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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 14/03/2015 : 13:49:45
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Un saluto a tutti Apro questa discussione, prendendo spunto da un’altra recente, dove ho avuto modo di leggere di questo CB assemblato da barba49, ed essendo un fanatico del fai da te, vorrei provare ad assemblarne uno anch’io. Trattandosi di una prova, e non volendo rischiare in caso di insuccesso di spenderci molto, volevo provare limitandomi a 2 sole celle. Intanto ho già provveduto all’acquisto degli step-down indicati sul link fornito da Barba, ed in attesa di ricevere i due circuiti, ho trovato i due trasformatori da utilizzare con l’uscita a 6 volt, da 15 VA , ovviamente non posso certo pensare di tirarci fuori 5 Amp. di ricarica, ma trattandosi solo di una prova, anche due Amp. sono più che sufficienti, ci impiegherà solo più tempo per ricaricare. Quali i dubbi da risolvere prima di cominciare: 1) Perché i l/i secondari del trasformatore devono essere con uscita a 6 Volt, da quel poco che riesco (nella mia ignoranza) a decifrare, sembrerebbe che la tensione di ingresso possa essere in un range che va da 5 Volt a 32 Volt: c’è un motivo particolare? 2) Trattandosi di celle Lipo, e dovendo necessariamente caricare tramite i connettori di bilanciamento, questi, essendo abbastanza sottili, anche se la potenza in entrata, con una corrente di 5 Amp è di circa 20 Watt, ritenete che non ci sarà surriscaldamento? 3) Quali sono le caratteristiche del ponte diodi da collocare all’uscita degli step-down (tensione e corrente di lavoro), ed è necessario collocarlo su un dissipatore termico? 4) Dopo ll collegamento del ponte diodi, è necessario inserire qualche altro componente, ad Es. condensatori o altro? 5) Raggiunto il fine carica a 4,16 volt, lo step-Down non fornisce più energia di ricarica, ma per evitare la corrente a vuoto del trasformatore, che alla fine della carica, è inutile tenere inserito, devo prevedere un timer che disinserisca il primario dalla rete, o devo utilizzare qualche altra soluzione? Considerate che il trasformatore che andrei a cannibalizzare, è da 1500 Watt, ed a vuoto assorbe una corrente di 0,25 A quindi comporterebbe un dispendio inutile di energia per circa 55 W/h. 6) Ritengo di poter collegare le singole celle, ma sarebbe molto gradito, se fosse possibile, un semplicissimo schemino elettrico, a conferma se ho effettivamente le idee chiare su tutto. Spero di non aver dimenticato niente: Grazie Buon fine settimana (ovviamente in bici)
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 16/03/2015 : 19:00:54
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Dai Barba ti fornisco uno spunto per incrementare il numero dei tuoi interventi |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 16/03/2015 : 19:32:43
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Ah ah ah...
1) Alcune unità di misura del mio caricatore erano imposte dalle dimensioni del trasformatore che ho cannibalizzato: Non potevo certo inserire nel traferro un numero di spire superiore a quelle che avevo tolto, e siccome il secondario era da 110V ecco che dividendo per diciotto avvolgimenti sono venuti fuori 6V, ma la tensione in oggetto non è assolutamente vincolante!!!
2) Ho usato 5A per caricare dei pacchi di LiPo in parallelo tra loro cavetto per cavetto, quindi ogni conduttore non è mai stati interessato a correnti tali da produrre surriscaldamenti: Comunque esistono formule ben precise per stabilire se un determinato conduttore con una determinata lunghezza è in grado di gestire una corrente "X"...
3) Il ponte di diodi basta che sia della giusta tensione in uscita dagli avvolgimenti e che regga la corrente prevista, nel mio caso 12V-10A sono stati più che esuberanti e non è previsto nessun raffreddamento.
4) Se a valle del ponte di diodi monti un elettrolitico di livellamento non fai certo un errore, da una tensione pulsante a doppia semionda passi ad una tensione continua...
5) Per evitare consumi di corrente puoi ovviamente inserire un timer sulla rete, ma ritengo che sia difficile calcolare un tempo preciso visto che la carica non sarà mai identica, comunque è una tecnica valida per chi ha un animo ecologista, in realtà 55Wh corrispondono solo ad 1 Centesimo di Euro/Ora...
6) Per la ricarica lo schema è semplicissimo, non avrai nemmeno l'obbligo di rispettare la sequenza di collegamento delle celle, qualunque caricatorino può essere collegato a qualsivoglia cella della serie senza alcun problema, visto che sono tutti isolati elettricamente!
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 06:46:51
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Grazie Barba Rimane solo un'ultima precisazione, e che riguarda l'elettrolitico da collegare in parallelo all'uscita del diodo, per la tensione di lavoro non è un problema, ma di quale capacità? quanti microfarad? Ciao, e auguri per la crescita esponenziale dei tuoi interventi. |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 08:29:07
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Più alta è la capacità e migliore sarà il livellamento della corrente in ingresso agli step-down, specialmente sotto carico, ma siccome lavorano anche con corrente pulsante non occorre andare troppo alti come microfarad...
Grazie per gli auguri... |
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Protozoo
Utente Medio
Puglia
106 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 10:31:56
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Ciao a tutti, scusate se mi intrometto, ma un aggeggio simile potrebbe esservi utile per realizzazione del barbacaricatore?
Zytec Elite 400 W (alimentava una RAID SCSI) pri: 220v (110v) sec: 12v / 7A sec: 12v / 7A sec: 5v / 10A sec: 5v / 10A
E' su in mansarda a prendere polvere ed è un peccato. Se a qualcuno può servire.
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 12:58:49
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Barba49 ha scritto Più alta è la capacità e migliore sarà il livellamento della corrente in ingresso agli step-down, specialmente sotto carico, ma siccome lavorano anche con corrente pulsante non occorre andare troppo alti come microfarad...
Da quest'ultima tua risposta, mi viene un dubbio, ero erroneamente convinto che il ponte diodi e il condensatore andassero collegati all'uscita dello step-down (esattamente tra l'uscita dello step-down e la cella da caricare, ma forse il ponte diodi e il condensatore devo collegarlo tra l'uscita del trasformatore e lo step-dow?. In definitiva lo step-down lavora in CC sia in ingresso che in uscita? grazie
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 13:08:07
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Ma nooo...
Lo step down va dopo il ponte e l'eventuale elettrolitico, altrimenti cosa regola?
Lui riceve una tensione continua in ingresso e la porta al livello da te stabilito alla sua uscita!!!
Non si possono alimentare questi caricatorini in corrente alternata... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 20:43:12
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Grazie Barba c'è mancato poco e avrei fatto danno, è per questo che avevo chiesto uno schemino elettrico, ma ormai sono sicuro di aver compreso. In conclusione con questi step-down, si potrebbe caricare una lipo da diverse celle con la batteria dell'auto, o bisognerebbe utilizzare un accumulatore per ogni cella, per quel discorso che dicevi sui diversi secondari di alimentazione che devono essere necessariamente separati? |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 17/03/2015 : 23:21:55
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Bisognerebbe purtroppo utilizzare una batteria per ogni cella oppure scollegare la serie delle celle... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 18/03/2015 : 18:56:08
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Ok grazie, appena mi arrivano gli step-down mi metto all'opera e vi informerò sui risultati. Ciao a tutti. |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 12/04/2015 : 19:55:14
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Riprendo la discussione per aggiornarti/vi sulla situazione attuale: Sono arrivati i due step-down indicati da Barba49, volevo intanto provare il funzionamento, siccome ho un trasformatore con primario 220 Volt, e un secondario con due prese 5,4 volt, 10,3 volt e un totale di 15,9 Volt da 15 VA. Ho collegato all’uscita da 5,4 Volt (l’alternata) ad un ponte diodi che avevo a casa da 30 Volt, 50 Amp., poi ho collegato in parallelo all’uscita in continua un condensatore elettrolitico da 16 Volt 3.300 microfarad, rispettando la corretta polarità, infine ho collegato il positivo e il negativo del ponte diodi al morsetto di entrata (input) dello step-down (sempre rispettando la polarità). Non ho collegato nessuna cella da caricare, ho alimentato il trasformatore, e sullo step-down si è acceso un led verde, ho misurato la tensione in uscita, che è risultata essere di 7,63 Volt, ho provato a regolarla per portarla a 4,16 volt, ma avvitando o svitando i due potenziometri non si rileva nessuna variazione della tensione. Siccome i due potenziometri, se non sbaglio, dovrebbero regolare uno la tensione e l’altro la corrente con cui si vuole caricare la cella, ovviamente non avendo collegato la cella, quello che regola la corrente (non so quale sia dei due) non produrrà nessuna variazione, ma l’altro non dovrebbe regolare la tensione? O devo necessariamente collegare la cella da caricare? Ho preferito non provare, visto che la tensione in uscita è di 7,63 volt, non vorrei danneggiare la cella. Dove ho sbagliato?
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 15/04/2015 : 07:10:40
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Ciao Barba49 Mi puoi rispondere, se non mi rispondi tu, che sei l'autore del Barbacaricatore, chi altro potrebbe intervenire?? Grazie Attendo fiducioso |
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garchofa
Utente Senior
Liguria
1982 Messaggi |
Inserito il - 15/04/2015 : 11:16:58
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sicuramente lo step down ha un condensatore in uscita, il quale ti mantiene la tensione anche se la abbassi.
Metti una resistenza sull'uscita dello step down e fai la stessa prova, tipo 1-2kohm |
Sono morto |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 15/04/2015 : 13:25:50
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Grazie Garchofa I watt della resistenza che hai indicato, sono importanti, o posso collegargli la resistenza indipendentemente dal valore dei watt della stessa. Ciao |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 15/04/2015 : 21:22:05
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Collegaci una lampadina, è la stessa cosa!!! |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 16/04/2015 : 13:32:16
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@ Garchofa Ho provato con una resistenza da 1000 homm 0,5 Watt, ma continua a non verificarsi nessuna variazione sulla tensione di uscita.
@Barba 49 Proverò con una lampadina da auto, (12 Volt 5 W) ti farò sapere il risultato, intanto vorrei chiederti (per evitare di continuare ad avvitare e svitare tutt'e due potenziometri) se mi puoi indicare quale dei due è quello che regola la tensione, se è quello dal lato ingresso dello step-down o se è quello dal lato uscita. Grazie |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 16/04/2015 : 21:00:48
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Mettili ambedue al minimo e poi collega il carico, sinceramente non mi ricordo più qual'è quello della tensione, e comunque non è detto che il tuo circuitino sia identico a quelli che usai a suo tempo... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 17/04/2015 : 07:23:38
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Ciao Barba49 Prima di ricevere la tua ultima risposta, ho messo in atto la precedente, quella che riguarda la lampadina come carico, ma accende normalmente, anche il led verde è acceso, ma avvitando e svitando i due trimmer di regolazione, continua a non verificarsi nessuna variazione della tensione sull'uscita, anche la lampadina, essendo collegata sull'uscita, conferma la lettura del tester, in quanto dovrebbe variare la sua luminosità. Un'altro dubbio riguarda proprio i due trimmer, in particolare le due viti di regolazione, mi spiego meglio, per le scarse nozioni di elettronica che ho, in genere i trimmer o potenziometri, sono delle resistenze variabili da un minimo ad un massimo di homm, in particolare hanno (durante la rotazione) un punto fermo di inizio e uno di fine rotazione, ma quando provo a ruotare le viti, sembra che non abbiano questi due limiti, io cerco di ruotarli al massimo due tre giri, ma non capisco se hanno i due punti di fermo, più semplicemente non trovo il limite minimo ed il limite massimo. In pratica ruoto le viti, ma non so in che punto si trova il potenziometro, e quanti giri deve fare la vite per scorrere dal punto minimo per arrivare al massimo. Grazie
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 17/04/2015 : 09:48:35
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I trimmer multigiri NON hanno nessun fine corsa, si ode solo un leggero "tic" quando si supera la soglia di regolazione, quindi sta alla sensibilità dell'operatore non rovinarli...
Di solito sono da 10 giri in modo da poter effettuare una regolazione più fine rispetto ad un comune potenziometro da un solo giro.
Il fatto comunque che non regolino la tensione di uscita mi fa pensare che lo step-down abbia dei problemi, anche a me un paio arrivarono guasti, sai i cinesi.... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 17/04/2015 : 14:07:32
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@barba49 quindi quando sento il tic vuol dire che è arrivato a fine corsa in un senso, di conseguenza girando in senso contrario dovrei sentire un'altro tic sul fine corsa opposto? In queste prove, non conoscendo quanti giri deve fare la vite di regolazione da un fine corsa all'altro, ho fatto al massimo 3 giri, proverò di nuovo nell'intero ambito di regolazione. Grazie |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 17/04/2015 : 14:44:16
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Esatto... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 19/04/2015 : 19:13:57
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@Barba49 Funzionaaaaaaaaaaaaaaaaa Allora ho provato a regolare i trimmer di molti più giri di quelli con cui avevo provato prima, e stando attento al click di fine corsa, regolando quello dal lato ingresso non cambiava niente, invece regolando quello lato uscita, a un certo punto si è spento il led verde, e si sono accesi i due led accanto, uno rosso e uno blu. Non chiedetemi qual è la logica di funzionamento, ma quando si sono accesi i due led (blu e rosso) si vedeva perfettamente la variazione sul tester e anche di conseguenza sulla luce emessa dalla lampadina. Riassumendo il trimmer lato ingresso regola la corrente di carica, mentre il trimmer lato uscita regola la tensione di carica. Per quanto riguarda la nomea dei cinesi, questa volta ci siamo sbagliati, devo dire che sono rimasto visibilmente colpito dalla perfezione con cui è realizzata la scheda, a giudicare dalle dimensioni dei singoli componenti e in particolare dai 3 led (mai visti dei led cosi microscopici, ma anche così luminosi) ritengo che nessun cinese la possa aver costruito artigianalmente, ma sarà sicuramente un cinese che opera su una macchina robotizzata che esegue alla perfezione tutto l’assemblaggio. La scheda viene spedita sigillata all’interno di una busta (forse antistatica ?). Desidero anche informarVi sulla correttezza di questo sito cinese, trattandosi di spedizione gratuita, mi hanno mandato diverse e-mail chiedendomi continuamente, che se non volevo aspettare l’arrivo del pacchetto potevano rimborsarmi subito il denaro, ma ho sempre risposto, trattandosi di spedizione internazionale, che intendevo aspettare. In ogni caso ho sempre 180 giorni per aprire la contestazione con paypal. Il pacco è arrivato dopo circa un mese, e senza neanche spese doganali. Se vi può interessare, il sito è CHIP-Partner, la signora che risponde alle e-mail si chiama Vera. Io sto subito provvedendo a ordinare altre 14 schede per completare il Barbacaricatore. Che dire più approfondimenti di così? Un caloroso ringraziamento al grande Barba49 Saluti
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 19/04/2015 : 21:25:16
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Perfetto, come vedi ogni step-down ha una sua logica di funzionamento ma alla fine se non ci sono guasti tutto fila per il verso!!!
Posso garantirti che anche la tensione è stabile nel tempo, ho dovuto ritoccarne i valori solo una volta dopo qualche ciclo di carica e poi non sono più cambiati nonostante sia passato un brl po' di tempo (e di cicli)... |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
Inserito il - 20/04/2015 : 20:55:13
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Il Barbacaricatore è un caricabatterie stupendo (grazie per averlo ideato! ) ma, siccome non tutti hanno le conoscenze e capacità del mitico Barba, mi chiedevo se si possono utilizzare dei comuni alimentatore da notebook per alimentare almeno un paio di step-down. Ho visto che in genere sono dei trasformatori 100-240V/1,5A in input e 18-20V 4,5A in output. Se, per esempio, si potessero collegare un paio di step-down ad un singolo trasformatore penso si semplificherebbero le cose non di poco. Oppure in alternativa un alimentatore di un PC desktop che dispone di svariate uscite a 5 e 12V.
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 20/04/2015 : 22:22:51
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No, se colleghi due o più step-down ad uno stesso alimentatore (o trasformatore) perdi la possibilità di caricare varie celle collegate in serie: Se prendi 14 step down e li colleghi ad un unico trasformatore potrai caricare ben 14 celle, ma non se sono collegate in serie tra loro come in una qualsiasi batteria da 48V!!!
Per fare questo occorrono 14 trasformatori o in alternativa un grosso trasformatore con 14 avvolgimentini secondari da almeno 5V isolati tra loro..... |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 20/04/2015 : 22:24:21
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@EBS ha scritto Ho visto che in genere sono dei trasformatori 100-240V/1,5A in input e 18-20V 4,5A in output. Se, per esempio, si potessero collegare un paio di step-down ad un singolo trasformatore penso si semplificherebbero le cose non di poco. Se il paramentro da te indicato in uscita, è di 4,5 A purchè non sia in alternata ma raddrizzato da ponte diodi e livellato con condensatore, allora puoi alimentare lo step-down, tieni conto che quest'ultimo può lavorare come range di corrente fino a 5 Amp, quindi potresti caricare al massimo con una corrente di 4,5 Amp. Per quanto riguarda il collegare più step-down ad un solo trasformatore, questo deve essere necessariamente con diversi secondari tutti isolati tra di loro, e per ognuno devi sempre raddrizzare e livellare la corrente continua in uscita. Considera che la potenza del trasformatore deve essere adeguata a quanti step-down gli collegherai. Queste informazioni le ha comunicate Barba49, il realizzatore del Barbacaricatore. Con l'utilizzo di questo barbacaricatore, potete buttare via i BMS, abbiamo finito di soffrire per colpa di quest'ultimi. Se utilizzate le Lipo, se non sono di eccelsa qualità, basterà che in scarica utilizzate i cicalini di rilevamento soglia per bassa tensione. Esistono in commercio anche cicalini con tensione limite regolabile, che potrete utilizzare anche per Li-ion o Lifepo4, settando la loro soglia minima di bassa tensione. Per qualsiasi ulteriore informazione, potete rivolgervi direttamente al grande Barba49 che ne sà certamente più di tutti noi, io sono solo un utente che ha voluto mettere in pratica quello che ci ha comunicato. Ciao |
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remora
Utente Senior
Sicilia
1013 Messaggi |
Inserito il - 20/04/2015 : 22:26:13
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@Barba49 Scusa Barba non avevo visto che avevi già risposto. |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 20/04/2015 : 22:35:37
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Scherzi, non detengo certo il monopolio delle risposte, tanto poi se sbagliate vi rampogno!!! |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2015 : 00:10:59
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Grazie per le risposte. Ricavare 12 o 14 secondari isolati da un unico trasformatore, per poi raddrizzare e livellare la corrente in uscita è cosa che, per me, richiede ancora non poco studio. Pensare di utilizzare 12 o 14 caricatori da cellulare dati i loro 700mAh sono sempre comunque tempi biblici... Forse è meglio che, con le mie 2 batterie 18650 6s8p, continui con i due Imax anche se mi sarebbe piaciuto sperimentare altro.
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2015 : 13:38:24
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Se riesci a trovare 14 trasformatorini da 220Vac a 5Vac da 20W ciascuno (5V x 4A) puoi anche evitare di avvolgere il trasformatore con secondario multiplo...
L'importante è che siano trasformatori, non autotrasformatori, ci abbini 14 ponti raddrizzatori e sei a posto! |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2015 : 22:04:31
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Siccome non conosco lo schema di quei alimentatorini (che sicuramente non hanno un trasformatore al loro interno ma lavorano in modalità "switching") non posso sapere se sono adatti al nostro uso: Se non sono elettroisolati uno dall'altro è come usarne uno solo più potente per tutti gli step-down.
Potresti fare una prova prendendone un paio, li accendi e poi controlli con il tester su VCC che NON ci sia tensione tra il positivo di un alimentatorino e il negativo dell'altro: Se è così sono adatti al tuo scopo, altrimenti se invece rilevi una tensione non sono isolati e quindi non si possono usare per caricare celle collegate in serie... |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2015 : 16:40:45
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Barba, grazie alla tua spiegazione ho capito cosa si intende per "isolati elettricamente". Appena riesco faccio qualche prova. Grazie! |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2015 : 21:03:44
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Stasera ho fatto una prova con 2 alimentatori switching che avevo a casa (simili a quelli del link) 220 Vca/12 Vcc collegati alla stessa presa tripla. Facendo la prova suggerita da Barba risultano isolati elettricamente. Se tanto mi da tanto dovrebbe essere la stessa cosa per quelli del sito ebay ma ovviamente bisogna fare la prova per averne la certezza.
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2015 : 21:13:35
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Benissimo....Se fosse così anche per gli altri caricatorini saresti già un bel pezzo avanti!!!! |
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EBS
Utente Normale
Piemonte
78 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2015 : 21:18:27
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Già... speriamo in bene... |
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ellebi
Utente Medio
Toscana
292 Messaggi |
Inserito il - 13/01/2017 : 16:21:23
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Mi riallaccio a questo vecchio 3D ... ho visto in vendita a prezzo regalo dei caricatori per singole 18650 o paralleli con entrata 5V e 1A E mi sono nate spontanee domande cui il 3D risponde ( ma non sono certo di capire...) Presupponendo un alimentatore per cella o parallelo nel 3D si parla di controllare che tra il polo negativo di uno ed il positivo dell'altro non ci sia tensione, ovvero che siano isolati elettricamente ( cosa non scontata) presupponendo di averli trovati questi oggetti collegati agli alimentatori da 5V ( tipicamente da dispositivi USB) potrebbero essere funzionali? Ovvero caricare le singole celle o paralleli senza problemi?
http://www.ebay.it/itm/10pcs-5V-Micro-USB-1A-18650-Lithium-Battery-Charger-Board-Module-TP4056-TE585-/191999705865?hash=item2cb4130309:g:T5gAAOSwNRdYBYd3 |
Modificato da - ellebi in data 13/01/2017 16:22:32 |
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Steu851
Utente Master
Lombardia
4103 Messaggi |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 13/01/2017 : 21:35:44
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Se impieghi un alimentatore separato per ogni stadio puoi usare quegli oggetti anche collegandoli ad una batteria da 10S, ma se invece pensi di impiegare un unico alimentatore per tutti i moduli fai una fiammata, esattamente come accadrebbe con i moduli (ben più performanti, peraltro) che ho impiegato io: Con 1A di corrente MASSIMA si fanno cariche lentissime, per una comune batteria da 36V-10Ah occorrono almeno 12 ore di tempo. |
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Steu851
Utente Master
Lombardia
4103 Messaggi |
Inserito il - 13/01/2017 : 23:45:50
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Barba, occhio che ha citato alimentatori USB, che normalmente sono switching non isolati, metterli in parallelo non mi pare una buona idea |
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1 |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36209 Messaggi |
Inserito il - 14/01/2017 : 09:22:30
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Io invece quando parlo di alimentatori intendo ovviamente quelli classici con trasformatore di disaccoppiamento, altrimenti ciccia!!! Grazie comunque della precisazione... |
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romariu
Utente Attivo
Sardegna
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