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Shepeedy
Nuovo Utente
1 Messaggi |
Inserito il - 07/05/2016 : 21:53:27
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Ciao a tutti, vorrei acquistare una bici pieghevole a pedalata assistita in modo da poterla utilizzare per andare al lavoro. Per comodità compilo il “form” che c’è nel topic al top.
1 - vuoi una bici da usare in città o per farci le escursioni? e che caratteristiche ha il percorso che prevedi? hai in mente di farci un giro ogni tanto o di servirtene come mezzo di trasporto abituale? (anche se piove?) Vorrei una bici per andare al lavoro in città (Roma) ogni giorno, il percorso è prevalentemente pianeggiante fatta eccezione per due salite: una al termine del percorso di andata e una al termine di quello di ritorno. Utilizzerei la bici nella prima e nell’ultima parte del percorso, poiché nel tratto centrale prendo la metropolitana (quindi è molto importante che l’ingombro della bici chiusa non sia eccessivo).
2 - prevedi di trasportare carichi (spesa, bambino...)? tu pesi molto? Peso poco più di 60 kg e non avrò pesi aggiuntivi.
3 - vuoi che la pedalata sia, per dir così, 'assistita' o piuttosto che sia 'sostituita' dal motore? Dunque, mi piacerebbe avere un sistema assistito perché penso che un’accelerazione proporzionale alla mia spinta sia più naturale, tuttavia ho letto che con tale sistema si deve tenere in conto un minimo di sudorazione, che invece devo evitare assolutamente (di mio sono anche abbastanza propenso ad “accaldarmi”).
4 - vuoi più una bici veloce o più una bici potente in salita? farai molte salite? e che tipo di salite? e capiterà spesso di doverti fermare e ripartire in salita? Vorrei una bici equilibrata, dovendo affrontare solamente due salite, una di 700 metri e una di 600, su un totale di massimo 20 km al giorno. Su una salita mi fermerò sicuramente ogni giorno dato che c’è un segnale di stop.
5 - vuoi una bici ammortizzata, perché il fondo stradale non è granché liscio, o non importa? Dovendo transitare sulle strade romane, purtroppo ho bisogno che sia ammortizzata…
6 - vuoi una bici con quale autonomia? (e il tragitto abituale ti rende facile ricaricare altrove?) Posso ricaricare sia a casa che al lavoro senza problemi, tuttavia un’autonomia maggiore dei 20 km che devo percorrere quotidianamente mi farebbe sentire decisamente più libero.
7 - vuoi una bici leggera, ben pedalabile a motore spento, o pensi di usarla sempre con l'assistenza? Preferirei una bici leggera, dovendola anche portare in metropolitana, poiché nei tratti in pianura e in discesa non mi dispiacerebbe pedalarla a motore spento (specie nel caso di pedalata proporzionale, che potrei settare al minimo).
8 - quanto è importante per te il servizio di assistenza tecnica e garanzia? sei il tipo che ci sa mettere le mani da sé? Mio padre potrebbe probabilmente metterci le mani ma preferirei avere un servizio qualificato di assistenza, essendo anche la mia prima bicicletta di questo tipo.
9 - conta per te l'estetica? e se è così, qual è secondo te una bella bicicletta? Una minima rilevanza ce l’ha, ma tendenzialmente i modelli che vedo non mi sono sgraditi.
10 - a che spesa hai pensato? (puoi raddoppiarla?) Tra i 1000 e i 1500 euro.
Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere!
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bubunapoli
Utente Master
Campania
2124 Messaggi |
Inserito il - 07/05/2016 : 22:00:48
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ciao e benvenuto.
Se già non l'hai fatto, segui in alto a dx la sezione test. Troverai alcune prove molto dettagliate di alcune bipa pieghevoli. Così ti fai un'idea. ciao e buona scelta. Bubu |
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pacap
Utente Medio
237 Messaggi |
Inserito il - 07/05/2016 : 23:47:08
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Ciao, approfitto del tuo post (sono quasi neofita anch'io) per sollevare un quesito per i + esperti, in quanto penso possa interessarti: Per la pedalata assistita "naturale" (che non te ne accorgi ma vai molto di +) è obbligo il sensore di sforzo che è caro e prevalentemente sui motori centrali (+ cari e "ingombranti"), ha il vantaggio ulteriore di consentirti un'autonomia + elevata (ti "obbliga" a pedalare e utilizza meglio l'energia della batteria); il motore centrale inoltre ottimizza ulteriormente autonomia e potenza potendo usufruire del cambio sulle salite.
Il motore hub (nel mozzo) invece, generalmente non ha il sensore di sforzo e quindi i vari livelli di assistenza praticamente portano il motore (se ce la fa) a una certa velocità (1= 10 , 2= 18 , 3= 25Km/h per esempio), ciò rende + difficile contribuire con la pedalata, in pratica "rincorrendo" il motore fino a quella velocità e spingendo da soli dopo (se non si aumenta l"assistenza"); mi sembra di capire che con un'acceleratore (abbinato a un circuito che lo subordini al PAS per essere legali) sia molto + gestibile. In alcuni test invece si parla di hub comandato in corrente, non in tensione (caso di prima), cioè il motore cercherà sempre di arrivare alla sua velocità massima (25 Km/h) e i livelli di assistenza corrispondono alla potenza erogata: poca, media tutta (per es.). Questo penso possa essere ottimo in quanto si potrà avere sia la pedalata simbolica (potenza medio alta per es.) sia un aiuto alla pedalata (potenza bassa per es.) e quindi una gestione della potenza della batteria più accurata e, in ultima analisi + autonomia e una pedalata + naturale pur senza il caro sensore di sforzo (con meno peso rispetto ai centrali). Quest'ultimo caso potrebbe essere il consiglio x te, Shepeedy, ma sentiamo gli esperti.
La domanda è: perchè non sono molto usate queste ultime centraline? sono disponibili per il fai da te o sono solo su modelli di marca? che svantaggi hanno? |
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andrea 104KG
Utente Master
Marche
14124 Messaggi |
Inserito il - 08/05/2016 : 00:20:17
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Ma un semplice e poco costoso manettino del gas no ? |
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12353 Messaggi |
Inserito il - 08/05/2016 : 00:32:23
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Lo svantaggio delle centraline comandate in corrente è che, quando la pendenza varia anche di poco, bisogna aumentare la spinta sui pedali pena una diminuzione vistosa della velocità; oppure bisogna smanettare in continuazione sul livello di assistenza I motori centrali sono tutti comandati in corrente, ma ci si accorge poco di questo fatto perchè viene istintivo aumentare la spinta sui pedali per aumentare quella del motore (ed ecco che l'autonomia cresce ma a prezzo di maggior fatica)
Con il controllo in tensione l'adeguamento della potenza del motore alle piccole variazioni di pendenza è automatico e di solito si spinge in modo costante sui pedali nella misura in cui lo sforzo è sostenibile per tutto il nostro tragitto
Quando la strada diventa salita, con entrambi i sistemi si aumenta la spinta sui pedali e, generalmente, si smanetta sui livelli di assistenza
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Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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pacap
Utente Medio
237 Messaggi |
Inserito il - 08/05/2016 : 20:50:33
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Grazie pix, quindi può essere corretto ipotizzare che la centralina comandata in corrente è + adatta a chi vuol pedalare,che dà una pedalata + "naturale" dell'altra pur permettendo se occorre la pedalata simbolica? Esistono dei kit con quella centralina? o ci sono centraline del genere in commercio di grande diffusione? |
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