Sei pedoni investiti in una settimana, quasi uno al giorno, solo in città, più altri travolti in provincia. Le persone che vanno a piedi si confermano la categoria più a rischio sulla strada, senza distinzione di genere o di età. Nei sei incidenti rilevati dalla polizia municipale negli ultimi giorni, i pedoni investiti sono stati quattro maschi e due femmine, la più giovane di undici anni, la più anziana settantacinquenne. Il caso più grave è quello di domenica scorsa. Alle cinque di mattina un ventenne di Vigasio è stato travolto all’incrocio tra via Francia e via Lussemburgo, poco distante dalla discoteca Berfi’s, e ha riportato vari traumi, prima di essere ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Nella maggior parte dei casi, a travolgere i pedoni sono state autovetture, ma tra gli investitori della scorsa settimana ci sono anche un motociclista e uno scooterista.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Da quel ho cominciato ad usare la bipa per il casa lavoro ho quotidianamente problemi coi pedoni, non bastano le auto che svoltano senza curarsi se sulla ciclabile sta arrivando qualcuno. Trovo pedoni che camminano sulla ciclabile, con cuffiette nelle orecchie e occhi sullo smartphone. Scampanelli e non ti sentono, freni urli per farli spostare (dopo tutto e una ciclabile, non una ciclopedonale) e si inc####o. A volte, i pedoni hanno la loro parte di responsabilità negli incidenti, ma essendo giustamente considerati elementi deboli difficilmente vengono riconosciute. In questi ultimi giorni ci sono stati anche incidenti mortali tra pedoni e treni, ma in questi casi il treno ha sempre ragione, mente l’auto, la moto o la bici ha sempre torto.
Il ventenne dell'esempio aveva qualcosa per rendersi visibile? Alle 5 del mattino è ancora buio, camminava sul lato sinistro della strada per avere il traffico in arrivo di fronte e non di spalle?
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Modificato da - Steu851 in data 24/04/2016 23:37:42
Io quando mi trovo un pedone sulla strada che mi impedisce rallento, chiedo se posso e ringrazio; tanto io con due pedalate riprendo il ritmo di prima. Dovrebbero fare così anche le macchine che con un'accelerata non le vedi più.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Forse non mi sono spiegato, il pedone come il ciclista il motociclista e l’automobilista devono procedere facendo attenzione, cercando di evitare pericoli per se è per gli altri. Non capisco perché su una ciclabile debbano tenere un comportamento diverso da quello che avrebbero su una strada percorsa da auto. La strada è di tutti e dobbiamo tutti usufruirne senza dare fastidio o metter in pericolo il prossimo. Se c'è un pedone io rallentò, scampanello o fischio gentilmente per farmi notare è se si sposta ringrazio, ma se camminano in 4 affiancati e se ne infischiano della mia richiesta gentile, o procedono isolati dalle loro cuffie con musica a palla mi in####zo. Spesso trovo bambini sulle ciclabili e mi fermo, aspetto a passare il bimbo in sicurezza senza spaventarlo, a volte li incoraggio pure, ma gli adulti che solo perché vanno a piedi su una sede promiscua non percorsa da auto si credono i padroni del mondo no, non li tollero, inoltre quando ci sono incidenti ogniuno deve essere responsabile delle proprie azioni e non ritenersi nel giusto solo perché va a piedi o in bicicletta. Io sono pedone ciclista ed automobilista ma non tollero chi fa i propri porci comodi infischiandosene degli altri
Stefano da Brugherio (MB)
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i pedoni sulla ciclabile vanno colpiti con la manopola, poi chiedere gentilmente scusa.
poi arriverà la bici seguente che colpirà lo stesso identico punto.
l'ematoma poi terrà il soggetto sul marciapiede a lungo.
ripetere il trattamento al bisogno.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Questa battuta mi ricorda quella di un automobilista che sorpassando... gomito a gomito un ciclista, facendolo volare rovinosamente sull'asfalto, scese dalla macchina urlando : " Stava pedalando in mezzo alla strada!!!". Quasi che il suo senso di territorialità sia un diritto che lo rende avulso da ogni responsabilità di azioni pur delittuose, godendo queste dell'attenuante di un diritto violato.
Negli animali in cui il senso di territorialità è molto marcato, questo può essere affermato per esempio, che so, pisciando laddove ha pisciato precedentemente il suo simile; ma pur nell'eventuale... scontro, raramente ne causa la morte.
Quel ciclista per fortuna non è morto, avrà riportato almeno una decina di stravasi di sangue causati da altrettanti traumi contusivi, e se è vero che 2 ematomi fungono da dissuasori per il pedone a non invadere più la corsia del ciclista, 10 in un sol colp,fungeranno da dissuasori per il ciclista a... non andare più in bici!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Oggi sulla ciclabile della Martesana ne ho beccato un altro, c’era un trattore col tagliaerba che puliva e questo ragazzo camminava completamente assorto dal suo smartphone, non si è accorto del pur rumorosissimo trattore, si è fermato ad un metro sol perché uno degli operatori gli ha urlato forte.
Il problema grosso è che sto storditi fanno lo stesso quando guidano l’auto, con grande pericolo per il prossimo
Stefano da Brugherio (MB)
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Sarò io antisocial ma ormai vedo solo masse di rincoglioniti perennemente assorti nel telefonino. Esco di casa che non mi dicono nemmeno ciao, ma "lasciami il wifi acceso". Salgo in auto e vedo automobilisti inebetiti che guidano con lo smartphone fra le mani (sguardo basso, sorriso ebete, mine vaganti). Parcheggio e continuo a vedere gente che cammina a piedi senza mai distogliere lo sguardo da sta maledizione. Se fossi ministro delle finanze imporrei una tassa progressiva sul traffico internet altro che tutto incluso! Più seriamente invece, se fossi ministro della salute, inizierei ad allertare squadre di psichiatri per fare fronte all'emergenza. Però poi noto che anche i politici ormai twittano mentre chattano su facebook e capisco che le dimensioni del problema sono ormai fuori controllo.
Modificato da - prudente in data 30/04/2016 19:39:40
A parte le persone che stanno con la testa ciondoloni sullo smartphone (ogni tanto sono pure io uno di questi quando sto su un mezzo pubblico, perferisco guardare dentro il telefono che fuori dal finestrino se il panorama è lo stesso di sempre) ma l'esercito nascente di pedoni con auricolari che deambulano a piedi per la città è un problema secondo me seriamente sottovalutato. La gente non si rende conto che l'orecchio ci permette di "vedere" dietro di noi e quindi isolarci dal mondo esterno con cuffie o auricolari è un pericolo molto sottovalutato. Tra le varie cronache si legge di giovani podcaster travolti da treni addirittuara...e il treno, si sa, ha sempre ragione...
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
mettere lo smartphone in aereo è come stare in apnea.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
No,perché ad un certo punto siete entrati nell' " apnea" dello smartphone, perdendo di vista il punto focale della discussione aperta da Claudio il cui incipit così recitava:
" Sei pedoni investiti in una settimana, quasi uno al giorno, solo in città, più altri travolti in provincia"
.
Ora, al di là del fatto che sull'alienazione del mondo "umano" in quello "Android" della "mobile technology" bisognerebbe aprire una discussione a parte ma è meglio di no perché la pazienza ha un limite anche per degli admin-c come quelli di jobike, più unici che rari,
al di là del fatto che è il pedone ad essere investito e che è a dir poco improbabile che avvenga il contrario,
ammettiamo pure che tutti e sei i pedoni e tutti e sei i conducenti avessero le cuffie, o "messaggiassero" o parlassero al telefonino, o aggiungiamoci che invece il conducente si fosse girato a sgridare il bambino affacciato al finestrino piuttosto che incatenarlo prima, al seggiolino, o il cane che vuol passare davanti invece di averlo relegato prima dietro la rete nel bagagliaio, o che il pedone attraversasse con lo sguardo ancora perso dentro la notizia a lettere cubitali esposta in edicola su, che so, sul tizio esploso a piangere sull'"isola dei famosi" o su "amici miei" o su "c'è posta per te" , chiedendosi magari commosso " perché?" mentre il perché pianga il tizio sceso sano e salvo dal " gommone" non se lo chiede, considerato anche che non era scritto a lettere cubitali, oppure quello che lo sguardo non riesce a distoglierlo dalla margheritina dietro di sé, spuntata non si capacita come nell'asfalto, mentre steso però sull'asfalto, rischia di finirci lui....
tutto questo ammesso... ( premessa troppo lunga? ehm... sì, lo so, brutto viziaccio!),
quindi, la "distrazione" , ok! E' sicuramente un'aggravante fra le cause e le responsabilità di cui tener conto in un incidente stradale... però...
Però se devo far salire sul banco degli imputati il maggiore responsabile non esiterei a metterci l' " eccesso di velocità" del conducente anzi, solo " la velocità", perché, parliamoci chiaro, è questa che causa una maggiore probabilità di morte del pedone, rimanendo strettamente inerenti all'oggetto di questa discussione.
Dice Giordano:
Io quando mi trovo un pedone sulla strada che mi impedisce rallento, chiedo se posso e ringrazio; tanto io con due pedalate riprendo il ritmo di prima. Dovrebbero fare così anche le macchine che con un'accelerata non le vedi più."
E magari ci si guadagna il sorriso di chi si fa passare che se lo vede ricambiato, e magari un sorriso ci fa sentire meglio e migliori. E invece l'andazzo generale è correre e incazzarsi, incazzarsi e correre!
E conclude infatti Giordano:
"Si vive male sempre in guerra..."
Già,e sempre di corsa, perdendo di vivere... O addirittura la vita stessa.
Cercavo notizie più precise sugli incidenti citati da Claudio, per capire.Di più. Digito " Vigasio ventenne travolto" e trovo un altro ventenne travolto. No, non è un pedone, è un motociclista. Ma che cambia...?
Leggo: "... A bordo della sua Yamaha 125 si è scontrato contro un'Audi... in un incrocio... a Vigasio. Nell'impatto, il giovane ventenne ha perso la vita all'istante...
E certo! Se si pensa che "...lo scontro è stato così violento da aver scaraventato il giovane e la sua moto in un campo, per altro a distanza l'uno dall'altra."
Non c'era scritto a quanto andavano ma soprattutto a quanto andava la macchina. Sicuramente non stava facendo una passeggiata.
" Sul luogo... sono accorsi il padre, la madre, la sorella...".
Non ho voluto cercare altro...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Metti un ciclista/motociclista nel centro abitato, traffico in colonna, strisce pedonali ogni 50 metri, e un pedone che però attraversa la strada fuori dalle strisce, passando davanti ad un furgone fermo in colonna, e così parandosi davanti al manubrio del ciclista. Al netto del rincoglionimento da smartphone, a chi dai la colpa?
Oppure metti un bar lungo la pista ciclabile con i tavolini in spiaggia dall'altro lato della pista e fai attraversare le cameriere per tutta la stagione turistica, fino a quando non attraversano finalmente di corsa parandosi davanti al manubrio del ciclista. Anche senza smartphone e a bassa velocità, il pedone non ha sempre ragione.
Metti un ciclista/motociclista nel centro abitato, traffico in colonna, strisce pedonali ogni 50 metri, e un pedone che però attraversa la strada fuori dalle strisce, passando davanti ad un furgone fermo in colonna, e così parandosi davanti al manubrio del ciclista. Al netto del rincoglionimento da smartphone, a chi dai la colpa? Oppure metti un bar lungo la pista ciclabile con i tavolini in spiaggia dall'altro lato della pista e fai attraversare le cameriere per tutta la stagione turistica, fino a quando non attraversano finalmente di corsa parandosi davanti al manubrio del ciclista. Anche senza smartphone e a bassa velocità, il pedone non ha sempre ragione.
Metti un automobilista, tu per esempio, dentro la tua bella macchinetta al centro di un'autostrada a tre corsie, e siccome sei lentino vieni superato da un tir a destra e da uno a sinistra. Ma non ce la fa nessuno dei due a superarti perché intanto si è creata la colonna e tu sei lì con le chiappe strette fra i due bestioni e procedi lentamente, però sei in regola nella tua corsia e non hai neanche lo smartphone perché sei uno attento alle regole.. eppure la strizza la senti farsi sempre più forte mentre nel lento avanzare hai l'impressione che i due tir vadano conquistando sempre più centimetri verso il centro e da un momento all'altro ti vedi già ridotto ad una... panella.
E sai perché hai perso ( è impersonale )tutta la spavalderia dell'automobilista che si sente padrone della strada? Perché loro, i due tir, sono grandi e grossi rispetto a te e alla tua macchinetta, e possono causarti lo stesso danno che tu causeresti allo sfigato pedone del tuo scenario apocalittico!
E lascia stare anche quell'altro esempio di camerieri che volteggiano destreggiandosi su fantomatiche piste ciclabili in mezzo fra tavolini e bar, che poi magari i tavolini hanno invaso a loro volta un luogo non di loro pertinenza! Già, la fantasia non ti manca specie quando vuoi far valere a tutti i costi una tua tesi che pure se giusta ha comunque un piccolo problema, e cioé che non è pertinente neanche lei col messaggio contenuto nel mio discorso. Cercherò di essere più chiara, stavolta.
Prima però vorrei ricordarti che nessuno, né ciclista, né motociclista, né automobilista, può sorpassare il tuo furgone che sia incolonnato o che si sia fermato per far passare il pedone o anche un cane, perché se il pedone (vogliamo considerarlo per una volta "normale" cioé senza le maledette cuffie?),dinanzi al cortese ma doveroso volendo, arresto del furgone, fa affidamento sull'arresto del mezzo che sta eventualmente sorpassando e si lancia nell'attraversamento col sorriso rincoglionito stavolta dalla " fiducia", a spegneglielo provvederà il demente che invece prosegue il sorpasso perché non sa fare nemmeno 2+2.
Ora, sei d'accordo che il danno che può procurargli un ciclista pure se corre, non potrà mai essere della stessa entità di quello procurato da un automobilista e che più questo va veloce più alta è la probabilità di far fuori il pedone che se pure va in giro con le orecchie otturate, il cervello perso, e fuori dalle strisce, forse ha diritto pure lui povero coglione ad una chance in più di avere salva la vita? No, perché è del valore della vita umana che io avevo parlato prima, e cercare a tutti i costi la responsabilità del pedone nell'aver contribuito alla sua stessa morte, non alleggerirà la nostra coscienza né attenuerà l'amarezza e la compassione per una vita falciata nelle nostre giungle d'asfalto.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
se dilati il discorso rendi illeggibile l intervento.
ed è un peccato perchè è ben scritto.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
... al centro di un'autostrada a tre corsie ... però sei in regola nella tua corsia ...
Prima però vorrei ricordarti che nessuno ... può sorpassare il tuo furgone che sia incolonnato o che si sia fermato per far passare il pedone...
le regole del codice della strada & c, per la corsia da impegnare in autostrada, sulla diversità fra sorpassare e sopravanzare, sulla marcia per file parallele, sulle precedenze fra pedoni e veicoli fuori dagli attraversamenti dedicati, anche in caso delle cosiddette "precedenze di cortesia", ecc., mi sembrano un pelino diverse...
Ibla ha scritto: ...lo sfigato pedone del tuo scenario apocalittico!
E lascia stare anche quell'altro esempio di camerieri che volteggiano destreggiandosi su fantomatiche piste ciclabili in mezzo fra tavolini e bar, che poi magari i tavolini hanno invaso a loro volta un luogo non di loro pertinenza! Già, la fantasia non ti manca...
La mia fantasia è sempre in esercizio ma ti assicuro che ho raccontato solo due fatti accaduti realmente. Le cameriere attraversano una strada litoranea, due marciapiedi e una pista ciclabile non so quante volte al giorno per un'intera stagione turistica. Un giorno il mio amico ne ha centrata una in pieno col vassoio. Lei correva al tavolo, lui se l'è trovata seduta sul manubrio. Anche nell'altro caso il pedone usciva da un negozio fra due passaggi pedonali, cioè proprio dove gli scooter riaprono il gas per superare gli altri veicoli in colonna. In strada la cortesia è pericolosa se deroga alle norme sulla precedenza. Fuori dalle strisce è il pedone che deve dare la precedenza.
Una cosa abbastanza banale da dire, ma che molti (troppi) sembrano dimenticare e che tra un automobilista, un ciclista ed un pedone non c'è alcuna differenza: sono tre persone, che hanno lo stesso diritto di stare sulla strada. Anzi, il primo, secondo me, è quello che dovrebbe sentirsi più a disagio, perché inquina ed ingombra. E invece capita spessissimo che tu sia per i fatti tuoi in bici (ma vale anche per i pedoni) e non dai fastidio (io penso di non essere mai stato d'intralcio con la bici; anzi sono sempre le auto che mi sono d'intralcio...), ma che lo stesso ti guardino male o ti dicano addirittura qualcosa semplicemente perché esisti e non ti uniformi al mondo delle pecore inscatolate...
Poi c'è da dire che, essendo persone uguali, capita anche che siano stupide allo stesso modo: ci sono pedoni stupidi, come ciclisti stupidi e automobilisti stupidi; solo che gli ultimi, secondo me, lo sono di più: per principio...
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
essegi: le regole del codice della strada & c... mi sembrano un pelino diverse...
prudente: in strada la cortesia è pericolosa se deroga alle norme sulla precedenza. Fuori dalle strisce è il pedone che deve dare la precedenza.
oK! Al diavolo allora la cortesia! Ammazziamoci tutti a vicenda in nome e nel rispetto delle regole e se il pedone viene fatto fuori sulle strisce pedonali, morirà però perlomeno con un sorriso di perfida soddisfazione sulle labbra, sussurando all'orecchio dell'automobilista che nella sua improvvisa umanità ritrovata si fermerà a soccorrerlo, le sue ultime parole: " Stavolta ti ho fatto fesso!"!!! Al diavolo il buonsenso e l'umanità, virtù questa però, che Voltaire perfino nei confronti del magistrato auspicava non venisse perduta accanto al suo dovere di far valere la giustizia, ché altrimenti, diceva,"è meglio che se ne stia a casa". La tua cameriera, caro prudente, obbedisce anche lei ad una regola:" Corri, se no ti licenzio!", dettata dal suo datore di lavoro che però, magari l'ha assunta... in nero!
S', hai ragione, lo scenario apocalittico... del mondo, è reale. E io sono... Candida, che dovrebbe trasferirsi nella fantastica città di Eldorado! Ma neanche Candido, se non ricordo male, alla fine c'è rimasto!
Claudio02: se dilati il discorso rendi illeggibile l intervento.
ed è un peccato perchè è ben scritto.
Ma almeno tu, Claudio, nella tua veste rosso-arancio, abbi un po' più di... comprensione!
E' che io, che ci posso fare, sono proprio negata per gli... schemi!
Ehm... grazie... per il bel voto!
A scuola me li abbassavano sempre perché ehm... chiacchieravo troppo! ah! ah!
Aschenaz: ... automobilisti stupidi; solo che gli ultimi, secondo me, lo sono di più: per principio...
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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oK! Al diavolo allora la cortesia! Ammazziamoci tutti a vicenda in nome e nel rispetto delle regole
No Ibla, hai fatto un esempio sbagliato! Spero che sia un refuso e non un tuo comportamento abituale. Se un'automobilista percorre un'autostrada a 3 corsie non deve stare nella corsia di mezzo perché gli fa comodo, è una violazione delle regole, una mancanza di rispetto per gli altri, una prepotenza. Il codice prescrive che si deve percorrere la corsia libera più a destra, sempre e comunque, andare piano in quella di mezzo è una prepotenza ed una fonte di pericolo tanto quanto quella dell'audista sfanalante che arriva a 180 sulla corsia di sinistra.
Contrariamente a quanto pensi, rispettando le regole si rispetta il prossimo e si limitano le situazioni di pericolo, visto che le regole sono enormemente conservative e paiono a tutti esageratamente prudenti
Stefano da Brugherio (MB)
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Modificato da - Steu851 in data 02/05/2016 11:24:23
Steu851 ... Il codice prescrive che si deve percorrere la corsia libera più a destra, sempre e comunque, andare piano in quella di mezzo è una prepotenza...
Sì, lo so Steu, però se non ricordo male si può superare a destra... Comunque sia, prioritario era per me uno scenario apocalittico dove piazzare prudente fra due tir per fargli provare il brivido di chi si trova nella parte del più debole!
Steu851: Contrariamente a quanto pensi, rispettando le regole si rispetta il prossimo...
Ma perché, io cosa ho detto? Non mi sono forse " dilungata" proprio per martellare sul concetto di " rispetto verso il prossimo"? Ma non contro le regole, bensì oltre le regole, facendo leva sempre sul buonsenso che mi suggerisce per esempio di rallentare pure laddove non ci sono strisce pedonali perché non sono certamente queste a dover incutere un maggior rispetto verso la vita umana, perfino di quella del cerebroleso con le cuffie.
Steu851 ... Spero che sia un refuso e non un tuo comportamento abituale...
Non è un mio comportamento abituale semplicemente perché se sono costretta a guidare, io in autostrada non ci vado proprio! Mi stressa e mi annoia. Preferisco le strade provinciali, dove la guida è più rilassante e più divertente, perché scopro un paese che non conoscevo, una costa sul mare affollata di gabbiani, un torrente in piena mentre l'avevo visto sempre in secca, e magari invece che in piedi in una stazione di servizio, il caffè lo prendo seduta al tavolo di un bar nella piazza del paese dove c'è sempre qualcuno che ti chiede: " Ma lei non è di qui, vero?" E magari ti si siede accanto a parlare del suo paese o di sè o della vita di ieri, di oggi, di sempre. Avrai perso sì e no mezz'ora. Perso? No, guadagnato. L'autostrada se ci pensi è come la vita vissuta sempre di corsa: corri, corri, corri... e non vedi cosa e chi ti sta attorno e ti perdi in definitiva il meglio di essa.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
prioritario era per me uno scenario apocalittico dove piazzare prudente fra due tir per fargli provare il brivido di chi si trova nella parte del più debole! ... non contro le regole, bensì oltre le regole, facendo leva sempre sul buonsenso che mi suggerisce per esempio di rallentare pure laddove non ci sono strisce pedonali
Se vai "oltre le regole" sei a rigor di logica "fuori" dalle regole. E in effetti, se pretendi di avere ragione anche attraversando fuori dalle strisce quando queste sono segnate ogni 50 metri, più che parte debole sei la parte meno intelligente (e allora perchè non provare il brivido dell'attraversamento pedonale anche col semaforo pedonale rosso?). I veicoli secondo la legge devono rallentare in prossimità delle strisce, dunque o gli permetti poi di accelerare quando non sono più in prossimità delle strisce, oppure li stai facendo progressivamente parcheggiare in mezzo alla strada. Nel frattempo anche a 10 km all'ora rischi di investire non sai quante parti deboli che pretendono di attraversare "oltre le regole", fuori dalle strisce, magari dopo aver bevuto troppi caffè corretti nella piazza del paese. Se i caffè non fossero troppo alcolici non dovrebbe essere complicato capire che essere la parte più debole non implica avere sempre ragione.
Io penso che Ibla intenda "oltre le regole" non come salvacondotto x poter fare qualsiasi cosa ma evidenziasse il fatto che tutti noi abbiamo il dovere (anche per legge) di cercare in tutti i modi di evitare l'incidente (anche se "abbiamo ragione noi"). Se per es. vediamo un pedone, un ciclista o un automobilista che, dovendo darci precedenza, pare distratto e intenzionato a non darcela, anche se "abbiamo ragione" dobbiamo rallentare e prepararci a lasciarlo passare (se fuori da centri abitati un colpetto di clacson però mettiamolo in conto...).
Ora non ho tempo ma mi premeva dire intanto solo una cosa: BRAVO PACAP!!! ECCHECCAVOLO! Non era quindi... complicato capire un concetto semplice come quello fra l'altro da me tritato e ritritato dall'inizio di questa discussione! Ora devo andare, riprendo dopo... Una buona giornata a tutti. E mi raccomando... prudenza!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
A parte il fatto che anche il codice della strada prescrive l'obbligo di evitare in qualsiasi modo l'incidente, tanto è vero che è fatto obbligo quando si attraversa un incrocio avendo la precedenza accertarsi che chi proviene dalla via incrociata sia disposto a darla la precedenza, mi pare evidente che tutti noi cerchiamo per quanto possibile di evitarli, anche perché facilmente ci faremmo male o danneggeremmo il nostro veicolo. Quello che non solo io ho inteso è che comunque chi è considerato più debole, pedone, ciclista ecc vada tollerato ed abbia sempre ragione, e questo non è vero, anche il pedone il ciclista o quant'altro deve fare del suo meglio per evitare gli incidenti, e quando non lo fa e grazie alla nostra pridenza e prontezza si salva, quanto meno una raffica di insulti è ben meritata
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Allora: Pacap ha decodificato il messaggio criptico contenuto nelle parole " oltre le regole" traducendolo in un linguaggio che più chiaro di così io non saprei. Grazie Pacap. Aggiungo solo un altro paio di considerazioni e chiudo.
prudente: E in effetti, se pretendi di avere ragione anche attraversando fuori dalle strisce quando queste sono segnate ogni 50 metri, più che parte debole sei la parte meno intelligente
Steu851 Quello che non solo io ho inteso è che comunque chi è considerato più debole, pedone, ciclista ecc vada tollerato ed abbia sempre ragione
Ma se l'ho preso per coglione, cerebroleso, cervello perso... Dov'è che gli ho dato ragione? Aaaah... forse è alla ragione di pascaliana memoria che fate riferimento, quella del cuore, quella che la ragione non conosce?! Già! E allora visto che i discorsi umanistici non convincono passiamo a quelli scientifici. Ma non perdete di vista i due punti focali di questa discussione altrimenti non arriviamo a nulla: 1) Sei pedoni investiti in una settimana, quasi uno al giorno, solo in città, 2) maggiore responsabile " LA VELOCITA' "
Ed è dal fantastico mondo della Fisica che vi presento... rullo di tamburi... " LO SPAZIO DI FRENATA "!!!
Mi limiterò a postare un paio d'immagini che da sole, checchè ne dica qualcuno, non bastano a farci capire fino in fondo l'argomento e anche se sappiamo sommariamente cos'è lo spazio di frenata, la lettura di questo articolo http://www.infocds.it/public/articoli/pdf/Lo%20spazio%20di%20frenata.pdf si rivela davvero interessante e il professore di fisica che lo tratta, lo fa in maniera chiara e piacevole.
Del professore di fisica di cui sopra, cito queste sue parole:
* MI HA PARTICOLARMENTE COLPITO, COME INSEGNANTE DI FISICA, LA SEGUENTE AFFERMAZIONE FATTA DA UN ADOLESCENTE:
"i 50 all'ora bloccano il traffico.. il limite lo dovrebbero portare almeno a 80 all'ora che tanto con le auto d'oggi in 3 metri ci si ferma... e non dite che non è vero perchè io con un 125 facevo i 100 e passa e in pochissimo mi sono arrestato completamente..."
Quel che mi preoccupa è cosa possa combinare con un 125 un giovane che fa affermazioni tanto sbagliate quanto pericolose, basate su un macroscopico errore nella valutazione di spazi e tempi. Lo spazio di frenata a 80 km/h è infatti molto superiore a 3 m. In condizioni ottimali è circa 54 m !!! altro che 3m !!!
Quel che io auspico è che nelle scuole superiori dove si fa Fisica sin dal biennio gli insegnanti, laddove già non lo facciano, si decidano ad affrontare in modo completo questo problema di velocità e spazi di frenata. Un'informazione corretta data a giovani intelligenti può servire a salvare delle vite...*
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ibla ha scritto: ... Aggiungo solo un altro paio di considerazioni e chiudo. ...
Quando Ibla dice: solo un paio...
Immagine:
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E' solo per ridere e perchè so che ti piace snoopy
Tornando seri, io quoto Ibla e vorrei aggiungere un mio contributo:
Io lavoro per una grande assicurazione e ho avuto modo di vedere i dati che vengono fuori da quelle "scatole nere" che si mettono da qualche anno nelle macchine per stipulare dei contratti assicurativi personalizzati.
E' la prima volta che si può toccare con mano e statisticare i parametri di guida che portano al maggior numero di incidenti e a quelli con cause più gravi. Ebbene, se vogliamo, i risultati sono banalmente quelli che ci si aspettava con il buon senso e gli studi teorici, ma adesso, appunto, sono supportati anche da dati "sul campo" .
La prima e la peggior causa dei danni maggiori è di gran lunga: LA VELOCITA' !
Un'altra cosa interessante che è emersa, è che in genere, chi fa frenate brusche ha molta, ma molta più probabilità di fare incidenti. Tanto è che le assicurazioni cominciano a proporre sconti legati a quanto più dolci sono le frenate.
Evidentemente chi fa frenate (e accelerate) brusche e spesso, è uno che si distrae facilmente e quindi si accorge che deve rallentare all'ultimo momento oppure è altamente nervoso e stressato .
Chiudo con un'altra battuta e una foto: il personaggio maculato molto lento qui sotto, occupava maldestramente la corsia centrale della carreggiata, mentre il peloso sfrecciava correttamente sulla sinistra... io mi sono fermato a fare conoscenza col simpatico "lentone" e il peloso è tornato indietro pure lui a presentarsi... che vita idilliaca !
"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Ibla ha scritto: ... Aggiungo solo un altro paio di considerazioni e chiudo. ...
Quando Ibla dice: solo un paio...
Job:E' solo per ridere e perchè so che ti piace snoopy
Sì! Verissimo! Dei Peanuts, Snoopy è stato sempre il mio preferito, insieme a... Lucy!
ah!ah!
Quel batuffolone che appare un po' deformato sullo sfondo della tua bella immagine,a prima vista mi ha fatto pensare: "Ma cos'è?! Uno Yeti?! Vuoi vedere che quel matto di Job è andato a finire col suo monociclo fino in Himalaya?!!" Ma a ben guardare, sia il paesaggio che la simpatica salamandra, mi hanno poi convinta che con i luoghi natii di C02, non avevano nulla a che spartire! E d'improvviso la luce! Negli occhi e nella mente: " Vuoi vedere che Job ha un nuovo "amico fedele"? Ma come mai non ce l'ha presentato?! Cavolo! Forse me lo son perso!"
E così cercando cercando, fra gli infiniti spazi di jobike, ho trovato il bellissimo Mister Jones e fedelissimo nel perseverare a sperimentare con te il tuo trabiccolo, malgrado se la sia vista brutta quando temendo che gli stessi finendo addosso ha rinculato di gran carriera! Ah!Ah!Ah! La tua salamandra invece, pur percorrendo a rallentatore la corsia centrale, non aveva nulla da temere visto che in tutto il percorso sia di andata che di ritorno in quel luogo... idilliaco, non s'è visto neanche un cane! Ehm... a parte Mister Jones!
E si merita una canzone!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).