Una caratteristica che la distingue è l’adozione del sensore di sforzo (“torque”) accoppiato ad un motore HUB posteriore
La versione provata è quella a telaio chiuso che viene definita SPORT Il telaio può essere ordinato in varie misure per adattarsi meglio alle proprie dimensioni e preferenze
C’è anche la versione a telaio aperto e perciò a scavalco basso, che si chiama CONFORT
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IN BREVE
Il telaio è di tipo slooping, completamente in alluminio, di ottima solidità Mantiene una certa elasticità sui fondi sconnessi che, insieme all’ammo anteriore, rende la marcia confortevole Tale ammo è di tipo “monoshock” perciò ad unico elemento ammortizzante centrale Questo modello è disponibile in varie taglie di telaio e anche nella versione a telaio aperto (definita “Confort”) La regolazione dell’altezza della sella e anche quella di posizione e inclinazione del manubrio sono di tipo rapido La posizione in sella è a busto verticale o leggermente inclinato in avanti
Il cambio è un preciso Shimano Altus a deragliatore con 7 rapporti con comando a rotazione Revoshift e non ha mai “sbagliato un colpo” Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione; a 25 km/h la cadenza di pedalata è di 70 ped/min in 7.a
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino ad oltre 50km/h senza alcun problema) La marcia senza mani è del tutto stabile e non si innescano oscillazioni, ma non è molto guidabile
I pneumatici sono da 27.5” 700x42C e dotati di valvola Schrader (tipo automobilistico) Sono di tipo “antiforatura” : un piacevole plus di questo modello
Il cavalletto è monopiede, stabile e robusto Sul portapacchi posteriore, che ingloba la batteria, si possono portare fino a 25kg certificati e accetta facilmente un seggiolino per bimbi (che risulta posizionato un pò in alto per la presenza della batteria) L’assemblaggio è curato
L’impianto frenante è a dischi con comando idraulico: potente, morbido da azionare, molto modulabile e resistente alla fatica E’ uno Shimano M365 con dischi da 160mm Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.90m: non da primato, come spesso accade con gli impianti a disco, ma costante anche dopo un uso intenso Si manifestano bloccaggi della ruota posteriore ma senza che la bipa si scomponga e c’è solo una piccola tendenza a ribaltarsi in avanti
La LIFE è equipaggiata con una batteria ai litio-ioni da 36V 11.6 Ah 418Wh: è una buona capacità che garantisce lunghe percorrenze L’estrazione avviene sfilandola verso il dietro dopo averla sbloccata con la chiave e non richiede sforzi particolari La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta e dura 6 ore esatte da batteria completamente scarica
Per la gestione elettrica c’è un ampio display a colori posto al centro del manubrio e una pulsantiera ubicata vicino alla manopola sinistra Il display riporta molte indicazioni, sia in forma analogica che digitale, compresa la potenza erogata dal motore La sua visibilità con forte luce è sufficiente ma non di più; ottima invece al buio Si può accedere a molte pagine di configurazione e di report anche sullo stato della batteria Si può anche introdurre una password in modo che solo le persone autorizzate possano utilizzare la bipa; così in caso di furto il motore diventa inutilizzabile
Sul display è presente una utilissima presa USB per poter caricare il telefonino o il navigatore satellitare durante la marcia
La pulsantiera è a sinistra sul manubrio: a portata di pollice e con pulsanti grandi, ben distinguibili e morbidi da azionare anche indossando i guanti: direi che è la migliore pulsantiera che finora ho trovato
Il motore elettrico è un hub posteriore geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless ed è prodotto dalla conosciutissima ed affidabilissima Bafang La spinta è vigorosa e la si può valutare dagli ottimi risultati ottenuti nella prova di accelerazione Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai fastidiosa
Il cablaggio è abbastanza ordinato e dotato di connettori
La LIFE è uno dei pochi modelli sul mercato che unisce il motore al mozzo con il sensore di sforzo La sensibilità di questo sensore, che è integrato nella cartuccia del movimento centrale, viene regolata tramite 5 livelli selezionabili con i pulsanti a manubrio Il sensore si attiva con appena 13kg di spinta sul pedale e si “satura” con 42 chili: copre perciò molto bene tutte le condizioni di utilizzo E’ possibile disattivare l’assistenza elettrica (livello “zero”) ed è presente la camminata assistita (“walk”) L’assistenza elettrica viene interrotta elettronicamente se si superano i 25km/h e si attiva anche a bipa ferma se si spinge su un pedale (attenzione quando si è fermi ai semafori ) Per il primo mezzo giro di pedale la spinta è debole, poi diventa vigorosa: questa “strategia” consente di avviarsi senza essere messi in imbarazzo dall’irruenza del motore e preserva la batteria da spunti di corrente eccessivi che ne accorcerebbero la vita Selezionando i vari livelli di assistenza si determina un maggiore o minore sforzo per portare la LIFE alla sua velocità di crociera
Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.22” e la velocità di uscita è rassicurantemente elevata: 27.4 km/h ; già dopo 30 metri si è al massimo della velocità E’ una ottima accelerazione che consente di districarsi assai bene nel traffico e alle partenze dai semafori
Nel traffico è agile, scattante, con un motore dalla coppia elevata: si muove bene Molto comodo il “torque” che è molto pronto e segue fedelmente i nostri desideri senza mai strafare
La LIFE, in tutte le prove in salita, ha dimostrato di essere una generosa scalatrice fino a pendenze impegnative Il cavalcavia al 4% viene superato a 24.2 km/h in 7.a marcia e con uno sforzo di 85W Per la ripartenza, se ci si è ricordati di scalare un paio di marce, non è richiesto sforzo particolare
Il tratto di prova al 10% si supera a 12.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 85W: non più di quanto sarebbe necessario per portare una bici muscolare turistica a 20km/h in piano Per la partenza basta una spinta di 23 chili
Sul 17% si sale a 10.2 km/h ancora con sforzo contenuto: 90W con cadenza ancora di elevato rendimento: 58 ped/min La ripartenza richiede 44 chili di spinta muscolare per il primo mezzo giro di pedale in cui l’assistenza è debole
E ho provato anche la pendenza del 20% che solitamente è oltre il limite per i motori hub Sono salito a 8.1 km/h : è una velocità ancora di accettabile rendimento per un hub ... e che “brucia” i ciclisti muscolari Lo sforzo che ho dovuto impiegare è stato di 24 chili pari a 95W: se si ha un pò di fiato si può percorrere anche un lungo tratto senza ... ansimare La cadenza di pedalata cala ma rimane ad un valore ancora buono: 46 ped/min Con la LIFE possiamo affrontare anche pendenze di questo elevato valore !
Come prova finale l’ho portata sulla durissima rampa al 27% Sale agevolmente se già in velocità ma non riesce a ripartire per il ritardo di mezzo giro necessario ad avere tutta la coppia
In definitiva, possiamo pianificare itinerari anche con pendenze molto impegnative, sicuri di poterle percorrere senza eccessivo sforzo
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” (“walk”) che in salita spinge bene la bipa ma non arriva a “trascinarci”;
Ho eseguito 3 prove di autonomia a vari livelli di assistenza La prima, quella classica, l’ho eseguita con il livello massimo di assistenza (5) Trattandosi di una bipa con sensore di sforzo, ho dovuto applicare un pò più spinta sui pedali di quanto faccio abitualmente: 75 W invece di 70 La logica della centralina consente di viaggiare, quando in velocità, quasi come con un sistema a controllo della rotazione dei pedali; in effetti il maggior impegno muscolare rilevato è relativo alle fasi di partenza e ripresa piuttosto che alla marcia a velocità costante; aggiungo che, in presenza di leggere pendenze o di brezza contraria, si deve aumentare lo sforzo sui pedali per non perdere vistosamente velocità In queste condizioni di uso, ho viaggiato a 25.0 km/h in 7.a marcia per quasi tutto l’arco della prova La percorrenza totale, riportata a 20°C, è di 66 km
Nella seconda prova ho utilizzato il livello 4 di assistenza e la 6.a marcia La velocità è stata di 23.0 km/h iniziali e si è rapidamente stabilizzata a 22.5 con sforzo muscolare di 80W, con un calo di velocità modesto e limitato all’ultima fase della scarica Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 89km
E nella terza prova, fatta a livello di assistenza 3, ho viaggiato a 21.0 km/h (21.8 iniziali) in 6.a marcia Ulteriore piccolo aumento dello sforzo muscolare richiesto: 85W; anche in questo caso lo sforzo rimane molto contenuto ma, se si fosse d’estate, un pò di sudore potrebbe comparire Per contenere il calo di velocità che in questa prova si è manifestato, al chilometro 54 son passato al livello 4, ottenendo così una autonomia tutta ben fruibile Normalizzando il risultato a 20°C si ricava una autonomia di 89 km
La marcia in coppia è facile e gradevole per la possibilità di variare i livelli e per la facile regolazione della spinta del motore aumentando o diminuendo la spinta sui pedali
Su sterrati leggeri il telaio assorbe bene e non è mai “ballerino”: si marcia in modo confortevole La breve corsa dell’ammo anteriore la rende però inadatta a percorsi con buche profonde e forti sconnessioni Non è la bipa a cui si può chiedere di affrontare sterrati impegnativi
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo appena più pesante (21.5 kg senza batteria); Per il trasporto su scala, il punto di presa è comodo e in posizione equilibrata; si sente però il peso elevato (24kg con la batteria) Il trasporto in treno è di conseguenza fattibile ma non consigliabile per un uso quotidiano
La prova dinamometrica a 18km/h senza assistenza evidenzia una buona scorrevolezza : 94W applicati ai pedali: buon valore che consente di staccare l’assistenza in piano e proseguire praticamente come con una normale bici muscolare, aumentando l’autonomia complessiva
Le luci sono alimentate dalla batteria principale (anche quando troppo scarica per alimentare il motore) Il fanale anteriore è un potente Spanninga Roxeo+ monoled, dal fascio largo e rettangolare (omologato), ottimo per illuminare la strada anche in totale assenza di illuminazione pubblica La luce posteriore è a led rossi con luce fissa e catadiottro incorporato; è ben visibile sia posteriormente che di lato La bipa è visibile, ma solo sufficientemente, quando illuminata lateralmente dai fari delle auto
La LIFE non è dotata di antifurti meccanici di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria E’ possibile impedire l’avvio dell’assistenza tramite password Sul telaio è bulinato il numero di serie
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta e la Brinke ne ha un fornito catalogo
Tutte le Brinke sono certificate per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate
La garanzia è di 2 anni sia sull’intera bipa che sulla batteria
I prezzi di listino, al momento del test, sono 1699 € per la bipa (ovviamente con batteria) e di 499 € per la batteria di ricambio
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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è di tipo slooping, completamente in alluminio, di ottima solidità Mantiene una certa elasticità sui fondi sconnessi che, insieme all’ammo anteriore, rende la marcia confortevole La forma “slooping” consente una ampia regolazione dell’altezza della sella e, in qualche misura, facilita la salita e la discesa dalla bipa anche con carichi ingombranti sul portapacchi
Come già detto, è disponibile anche con telaio aperto, assai più comodo nel caso di uso del seggiolino per i bimbi
Il peso senza batteria è di 21.5kg ; la batteria pesa 2.49kg portando il peso complessivo a 24.0 kg: non è una bipa leggera, ma è dovuto al la solidità generale
La sella è imbottita, con scavo centrale ed è confortevole
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido e le regolazioni sono di tipo fine
La posizione in sella è a busto verticale o leggermente inclinata
Il manubrio ha una inclinazione ergonomica e le manopole hanno l’appoggio largo; ne risulta un buon confort nella guida
C’è una “chicca”: anche la regolazione del manubrio è di tipo rapido Basta tirare il nottolino e sollevare la maniglia per poter regolare inclinazione ed altezza Assai utile per adattare rapidamente la bipa a persone diverse ma anche per poter rapidamente cambiare posizione al manubrio in caso di lunghi viaggi
La serie sterzo è del tipo “integrato” ed è di generose dimensioni (garanzia di lunga durata anche su fondi non proprio agevoli)
La forcella è dotata di ammo coassiale “monoshock” che lavora onestamente sullo sconnesso ma non ha abbastanza corsa sulle buche
Il cambio è un preciso Shimano Altus a deragliatore con 7 rapporti
Lavora bene e non mi ha mai “sbagliato un colpo” anche in alcune cambiate un pò ... avventurose Il comando è del tipo a rotazione Revoshift , morbido da azionare
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno
Il range dei rapporti è corretto ed ha una discreta estensione A 25 km/h (la velocità massima di questo modello) la cadenza di pedalata è di 70 ped/min in 7.a: ancora sostenibile anche da chi non è particolarmente agile In salita, a 50 pedalate al minuto, si marcia a meno di 9 km/h: valore buono per una bipa
Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido
La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 18mm e il distacco del connettore del motore
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate; sopra ai 45km/h si comincia ad avvertire un leggero alleggerimento dello sterzo per il peso della batteria posta sul portapacchi posteriore, ma sono arrivato fino a oltre 50km/h senza problemi di stabilità (oltre .. non ho provato per mancanza di discese adatte) Il telaio rimane sempre ben legato e la bipa rimane controllabile con sicurezza
La marcia senza mani è del tutto stabile e non si innescano oscillazioni, ma non è molto guidabile
I pneumatici (da 27.5” 700x42C ) superano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta di strada La valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti Sono di tipo “antiforatura” : un piacevole plus di questo modello
Il cavalletto è monopiede; è robusto e mantiene bene in equilibrio la bipa; non consente la rotazione completa dei pedali
Il portapacchi posteriore è robusto ed integra il portabatteria; la presenza appunto della batteria, alza il baricentro del carico facendo leggermente peggiorare la guida E’ più adatto all’uso di borse laterali anche molto capienti ed è dotato di molla “portagiornali” che consente di montare e smontare facilmente le borse a bisaccia
La portata è di 25 kg ed è omologato
I pedali sono in resina e lega; le pedivelle sono in lega; ci sono i catadiottri
Il campanello è semplice e robusto
La componentistica è di buon livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto frenante è del tipo a dischi con comando idraulico: potente, morbido da azionare, molto modulabile e resistente alla fatica E’ uno Shimano M365; entrambi i dischi sono da 160mm
Le leve sono robuste e morbide da azionare; non sono dotate degli switch di cut-off del motore Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
La frenata è buona e modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.90m: abbondantemente meno di quanto prescritto dalle normative ma non da primato, come spesso accade con gli impianti a disco che sono meno “pronti” nelle frenate di panico rispetto ai v-brake di qualità comparabile Ma i dischi si riscattano sulle discese in cui si affaticano meno dei v-brake e sono più efficaci a velocità elevate Si manifestano bloccaggi della ruota posteriore però la bipa non si scompone e c’è solo una piccola tendenza a ribaltarsi in avanti Su discese lunghe i freni “mordono” bene e nemmeno qui la bipa si scompone
Brinke Life Sport – frenata da 25km/h
Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa della guida portabatteria, dal lato sella: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 4 minuti
BATTERIA
La LIFE è equipaggiata con una batteria ai litio-ioni da 36V 11.6 Ah 418Wh: è una buona capacità che vedremo garantisce lunghe percorrenze Il suo alloggiamento, nella robusta struttura del portapacchi posteriore, consente di non alterare il passo della bipa; in quella posizione piuttosto alta e tutta indietro tenderebbe a dare problemi di stabilità, ma in questo caso, sia per il peso contenuto che per la buona progettazione del telaio, non si avvertono
L’estrazione avviene sfilandola verso il dietro dopo averla sbloccata con la chiave e non richiede sforzi particolari
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Nella parte inferiore ha degli incavi che facilitano la presa durante l’estrazione
Si trasporta molto facilmente sottobraccio: pesa 2.5 kg
La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica ed è ubicata sulla parte fissa della struttura portabatteria Non sono presenti interruttori perciò i poli rimangono sempre sotto tensione : prestare attenzione a questa caratteristica nel caso si debba trasportare la batteria con altri oggetti; i contatti sono comunque ben incassati e protetti
Sul lato superiore è presente un indicatore di carica a 4 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta (utile per confermarci se ci siamo ricordati di ricaricare la batteria )
Qui si vedono i contatti sulla parte fissa
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni Ehm, nella foto si vede poco: è alla sinistra in basso dell’adesivo “2”
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo Pesa 650 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria, completamente scarica, in 6 ore esatte
La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La LIFE è dotata di un ampio display a colori posto al centro del manubrio e di una pulsantiera ubicata vicino alla manopola sinistra
Il display riporta molte indicazioni, sia in forma analogica che digitale, compresa la potenza erogata dal motore La sua visibilità con forte luce è sufficiente ma non di più; le cifre di grande dimensione invece aiutano nella lettura “al volo”
Di notte la sua visibilità è ottima anzi viene opportunamente ridotta la luminosità quando si accendono i fanali
La sua accensione è scenografica e richiama la tendenza attuale dei display su auto e moto
Brinke Life Sport – accensione display
L’odometro risulta preciso (meno dell’1% di errore)
La visualizzazione può, in alternativa, essere settata su “digitale” : spariscono le barre analogiche e si migliora la visibilità col sole
Si può accedere a molte pagine di configurazione e di report sullo stato della batteria
Si può anche introdurre una password in modo che solo le persone autorizzate possano utilizzare la bipa E in caso di furto il motore diventa inutilizzabile
Sul display è presente una utilissima presa USB per poter caricare il telefonino o il navigatore satellitare durante la marcia
La pulsantiera è sulla sinistra: a portata di pollice senza spostare la mano dalla manopola e con pulsanti grandi, ben distinguibili e morbidi da azionare Si possono usare facilmente anche indossando i guanti Non sono retroilluminati ma si trovano con molta facilità al tatto Direi che è la migliore pulsantiera che finora ho trovato
Apprezzo la soluzione “display centrale + pulsantiera laterale” perchè protegge il display da eventuali urti e lo rende più facilmente consultabile; inoltre la conseguente piccola dimensione della pulsantiera protegge anche questa parte da rotture accidentali
MOTORE
Il motore elettrico della LIFE è un hub posteriore geared, da 250W, a 36V, brushless, sensorless ed è prodotto dalla conosciutissima ed affidabilissima Bafang
per i “kittari” (= appassionati di autocostruzione di biciclette a pedalata assistita), che sanno ogni cosa dei motori, aggiungo questa foto in cui si vede che è un “codice 13”
La spinta è vigorosa e la si può valutare dagli ottimi risultati ottenuti nella prova di accelerazione Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai fastidiosa
Brinke Life Sport - rumore in marcia
Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
Il cablaggio è abbastanza ordinato Dalla zona manubrio i cavi entrano rapidamente all’interno del telaio
Da notare la presenza di connettori per ogni cavo, utilissimi in caso di sostituzione di qualche componente
Sotto alla zona del movimento centrale sono in posizione protetta e rientrano subito in un canale del tubo sella
Riemergono, ben inguainati, per andare alla centralina e di lì, internamente, alla batteria
Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota
Il controllo dello sforzo applicato ai pedali (torque sensor) è integrato nella cartuccia del movimento centrale
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La LIFE è uno dei pochi modelli sul mercato che unisce il motore al mozzo con il sensore di sforzo (“torsiometro” o “torque sensor”) Il vantaggio rispetto al sensore di rotazione dei pedali (detto “speed sensor”) è in una più facile ed istintiva modulabilità della spinta del motore esercitando una maggiore o minore pressione sui pedali: più si spinge più ci mette il motore
La sensibilità di questo sensore viene regolata tramite cinque livelli selezionabili con i pulsanti a manubrio Il sensore si attiva con appena 13kg di spinta sul pedale e si “satura” con 42 chili che corrisponde ad una buona parte del proprio peso corporeo applicata sul pedale: copre perciò molto bene tutte le condizioni di utilizzo E’ possibile disattivare l’assistenza elettrica (livello “zero”) ed è presente la camminata assistita (detta “walk”)
L’assistenza elettrica viene interrotta elettronicamente se si superano i 25km/h Qui la tabellina delle velocità ai vari livelli al banco e su strada Vengono riportati anche i relativi sforzi sui pedali necessari, che sono tutti piuttosto modesti Infatti la LIFE è programmata in modo tale per cui, quando si viaggia a “velocità di crociera”, si passa quasi ad una logica di solo controllo della rotazione dei pedali e consente di marciare con sforzo molto contenuto quasi appunto come se ci fosse lo “speed sensor”
La velocità di marcia risente, però, delle condizioni della strada perché, a differenza dei sistemi a controllo della rotazione dei pedali, non c’è una compensazione “automatica” della potenza erogata dal motore ma essa è proporzionale alla spinta sui pedali; ovvero se incontriamo un po’ di vento, bisogna spingere di più altrimenti la velocità di marcia scende sensibilmente, proprio come succede su una bici muscolare
Brinke Life Sport - avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina col pulsante a manubrio ... e iniziare a pedalare
L’assistenza si attiva anche a bipa ferma se si spinge su un pedale La notevole sensibilità di questo controllo e la mancanza del cut-off sui freni, richiede che, quando si è fermi ad esempio ad un semaforo, si tenga molto leggera la spinta sul pedale per evitare l’avvio indesiderato del motore o consumi inutili di energia nel caso si tengano tirati i freni
Abbiamo detto che il motore si avvia anche a bipa ferma, ma la sua spinta è piuttosto debole Poi aumenta gradualmente e dopo circa mezzo giro di pedale è al valore massimo Si ha perciò una partenza dolce che diventa presto vigorosa appena la bipa acquista un minimo di velocità Questa “strategia” consente di avviarsi senza essere messi in imbarazzo dall’irruenza del motore e preserva la batteria da spunti di corrente eccessivi che ne accorcerebbero la vita
Selezionando i vari livelli di assistenza si determina un maggiore o minore sforzo per portare la LIFE alla sua velocità di crociera
Brinke Life Sport - avvio assistenza su strada
Dato che l’avvio dell’assistenza è immediato anche a bipa ferma, la funzione “soft-start” non è necessaria e difatti non è implementata
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è veramente breve: 9.22” e la velocità di uscita è rassicurantemente elevata: 27.4 km/h (questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica) Già dopo 30 metri si è praticamente al massimo della velocità E’ una ottima accelerazione che consente di districarsi assai bene nel traffico e alle partenze dai semafori Se, come di solito fanno bici e scooter, ci si ferma appena al di là della linea di arresto, al “verde” non ci si trova ad essere fastidiosamente superati a metà incrocio dalle automobili
NEL TRAFFICO
Agile, scattante, con un motore dalla coppia elevata: si muove bene nel traffico Molto comodo il torque che è molto pronto e segue fedelmente i nostri desideri senza mai strafare Si adatta facilmente ed istintivamente la propria velocità a quella necessaria per le condizioni di traffico L’assistenza si interrompe appena si smette di premere sui pedali, perciò l’assenza dei sensori dei freni non crea problemi; l’unica avvertenza è di non premere sui pedali quando si è fermi ai semafori per evitare avviamenti non voluti del motore I rapporti del cambio consentono di scegliere precisamente la cadenza desiderata Il telaio è giustamente elastico e l’ammo anteriore, se le buche non sono profonde, lavora bene: in sella si sta comodi
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
La LIFE, in tutte le prove effettuate, ha dimostrato di essere una generosa scalatrice fino a pendenze piuttosto impegnative
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo
La marcia in piano, per l’elevata sensibilità del sensore di sforzo e per le particolarità del software di gestione, può avvenire con sforzo molto limitato
Il cavalcavia al 4% viene superato a 24.2 km/h in 7.a marcia e con uno sforzo di 85W: bisogna premere un pochino sui pedali per “comunicare” alla centralina che vogliamo potenza dal motore; ma questa è una caratteristica tipica del sistema “torque” Per la ripartenza, se ci si è ricordati di scalare un paio di marce, non è richiesto sforzo particolare
Brinke Life Sport - cavalcavia 4 %
Il tratto di prova al 10% si supera a 12.7km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 85W; se il tratto è breve si supera con disinvoltura, se si prolunga occorre un minimo di forma fisica, ma non più di quanto sarebbe necessaria per portare una bici muscolare turistica a 20km/h in piano Per la partenza basta una spinta di 23 chili : si parte facilmente
Brinke Life Sport - salita 10 %
Sul tratto finale della salita di prova la pendenza diventa 13.5%; si sale in 1.a ad 11.1 km/h e ancora con 85W muscolari Per la ripartenza devo fare una annotazione: la spinta muscolare misurata è stata di 38kg, ma va applicata al pedale per circa mezzo giro; poi il motore comincia a spingere con vigore e lo sforzo è sceso a 16 kg Questo perchè il motore non eroga immediatamente tutta la sua coppia, ma parte dolcemente E, se in pianura è gradevole, in salita un pò penalizza
Brinke Life Sport – tratto salita al 13.5 %
Sul 17% si sale a 10.2 km/h ancora con sforzo contenuto: 90W ; anche la cadenza rimane a valori di elevato rendimento: 58 ped/min La ripartenza richiede 44 chili di spinta muscolare per il primo mezzo giro di pedale Anche su questa pendenza, che muscolarmente richiederebbe sforzi elevati, si sale agevolmente
Brinke Life Sport – tratto salita al 17%
E ho provato anche la pendenza del 20% che solitamente è oltre il limite per i motori hub Sono salito a 8.1 km/h : è una velocità ancora di accettabile rendimento per un hub ... e brucia i ciclisti muscolari Lo sforzo che ho dovuto impiegare è stato di 24 chili pari a 95W: se si ha un pò di fiato si può percorrere anche un lungo tratto senza ... ansimare La cadenza di pedalata cala ma rimane ad un valore ancora buono: 46 ped/min Con la LIFE possiamo affrontare anche pendenze di questo elevato valore !
Brinke Life Sport – tratto salita al 20%
Come prova finale l’ho portata sulla durissima rampa al 27% Sale agevolmente se già in velocità ma non riesce a ripartire per il ritardo nell’erogazione della coppia già descritto sopra
Brinke Life Sport - rampa al 27%
In definitiva, possiamo pianificare itinerari anche con pendenze molto impegnative, sicuri di poterle percorrere senza eccessivo sforzo
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” (“walk”) tramite il pulsante “-“ sulla pulsantiera a manubrio La velocità in piano si assesta sui 4km/h perciò entro i limiti del codice della strada e non obbliga ad un passo troppo veloce In salita spinge bene la bipa ma non arriva a “trascinarci”; anche su ostacoli è abbastanza potente ma non ... erculea
Brinke Life Sport - camminata assistita su 12%, su gradino e su 27%
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho eseguito tre prove di autonomia e la LIFE si è dimostrata parca nel consumo di corrente
prima, quella classica, l’ho eseguita con il livello massimo di assistenza (5) Trattandosi di una bipa con sensore di sforzo, ho dovuto applicare un pò più spinta sui pedali di quanto faccio La abitualmente: 75 W invece di 70 Ma, come abbiamo visto più sopra, la logica della centralina consente di viaggiare, quando in velocità, quasi come con un sistema a controllo della rotazione dei pedali; in effetti il maggior impegno muscolare rilevato è relativo alle fasi di partenza e ripresa piuttosto che alla marcia a velocità costante; aggiungo che, in presenza di leggere pendenze o di brezza contraria, si deve aumentare lo sforzo sui pedali per non perdere vistosamente velocità In queste condizioni di uso, ho viaggiato a 25.0 km/h in 7.a marcia; tale velocità si è mantenuta per quasi tutto l’arco della prova: molto positivo perchè avere cali di velocità durante il ritorno da giri lunghi, è psicologicamente fastidioso La percorrenza totale, con 10°C di temperatura ambiente, è stata di 57.4km; riportando il valore a 20°C, calcolo una autonomia di 66 km Il consumo elettrico corrisponde a circa a 6.2 Wh/km: valore buono considerando il basso impegno muscolare
Nella seconda prova ho utilizzato il livello 4 di assistenza e la 6.a marcia La velocità è stata di 23.0 km/h iniziali e si è rapidamente stabilizzata a 22.5 Lo sforzo muscolare richiesto è stato di 80W, con le considerazioni fatte prima Qui la percorrenza, con 17°C di temperatura, è salita a 85.2km, anche qui con un calo di velocità modesto e limitato all’ultima fase della scarica Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 89km (con un consumo di circa 4.6Wh/km)
E nella terza prova, fatta a livello di assistenza 3, ho viaggiato a 21.0 km/h (21.8 iniziali) in 6.a marcia Ulteriore piccolo aumento dello sforzo muscolare richiesto ... per convincere il sensore a far erogare potenza al motore: 85W; anche in questo caso lo sforzo rimane molto contenuto ma, se si fosse d’estate, un pò di sudore potrebbe comparire Con 12°C di temperatura ambiente, ho percorso 94.5km, ma per contenere il calo di velocità che in questa prova si è manifestato, al chilometro 54 son passato al livello 4, ottenendo così una autonomia tutta ben fruibile Normalizzando il risultato a 20°C si ricava una autonomia di 89 km, con un consumo elettrico di 3.9Wh/km
Sono tutti valori interessanti che consentono anche viaggi turistici
La Brinke è sempre attenta a fornire dati realistici e dichiara una autonomia massima di 80km (a livello 1): nelle mie prove confermo che tale percorrenza si può ottenere anche con temperature invernali e con velocità ancora buone
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è facile e gradevole per la possibilità di variare i livelli e per la facile regolazione della spinta del motore aumentando o diminuendo la spinta sui pedali La velocità minima in piano è di circa 9km/h
MARCIA SU FONDI STERRATI
Su sterrati leggeri il telaio assorbe bene e non è mai “ballerino”: si marcia in modo confortevole La frenata è stabile e i bloccaggi alla ruota posteriore sono progressivi Per far bloccare la ruota anteriore … bisogna davvero esagerare Sui sampietrini la marcia è sufficientemente confortevole
La breve corsa dell’ammo anteriore la rende inadatta a percorsi con buche profonde e forti sconnessioni Non è la bipa a cui si può chiedere di affrontare sterrati impegnativi
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo appena più pesante (21.5 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari Anche la lunghezza è come quella di una muscolare
Per il trasporto su scala, il punto di presa è comodo e in posizione equilibrata; si sente però il peso elevato (24kg con la batteria)
Brinke Life Sport - trasporto su scala
Il trasporto in treno è di conseguenza fattibile ma non consigliabile per un uso quotidiano; anche la generosa dimensione del manubrio crea qualche difficoltà negli angusti spazi dei nostri vagoni nazionali L’aggancio ai sostegni non presenta ostacoli
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta... al pelo ... girando completamente lo sterzo, ma il parafango posteriore va molto vicino alla fotocellula ed occorre prestare attenzione a sistemare la bipa in modo che non la oscuri
(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e oppone una debolissima resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo sensibile
Brinke Life Sport - scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) conferma tale scorrevolezza e indica una richiesta di appena 94W applicati ai pedali: buon valore che ci permette di tornare a casa senza sudare le classiche sette camicie se si dovesse restare a secco con la batteria, ma soprattutto consente di staccare l’assistenza in piano e proseguire praticamente come con una normale bici muscolare, aumentando l’autonomia complessiva
I rapporti del cambio consentono di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento
Ecco come si presenta senza batteria (vabbè è praticamente uguale)
IMPIANTO LUCI
Le luci sono alimentate dalla batteria principale (anche quando troppo scarica per alimentare il motore) Alla loro accensione, il cruscottino commuta in “modalità notturna” con la retroilluminazione più tenue per non disturbare la vista adattata al le condizioni di buio
Il fanale anteriore è un potente Spanninga Roxeo+ monoled, dal fascio largo e rettangolare (omologato) e dalla gradevole tonalità di colore non troppo bianca Ottimo per illuminare la strada anche in totale assenza di illuminazione pubblica
ecco il display in modalità notturna e la forma del fascio di luce anteriore
La luce posteriore è a led rossi con luce fissa e catadiottro incorporato Visibile bene sia posteriormente che di lato
L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la LIFE lateralmente con i fari: si nota bene la potenza della luce posteriore e la sua visibilità laterale, ma la “retroriflettenza” è limitata ai soli catadiottri nei raggi : sufficiente, ma non di più
ANTIFURTO
La LIFE non è dotata di antifurti meccanici di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria E’ possibile impedire l’avvio dell’assistenza tramite password, ma difficilmente il ladro è a conoscenza del fatto che non potrà rivendere la bipa funzionante; evita però che il ladro possa saltare in sella e scappare con l’assistenza attiva Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio per evitare che possa essere rubata caricandola su un mezzo
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
L’adozione del seggiolino bimbi (fornibile dalla stessa Brinke) non ha controindicazioni salvo il suo posizionamento più in alto per la presenza della batteria; da un lato rende la guida un pò meno agevole, ma dall’altro porta il nostro prezioso pargolo ancora più lontano dall’asfalto dove sono concentrati massimamente gli inquinanti Il telaio slooping consente, senza ridicole acrobazie, di salire e scendere di sella col seggiolino montato ma non è agevole come con i telai aperti
La Brinke dispone di un fornito catalogo di accessori applicabili fra cui borse a bisaccia e cesti
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
Tutte le Brinke sono certificate per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Le batterie sono anch’esse certificate Sul telaio sono riportate le norme di omologazione
La garanzia è di 2 anni sia sull’intera bipa che sulla batteria
I prezzi di listino, al momento del test, sono 1699 € per la bipa (ovviamente con batteria) e di 499 € per la batteria di ricambio
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La LIFE Sport è una bipa adatta ai viaggi turistici per la sua buona autonomia e per il poco sforzo muscolare richiesto a velocità di crociera
Ha una buona capacità di scalare perciò è adatta a città collinari (e montane) e a turismo anche in zone ondulate
In città è agile e molto scattante: si guida volentieri
La presenza del sensore di sforzo che consente una istintiva regolazione della spinta del motore, la rende ottima per fare escursioni con amici “muscolari”
Buona su sterrati leggeri ma non adatta a fuoristrada impegnativi
Buona come “tender” del camper (valutare però dimensioni e pesi); meno adatta ad un frequente trasporto in treno
Aggiungo che con due chili e mezzo di una seconda batteria alloggiata sul portapacchi, si possono programmare itinerari anche molto impegnativi in termini di lunghezza e di dislivello
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
alla brinke una tirata di orecchie: il prezzo poteva andare bene 4-5 aa fa (anche se io rimango estimatore degli hub per mille motivi).
Buon pomeriggio,
sono intenzionato a comprare al versione comfort, visto il tuo commento mi lasci un po' così. io la userei in condivisione con la mia compagna per commissioni in paese gita fuori porta e strade bianche. alternative a fronte dei 1400 attuali?