"L'Unione Europea mette i dazi (dal 30% all'80%) sulle bici elettriche importate dalla Cina. Il mercato Europeo mette a freno le importazioni di bici elettriche dalla Cina, introducendo pesanti dazi mirati ad annullare il vantaggio competitivo dei bassi costi della merce cinese. L’investigazione sulle bici elettriche importate dalla Cina, iniziata nell’Ottobre scorso e caldeggiata dall’ associazione europea dei fabbricanti di bici (EBMA), ha prodotto un primo risultato ufficiale. Il 19 Luglio 2018 è stato pubblicato il regolamento di esecuzione (EU) 2018/1012 dove vengono indicati i dazi antidumping provvisori da applicare a qualsiasi bicicletta elettrica di origine cinese. I dazi variano dal 21,8% fino ad un massimo dell’83,6%. Ai produttori cinesi che volontariamente si sono offerti di collaborare con la UE hanno assegnato un tasso del 37%. La commissione Europea si riserva di annunciare ulteriori provvedimenti od aggiustamenti delle tariffe a Settembre di quest’anno, dopo aver proceduto ad ulteriori investigazioni ed aver parlato con le varie parti coinvolte da questo provvedimento. Questa decisione è mirata a dare un’ulteriore spinta al settore manifatturiero europeo di bici elettriche, composto da 800 produttori che impiegano 900mila addetti. Con l’incremento di prezzo che colpirà le importazioni cinesi, ( 800mila unita’ importate nel 2017), il vantaggio della produzione Cinese si neutralizzerà, rendendo economicamente conveniente la produzione dentro ai confini europei. L’Italia ha un vantaggio dal punto di vista produttivo, avendo una lunga e rinomata tradizione di produttori di bici. Un settore che come molti altri ha avuto nel passato un brusco calo a seguito della rilocazione delle produzioni in Paesi con costi inferiori. Mentre il mercato di ciclomotori e motocicli e’ in calo, nel 2017 sono stati immatricolati 931mila veicoli (-9,5%), nel settore delle bici elettriche si registra un’impennata, trascinata dalla Germania, in cui sono state vendute 720mila unita’(+19%) nel solo 2017.
Perfetto, spero che questa tassa sia applicata anche alle bici prodotte in Cina con logo italiano e importate facendole passare per made in Italy...
Non vorrei che fossero colpiti solo coloro che acquistano una bici cinese come privati cittadini o anche tramite ditte di importazione o concessionari...
Sergiom1961
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Inserito il - 26/07/2018 : 19:18:37
Praticamente quasi tutte... Però se una bici "italiana" adesso costa 1500, con la tassa supera i 2000 e allora? Allora chi lo prende in quel posto è sempre l'utente finale...
Modificato da - Sergiom1961 in data 26/07/2018 19:22:44
Ottima iniziativa. Adesso mi aspetto che la mia azienda torni in Italia dalla Sovacchia e che mi riassuma al mio vecchio stipendio. Ah no... stipendi da terzo mondo e falso made in Italy di qualità a prezzi da primo mondo... vero? E non solo per le bipa ovviamente. Ma andate tutti beep beep beep!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Modificato da - @lby64 in data 26/07/2018 20:07:13
Temo che sia una buona notizia esclusivamene per gli imprenditori/costruttori (europei). Saranno liberi, non più pressati dall'aggressività commerciale orientale (come sappiamo tutti basata su salari che permettono ad una famiglia cinese di vivere più o meno come una famiglia europea degli anni '50) di far levitare i prezzi dei loro prodotti.
Sergiom1961
Utente Senior
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Inserito il - 26/07/2018 : 22:34:11
Ma la domanda è: le "fantomatiche" made in Italy che sappiamo tutti essere bici cinesi ma con brand italiano come verranno regolamentate?
Sergiom1961
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Inserito il - 26/07/2018 : 22:40:59
E poi, non c'è bici al mondo che non abbia componenti cinesi. Che caxxo significa made in EU? Assemblata in Europa con componenti cinesi? W la Bosch! Forse ne stavano vendendo poche...
Sono i soliti tedeschi furbissimi.... non fanno come noi che chiudiamo la stalla quando i buoi non ci sono più... da noi si è smesso da tempo di produrre, le ditte hanno chiuso o si sono trasformate in importatrici, loro quando si sono accorti che la bosch è in pericolo, si muovono prima, del resto si è capito ormai che l'Europa possimo sotituirla con Grande Germania Così addio diminuzioni dei prezzi e nessuno si rimetterà a produrre ormai... Se anche i nostri motori in kit avranno quei dazi di minimo il 37%, sai che botta! E le batterie che finalmente costavano poco...
Sono i soliti tedeschi furbissimi.... non fanno come noi che chiudiamo la stalla quando i buoi non ci sono più... da noi si è smesso da tempo di produrre, le ditte hanno chiuso o si sono trasformate in importatrici, loro quando si sono accorti che la bosch è in pericolo, si muovono prima, del resto si è capito ormai che l'Europa possimo sotituirla con Grande Germania Così addio diminuzioni dei prezzi e nessuno si rimetterà a produrre ormai... Se anche i nostri motori in kit avranno quei dazi di minimo il 37%, sai che botta! E le batterie che finalmente costavano poco...
Se la notizia è vera protegge anche la nostra industria e non solo quella tedesca. Noi abbiamo Askoll, Olieds, Polini bikeebike Piaggio Hillriser. Ne abbiamo troppi e troppo piccoli.
Se la notizia è vera protegge anche la nostra industria e non solo quella tedesca. Noi abbiamo Askoll, Olieds, Polini bikeebike Piaggio Hillriser. Ne abbiamo troppi e troppo piccoli.
Giusto. Infatti la notizia mi giunge direttamente poprio da BIKEE BIKE, nota industria italiana. In teoria, i nostri, non più rinchiusi nel fortino dall'invasione cinese, dovrebbero esser in grado di aumentare i volumi di produzione. E di conseguenza abbassare i prezzi. Voi cosa ne pensate? Qualcosa mi dice che le cose potrebbero andare in maniera diversa.
Modificato da - gizeta in data 27/07/2018 08:51:00
io non vorrei mai evocare periodi storici disastrosi, ma l'italia avrebbe bisogno di un po di sana autarchia stimolata dal governo, senza che Bruxelles rompa ad ogni minima iniziativa.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
I calzini che acquisto presso una nota catena di articoli sportivi vengono prdotti in Turchia, ma per evitare i dazi vengono fatti transitare dal Brasile e poi dalla Francia...
Per non pagare una gabella si inquina mezzo mondo, e comunque come vedete la si evita!!!
Ma la domanda è: le "fantomatiche" made in Italy che sappiamo tutti essere bici cinesi ma con brand italiano come verranno regolamentate?
come per tutto il resto del 'made in Italy'. Una famosissima stella del made in Italy mi hanno detto che produce gli occhiali in Cina, arrivano smontati, qui attaccano le stanghette ed i naselli, e diventano prodotti in Italia.
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
io non vorrei mai evocare periodi storici disastrosi, ma l'italia avrebbe bisogno di un po di sana autarchia stimolata dal governo, senza che Bruxelles rompa ad ogni minima iniziativa.
Giusto,e vale per tanti prodotti Non so se attualmente siamo in grado di produrre uno smartphone con software relativo. Le telecomunicazioni sono anche settori strategici.
Questo sembra cinese ma essendo un fai da té "non ha dazzi"
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
cosa ne pensi Miura? potrei usare questo kit per la mia MTB che hai visto appesa in garage?
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Se la notizia è vera protegge anche la nostra industria e non solo quella tedesca. Noi abbiamo Askoll, Olieds, Polini bikeebike Piaggio Hillriser. Ne abbiamo troppi e troppo piccoli.
Giusto. Infatti la notizia mi giunge direttamente poprio da BIKEE BIKE, nota industria italiana. In teoria, i nostri, non più rinchiusi nel fortino dall'invasione cinese, dovrebbero esser in grado di aumentare i volumi di produzione. E di conseguenza abbassare i prezzi. Voi cosa ne pensate? Qualcosa mi dice che le cose potrebbero andare in maniera diversa.
a parte gli scherzi, mi auguro che tutto questo serva a favorire l'industria italiana ed europea con la conseguenza della qualità costruttiva. E mettiamoci pure l'assistenza su pezzi di ricambio e bici, se si dovesse rompere la Milano dovrei fare una bella trafila ( contatta Leoncycle, cerca un biciaio e mettersi d'accordo, sempre se accetta di aggiustarla, far aggiustare la bipa, mandare la fattura a Leoncycle etc etc etc ).
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Modificato da - RobiBobo55 in data 27/07/2018 18:15:50
Tutto questo serve perchè evidentemente vendono poche bici prodotte in Europa. Penso che il problema riguardi principalmente bosch ma mettiamo ci dentro anche polini, brose ecc.. Il problema però non si risolve con i dazi ma facendo calare i prezzi di un prodotto che, secondo me, vogliono vendere a un prezzo troppo alto. In questo modo eliminano slealmente la concorrenza. Fatemi capire, la globalizzazione va bene a tutti solo quando se la prende in quel posto il consumatore finale? Troppo comodo così! Iniziassero a dire a Bosch di calare i prezzi se vogliono vendere le bici. Comprare una e-bike bosch non vuol dire solo pagarla uno sterminio, ma anche essere legati a loro mani e piedi: le batterie non si ricellano e il sistema è super chiuso, quando un giorno non ci saranno più i ricambi quelle bici saranno da buttare!
Non credo che i dazi servano a qualcosa. La Cina è ormai troppo forte e detiene gran parte del debito pubblico di numerosi stati mondiali compreso quello degli USA. Sa bene come difendersi da tali imposizioni. INoltre il dazio si proietterebbe sul costo della merce e quindi sull'utente finale. Piuttosto basterebbe chiedere garanzie rispetto al dumping. Garanzie sull’uso corretto degli strumenti produttivi dal punto di vista sanitario, sulla tutela dei diritti dei minori troppo spesso utilizzati nel lavoro, e sui diritti delle persone.
Modificato da - Sebastian in data 31/07/2018 10:30:20
Magari sono io che cerco male ma non ho trovato nessun articolo su dazi riguardanti le bici elettriche. Io sono fermo a maggio e cioè a quando era stato imposto un obbligo di registrazione delle bici importate con possibili dazi anche retroattivi. Si tratta comunque di dazi antidumping per supposti aiuti dello stato cinese.