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Ibla
Utente Master
Sicilia
8532 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2017 : 13:13:46
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Macché Shimano! Sciamano! Considerate le facoltà... taumaturgiche che le vengono attribuite nell'articolo a seguire!
Chi va in bici al lavoro ha metà rischio tumori Effetto positivo anche su cuore, meglio che andare a piedi
Andare in bicicletta al lavoro dimezza il rischio di tumore e abbassa notevolmente anche quello di avere una malattia cardiaca. Lo afferma uno studio dell'università di Glasgow pubblicato dal British Medical Journal, che ha trovato che i benefici sono superiori a quelli che si hanno andando a piedi.
La ricerca ha coinvolto 260mila cittadini britannici di età media 53 anni, seguiti per cinque anni attraverso la UK Biobank, un database che contiene informazioni e dati su oltre mezzo milione di adulti sia uomini che donne. I ciclisti nel gruppo studiato hanno dichiarato una media di circa 60 chilometri percorsi a settimana.
Chi va al lavoro in bici, è emerso dalla ricerca, ha un rischio inferiore del 45% di avere un tumore e del 46% di avere una malattie cardiaca rispetto a chi usa l'auto o i mezzi pubblici. Per chi invece va a piedi è stato notato un rischio inferiore del 27% di avere un problema al cuore e del 36% di morirne, mentre non è stato visto nessun effetto sul rischio di tumore o su quello generale di morte, che per chi va in bici è invece più basso del 41%.
Lo studio è osservazionale, sottolineano gli autori, e rileva quindi solo una associazione, senza indagare su un eventuale rapporto di causa-effetto. "Se c'è un rapporto causale però - affermano nelle conclusioni - suggerisce che la salute della popolazione può essere migliorata con politiche che aumentino i tragitti per andare al lavoro "attivi", soprattutto in bicicletta. Questo vuol dire creare più piste ciclabili, aumentare i programmi per comprare o affittare una bici e fornire un accesso migliore ai ciclisti ai mezzi di trasporto pubblici".
Certo è che lui, Robert Marchand, a 102 anni... è ancora in pista!
http://www.bikeitalia.it/2014/02/03/robert-marchand-nuovo-record-dellora-a-102-anni/
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale). |
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Barba 49
Utente Master
Toscana
36201 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2017 : 13:24:20
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Io sarei più propenso ad affermare che chi si reca al lavoro in bici è un salutista anche durante la sua vita non lavorativa, quindi sviluppa meno tumori e meno malattie cardiache: Non credo assolutamente che 10-20 minuti di bici al giorno (o anche mezz'ora) possano incidere minimamente su queste problematiche...
Mi ricordo una ricerca tedesca che era giunta alla conclusione che i vegani avevano un'aspettativa di vita più breve degli onnivori, ma poi leggendo bene si capiva che il problema era da attribuire alla vita molto "new age" di molti vegani, cosa che li portava a respingere in blocco vaccinazioni, controlli medici e medicinali tradizionali... Era quindi questa la ragione della ridotta aspettativa di vita, non l'alimentazione vegana, quindi le ricerche vanno fatte (e lette) molto accuratamente. |
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Ibla
Utente Master
Sicilia
8532 Messaggi |
Inserito il - 21/04/2017 : 15:10:04
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Barba, se ho usato parole come "sciamano" e "facoltà taumaturgiche" riferendole alla bici in relazione a ciò che è scritto nell'articolo, è chiaro che il tono è non solo ironico ma anche velato da un certo scetticismo. Quindi la notizia, non l'ho letta e recepita come la ricetta della nonna per ottenere l'elisir di lunga vita né tanto meno intendevo propinarla qui come tale. Posto semplicemente l'informazione su uno studio fatto nell'università tal dei tali relativamente agli effetti salutistici che derivano dall'uso della bici che fral'altro ricordo ogni tanto essere l'argomento di questo forum, perché intanto c'è una verità di fondo che viene riaffermata e che è quella secondo cui andare in bici fa bene ed è sempre un piacere per i jobikers sentirla, e poi perché ognuno volendo potrà commentarla esprimendo la propria opinione, come hai fatto tu, e ne può venir fuori un dibattito costruttivo.
Alla fine ho concluso ma sempre per stare in tema e col tono leggero dell'ilarità, col simpatico centenario francese sulla sua inseparabile bici allegro e pimpante E magari anche per questo c'è arrivato a 100 anni e superandoli pure, e non solo perché andava sempre in bici. Perché i fattori sono certamente tanti che influiscono sulla durata della vita di un essere umano e che hanno a che fare non solo col corpo ma anche con la mente. Riguardo al discorso anche questo dibattuto sulla longevità dei vegani rispetto agli onnivori, io invece , per esempio, ho letto il contrario di quello che hai letto tu, Barba, sulla base di uno studio fatto negli USA. Personalmente non sono interessata alla diatriba salutistica perché la mia è una scelta etica. .
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale). |
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