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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
fapper Inserito il - 24/09/2013 : 15:21:42
Salve a tutti,mi presento,mi chiamo fabrizio e sono uno studente universitario di bari...prima di iscrivermi ho letto molto e varie discussioni e alcune sono molto interessanti,complimenti a tutti quanti e sopratutto agli esperti che contribuiscono grazie alla loro ''passione'' a incentivare gli altri l'utilizzo della bici elettrica.spero di trovarmi bene ,ho in mente molte cose a riguardo le biciclette e spero di realizzarle grazie al vostro aiuto...ancora grazie
29   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
OSCAR95 Inserito il - 25/09/2013 : 08:45:39
Benvenuto! non potevi trovare posto migliore per chiedere consigli sulle bici elettriche (per gli amici Bipe).

Buona esplorazione del forum
leonardix Inserito il - 25/09/2013 : 07:37:14
Benvenuto!!!
Barba 49 Inserito il - 24/09/2013 : 22:27:13
Intanto benvenuto, poi se ci esporrai le tue idee ne saremo felici!!!
baldiniantonio Inserito il - 24/09/2013 : 15:49:21

benbenvenuto!
job Inserito il - 28/09/2010 : 14:45:34
Bengi ha scritto:
P.S. Mi scuso con i puristi della Fisica se ho usato un linguaggio approssimato e non rigoroso (es: l'energia certamente non si brucia!, ma semplicemente si trasforma... ma credo che in tal modo i concetti siano più facilmente comprensibili anche dai non "addetti ai lavori" ...


Quoto, spesso l'eccesso di rigore puo' risultare davvero poco intuitivo per i non addetti, così sei stato chiaro ed esaustivo
Bengi Inserito il - 28/09/2010 : 12:51:43
job ha scritto:



Ottimo esempio quello sui 1000 metri

Mette in risalto anche il rovescio della medaglia che dicevo io, ovvero che qualora avessimo delle fermate ogni 1000 metri e usassimo il motore solo per la fase accelerativa, consumeremmo l'80% in meno, mentre viceversa, se partissimo a muscoli e poi usassimo il motore solo in assetto costante risparmieremmo solo il 20%.


Giustissimo Job: credo infatti che questo sia il miglior metedo per risparmiare energia.
Ma c'è di più: farsi assistere dal motore nella fase di accelerazione iniziale consente anche di evitare di metterci lo "spunto" di coppia all'avvio e il picco di potenza nella fase finale, quello che si ha in prossimità del raggiungimento della velocità di crocera. Per avere un'idea dell'entità di tale picco, basti pensare che nel caso di accelerazione di 0,5m/s^2, si arriva (nell'ultimo secondo) a sfiorare i 500W!!!


Poi appunto, dipende dalla modalità di arresto, se ad esempio abbiamo la fortuna di vedere il semaforo rosso da lontano, una decelerazione progressiva senza usare i freni ci farebbe recuperare quasi tutta l'energia spesa per partire.


In effetti se teoricamente riuscissimo a fermarci senza frenare, l'energia cinetica sarebbe integralmente recuperata! Ma questo significa non avere fretta ed accettare spazi di arresto piuttosto lunghi (che tra l'altro abbasseranno la media oraria), insomma pedalare con tutta calma.


A tal proposito mi domando se è lecito pensare che staccando il motore al raggiungimento di una certa velocità, l'energia cinetica accumulata si trasferisca ai nostri muscoli e quindi di fatto, sia recuperata, ma lascio a Bengi l'ardua sentenza.


Allora, l'energia cinetica è recuperabile solo a prezzo di una riduzione di velocità. Quando il sistema ciclista+bici si avvia e accelera in modo che la velocità passa da zero a un dato valora (es. 25Km/h), il lavoro muscolare del ciclista+quello del motore non fanno altro che trasmettere al sistema dell'energia che è proporzionale al quadrato della velocità, cioè appunto l'energia cinetica. Finchè il sistema mantiene quella velocità, conserva integralmente l'energia acquisita in fase di accelerazione e non la può trasmettere a nessuno. In pratica quando un sistema si muove ad una velocità costante, ha un requisito in poù di quando fermo: appunto l'energia cinetica, che non dipende da chi (ciclista o motore) è stata erogata.
Tra l'altro questa energia è per così dire totalmente "reversibile". Basterebbe (come detto sopra) smettere di pedalare e spegnere il motore e lasciarci andare: il moto che si ha in questa fase di rallentamento è consentito proprio dall'energia cinetica accumulata in fase di partenza. Tale energia, nella fase finale di rallentamento viene restituita sotto forma di energia motrice atta a vincere le resistenze al moto.
C'è invece un'altra componente energetica, quella necessaria a viaggiare a velocità costante, che invece non è affatto "reversibile" (termine improprio, ma che credo chiarisca il concetto), ma viene istantaneamente "bruciata" dalle resistenze meccaniche e aerodinamiche che si oppongono al moto.

Insomma, riassumendo e semplificando molto, possiamo dire che nel bilancio energetico di una bici in movimento, entrano in gioco sostenzalmente due energie: quella cinetica (energia "buona") che viene accumulata nella fase di accelerazione iniziale e restituita (solo parzialmente perchè normalmente si usano i freni) nella fase di arresto. Poi c'è quella necessaria a vincere le resistenze (energia "cattiva") che in alcun modo può essere recuperata n quanto viene istantaneamente "bruciata" e quindi inutilizzabile ai fini del movimento. Se teoricamente fossimo in grado di costruire bici senza attriti e resistenze (anche quelle di attrito volvente e radente che sono necessarie al moto) e viaggiassimo nel vuoto (resistenza aerodinamica nulla), tale componente energetica non sarebbe necessaria....


ps- per complicare il tutto ci sarebbe da calcolare anche la componente dell'energia cinetica rotazionale e quella sì viene restituita al termine della fase accelerativa ("effetto volano"), ma penso sarebbe significativa solo in caso che ci sia molto peso sulle ruote.



Si, penso anch'io che probabilmente sarebbe una complicazione di calcolo che non porterebbe significative modifiche ai risultati già trovati.


P.S. Mi scuso con i puristi della Fisica se ho usato un linguaggio approssimato e non rigoroso (es: l'energia certamente non si brucia!, ma semplicemente si trasforma... ma credo che in tal modo i concetti siano più facilmente comprensibili anche dai non "addetti ai lavori" ...
job Inserito il - 28/09/2010 : 11:43:11
Bengi ha scritto:
A tale proposito c'è da notare che il recupero in fase di rallentamento che precede lo stop, dipende molto da quanto intensa è la frenata. E' evidente che meno si frena e più si recupera, ma in tal caso aumenta anche lo spazio di arresto ...


Ottimo esempio quello sui 1000 metri

Mette in risalto anche il rovescio della medaglia che dicevo io, ovvero che qualora avessimo delle fermate ogni 1000 metri e usassimo il motore solo per la fase accelerativa, consumeremmo l'80% in meno, mentre viceversa, se partissimo a muscoli e poi usassimo il motore solo in assetto costante risparmieremmo solo il 20%.

Poi appunto, dipende dalla modalità di arresto, se ad esempio abbiamo la fortuna di vedere il semaforo rosso da lontano, una decelerazione progressiva senza usare i freni ci farebbe recuperare quasi tutta l'energia spesa per partire.

A tal proposito mi domando se è lecito pensare che staccando il motore al raggiungimento di una certa velocità, l'energia cinetica accumulata si trasferisca ai nostri muscoli e quindi di fatto, sia recuperata, ma lascio a Bengi l'ardua sentenza.

ps- per complicare il tutto ci sarebbe da calcolare anche la componente dell'energia cinetica rotazionale e quella sì viene restituita al termine della fase accelerativa ("effetto volano"), ma penso sarebbe significativa solo in caso che ci sia molto peso sulle ruote.
Bengi Inserito il - 28/09/2010 : 06:48:40
Allego un grafico che riporta le energie alla ruota, nei due casi, in funzione del tempo, sempre su un tratto di 1.000m

Immagine:

75,62 KB

Come si può notare, nel caso di velocità costante, l'energia aumenta linearmente (retta ciano), mentre nel caso di s&g (curva bordeaux) si nota un'impennata di energia nella fase iniziale, cioè alla partenza, mentre il recupero in fase finale sembra poco significativo. A tale proposito c'è da notare che il recupero in fase di rallentamento che precede lo stop, dipende molto da quanto intensa è la frenata. E' evidente che meno si frena e più si recupera, ma in tal caso aumenta anche lo spazio di arresto ...

Bengi Inserito il - 28/09/2010 : 06:41:05
VinX ha scritto:

Grazie Bengi.

Quindi se ho capito bene, gia' facendo una sola fermata (nel caso appunto la vel. media di 25Km/h su 1 km) i consumi aumentano del 16.31%.


@VinX, si, ha interpretato bene. Anche se è bene precisare che si tratta di un valore approssimato e valido se le ipotesi assunte (specie quelle sui rendimenti) sono corrispondenti alla situazione reale.
VinX Inserito il - 27/09/2010 : 23:06:01
Grazie Bengi.

Quindi se ho capito bene, gia' facendo una sola fermata (nel caso appunto la vel. media di 25Km/h su 1 km) i consumi aumentano del 16.31%.
Barba 49 Inserito il - 27/09/2010 : 21:32:18
Grazie Bengi...
Bengi Inserito il - 27/09/2010 : 18:46:02
Grazie a tutti per i complimenti.

Comunque, stimolato da:

- Barba per quanto riguarda i rendimenti e i consumi;
- Job per il fatto di non trascurare la fase di decelerazione che precede lo stop;
- Vinx per quanto riguarda lo "spunto" iniziale del motore,

ho rielaborato i dati, prendendo in considerazione un caso tipo, per cercare di considerare tutti i suddetti elementi.

Poichè lo scopo è quello di valutare la maggiore energia (alla ruota) ed anche i maggiori consumi conseguenti agli stop&go, ho analizzato una situazione che definirei di percorso "semiurbano" e cioè con uno s&g ogni 1.000 metri.

Al fine di valutare (sempre in modo approssimato) tali aspetti, ho messo a confronto due casi:

- il primo in cui sulla distanza di 1.000m si ha uno s&g;
- il secondo in cui si procede sempre a velocità costante (25Km/h).

Nella tabella sottostante sono riportati i dati essenziali dell'analisi

Immagine:

204,61 KB

Nella prima parte della tabella sono riportate le ipotesi assunte: massa, vel. crocera, accelerazione (in fase di partenza), decelerazione (in fase di arresto), distanza totale, rendimenti in fase di accelerazione e a velocità costante.
Qui occorre precisare che il valore 0,6 per la fase di accelerazione dovrebbe tener conto sia del fatto che a bassi regimi i motori elettrici lavorano con scarso rendimento, sia del fatto che in partenza si ha sempre un picco di assorbimento ("spunto"). Non so se tale dato sia adeguato, in quanto per valutarlo a dovere si dovrebbe conoscere la curva del rendimento del motore ai vari regimi di rotazione. In ogni caso posso anche adeguarlo ad un valore più verosimile, se me lo segnalate.

Il primo caso (indicato nella prima tabellina) prevede tre fasi: partenza, andatura a velocità costante e arresto. I valori di Energia e di consumo sono espressi in Joule.

Nel secondo caso (seconda tabellina) si ipotizza invece una velocità costante sempre di 25Km/h.

Infine, l'ultima tabella riporta il riepilogo delle elaborazioni. In essa sono riportate le differenze assolute e percentuali dei consumi.
Da notare come la differenza% delle energie sia pari a circa il 10%, mentre quella dei consumi è ben superiore e pari al 16% circa, soprattutto a causa dei bassi rendimenti in partenza.





P.S. Per la precisione, la velocità di crocera considerata (per una maggiore praticità di calcolo) non è di 25Km/h, ma di 25,2Km/h = 7 m/s.
T4R Inserito il - 27/09/2010 : 18:45:28
Bengi ha scritto:

T4R ha scritto:


L'energia è la stessa come dici tu ...



OK!





Si ma solo in un sistema ideale a pari rendimento ecc.cioè mai per quello che ci riguarda. Nella realta c'è differenza e molta.

Saluti Pino
Bengi Inserito il - 27/09/2010 : 18:26:08
T4R ha scritto:


L'energia è la stessa come dici tu ...



OK!


T4R Inserito il - 27/09/2010 : 16:08:42
Visto che la cosa non mi quadrava mi sono andato a spulciare un pò di libri.
In linea di massima stiamo dicendo quasi la stessa cosa in maniera diversa, cercherò di spiegarmi meglio(spero).
L'energia è la stessa come dici tu e la cosa che non mi quadrava e sul quale io sottolineavo la differenza e che io pensavo ad un sistema reale in cui i rendimenti incidono PESANTEMENTE tra accellerare poco per volta e farlo invece di botto.
E lo facevo sulla scorta dell'esperienza fatta anche senza avere strumenti particolari (basta il ciclocomputer) con la mia SBP, se non ci vado di fino nel tragitto usuale casa/ufficio, che ormai ho fatto in vari modi e velocità medie, a casa non ci arrivo.
Purtroppo io non posso fare come ha detto Job perchè non ho la ruota libera per cui non posso mantenere la velocità di crociera voluta e poi andare di pedali.

Saluti Pino
VinX Inserito il - 27/09/2010 : 01:00:03
A mio avviso il problema degli stop & go sono questi.
Prima di tutto ci si ferma è si perde tutta l'energia cinetica che avevamo.
Poi alla ripartenza, il motore è fermo ma per funzionare correttamente ha bisogno di essere già in rotazione, per fare questo si perde molta energia nello "spunto".
Viaggiando a 25 km/h (quando la centralina interviene) il motore va a singhiozzi anche in questo caso penso che ci sia un crollo dell'efficienza (rispetto ad una erogazione fluida).
job Inserito il - 26/09/2010 : 22:35:57
pixbuster ha scritto:

Ottimo Bengi !!!!!


I miei complimenti per calcoli e considerazioni .

Non vorrei pero' che queste giustissime considerazioni portino a pensare i novizi che passando col "giallo" risparmiano chissà che Watt.

Infatti tu dici...

Per quanto riguarda poi il bilancio energetico complessivo, ho ipotizzato trascurabile il recupero di energia legato al rallentamento che precede una fermata.


ma questo secondo me puo' non essere affatto trascurabile se al raggiungere di una velocità costante spegnamo il motore, il surplus di energia necessaria a raggiungere l'assetto costante viene restituito ( a parte il rendimento come dice barba (ma sempre meglio lo scarso rendimento dei motori a partire che partire con i nostri muscoli ))


A tal proposito riporto un mio intervento di qualche tempo fa, anche se riferito ai sistemi panasonic, rende l'idea:

Allora, dal punto di vista sperimentale, il modo per consumare meno, con distacchi abissali dagli altri metodi, è quello di usare il motore proprio per lanciare la bici nelle partenze ai semafori o sulle rampe e poi pero' una volta lanciati sui 20 km/h spegnerlo proprio.

Con questo sistema posso fare percorrenze cittadine piene di stop&go incredibilmente lunghe, e lo spiega la matematica: mettiamo di partire al semaforo con la massima assistenza e poniamo che il motore (esagerando) dia tutto se stesso (500W), in circa 10 secondi saremo almeno sui 20km/h o comunque alla velocità che ci consente il traffico, con un consumo effettivo di 1,389 W/h che con una batteria da 250 W/h, significa poter fare ben 180 di queste partenze, quindi superare 180 tra semafori, e stop vari, ma anche diverse rampe ripidissime come garage, cavalcavia, ecc. senza alcuna fatica .

Con questo sistema io ho testato il percorso casa-lavoro (in cui ricordo c'e' una breve salita al 26%) con media mai inferiore ai 20km/h riuscendo a fare ben 300 km con una batteria da 8Ah.

Gli altri metodi hanno una resa inferiore, perche' se il motore resta acceso ci sarà un consumo continuo anche se piccolo ad ogni pressione sul pedale a parte le rare volte che supererete le 80 pedalate al minuto (quasi impossibile nei centri con traffico caotico). Cio' significa che per mantenere i 20km/h dell'esperimento di sopra, dopo 50km assumendo un consumo di soli 100W/h medi avrete consumato i 250W/h della batteria.


Queste considerazioni sono state recentemente confortate dalla mia gita di 300km dove i consumi sono rimasti bassissimi pur usando sempre il motore in tutte le ripartenze fino al raggiungimento dell'assetto costante.



pixbuster Inserito il - 26/09/2010 : 21:49:49
Ottimo Bengi !!!!!

Bengi Inserito il - 26/09/2010 : 18:51:20
@Pino, ribadisco:

“Se per raggiungere una certa velocità si applica un'accelerazione superiore, ciò che aumenta è la Potenza, cioè l'energia per unità di tempo impiegata, mentre l'energia richiesta (a parità di velocità finale) è sempre la stessa e cioè indipendente dall'accelerazione, cioè non cambia se si raggiunge quella velocità in modo più o meno rapido.”

La tua frase:

“E' lampante che una F1 per arrivare a 100 Km/h impieghi molta più energia di un'auto di pari peso.
Perchè la prima impiegherà 1,5/2 sec. per arrivarci e la seconda 6/7sec.
Avranno la stessa energia cinetica finale (pari peso) ma avranno consumato energia o corrente, se fossero elettriche, in maniera significativamente diversa.”


conferma il fatto che continui a confondere l’energia con la potenza: ripeto a parità di massa e di velocità, l’energia richiesta per raggiungere tale velocità è la stessa! Dirò di più: se entrambi i motori avessero (idealmente) anche lo stesso rendimento costante, anche i consumi correlati alla velocità raggiunta (non considerando quindi la componente energetica relativa alle resistenze al moto) sarebbero gli stessi!

Riguardo a tale tua affermazione, ti chiedo inoltre: dato che alla fine i due mezzi (auto normale e di F1 di pari massa e pari velocità) posseggono la stessa energia cinetica, dove sarebbe finita l’energia aggiuntiva richiesta dall’auto di F1?
T4R Inserito il - 26/09/2010 : 18:05:44
Le mie nozioni di Fisica sono un pò arrugunite ma c'è comunque qualcosa che non mi torna.
Che la formula dell'energia cinetica non contenga l'accellerazione non ci piove ma quell'espressione rappresenta solo l'energia che possiede il corpo A di massa X portato alla velocità Y, e non dice nulla su come ci sia arrivato a quella velocità o meglio su come abbia raggiunto quel livello di energia.
E' lampante che una F1 per arrivare a 100 Km/h impieghi molta più energia di un'auto di pari peso.
Perchè la prima impiegherà 1,5/2 sec. per arrivarci e la seconda 6/7sec.
Avranno la stessa energia cinetica finale (pari peso) ma avranno consumato energia o corrente, se fossero elettriche, in maniera significativamente diversa.
E poi l'energia non è un lavoro ma semmai è la capacità, data dalla quantità di energia posseduta, di un sistema di compiere lavoro. Ed il tempo lo avevo specificato anch'io.
E senza offesa e senza voler fare polemica forse stai facendo tu un pò confusione con i termini fisici
Nel tuo primo post al secondo trafiletto quando dici:

"Quando invece si parte da fermi, per raggiungere una certa velocità, oltre all'energia suddetta occorre anche un'energia aggiuntiva: quella cinetica, legata cioè al valore della velocità raggiunta."

Se un corpo è fermo non possiede energia cinetica, ma eventualmente solo potenziale se è collocato ad una ceta altezza.

Per raggiungere una certa velocità un corpo non ha bisogno di un'energia cinetica ma:

di una FORZA che compia un LAVORO che lo spinga alla velocità X, velocità che in base al peso del corpo conferisce a quest'ultimo un'ENERGIA CINETICA data dalla formula 0'5MV2.

Saluti Pino
necknecks Inserito il - 26/09/2010 : 17:11:29
E' da quando ho la bici elettrica che ho recuperato un nuovo interesse ai temi della cinetica che avevo studiato in fisica da ragazzino. In particolare il watts'up che ho a bordo mi ricorda ogni secondo quanto mi costa, in termini energetici, accelerare in un certo modo, mantenere una certa velocità, stopparmi e ripartire. E mi fornisce la ragione per cui noi ciclisti (elettro e non) non amiamo frenare.
Tutto questo giro di parole per ringraziare Bengi che, con questo thread, mi ha fornito una "dispensa" che chiarisce e rinfresca le relazioni tra energia, potenza, velocità e accelerazione.
Bello davvero.
Bengi Inserito il - 26/09/2010 : 15:52:57
T4R ha scritto:

Ma se per raggiungere una certa velocità impiego meno tempo significa che stò utilizzando più energia, perchè stò facendo lo stesso lavoro in meno tempo, cioè sto sviluppando/impiegando più potenza per cui più corrente e consumi.O no?

Saluti Pino


Ehm, Pino, mi pare che stai facendo un po' di confusione tra i concetti di energia e di potenza ...

Se per raggiungere una certa velocità si applica un'accelerazione superiore, ciò che aumenta è la Potenza, cioè l'energia per unità di tempo impiegata, mentre l'energia richiesta (a parità di velocità finale) è sempre la stessa e cioè indipendente dall'accelerazione, cioè non cambia se si raggiunge quella velocità in modo più o meno rapido.

Quindi quello che hai scritto è corretto (ad accelerazioni maggiori corrispondono maggiori potenze impiegate), ma ciò non implica che anche l'energia vari al variare dell'accelerazione, a parità di velocità raggiunta ...

Volendo essere pignoli la tua affermazione andrebbe così completata:

"Ma se per raggiungere una certa velocità impiego meno tempo significa che stò utilizzando più energia per unità di tempo, perchè stò facendo lo stesso lavoro in meno tempo, cioè sto sviluppando/impiegando più potenza per cui più corrente e consumi, sempre per unità di tempo."

Insomma, l'energia è sostanzialmente il lavoro fatto dalle forze applicate nella direzione del moto, mentre la potenza è l'intensità di tale energia, cioè il lavoro per unità di tempo.
Anche le diverse unità di misura impiegate nel SI evidenziano tale aspetto:
u.m. (Energia) = J
u.m. (Potenza) = J/s = W

D'altra parte, il fatto che nella formula dell'energia cinetica:

Ek = 0,5mv^2

non compaia l'accelerazione, ma solo la massa e la velocità, è un altro elemento che conferma il fatto che a parità di velocità (e di massa) l'energia sia sempre la stessa e non dipenda da come (quanta accelerazione venga applicata) tale velocità venga raggiunta ...
T4R Inserito il - 26/09/2010 : 13:17:55
Ma se per raggiungere una certa velocità impiego meno tempo significa che stò utilizzando più energia, perchè stò facendo lo stesso lavoro in meno tempo, cioè sto sviluppando/impiegando più potenza per cui più corrente e consumi.O no?

Saluti Pino
Bengi Inserito il - 26/09/2010 : 11:42:42
@Elle, grazie per i complimenti.

Ci tengo comunque a sottolineare che si tratta di calcoli approssimati (ad es. un'altra ipotesi assunta è che il moto sia uniformemente accelerato, cioè che avvenga con accelerazione costante, il che nella realtà può anche non essere ...) e quindi utili per farsi un'idea di massima delle energie in gioco.
Bengi Inserito il - 26/09/2010 : 11:39:17
No, no Barba, la perfezione non è di questo mondo e va sicuramente oltre la natura umana!

Tutti, io per primo, possiamo sbagliare e quando succede non ho difficoltà a riconoscerlo!
In effetti quello che ho scritto nel primo post, quando parlo di consumi, l'ho fatto impropriamente cioè sbagliando ...

Comunque, sempre interessante e utile scambiare informazioni e opinioni con te!
Barba 49 Inserito il - 26/09/2010 : 11:29:53
Perfetto come sempre, Bengi...
Bengi Inserito il - 26/09/2010 : 11:21:03
Barba 49 ha scritto:

L'energia che occorre per portare una bici elettrica da zero ad una data velocità sarebbe indipendente dall'accellerazione se il motore elettrico avesse lo stesso rendimento a tutti i regimi di rotazione, ma sappiamo che non è così, pertanto chiedere forti accellerazioni a basso regime (rendimento basso) secondo me è molto più penalizzante in termini di consumo ripetto a raggiungere la stessa velocità in un tempo maggiore.
Per il resto concordo pienamente.


@Barba, giustissima osservazione, ma forse nell'esporre il risultato dei miei studi ho fatto un po' di confusione parlando a volte impropriamente di "consumi".

In realtà lo studio aveva come obiettivo solo l'analisi delle energie in gioco e non dei consumi. Infatti sappiamo che tra le due grandezze c'è di mezzo sempre il rendimento ...
In effetti, la frase:
"In tale tabella sono riportati i consumi unitari (più correttamente le energie specifiche)..." voleva mettere in evidenza che stavo parlando di energia (alla ruota) e non di consumo ...

Sotto questo profilo:
"L'energia che occorre per portare una bici elettrica da zero ad una data velocità è indipendente dall'accellerazione ..."
Barba 49 Inserito il - 26/09/2010 : 10:54:39
L'energia che occorre per portare una bici elettrica da zero ad una data velocità sarebbe indipendente dall'accellerazione se il motore elettrico avesse lo stesso rendimento a tutti i regimi di rotazione, ma sappiamo che non è così, pertanto chiedere forti accellerazioni a basso regime (rendimento basso) secondo me è molto più penalizzante in termini di consumo ripetto a raggiungere la stessa velocità in un tempo maggiore.
Per il resto concordo pienamente.
elle Inserito il - 26/09/2010 : 10:13:44

complimenti bengi!

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