Il "Sogno", in senso figurato, ha a che fare con la bellezza, la meraviglia, la speranza...
Mai quindi, fu così appropriato l'uso che se n'è fatto in questo caso, perché è la speranza di realizzare un'idea stupenda che diventa realtà. E mai fu più in sintonia il suo nome "Vento" con la bellezza di un altro sognare che è la "Poesia". Mi piace inoltre dare a questo nome, "Vento", il senso di buon auspicio, come forza capace di spazzare via la realizzazione di quelli da alcuni chiamati sogni ma che sogni non sono se in essi alberga subdola, l'idea del male.
Cit.: Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.
Chiunque l'abbia detto... Ha ragione!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Se devo dire la mia, vedo che in Italia c'è sempre il gusto di complicare le cose e di renderle quindi più costose di quello che sono. Non sapevo che gli argini fossero vietati alle bici.. il divieto mi pare sciocco e inutile, oltre che aggirato. In Germania ho visto spesso carri agricoli sulle ciclabili che sono molto piu larghe delle nostre; probabile che abbiano semplicemente asfaltato un viottolo preesistente senza requisire niente a nessuno. Loro sono pratici, noi barocchi con tutti i cordoli, i guard-rail, gli stop, gli attraversamenti girare in ciclabile diventa difficile.
Se devo dire la mia, vedo che in Italia c'è sempre il gusto di complicare le cose e di renderle quindi più costose di quello che sono. Non sapevo che gli argini fossero vietati alle bici.. il divieto mi pare sciocco e inutile, oltre che aggirato. In Germania ho visto spesso carri agricoli sulle ciclabili che sono molto piu larghe delle nostre; probabile che abbiano semplicemente asfaltato un viottolo preesistente senza requisire niente a nessuno. Loro sono pratici, noi barocchi con tutti i cordoli, i guard-rail, gli stop, gli attraversamenti girare in ciclabile diventa difficile.
Hai ragione (come motto l'ha Eugenio) le ciclabili ci sono già basta un po' di educazione stradale. Cosa serve un percorso dedicato se una strada è poco frequentata!
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Ibla: Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.
Chiunque l'abbia detto... Ha ragione!
Iby 64: "Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia."
Chiunque fosse aveva il dono prezioso della sintesi!
Cavolo, Iby! Quel diavolo d'un Sabaudo prevedendo di assentarsi per un lungo ritiro spirituale ti ha passato il testimone?! A proposito... Speriamo non gli venga in mente di pregare pure per me!
Giordano5847: le ciclabili ci sono già basta un po' di educazione stradale. Cosa serve un percorso dedicato se una strada è poco frequentata!
Ma scusa Giordano, qua mi pare che si parli di rendere ciclabile 700 chilometri di percorso in cui è previsto che "saranno evitate strade con alti volumi traffico motorizzato e alte velocità", di adottare "soluzioni minimali per risolvere le discontinuità" di "sfruttare per quanto possibile le ciclabili già esistenti" di "contenere al minimo i passaggi sul Po e i suoi affluenti perché i ponti costano".
Conta inoltre su "un accordo tra le quattro Regioni e gli enti fluviali per cambiare le regole e rendere anche gli argini del Po pari a quelli delle ciclabili di Danubio, Drava, Elba. Basterebbe poi rimuovere le sbarre che attualmente impediscono il traffico e fare alcuni modesti interventi di manutenzione del fondo e delle sponde dell'argine."
Quindi a quanto pare 'sti argini si vogliono anzi utilizzare.
Io penso Giordano che partire da Torino e arrivare a Venezia in bici "senza interruzioni e in condizioni di sicurezza" attualmente non è possibile. Se viene reso attuabile, rimango del parere che è un progetto bellissimo.
Ci sono intere pagine su jobike dedicate ai problemi inerenti alla carenza di piste ciclabili che all'improvviso s'interrompono dinanzi a strade dove sfrecciano macchine, tir e quant'altro e dove il ciclista diventa come un fuscello dentro un mare in tempesta.
Dice infatti PilotaDD nel topic sulla "Francigena per entrare a Roma":
"Tutto bene?No perchè tra la Storta e Via Cassia 1081 ci sono quasi 6 km di strada stretta e trafficatissima...insomma una vera trappola per ciclisti, assistiti o meno. Possibile che dopo 1600km di percorso si arrivi alle porte della capitale per farsi arrotare da qualche furgone o autobus o si debba per forza salire su un treno per aggirare il traffico?"
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Si Ibla, hai ragione, le piste servono, servono dove c'è pericolo! Lungo gli argini del Po il traffico è limitato, c'è solo qualche imbecille che li percorre a 100Kmh, non per questo si deve fare una pista dedicata! Qualche passaggio protetto servirà di sicuro non certo investimenti esagerati.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Da noi è meno pericoloso pedalare sulle congestionate statali dove si viaggia ad una media bassissina che sugli argini aperti al traffico che vengono utilizzati come strettissimi bypass da percorrere a velocità autostradale per guadagnare qualche minuto data anche la totale assenza di incroci/rallentatori/autovelox e quant'altro. Provare x credere, per chi li conosce, argine Bacchiglione e argine Brenta verso Chioggia. Motivo x il quale una MTB è essenziale per percorrere gli argini dei canali di irrigazione e le strade di campagna percorse solo dai trattori. Attualmente ho percorso vere ciclabili da Verona ai lidi Ferraresi ma passando continuamente da un fiume all'altro in quanto non c'è continuità. Vi assicuro che solo chi è del posto può riuscire a farlo in quanto richiede una conoscenza territoriale da topografo. X un vero cicloturismo che porti un po di economia in queste lande desolate al di fuori dei centri maggiori ci vuole un minimo di sforzo coordinativo. L'80% è già fatto essendo zone ex bonifiche ricche di canali minori (Bacchiglione, Gorzone, Fratta, etc). E' uno spreco non sfruttarli. Comunque molto si sta muovendo e questo mi fa ben sperare... Vi assicuri che ci sono posti stupendi completamente sconosciuti che ad occhi "germanici" valgono oro. 60/80 km al giorno in E-MTB al giorno con pernottamenti lungo la via potenzialmente sono un modello di turismo che fatto in Italia non ha eguali nel mondo. Alla faccia del dono della sintesi...
#9786;
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Quindi Giordano, metti che mi venga il ghiribizzo di andare a trovare il Sabaudo e insieme volessimo andare a trovare C02 (che si farebbe trovare a Venezia ovviamente), seguendo il Po in bici, e siccome sei di passaggio ti prenderemmo al volo, da quello che dici se non fosse per i divieti di cui sopra, il Po potrebbe lambire le nostre ruote da Torino a Venezia ininterrottamente? No, perché, se così è, allora dentro il Politecnico di Milano c'è un pugno di pazzi che da sette anni si spreme le meningi su come realizzare un percorso che esiste già?
La domanda non è però né ironica, né polemica, ma mira solo a capire se lo spreco sta sia che si tratti di piantar bombe su questa nostra terra, sia che si tratti di ponti... Insomma, esiste sempre e soltanto una volontà di buttare via i nostri soldi o si può sperare che a volte invece esista solo quella di migliorarci la vita?
P.S.: Solo adesso ho notato il tuo post Iby, (succede, se si va... di fretta!), in cui rispondi già in parte alla mia domanda. Hai usato tutte le parole necessarie a renderci edotti sulla situazione attuale della ciclabilità lungo le rive del Po. Anche nella sintesi spesso non si capisce un tubo!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Meno male, Ibla, che tu sei sintetica . Volevo dire, esattamente come fa notare @lby64, che i percorsi ci sono già, basta coordinarli! Gli studenti del politecnico hanno semplicemente scoperto il percorso e lo vorrebbero coordinare, perfezionare, magari mettere qualche cartello, ecc, ecc, ecc, guidati da esimii professori. Il fatto è che se ne è impadronita la politica e non si sa dove si andrà a finire. Non che la politica non serva a niente (i cani non usano politica: si azzannano) sono i politicanti che abbiamo che la usano in modo improprio. Ieri ero in giro con la mia MTB ed ho cercato di usare le piste ciclabili: mi sono trovado ben due volte che finivano contromano in strade trafficatissime ed in un caso che finiva con un bel gradino senza segnale, ero distratto e non me l'aspettavo, a momenti mi trovavo per terra. Le piste vanno pensate, coordinate, atrezzate con segnaletica capibile e fatte percorrere per un collaudo logico, che servano a qualche cosa almeno. Non voglio essere polemico. Un bacione.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Solo in alcuni tratti, è poco più di un sentiero, diciamo la classica stradina di campagna adiacente il fiume, dove può arrivare qualche mezzo agricolo e/o non. Fino qui, di mia conoscenza, siamo già ad 80 km. circa.
Per un totale di 690 km. circa. Conclusoni della mia ricerca: Certamente come scrive @giordano5847: di evitare che certi collegamenti finiscano nell'"incompiuto", o peggio ancora nel pericolo! ....-Le piste vanno pensate, coordinate, attrezzate con segnaletica capibile e fatte percorrere per un collaudo logico, che servano a qualche cosa almeno.-
La notizia era: È il progetto "Vento" a cui lavora da sette anni il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano, che nel 2016 è stato inserito nella legge di Stabilità. Mi auguro che non si sia solo "inventato l'acqua calda"!
Il costo. L'investimento necessario per realizzare l'infrastruttura ciclabile da Torino a Venezia senza interruzioni e in condizioni di sicurezza è di 80 milioni di euro. A questi vanno poi aggiunte le spese per la progettazione, la direzione dei lavori, il collaudo e la sicurezza.
La mia riflessione: 80 milioni di euro per 700 km.(fosse tutta da costruire) = 114.000 euro a km. un buon spendere! Poi quello che mi preoccupa di più: che vanno aggiunte le spese per la progettazione, la direzione dei lavori, il collaudo e la sicurezza!!! Di che? Per la serie: non siamo mica nati ieri!
Di certo una gran cosa, (ci arrivassero almeno a pensarlo), creare/completare almeno i collegamenti tra i vari tratti di piste ciclabili già esistenti. Gli stessi comuni.... a provvedere alle minime manutenzioni, (tu hai quel tratto di ciclabile, ricevi il finanziamento per la gestione). Spero solo che non vengano costruite le nuove "piste" con tanto di cemento/bitume ai bordi del fiume che dopo un minimo innalzamento del livello delle acque, si debba piangere sul mal costruito! Purtroppo, siamo anche capaci di questo!
Io personalmente, almeno conoscendo una brevissimo tratto, basterebbe, mantenere pulito e ben manuntenuto l'esistente, certamente qualche piccolo lavoretto per ovviare al degrado di questi ultimi anni!
Scusate la lunghezza del pezzo, ma è stata una ricerca (tra di noi, umili non titolati, parlo per me) lunga e... però piacevole! Buona serata!
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
Modificato da - luc_maz48 in data 20/03/2017 18:38:59
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E si cara Ibla e si azzannano pure Grazie Luc per la ricerca, l'avevo sospettato frequentando gli argini del Po da Ferrara alle foci. Li percorrono tante BDC (passisti), sono perfettamente in piano e ci puoi fare tantissimi chilometri che ti potresti annoiare. La bellezza è che ti cambia il paesaggio molto lentamente e lo cogli in modo particolare. Non parliamo poi della fauna lungo il fiume che non scappa in quanto gli arrivi vicino senza spaventarla.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Ringrazio tutti voi, per i complimenti e il buon apprezzamento per la ricerca fatta!
Certo sarebbe bello vedere qualche report di qualche utente Jobike del luogo, (con immagini) naturalmente dei vari itinerari! Bravi comunque i volontari che dal 2013 (annualmente), percorrono già tale tragitto! Ci sarà una resa allo studio? Però sono molto preoccupato di come si spendono i soldini!
P.s.: mi aspetto veramente l'aggiornamento di qualche itinerario, ormai siamo in primavera!
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Modificato da - luc_maz48 in data 21/03/2017 17:58:10
Ecco un report fatto da Lucab di Rovigo (io sono di Gavello Ro) che ha descritto un bellissimo anello fra Adige ed il Po. Il tratto da Crespino a Porto tolle l'ho fatto anch'io con la BDC senza report (non conoscevo jobike). http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=26518&SearchTerms=crespino C'è anche il mio applauso con ricordi di Crespino, per la cronaca sarebbe il posto dove cadde Fetonte con il carro del sole. Qui ben descritto dal sindaco http://www.youtube.com/watch?v=6uOMntf1vCA (già messo in precedenti post)
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Bellissimo giro e complimentissimi a chi l'ha fatto! Tanto x capirci ne ho fatto buona parte (a pezzi) ma utilizzando (con difficoltà e lungo studio topografico e prove varie) carrarecce, argini di canali minori, strade per uso esclusivamente agricolo etc... Un giro del genere è proprio il tipo di giro che io non farei mai. Sono proprio della zona e la romea tanto x dirne una la evito come la peste, anche solo ad attraversarla (ed ho trovato tutti i sottopassi possibili x non farlo). Questi sono il tipo di tracciati che non si possono proporre x turismo e che devono essere compendiati da un opportuna rivisitazione. Da cui la valutazione positiva o negativa di progetti come quello di cui all'oggetto. Personalmente li trovo essenziali specie se si intende uscire dalle proprie zone. Quando pedalo durante le ferie in zone a me sconosciute non posso che affidarmi alle indicazioni locali che se mi facessero fare un giro del genere maledirei.
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Giordano5847: La bellezza è che ti cambia il paesaggio molto lentamente e lo cogli in modo particolare. Non parliamo poi della fauna lungo il fiume che non scappa in quanto gli arrivi vicino senza spaventarla.
Adesso tutto mi è più chiaro. Bella cosa la chiarezza, la trasparenza... Dice Szymborska alla fine della sua poesia (più giù!),
"...mi abbandona sempre la certezza che ciò che è importante sia più importante di ciò che non lo è."
Mi auguro che gli autori e gli esecutori poi, del progetto "Vento", abbiano chiaro cosa sia "più importante di ciò che non lo è.", non snaturando quindi "la bellezza" di quei luoghi e aggiungendo invece al percorso già esistente, l'"indispensabile" per "migliorarlo", cosa che per esempio l'uso del cemento non fa. E che nel percorso "gastronomico" non venga in mente a qualcuno di infilarci... che so... Un mcdonald!
Si è arrivati a questo: siedo sotto un albero, sulla sponda d’un fiume in un mattino assolato. E’ un evento futile e non passerà alla storia. Non si tratta di battaglie e patti di cui si studiano le cause, né di tirannicidi pieni di memoria.
Tuttavia siedo su questa sponda, è un fatto. E se sono qui, da una qualche parte devo pur essere venuta, e in precedenza devo essere stata in molti altri posti, proprio come i conquistatori di terre lontane prima di salire a bordo.
Anche l’attimo fuggente ha un ricco passato, il suo venerdì prima di sabato, il suo maggio prima di giugno. Ha i suoi orizzonti non meno reali di quelli nel cannocchiale dei capitani.
Quest’albero è un pioppo radicato da anni. Il fiume è la Raba, che scorre non da ieri. Il sentiero è tracciato fra i cespugli non dall’altro ieri.
Il vento per soffiare via le nuvole ha dovuto prima spingerle qui.
E anche se nulla di rilevante accade intorno, non per questo il mondo è più povero di particolari, peggio fondato meno definito di quando lo invadevano i popoli migranti.
Il silenzio non accompagna solo i complotti, né il corteo delle cause solo le incoronazioni. Possono essere tondi gli anniversari delle insurrezioni, ma anche i sassolini in parata sulla sponda.
Intricato e fitto è il ricamo delle circostanze. Il punto della formica nell’erba. L’erba cucita alla terra. Il disegno dell’onda in cui s’infila un fuscello.
Si dà il caso che io sia qui e guardi. Sopra di me una farfalla bianca sbatte nell’aria ali che sono soltanto sue e sulle mani mi vola un’ombra, non un‘altra, non d’un altro, ma solo sua.
A tale vista mi abbandona sempre la certezza che ciò che è importante sia più importante di ciò che non lo è.
(Non occorre titolo di Wislawa Szymborska)
E non occorre nemmeno un grande sforzo per immaginarla "seduta sotto un albero, sulla sponda...".. del fiume Po.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
@giordano5847: Complimenti per il bel report, da te riportato, l'avevo perso! E' un pò che @lucab, non ci aggiorna!
Quindi, senza inventare nulla, i percorsi/itinerari ci sono!
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@lby6: certamente è stato un bel giro, spero sempre in un aggiornamento, qualcosa di più recente magari!
@lby6 scrive: -Tanto x capirci ne ho fatto buona parte (a pezzi) ma utilizzando (con difficoltà e lungo studio topografico e prove varie) carrarecce, argini di canali minori, strade per uso esclusivamente agricolo etc...-
Certamente che è da fare a tratti ad uso turistico (oggi, i tempi sono cambiati per le ricerche e gli studi)!
@lby6 scrive: -Questi sono il tipo di tracciati che non si possono proporre x turismo e che devono essere compendiati da un opportuna rivisitazione. Da cui la valutazione positiva o negativa di progetti come quello di cui all'oggetto.-
Un percorso di 200 km non si può proporre a tappe? Perchè?
Giustamente il percorso, bisogna prepararselo a proprio uso e consumo, non capisco....
Mi preoccupano invece e molto questo tipo di progetti! Non vorrei vedere aumentare la cubatura di cemento, costruzioni mostruose lungo gli argini anche solo in nome della sicurezza| Centinaia, forse migliaia di cartelli metallici che poi arrugginiranno dopo un pò! Barriere, recinzioni, spalti ecc. ecc. Tutte cose che impediranno di sentire, vedere ciò che ancora oggi, seppur in minima parte è ancora percettibile! Alla faccia della sicurezza che io chiamerei "denaro"!
Buona giornata!
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Modificato da - luc_maz48 in data 22/03/2017 12:26:37
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Sono lusingato per aver ispirato a Ibla il ricordo di tale poesia. Ne devi sapere ben tante, ne trovi una per ogni occasione! Senza far notare la tua cultura musicale! Per Crespino l'ho riportato in quanto a qualcuno potrebbe essere sfuggito (occupa poco spazio )
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Sono in perfetto accordo, tanto che x quanto mi riguarda basterebbe finirla di lasciare aperte al traffico (non frontaliero) bretelle che servono solo da locale "razzo bypass" (me compreso ovviamente) confinando le auto nei già numerosi siti stradali che quelli si sono nati come funghi ed hanno deturpato l'ambiente oltre ad aver arricchito chi sappiamo. In positivo: una ciclovia appena testata con interventi davvero minimali. Bellissima! E una foto di un "tipico" sottopasso scoperto x non attraversare la "più pericolosa strada d'Italia" Romea".
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Grazie Ibla! La declamerò con piacere a Porto Levante in attesa del Caronte che mi traghetterà dalla sponda sinistra a quella destra del Stige... pardon... Po!
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Modificato da - @lby64 in data 22/03/2017 16:10:06
Ecco, a maggior ragione, tanti studi, ecc. ecc. tutto inutile!
I Comuni, i comuni sul territorio che fanno? Se ognuno (di propria competenza), facesse il proprio dovere, forse....!
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Grande Luc, non avevo trovato il riferimento in internet. Forse causa mobile+abbassamento vista nel tentativo di essere sintetico spesso non dono chiaro. Il tuo itinerario in se è favoloso, solo non manderei turisti lungo la Romea da qui la necessità di trovare/studiare/segnalare collegamenti più consoni. In questo caso però il tutto è già risolto dal collegamento Cavarzere/Rosolina via argine destro Adige. Per il resto... ottimo! Al momento sto progettando un tre giorni Padova/Rosolina Rosolina/Lido di Volano Lido di Volano/Ravenna e ritorno in treno... tutto su ciclovie o strade a bassa frequentazione con visite annesse lungo il percorso...
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
La provincia di Padova è un po' incasinata però seguendo sostanzialmente il Gorzone e poi cambiando fiume e passando sull' Adige si arriva direttamente a Rosolina e si evita la Romea. Ho pubblicato un report questa estate anche se la retta via non è stata seguita nè all'andata nè al ritorno. Al ritorno mi ricordo di essere passato per Cavarzere e lì ho deviato. Bisognerebbe collegarsi con la Via del sale che è segnata.
Hai proprio ragione! Io non li conoscevo ma il Fratta/Gorzone ed il Frassine sono utilissimi x tamponare alcune falle di altre ciclovie circostanti e da un paio d'anni li sto battendo palmo a palmo...
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Claudio02: ...jobike, è una landa non desolata ma squassata da polvere, sudore e batterie, l'aria stessa che si respira è un'esalazione eccitante..
Le ho riesumate, queste parole di Claudio che aprono jobike non dorme mai, l'angolo dei matti più che dei gatti come ebbe a dire iw6cpk, perché mi sono venute alla mente, così, semplicemente continuando a leggere tutto quello che via, via, veniva fuori da questa discussione. E riflettevo su due cose: che è vero, l'aria che si respira qui su jobike è un'esalazione eccitante e che a renderla tale siete tutti voi che ne fate parte perché tutti voi siete ... matti! In un mondo in cui sempre più "le cose più importanti sono considerate le meno importanti", è considerato matto chi non segue il gregge ma se ne distacca quasi fiutando come un animale, un'atavica traccia che un'istinto mai perso gli dice essere quella "importante per lui". Mi ritrovo spesso immersa nei racconti e nelle immagini delle vostre "scorribande" tra la natura che ancora resiste e luoghi a me sconosciuti e quando l'ostinazione di raggiungere la meta che a volte neanche sapete quale sarà, vi fa superare o aggirare qualsiasi ostacolo, quando ciò che conta è comunque continuare, pedalare, far girare due ruote a contatto con la "terra" in cui importante sembra quasi cercare di riappropriarsi del proprio tempo, della propria vita, di se stessi... penso: "Sarà questa forse la vera meta che si cerca di raggiungere nell'impulso improvviso di saltare in sella e andare..." In ogni caso alla fine di ogni lettura finisco sempre per esclamare: "Questi son proprio matti!". Ma nel dirlo intanto sorrido. Soddisfatta.
Altra riflessione: penso che quel "gruppo" del Politecnico, più che di professori esimi e di politicanti non esimi, avrebbero già concluso 7 anni fa il loro progetto se solo si fossero consultati con voi! Penso che sappiate molto di più voi di quei luoghi, vissuti, che le loro mappe! Qualcuno dovrebbe dirglielo che esiste jobike! Magari risolvono prima di altri sette anni, risparmiando non solo tempo ma anche denaro!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ibla:penso che quel "gruppo" del Politecnico, più che di professori esimi e di politicanti non esimi, avrebbero già concluso 7 anni fa il loro progetto se solo si fossero consultati con voi!
A volte scrivo e rileggo per giunta, pensando ad altro...
Allora, la frase esatta doveva essere: penso che quel "gruppo" del Politecnico, avrebbe già concluso 7 anni fa il suo progetto se invece che con professori esimi e politicanti non esimi si fosse consultato con voi!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Certo Ibla, non includendo me stesso che sono un semplice amatore, in questo forum ci sono dei gran personaggi e non intendo ciclisticamente che è "solo" la forza gravitazionale che vi ha riuniti...
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
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Per le grandi ciclodorsali a volte consulto questa mappa interattiva. Non so però giudicare ancora quanto sia affidabile ma sicuramente è divertente. Ovviamente da compendiare con le reti più locali, ma questo è onestamente dichiarato.
Ne eravate già al corrente? Sicuramente una vista mozzafiato! Tanto quanto la cifretta che costerà! O no? E anche in questo caso, esiste già una ciclabile su cui pedalare ammirando il vostro laghetto dall'alto? Questa però collegherebbe Limone di Garda (Brescia) col confine trentino... Boh! Non so...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
E perché non la citazione originale Ibi? ( ormai continuo a chiamarti così!) L'originale è sempre migliore, anche in questo caso!
"...Questi nostri attori erano spiriti, e tutti si sono dissolti nell’aria, nell’aria sottile come loro. E come il fragile edificio di questa favola, si dissolveranno un giorno le torri orgogliose che toccano con la loro cima le nubi, gli splendidi palazzi e i templi solenni – si dissolverà lo stesso globo immenso della terra, con tutta la vita che contiene. E come questo spettacolo senza realtà che ora è svanito, tutto il mondo scomparirà nel nulla senza lasciare dietro di sé neppure il vapore di una nube."
«Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita. »
(SHAKESPEARE, da La tempesta, atto IV, scena 1)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
(e ti ho ridimensionato una foto che ti era sfuggita troppo larga)
Ho già contattato la FIAB perchè se la fanno davvero con quelle traversine di legno non ci passerò mai (soprattutto il secondo anno dopo l'umdità e le nebbie lacustri di un inverno), e anche alla FIAB sono daccordo che è una follia
Speriamo sia solo un rendering e non un progetto esecutivo
(le doghe di legno, col continuo passaggio delle ruote delle bici, si allentano e dopo un pò è come viaggiare sulle traversine della ferrovia; per non parlare del rumore che fanno ! anche voi avete questa esperienza ?)
Ma la ciclabile sarebbe bellissima ed eviterebbe tutte le pericolose gallerie attuali: ce ne sono di lunghe e spesso non illuminate (e mi domando il perchè)
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(le foto sono mosse perchè le ho fatte stando in sella ... e, appunto, c'era poca luce)
Ecco, sempre sulla sponda bresciana, dove si deve attualmente passare ... a proprio rischio e pericolo
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Sulla sponda veronese, dove invece è più facile realizzare le ciclabili perchè la montagna non scende a picco, ci sono già lunghi tratti a Torri e paesi successivi
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Poi da Garda fino a Peschiera è tutta una bellissima ciclopedonale lungo la sponda (manca solo un tratto di qualche chilometro vicino a Lazise)
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Beh a volte è un pò affollata ... ma va bene lo stesso
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Sul costo non so pronunciarmi, ma gli esperti dicono che le ciclabili hanno un ritorno nel turismo che compensa ampiamente anche i costi più alti ... e su itinerari così spettacolari credo che non ci siano dubbi
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
E grazie per la foto, Pix! Non me n'ero accorta che era fuori misura...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Dimenticavo, Pix... Io comunque, preferisco questa... A pianterreno!
Su quella sospesa nel vuoto... manco morta!
Bei posti davvero... Il lago e quello che ci sta attorno! Peccato che anche lì, del cemento non hanno saputo fare a meno... Parlo di quello al limitare delle rive.
Ricambio la condivisione delle tue belle immagini con una mia, sicula... Ehm... trattasi pure di lago... Laghetto...
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Nel molle giro di un sorriso ci sentiamo legare da un turbine di germogli di desiderio
Ci vendemmia il sole
Chiudiamo gli occhi per vedere nuotare in un lago infinite promesse
Ci rinveniamo a marcare la terra con questo corpo che ora troppo ci pesa
(Fase d'Oriente. G. Ungaretti -1916- da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ibla, il "tuo" lago è profondamente e meravigliosamente diverso
Ma, dopo i versi immensi di Ungaretti, permettimi (e permettetemi) di aggiungere delle altre foto del lago di Garda di cui sono perdutamente innamorato (.. si lo so che i tramonti sono scontati, ma io mi ci incanto ogni volta)
Quando ho scattato questa foto, davanti a tanta meravigliosa pace, non riuscivo nemmeno più a pensare
Dici bene, Ibla, che le sponde sono affollatamente edificate Ma come rinunciare ad affittare almeno per un pò un appartamento così !
e oltre al "lagone" abbiamo anche i "laghetti"
(vediamo se CO2 lo riconosce)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
facilissimo! tipico laghetto del veronese durante il tramonto.
inconfondibile il traliccio da 20.000 volt sulla sx
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
... davanti a tanta meravigliosa pace, non riuscivo nemmeno più a pensare
(.. si lo so che i tramonti sono scontati, ma io mi ci incanto ogni volta)
E tu Pix, questo devi fare: incantarti e non pensare. Specie a chi ritiene che il tramonto sia scontato. Scontata è la sua convinzione che nasce dal fatto che in realtà non l'ha mai contemplato lui un tramonto. E nemmeno un'alba. E nemmeno uno spicchio né una rotonda luna, né stelle, riflesse dentro uno specchio d'acqua. C'è, al contrario, chi s'inerpica per erte scoscese, di notte, e questa la passa sotto un cielo stellato, per afferrarne un pugno dentro una conca d'acqua dove, nel silenzio di sibilline montagne, non solo il pensare si ferma ma anche il tempo...
Gli "scontati", danno per scontata la loro stessa vita, perdendosi di viverne una bellezza che non contemplata non rimarrà riflessa invece nei loro occhi prima di chiuderli per sempre.
Rotonda terra; scena che si ripete, in te, del saluto serale: consuetudine mia planetaria, con te e i tuoi tramonti: trasalimento, di tegola in tegola, del mio vivere che se ne va col tuo trapassare, lume diurno, lento, sul tetto davanti casa; e mio formarsi, intanto, un petto come di colomba; e metter piume amorose per la notte che viene; ravvolgermi unitario con essa: pigolìo interiore; perdita dell’umano: divenir mio universale.
( Carlo Betocchi )
P.S.: Ma tu Pix, nel porgli la domanda, (a C02), veramente pensavi che t'avrebbe risposto? Ahah! C'è da morire! Quello non risponde mai! A proposito, qual'è il laghetto? Inutile sperare ancora... Diccelo tu!
P.P.S: Ma intanto tu avevi già risposto! Grazie Pix.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!