Anche su Jobike facciamo il tre per uno: un unico test per tre modelli di bipa !
Queste tre bipa fanno parte della linea TRILOGIA prodotta dalla Wayel [ www.wayel.it ] di Bologna
Mi sono state gentilmente messe a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e le ho potute “strapazzare” per 400km
I tre modelli si chiamano
TORQUE
SPEEDY
SOFT STREET
Nota: Telaio e componentistica sono identici nelle varie versioni Le foto delle parti comuni sono generalmente quelle della Torque
IN BREVE
La differenza della Soft-Street, rispetto alla Torque è nell’adozione di pneumatici di sezione larga e del cannotto sella ammortizzato La Speedy ha invece un motore da 180W (della cui potenza inferiore ci si accorge solo in salita) e la mancanza di forcella ammortizzata Sono modelli dalla spiccata vocazione cittadina
Il telaio è aperto, solido, in alluminio e con scavalco basso Il peso, a seconda della capacità della batteria utilizzata, va da 23.6 a 24.3kg Sella e ammo anteriore fanno il loro lavoro sulle asperità stradali; le gomme larghe della Soft-Speed sono deliziose su sampietrini e acciottolati La posizione in sella è a busto piuttosto verticale e il manubrio è comodo Il cambio è a 3 marce, un po’ poche ma sufficienti in percorsi cittadini; è del tipo interno e si possono cambiare le marce da fermo; a 23km/h in terza si pedala a 73ped/min: si desidererebbe un rapporto più lungo La trasmissione è ad albero (“cardano”) e, pur avendo un rendimento inferiore ad una catena ben lubrificata, è assai utile per la pulizia e per l’assenza di manutenzione La stabilità in marcia è ottima (testata a oltre 50km/h senza riscontrare problemi) e, insieme, il passo corto la rende molto agile Il cavalletto è solido ma non molto stabile nelle manovre di sistemazione del bimbo sul seggiolino posteriore Il portapacchi è assai robusto (integrato nel telaio) ma la batteria ne limita la lunghezza utile La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima
I freni sono V-brake , morbidi da azionare e modulabili; lo spazio di frenata risulta buono (3.5m da 25km/h); si manifestano bloccaggi al posteriore con qualche leggero intraversamento ma non c’è tendenza al ribaltamento La resistenza all’uso prolungato è buona ma non ottima
La centralina è alloggiata nella stessa zona della batteria ed è ben protetta ma accessibile Si può scegliere fra tre taglie di batteria : 6 , 9 , 12.5 Ah (151, 227, 315Wh) L’estrazione è comoda e lo è altrettanto il trasporto Il caricabatteria è senza ventola perciò silenziosissimo e carica in 4ore e 35min la 6Ah, mentre per la 12.5Ah ci vogliono 7ore e 37min
La Trilogia ha un cruscottino a manubrio del tipo a led, ben visibile di giorno e di notte, con i pulsanti per la selezione del livello di assistenza (fra 3), l’accensione e il “soft-start” ; i pulsanti si raggiungono facilmente
Il motore è un brushless geared sensored da 250W 24V con una buona spinta ma non particolarmente vigorosa; silenzioso in marcia, non diventa fastidioso in salita La Speedy ha il motore da 180W
I cablaggi sono ordinati ma non molto nascosti nella zona del movimento centrale
La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili) Questo porta ad un avvio graduale E’ possibile modulare lo sforzo esercitato con i pedali fra “senza esercitare sforzo” e il “tutto muscoli” Se in marcia si rallenta la velocità di pedalata, il motore rallenta; non è perciò consentita la “pedalata finta” cioè non si possono far girare i pedali lentamente per tenere attivato il PAS Da 21 a 46 pedalate al minuto (pari a 7 - 15 km/h in terza marcia) , si ha una modulazione della potenza erogata dal motore Questo consente una certa regolazione della velocità di marcia nelle andature lente L’avvio dell’assistenza avviene dopo 90° pari a 0.71m in prima, ma la modulazione richiede che si raggiungano almeno le 30ped/min per avere un buon valore di assistenza e questo penalizza le ripartenze in salita
L’accelerazione, nonostante l’avvio non brillante, è buona: 11.03” per i primi 50m
Nel traffico si muove agile e vivace; l’unico neo è la pigrizia nell’avvio: se si vuole migliorare la partenza è vantaggioso usare il “soft start” che non ha ritardi alla pressione del pulsante
In salita sul 4% viaggia a 16.5km/h senza esercitare sforzo sui pedali Il 10% e il 13% richiedono uno sforzo .. che fa venire il fiatone a chi non è allenato Con la Speedy questo limite si raggiunge già sul 5-6% Non sono progettate per percorsi in salita, se si ha questa esigenza meglio scegliere altri modelli della Wayel stessa
La camminata assistita ha una giusta velocità in piano, ma non è molto potente sul salite impegnative
La velocità massima è regolata dal cut-off tachimetrico a 23.4 km/h (sulla Soft-Street è di 24.0km/h, in virtù dei pneumatici di maggior diametro) L’autonomia su percorso prevalentemente pianeggiante, a livello massimo di assistenza e a 20°C risulta di 45km con la batteria da 12.5Ah più un paio di chilometri di riserva a prestazioni via via ridotte
Con la 6Ah si ha una autonomia utile di 21.5km
A livello 2 di assistenza, l’autonomia – sempre con la 6Ah – sale a più di 38km ma ad una velocità di 19km/h
La Speedy, col motore meno potente, mi ha dato analoghi valori di autonomia, ma si avrebbe un aumento se il percorso comprende salite
La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la poca regolazione dell’assistenza
Sugli sterrati leggeri viaggia bene e rimane confortevole; meglio ancora la Soft-Street
In auto si trasporta come una normale bici Se occasionalmente si trasporta in treno non ci sono difficoltà, ma un uso quotidiano su tale mezzo è penalizzato dallo scomodo punto di presa per il sollevamento; il peso è accettabile
Senza assistenza e a 18km/h, richiede uno sforzo muscolare di circa 126W : valore un po’ alto dovuto essenzialmente al basso rendimento della trasmissione I soli tre rapporti non consentono di trovare facilmente la giusta cadenza: si torna a casa ma lentamente
La luce anteriore, a led e a batteria, è buona per essere visti ma un po’ scarsa per illuminare la strada La luce posteriore, sempre a led e a batteria, è efficace ed è automatica (si accende da sola quando è buio e la bipa è in marcia)
Non ci sono antifurti di serie
La Trilogia è certificata per le norme europee anche riguardanti le batterie La garanzia è di 2 anni estendibile a 5 Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi a valore pieno e poi, fino a due anni, a scalare Anche in questo caso si può estendere fino a 5 anni
La Speedy costa di listino 900€; la Torque 950 e la Soft-Street 1100 tutte senza batteria
Le batterie costano 290 – 380 – 450 € rispettivamente per 6 – 9 – 12.5 Ah
Qui c’è la SCHEDA con tutte le caratteristiche relativa alla Torque Le differenze fra le varie versioni vengono evidenziate nel testo della prova
Diciamo subito che la Speedy non ha la forcella ammortizzata e ha un motore da 180W anziché 250W come le altre due versioni
La SoftStreet ha di diverso, rispetto alla Torque, i pneumatici maggiorati e il cannotto sella ammortizzato
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità Lo scavalco è basso e abbastanza largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi
Il peso senza batteria è di 21.7kg ; a seconda della capacità della batteria montata il peso passa da 23.6 a 24.3kg
La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom) non regolabile
Ha una buona escursione Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane precisa e l’azione di assorbimento delle asperità stradali è buona
Sul modello SPEEDY, la forcella non è ammortizzata … e si sente la differenza sulle strade dissestate
La sella è di tipo “unisex” imbottita e con scavo centrale, confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido Il diametro del cannotto è 28.5mm
La comodità in marcia risulta ottima anche su fondi dissestati
La posizione in sella è a busto verticale
Il manubrio ha una giusta inclinazione e le manopole hanno l’appoggio largo; ne risulta un buon confort nella guida
La pipa è fissa e la serie sterzo è a cuscinetti
Il cambio è un comodo Shimano Nexus interno al mozzo con 3 rapporti
Gli innesti sono rapidi e precisi in entrambe le direzioni; se si toglie il peso della gamba dal pedale, si può cambiare da fermo (utilissimo se ci si dimentica di scalare marcia quando ci si ferma ai semafori)
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (revoshift) L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Il range dei rapporti non è molto esteso e in salita si rimpiange il numero esiguo di rapporti A 23 km/h la cadenza di pedalata è di 73 ped/min: si desidererebbe un rapporto più lungo
La trasmissione è del tipo ad albero e coppie coniche (detta “a cardano”)
Ha il vantaggio di non richiedere manutenzione e di non sporcare i pantaloni Anche l’estetica della bipa ne trae vantaggio Il lato negativo è un rendimento paragonabile a quello di una catena un po’ maltenuta; comunque tale rendimento rimane sempre uguale e non peggiora con l’andar del tempo Un altro aspetto di questo tipo di trasmissione è che introduce una certa spugnosità; ovvero si percorre un (piccolissimo) angolo di pedalata senza che la propria forza si scarichi sulla ruota motrice; in realtà non ci si accorge di questo difetto, ma il rendimento della pedalata cala un pochino Nel filmato seguente si vede anche la scarsa scorrevolezza del sistema (cioè il suo rendimento un po’ basso)
trasmissione
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 19mm e il distacco del connettore del motore (che però è fissato con delle fascette che bisogna tagliare)
La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm …
… e il distacco del comando del cambio (facile ma richiede un cacciavitino) Anche il sistema di trasmissione richiede un minimo di attenzione ma è fondamentalmente semplice
Non sono necessarie regolazioni all’atto del rimontaggio
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a oltre 50km/h senza alcun problema) Il passo è corto e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione La marcia senza mani è del tutto stabile, ma il debole autoritorno dello sterzo rende difficoltoso guidarla
marcia senza mani
I pneumatici (da 26” x 1.50” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta
la valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
Il cavalletto è monopiede; è regolabile per ottenere l’inclinazione desiderata; non è molto stabile quando si carica un bimbo sul suo seggiolino; non consente la rotazione completa dei pedali
Il portapacchi posteriore è assai robusto ed integrato nella struttura del telaio; asseconda la presenza della batteria mantenendo un buono spazio per il bagaglio
Il montaggio di un seggiolino per bimbi deve tener conto della presenza della batteria
I pedali e le pedivelle sono in lega e robusti; ci sono i catadiottri
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
Il campanello è di una foggia inconsueta che avvolge il manubrio ed è poco ingombrante e comodo da usare
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono V-brake Shimano all’anteriore e al posteriore
Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
La frenata è buona e modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.50m: buon valore, giusto la metà di quanto prescritto dalle normative Si manifestano bloccaggi della ruota posteriore e qualche leggero intraversamento, ma non c’è tendenza al ribaltarsi
Su discese lunghe la frenata è buona ma non ottima: ad elevate velocità i freni perdono un po’ di efficacia; però non si avvertono affaticamenti
frenata
Ora si parla della PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa sotto alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
Faccio notare che questo modello rinuncia al braccio secondario del telaio per sostenere il gruppo batteria-centralina, tipico degli altri modelli Wayel La struttura è fissata al tubo sella e, rispetto all’altra soluzione, occupa meno spazio in lunghezza
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti
BATTERIA
Le Trilogia vengono fornite con batterie al litio-polimeri da 25.2V e con tre capacità: 6, 9, 12.5Ah (151, 227, 315Wh) Questa ampia scelta consente di acquistare la taglia ideale per il proprio utilizzo, risparmiando in caso di percorrenze brevi Consente anche di fare un upgrade al momento della sostituzione della batteria
Il suo alloggiamento consente di non alterare il passo della bipa e risulta abbastanza centrata sul baricentro
L’estrazione avviene sfilandola verso il dietro e non richiede sforzi particolari
estrazione batteria
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Si trasporta molto facilmente per la presenza di una larga impugnatura
I pesi sono 1.9kg per la 6Ah, 2.13kg per la 9Ah e 2.58kg per la 12.5Ah: tutti contenuti e consentono un facile trasporto
La chiave di bloccaggio ha anche funzione di interruttore ma è alloggiata sulla parte fissa;
A causa di ciò i contatti della batteria rimangono in tensione una volta estratta, ma sono ben incassati e protetti
Qui si vedono i contatti sulla bipa
Su un fianco è presente un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo Pesa soltanto 260 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica una batteria completamente scarica in un tempo che va da 4 ore e 35 minuti per la 6Ah a 7 ore e 37 minuti per la 12.5Ah La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Questi modelli sono dotati di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole
Ci sono tre pulsanti: il primo a sinistra accende e spegne la centralina (dopo aver acceso con la chiave) quello centrale attiva il “soft start” (camminata assistita) quello a destra commuta il livello di assistenza fra i tre possibili (sequenza 1-2-3-1-2-3) Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene solo spegnendo la centralina col pulsante on/off Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led rosso
Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria L’indicazione della carica della batteria è di tipo voltmetrico: per avere una indicazione attendibile dello stato di carica bisogna smettere di pedalare, interrompendo così l’assistenza Se si consulta ad assistenza avviata, indica l’autonomia residua se si continua con quell’assorbimento
La visibilità delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma i pulsanti restano bui
L’azionamento dei pulsanti è sufficientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio; devo però fare un appunto; il pulsante più vicino al pollice è quello dell’accensione mentre il più lontano è quello per cambiare livello di assistenza: è il contrario di ciò che sarebbe più comodo
MOTORE
La Torque e la Soft-Speed hanno un hub anteriore, geared, da 250W, a 24V, brushless, sensored ed è marchiato Wayel
La spinta è buona ma non particolarmente vigorosa
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva
rumore in marcia
E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
La Speedy ha un motore con le stesse caratteristiche ma meno potente: 180 W In avvio e in salita questa differenza si sente; in piano non ci si accorge di nulla Anche la rumorosità è uguale
CABLAGGI
Il cablaggio è ordinato ma non molto nascosto nella zona del movimento centrale
Dalla zona manubrio i cavi viaggiano all’interno del telaio; notare la presenza di connettori per ogni cavo
Nella parte che va al manubrio, i cavi sono ben ordinati Qui sulla Torque ma in versione non definitiva
Sulla Speedy erano, invece, già realizzati nella versione definitiva e decisamente più ordinati
Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato opposto alla trasmissione ad albero Non ha protezioni ed è abbastanza facile urtarlo; in compenso è assai facile la sua manutenzione e la sostituzione del sensore
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili) Questo porta ad un avvio graduale
I tre livelli di assistenza modulano la velocità di marcia in piano fra i 10.5 e i 23.4 km/h Al livello massimo interviene il cut-off tachimetrico (con molta discrezione, senza stacchi improvvisi); perciò la velocità a ruota sollevata coincide con quella su strada Riporto le velocità ai vari livelli di assistenza Liv 1 – su strada 11.0 – a vuoto 09.3 km/h Liv 2 – su strada 19.5 – a vuoto 22.8 km/h Liv 3 – su strada 23.4 – a vuoto 23.4 km/h
E’ possibile modulare lo sforzo esercitato con i pedali fra “senza esercitare sforzo” e il “tutto muscoli” Se in marcia si rallenta la velocità di pedalata, il motore rallenta; non è perciò consentita la “pedalata finta” cioè non si possono far girare i pedali lentamente per tenere attivato il PAS
La velocità minima, in salita, è circa 6 km/h
Come detto, l’assistenza fornita dal motore è anche funzione della velocità della pedalata Da 21 a 46 pedalate al minuto (pari a 7 - 15 km/h in terza marcia) , si ha una modulazione della potenza erogata dal motore Questo consente una certa regolazione della velocità di marcia nelle andature lente
E’ presente il pulsante “soft-start”
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.71m in prima marcia; ma il motore non eroga subito tutta la sua potenza perché, a causa della proporzionalità con la velocità di pedalata, bisogna raggiungere una cadenza di almeno 30 ped/min per avere una buona assistenza Vedremo che in salita … si sente
avvio assistenza su strada
Il controllo tachimetrico interrompe l’assistenza a poco più di 23km/h
Con il pulsante “soft-start” non è necessario esercitare alcuno sforzo sui pedali nella partenza in piano e il suo avvio è immediato alla pressione del pulsante (anche il distacco è immediato)
La pedalata non ha prevalenza sul soft-start: se si parte con questo comando attivato e si inizia a pedalare, la velocità rimane a circa 4 km/h; appena si rilascia il pulsante, continuando a pedalare, interviene la normale regolazione dell’assistenza Non è molto potente e l’aiuto che fornisce è leggero sia in pianura che in salita
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di mezzo secondo (valore buono) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.03” e la velocità di uscita è 23.3 km/h E’ una buona accelerazione nonostante l’avvio non brillante ed il taglio da parte del cut-off tachimetrico
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove agevolmente; la bipa è assai agile Si guida volentieri in città L’unico neo è una certa pigrizia all’avvio In marcia si trova facilmente la velocità voluta e il cambio a tre rapporti è sufficiente per le esigenze cittadine
Il confort di marcia è buono anche sui dissestati fondi stradali cittadini; diventa “elevato” sulla Soft-Street in virtù dei generosi pneumatici e dell'ammortizzatore della sella Sulla Speedy, che non ha l’ammo anteriore, le irregolarità si sentono maggiormente sulle braccia; ma l’elasticità del telaio consente comunque un discreto confort
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
I modelli della Trilogia non hanno come obiettivo quello di essere grandi scalatrici; per questa esigenza Wayel propone altri modelli
Per la Torque, i risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati in questa tabella
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo, ma per avere un buono spunto è meglio spingere un po’ fino a che non si avvia il motore Lo sforzo può essere anche nullo usando il soft-start, ma non è molto potente e fà partire lentamente la bipa La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali
Il cavalcavia al 4% viene superato a 16.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali e la ripartenza richiede una pressione sui pedali leggera (23kg in seconda) Ricordo che, avendo un cambio a mozzo, è possibile scalare marcia da fermo; di questo ringraziano gli … smemorati e chi si è dovuto fermare all’improvviso, come capita frequentemente nel traffico
cavalcavia 4 %
La salita del filmato seguente comprende un tratto al 10% che si supera a circa 8km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 110 W; è un valore di sforzo che diventa sensibile se la salita si prolunga La ripartenza richiede uno sforzo di 42 kg che è sensibile (il soft-start è poco potente e non fa cambiare molto la cosa)
Il tratto finale è al 13.5%; si sale in 1.a a 7 km/h e con uno sforzo leggermente superiore (118W circa) La ripartenza è impegnativa con i 52 kg richiesti
salita 10 % e 13.5%
Le velocità, come visto, sono decisamente basse e lo sforzo … fa venire il fiatone a chi non è allenato Siamo già verso il limite di pendenza superabile
Infatti, sul 17%, lo sforzo diventa 142W circa e la spinta per ripartire sale a 64kg; si sale ma è meglio evitare percorsi con simili pendenze (e per fortuna sono rare in ambito urbano, salvo in alcune città …verticali)
salita al 17%
Ho provato anche la tostissima rampa al 27%: sono riuscito a salire ma solo arrivando in velocità e solo perché …è finita presto Ovviamente su tale pendenza non si riesce a ripartire
rampa al 27%
La Soft-Street ha le medesime caratteristiche in salita
Per la Speedy la pendenza del 5% è equivalente a quella del 10% della Torque; con pendenze maggiori, meglio … passare alla Torque
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante centrale sul cruscottino L’attivazione è immediata e molto comoda per muoversi in mezzo alla gente nelle zone in cui la bipa può essere condotta solo a mano (tipo nelle vie dello “struscio”) La velocità in piano si assesta sui 5km/h perciò entro i limiti del codice della strada In salita non è molto potente e sul 12% la velocità si riduce molto Sul 27% sale con molta fatica … di entrambi
camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
L’autonomia della Torque e della Soft-Street è risultata la medesima Le prove sono state eseguite sul consueto itinerario urbano-extraurbano privo di salite significative e con il contributo muscolare di circa 70W
La Trilogia permette di scegliere la taglia della batteria che più si addice al nostro utilizzo
Nonostante le batterie siano Li-poli, hanno mostrato una costanza di prestazioni elevata per tutto l’arco della scarica
Partiamo dalla prova eseguita a livello massimo di assistenza (liv3) e con la batteria più capiente La batteria di questa taglia è da 12.5Ah (315Wh) In realtà quella che ho utilizzato era già abbondantemente usata (ottimo per vedere come si comportano nel tempo) ed aveva una capacità reale di 12.0Ah (303Wh) perciò la percorrenza ottenuta è leggermente più scarsa che a batteria nuova La velocità non è molto elevata : tipicamente 23 km/h Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde” Ho ottenuto una percorrenza totale utile di 34 km a 5°C di temperatura ambiente; a questa si aggiungono circa due chilometri percorsi a prestazioni sempre più ridotte, da considerarsi come “riserva di emergenza” Il consumo elettrico è risultato di 8.46 Wh/km Riportando l’autonomia a 20°C e considerando la capacità ridotta, si ottiene una percorrenza utile di 45 km (pari a 6.7Wh/km)
Ho ripetuto la prova con la batteria da 6Ah (151Wh) Questa volta l’autonomia utile è risultata di 18.7km con una velocità uguale al caso precedente; anche qui la marcia è potuta proseguire per circa un ulteriore chilometro a prestazioni sempre più ridotte La temperatura durante la prova è stata di 10°C Riportando l’autonomia a 20°C si ottiene una percorrenza utile di 21.5 km (pari ancora a 6.7Wh/km)
Ho provato anche con il livello di assistenza intermedio (liv2) e ancora con la batteria da 6Ah La velocità tipica scende a 19km/h perciò questa prova rappresenta un uso cittadino tranquillo, diciamo … vacanziero L’autonomia è salita a 34.3 km a 12°C In questa modalità non esiste un tratto “di riserva” perché la batteria viene “prosciugata” pian piano fino all’ultimo wattora Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 38.4 km (ma con un consumo di appena 3.93Wh/km)
La Speedy ha il motore da 180W anziché 250W ed è accreditata di una autonomia maggiore Nelle mie prove in pianura, al motore viene richiesta una potenza media che è inferiore ai 180W perciò la differenza fra i due motori è solo nelle fasi di accelerazione che abbiamo visto essere comunque “soft” Per questo i valori di autonomia sono risultati i medesimi della Torque La differenza si sentirebbe sicuramente nel caso siano presenti salite nel percorso
Piccola nota: la Soft-Street, in virtù dei pneumatici “cicciottelli”, ha una velocità di un mezzo chilometro all’ora più veloce
La Wayel è sempre attenta a garantire la massima trasparenza e pubblica una completissima tabella delle autonomie con i vari modelli e con le varie batterie
Tabella autonomia
Le inevitabili differenze col pix-test sono da attribuire alla temperatura maggiore a cui sono state eseguite le loro prove, alla differenza di percorso e alla differenza nel contributo muscolare del ciclista (i test li fanno fare a giovani non sportivi … ma che facilmente spingono di più del vecchio Pix) I valori sono comunque sostanzialmente allineati (sottolineo che nei pix-test utilizzo sempre lo stesso percorso e lo stesso sforzo sui pedali per avere il massimo di confrontabilità nei valori ottenuti con le varie bipa)
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia non è agevole per i pochi rapporti del cambio e per i soli 3 livelli di assistenza; una certa regolazione è possibile con la modulazione data dalla pedalata, ma non è agevole viaggiare insieme ad un altro ciclista
MARCIA SU FONDI STERRATI
La Torque viaggia senza problemi su sterrati leggeri: confortevole e agile
Sterrato leggero
La regolazione della velocità è solo sufficiente, invece la frenata è stabile (con bloccaggi al posteriore che non fanno perdere stabilità) Il telaio è robusto e non ha svirgolamenti, ma non è fastidiosamente rigido sullo sconnesso Sullo sterrato ho apprezzato l’uso del soft-start che consente di manovrare senza avere i piedi sui pedali e perciò mantenendosi meglio in equilibrio Sui “sampietrini” si viaggia senza disagio Non è la bici adatta a sterrati severi, ma consente di includere nel proprio itinerario qualche divagazione campestre
La Speedy si comporta in modo analogo ma, con l’assenza dell’ammo anteriore, si sentono di più le sconnessioni su braccia e polsi
La Soft-Street, con le sue gomme generose e il canotto sella ammortizzato, affronta bene sia le sconnessioni urbane sia tratti fangosi o erbosi: si può osare di più
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (meno di 22 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari Anche la lunghezza è come quella di una muscolare
Il trasporto in treno è abbastanza agevole sia per le dimensioni che per il peso L’aggancio ai sostegni non presenta ostacoli Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta senza problemi
(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
Trasportarla sulle scale è agevole per le dimensioni e per il buon equilibrio (anche con batteria montata); il punto di presa, però, non è molto comodo; il peso è accettabile … ma, lapalissianamente, va meglio con la batteria piccola
trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e oppone una debole resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo
scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 126W : valore un po’ elevato da imputare principalmente al sistema di trasmissione ad albero che … si mangia i watt dei nostri muscoletti
I soli tre rapporti del cambio non consentono di trovare sempre la giusta cadenza A batteria esaurita si torna a casa, ma lentamente
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
La luce anteriore è a 4 led bianchi alimentata da 3 pile AAA Buona per essere visti, ma piuttosto insufficiente per rischiarare bene la strada in assenza di illuminazione pubblica L’apertura del vano batterie richiede l’uso di un una monetina e non di attrezzi
La luce posteriore, monoled rosso a luce fissa, è di tipo automatico: è dotata di un sensore crepuscolare che la fa accendere quando siamo al crepuscolo e di un sensore di movimento che le evita di rimanere accesa se la lasciamo al buio in garage: assai comodo (sulle nostre dissestate strade cittadine il controllo di movimento funziona alla grande) Il sensore di movimento ha un temporizzatore che lascia acceso il fanalino durante le soste ai semafori La luce è buona e ben visibile anche lateralmente Si alimenta con due batterie AAA ed ha una lunga durata Anche qui l’apertura del vano batterie si effettua con una monetina
ANTIFURTO
La Trilogia non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta Il seggiolino per bimbi richiede di verificare che non ci siano interferenze con la batteria
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Trilogia è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33
La garanzia è di 2 anni, estendibile a 5 Sulla batteria la garanzia è per 6 mesi a valore pieno e poi a scalare, estendibile fino a 5 anni
I prezzi di listino, al momento del test e SENZA BATTERIA, sono Speedy 900 € Torque 950€ Soft-Street 1100€
Le batterie costano: 6Ah 290€ 9Ah 380€ 12Ah 450€
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Trilogia è una gamma di bipa pensate per un uso cittadino e assolvono bene questo compito Confortevole e robusta in città per andare al lavoro o per fare la spesa caricando bene il portapacchi magari con borse laterali Telaio aperto e scavalco abbastanza basso consentono bene il trasporto di un bimbo
Nelle gite fuoriporta ha una autonomia dignitosa, ma non è adatta a salite ripide; se i propri percorsi includono tratti collinari, meglio optare per la Torque o la Soft-Street E se nella propria città ci sono frequenti sampietrini o acciottolati, diventa obbligatorio scegliere la Soft-Street con le sue gomme cicciotte Buona come “tender” del camper; meno adatta ad un frequente trasporto in treno
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Bella prova Pix, come sempre. Quanti miglioramenti dai tempi delle One City Annoto che sui nuovi modelli si sono decisi ad abbandonare quei poco efficaci shitmano roller, altra cosa i v-brake che si possono sempre upgradare. Bene la modulazione della potenza in avvio, non parte a schioppo come la mia ed è più controllabile così, probabilee merito del pas a 12 magneti. Peccato non ci sia più la sella regolabile ad aria ed il Nexus a 7. Mi sfugge la ratio del motore da 180W a meno di non cambiare la centralina con una 24/36V come ho fatto io per alimentarla a 36V. Vedo che sulla spugnosità della trasmissione non si sono fatti progressi ed è strano perchè le bici del bike sharing BikeMi hanno la stessa trasmissione ad albero e scorrono benissimo. Vero è che richiedono zero manutenzione, la mia ha 31.000 km e l'ho pulita una sola volta per puro scrupolo e perchè mi trovavo con la ruota posteriore già smontata
Una cosa per fortuna non è cambiata: a mio avviso le Wayel restano tra le bipe hub più snelle e gradevoli all'occhio, aldilà delle considerazioni tecniche, una preminente motivazione di acquisto Per esperienza posso dire che il prodotto merita: peccato in passato per qualche "eccesso" del marketing: l'immagine dell'azienda non se ne è avvantaggiata, ma vedo che sotto questo aspetto le cose sono migliorate
complimenti, ottimo lavoro, come sempre! Mi chiedo cosa trattenga la Wayel dall'adottare, come ha fatto MI.GI, il bafang centrale per qualche modello...
utente dal 2007 BH Emotion IBS Xenion 650 Lite Bosch classic Lombardo Amantea Bosch classic
Ogni volta rimango sconcertato dalla quantità di informazioni che riesci a fornire, foto dettagliate e spiegazioni chiare ed esaustive... grande professionalità, ancora complimenti!!!
@Ecocar: Guarda che come LiPo loro intendono Litio-Polimero, non si tratta di celle da modellismo!!!
Non sono le stesse (involucro differente, caratteristiche di scarica diverse), ma la chimica è però la stessa di quelle da modellismo? Mi risulta che come litio di grande diffusione ci siano accumulatori ioni di litio, Lifepo4 e le Litio-Polimero. Le Lipo da modellismo non appartengono a quest'ultima categoria? O sono chimicamente assimilabili alle ioni di litio? Quanto a 290 euro per una batteria 24v 6Ah rimane il fatto che la faccina è quella giusta ...qualsiasi sia la chimica...
ecocar
Modificato da - ecocar in data 12/04/2014 14:00:30
Le batterie che noi definiamo LiIon soto TUTTE Litio-Polimero, almeno da quando l'elettrolita è stato inserito in un tessuto polimerico anzichè essere in forma liquida, quindi a parte le aggiunte di componenti come Cobalto, Manganese o altro le celle sono tutte simili.
Le LiFePO4 sono diverse, hanno addirittura una tensione caratteristica di 3,2V anczichè 3,7V come le LiIon...
complimenti, ottimo lavoro, come sempre! Mi chiedo cosa trattenga la Wayel dall'adottare, come ha fatto MI.GI, il bafang centrale per qualche modello...
Bè, penso che sia per il discorso della trasmissione a cardano. A meno che non facciano un modello tipo la E-Bite pieghevole a cinghia e gli abbinino il Bafang Centrale.
Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.
Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.
Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)
Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail
Anche in sella alla gradevole muscolare bicicletta Scott Sub Men per variegate avventure
Salve a tutti, sono michele di misano adriatico e sono molto interessato all'acquisto della trilogia torque con batt più grande, ma avrei bisogno di sapere con precisione se posso montare il seggiolino all'anteriore e/o al posteriore, il mio negoziante mi ha detto di si ma sono titubante visto che al post i tubi sono molto inclinati e lo spazio, vista la batteria, è poco, e all'anteriore ho paura che non ci sia sufficiente canotto Grazie
Ho mandato una mail alla Wayel, mi hanno risposto solo per il seggiolino posteriore dicendomi ch esi può montare un seggiolino a piastra, ma io sono come san tommaso, mi sembra che il seggiolino posteriore sia difficile se non impossibile da montare visto: 1. l'inclinazione dei tubi portatutto 2. la presenza della batteria Boh che confusione
Sergiom1961
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Inserito il - 26/12/2016 : 02:15:40
Ma le bici elettriche non servono in pianura. Se questa in salita è da infarto, a cosa serve?
Ma le bici elettriche non servono in pianura. Se questa in salita è da infarto, a cosa serve?
Beh non sono molto daccordo:
in pianura con una bici turistica per viaggiare a 25km/h cccorrono circa 125W con una bipa si viaggia con 70W Questa differenza vuol dire sudare o no e vuol dire arrivare a casa, dopo 50km, stanchi oppure no Se invece si vuol fare dello sport vuol dire arrivare stanchi dopo aver percorso 50 km tanto quanto lo si sarebbe dopo aver percorso 100 km con una bipa
Poi la "pianura" completa credo che non esista : ci sono spessissimo falsopiani e salitine e già con l'1% di pendenza vuo dire dover aggiungere altri 70W per mantenere la velocità Per non parlare di quando c'è vento contrario
Per quanto riguarda le salite, direi che questa bipa supera agevolmente pendenze fino al 10%: se si abita a Genova o Trieste sono daccordissimo che può non essere sufficiente; se si abita a Roma o a Verona si va benissimo ovunque si voglia (il 10% è una salita parecchio dura da fare muscolarmente)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
buon giorno pix,vorrei capire le salite che affronti al 17% con questi motorelli li fai con la massima assistenza?non si scaldano?
Si si, tutte le prove in salita le faccio con l'assistenza massima cioè determino la fatica minima che si deve fare con ogni modello sulle varie pendenze
I motori su pendenze del genere con il massimo di assistenza tendono a surriscaldarsi, ma non in cento/duecento metri di salita Se si affrontano tratti montani allora bisogna utilizzare strategie diverse come ad esempio la parzializzazione dell'assistenza (accontentandosi di velocità più basse e sforzi maggiori)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sergiom1961
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Inserito il - 27/12/2016 : 00:56:26
È proprio quello il problema, ovvero, lo sforzo. Mi va bene il limite dei 25 km/h e la pedalata assistita ma il limite dei 250W lo trovo frustrante poco incentivante. Figuriamoci, poi, con un motore da 180!
Sergiom1961
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Inserito il - 27/12/2016 : 01:07:23
Quando ero ragazzino i ciclomotori non potevano superare il cavallo e mezzo di potenza. Oggi le cose sono cambiate e il vincolo riguarda solo la velocità massima, peraltro aumentata da 40 a 45. Limitando il limite delle bici a 250W si dicintentiva l'acquisto da parte di chi abita in zone con alti dislivelli e/o non ha allenamento e magari i vent'anni li ha passati da un pezzo. Dura lex sed lext ma fatta la legge, trovato.......
@Sergiom1961: I ciclomotori (codice) di quando eravamo ragazzi davano 1,5 cv solo al regime di massima potenza; una bipa legale fornisce 250 watt ma arriva anche a 500-600 watt (in teoria per periodi non continuativi, ma in pratica se di buona qualità va anche per periodi prolungati a quella potenza, sempre che la si usi con un minimo di criterio, intendo dire a regimi non eccessivamente bassi). Intendo dire che, secondo la mia esperienza, anche alla mia età e in zone di montagna l'uso di una bipa a norma non lo trovo così disincentivante. Poi, si sa, quando eravamo ragazzi eravamo sempre lì a limare pistoni e testate e a lucidare travasi, e la voglia non ci è passata neanche coi motori elettrici, tanto più che la cosa è ancora più facile..ma questo è un altro discorso.
- Merida Crossway 10 elettrificata by Alcedo con kit Bafang BPM - City Bike marca Windors elettrificata by Alcedo con kit Bafang BPM - mtb con motore Bafang bbs01