E’ realizzata dalla TCMobility di Bolzano [ www.frisbee.eu ]
Mi è stata gentilmente messa a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho potuta usare anche durante la mia vacanza in Val di Non (vabbè la scusa era il test, ma mi ci sono divertito molto) Nel testo potrete trovare parti prese con il “copia e incolla” dal pix-test del modello Atlas, con cui condivide l’elettronica e molte scelte progettuali
IN BREVE
Al primo sguardo colpisce il diverso diametro delle ruote, pensato per migliorare la capacità di carico e le prestazioni in salita Il telaio è di tipo aperto, completamente progettato e realizzato in Italia su specifico progetto TCMobility E’ completamente in alluminio 7003, saldato a TIG, omologato presso il TUV tedesco e di grande solidità per renderlo adatto al trasporto di cose e ad una durata senza compromessi Lo scavalco è basso per facilitare salita e discesa soprattutto con carichi sul portapacchi o seggiolino per bimbi Un’altra caratteristica inconsueta è la possibilità di essere parcheggiata in piedi, per ridurre lo spazio occupato La posizione in sella è regolabile da busto verticale a leggermente inclinato in avanti Non sono presenti ammortizzatori, ma il tipo di pneumatici e le flessioni programmate del telaio fanno ottenere un buon confort anche su terreni sconnessi Il cambio è a deragliatore, costruito specificamente per la TCMobility a 7 rapporti; è rapido e preciso Il range dei rapporti consente di pedalare a frequenza tranquilla a velocità da codice e vivace a bassa velocità Il portapacchi posteriore è integrato nella struttura del telaio ed ha una elevata capacità di carico (ad esempio la cassa isolante per la consegna a domicilio delle pizze) I freni sono V-brake; la frenata risulta molto potente e ben modulabile (3.30m da 25km/h) La ruota posteriore tende rapidamente al bloccaggio ma la bipa non ha alcuna tendenza al ribaltamento o alla sbandata In discesa la frenata è potente e sicura e non c’è affaticamento anche dopo frenate lunghe Il peso è di 24.4 kg compresa la batteria (che pesa 3.5kg) La batteria è una Litio Polimeri Co Mn da 37V e 10 Ah 370 Wh; la sua estrazione è semplice e viene bloccata da un sistema a chiave; la posizione è davanti al cannotto-sella perciò non fa allungare il telaio L’assistenza si regola in modo continuo con il manettino montato a destra del manubrio oppure si può controllare la corrente massima selezionandola su 5 livelli tramite pulsanti sul cruscottino Il motore è da 250W a mozzo, montato posteriormente, brushless, geared, sensored; accorgimenti e brevetti specifici lo rendono adatto a marciare a lungo a basse velocità I cablaggi sono molto protetti e ordinati Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse della ruota posteriore) L’avvio dell’assistenza è molto rapido (dopo 13 cm percorsi) ed il motore spinge con vigore: 9.9” per percorrere i primi 50 metri con una velocità di uscita di 27.0 km/h Nel traffico è veloce, potente e molto agile; il telaio corto consente cambi di traiettoria molto rapidi La velocità si regola prontamente e finemente con il manettino In salita si viaggia senza applicare sforzo sul 4% e, al limite, anche sul 10% Lo sforzo risulta contenuto fino al 17% e così quello per la ripartenza Su una salita al 20% lo sforzo richiesto è ancora accettabile (30kg e 122W); la ripartenza richiede 47kg Sale sulla rampa al 27% e vi riparte applicando tutto il proprio peso sui pedali La velocità massima è di 27.5 km/h limitata dal cut-off tachimetrico Viaggiando con 70W di sforzo muscolare e con il manettino parzializzato per mantenere una velocità di 25km/h, si possono percorrere 67 km a 21°C La Scoobì è dotata di pulsante per la camminata assistita: efficace anche portando la bipa su salite consistenti Il controllo dell’assistenza con il manettino consente una facile marcia in coppia Nessun problema se si incontra uno sterrato anche irregolare Il trasporto in auto/camper è come per una muscolare ma richiede di verificare che il peso sia sostenibile dal portabici (21kg) Il trasporto in treno non presenta particolari difficoltà : il peso rimane sopportabile e gli ingombri sono modesti; non è la bipa ideale per la multimodalità, ma si presta bene alle gite che includono spostamenti in treno E’ ben scorrevole ma, senza assistenza elettrica, richiede un po’ più di energia rispetto ad una muscolare; se la strada diventa salita, il peso si fa sentire Le luci sono alimentate da una dinamo tangenziale; l’anteriore, con lampada alogena e led a persistenza, ha un fascio largo e a norma, ma troppo scarso per viaggiare completamente al buio; la luce posteriore, a led e a persistenza, è ben visibile sia a distanza che lateralmente La Scoobì è certificata per la meccanica e per la parte elettrica ed ha una garanzia di 2 anni (di due anni a scalare sulla batteria) Il prezzo al momento della prova è di 1579€ e la batteria costa 350€
Qui c’è la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
La caratteristica più evidente è il diverso diametro delle ruote, pensato per avere una elevata capacità di carico, il massimo di guidabilità con la ruota anteriore da 24” e il massimo dell’efficienza del motore in salita con la ruota posteriore da 20”
Il telaio è di tipo aperto monotrave, completamente progettato e realizzato in Italia su specifico progetto TCMobility
E’ completamente in alluminio 7003, saldato a TIG, omologato presso il TUV tedesco, di grande solidità per renderlo adatto al trasporto di cose e ad una durata senza compromessi
Nonostante sia un monotrave, non si avvertono flessioni o svirgolamenti anche in presenza di forti sforzi sui pedali o sulle buche La soluzione con telaio aperto è stata scelta per consentire il trasporto di carichi ingombranti al posteriore La ruota posteriore di piccolo diametro consente di mantenere il carico – o il seggiolino per bimbi – con un baricentro basso, a tutto vantaggio della sicurezza nella guida Lo scavalco è molto basso e largo, pensato per una maggior praticità soprattutto se si hanno a bordo carichi La zona dello scavalco ha una forma molto inconsueta per garantire una elevata robustezza ma allo stesso tempo flessibilità su buche e terreni accidentati
(nemmeno a dirlo che le mie nipotine hanno voluto provare a viaggiare tenendosi in piedi su quell’intreccio di tubi che per loro era una pedana)
La geometria del telaio è stata disegnata per consentire anche un inconsueto … parcheggio in piedi ! Utile per occupare sensibilmente meno spazio in garage La bipa si appoggia al portapacchi e alla ruota posteriori
Ecco il filmato della manovra
park in piedi
(l’esemplare del test mancava della gomma di protezione sul portapacchi che è regolarmente montata su quelli in vendita … e ho grattato la vernice)
Non sono presenti ammortizzatori, ma il tipo di pneumatici e le flessioni programmate del telaio fanno ottenere un buon confort anche su terreni sconnessi Anche la marcia sui “sampietrini” non è disagevole
La sella è “unisex” imbottita e con leggero scavo centrale, comoda ma un po’ troppo morbida se si utilizza per tempi lunghi
La posizione in sella è regolabile da busto verticale a leggermente inclinato in avanti
Il cannotto sella ha una forma particolare ed è dotato di un sistema per non farlo ruotare durante la regolazione (rapida)
Il manubrio ha la pipa regolabile L’inclinazione delle manopole e la larghezza sono di tipo sportivo; le manopole ergonomiche si sono rivelate molto comode ed aiutano ad assorbire le vibrazioni indotte dal fondo stradale
La serie sterzo è di tipo semi-integrato da 1” e 1/8 (mi sono fatto spiegare cosa significa: vuol dire che i due cuscinetti hanno la sede parzialmente integrata nel tubo sterzo e non sono esterni come negli altri modelli meno performanti; ne deriva una maggiore robustezza e minori giochi a vantaggio della precisione di guida)
Il cambio è realizzato dalla Concord su specifico disegno TCM per farlo lavorare al meglio con le caratteristiche del telaio
E’ a 7 rapporti con comando “revoshift” a sinistra sul manubrio (come tutti i modelli TCMobility dotati di manettino)
Gli innesti sono rapidi e molto precisi in entrambe le direzioni; il comando è morbido da azionare
La corona è una singola da 48 denti
La corona è protetta da un disco di plastica e da una sottile protezione che la avvolge e si prolunga verso la parte posteriore: non ci si sporcano i pantaloni
Il range dei rapporti è buono: consente di mantenere un ritmo di pedalata vivace anche a basse velocità e di aiutare in discesa oltre alla velocità consentita dal motore A 25 km/h la cadenza di pedalata è di 59 ped/min in 7.a : frequenza molto tranquilla; A 65 pedalate al minuto si viaggia a poco più di 27 km/h che è la massima velocità di assistenza (poi interviene il cut-off tachimetrico) Nelle mie prove ho tenuto, in piano, la 6.a marcia a 70 ped/min A 7.3 km/h in 1.a la cadenza è di 50ped/min: valore che consente ancora di esplicare la propria potenza muscolare
I pneumatici sono Kenda e sono dotati di banda riflettente L’anteriore è da 24”x1.95”
e il posteriore è da 20” x 2.35”
Il battistrada è tassellato per renderla adatta ad ogni tipo di terreno
Le valvole sono di tipo” automobilistico” (Schrader)
I raggi sono dei robusti inox da 2.2 mm all’anteriore e 2.5 mm al posteriore
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede una chiave da 15 mm
Quella posteriore richiede una chiave da 19 mm e il distacco del connettore del motore
La TCM ha brevettato un sistema ad asse sfilabile per poter sostituire pneumatico o camera d’aria senza lo smontaggio della ruota posteriore, che può essere richiesto come optional
Il passo corto e il baricentro molto basso la rendono notevolmente agile nelle manovre anche a raggio stretto La stabilità in marcia è ottima, ma a velocità elevate l’elevata reattività dello sterzo richiede correzioni sul manubrio lievi … altrimenti la bipa gira ma noi tiriamo dritto L’ho portata fino a 50.9 km/h (in discesa) senza alcun problema di vibrazioni o instabilità, ma ho desistito dal farle prendere velocità maggiori Anche la marcia senza mani risente dell’elevata reattività: basta spostare di poco il peso per avere repentini cambi di traiettoria; non si innescano assolutamente instabilità od oscillazioni del manubrio Meglio godersi questa sua agilità tenendo le mani sul manubrio
marcia senza mani
Il cavalletto è un robusto monopiede fissato nella zona del movimento centrale; mantiene la bipa stabile e consente la rotazione completa dei pedali quando estratto
Il portapacchi fa parte della struttura del telaio e consente il trasporto di carichi pesanti … tipo la cassa termica per il trasporto delle pizze La portata non viene dichiarata ma è assai superiore ai classici 25 kg
E’ previsto di serie l’attacco per il cesto anteriore
La componentistica è stata scelta per garantire durata ed affidabilità anche in un uso intenso L’aspetto generale è ben curato
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono entrambi V-brake Z-star
Questo è l’anteriore, montato sul dietro della forcella
il freno posteriore è montato (come spesso usa fare la TCM) sul traverso basso del telaio
Le leve – in lega di alluminio - sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
qui si vede il sensore del cut-off che è presente su entrambe le leve
La frenata risulta molto potente e ben modulabile Da 25 km/h lo spazio di frenata è di 3.30 metri : buon valore La ruota posteriore tende rapidamente al bloccaggio ma la bipa non ha alcuna tendenza al ribaltamento o alla sbandata In discesa la frenata è potente e sicura e non c’è affaticamento anche dopo frenate lunghe o ripetute Li ho provati sulla discesa di 14 km dalla Mendola verso Bolzano e la frenata si è mantenuta potente e modulabile senza surriscaldamenti dei freni stessi o del cerchio
Qui il filmato della frenata da 25 km/h
frenata
Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
Viene realizzata in collaborazione con una ditta specializzata su progetto/specifiche TCMobility sia per l’elettronica sia per il software ed è condivisa con il modello Dolomites/Atlas
E’ esterna per un ottimale raffreddamento anche alle basse velocità tipiche della marcia in salita o con pesi elevati La sua posizione è nella zona del movimento centrale ed è protetta sia sopra che sotto dal telaio
Ha un case totalmente stagno realizzato appositamente L’accoppiamento al telaio è completamente stagno e i cavi entrano direttamente nel tubo del telaio stesso E’ molto facile da smontare ed il foro (ovale) per i cavi è di generosa dimensione in modo da consentire un facile accesso a tutti i connettori, senza le difficoltà che molto spesso affliggono i manutentori
Questa centralina è dimensionata per un uso intenso a forti correnti
Non è dotata di autospegnimento per evitare di ritrovarsi, dopo una lunga discesa, senza l’immediato aiuto del motore Ma la sua accensione è chiaramente indicata dai luminosi led del cruscottino Il consumo in stand-by è comunque molto limitato e non pregiudica minimamente l’autonomia se la dimentichiamo accesa e andiamo a cena con gli amici
L’accensione e lo spegnimento avvengono tramite la chiave sulla batteria
BATTERIA
La Frisbee Scoobì viene fornita con una batteria al litio da 37V 10Ah 370Wh Litio polimeri MnCo
E’ alloggiata davanti al tubo sella del telaio, posizionandosi così in zona centrale e senza determinare l’aumento nella lunghezza della bipa E’ anche a breve distanza dalla centralina (così i cavi di potenza risultano corti) La sua posizione non ostacola salita e discesa in sella Nell’esemplare in prova ho riscontrato una certa rumorosità del fissaggio marciando su terreni sconnessi
La manovra di estrazione è facilissima: si deve sbloccare il fermo con la chiave (che ha anche funzione di interruttore) poi tirarla verso l’alto tramite la maniglia e sganciarla dalla sua guida
Per il reinserimento bisogna far coincidere le asole sulla batteria con le alette della guida Le tolleranze sono molto ampie, ma bisogna farci un minimo di abitudine
Si trasporta molto facilmente con la comoda maniglia ed il peso è contenuto (3.5 kg)
La chiave ha la funzione di blocco meccanico (e perciò di antifurto) e stacca l’alimentazione ai contatti; tali contatti sono ben incassati e protetti; non ci sono perciò problemi di cortocircuiti accidentali nel trasportare la batteria
Sulla batteria è presente un indicatore dello stato di carica attivabile tramite pulsante
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta Il connettore di ricarica è sull’altro lato di quello della chiave ed è sempre comodamente accessibile
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola
Pesa 577 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 26 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso quando si connette alla rete ed un’altra che è rossa durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Scoobì è dotata di un cruscottino con segnalazioni a led posto sulla sinistra del manubrio e di un manettino con ulteriori segnalazioni a led sul lato destro
I led sono molto luminosi e, di giorno, sono ben visibili
Di notte i led sono molto evidenti, anzi sono così luminosi che ho inclinato il cruscottino per non essere abbagliato, senza comunque perderne la visibilità diurna
I led del manettino sono meno luminosi, ma sempre ben visibili
Il manettino è del tipo “split” (come di consueto) cioè ruota solo la parte più vicina al centro del manubrio e si aziona con due dita; è morbido e il suo autoritorno non stanca anche dopo un uso prolungato Sul cruscottino sono presenti alcuni pulsanti: sono piccoli ma rilevati e ben distanziati; di notte non sono illuminati ma si trovano facilmente al tatto e sono raggiungibili senza staccare la mano dal manubrio
Con i guanti il manettino è agevolissimo da usare mentre i pulsanti sono comunque azionabili ma difficili da trovare perché il loro rilievo non è sufficiente per essere percepito
Vediamo ora le funzioni dei comandi
La centralina si attiva girando la chiave posta sulla batteria
A questo punto il cruscotto si illumina segnalando lo stato di carica della batteria stessa (con 5 led) Ruotando il manettino al valore desiderato e iniziando la pedalata, si attiva l’assistenza
Il pulsantino rosso, se viene tenuto premuto per circa un secondo e se contemporaneamente viene ruotato il manettino, attiva la “camminata assistita” Se invece viene premuto durante la marcia (perciò con la pedalata in atto) setta il “cruise control” cioè memorizza la posizione del manettino che può a questo punto essere rilasciato; se si sospende la pedalata o se si tocca uno dei freni questo comando si resetta
Il pulsante successivo cambia modo di funzionamento da controllo tramite manettino a controllo amperometrico (vedi più avanti per la spiegazione di questo funzionamento) e i successivi due pulsanti regolano la corrente in questo secondo modo
I led a sinistra indicano lo stato di carica della batteria; è un controllo voltmetrico ma che tiene conto anche degli amperora utilizzati ed indica con buona approssimazione l’effettivo stato di scarica
Sull’altro lato del manubrio c’è , come detto, il manettino per la regolazione dell’assistenza fornita dal motore e tre led Il primo (arancio) segnala il funzionamento con il manettino; il secondo (verde) indica che è inserito il controllo amperometrico e il terzo (rosso) avvisa quando la batteria è quasi completamente scarica
MOTORE
E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored ed ha vari accorgimenti costruttivi per poter sopportare sforzi prolungati
La coppia di spunto è leggermente più alta di quella degli altri motori delle Frisbee ed è accoppiato ad una ruota di piccolo diametro che riduce le perdite meccaniche degli ingranaggi interni (il rapporto di riduzione fra motore e ruota è più piccolo) e mantiene un rendimento accettabile se utilizzato a bassa velocità
La spinta è potente e le partenze sono decisamente rapide (anche merito dell’avvio quasi immediato dell’assistenza) In marcia è silenzioso ma non inavvertibile A certi regimi , se sotto sforzo, diventa un po’ più rumoroso ma è il prezzo da pagare alla sua resistenza agli sforzi
rumore in marcia
E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
I cablaggi sono ben protetti e passano quasi completamente all’interno del telaio Nella zona manubrio sono ordinati e si raggruppano in un scatola di derivazione
I cavi entrano subito nel telaio; i connettori che vanno alla centralina restano anch’essi all’interno della larga zona inferiore del telaio, perciò del tutto invisibili e molto protetti
Nella zona inferiore non c’è alcun cablaggio
Lungo il carro posteriore c’è il cavo che va al motore e ai sensori PAS, più facilmente raggiungibili per facilitare eventuali manutenzioni ma posti comunque in posizione scarsamente visibile e protetta
Il dischetto del PAS è montato nella zona del pacco pignoni; è a dodici magneti
Come sulle altre Frisbee, è presente, simmetricamente sull’altro lato della ruota, il dischetto con i magneti per il controllo tachimetrico
Particolare cura è stata riservata alla resistenza alle intemperie e al freddo tramite l’adozione di svariati accorgimenti Fra cui: le guaine dei cavi-freni sono interrotte nei tratti inferiori per evitare l’accumulo di condensa che poi irrimediabilmente gela; la centralina ha uno scarico di condensa a membrana semipermeabile che impedisce la penetrazione degli schizzi d’acqua ma che consente l’evaporazione di eventuale condensa interna
MODALITA’ DI ASSISTENZA
L’erogazione della potenza del motore si basa sul controllo della rotazione dei pedali
La sua intensità viene regolata in due modi :
Il primo prevede l’uso del manettino che regola la tensione che va al motore, regolandone così la velocità
Si trova istintivamente l’equilibrio fra la potenza erogata dal motore e lo sforzo che si vuole esercitare sui pedali Lo sforzo può anche essere nullo (ma – non serve dirlo – occorre la presenza della pedalata)
A ruota sollevata, si può regolare la velocità in modo continuo fra 2.3 km/h e il massimo Il valore minimo di velocità su strada è di circa 4.5 km/h La taratura del cut-off è a 27.5 km/h ; disattivandolo si ha una velocità a vuoto di 31.3 km/h e una velocità massima su strada di 28.9 km/h
Il secondo modo di erogazione dell’assistenza utilizza un controllo amperometrico della corrente inviata al motore
Premendo sul cruscotto il pulsante dedicato e tenendo a zero il manettino, si ha tale modo di funzionamento Con i due pulsanti + e – si regola la corrente massima desiderata a 3-4-5-6-7 A (cioè si seleziona una potenza massima assorbita compresa fra circa 120 e 280W) che viene indicata dall’accensione progressiva dei relativi led A questo punto la corrente inviata al motore non supera mai il valore impostato Ovvero, anche in partenza o su forti pendenze, operiamo una limitazione della potenza massima erogata dal motore Ho parlato di corrente massima, perché se spingiamo sui pedali con maggior vigore, la corrente può comunque scendere anche fino a zero La massima velocità ottenibile con questa modalità è di circa 22 km/h, perciò su strada pianeggiante è più conveniente dosare l’assistenza con il manettino Questo funzionamento, infatti, è pensato per la marcia in salita dove il ciclista può scegliere il livello massimo di aiuto da parte del motore, sicuro di non portarlo mai ad assorbimenti elevati che lo possono far surriscaldare Ovviamente, avendo meno potenza disponibile, è necessario spingere con più vigore sui pedali Questa modalità è perciò molto allenante perché richiede di spingere già con pendenze del 4-5%
C’è un’ottima (a parer mio) ulteriore funzione: in qualsiasi momento si esce dalla modalità amperometrica semplicemente ruotando il manettino: si ha perciò sempre -e molto rapidamente- disponibile tutta la potenza del motore (stimata in poco meno di 500W per un periodo di tempo limitato), senza dover schiacciare pulsanti o cercare funzioni Rilasciando il manettino si ritorna automaticamente alla modalità di controllo amperometrico con il valore precedentemente impostato Ho usato volentieri questa funzione per avere il massimo dell’assistenza sui tornanti che, nel tratto interno, hanno una pendenza maggiore della salita che si sta percorrendo
C’è implementata anche la funzione “cruise control” : premendo il pulsante rosso sul cruscotto, si memorizza la posizione del manettino , consentendo perciò di rilasciarlo mantenendo il valore di assistenza desiderato Da questa modalità si esce toccando uno dei due freni o fermando la pedalata
Ulteriore funzione è quella della “camminata assistita”: tenendo ruotato il manettino e premendo contemporaneamente il pulsante rosso, l’assistenza si avvia anche senza la pedalata fino ad un massimo di 4.5 km/h (5.4 km/h a ruota sollevata) Vedi più avanti il paragrafo dedicato
In ogni modalità, la quantità dell’assistenza non è influenzata dalla velocità di rotazione dei pedali
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario accendere la centralina con la chiave posta sulla batteria
Se è stata scelta la modalità “amperometrica” basta iniziare a pedalare e l’assistenza si avvia (con la potenza massima selezionata)
Se si ruota il manettino (e si inizia a pedalare), l’avvio avviene con potenze crescenti proporzionali alla rotazione del manettino stesso fino alla massima potenza che può erogare il motore
Il sensore PAS è posto sulla ruota posteriore (e non sui pedali come di norma) : brevetto TCM Questo, unito ad un disco con i magneti a 12 poli, consente l’avvio dell’assistenza dopo appena 13 cm di strada percorsa, indipendentemente da quale marcia è inserita Ovvero è sufficiente spingere la bipa con la gamba a terra per ottenere l’avvio dell’assistenza: non è immediato come con il controllo dello sforzo sui pedali, ma ci si avvicina moltissimo In prima marcia bastano 10 gradi di rotazione dei pedali per il vigoroso avvio dell’assistenza (se si parzializza il manettino si può partire più dolcemente, utile nelle manovre in spazi limitati) Tale piccolo valore consente agili ripartenze ai semafori e su salite anche impegnative
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa un secondo (valore normale) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
Qui il filmato della partenza su strada con manettino al massimo
avvio assistenza su strada
Per il funzionamento con il pulsante “camminata assistita” vedi più avanti
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
9.91 secondi per percorrere i primi 50 metri con velocità di uscita di 27.0 km/h : è ai primissimi posti fra le bipa testate finora L’avvio dell’assistenza quasi immediato e il motore con elevata coppia si fanno sentire con partenze molto agili ai semafori
NEL TRAFFICO
Nel traffico è veloce, potente e molto agile Il telaio corto consente cambi di traiettoria … anche troppo rapidi per gli automobilisti che ci circondano
Il manettino consente di adattare immediatamente e in modo preciso l’assistenza alle condizioni del traffico
La quasi immediata partenza e la decisa spinta del motore rendono agevoli le ripartenze ai semafori; anche la ripresa dell’assistenza dopo uno stop della pedalata è veloce e senza esitazioni Se prima di fermarsi si scalano un paio di marce, lo spunto consente di stare al passo con le automobili mentre si attraversa l’incrocio Anzi, se ci si ferma un po’ più avanti , la prima auto della fila arriva a superarci generalmente solo al di là dell’incrocio ---- vabbè non ho mai fatto la prova con una BMW Brabus … ma anche con questa auto non si parte sempre sgommando
La manovrabilità è eccellente e precisa ed il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Ecco la consueta tabella delle misure dinamometriche
La ruota posteriore motrice di piccolo diametro consente una minore riduzione dei giri del motore elettrico con conseguente aumento del rendimento e della coppia scaricata a terra, migliorandone le caratteristiche in salita
La partenza in piano richiede uno sforzo pari a meno del peso della gamba e, vista la notevole prontezza nell’avvio dell’assistenza, è sufficiente la spinta con il piede a terra per attivare il motore Il pulsante per la “camminata assistita” non è un “soft-start” ed il suo uso non avvantaggia nell’avviamento
Il cavalcavia al 4% può essere superato a 22.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali (“pedalata simbolica”) perciò con qualsiasi rapporto inserito
cavalcavia 4 %
La ripartenza richiede la spinta del solo peso della gamba e per un tempo molto breve
Sul 10% la Scoobì sale in 1.a marcia a 11 km/h con appena più del peso della gamba applicato ai pedali : 15kg La potenza richiesta è 109W La ripartenza richiede una spinta di 28kg e, anche qui, per un tempo molto breve Nel filmato passo in seconda marcia, sempre con contributo muscolare molto modesto
salita 10 %
Si sale anche a “pedalata simbolica” ma molto più lentamente
(il “tic-tic” che si sente nell’audio del filmato era la stringa della mia scarpa –troppo lunga - che batteva sul carter della catena .. . e per scoprirlo ci ho messo un po’ e ho quasi girato sottosopra la bipa)
Sul 13.5% la velocità scende a 9.5km/h in prima marcia, la spinta sui pedali sale a 19 kg mentre lo sforzo rimane a 106W per via della minore velocità di pedalata La ripartenza richiede una spinta di 37kg sempre per breve tempo (valore ancora ben sostenibile da chiunque)
salita al 13.5 %
Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo ancora molto contenuto (23 kg e circa 107 W); la velocità risulta 8.0 km/h ; il respiro diventa un po’ più veloce ma se la salita è breve non richiede di essere allenati La partenza da fermo richiede di applicare 40 kg, : sforzo deciso, ma visto il tempo molto corto è comunque facilmente sostenibile
salita al 17%
Le salite fino a questa pendenza le ho percorse (e sono ripartito) con una sola mano mentre con l’altra filmavo: segno che effettivamente gli sforzi sono stati limitati
Come faccio quando testo una bipa con buone caratteristiche di arrampicatrice, ho eseguito la prova sul 20% Sono necessari 122W – 30 kg di spinta - per una velocità di 7.0km/h : lo sforzo diventa sensibile e non sostenibile a lungo per chi non è allenato; la cadenza di pedalata però rimane ancora buona: 48 ped/min consentendo di contribuire muscolarmente senza disagi La ripartenza si ottiene con 47 kg di spinta: praticamente basta alzarsi di qualche centimetro dalla sella per meno di un secondo; dal filmato si vede (spero) che la spinta della gamba a terra non è ancora terminata quando già si avvia l’assistenza
salita al 20%
E per ultima, la rampa al 27% Viene superata applicando uno sforzo sui pedali di circa 49 kg (cominciamo quasi a sollevarci dalla sella), con una velocità di circa 6.1 km/h e una richiesta di potenza di 174W che è un valore esplicabile solo da chi è allenato La ripartenza ha bisogno di quasi tutto il proprio peso applicato (64kg) Non ci sono sollevamenti della ruota anteriore ne slittamenti
rampa al 27%
(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
Qui si vede la prospettiva di tale salita
Tutto questo indica che la Scoobì è una buona scalatrice e, anche in prove su salite lunghe, non ho mai riscontrato surriscaldamenti ne interventi della protezione termica
In salita, se si vuole utilizzarla con un pò di sportività, è molto utile selezionare la regolazione amperometrica in modo che l’assorbimento del motore non superi mai il valore impostato (fra 3 e 7A) In questo modo il motore ci mette una “base” e il resto lo mettiamo con i muscoli, guadagnando abbondantemente in autonomia ed evitando di rimanere … senza amperora, potendosi programmare in anticipo il consumo
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho realizzato due test di autonomia con modalità diverse, sempre sul consueto percorso di prova pianeggiante urbano-extraurbano con qualche cavalcavia
Il primo con 70 W applicati ai pedali e manettino parzializzato per viaggiare a 25km/h: le consuete e confrontabili condizioni
Ho ottenuto una autonomia di 71 km con prestazioni rimaste molto costanti dando “più manettino” nella fase finale; il consumo medio è stato un buon 5.18 Wh/km La temperatura della prova è stata di 22°C perciò non è necessario apportare correzioni
Ho eseguito il secondo test col manettino al massimo La velocità non supera i 27.5 km/h per l’intervento del limitatore L’intervento del cut-off tachimetrico non è invadente e non si genera la marcia “ad onde” di velocità Questa velocità si mantiene per almeno 25 chilometri, poi comincia progressivamente a calare ma rimanendo sempre sopra ai 25km/h per 60km
In totale ho percorso 67 km sopra ai 22.5km/h (cioè il solito limite: 25km/h meno il 10%)
Poiché la temperatura della prova è stata di 28°C, correggo il valore riportandolo a 21°C Per cui si può stimare una autonomia “standardizzata” di 63.3 km
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsantino rosso sul cruscotto Ribadisco che non è un “soft-start” perciò non può essere utilizzato per le partenze stando in sella (è volutamente troppo poco potente) Per ottenere l’avvio del motore occorre contemporaneamente tenere il manettino ruotato (non importa di quanto) La sua potenza è sufficiente per far salire senza sforzo la bipa anche sul 27% L’avvio avviene dopo circa un secondo dalla pressione sul pulsante
camminata assistita
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è decisamente agevole per la possibilità di regolare finemente l’assistenza (e di conseguenza la velocità) tramite il manettino La regolazione consente di marciare anche con compagni di viaggio molto lenti
MARCIA SU FONDI STERRATI
E ci risiamo ! A me piace l’asfalto e invece mi ritrovo con una bipa robustona con cui non mi posso sottrarre a sterrati più difficili di quelli che normalmente arrivo a percorrere
Quando finisce l’asfalto la Scoobì si rivela agile e facile da guidare per via del passo corto e del baricentro basso Il confort è sufficiente: il telaio assorbe bene le buche più secche e i pneumatici filtrano quelle più piccole Sugli sterrati leggeri si viaggia senza nemmeno accorgersene Il controllo della velocità è rapido e preciso tramite il manettino; su fondi particolarmente inconsistenti ho utilizzato la modalità “amperometrica” su valori bassi, ammorbidendo la spinta del motore che altrimenti è vigorosa Le ruote piccole mi hanno dato la sensazione di non disturbare la marcia in piano o in salita, ma raggiungono rapidamente i loro limiti in discesa
La frenata è molto ben modulabile e difficilmente si arriva al bloccaggio della ruota anteriore; quella posteriore invece si blocca con facilità, ma non mi ha fatto mai perdere il controllo della traiettoria
Telaio e cerchi sono molto robusti e mi hanno portato ad osare molto : sono arrivato a percorrere il tratto più difficile di una gara locale di MTB con un fondo … da capre … e pendenze davvero considerevoli (quel percorso lo faccio normalmente a piedi, ma con il fiatone e con delle buone pedule ai piedi) Anche su questa pendenza non ho riscontrato slittamenti della ruota motrice, se non in rare occasioni
l’inclinometro ha segnato 24%
(((per chi conosce la zona è la passeggiata che da Tres -in val di Non- porta al cosiddetto “sasso di San Romedio” , che si vede nella foto )))
Un po’ mi vergogno a dirlo, ma la discesa l’ho fatta conducendo a mano la bipa … e mi sono accorto che scendevo più velocemente di quanto faccio a piedi, perché sfruttavo i freni della Scoobì avendo inoltre un appoggio sul manubrio per mantenere l’equilibrio
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto o in camper si trasporta come una normale muscolare, ma verificare la portate del portabici (pesa 21 kg senza batteria) e la forma dei fissaggi La lunghezza (1650 mm) è decisamente inferiore a quella di una normale muscolare Le parti elettriche non richiedono necessità particolari
Il trasporto in treno non presenta particolari difficoltà : il peso rimane sopportabile (24.4 kg con la batteria) e si manovra bene negli spazi angusti dei vagoni ; ovviamente non è la bipa ideale per la multimodalità in cui la leggerezza è prioritaria, ma si presta bene alle gite che includono spostamenti in treno Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta comodamente
Qui siamo in treno: con la mia immancabile corda elastica ho evitato di dover fare fatica per agganciarla verticalmente
Il sollevamento per superare scale è agevole perché la Scoobì risulta maneggevole ed equilibrata sia con la batteria che senza; il punto di presa migliore è un tubo del portapacchi; la grossa dimensione di tale tubo rende la presa sufficientemente confortevole
trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco e su strada sono risultate buone, nonostante le ruote di piccolo diametro Il motore è dotato di ruota libera e non oppone resistenza nemmeno in retromarcia
scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica evidenzia che occorre uno sforzo leggermente maggiore di una equivalente bici muscolare Per viaggiare ai consueti 18 km/h ho misurato una richiesta di potenza pari a 107W (in 4.a marcia e con una cadenza di pedalata di 70 ped/min) contro una settantina richiesti da una bici muscolare da turismo
I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata
Ecco come si presenta senza la batteria
IMPIANTO LUCI
L’impianto luci è indipendente dalla batteria principale e prende energia da una classicissima dinamo tangenziale; funziona perciò anche a batteria scarica o assente
La luce anteriore è ad incandescenza più un led bianco a persistenza che ci rende visibili durante le soste ai semafori Il fascio luminoso è a norma ma troppo scarso per chi deve realmente viaggiare al buio Consiglio di upgradare questo fanale con uno a led di prestazioni più elevate
La luce posteriore è a led a luce fissa ed è dotata di persistenza; buona e ben visibile da ogni direzione
(persistenza significa che rimane accesa per qualche minuto a dinamo ferma)
ANTIFURTO
La Scoobì ha la consueta chiave che blocca la batteria nella sua sede, ma non ha altri tipi di antifurto di serie Nel catalogo degli optional è presente un solido lucchetto ad arco bloccaruota per le soste brevi per cui esistono le predisposizioni sul telaio
Essendo montabile sulla ruota anteriore, ne impedisce il facile furto; se si correda la bipa con un buon lucchetto ad U per legare il telaio a qualcosa di fisso si realizza una buona protezione antifurto
L’esemplare in prova non aveva la bulinatura del numero di serie sul telaio, ma ce l’hanno quelli in vendita
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
La TCMobility ha un ricco catalogo di accessori opzionali come borse, cesti, seggiolini per bimbi, portapacchi di tipo diverso e anche un comodo impermeabile a poncho
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Scoobì è certificata EN 14764 (bici turismo, per la solidità meccanica), EN 15194 (EPAC, biciclette elettriche) ed EMC (compatibilità elettromagnetica)
La garanzia è di 2 anni La batteria ha una garanzia di 2 anni con formula a scalare
Il prezzo di listino al momento del test è 1579 € il costo di una batteria aggiuntiva è di 350€ ma rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Scoobì è una bipa multifunzione, a mezzo fra una bipa da famiglia ed un veicolo commerciale Per le sue dimensioni contenute ed il peso non eccessivo è adatta al camper e a gite che comprendano un tratto in treno Razionale per il trasporto : il seggiolino per bimbi o una grossa cesta non ostacolano la guidabilità e la potenza del motore compensa agevolmente il peso aggiunto; si può usarla per andare a fare la spesa settimanale e come veicolo da trasporto nelle zone a traffico limitato Il motore è potente ed il telaio robustissimo: ci si può percorrere tutta l’Italia da Bolzano alla Sicilia con un carrello agganciato (e sovraccarico) come hanno fatto due artisti di strada che portavano con loro oltre ai bagagli anche gli strumenti e gli amplificatori (con le batterie per farli funzionare)
Molto adatta alle città collinari perché si è rivelata una buona e veloce scalatrice anche su pendenze elevate Piacevole nelle gite fuoriporta per la buona autonomia Molto adatta al turismo a lungo raggio per la citata buona autonomia e per l’elevata capacità di carico (in cui si può comprendere una batteria aggiuntiva) Non è adatta a discese veloci
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Una bipa "strana" ma funzionale ed intelligente, con un rapporto forma funzione ben studiato e non banale... molto interessante!
unica cosa che ci vedrei meglio è una dinamo al mozzo... per una bici che privilegia solidità e funzionalità mi parrebbe una scelta quasi obbligata (anche se la cara vecchia dinamo tangenziale, se la rompi con 5 euro la risistemi...)
complimenti al pix "atleta" indiscusso dei test bipeschi
Le tue recensioni mi piacciono sempre molto e poi adesso, che mi sono appassionata alla bipe nanerottole, non posso che apprezzare questa Scoobì (anche se la Pixo rimane la mia preferita ).
BH Emotion Pixo (Pixolina per gli amici) dal 19/7/2013 al 5/9/2016 Brompton H3L dal 1/6/2016 al 22/11/2021 Frisbee Scoobì trattorino dal 25/10/2019 NCM Milano dal 22/11/2021 al 31/1/2022 Atala Tender dal 27/4/2022 kittata dal 14/9/2022 Atala Folding dal 10/7/2023 al 6/4/2024
sì, le recensioni di pix sono una meraviglia -- e questa bici si vede che gli è piaciuta: bici strana, sgraziata, ma quoto leonardix: chiaramente intelligente e pensata con cura
Pix, ancora una volta, complimenti! test completo, ben fatto e sempre arricchito di molti bei particolari!
E pensare che prima del Pix test la ritenevo una delle più brutte Bipe della casa Bolzanese, ed invece ora, mi piace, e non poco! Soprattutto abbinata alle borse laterali che nascondono bene la ruota posteriore, rendendo meno visibile la differenza di diametro.
Certo che tra la Atlas, la MTB Dolomites, questa Scoobi, la Miki e la Yuppi la Frisbee sta proprio rinnovando la sua linea prodotti, rispetto al classico design del suo "cavallo di battaglia", la Euro 7. Chissà che in futuro non ci presentino qualche modello con le blasonate motorizzazioni centrali!
Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.
Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.
Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)
Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
Anche in sella alla gradevole muscolare bicicletta Scott Sub Men per variegate avventure
Complimenti a Pix per il test (eccezionale come sempre) e un saluto a tutti (mi faccio risentire dopo più di due anni). Vorrei fare una domanda a Pix: secondo te, posizionata in verticale, sarebbe agevole farla entrare in ascensori anche piccoli (per intenderci, quelli antichi con le porte a battente) ? Lo chiedo perchè la settimana scorsa mi hanno rubato la Frisbee Sudtirol (sigh!), ed ho deciso che la mia prossima bipa dovrà poter essere ricoverata in casa o in auto (quindi pieghevole o ... questa ?) DI nuovo ciao a tutti
PS: per gli amici di Palermo: se qualche bellimbusto proponesse l'acquisto di una Sudtirol senza batteria, telaio AF 500022,punzonata 25 di 500 , avvertite per favore le forze dell'ordine.
Queridoo pieghevole ed Esso Pininfarina pieghevole entrambe motorizzate Besbike (ex - Frisbee Euro7 Südtirol ,rubata, sigh!)
La Scooby messa in piedi ha più o meno questi ingombri: larghezza 640mm (manubrio) altezza 1650mm (perciò se ci passa una persona ci passa anche lei) lunghezza meno di un metro (con l'altezza del manubrio regolata al massimo)
Se devi fare spesso questa manovra ti consiglio di cercar di montare delle rotelline sul dietro del portapacchi per poterla far camminare senza farla strisciare
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"