si sa…). Se le metti alla pressione consigliata dal costruttore risultano durissime, al punto che la marcia sui basoli diventa spiacevole. Se le sgonfi tanto, vanno meglio. Ma se carichi la bici con una confezione di acqua minerale sull’anteriore, durante la guida hai spiacevoli feedback di scivolositá e rimbalzo.
Nessun significativo beneficio appare dalla presenza della forcella, che puo’ anche essere bloccata.
I cerchi sono stampati in alluminio, con un catarifrangente unico incorporato nella circonferenza. Da un cerchio poco simmetrico non c’è da aspettarsi un grande equilibrio in rotazione. Le ruote sono con camera d’aria.
I freni sono meccanici a disco. Frenano bene la grande massa, anche a velocitá alte.
La bici nel complesso è abbastanza rumorosa, come la media delle biciclette simili. Il motore fa un chiaro rumore ciclico (che si ripete alla rotazione della ruota) proveniente dal riduttore epicicloidale. I freni, in particolare quando sono nuovi, sibilano ciclicamente.
La bicicletta da l’impressione di un assemblato industriale, costruito con cura relativa. Appena la inforchi capisci subito che la Engwe non è un prodotto di classe, diciamo non certo una Pinarello.
La bici è data dalla casa per una autonomia di 130Km in 1° livello di assistenza. I 624Wh della batteria sono un se’ una bella capacitá, ma la bici – anche in piano e con ruote supergonfie – non credo proprio possa avere quella autonomia.
Io la sto usando su percorsi misti, e non ho ancora stimato la percorrenza visto che a metá batteria gia’ la ricarico. Ma 130Km non credo li possa fare neanche lontanamente. I tempi di ricarica sono sicuramente superiori alle 6 ore e mezzo dichiarate dalla casa.
Se si modificano i settaggi rimuovendo i limiti di legge, la bicicletta cambia completamente. Invero, non è piú una bici.
La pedalata assistita rimane, ma la manetta subentra sul controller, consentendo di applicare immediatamente sulla ruota una potenza modulata.
È quindi possibile qualsiasi partenza da fermo, anche in salita, e la velocitá massima raggiunta diventa di 40Kmh. Naturalmente, usando la bici in modalitá motorino potete dimenticare la pedalata assistita, perché la pedalata efficace – a causa dei rapporti corti - termina a 25Kmh. Oltre ai 25 potrete solo frullare le gambe a vuoto o far finta di pedalare.
In modalitá motorino o consumi aumentano progressivamente e l’autonomia scende notevolmente. A spanne potete aspettarvi una quarantina di Km su fondo misto (con strappi in salita).
La mia sensazione è che la release software della mia bicicletta rimpiazzi il limite dei 25Kmh con uno a 40Kmh, perché ho visto in rete altre biciclette che vanno anche piú forte (63Kmh a vuoto, da fermo con ruota sollevata).
Ma questo non è articolo che mi interessa, io credo che con questa bici giá 40Kmh siano tanti.
L’assistenza Engwe sembra presente. Io li ho un interpellati per un chiarimento tecnico, e mi hanno risposto rapidamente e con cortesia (dagli USA).
Mi rendo conto di aver esposto con maggiore enfasi i limiti di questa bici, ma mi interessava – a Vs. beneficio - riequilibrare i giudizi di YouTube, secondo me un po' troppo entusiastici e forse partigiani.
A 1.100,00€ io credo sia un bici non esosa e molto interessante. Io la apprezzo e sono contento di averla comprata.
Un saluto affettuoso a tutti, e in particolare ai vecchi amici di questo bellissimo sito.
Francesco
PS. Se la bici vi interessa, state attenti a dove la comprate. Ci sono molti siti che vendono dei pezzotti. Il sito ufficiale Engwe mette in guardia dalle contraffazioni internazionali, ma il pericolo e’ effettivo anche nel nostro Paese. Io per esempio stavo per abboccare all’offerta di un sedicente commerciante del bresciano che prometteva uno sconto di c.a. 300€. Non mi pareva vero averla per 800 Euro!...
Per fortuna mi sono imbattuto in questo articolo del giornale di Brescia che mi ha informato che quel commerciante non esiste.
https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/il-negozio-fantasma-di-bici-elettriche-vende-online-ma-a-botticino-non-esiste-cr3xc039
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| 4 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| pixbuster |
Inserito il - 14/08/2024 : 21:39:17
Benritrovato Necknecks !!!!
Ottima e preziosa la tua prova !
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| leonardix |
Inserito il - 14/08/2024 : 10:06:34
Grazie, ottima recensione!
Le fat per quanto esteticamente gradevoli non mi sono troppo simpatiche come bici, salvo che per utilizzi specifici... la tua recensione è utile proprio perché probabilmente più oggettiva di altre, buone pedalate e bentrovato! |
| MilleMiglia |
Inserito il - 14/08/2024 : 09:17:31
Uh chi si rilegge!! Un caro saluto prima di tutto, e grazie della recensione. |
| Barba 49 |
Inserito il - 14/08/2024 : 08:21:30
Buona recensione, grazie: Se togli le schifosissime (ed inutili) gomme tassellate montando delle 20"x4" stradali avrai la possibilità di mantenere livelli di pressione gomme più elevato, una silenziosità impagabile, un consumo minore della batteria e una tenuta di strada su asfalto decisamente migliore... Buone passeggiate!!!  |
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