Mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice Il modello si chiama
ORA
che è il nome di uno dei venti che spirano sul lago di Garda; e proprio per questo l’ho ambientata lì
Riporto la descrizione che la Wings dà di se stessa …. Il progetto Wings nasce dalla volontà di creare nel mercato delle due, tre e quattro ruote una realtà in grado di soddisfare le esigenze di mobilità di una fascia molto ampia della popolazione che diventi lo strumento trainante di una significativa espansione del mercato dei veicoli elettrici leggeri. Wings srl nasce dal connubio di una lunga attività nel settore delle due ruote e nel settore di veicoli elettrici e da più di 15 anni di esperienza in società Italiane ed Asiatiche del settore. Puntiamo ad un servizio rapido ed efficace che, accompagnato da una elevata qualità di prodotti e componenti, accrescerà la consapevolezza sui benefici offerti dai nostri veicoli elettrici e creerà un circolo virtuoso di acculturamento dei consumatori. La nostra gamma prodotti, composta inizialmente dai 4 modelli di bici esposte ad Expobici a Padova, verrà estesa a breve al monopattino/ciclomotore elettrico (ruote piccole) ad un ciclomotore elettrico di nuova generazione e dal design classico, ad uno scooter con due diversi livelli di potenza e velocità, ad uno scooter tre ruote basculante e carenato, ad una minicar elettrica a quattro posti ed in tempi un po’ più lunghi ad un quadriciclo a due posti. Le soluzioni e specifiche tecniche da noi progettate e sviluppate in collaborazione con primari fornitori in diversi continenti si basano sulla ricerca di un design accattivante e da una elevata affidabilità e stabilità dei componenti con l’obbiettivo di ridurre al minimo le attività post vendita ed il relativo onere. ….
IN BREVE
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità Ha una certa elasticità longitudinale che aiuta a filtrare le asperità della strada, ma non si svia lateralmente Lo scavalco è basso e largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi Il peso complessivo è di 23kg di cui 2kg rappresentati dalla batteria La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom 700M) Ha una buona escursione e filtra bene le leggere asperità; sulle buche più dure però si irrigidisce La posizione in sella è a busto piuttosto verticale (“olandese”)
Il cambio è uno Shimano Turney TZ a 6 rapporti a deragliatore Gli innesti sono precisi e “secchi” in entrambe le direzioni Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo Revoshift Il range dei rapporti è di tipo “cittadino”: non troppo esteso A 24 km/h e in 6.a la cadenza di pedalata è di 65 ped/min: corretta
I pneumatici (Kenda da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta Il cavalletto è un solido modello a due zampe montato vicino al movimento centrale C’è un portapacchi anteriore vincolato alla parte mobile della forcella su cui si può montare facilmente un cestino Il portapacchi posteriore è robusto (omologato per 25kg), fa parte del telaio e integra la slitta per la batteria Il piccolo spessore della batteria stessa non alza molto il baricentro del carico
I freni sono V-brake Tektro e l’azionamento è morbido e ben modulabile La frenata è ben potente e lo spazio di frenata da 25 km/h è di 2.9m Si manifestano dei leggeri bloccaggi della ruota posteriore e c’è un inizio di tendenza al ribaltamento Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è potente anche da velocità elevate
La centralina è alloggiata nella parte fissa in fondo alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute Questo modello viene fornito con una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh litio ioni con celle Panasonic o Samsung E’ alloggiata in una slitta ricavata nel portapacchi posteriore e pesa soltanto 2kg La ricarica, da batteria completamente esaurita, avviene in 4 ore e 30 minuti A sinistra sul manubrio c’è un cruscottino a led ben leggibile anche in pieno sole Vi trova posto il pulsante di accensione e quello per cambiare livello di assistenza fra i 3 disponibili 4 led indicano lo stato di carica della batteria I pulsanti sono comodi da usare e a portata di pollice, ma diventano difficili da “sentire” se si indossano i guanti
Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta nettamente ma non diventa fastidiosa I cablaggi sono ottimamente ordinati , ben protetti e poco visibili Il sensore della rotazione dei pedali (PAS) è montato sull’asse del movimento centrale
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili) Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata L’avvio è sempre al massimo della potenza ma non crea problemi di guidabilità anche in manovra A 24.0 km/h interviene il cut-off tachimetrico (in modo progressivo, senza stacchi improvvisi) L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.33 giri di pedale (120°) pari a 1.0m in prima marcia: è un ritardo abbastanza breve che consente di ripartire agevolmente anche in salita Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.5” e la velocità di uscita è 24.5 km/h (“tagliata” dalla tachimetrica già dopo meno di 40 metri) L’accelerazione è costante e potente; ci si toglie presto dal centro degli incroci quando si parte ai semafori La spinta del motore è potente e, nel traffico, ci si disimpegna bene; non mette mai in imbarazzo anche durante manovre in spazi ristretti ma i tre livelli di assistenza sono un po’ pochi La manovrabilità è buona ed il confort di marcia è elevato anche su fondi non proprio lisci
Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali e la ripartenza è facile La salita al 10% si supera a 9.8 km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 94 W; è un valore di sforzo sopportabile a lungo da chi ha un minimo di allenamento ed equivale ad una spinta sui pedali di 20 kg La ripartenza richiede uno sforzo di 29 kg, alla portata di chiunque Il 13.5% si sale in 1.a marcia a 7.0 km/h e con una potenza sui pedali di 90 W; seppur la potenza rimane circa uguale a quella della salita precedente, lo sforzo da esercitare sale a 27 kg per via della più bassa velocità di pedalata: il range dei rapporti del cambio non è abbastanza esteso per salite impegnative La ripartenza richiede 39kg di spinta: ancora accettabili Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo che inizia a diventare sensibile (35 kg e circa 110 W); la velocità si assesta intorno ai 6.5km/h ; viene un po’ di fiatone ma se la salita è breve non richiede di essere allenati La partenza da fermo richiede di applicare 49 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con quasi tutto il proprio peso La rampa al 27% viene superata se si affronta a motore già avviato, però siamo al limite e occorre impegnarsi con tutto il proprio peso applicato ai pedali La ripartenza non è possibile
La velocità in pianura non è molto elevata : inizialmente 24.0 km/h ma si stabilizza prestissimo intorno ai 23.5 rimane però costante per tutto l’arco della scarica Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde” L’autonomia (riportata a 21°C) è di 47 km a prestazioni piene più altri 3 di “riserva”
La marcia in coppia non è molto facile per la scarsità dei soli tre livelli di assistenza
L’ammortizzatore anteriore e i pneumatici di buona larghezza, consentono di viaggiare sugli sterrati leggeri con molta naturalezza e confort Si sente però il bisogno di una maggior regolazione della velocità Se lo sterrato diventa più duro, la sospensione anteriore mostra i suoi limiti
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (20.9 kg senza batteria) Il trasporto in treno è abbastanza agevole: il peso è contenuto ed è equilibrata nel sollevamento
La scorrevolezza ad assistenza disinserita è buona: a 18km/h sono richiesti 99W sui pedali (un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga) In caso di strada in pendenza, il peso si avverte ma non penalizza troppo la marcia Si può pedalare senza aiuto elettrico non solo nelle situazioni di emergenza
L’impianto luci è totalmente a led e alimentato da pile (anche ricaricabili) Le luci perciò restano accese alla massima potenza anche quando si è fermi Il fanale anteriore è a 3 led a luce fissa; la sostituzione delle pile richiede l’uso di un cacciavite Il fascio luminoso prodotto è sufficiente … ma appena appena Il fanale posteriore è a 1 led rosso a luce fissa e le pile sono facilmente sostituibili senza attrezzi E’ ben visibile sia da lontano che lateralmente anche se è puntato leggermente verso l’alto
La Ora non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria E’ certificata EN14764 (bici turismo) e EN 15194 (Epac) La garanzia è di 2 anni, mentre sulla batteria è di 1 ma senza formule a scalare
Il prezzo di listino, al momento della prova, è 1199 € e la batteria di ricambio 325€
Qui c’è la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità Ha una certa elasticità longitudinale che aiuta a filtrare le asperità della strada, ma non si svia lateralmente garantendo una guidabilità sicura; solo nei rapidi cambi di direzione si accusa una certa elasticità, accentuata dal peso della batteria e del motore concentrati al posteriore … ma la guida nervosa non è il tipo di guida che si addice a questo modello
Lo scavalco è basso e largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a oltre 49km/h senza alcun problema) Ecco: allego sempre filmati sulle salite, ma questa volta voglio aggiungere una ripresa in discesa
discesa
Le oscillazioni che si vedono nell’ultimo tratto, le ho provocate io stesso scuotendo il manubrio per saggiare la stabilità del telaio
Il peso complessivo è di 23kg di cui 2kg rappresentati dalla batteria
La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom 700M) Ha una buona escursione e filtra bene le leggere asperità; sulle buche più dure però si irrigidisce Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane “onesta”
La sella è di tipo “unisex” imbottita e con molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi La regolazione dell’altezza è di tipo rapido e la regolazione dell’inclinazione è fine
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale (“olandese”)
Il manubrio ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comoda ma non sportiva
Le manopole hanno l’appoggio largo e sono molto comode quando si resta in sella a lungo
La pipa è regolabile e la serie sterzo è tradizionale
Una molla tiene dritto lo sterzo quando si parcheggia e diminuisce le oscillazioni anche quando si carica il cesto anteriore
La marcia senza mani è stabile, ma la molla la rende difficile da attuare
Il cambio è uno Shimano Turney TZ a 6 rapporti a deragliatore
Gli innesti sono precisi e “secchi” in entrambe le direzioni
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo Revoshift Risulta un po’ duro da azionare e l’indicatore della marcia inserita non è molto molto visibile (e di notte è invisibile)
Il range dei rapporti è di tipo “cittadino”: non troppo esteso A 24 km/h e in 6.a la cadenza di pedalata è di 65 ped/min: corretta
Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido (perciò senza attezzi)
La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 18 e il distacco del connettore motore
I pneumatici (Kenda da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta
la valvola è una Schrader (tipo automobilistico)
Il cavalletto è un solido modello a due zampe montato vicino al movimento centrale; consente la rotazione completa dei pedali (comodo nelle operazioni di piccola manutenzione) e soprattutto conferisce un’ottima stabilità alla bipa durante le operazioni di carico e scarico (utilissimo quando si usa il seggiolino per bimbi)
Il portapacchi anteriore è vincolato alla parte mobile della forcella (ruota perciò con lo sterzo) Non è particolarmente robusto ma ci si può montare facilmente un cestino Se si volesse trasportarci la valigetta 24-ore, sarebbe necessario montare il fanale in un’altra posizione
Il portapacchi posteriore è robusto, fa parte del telaio e integra la slitta per la batteria Il piccolo spessore della batteria stessa non alza molto il baricentro del carico
Il portapacchi è omologato per 25kg ed è certificato En14872
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono V-brake Tektro all’anteriore e al posteriore
Questo è l’anteriore
E questo è il posteriore
Le leve sono robuste e morbide da azionare Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
Entrambe le leve sono dotate degli switch di cut-off del motore (fissati con vite) Ehm non so se si vede chiaramente: il sensore è il “coso” con il bollino verde
L’azionamento dei freni è morbido e ben modulabile La frenata è poderosa e lo spazio di fermata da 25 km/h è di 2.9m: ottimo valore, fortemente inferiore a quanto prescritto dalle normative (7 metri) Si manifestano dei leggeri bloccaggi della ruota posteriore e c’è un inizio di tendenza al ribaltamento: occhio alle frenate di panico !
Qui un filmato
frenata
Si sente lo strisciamento del pneumatico posteriore
Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è potente anche da velocità elevate
Ecco la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa in fondo alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
La centralina è dotata di autospegnimento dopo circa 10 minuti
BATTERIA
La Ora viene fornita con una batteria al litio da 36V 8Ah 288Wh litio ioni con celle Panasonic o Samsung E’ alloggiata in una slitta ricavata nel portapacchi posteriore Questa collocazione non allunga il passo della bipa ma porta un po’ in alto il baricentro; l’effetto non è però troppo invasivo dati i soli due chili di peso
L’estrazione avviene sfilandola verso l’indietro ed è agevole; anche il reinserimento è facile e non richiede precisione particolare
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Si trasporta molto facilmente … sottobraccio come un giornale e non stanca troppo anche se si tiene così per molto Il suo peso è molto contenuto: 2.0 kg
La chiave di bloccaggio ha anche funzione di interruttore, cosi i contatti rimangono senza tensione durante il trasporto La chiave rimane attaccata alla batteria e non al telaio
Qui si vede il solido perno di bloccaggio meccanico
Nella foto seguente sono visibili il connettore per la ricarica e il fusibile
E’ presente un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni
Qui si vedono i contatti sulla bipa e sulla batteria
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola Pesa 560 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 4 ore e 30 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Ora è dotata di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole
Vi trova posto il pulsante a membrana On/Off che accende la centralina ed illumina i led del cruscotto Prima di azionare questo comando bisogna ricordarsi di accendere la batteria con la chiave
Un altro pulsante, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili con sequenza 1-2-3-1-2-3 E’ correttamente posizionato dalla parte del pollice che si usa per azionarlo Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene solo spegnendo la centralina col pulsante on/off Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led blu
Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria L’indicazione della carica della batteria è mista voltmetrico-amperometrico: per avere una indicazione attendibile dello stato di carica bisogna smettere di pedalare, interrompendo così l’assistenza Se si consulta ad assistenza avviata, indica l’autonomia residua se si continua con quell’assorbimento
La visibiltà delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma non c’è retroilluminazione dei pulsanti
L’azionamento dei pulsanti è agevole anche se sono di piccola dimensione Diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima Il cambio del livello di assistenza si raggiunge facilmente senza staccare la mano dal manubrio
MOTORE
E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored
La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta nettamente ma non diventa fastidiosa
rumore in marcia
E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
Mi dilungo un po’ perché i cablaggi sono eseguiti ottimamente: ben nascosti e protetti; viaggiano per quanto possibile all’interno del telaio
Nella parte che va al manubrio, i cavi sono molto ben ordinati
Nella parte inferiore del telaio sono esposti, ma comunque protetti dalla dimensione della corona
Nel tratto che va alla batteria sono ben raggruppati e poco visibili (è il punto che mi piace di meno)
Il cavo del freno posteriore è esterno e ha un tratto senza guaina per garantire una maggior morbidezza nell’azionamento
Tutti i componenti elettrici sono dotati di connettore per una più facile diagnosi e sostituzione in caso di guasto Come già detto , i sensori dei freni sono montati con viti e facilmente smontabili
Il cavo motore rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni
E’ l’unico componente non dotato di connettore, ma il percorso fino alla centralina è breve e largo E’ invece dotato di un led (rosso) che consente di controllarne facilmente il buon funzionamento
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili) Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata L’avvio è sempre al massimo della potenza ma non crea problemi di guidabilità anche in manovra
Al livello massimo interviene il cut-off tachimetrico (in modo progressivo, senza stacchi improvvisi); perciò la velocità a ruota sollevata coincide con quella su strada
Liv 1 – su strada 9.5 – a vuoto 10.4 km/h Liv 2 – su strada 16.5 – a vuoto 19.6 km/h Liv 3 – 24.0 km/h
Tre livelli senza modulazione in base alla velocità della pedalata sono piuttosto pochi e si finisce col viaggiare sempre a quello massimo I livelli inferiori servono in condizioni di strada sterrata o in condizioni di traffico intenso e lento Il livello intermedio, per chi è un po’ sportivo, serve per mantenere basso il consumo in salita a bassa velocità
Spingendo con i pedali si fa crescere la velocità e si può dosare lo sforzo, ma poco nelle fasi iniziali quando la velocità coincide con il taglio tachimetrico; via via che la batteria si scarica e la tensione scende, è più facile incrementare lo sforzo sui pedali per incrementare la velocità
La velocità minima, in salita, è circa 6 km/h; su strada piana non la velocità minima è intorno ai 10 km/h
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.33 giri di pedale (120°) pari a 1.0m in prima marcia: è un ritardo abbastanza breve che consente di ripartire agevolmente anche in salita L’assistenza si avvia con vigore ma senza spinte brusche Il riavvio dopo uno stop della pedalata è rapido
avvio assistenza su strada
Come già detto è presente il cut-off tachimetrico a 24km/h Non è presente il pulsante “soft-start”
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
L’accelerazione risulta buona Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 10.5” e la velocità di uscita è 24.5 km/h (“tagliata” dalla tachimetrica già dopo meno di 40 metri) L’accelerazione è costante e potente; ci si toglie presto dal centro degli incroci quando si parte ai semafori
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente e, nel traffico, ci si disimpegna bene La spinta del motore non mette mai in imbarazzo anche durante manovre in spazi ristretti I tre livelli di assistenza consentono di trovare la velocità adatta alle condizioni di traffico, ma solo grossolanamente La manovrabilità è buona ed il confort di marcia è elevato anche su fondi non proprio lisci
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati nella consueta tabella
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali (“pedalata simbolica”)
Il cavalcavia al 4% viene superato a 19.0 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali
cavalcavia 4 %
La ripartenza richiede uno sforzo leggerissimo se si usa il rapporto più corto (12 kg) e non diventa impegnativa anche se non ci si ricorda di scalare marcia prima della fermata
La salita al 10% si supera a 9.8 km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 94 W; è un valore di sforzo sopportabile a lungo da chi ha un minimo di allenamento ed equivale ad una spinta sui pedali di 20 kg La ripartenza richiede uno sforzo di 29 kg, alla portata di chiunque
Il 13.5% si sale in 1.a marcia a 7.0 km/h e con una potenza sui pedali di 90 W; seppur la potenza rimane circa uguale a quella della salita precedente, lo sforzo da esercitare sale a 27 kg per via della più bassa velocità di pedalata: il range dei rapporti del cambio non è abbastanza esteso per salite impegnative La ripartenza richiede 39kg di spinta: ancora accettabili
Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo che inizia a diventare sensibile (35 kg e circa 110 W); la velocità si assesta intorno ai 6.5km/h ; viene un po’ di fiatone ma se la salita è breve non richiede di essere allenati La partenza da fermo richiede di applicare 49 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con quasi tutto il proprio peso
Ecco il filmato sulle tre pendenze
salita 10 13e5 17%
La rampa al 27% viene superata se si affronta a motore già avviato, però siamo al limite e occorre impegnarsi con tutto il proprio peso applicato ai pedali La ripartenza non è possibile
rampa al 27%
(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
Qui si vede la prospettiva di tale salita
Nel complesso non risulta una grande scalatrice, ma ci può portare senza fatica su percorsi collinari
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Consueto percorso urbano-extraurbano con qualche cavalcavia e con 70W erogati dalle mie gambe
La batteria Li ioni mantiene un buon valore di tensione lungo tutta la scarica e, unitamente alla presenza del cut-off tachimetrico, si traduce nella costanza delle prestazioni
La velocità non è molto elevata : inizialmente 24.0 km/h ma si stabilizza prestissimo intorno ai 23.5 rimane però costante per tutto l’arco della scarica Ho sempre mantenuto il livello di assistenza massimo (3.o) e ho viaggiato in 5.a marcia
Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde”
La batteria è da 8Ah 288Wh perciò non ci si può aspettare una autonomia elevata Ho ottenuto una percorrenza totale di 38.5 km a prestazioni piene, poi ho continuato per altri 3 km fino alla scarica completa ma a velocità rapidamente in calo Il consumo elettrico è risultato di 6.9 Wh/km Dato che la temperatura durante la prova era di 6°C, calcolo che l’autonomia in condizioni primaverili (21°C) salga a 47 km (più almeno 3 di “riserva”)
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia non è molto facile per la scarsità dei soli tre livelli di assistenza e per la mancanza di modulazione in base alla velocità di rotazione dei pedali
MARCIA SU FONDI STERRATI
L’ammortizzatore anteriore e i pneumatici di buona larghezza, consentono di viaggiare sugli sterrati leggeri con molta naturalezza e confort Si sente il bisogno di una maggior regolazione della velocità La frenata è ben modulabile ma, vista la sua potenza, bisogna tenere la mano leggera per evitare il bloccaggio delle ruote Se lo sterrato diventa più duro, la sospensione anteriore mostra i suoi limiti e l’equilibrio dei pesi spostato verso il posteriore diventa sensibile
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (20.9 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari La lunghezza è contenuta perciò non ci sono problemi di trasporto sui portabici
Il trasporto in treno è abbastanza agevole per il peso che è … sopportabile L’aggancio ai sostegni non presenta invece ostacoli Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta agevolmente
Il manubrio è largo e tende ad impicciare negli spazi angusti dei vagoni
Ricordarsi di portare con sè una corda elastica perché a volte occorre fissare la bipa dove capita: nell’esempio qui sotto, il sistema di aggancio prevede che il tubo obliquo del telaio sia di piccola sezione, cosa che sempre più spesso non è, anche sulle bici muscolari
Il sollevamento per superare scale è agevole anche a batteria montata: l’equilibrio dei pesi è bilanciato ; il punto di presa è comodo ma non ergonomico e stanca rapidamente la mano
trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco e su strada risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia
scorrevolezza ruote
I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 99W : buono anche se un po’ maggiore di quanto richiesto da una muscolare analoga
In caso di strada in pendenza, il peso si avverte ma non penalizza troppo la marcia Si può pedalare senza aiuto elettrico non solo nelle situazioni di emergenza
Ecco come si presenta senza batteria (praticamente l’estetica rimane invariata per la carterizzazione della sede batteria)
IMPIANTO LUCI
L’impianto è totalmente a led e alimentato da pile che possono essere di tipo ricaricabile In questo modo le luci restano accese alla massima potenza anche quando si è fermi
Il fanale anteriore è a 3 led a luce fissa e alimentato da 3 pile AA; la loro sostituzione richiede un cacciavite per l’apertura del fanale Il fascio prodotto è sufficiente … ma appena appena
Il fanale posteriore è a 1 led rosso a luce fissa e alimentato da 2 pile AAA E’ ben visibile da lontano e lateralmente anche se è leggermente puntato troppo verso l’alto Il vano pile è accessibile con un meccanismo ad incastro e senza attrezzi
I due fanali sono dotati di interruttori indipendenti: scomodo perché bisogna azionare entrambi, ma comodo per poter accendere solo la luce che ci serve (io ad esempio lascio sempre acceso anche di giorno il fanalino rosso per averlo attivo in eventuali sottopassaggi o in zone molto ombreggiate)
ANTIFURTO
La Ora non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa
Sul telaio è bulinato il numero di serie
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta Il seggiolino posteriore per bimbi risulta leggermente in alto per via della batteria, ma non tanto da creare problemi nella guida
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Ora è certificata EN14764 (bici turismo) e EN 15194 (Epac)
La garanzia è di 2 anni, mentre sulla batteria è di 1 ma senza formule a scalare
Il prezzo di listino è 1199 € e la batteria di ricambio 325 €; rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Ora è una tranquilla e concreta cittadina
Telaio solido, scavalco basso, cavalletto stabile per caricare agevolmente il bimbo sul seggiolino, due portapacchi per la portarci anche cose pesanti la rendono adatta alle commissioni cittadine o agli spostamenti per lavoro La buona ammortizzazione fa sopportare le strade dissestate senza dolori La velocità, un po’ bassa, ottimizza la resa della piccola batteria ed è più che adeguata per gli spostamenti urbani
Ottima per essere caricata sul portabici del camper per fare turismo nei centri storici
Non è il suo cavallo di battaglia, ma può essere trasportata in treno senza troppa fatica (in questo caso consiglierei di sostituire il manubrio con uno più stretto)
Nelle gite fuoriporta c’è da fare i conti con l’autonomia e con la velocità; ma se si incontrano qualche salita o qualche sterrato leggero si affrontano senza incertezze
Per viaggiare in coppia … meglio averne due uguali o la seconda con una regolazione più estesa delle velocità
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Messaggio di pixbuster La Ora è una tranquilla e concreta cittadina
Questo pixtest me l'ero proprio perso (ma non sono l'unico, penso... come mai?) ... e perderlo sarebbe stato un vero peccato, completissimo e chiarissimo come sempre!
Bravo Pix e bravi alla wings, mi sembra un prodotto più che onesto.
Sì Pix me l'ero letto (devi sapere che quando metti i video sul tubo, te li vedo subito e me li guardo subito tutti e poi resto sempre trepidante in attesa che pubblichi il pix test) ma non lo avevo adeguatamente commentato. Complimenti, vedo con piacere che hai aggiunto la prova della discesa (mazza se vai veloce!)!
Il modello è carino, mi piace la batteria che dà l'idea di essere molto compatta e trasportabile in una borsa d'ufficio, il limite di 8Ah dici che sia un compromesso per le dimensioni?
Per il resto noto che questa ditta emergente (non mi sembra ci sia da molto la Wings) stia iniziando già molto bene con una buona gamma di prodotti. L'anno scorso avevano in catalogo la Wings Bali che era simile a questa come telaio e batteria ma cambiava il motore che era diverso perchè di sezione più grande, quello della Ora è una bafang?
Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.
Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.
Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)
Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
Anche in sella alla gradevole muscolare bicicletta Scott Sub Men per variegate avventure
leonardix ha scritto: Questo pixtest me l'ero proprio perso (ma non sono l'unico, penso... come mai?) ... e perderlo sarebbe stato un vero peccato, completissimo e chiarissimo come sempre!(...)
Quoto!
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
Test grandioso come sempre. Ti invidio pix perché puoi provare tutte queste bipe..sei una pix-ciclopedia vivente. Mi hai anche spiegato il perche in treno non riesco a sitemare la bipa su quei strani agganci (e neanche i ferrovieri lo sanno) La bici è molto bella e il prezzo non è stratosferico anche se alcune soluzioni sono inevitabilmente "economiche".
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Messaggio di pixbuster Il modello si chiama ORA che è il nome di uno dei venti che spirano sul lago di Garda; e proprio per questo l’ho ambientata lì
Questa è vera classe! Un virtuoso dei test! Anche la location in tono col modello!!!
..hhhmmm...
"ora" mentre io aspetto solamente che facciano la pieghevole "ponentino" (così devi venire a Roma per fare il test!)
...tu spera che non venga in mente a nessuno di fare il modello ad alte prestazioni "bora", che in questo caso pedalare potrebbe diventare complesso con qualsiasi motore a disposizione
se poi nel sud-est asiatico licenziassero un imponente "cancello" denominato "monsone" la cosa potrebbe farsi davvero pesante!!!
ancora bravo, continua così!
Modificato da - leonardix in data 14/03/2013 14:50:02
leonardix ha scritto: ...tu spera che non venga in mente a nessuno di fare il modello ad alte prestazioni "bora", che in questo caso pedalare potrebbe diventare complesso con qualsiasi motore a disposizione
In questo caso, dovrebbe venire a fare il test da me, che tra Bora e salite non c'e' male come location !
Nel frattempo ho aggiornato il tabellone con l'ultima arrivata, ricordo a tutti che per uno sguardo rapido e una comparativa (si puo' ordinare per colonna) tra i test del nostro mitico collaudatore potete andare qui:
i miei set fotografici sono il muro del garage, le risaie, il palazzetto dello sport del mio paese e - se ci arrivo con l'autonomia - il lago di Garda Al massimo posso sostituire "pix-in -sella" con "CO2 in sella" perchè abita vicino a me (se lui accetta) Altre location non mi sono raggiungibili e vi dovrete accontentare sempre e solo di quelle sopracitate
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
test completo e dettagliato da far venire il mal di testa il muro del pixgarage, le risaie ferron, il palazzetto dello sport, il lago di garda e prossimamente l'autodromo sono location che anche nico cereghini sognava
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.