“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Di soste viviamo; non turbi profondo cercare, ma scorran le vene, da quattro punti di mondo la vita in figure mi viene. Non fare che ancora mi colga l’ebbrezza, ma lascia che l’ora si sciolga in gocce di calma dolcezza; e dove era il raggio feroce, ai muri vicini che celano i passi ed i visi, solleva una voce improvvisi giardini.
E il soffio è sereno che muove al traforo dei rami i paesaggi interrotti e segna a garofani d'oro la trama delle mie notti.
Chiunque potrà entrare in questa discussione con argomenti inerenti o anche non inerenti al titolo
della stessa che vuole essere soprattutto una dedica. Quindi chiunque qui potrà sbizzarrirsi " liberamente " ma, mai con la sterile volgarità, con musica o il semplice sfogo di una giornata andata storta o contro chi continua a rompere nell'ambito sociale, politico, mondiale e siderale, o il racconto invece di un episodio divertente, della giornata attuale o della propria esistenza, e ancora libri, teatro, cinema, giardinaggio, culinaria....insomma parlate di quello che volete , senza limiti di orari e senza aspettarvi per forza una risposta che a volte magari nessuno trova perché non ce l'ha o non ha voglia di darla senza per questo voler sminuire l'importanza dell'intervento...
E così farò, una sorta di diario virtuale dove annotare di tutto e di più
...Se noi siamo figure di specchio che un soffio conduce senza spessore né suono pure il mondo dintorno non è fermo ma scorrente parete dipinta, ingannevole gioco, equivoco d’ombre e barbagli, di forme che chiamano e negano un senso – simile all’interno schermo, al turbinio che ci prende se gli occhi chiudiamo, perenne vorticare in frantumi veloci, riflessi, barlumi di vita e di sogno – e noi trascorriamo inerti spoglie d’attimo in attimo, di flutto in flutto senza che ci fermi il giorno che sale o la luce che squadra le cose...
Lucio Piccolo, Gioco a nascondere
Mobile universo di folate di raggi, d’ore senza colore, di perenni transiti, di sfarzo di nubi: un attimo ed ecco mutate splendon le forme, ondeggian millenni. E l’arco della porta bassa e il gradino liso di troppi inverni, favola sono nell’improvviso Raggiare del sole di marzo.
Lucio Piccolo, Mobile universo di folate
Corriere della Sera
IL RACCONTO. NEL 1954 SI INCONTRARONO L'ARTISTA AFFERMATO E QUELLO SOLITARIO, CUGINO DI TOMASI DI LAMPEDUSA Montale e Lucio il poeta barone nella villa incantata dei Gattopardi.....
L a mattina dell'8 aprile 1954 Eugenio Montale riceve nella sua bella casa di via Bigli 11 a Milano una lettera. È un po' piu' grande del normale e un po' più pesante del consentito. Ma è affrancata come se fosse normale: con francobolli per un totale di 35 lire. Montale paga 180 lire di multa per poterla aprire. E si secca. Non perché fosse ligure e avaro. Ma per la scocciatura. Montale è già un grande riconosciuto poeta. Ma a differenza di Goethe che le lettere ricevute annusava, soppesava, ne intuiva il contenuto e le buttava via («Questuanti!»), Montale le apre tutte. Apre anche questa busta giallina e trova un libretto sottilissimo. Senza dedica. Pochi fogli, forse nove, stampati su una sola facciata. Caratteri frusti ? la lettera «n» quasi non si leggeva ? troppo piccoli e poco leggibili. Un foglietto di accompagnamento: «Mi permetto inviarle alcune mie liriche che ho fatto stampare privatamente e non metterò in circolazione». Seguono la firma di un illustre (è un barone, anche se preferisce farsi chiamare cavaliere) sconosciuto e l'indicazione dello stampatore: «Stabilimento Progresso Sant'Agata, Capo d'Orlando, Messina».«Ma questo è un vero poeta», dice Montale. Convinto che sia un giovanotto di (motivate) belle speranze, decide di presentarlo al rinato convegno di San Pellegrino Terme dove i grandi della letteratura propongono una loro scoperta. Prima lo convoca a Milano. E scopre che il giovanotto è quasi suo coetaneo: sette anni in meno. Quel «giovanotto» è, e sarà, uno dei più grandi poeti italiani. Lucio Piccolo. Autore di due capolavori: Canti barocchi e Plumelia. Lo accompagnano un altro illustre sconosciuto (ancora per poco), il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa e un servitore che sta sempre due passi più indietro. Lucio Piccolo è un tipo molto bizzarro. E l'ultima cosa che desidera al mondo è di esibirsi «come una scimmia» davanti alla platea dei paludati «signori della letteratura». «Giuseppe, non c'è che fare ? dice al cugino ? o mi accompagni o non ci vado». E ci va, a San Pellegrino Terme. Anzi, ci vanno. E lì nascono due stelle. Piccolo, perché la «Repubblica delle lettere» lo incorona come vero grande poeta. Tomasi perché, per una sana invidia nei confronti dell'amato cugino, troverà la spinta decisiva per sistemare gli ultimi dettagli del Gattopardo e farlo conoscere al mondo...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
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Lu scevusu. Quannu 'a stasciuni l'arma mia abbruscia, sutta di tia idda s'arricria pi la friscura di li to' virdi pampini, chi mi cummogghianu mentri m'arriposu comu la sciocca sutta li so' ali 'u puddicinu ammuccia a tutti i mali. L'occhi si quetanu dintra la to' ummira, dunni l'amarizzi di la terra trasiri nun ponnu; sulu i ricordi davanti a iddi scurrinu, chiddi di quannu era nicu e sutta un arbulu cu' la nonna assittata, idda mi cuntava li "cunta e s'arraccunta" ca senza sciatu mi facianu stari e sulu a la fini ripigghiava a rispirari, quannu comu sempri idda riscia, pi' l'anima picciridda quitari: "E felici e cuntenti iddi arristaru!". E puru l'aricchi trovanu 'nni tia paci sintennu sulu l'acidduzzi cantari, ca dintra 'nnu munnu 'ncantatu pari di stari dunni unn'arrivanu li vuci di duluri di armali e di cristiani, li vuci... li vuci... Ca 'un capisci cchiù qual'è l'armalu, ca 'un capisci cchiù qual'è 'u cristianu! ca 'un capisci cchiù s'ha chianciri pi' l'armalu ca 'un capisci cchiù s'ha chianciri pi' lu cristianu... Ora ca lu 'mmernu li to' pampini arrussichiò, a una a una sutta di tia carennu un tappitu prizziusu addivintaru! E l'arma mia caluri trova a taliari li cosi belli chi la natura sapi dari all'omu 'ngratu chi 'un si l'avissi a miritari! E vampa addiventa lu caluri quannu rintra lu spiritu mi scinni di li to' frutti, russi 'nsangati comu di l'omu lu cori... si ancora l'havi... l'omu... lu cori...
( Anonimo).
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Senza volerlo ho " beccato" un uccello in volo,simbolo di Libertà che che con Pace forma un binomio perfetto. Strana coincidenza... o semplicemente la solita fortuna del dilettante?!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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io adoro la sicilia, ho alcuni amici siciliani e sono persone eccezionali, mi piace il clima, la cucina, il mare...
ha solo il difetto che è lontana da me e c'è pure lo stretto di messina.
(la serie di montalbano però mi dispiace ma non riesco a guardarla.)
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Mé, Cassio, Pêdro al Mòro, cla maténna, såtta una naiv ch’la s inbianchèva tótt, avêven da incuntrèr só la culénna al fiôl dal Biånnd, ciamè da tótt “al Brótt”. Al vänt l êra giazè e par la schénna a sintêven di brévvid da tarmèr, ai êra un fradd cunpâgn, só la culénna, ch’as tulêva la fôrza ed respirèr. E caménna pian pian, che té caménna, parché andèr fôrt an s psêva par cal zêl, con nó avêven tôlt la carabénna ch’l’êra cåntr ai tudéssc al nòster fêl. Arivénn al incråus d una stradlénna pr incuntrères con quall ed la Brighè che insàmm a cl’ètra stanpa clandesténna l avêva da cunsgnères l’Unitè. Quand Pêdro as farmé ed bòt, tótt agitè «Cunpâgn – al déss – a m sént giazèr al côr, a n vdî là in fånnd, lighè a cla ramè? Par Dío, l é ló, l é al Brótt ch’l é là ch’al môr!». Nó a n capénn pió gnént e zå, d vulè, tótt quant fén a cal pónt, in cal stradlén dóvv ai êra al Brótt che l êra sfigurè dal bòt ch’i i avêven dè chi asasén. L êra dschèlz, sänza giâca, ne capèl, nûd fén ala zintûra e lighè al man l avêva un’âsa ed laggn fâta a cartèl con scrétt "Quassta l’é la fén pr i partigiàn!". Dîr quall che nó a pruvénn in cal mumänt an s pôl, cunpâgn, an s pôl, cardîm a mé; ai êren tótt quant fòra ed sentimänt davanti a cal cunpâgn ardótt acsé. Dåpp avair maledàtt e avair zighè, a stachénn cal dsgraziè dala ramè e só la naiv, cunpâgn, avän zurè ch’i arénn paghè cla môrt, ch’i arénn paghè! E pò a suplénn al Brótt só la culénna e só la bûsa mé a i mité un bastån. Cassio al tiré dû cûlp ed carabénna, ûltum salût ed tótt al batagliån. Col côr asrè a s aviénn par cla stradlénna che la purtèva al cmand dal batagliån, pian pian, såtta ala naiv, in cla maténna, turnànd só i nûster pâs con cl’âsa in man. Quand a fónn arivè ala pusiziån i se dmandénn la stanpa clandesténna; Cassio al mustré al cartèl con una man e Pêdro al sgné cal pónt só la culénna. Al cartèl al pasé da man a man, la naiv la caschèva fénna fénna, in gran silänzi, tótti i partigiàn i guardénn cal bastån só la culénna.
Dalla poesia in bolognese Môrt in culénna di Gastone Vandelli Traduzione di Francesco Guccini Musica di Juan Carlos "Flaco" Biondini incisa nell'album "L'ultima Thule" (2012)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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come si può allevare la vita...per poi mangiarsela..
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Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Quando la tenerezza diventa immensa... alienazione!
La dissociazione mentale è quella cosa, nel caso di questo video, che fa esclamare a molti, forse troppi, appena intravisto il titolo: - Ma siamo pazzi? Io non me lo guardo!!! In effetti la pazzia c'entra... Qualcuno sta pensando ad una censura? Ma no, non siate così... teneri! Censura sì, ma su quello che avviene realmente nella follia antropocentrica, e non certo sul video che si limita a documentare una realtà, che a forza di dissociazione, si disumanizzerà nel tritatutto dei sentimenti...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
I Kraftwerk, sono un gruppo tedesco attivo dagli anni 70 ad oggi e padre della musica elettronica, della Techno-pop, dalla quale deriverà più tardi la Techno . Essi volevano rappresentare l'alienazione dovuta alla modernità; motivi ripetitivi, continui riferimenti ai robots sono la rappresentazione dell'alienazione. I loro Lp più famosi sono sicuramente:
"Trans Europe express"
"Radioactivity"
"The man machine"
Un po' "casereccio" questo video... quasi commuove, eppure quando uscì era innovativo ed all'avanguardia.
La musica "Tecno" non mi piace affatto ma il "Techno-pop" dei Kraftwerk è una cosa diversa. La Tecno non ha in realtà una base musicale reale ma ha solo ritmo ed è quindi una devianza deteriore del "techno-pop" che deriva in fondo da alcuni aspetti del "progressive-rock" e del "pop" (Alan Parsons tra i primi fece uso del vocoder come i Kraftwerk).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Un gruppo che copiò i Kraftwerk è stato quello francese dei più famosi in Italia "Rockets" che però non ebbe lo spessore culturale ed il background musicale dei tedeschi. La storia dei ROCKETS inizia a Parigi, in Francia, nel 1972 dove erano conosciuti con il nome CRYSTAL e suonavano principalmente nei pub. Nel 1974, cambiano il nome in ROCKET MEN e cinque alieni, calvi, con occhi grigi (lenti a contatto), pelle argentata e tute spaziali fanno la loro prima apparizione in Europa e registrano il singolo 'Rocket Man' (in versione strumentale e cantata). Nel 1975 cambiano il nome in ROCKETS ed incidono un nuovo singolo (solo in Francia) 'Future woman', in una versione diversa da quella presente nel futuro album, il retro del singolo presenta l'inedito 'Sexy planet'.
Sempre nel 1975 viene pubblicato (in più nazioni) il singolo 'Samourai', anche esso inedito, mentre sul retro è presente 'Fils du ciel'.
Nel 1976 esce in Francia il loro primo LP dal titolo 'Rockets' ed il gruppo lancia una serie di fantasmagorici concerti dal vivo utilizzando vocoder, laser, luci colorate, fumi ed un bazooka che spara fiamme lunghe 3 metri, ottenendo un successo immediato prima in Francia ed in seguito all'estero.
Il gruppo ottenne il maggior successo in Italia tra gli anni settanta e gli ottanta Nel 1977 partecipando al Festival di Pesaro fanno la loro prima apparizione alla televisione italiana. In questo periodo alle tastiere è presente Bertin Hugo che in scena si presenta con il casco per evitare di dovere tagliare i capelli. Il loro maggior successo fu ottenuto con la reinterpretazione On the Road Again, ancor oggi talvolta trasmesso per radio, e Galactica, vero e proprio tormentone del 1980 che ha permesso loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero. Il loro genere iniziale era rock, definito subito dalla stampa "space-rock" per le venature fantascientifiche dei testi, per le sonorità elettroniche e per l'aspetto scenico. Più avanti venne invece associato alla disco, e infine al pop elettronico (synthpop), anche se in quest'ultimo caso probabilmente a torto. I Rockets furono fra i primi gruppi, nel dicembre 1977, ad inserire l'effetto delle luci laser nei loro concerti.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
Questo " td ", nasce essenzialmente per essere dedicato agli animali che amo molto e siccome mi piacciono le favole di Fedro e di Esopo specie per le metafore che sono in esse rappresentate, mi sono soffermata oggi ad osservare delle immagini davvero graziose, alcune artistiche, relative alla favola attribuita a Esopo e poi forse ripresa da Fedro, dal titolo " La volpe e l'uva ". Le condivido con chi riesce a capirne e ad apprezzarne soprattutto il significato profondo...
Per chi non la conoscesse, la storia è questa:
Una volta una volpe, che era oppressa dalla fame, su un'alta vigna aveva visto dell' uva rosseggiante e, saltando con tutte le forze, cercava di raggiungerla. Avendo ripetuto più volte i suoi tentativi, non potè raggiungere quel dolce cibo. La fame dell'animale però era sempre più forte e la volpe non trovava una soluzione che la placasse (la fame). I grappoli di uva restavano davanti gli occhi della volpe, vicini ma allo stesso tempo lontanissimi, così siccome non potè toccarli, la volpe scese dalla vigna lamentandosi ed esclamò: "Non sono ancora maturi, non voglio prenderli acerbi". Questa favola ammonisce così gli uomini: Coloro che screditano a parole ciò che non riescono a fare dovranno applicare a se stessi questa favola come esempio.
La reazione dell'animale è considerata una forma esemplare di frustrazione razionalizzata in psicologia.
La frustrazione è la mancata gratificazione di un desiderio, oppure l'impedimento alla soddisfazione di un bisogno. È uno stato psicologico che si verifica quando un ostacolo blocca il conseguimento di un fine da parte di un organismo che sia motivato a conseguire quel fine.
La frustrazione può dar luogo a diverse reazioni, fra cui spesso l'aggressività che può essere anche solo verbale.
Fra i meccanismi di difesa esiste appunto quello della razionalizzazione, cioè il soggetto cerca di spiegare con argomenti razionali l'insuccesso del raggiungimento del suo obbiettivo, denigrando l'obbiettivo stesso come fa la volpe con l'uva!
Acrilico su tela di Roberto Rizzo
“La volpe e l’uva”, una delle cinque tavole dell’artista Francesco Balsamo -
Immagine tratta dal libro: Jean de La Fontaine, "Le favole di La Fontaine", traduzione in versi di Emilio De Marchi, illustrazioni di Gustave Doré, Milano, Sonzogno, 1889. Questa edizione italiana si fonda su quella francese del 1867 pubblicata per i tipi di Hachette. Gustave-Paul Doré (1832-1883), disegnatore, incisore, scultore francese. "Illustrò il 'Gargantua' (1854), i 'Contes drolatiques' di Balzac (1856), le 'Favole'di Perrault (1862), il 'Don Chisciotte' (1863), la 'Divina Commedia' (1861-1868) e 'L'Orlando furioso'(1879). Fu anche scultore di un certo rilievo, ma è come illustratore che raggiunse la fama. La sua popolarità, dovuta soprattutto alle indovinatissime incisioni eseguite per le fiabe di Perrault e a quelle, facilmente suggestive, della 'Divina Commedia', non ha praticamente precedenti nell'ambito degli illustratori".
"The Fox and the Grapes". 1919 Illustration from The Æsop for Children, Illustration by Milo Winter.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).