Non conoscevo la storia, l'ho trovata googlando tramite la tua immagine... molto bella e toccante davvero, gente di cui si è perso completamente lo stampo e per cui l'omaggio è davvero doveroso...
Mi ricorda un mio vecchio zio: è andato in bici fino a tarda età; poi, quando non ce l'ha fatta più a montarla, se la portava in giro a piedi per sorreggersi. Infatti, era troppo orgoglioso per portare un bastone...
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
Onore anche a Orazio Grasso, morto qualche anno fa, viveva a Nicolosi (CT) di seguito il link per il quale ormai è diventato storia https://www.youtube.com/watch?v=02uSV02HjPI
La bici sotto il vulcano. Con: Orazio Di Grazia Soggetto:Alessandro Marinaro Sceneggiatura:Alessandro Marinaro Musiche: Bob Dylan / Goran Bregovic / No Smoking Orchestra / Banda Ionica. Montaggio:Fabrizio Famà Fotografia:Fabrizio Famà Suono:Fino La Leggia Produttore:Alessandro Marinaro https://vimeo.com/76438686
Il regista-sceneggiatore Alessandro Marinaro ha realizzato nel 2007 un documentario in cui attraverso le interviste che egli stesso rivolge a Orazio Di Grazia ci fa conoscere non solo la storia della sua vita ma la sua visione di questa, attraverso le sue stesse parole e le espressioni del suo sguardo.
In due frasi dette da Orazio è possibile cogliere tutta la " sua filosofia" della vita: "... invece a quelli cretini non rispondo", riferendosi chiaramente a chi rideva di lui prendendolo per pazzo. E:" ... io faccio solo quello che sento di fare".
Gli occhi di Orazio non sono affatto quelli di un pazzo, sono sereni, buoni, persino rassicuranti, sono gli occhi di chi ha vissuto per un sogno, un'idea, una passione, e nella ripetitività del percorso con la sua bici c'era quasi il desiderio di mantenere sempre in vita quel sogno, quella passione, e forse persino se stesso quel se stesso a cui soltanto aveva sempre ritenuto di dare conto e ragione. Così lo vedo io...
I diversi sono sempre considerati tali rispetto ai " normali". Ma chi sono i normali? Quelli che rientrano nella... " norma"? E chi l'ha stabilita questa norma e chi dice che sia quella giusta? Per non parlare poi del cosiddetto " normale" che considera un Orazio, alienato e alienante la di lui vita quando la vera alienazione è quella della ripetitività di un vivere inseguendo il tempo e non certo un sogno...
Consiglio la visione di questo documentario perché è a mio parere... rilassante, vi farà anche sorridere a volte e a volte commuovere, ma soprattutto vi farà respirare un po' di quell'aria leggiadra che si chiama " Libertà".
Catania-Bolzano, Bolzano-Catania... per 40 anni in bici! Lui, Orazio! Un pazzo scatenato!!! Ah!Ah!Ah! Vorrei un mondo pieno di pazzi come lui! Ah! E quando parla delle sue patate che buone come le sue non le aveva nessuno perché nessuno le coltivava con l'amore che ci metteva lui?! Che tenerezza! Che tenerezza infinita!
P.S. Ehm... Scusami Salvo Riolo se te lo chiedo ma.. .. Orazio Grasso, chi è? No, perché poi hai postato il video già postato da Leon ( Leonardix, per te che sei nuovo) e a quel punto mi sono confusa!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Addio Orazio, avrei voluto che tu potessi andare avanti e indietro con la tua bici all'infinito, guardando come fanno gli alberi le nostre affannate generazioni passare
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
mio padre a 84 anni cadde con la bici e si ruppe il femore.
ora ne ha 89 ed usa la cyclette in camera.
hub ovviamente.
questo tipo di ginnastica gli ha permesso di recuperare la funzione motoria in fretta e ad oggi cammina ancora senza ausili.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Scusa Pix, ma pur rimanendo una triste notizia, Orazio comunque è morto nel novembre del 2008. In effetti la presentazione del personaggio da parte di pac poteva benissimo trarre in inganno...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
Grazie Dasti, mi è sfuggito, ma repetitat iuvant. In questo caso l'esempio vale più di ogni parola. Mi scuso con gli altri nel avere riportato una notizia datata, ma da siciliano e bipatore non ho potuto farne a meno.
Nel video, se non sbaglio, fa capire di avere di 85 anni. Nicolosi Catania e ritorno sono 40 km. Ovviamente in muscolare e con carico. Provo un senso di vergogna per me e per tutti gli automobilisti!
Scusa Pix, ma pur rimanendo una triste notizia, Orazio comunque è morto nel novembre del 2008. In effetti la presentazione del personaggio da parte di pac poteva benissimo trarre in inganno...
... e io sono stato tratto in inganno
Ma, ricordando la sua vicenda e non sapendo della sua scomparsa, mi ha fatto tristezza scoprirlo
Grazie Ibla
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Di nulla Pix, figurati! In realtà, ho seguito un impulso, quello di tranquillizzarti, come dire:" Non rattristarti Pix, tanto ormai sono passati 7 anni...". Ma in effetti il rammarico dinanzi ad un triste evento sorge nel momento in cui se ne viene a conoscenza e anche se chi muore è un perfetto estraneo, è la perdita di un puro di spirito che a volte in realtà rimpiangiamo. Già.. Come per gli animali in via d'estinzione.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).