V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
baldiniantonio |
Inserito il - 24/03/2018 : 17:12:36 http://it.euronews.com/2018/03/23/batterie-che-si-ricaricano-in-pochi-secondi-il-business-del-futuro-che-vale-miliardi
"Le batterie avranno un ruolo chiave nella transizione verso la produzione di energia rinnovabile ed ecosostenibile. Immaginate di caricare la vostra auto elettrica in pochi minuti, o il vostro smartphone in qualche secondo. Un'azienda di Dresda, la Skeleton Technologies, ci sta lavorando. Grazie ai fondi europei ha aperto recentemente un nuovo stabilimento, dove vengono prodotti degli ultracondensatori in grado di caricare i dispositivi elettrici in tempi ridotti." |
25 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Rotolone |
Inserito il - 28/03/2018 : 09:45:51 | pixbuster ha scritto:
Credo che i motori a combustione interna abbiano ancora degli importanti campi di utilizzo, fino a quando - e soprattutto se - arriveranno batterie nettamente più performanti ed economiche (anzi forse solo quest'ultima condizione)
E ancora di più sono convinto che per i prossimi anni la soluzione migliore sarà l'ibrido seriale con cui fare i percorsi giornalieri abituali in elettrico ed avere il "super-range-extender" per i viaggi più lunghi (la soluzione dei motori lineari a cilindri contrapposti mi pare una prospettiva molto molto interessante: sono leggeri, semplici, pluricarburanti e inquinanti il minimo possibile perchè ottimizzati ad un solo regime di marcia)
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Sono perfettamente d'accordo e non appena arrivano ad un prezzo accettabile la compro. |
Ossicino |
Inserito il - 28/03/2018 : 09:32:50 Che strano...fino a qui ho letto solo di auto, e tetti e caldaie Io invece la prima cosa a cui ho pensato era una colonnina di ricarica veloce per le ebike ( magari a metà dello stelvio ) Del resto fanno già i caricabatterie wireless per i cellulari...ci siamo quasi ? per intanto sogniamo il futuro. |
Barba 49 |
Inserito il - 28/03/2018 : 08:54:51 Concordo, ho usato per alcuni anni l'idrogeno autoprodotto nell'azienda dove lavoravo ed era veramente incontenibile, e oltretutto produceva una fiamma talmente incolore (quindi pericolosa) che dovevamo aggiungere un tracciante per far si che fosse visibile...
Posso solo immaginare cosa accadrebbe se un impianto a idrogeno andasse nelle mani dei comuni cittadini, è bene che rimanga nell'ambito delle aziende. |
pixbuster |
Inserito il - 27/03/2018 : 23:58:41 Andrea, mi vengono in mente le palazzine sventrate dalle esplosioni delle bombole di gas domestico .... io l'idrogeno in casa mia non lo voglio proprio !!! e preferirei che sotto casa mia non arrivasse il camion con il bombolone dell'idrogeno per rifornire la caldaia dei vicini |
andrea 104KG |
Inserito il - 27/03/2018 : 23:54:26 E le nuove caldaie a idrogeno che fanno acqua calda e elettricità? sono delle bombe casalinghe? http://www.idrogenoverde.it/?v=c9b1ee8d01e4 |
pixbuster |
Inserito il - 27/03/2018 : 23:42:05 Ops scusate Steu e Baldiniantonio per il mio errore !
Steu (si, stavolta ho scritto giusto) il caso del lavoro citato da te è particolare e non adatto ad un veicolo elettrico attuale; benissimo: chi ha quelle esigenze potrà continuare ad usare un diesel con un bel serbatoio ... in mezzo ad un mare di auto elettriche
E in un caso come i 600 km (!) del raduno .... noleggioooooo magari mettendosi insieme in più di un partecipante
Credo che i motori a combustione interna abbiano ancora degli importanti campi di utilizzo, fino a quando - e soprattutto se - arriveranno batterie nettamente più performanti ed economiche (anzi forse solo quest'ultima condizione)
E ancora di più sono convinto che per i prossimi anni la soluzione migliore sarà l'ibrido seriale con cui fare i percorsi giornalieri abituali in elettrico ed avere il "super-range-extender" per i viaggi più lunghi (la soluzione dei motori lineari a cilindri contrapposti mi pare una prospettiva molto molto interessante: sono leggeri, semplici, pluricarburanti e inquinanti il minimo possibile perchè ottimizzati ad un solo regime di marcia)
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io l'idrogeno l'ho usato perchè ho lavorato a lungo su impianti chimici : meglio lasciarlo alle grosse centrali ben monitorate, in zone sicure e con tutti i controlli appropriati
piccoli impianti che possono diventare malgestiti e sono posizionati in zone abitate, li eviterei come ... la nitroglicerina
Ricordo che l'idrogeno quando sfugge da una perdita di un tubo, prende spontaneamente fuoco e, se si disperde in un locale chiuso, forma con l'ossigeno dell'aria quella che si chiama "miscela tonante" ... e il nome non mi pare che sia rassicurante
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Steu851 |
Inserito il - 27/03/2018 : 10:05:23 Lo scrivo perché in passato ho fatto assistenza tecnica su base nazionale e ti garantisco che mezz'ora di pausa, più magari un'altra mezzorà perché la colonnina è occupata, non è possibile. Una soluzione l'avevo prospettata in passato, ma anche lei ha i suoi risvolti negativi: pacchi batteria standardizzati, arrivo all'area di servizio e faccio il cambio veloce batteria, che vengono caricate più lentamente sfruttando pannelli, eolico o quel che vuoi, ma il prblema poi è sempre lo stesso, il numero di batterie da caricare contemporaneamente. L'idrogeno è estremamente pericoloso, difficile da contenere, estremamente esplosivo, energeticamente costoso da produrre. In sostanza allo stato attuale una vera alternativa al combustibile fossile on c'è. Visto che molti non riescono a focalizzare il problema faccio un esempio pratico: partecipazione al raduno Umbro 2016, più di 600 km, quindi un rifornimento necessario, giornata di esodo, aree di servizio che quasi non ci si riesce ad entrare, altro che mezz'ora per la ricarica, mezz'ora di coda la si faceva per rifornirsi di GPL! |
baldiniantonio |
Inserito il - 27/03/2018 : 09:26:17 | pixbuster ha scritto:
Mah io continuo a pensare che dobbiamo cambiare un pò mentalità
Baldiniantonio, dici che la pausa di mezz'ora in una attività lavorativa non è tollerabile.../quote]
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No,lo scrive steu! Io sono per le pause...
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claudio02 |
Inserito il - 27/03/2018 : 08:25:20 Utilizzo del Fotovoltaico per produrre Idrogeno nei momenti di surplus di energia elettrica e utilizzo dell'Idrogeno, di notte, per la produzione di energia elettrica.
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non è fantascienza come l'uomo su marte.
io d estate butto via dai 12 ai 17 kwh al giorno.
buttati via, ed ho solo 11 pannellini del 2009.
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pixbuster |
Inserito il - 27/03/2018 : 01:54:01 A proposito di cariche veloci: ho visto che stanno utilizzando i supercapacitori per le colonnine rapide Li caricano con tempi "ragionevoli" (= potenze sopportabili) e poi riversano in poco tempo l'energia nelle batterie delle auto in rifornimento |
pixbuster |
Inserito il - 27/03/2018 : 01:24:00 Mah io continuo a pensare che dobbiamo cambiare un pò mentalità
Baldiniantonio, dici che la pausa di mezz'ora in una attività lavorativa non è tollerabile; ma io credo che anche chi lavora dopo tre ore di guida debba fermarsi e comunque si è già fatto 300 chilometri
E le code alle stazioni di servizio credo si possano evitare con opportune informazioni da internet: anche qui credo sia solo una questione di organizzarsi; e parliamo sempre di rifornimento dopo 300km di viaggio! Credo sia da pensare, come diceva @lby, che ci si dovrebbe orientare verso viaggi in treno e poi noleggio : io, però senza usare l'elettrico, le vacanze le faccio già da anni così e come auto ho una "utilitaria" che per i viaggi brevi va già benissimo (e se mi parlate di valigie scomode da trasportare, vi rispondo che c'è DHL per spedire i bagagli)
Per il problema della ricarica notturna di chi non ha il garage, se sui marciapiedi ci fossero le colonnine (non rapide !) che costano pochissimo e che si allacciano ad una rete distributiva già pronta (che comunque va potenziata) avremmo anche qui risolto il problema
ma ....
| quando Thomas Edison nel 1878 inventò la lampada elettrica a incandescenza sembrò impossibile poter illuminare le strade della città, sembrava un traguardo irraggiungibile a causa dell enorme energia necessaria.
stesso discorso delle auto elettriche.
il problema si pone se vogliamo tutto in fretta, a pochi soldi, e che siano solo gli altri ad occuparsene, |
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chicc0zz0 |
Inserito il - 26/03/2018 : 22:42:38 Oltretutto il problema di FV+ricarica a casa è per chi usa la macchina per andare al lavoro, che quindi ricarica la sera prelevando dalla rete anziché dal proprio FV. Io potrei caricare in garage e chissà che la prossima macchina non sia un'elettrica (spero di tenermi l'attuale per una decina d'anni ancora), anche se per il mio uso sarebbe sprecata. Peccato soltanto che essendo il tetto condominiale e avendo delle tegole abbastanza particolari non penso che potrò mettere il FV. |
Barba 49 |
Inserito il - 26/03/2018 : 22:35:59 Concordo, anche per quanto riguarda i pannelli solari termici siamo veramente indietro, e quelli funzionano alla grande e possono servire anche da innesco per le pompe di calore...
Quindi pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici potrebbero garantire l'autonomia energetica a moltissime persone, ma siamo indietro. |
claudio02 |
Inserito il - 26/03/2018 : 22:28:37 hai ragione per la carica superveloce, ma lo stato in un paese del sole come l italia dovrebbe riempire i tetti di pannelli fotovoltaici,
altro che f35
comprare l energia dai francesi
il ponte sullo stretto
...ed altre 1000 voci. |
Barba 49 |
Inserito il - 26/03/2018 : 21:41:19 Vedi Claudio,io ad esempio non solo non possso montare pannelli fotovoltaici perchè vivo in una valle stretta con poche ore di sole, ma non avrei nemmeno la possibilità (come moltissimi altri, peraltro) di poter usare la mia energia per caricare la batteria di un'auto elettrica, dato che non posso parcheggiare in un cortile privato o almeno condominiale: Se tu vivi in una villa con giardino puoi fare come vuoi, ma ricorda che il 90% degli italiani ha sistemazioni abitative che non permettono la ricarica a casa, quindi occorrono improbabili distributori superpotenti come quelli sopra descritti.
E poi se si potesse caricare un'auto full electric a casa a cosa servirebbero le batterie a carica superveloce? Se le studiano è perchè quasi tutti i possessori di questi mezzi caricano alle colonnine... |
claudio02 |
Inserito il - 26/03/2018 : 20:24:01 quando Thomas Edison nel 1878 inventò la lampada elettrica a incandescenza sembrò impossibile poter illuminare le strade della città, sembrava un traguardo irraggiungibile a causa dell enorme energia necessaria.
stesso discorso delle auto elettriche.
il problema si pone se vogliamo tutto in fretta, a pochi soldi, e che siano solo gli altri ad occuparsene,
sul tetto nostro solo tegole sporche di guano intanto. |
Barba 49 |
Inserito il - 26/03/2018 : 13:50:51 I pannelli solari producono corrente, ma poi occorre fare le stazioni di ricarica capaci di fornire migliaia di Ampère senza problemi: Per esempio una Tesla ha la batteria da 87Kwh, quindi da 380V-230Ah, e se la vuoi ricaricare in 30' devi disporre di una colonnina da 380V-460A-174Kw... Ti pare una cosa fattibile? Stiamo parlando di una sola auto sotto carica, immaginane una decina e poi ne riparliamo: Hai presente 380V-4600A di corrente erogati simultaneamente? Siamo ad 1,74Mw per poter caricare solo dieci auto in un normale distributore, situazione perfettamente normale se le auto elettriche aumenteranno come pensate.
Anche auto più modeste della Tesla hanno comunque batterie da 50-60Kwh, quindi anche se i numeri sono più bassi la situazione finale non cambia... |
claudio02 |
Inserito il - 26/03/2018 : 13:16:21 certo il problema non si risolve fintanto che guardando su google maps si vedono distese infinite di tetti senza pannelli sopra. |
Steu851 |
Inserito il - 26/03/2018 : 12:56:04 Tutto bene se si considerano solo i capoluoghi, ma la realtà è un po' diversa, anche solo nell'hiterland milanese usare il car-sharing non è possibile. Per un uso 'ludico' anche le pause di mezz'ora sono accettabili, se ci si deve spostare per lavoro no. Anche per l'uso ludico ora i conti funzionano perché l'auto elettrica non la usa quasi nessuno, nei giorni di esodo già fare rifornimento di GPL può comportare lunghe code, se ogni rifornimento dura mezz'ora e ci sono all'area di servizio 20 auto da rifornire diventa insostenibile si per lo spazio necessario per installare decine di colonnine, sia per la somma delle correnti che dovrebbero erogare. |
chicc0zz0 |
Inserito il - 26/03/2018 : 11:17:43 beh, il FV in Italia è incentivato da anni |
baldiniantonio |
Inserito il - 26/03/2018 : 09:23:50 giuste considerazioni! se da decenni,anzichè inventarsi gli euro 1,2,3 etc, per i motori sempre inquinanti, l'europa avesse legiferato per incentivare fotovoltaico e mobilità elettrica sarebbe normale ricaricare ovunque i nostri mezzi e con fonti sostenibili, evitando decessi da polveri sottili... penso che se i centri commerciali, sono dappertutto, avessero coperture e pensiline fotovoltaiche con colonnine di ricarica per mezzi elettrici, si risolverebbe anche il problema dell'autonomia perchè si ricaricarebbero durante la spesa o la sosta pipi/caffè. |
pixbuster |
Inserito il - 26/03/2018 : 00:29:39 @lby sono daccordissimo con te: anch'io sono dell'opinione che dobbiamo "imparare" un nuovo sistema di mobilità, senza troppi preconcetti e badando al "concreto" più che alle "emozioni"
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@lby64 |
Inserito il - 25/03/2018 : 10:56:15 Sono daccordo, 30 minuti dopo tanti km non sono niente. Però non sono in accordo con il concetto che dato che una volta nella vita farò un traslocco compero e giro con un camion tutti i giorni. Puntare all'80% dell'uso mi pare sufficente. Se occasionalmente devo fare Milano/Roma 100% in elettrico: - casa/stazione con piccola e-car - treno - e-car sharing e viceversa al ritorno. Costa meno ci metto meno tempo ed inquino molto meno che producendo acquistando e girando con un mezzo da 2 tonnellate. IMHO
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pixbuster |
Inserito il - 25/03/2018 : 00:21:04 Personalmente credo che la ricarica vada già benissimo se si può eseguire in mezz'ora
Pensiamo di fare un viaggio con una auto elettrica: parto alle 7 del mattino; mi faccio 300km che sono una autonomia ormai raggiungibile senza timore di restare a secco Considerando che parto da casa o da ufficio e ho un tratto urbano/extraurbano prima di entrare in autostrada, ci metto 3 ore e mezza; e sono le 10 e 30 A questo punto ho bisogno di fermarmi per fare pipì e per mangiare qualcosa E la mezz'ora se ne va tranquillamente Altri 250 km e sono a quota 550; e l'orologio segna le 13:30 e mi fermo per pranzare (facciamo un'ora) Intanto ricarico e posso arrivare a 800 km; se fossi partito da casa mia a Verona, ora sarei arrivato a Potenza quasi alle 18 e a questo punto .... basta volante !
Sempre a mio avviso, sono "giusti" i supercharger della Tesla che ricaricano appunto in mezz'ora
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andrea 104KG |
Inserito il - 24/03/2018 : 19:24:15 Anche se la batteria sopportasse la ricarica in pochi secondi sena rovinarsi .... cosa difficile perchè sulle batterie attuali è sempre una reazione chimica che ha i suoi tempi, una batteria da 100kwh va caricata con 100kwh in pochi secondi, che cavi bisogna avere? e che pericolo se non va tutto liscio... |