Questa è la E-GREEN, che rappresenta il modello top di gamma
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E’ una bipa confortevole e curata, con ruote grandi e con un ottimo tiro in salita Ha la ruota anteriore e il supporto sella ammortizzati La componentistica è di buon livello L’autonomia è buona, ottenuta con una batteria al Litio da 36V 10Ah La regolazione dell’assistenza avviene tramite un manettino posto a sinistra sul manubrio, molto ben regolabile Ha un ottimo cruscottino retroilluminato da cui si comandano le varie funzioni, fra cui una interessante riduzione della potenza del motore che consente di prolungare l’autonomia (modalità ECO) Le dimensioni non sono piccole per cui il trasporto in auto richiede bagagliai generosi e l’abbattimento dei sedili posteriori Il trasporto in treno non presenta particolari difficoltà salvo per il peso che non è particolarmente contenuto Negli ascensori delle ferrovie ci sta senza problemi (sfruttando un po’ la diagonale)
Eccola in treno nello scompartimento "apposito"
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Il sollevamento per superare scale è agevole per via del corto traverso nella parte inferiore del telaio che funge da impugnatura, ma la batteria la sbilancia indietro : meglio toglierla (e così diventa anche un po’ meno pesante)
Qui c’è la SCHEDA con tutte le caratteristiche
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CICLISTICA
E’ tutta in alluminio tranne i forcellini anteriori e gli steli dell’ammortizzatore anteriore che sono di acciaio Sono disponibili due taglie di telaio: 45 (quella della prova) e 50 In sella risulta molto comoda e assorbe bene le asperità della strada: la presenza del cannotto sella ammortizzato …
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… e della forcella ammortizzata anteriore …
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… compensano la naturale rigidezza dell’alluminio del telaio; l’ammortizzatore anteriore non introduce imprecisioni nella guida
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale, ma, sfruttando bene le regolazioni , si può trovare una posizione anche un po’ inclinata in avanti Non ci sono problemi per le persone di elevata statura ed il basso livello del tubo telaio in corrispondenza al cannotto sella, consente di essere regolata agevolmente anche per persone non particolarmente alte La possibilità di scelta fra due taglie di telaio aumenta la possibilità di adattarla alle proprie misure
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(scusate ma non avevo a disposizione una longilinea ragazza o un atletico sportivo da fotografare in sella; avrebbero sicuramente valorizzato la piacevole estetica della bipa … ma così si nota di più il telaio)
La regolazione dell’altezza sella non è di tipo rapido, ma richiede l’utilizzo di una chiave “a brugola”
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La sella è una confortevole Royal Vacuum Light Ariel con scavo “antiprostata” che contribuisce efficacemente al confort di marcia
La regolazione della posizione e inclinazione del manubrio è del tipo rapido e si può agevolmente cambiarne la posizione magari durante lunghe permanenze in sella (ovviamente solo da fermo)
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Lo sterzo ha il blocco della rotazione ( 130° da tutto a destra a tutto a sinistra) che se da un lato impedisce la fastidiosa sovra-rotazione del manubrio quando si movimenta la bipa a mano (con relativo pericolo per i vari cavi), d’altro lato ostacola le manovre in spazi molto ristretti
Il cambio è un ottimo Shimano Nexus a 8 rapporti dagli innesti rapidi e dolcissimi e che si può, molto comodamente, azionare anche da fermo
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Ha un ampio range di rapporti, con una 1.a corta adatta alle salite impegnative e una 8.a sufficientemente lunga da poter essere utilizzata per spingere in uscita dalle curve in discesa Ecco la tabella dei rapporti in cui si vede che per viaggiare a 25km/h il ritmo di pedalata può essere un tranquillissimo 61 pedalate al minuto (nei miei test ho usato la 7.a pedalando a 70 ped/min, marcia che consiglio)
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Il comando del cambio è un Nexus Revo a rotazione, posto sulla manopola destra del manubrio, perciò nella posizione tradizionale delle bici muscolari L’ho trovato piuttosto duro da azionare
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La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48km/h senza alcun problema) L’ammortizzatore anteriore consente una guida precisa e assorbe bene le asperità della strada Invece la marcia senza mani è molto sconsigliabile perché si innescano molto rapidamente vistose oscillazioni del manubrio (shimmy); tenendo una mano sul manubrio le oscillazioni non si innescano, ma ne deriva comunque una certa instabilità incontrando buche o avvallamenti Ma questo difetto non è causato dal telaio, bensì dalla presenza del peso della batteria sul portapacchi Togliendo la batteria, le oscillazioni scompaiono completamente e si può viaggiare senza mani per lunghi tratti (ma non è da fare perché pericoloso e vietato dal codice della strada) Qui c’è un filmato che mostra l’innesco delle oscillazioni (per un tempo molto breve altrimenti finivo per terra) e la loro assenza quando ho tolto la batteria
Film oscillazioni manubrio
Il posizionamento del motore sulla ruota anteriore non disturba minimamente la guidabilità
I pneumatici (da 28” x 1.75” ) sono marca Kenda del tipo con protezione antiforatura e con banda riflettente Mi sembra che garantiscano una buona guidabilità ed una buona scorrevolezza
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I freni sono V-brake all’anteriore e Shimano Roller Nexave al posteriore (è un freno a rullini montato nel mozzo che non richiede frequenti manutenzioni)
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(Il disco alettato non è il “freno a disco”, ma il dissipatore di calore del freno stesso)
La frenata è potente e sicura, anche se ho avvertito facili bloccaggi della ruota posteriore che non mi sarei aspettato con questo tipo di freno molto progressivo; probabilmente è dovuto al baricentro piuttosto alto che scarica molto la ruota posteriore in frenata Non ho riscontrato alcun problema in lunghe discese I rallentamenti sono molto morbidi per merito della buona modulabilità della frenata Lo spazio di frenata risulta di 4.2 metri da 25km/h (non ho trovato il valore richiesto dalle normative per le bici da turismo, ma quello per le bici da corsa è di 6 metri)
A batteria estratta, si ha la sensazione di guidare una normale bici muscolare (ovviamente salvo il peso che si fa sentire in partenza e sulle salite)
Il cavalletto è del tipo “monopiede” e non consente la rotazione completa dei pedali quando è estratto (perciò in retromarcia va sollevato)
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il portapacchi è dotato di comodi elastici
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La E-Green è corredata di un solido lucchetto ad arco (a cui è prudente affiancare un altro sistema per poterla affrancare a qualche struttura fissa in caso di sosta prolungata)
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La componentistica è di buon livello e la cura nell’assemblaggio è buona; ne deriva un aspetto curato anche nei dettagli
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Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa della slitta portabatteria: molto discreta e protetta da urti e cadute della bipa
La velocità che si può ottenere è 27.5 km/h ; superata questa velocità anche di poco, interviene il controllo tachimetrico che interrompe l’assistenza per un paio di secondi; spiegherò più avanti gli effetti di questo taglio
La velocità minima a cui si può viaggiare è circa 3 km/h
La centralina non è dotata di autospegnimento, ma mi assicurano che non ci sono problemi a dimenticarla inserita per lungo tempo : la potenza che assorbe in questo stato è molto modesta e il rischio più grosso è quello di trovare la batteria un po’ scarica Se si dovesse dimenticare accesa per un tempo davvero lungo fino a far scaricare del tutto la batteria, non ci sarebbero ugualmente problemi: prima di danneggiare la batteria interverrebbe il cut-off che stacca tutto
BATTERIA
La E-Green viene fornita con una batteria al litio da 36V 10Ah litio polimeri E’ alloggiata nell’apposita struttura posta sopra alla ruota posteriore che funge anche da portapacchi
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La parte grigia a sinistra è l’alloggiamento della centralina La chiave (a sinistra nella foto) è quella di accensione, mentre il tappo a destra nasconde il connettore di ricarica
La batteria può essere estratta facendola scorrere verso l’indietro della bipa, ma prima si deve staccare la chiave dal quadro (è impossibile farlo se in posizione ON) e inserirla dall’altro lato dove c’è la serratura di blocco antifurto Purtroppo, dopo aver sbloccato la chiusura, bisogna estrarre la chiave altrimenti urta la struttura del portapacchi durante l’estrazione La ricarica della batteria può avvenire indifferentemente a batteria montata o staccata Sulla batteria non è presente alcun indicatore dello stato di carica: funzione che è visibile solo sul cruscottino a manubrio a centralina alimentata; non è un difetto, ma è una comodità in meno La parte terminale alloggia la luce posteriore (alimentata dalla batteria stessa) ed il catadiottro rosso
Questa è la batteria smontata
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L’involucro è dotato di un comodo incavo per le dita che consente un trasporto agevole
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Il peso è di 3.15 kg , perciò molto contenuto grazie al tipo di chimica usato Ho però constatato che tale leggerezza si “paga” con una andamento della tensione non troppo favorevole All’inizio la tensione fornita è elevata e consente alla bipa una ottima brillantezza Poi le prestazioni via via calano fino a diventare insufficienti negli ultimi chilometri Non ha perciò l’andamento piatto a cui ci avevano abituato le LiMn o, ancor più, le LiFePO4 Direi che si avvicina molto all’andamento della tensione delle batterie al piombo Anche di questo aspetto parlerò più avanti
La batteria ha all’interno un sistema di autodiagnosi e di memorizzazione di molti parametri di carica-scarica che possono essere letti nei centri autorizzati tramite un collegamento con porta USB
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Nella foto si vedono nella parte superiore i contatti di potenza e in basso la doppia porta USB
Non sono disponibili altre capacità
Il caricabatteria è di tipo usuale, senza ventola
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Pesa 500 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 1.8A e ricarica una batteria completamente scarica in 6 ore e 30 minuti I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
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La E-Green è dotata di un bel cruscottino retroilluminato posto a sinistra verso il centro del manubrio ben leggibile anche in pieno sole
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Vi possono essere letti : - la velocità attuale – indica solo la cifra intera senza decimali e, a parer mio, è una mancanza perché 1 km/h in più o in meno è una grossa differenza - il livello di carica della batteria – è realizzato col classico disegno rettangolare della batteria che pian piano si svuota - il livello di assistenza ( NORM o ECO ) indicato in modo chiaro e rapidamente interpretabile - lo stato di accensione delle luci indicato con la comparsa del simbolo del faro come sulle automobili
Agendo sul pulsante SET, si visualizzano in sequenza : - i km totali (odo ) - i km parziali - l’autonomia residua – indica i chilometri che si possono ancora percorrere con l’assorbimento in atto; cambiando la posizione del manettino o il livello di assistenza, il valore si aggiorna; l’indicazione è data in decine di km (perciò indica 60 – 40 – 30 …) ma è un po’ imprecisa come lo sono un po’ tutti i sistemi di controllo della carica
Le luci vengono comandate dal pulsante apposito (col simbolo automobilistico del faro) solo a centralina alimentata (chiave su ON)
Una cosa che non mi è piaciuta è l’azzeramento del contachilometri parziale ad ogni spegnimento della centralina: se ci si ferma a far merenda durante una gita e si stacca il quadro per sicurezza, si perde l’indicazione della strada percorsa
Il pulsante contrassegnato da POWER cambia il livello di assistenza da Norm a Eco
La retroilluminazione è molto luminosa e ben uniforme: la lettura del cruscotto nelle ore notturne è facile e ben visibile; si accende contestualmente alle luci
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I pulsanti possono essere azionati agevolmente anche con i guanti essendo rilevati e ben distanziati E’ necessario staccare una mano dal manubrio per azionare i pulsanti (ma non è una manovra che si deve effettuare frequentemente)
La regolazione dell’assistenza fornita dal motore è ottenuta tramite “manettino” consentendo di regolarla, in modo continuo, da “nessuna assistenza” a “pedalata senza apporto muscolare” e di variare la velocità da pochi chilometri all’ora al massimo Il manettino è del tipo “split” , cioè ruota solo la parte più interna Ovviamente il motore marcia soltanto se, contestualmente alla regolazione del manettino, si fanno ruotare i pedali , come prescrive il codice della strada
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Il manettino è montato a sinistra (per avere il cambio di marcia nella posizione usuale delle bici muscolari) e non ho riscontrato alcuna difficoltà nell’abituarsi a regolarlo La sua corsa non è molto lunga, ma la regolazione è molto facile soprattutto nella regolazione delle basse velocità; (l’adesivo rosso con le tacche l’ho messo io per i test, ma l’ho lasciato nella foto perché così si vede bene la corsa massima)
Ha una molla di ritorno piuttosto tenace che tende a stancare la mano nei percorsi lunghi E qui devo fare una avvertenza Come faccio di solito (e qui ancor di più per la tenacia della molla di ritorno) ho forzato la manopola (ergonomicamente comoda) in modo che frenasse la corsa di ritorno del manettino stesso Ma questa pratica non è consigliabile perché, a causa dell’elevata sensibilità del controllo della rotazione dei pedali, si possono avere avviamenti indesiderati del motore durante le manovre con la bipa condotta a mano se non si ricorda di portare a zero il regolatore In questo filmato sono riuscito a riprodurre questo fenomeno che non avviene sempre ma che può capitare Bisogna perciò prestare attenzione a riportare (o a lasciar ritornare) a zero il manettino quando si manovra
Film avviamento indesiderato
MOTORE
E’ un hub anteriore, geared, da 250W a 36V, brushless
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Al massimo dell’assistenza, la spinta è vigorosa e le partenze sono rapide
Durante la marcia il motore è abbastanza silenzioso ; sotto sforzo la rumorosità aumenta, ma non è mai fastidiosa
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E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
Nelle foto si vede la presenza di un sensore che serve a leggere la velocità di rotazione della ruota (controllo tachimetrico) e che, inconsuetamente, sfrutta i magneti interni al motore per funzionare
CABLAGGI
I cablaggi sono ben nascosti all’interno del telaio eccetto nella parte che va al manubrio e in un breve tratto fino alla centralina/batteria
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L’effetto estetico di questa parte del cablaggio non è molto gradevole, ma mi hanno detto in Atala che hanno intenzione di migliorarlo
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali , del livello di assistenza selezionato (Norm o Eco) e della posizione del manettino
I due livelli di assistenza selezionano due potenze massime del motore, rispettivamente 550 e 320 W (circa, perché dipendono dalla quantità di carica della batteria) Ma il cambio di livello non esegue soltanto un taglio della corrente massima, bensì fa lavorare il motore su due curve di potenza diverse; è la prima volta che incontro una bipa dotata di questo funzionamento L’effetto di questa regolazione è che il motore, in Eco, è meno potente su tutto l’arco di esercizio e perciò lo è sia in partenza, sia in salita, sia nel raggiungimento della velocità di crociera Naturalmente, usando questa modalità, si deve incrementare lo sforzo sui pedali per ottenere le prestazioni volute, ma ne deriva un vantaggio sensibile in termini di autonomia
Un dischetto a settori magnetici, posto sull’asse dei pedali, comunica alla centralina la rotazione dei pedali Tale segnale non modifica il valore di potenza erogata, ma è un semplice consenso all’avvio dell’assistenza
Il manettino regola praticamente la velocità massima e consente un range in pianura che va da 3km/h fino al massimo (25-27 km/h) La regolazione è molto fine nel tratto inziale (perciò si può regolare in modo preciso la velocità), ma lo è meno nel tratto successivo (con una piccola rotazione si ottiene una sensibile variazione di velocità)
Lo sforzo che si esercita sui pedali è a completa discrezione dell’elettro-ciclista: si può lasciare che il motore esegua tutto lo sforzo pedalando “simbolicamente” senza esercitare alcuno sforzo e, via via, si può spingere fino a sopportare con i muscoli tutto lo sforzo necessario al movimento Più si spinge sui pedali, meno il motore assorbe corrente dalla batteria e più aumenta l’autonomia In verità, su questo modello di bipa, il passaggio da “tutto muscoli” a “tutto motore” avviene con una piccola variazione della velocità, per cui occorre sviluppare una certa sensibilità per dosare bene la spinta sui pedali
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario ruotare il manettino : se è a zero il motore non si avvia Ruotato il manettino ed iniziando la rotazione dei pedali, si avvia l’assistenza Questo sistema è molto sensibile e basta un ottavo di giro di pedale per far partire il motore
Filmato avvio assistenza
La velocità della ruota e la potenza erogata dalla centralina sono del tutto indipendenti dalla velocità di rotazione dei pedali Invece lo spazio percorso prima dell’avviamento varia in funzione del rapporto inserito: in prima marcia bastano 28 cm mentre in ottava occorrono 85 cm: sono spazi molto contenuti Lo stacco del motore fermando i pedali è molto veloce : circa mezzo secondo Azionando uno dei due freni lo stacco è immediato
NEL TRAFFICO
Se si parte con il manettino al massimo, il motore ha una spinta decisa, ma la presenza del manettino consente un ottimo dosaggio della spinta: se si sta manovrando si può regolare la manopola per avere una spinta modesta che non squilibra; se si parte dal semaforo dando tutta manetta, lo sprint è potente
Sempre per la presenza del manettino, è facile adeguare la propria andatura alle esigenze del traffico o alla velocità del ciclista che ci precede (… che si può superare con molta disinvoltura in accelerazione)
Se si sbaglia rapporto alla partenza (il tipico semaforo rosso a cui si arriva dimenticandosi di cambiare), il cambio Nexus azionabile da fermo ci consente comodissimamente di ripartire col rapporto più adeguato Nelle mie prove direi che è la 4.a o la 5.a marcia
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Nonostante le ruote di grande diametro, il comportamento in salita è ottimo e si possono superare pendenze elevate, anche se non a velocità alta La prontezza dell’avvio dell’assistenza ed il corto sviluppo metrico della prima marcia facilitano le ripartenze
Il cavalcavia al 4% viene superato a 18 km/h e con apporto muscolare anche nullo (ovviamente con il manettino al massimo; se si vuole risparmiare carica della batteria è opportuno ridurre l’assistenza e aumentare l’apporto muscolare
Filmato salita 4%
La salita del filmato seguente comprende un tratto al 10% che si supera a circa 10km/h , in 2.a marcia e con uno sforzo sui pedali molto limitato Il tratto finale è al 13.5%; si sale in 1.a a 7-8km/h e con uno sforzo maggiore ma non elevato
Filmato salita 10-13%
Nel filmato il rumore del motore è decisamente più evidente che non nella realtà
Questa è la prova di partenza da fermo su rampa al 12% che viene superata agevolmente In 1.a marcia, a tutta manetta e assistenza su Norm si parte senza alcuno sforzo per merito dell’avvio quasi immediato dell’assistenza
Filmato 12%
Sempre in 1.a e a tutta manetta, ma questa volta in ECO si parte ancora senza sforzo ma decisamente più lenti Partendo in 4.a marcia, a tutta manetta e assistenza su Norm è richiesto uno sforzo notevole per mettere in movimento la bipa, appena il motore attacca cessa la necessità di esercitare sforzo sui pedali
Il superamento della rampa al 17% richiede uno sforzo moderato; la velocità si assesta intorno ai 7km/h e si cominciano ad avvertire degli slittamenti della ruota anteriore (nel filmato sono più evidenti per via del fondo stradale umido e a tratti fangoso) E’ possibile la partenza da fermo anche se richiede uno sforzo deciso sui pedali
Filmato 17%
Questa è la prospettiva della rampa per dare un’idea della pendenza
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La ripartenza sulla rampa al 27% viene superata (con uno sforzo forte applicato ai pedali); siamo al limite e la ruota anteriore slitta molto facilmente, ma finora solo le motorizzazioni centrali erano state in grado di superare tale prova
filmato 27%
(come ho già fatto altre volte, voglio precisare che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte) Qui si vede la prospettiva di tale salita
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Nella modalità ECO, il valore massimo di pendenza superabile scende intorno al 5%
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Nella mia prova di autonomia ho raggiunto una percorrenza di 52.5km in NORM, su un percorso pianeggiante extraurbano, con un tratto urbano di una dozzina di chilometri e alcuni cavalcavia al 4-5%; la velocità che ho tenuto è stata di circa 25km/h e ho esercitato un modesto apporto muscolare Questo valore è però relativo al periodo invernale : circa 12°C e forte umidità In queste condizioni la batteria eroga meno amperora e meno volt che in estate e gli attriti sono maggiori (sia quelli meccanici sia quelli aerodinamici) Ci si può aspettare un miglioramento intorno al 10% in condizioni estive
(Nota: per “modesto apporto muscolare” intendo quello necessario su una bicicletta muscolare di qualità media per viaggiare a 18-20km/h)
La velocità massima con assistenza è di 27.5km/h; al superamento di tale velocità interviene il cut-off tachimetrico e il motore viene staccato A batteria completamente carica è facile arrivare a queste velocità e far intervenire il cut-off Però così si ottiene una marcia irregolare: prima che la centralina riprenda a fornire assistenza, trascorrono alcuni secondi in cui la velocità fa a tempo a scendere fino a 24-25km/h; poi l’assistenza si reinserisce e la velocità sale rapidamente fino al cut-off Si ha perciò un andamento altalenante della velocità (e di conseguenza della cadenza di pedalata) che non è piacevole Meglio parzializzare il manettino e fissarsi su una velocità leggermente inferiore ai 27.5 fatidici Come già detto queste velocità possono essere ottenute anche senza apporto muscolare
Ho scritto “batteria completamente carica” perché l’andamento della tensione della batteria Li-Polimeri di cui è dotata questa bipa consente di raggiungere la velocità di cut-off praticamente solo nei primi venti chilometri
Nei venti-venticinque chilometri successivi, anche viaggiando con il manettino al massimo, la velocità non supera i 25 km/h e il fenomeno descritto sopra non può più avvenire
Nell’ultimo tratto dell’autonomia (circa gli ultimi 10 km) la velocità massima in piano si ferma circa a 23km/h e progressivamente si riduce fino ai 18 km/h dell’ultimo chilometro
Questi sono i grafici della velocità nell’arco di tutta la prova
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In modalità ECO, la velocità massima è la stessa che in NORM, ma richiede spazi maggiori ed una certa spinta sui pedali per il suo raggiungimento ed un contibuto un po’ maggiore anche per il suo mantenimento L’autonomia mi è salita però a 70 km
All’Atala consigliano in modalità ECO di attestarsi sui 23km/h per avere un ulteriore guadagno in autonomia
MARCIA SU FONDI STERRATI
Il clima piovoso e gli sterrati fangosi … o allagati …non mi hanno consentito di fare prove su fondi difficili Ho potuto comunque sperimentare che gli sterrati leggeri non impensieriscono né come confort né come guidabilità
ACCELERAZIONE
Ho fatto le mie consuete prove di accelerazione su un tratto di 50 metri partendo da fermo e senza aiutare con i pedali La media dei risultati è di 10.8” e la velocità di uscita è circa 23 km/h: è un valore buono che conferma la buona spinta del motore In modalità ECO, il valore scende a 12.6” con una velocità di uscita di 18 km/h, sempre senza aiuto con i pedali
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e risulta ben scorrevole ad assistenza staccata
Filmato ruota libera
La scorrevolezza della ruota anteriore motorizzata è molto buona e , nella marcia indietro, il motore non ostacola particolarmente le manovre Si nota che la ruota posteriore, con il cambio Nexus, risulta meno scorrevole di quella motorizzata Ma in marcia non si avverte nessun effetto frenante; infatti la scorrevolezza complessiva della bipa è buona e simile a quella di una normale bici muscolare, ma il peso ovviamente la penalizza I rapporti del cambio sono adeguati anche ad una marcia turistica senza assistenza Senza assistenza elettrica (escludendo la centralina con la chiave), si marcia a circa 18 km/h con uno sforzo contenuto
IMPIANTO LUCI
Il fanale anteriore è a singolo led bianco, del tipo “reverse beam” cioè col led orientato verso l’interno del fanale che indirizza così tutta la sua luce sulla parabola riflettente senza dispersioni
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E’ prodotto dalla Spanninga e produce un illuminamento di 10 lux a 10 metri (sufficiente … ma niente di più) Nella parte inferiore è dotato di catadiottro bianco
Il fanale posteriore (sempre Spanninga) è integrato nella batteria ed è a due led rossi a luce fissa inseriti in una struttura catadiottrica; buona la visibilità anche da angolazioni laterali
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Entrambi i fanali sono alimentati dalla batteria principale e la loro accensione avviene con un comando sul cruscottino (che accende contemporaneamente la retroilluminazione) Ovviamente se si toglie la batteria o s?pix test n.19 - Atala mod E-Greenalato l'inserzione a quelli di 'Subito' e e' stata rimossa
http://www.subito.it/biciclette/jobike-per-adulti-firenze-18990513.htmttamente io al voltaggio desiderato in base al proprio pacco batterie.carica, ritorna a fare circa 10 km.porto a far controlare le batterie essendo ancora in garanzia e mi dicono che le batterie sono perffette e aggiungono che potrebbe essere un problema del motore di vecchia generazione o della centralina.quindi vorrei capire se il problema sone le batterie o il motore ringrazio tutti Gianfrancottivo è quello di un'escursione tranquilla, cercando di ritrovare l'agilità di pedalata. Parto dunque con la 5^ marcia e pedalo leggero. Dopo un paio di Km la frequenza si assesta sulle 92/min alla velocità di circa 26Km/h. Pedalo così in scioltezza per vari Km finchè mi accorgo che la frequenza tende naturalmente a salire. Viaggiare a tali cadenze è molto piacevole: sembra di andare sempre in leggera discesa! E così dopo una decina di Km mi ritrovo a pedalare sulle 98/min, sempre in totale scioltezza. Sembra di andare sul velluto...
Col procedere dei Km evidentemente il fisico si scalda e inizia a rendere al meglio: la cadenza di pedalata si porta sulle 102/min in modo del tutto naturale, e la velocità di crocera (sempre in 5^ marcia) è ora sui 28Km/h.
La giornata va migliorando: anche le ultime tracce di foschia svaniscono nel nulla. Gli ultimi Km in prossimità della meta verranno percorsi sempre senza mai scendere sotto le 102/min, toccando per lunghi tratti le 106-108/min!!! Le gambe sono belle sciolte e girano che è un piacere, anche agevole la centralina non è alimentata, le luci non funzionano Se si porta la batteria a scarica completa, le luci riescono a rimanere accese ancora per una mezz’ora ma poi interviene il cut-off del BMS e le luci si spengono definitivamente Buona precauzione (a parer mio su ogni bici elettrica o meno) sarebbe quella di avere un secondo sistema di illuminazione di emergenza almeno per farsi vedere dagli altri utenti della strada
Entrambi i fanali sono a norma (omologati K secondo le norme tedesche)
ACCESSORI
Sono disponibili il seggiolino per bimbi da montare posteriormente e una nutrita lista di accessori da scegliere in un corposo catalogo aftermarket
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
L’intera bipa è certificata a norme CE EN 14764 (bici turismo) e 15194 (Epac) La garanzia è di 2 anni, salvo la batteria su cui è di 1 anno
Il prezzo indicativo è di circa 1500 € e la batteria di ricambio 490 €, ma rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per il valore aggiornato
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Bipa adatta ad un uso generale
La buona autonomia e la comodità in sella la rendono adatta sia ai percorsi cittadini che alle escursioni “fuori porta” e la potenza del motore le consente di superare bene i percorsi collinari
Non particolarmente adatta ad essere portata sulle scale ne ad essere trasportata in auto
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
I valori misurati sono tutti relativi a temperature di tipo invernale (circa 12°C e tempo piovoso) : ci si può aspettare un leggero miglioramento in condizioni estive
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Come sempre un sentito ringraziamento, vedo che non ti sei fatto spaventare dal maltempo! Molto particolare il comportamento della batteria, forse una Litio-cobalto, probabilmente hanno scelto di sfruttarla molto per aumentare l'autonomia usando un cut-off basso, quindi il calo di prestazioni si fa sentire. Speriamo che questa scelta non accorci troppo la vita della batteria, penso che converrebbe ricaricarla al 70% della scarica...
Bengi
Utente Master
Veneto
3686 Messaggi
Inserito il - 06/12/2010 : 09:11:54
GRANDE PIX!!!
Superprova E-S-E-M-P-L-A-R-E!
Bici molto elegante!
Secondo me, con l'esperienza, la capacità e la competenza che ti ritrovi, dovresti fare il tester non delle bipa già sul mercato, ma dei prototipi delle aziende costruttrici in modo da fornire i tuoi validi consigli in merito ai vari aspetti che caratterizzano una bipa già in fase di sviluppo del progetto! La tua sarebbe una preziosa consulenza a 360° che potrebbe essere molto apprezzata!
Il mio sogno (ma non credo di essre il solo, vero Sjor ) ora sarebbe vedere un tuo supertest sulla TDS Impuls!!!
Una telefonatina in Svizzera - al posto tuo - io la farei!
Panasonic 26V forever! Bengi the AironMan: "Salire in bipa è come spiccare liberi in volo"
i complimenti a pix ormai sono scontati: i suoi test hanno raggiunto un livello di maturità impressionante, soprattutto in considerazione del fatto che per tanti versi sono artigianali: come si vede la professionalità sta più nel metodo e nella testa che non nelle strumentazioni a disposizione... cosa non farebbe pix con le attrezzature di extraenergy!
ma andiamo alla bici, che sembra proprio una bella sorpresa: atala va finalmente al confronto con gli standard europei e sembra reggerlo bene, con alcune soluzioni anche originali e intelligenti --- il punto delicato, lo ha subito rilevato barba, è la batteria, che dobbiamo capire come si comporta (e poi io continuo a chiedermi perché non si studino collocazioni migliori che la sommità del portapacchi)...
una curiosità sul sensore tachimetrico alla ruota: cosa accadrebbe scollegandolo?
Con i tuoi test, oltre a contribuire alla 'formazione' di molti utenti, dai una qualifica al nostro forum con una qualita' da vero professionista marchiandolo in modo unico e indispensabile! Grazie.
(l'ultimo filmato sulla scorrevolezza ruota motorizzata non è quello dell'atala,magari sostituiscilo e cancella questa segnalazione che ho messo tra parentesi).
Un grande grazie anche da me, veramente interessante questa prova; dà davvero tutti i parametri per capire quello che si può comprare. Effettivamente incuriosisce anche me cosa accadrebbe a staccare il sensore della velocità. E' una bipa molto interessante e piena di aspetti positivi, solo il comportamento della batteria desta qualche perplessità viste le considerazioni di Barba...
per Barba : non credo sia una questione di sfruttare molto la batteria, sai, perchè è su tutta la scarica che l'andamento è decrescente; a differenza delle LiFePO4 che invece partono un pò basse di tensione ma mantengono quel livello fino a quasi scarica completa Ehm non te ne posso parlare, ma ho provato un'altra LiPolimeri "moderna" di altra marca e tipo ad anche questa ha lo stesso andamento: brillante ad inizio scarica e poi via via sempre più "stanca" Anzi aggiungo che questa batteria, proprio come le piombo e a differenza delle altre litio, se lasciata riposare tende a recupere un pò di tensione e consente di riavviare l'assistenza (per poche centinaia di metri, comunque; ed il giochetto non si può fare più di un paio di volte)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Grazie delle precisazioni Pix, in effetti le Li-ion rimanendo inizialmente al valore di fine ricarica danno la sensazione di essere molto più brillanti delle LiFePo4... Anche la mia 48V nominali lavora in un intervallo di ben 16V tra completamente carica e intervento del cut-off centralina, quindi a fine carica è come viaggiare con una batteria a 36V appena ricaricata.
A coronamento del post precedente vorrei dire che i costruttori delle E-bike dovrebbero tenere conto di questo aspetto delle batterie al litio, e fare in modo di usare tensioni-motori-centraline che diano la possibilità di viaggiare a 25Km/h fino alla fine della carica, limitando la velocità a 27Km/h con artifici elettronici quando invece la batteria è al massimo della tensione. Invece per semplificare l'elettronica montano dei motori nati per fare 27Km/h al massimo e se ne fregano del resto. Trovo che questo comportamento, sopportabile per una bici kittata, sia una cosa fortemente negativa per un prodotto commerciale.
Beh Barba , non tutte le bipa sono così e nei miei test cerco di evidenziarlo
Ma è una scelta costruttiva: si rinuncia a prestazioni elevate a fine scarica per avere un peso inferiore dell'intera bipa, una trasportabilità più comoda della batteria staccata e un minore impatto visivo
E poi non tutti gli utilizzatori (anzi credo proprio il contrario) hanno bisogno di velocità elevate e di autonomie interminabili
Guardando il grafico delle velocità nel test di scarica, si vede che i 25 si tengono per una quarantina di chilometri gli ultimi dieci chilometri sono .... la riserva
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Da due giorni, approfittando degli scampoli dell'incentivo (20%) ho preso questa bipa per mia figlia. La scelta è ricaduta su questo prodotto perchè praticamente non ha (quasi) bisogno di alcuna manutenzione e poi ha moltissime facilitazioni gradite dal gentil sesso. In primis il cambio Nexus che ti evita il problema di dover essere azionato in movimento e poi tutto il resto come l'intuitivo sistema di dosaggio della velocità da manettino ovvero il sistema di illluminazione che si gestisce diretamente dal pannellino di controllo che fa anche da computerino di bordo. Dotata di una pratica borsa a bisaccia, la bici non sembra quasi un'elettrica in quanto la batteria viene quasi occultata e in generale ha una linea molto elegante. Fin'ora non posso dare giudizi particolari, anche se per quel poco che l'ho utilizzata (14km) mi sembra abbastanza ben sfruttabile nella maggior parte delle situazioni. Due appunti, sul frontale a mio avviso qualcosina in termini di ingegnerizzazione della disposizione cavi si poteva fare (in tal senso per esempio le Bottecchia sono esemplari) la stampellina laterale fa piegare la bici un po' troppo e forse sarebbe stato meglio un cavalletto stile moto (anche qui Bottecchia docet). Per il resto delle impressioni e qualche foto se ne parlerà fra un po'. )
edgar
----------------------- Olympia - BBS + EVO 13AH Atala 2 8fun bpm 350w cod 14
Primi 150 kilometri. I percorsi effettuati sono quelli tipici che effettuerà di fatto mia figlia. Regolazioni della bici. Buone, si apprezza la sella ammortizzata che non ondeggia troppo e la forcella anteriore che pur non prevedendo la possibilità di più regolazioni non tende mai ad affondare. Il manubrio può essere regolato in un numero infinito di posizioni in altezza ed inclinazione, impossibile non trovare una posizione comoda e pratica Cambio Aumentare o scalare le marce non costituisce un problema, il Nexus è abbastanza preciso e mai rumoroso, nell'utilizzo pratico i primi 3 rapporti a mio avviso risultano troppo vicini. Freni Ben modulabili e precisi, m'è capitato di dover fare una frenataccia a circa 25 orari e la bici s'è scomposta solo leggermente nella parte posteriore (a mio avviso colpa anche della disposizione della batteria). Prestazioni in posizione eco La bici risente molto dell'apporto muscolare, se si riesce a tenere una media di pedalate fra i 70-75 colpi la risposta risulta abbastanza pronta e le velocità massime ottenibili sono quelle da codice, se invece si tende a mantenersi sulle 60 pedalate la bici diventa più lenta e meno pronta, ma alla lunga (strada permettendo) si raggiungono ugualmente i 25 kmh. Prestazioni in posizione normal Questa bici è una splendida sorpresa. In salita tira che è un piacere, sforzo veramente minimo. Su pendenze del 10-12% spingendo un tantino sui pedali si riescono a mantenere rapporti lunghi (7-8) e mantenere velocità intorno a 23kmh. In rettilineo col rapporto più lungo in breve tempo si raggiungono i 27 kmh prima che il motore si stacchi. Regolazione velocità - manettino La posizione a sx è insolita ma ci si fa l'abitudine, la modulabilità non è il massimo ed in pratica si "intuiscono" 3/4 posizioni fondamentali per la regolazione. Il comando è duretto e non ha ritorno, il che alla fine è un pregio perchè di fatto diventa una sorta di cruiser control. Non sarebbe stato peregrino inserire delle tacchette di riferimento. Cruscottino Ben leggibile, ottimamente retroilluminato un po' carente per quanto riguarda le info tipiche di un ciclocomputer. Avvisatore acustico-luci Il campanello è ridicolo, insufficente e poco pratico (ha il comando a molla) va sostituito. Le luci sono alimentate dalla batteria della bici e comandate dal cruscottino, questi due aspetti sono sicuramente positivi, negativa invece l'efficenza dell'anteriore sufficente solo per farsi vedere.
Per il momento non aggiungo altro al ritorno di mia figlia dalle vacanze ne coglierò le sue impressioni.
edgar
----------------------- Olympia - BBS + EVO 13AH Atala 2 8fun bpm 350w cod 14
Regolazione velocità - manettino Il comando è duretto e non ha ritorno, il che alla fine è un pregio perchè di fatto diventa una sorta di cruiser control.
VS
pixbuster ha scritto:
(Il manettino) Ha una molla di ritorno piuttosto tenace che tende a stancare la mano nei percorsi lunghi
Scusate ma chi dei due ha ragione???
Esistono due tipi di manettino sulla stessa bici???
Complimenti Pix altro test esemplare, ormai sei un professionista!!!anche io ritengo cdhe sarebbe opportuno per le case costruttrici, farti testare i prototipi e non le bici gia' immesse sul mercato!!!!!!!!!!
Frisbee Sudtirol 4700 Km, Frisbee Atlas nella verde Irpinia
Regolazione velocità - manettino Il comando è duretto e non ha ritorno, il che alla fine è un pregio perchè di fatto diventa una sorta di cruiser control.
VS
pixbuster ha scritto:
(Il manettino) Ha una molla di ritorno piuttosto tenace che tende a stancare la mano nei percorsi lunghi
Scusate ma chi dei due ha ragione???
Esistono due tipi di manettino sulla stessa bici???
Grazie
Pixbuster, grazie della risposta... Ho visto solo ora che c'era un aggiornamento a questa discussione. Comunque stavo per dire...Mi rispondo da solo, visto che alla fine ho proprio preso questa bici. Il manettino è come dice Pixbuster e non Edgar. Ha un ritorno a molla ed è anche bella duretta ma gestibile (per ora!).
L'impressione è che la molla di Edgar si sia rotta ma non è detto che questo sia stato un male, anzi! Di sicuro con la molla è molto più sicuro.
una curiosità sul sensore tachimetrico alla ruota: cosa accadrebbe scollegandolo?
Ti rispondo io visto che l'ho appena provato per curiosità. L'impressione è che il motore non stacchi più superati i 25 Km/h... Ovviamente non ho più la certezza della corretta velocità non potendo più leggere i dati tachimetrici però ne sono praticamente sicuro dal fatto che prima a batteria carica raggiunti i 25 km/h precisi (non so se i 27,5 km/h misurati da Pixbuster fossero i dati di un gps o quelli letti dal computer di bordo) il motore si spegneva e io faticavo con le gambe. Tolto il sensore non faticavo più anche a maggiore velocità. Però non so a che velocità sia riuscito ad arrivare non avendo a bordo un altro tachimetro. Devo provare...
Poi ho rimesso il sensore sia perché è illegale sia perché avevo paura che il motore si sforzasse troppo.
Majet, forse su quella di Edgar la parte fissa è pressata contro quella mobile (come faccio di solito io sulla mia bipa) e questo frena il ritorno
Oppure la sua manopola è di un modello diverso (i costruttori sono sempre alla ricerca di miglioramenti)
---
(grazie Lupo)
Esatto è proprio così. Fra l'altro, cosa che avevo omesso di scrivere, il buon "Sanicola", ossia il negozio dove l'ho comprata, ha un vezzo tutto suo che è quello di interporre un piccolo elastico fra manettino e manopola così da aggiungere una resistenza tutto sommato morbida ma efficace.
edgar
----------------------- Olympia - BBS + EVO 13AH Atala 2 8fun bpm 350w cod 14
Da alcuni mesi sono felice proprietario anch'io della Atala E-Green. Concordo pienamente con le conclusioni di Pix e sono contento dell'acquisto (per far contento Carlo N, sento di meno l'estetica del Garelli :-)) Devo dire anch'io che Pix fa sempre delle ottime recensioni, ben curate e professionali: i miei complimenti!. Io invece ho scoperto un errore nel contachilometri integrato nel cruscotto: a parte che dopo 5 giorni dall'acquisto si è bruciato il comando luci, sistemato in garanzia con la sostituzione del cruscottino, a mio parere il contachilometri sovradimensiona le distanze di un buon 20%. Me ne sono accorto viaggiando insieme alla Frisbee (che ora porta mia moglie), che ha un contachilometri SIGMA a filo, la velocità istantanea è precisa, invece la distanza percorsa è sovrastimata. Questo l'ho verificato con entrambi i cruscottini sulla distanza casa-lavoro e in più di un'occasione in gite di coppia con la Frisbee. Chiederei quindi agli amici del Forum che hanno la stessa bipa di montare (se ne hanno voglia) un computerino accessorio e tararlo correttamente in modo da leggere la medesima velocità di quello di serie, e postare poi le impressioni.
Fabio T - Italic Chinese Biker (1700 Km Coolthings - 4000 Km Frisbee - 400 Km Specialbikes pieghevole - 3000 Km ElettroBugno - 700 Km Atale E-Green)
Spinto anche da questa splendida prova, ho acquistato anch'io questa bici da una settimana. Complimenti per la chiarezza e la quantità dei dettagli. Ho però due problemi, vi chiedo consiglio su cosa fare: 1) il cambio, soprattutto sotto sforzo, sgrana ed a volte dà come la sensazione che esca la catena (il che ovviamente non succede). Ho provato a regolarlo come consiglia un post all'interno di questo forum e da principio sembra che vada meglio, ma poi ripete lo stesso difetto. 2) la batteria si esaurisce improvvisamente e definitivamente quando l'indicatore di carica darebbe ancora un residuo del 70%. Il tempo di ricarica è di poco più di due ore. ho fatto solo due cicli di ricarica, ma mi sembra un difetto grave. Che mi suggerite?
Spinto anche da questa splendida prova, ho acquistato anch'io questa bici da una settimana. Complimenti per la chiarezza e la quantità dei dettagli. Ho però due problemi, vi chiedo consiglio su cosa fare: 1) il cambio, soprattutto sotto sforzo, sgrana ed a volte dà come la sensazione che esca la catena (il che ovviamente non succede). Ho provato a regolarlo come consiglia un post all'interno di questo forum e da principio sembra che vada meglio, ma poi ripete lo stesso difetto. 2) la batteria si esaurisce improvvisamente e definitivamente quando l'indicatore di carica darebbe ancora un residuo del 70%. Il tempo di ricarica è di poco più di due ore. ho fatto solo due cicli di ricarica, ma mi sembra un difetto grave. Che mi suggerite?
Grazie
Ciao!
Provo a risponderti io anche se non sono un esperto ma ho avuto anche io il tuo medesimo problema sul cambio. Il nexus, da quello che mi ha spiegato il meccanico che me lo ha sistemato, ha delle sonde che vanno allineate a dei punti di riferimento. Se questa regolazione non viene fatta più che bene l'effetto è quello che hai descritto. Anche io ho passato una settimana a lamentarmi del problema, poi, in occasione del primo tagliando gratuito dei 150 km, è stato sistemato e ora è molto preciso fin dalla partenza... Anche se non è mai perfetto. Temo che abbia bisogno di regolazioni ricorrenti ma si vedrà col tempo. Quindi il consiglio è di portarlo, se puoi, in assistenza perché deve essere regolato meglio.
Per quanto riguarda la batteria il problema mi sembra più serio perchè confrontando la mia esperienza con la tua i dati sono ben diversi. La mia batteria si carica con almeno 5/6 ore e l'autonomia è il suo forte perché dura in maniera discendente a livello di prestazioni fino a quando l'indicatore dà ancora autonomia! Pertanto credo che ci sia un problema sulle celle al litio... Anche per questo mi rivolgerei all'assistenza pretendendo una sostituzione dell'intera batteria.
Spinto anche da questa splendida prova, ho acquistato anch'io questa bici da una settimana. Complimenti per la chiarezza e la quantità dei dettagli. Ho però due problemi, vi chiedo consiglio su cosa fare: 1) il cambio, soprattutto sotto sforzo, sgrana ed a volte dà come la sensazione che esca la catena (il che ovviamente non succede). Ho provato a regolarlo come consiglia un post all'interno di questo forum e da principio sembra che vada meglio, ma poi ripete lo stesso difetto. 2) la batteria si esaurisce improvvisamente e definitivamente quando l'indicatore di carica darebbe ancora un residuo del 70%. Il tempo di ricarica è di poco più di due ore. ho fatto solo due cicli di ricarica, ma mi sembra un difetto grave. Che mi suggerite?
Grazie
Riguardo al cambio, ho nototato anch'io qualche sgranatura, ma il problema più grosso è in caso di scalate inprovvise a pedali fermi, talvolta il cavo non rientra normalmente nella guaina, che allora si stacca dalla sede della manopola del cambio per alcuni millimetri, necessita far ruotare i pedali per far ritornare la guaina al suo posto, se scalate le marce fatelo anche girando i pedali all'indietro ma fatelo altrimenti può darsi ci sia qualche sorpresa.
Fabio T - Italic Chinese Biker (1700 Km Coolthings - 4000 Km Frisbee - 400 Km Specialbikes pieghevole - 3000 Km ElettroBugno - 700 Km Atale E-Green)
Grazie per le risposte. Al momento la situazione è questa: l'Atala mi sostituisce la batteria, quanto al cambio, vedrò di portarlo ad un centro assistenza, vediamo se me lo regolano con qualche Euro.
Ciao a tutti. E' la prima volta che intervengo anche perchè ho comperato la bipa di cui stiamo trattando da circa un mese. Ho notato, come tutti voi, che il computer non segna i km percorsi esatti, la velocità è abbastanza precisa ma la distanza percorsa è i 2/3 di quella indicata (su una distanza controllata di km 12,5 la bipa ne indica 19) Non mi convinceva nemmeno l'autonomia e così ho fatto un controllo: Io peso kg 73 e quindi il peso ottimale richiesto da Atala - la mia bipa ha percorso fino ad ora 1058 km (698 effettivo) Ho provato un circuito in piano di km 12,50 (lo stesso controllato prima) e con la funzione "Eco" a velocità fissa con l'acceleratore bloccato e il cambio sull'8, spingendo regolarmente sui pedali, dopo km 51,8 (34,2 effettivi) non mi segnava più tacche della bateria ma il motore girava ancora, ai 63 km (41,6 effettivi) defunse e io tornai a casa a pedali. Non ho ancora provato con la funzione "normal" ma mi sembra che con "Eco" non vada troppo bene. Che ne dite? Grazie e scusate se ho fatto un po di confusione.
Se hai questi dubbi (peraltro facilmente riscontrabili su un percorso noto) e la bici è ancora in garanzia, fatti avanti con il negoziante che te l'ha venduta e falla mettere a posto. Non è piacevole avere una strumentazione poco fedele, specialmente il contachilometri... A meno che non abbiano fatto come i costruttori dl "Io Scooter" che millantavano velocità e autonomie improbabili, e per ottenerle staravano gli strumenti del 30%!!!
Credo che il difetto che riferisci è lo stesso che ho scoperto io stesso e che ho riferito in un mio post precedente.
Non so cosa pensare... è vero che il tachimetro è preciso, ma il difetto del contachilometri lo avevo rilevato sia sul contachilometri precedente che su quello che mi avevano sostituito.
E' vero che Barba pensa male , ma vorremmo sperare che stavolta non sia vero il detto "a pensar male si fa peccato ma non si sbaglia"!
In ogni caso sono soddisfatto delle prestazioni di questa bipa, e se fosse possibile correggere il bug del contachilometri sarebbe perfetta .
hugo von blick ha scritto:
Ciao a tutti. E' la prima volta che intervengo anche perchè ho comperato la bipa di cui stiamo trattando da circa un mese. Ho notato, come tutti voi, che il computer non segna i km percorsi esatti, la velocità è abbastanza precisa ma la distanza percorsa è i 2/3 di quella indicata (su una distanza controllata di km 12,5 la bipa ne indica 19) Non mi convinceva nemmeno l'autonomia e così ho fatto un controllo: Io peso kg 73 e quindi il peso ottimale richiesto da Atala - la mia bipa ha percorso fino ad ora 1058 km (698 effettivo) Ho provato un circuito in piano di km 12,50 (lo stesso controllato prima) e con la funzione "Eco" a velocità fissa con l'acceleratore bloccato e il cambio sull'8, spingendo regolarmente sui pedali, dopo km 51,8 (34,2 effettivi) non mi segnava più tacche della bateria ma il motore girava ancora, ai 63 km (41,6 effettivi) defunse e io tornai a casa a pedali. Non ho ancora provato con la funzione "normal" ma mi sembra che con "Eco" non vada troppo bene. Che ne dite? Grazie e scusate se ho fatto un po di confusione.
Fabio T - Italic Chinese Biker (1700 Km Coolthings - 4000 Km Frisbee - 400 Km Specialbikes pieghevole - 3000 Km ElettroBugno - 700 Km Atale E-Green)
complimenti pix per il lavoro certosino. volevo in qualche modo arricchire questa discussione portando la mia esperienza sull acquisto di un atala eco street per mia figlia. anche se la mia prova non sarà minimamente paragonabile a quella di pixbuster. comprata da sportler alla quasi "modica somma" di 800 euro corro a casa per mettere sotto carica la batteria e provare se i 40km di autonomia dichiarati sono reali e se il tutto funziona bene. la bici sembra solida, in partenza l'assistenza entra con un piccolo ritardo che in certe situazioni può dare un po di fastidio, la spinta è forte e da una bella sensazione in partenza tipo "ciao piaggio". mi avvio fiducioso verso le colline di verona tenendo d'occhio il contachilometri perchè non voglio restare a "piedi" fa caldo e non voglio sudare come un mulo. sta per iniziare la salita.."sta", non è ancora iniziata, ed ecco che il meraviglioso mezzo con gli occhi a mandorla al km 18 si spegne del tutto!!!!!!!!!! mi preparo per il ritorno rassegnato che suderò come l'animale sopracitato, la bici è molto dura senza assistenza e nello sforzo noto che il manubrio flette in modo preoccupante a destra e sinistra e quindi mi devo anche preoccupare di non fare troppa forza con le braccia pena il distaccamento dello stesso. sto pensando se ho sbagliato qualcosa nell operazione di carico batteria ma no..ho seguito tutto le istruzioni alla lettera. mi reco da sportler e li mi dicono: la batteria deve fare almeno 3 cicli di carica scarica per essere funzionale! ok... torno a casa per niente convinto di quello che mi hanno detto, alla seconda carica ( fatta girando a non piu di 500 metri da casa vista l'esperienza precedente) e noto con piacere che l'autonomia è aumentata di 200 metri.. alla terza ricarica faccio fare la prova a mia figlia (48kg io peso 87 circa) e l'autonomia sale a 20 km..troppo poco .. mi sento preso in giro. porto la batteria dal venditore il quale tergiversa, legge le istruzioni, mi fa un terzo grado, telefona all assistenza di padova ed alla fine dopo aver provato con un tester la batteria la rispedisce al mittente. dopo 10 giorni circa arriva la nuova batteria, corro a casa ma c'è un problema: le chiavi in dotazione non sono le sue! telefono e mi dicono di riportare tutto perchè c'è stato un errore, riporto il tutto ma le altre chiavi non vanno bene, quelle spedite neanche, ..cambiano il blocchetto chiavi. alla fine i km diventano 35..beh... accettabile. considerazioni personali: se un popolo riesce a conquistare la polonia, il belgio, il lussemburgo e la francia in pochi mesi sicuramente sa fare una bici elettrica come si deve. meglio comprarla là.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
scusate ho messo una foto troppo grande ed ho dilatato tutto il forum...
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
La eco-street è il modello entry-level : ha una batteria a 24V (rispetto ai 37 della E-Green della mia prova) Anche il motore è da 220W invece di 250W
L'Azienda dichiara 40 km di autonomia, ma sono sempre calcolati su un percorso pianeggiante e senza frequenti ripartenze (cioè in condizioni riproducibili)
35km compresa la città e le salite delle Torricelle mi sembra una autonomia maggiore di quello dichiarato
Ma se hai bisogno di più prestazioni e di maggior autonomia, penso che la E-Green del test sarebbe più indicata (oppure una bipa tedesca, se ti da più fiducia)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
dimenticavo: 35 km in piano senza cavalcavia, senza far finta di pedalare e con un paio di partenze massimo. ma mi diverto lo stesso, l'autonomia per prendere il cappuccino in centro c'è.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Ciao a tutti. E' la prima volta che intervengo anche perchè ho comperato la bipa di cui stiamo trattando da circa un mese. Ho notato, come tutti voi, che il computer non segna i km percorsi esatti, la velocità è abbastanza precisa ma la distanza percorsa è i 2/3 di quella indicata (su una distanza controllata di km 12,5 la bipa ne indica 19) Non mi convinceva nemmeno l'autonomia e così ho fatto un controllo: Io peso kg 73 e quindi il peso ottimale richiesto da Atala - la mia bipa ha percorso fino ad ora 1058 km (698 effettivo) Ho provato un circuito in piano di km 12,50 (lo stesso controllato prima) e con la funzione "Eco" a velocità fissa con l'acceleratore bloccato e il cambio sull'8, spingendo regolarmente sui pedali, dopo km 51,8 (34,2 effettivi) non mi segnava più tacche della bateria ma il motore girava ancora, ai 63 km (41,6 effettivi) defunse e io tornai a casa a pedali. Non ho ancora provato con la funzione "normal" ma mi sembra che con "Eco" non vada troppo bene. Che ne dite? Grazie e scusate se ho fatto un po di confusione.
sono ancora qui... i dubbi che avevo non sono più dubbi: ripetendo la prova con la funzione "normal" nelle stesse condizioni e lo stesso percorso ho riscontrato quasi gli stessi risultati - ai 53,3 (35,5 effettivi) non mi segnava più tacche della batteria e ai 65 (42,9 effettivi si è spenta definitivamente. sentirò il venditore.
Io ho calcolato una sovravalutazione del 20% con il computerino montato sulla Frisbee che viaggiava a fianco della mia bipa. In piano con poche ripartenze ho fatto 38 Km spegnendo solo una tacca. Non so cosa dire, ci sono tragitti dove l'autonomia è inferiore, molto contano gli stop and go che mangiano tantissima energia. Anche a me la Frisbee, per fare un esempio, non ha mai fatto, nell'uso normale cittadino più di 40 Km, ma ciò era dovuto ad una infelice accoppiata di centralina e manettino acceleratore che rilasciava di botto l'energia per l'accelerazione e non permetteva il dosaggio dello spunto iniziale.
Fabio T - Italic Chinese Biker (1700 Km Coolthings - 4000 Km Frisbee - 400 Km Specialbikes pieghevole - 3000 Km ElettroBugno - 700 Km Atale E-Green)
ho dimenticato di dire che le prove le ho fatte senza nessuna sosta, per avere una valutazione abbastanza precisa e a velocità costante, anche perchè ero su strada di periferia con la quasi assenza di traffico.