La BiPA (BIcicletta a Pedalata Assistita) presa in esame è un modello che sta riscuotendo molto successo fra i lettori di Jobike: alcuni l’hanno già comprata e ne sono assai soddisfatti Il prezzo molto invitante e le dotazioni notevoli giustificano questo interesse
Questa volta non è stato il produttore/importatore a fornirmela, bensì un appassionato iscritto al Forum: RobiBobo55 Me l’ha gentilmente prestata per le due settimane necessarie al test in cui ho percorso circa 340km (e gli ho portato a scarica completa due volte la batteria) Lo ringrazio calorosamente a nome mio e di tutti
Questo modello è commercializzato dalla LeonCycle di Hannover (Germania)
Questa ditta ha fondato un nuovo marchio dedicato alle bici elettriche :
la NCM
sul loro sito www.NCMBIKE.com spiegano la loro posizione industriale
In pratica fanno la progettazione e l’assistenza in Germania e la produzione in Cina In Italia non hanno ad oggi una rete di vendita per cui ci si deve rivolgere ad Amazon per un eventuale acquisto
Il modello in esame si chiama
MILANO
Quando l’autonomia supera i 70km, porto la bipa sotto test sul lago di Garda per fotografarla ed eccola qui a Peschiera (così vi ho già svelato che di autonomia ne ha un bel pò)
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Il telaio è robusto ma non granitico; consente un buon confort di marcia con la sua leggera elasticità ed è coadiuvato bene dall’ammo anteriore (che funziona bene) e da quello sul cannotto sella (che altrettanto fa bene il suo dovere) Integra parzialmente la batteria nel tubo obliquo in una struttura ad “L” rinforzata; lo scavalco è basso ma non troppo largo Il peso è di 26.8 kg con la batteria; è un pò elevato ma bisogna considerare che la batteria, di alta capacità, pesa 4.17kg
La posizione in sella è “intermedia” ; il manubrio ha la pipa a regolazione rapida che consente di variarne l’altezza con molta facilità e senza attrezzi, anche durante i viaggi Il manubrio ha una piega morbida e manopole larghe: adatto a molte ore in sella
Il cambio è un preciso Shimano Altus a deragliatore con 7 rapporti e comando a doppia levetta Il range ha una discreta estensione ma i rapporti sono un pò lunghi: vanno da 3.45 a 6.90m A 25 km/h la cadenza di pedalata è di 60 ped/min in 7.a La potenza del motore, però, non fa rimpiangere rapporti più corti in salita
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate I pesi sono bilanciati e la guidabilità risulta ottima; il telaio è ben “legato” e non presenta svirgolamenti o instabilità e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione
I pneumatici (da 26” x 1.75” ) sono degli ottimi Schwalbe Marathon con una scolpitura “da asfalto” e fascia interna antiforatura; sono dotati di valvola Shrader cioè quella “automobilistica” Sono pneumatici “e-bike ready” cioè adatti anche alla categoria delle bici elettriche da 40km/h (non omologabili in Italia) e sono perciò adatti a velocità fino a 50km/h
Il cavalletto è un robusto monopiede; stabile anche quando si carica un bimbo sul suo seggiolino; non consente la rotazione completa dei pedali
Il portapacchi posteriore è robusto : 25kg omologati Poggia per un bel tratto su uno dei tubi del telaio garantendo robustezza e stabilità
La componentistica è di buon livello e anche qualcosa di più; la cura nell’assemblaggio è ottima e ne deriva un aspetto curato anche nei dettagli; tale attenzione è testimoniata ad esempio dalla fornitura di serie di un kit di attrezzi
I freni sono a disco Tektro con comando meccanico; l’anteriore è da 180 e il posteriore da 160 millimetri Ben modulabili, non si affaticano nell’uso prolungato in discesa Da 25km/h si è fermata in 4.02 metri: non è un valore da primato, ma gli impianti a disco non brillano nella frenata di emergenza C’è un solo switch di cut-off dell’assistenza, montato sulla leva del freno anteriore; nella pratica questa “singolarità” non ha mai evidenziato problemi
La Milano è una delle poche bici elettriche che abbiano la centralina montata esternamente Forse la linea della bipa non ne guadagna, ma l’efficace raffreddamento e la facilità di sostituzione sono pregi indiscutibili E per una “scalatrice” come questa il raffreddamento è una cosa importante
La batteria è al Litio semiintegrata nel telaio, secondo una tendenza che si sta rapidamente diffondendo E’ a 48 volt e la sua capacità è elevata: 13Ah 624Wh Si estrae e si inserisce molto facilmente E’ dotata di una presa USB utilizzabile anche a batteria estratta
I comandi elettrici sono concentrati in un cruscottino posto sulla sinistra del manubrio e consistono in un display a cristalli liquidi retroilluminato e da tre pulsanti Il display è ben leggibile sia al sole che di notte e fornisce un elevato numero di informazioni; interessante la presenza di una barra che indica la potenza inviata al motore La relativa pulsantiera è facilmente azionabile: i pulsanti sono “a tiro di pollice “ e utilizzabili anche usando i guanti
La motorizzazione è di tipo “hub” con il motore montato sull’asse della ruota posteriore Il motore è marcato DasKit ma lo stesso Costruttore rivela che è un (collaudatissimo e robusto) Bafang Essendo alimentato a 48V, garantisce un funzionamento ideale anche a velocità molto basse, tipiche dei percorsi in salita In marcia ha una leggera rumorosità: forse adotta robusti ingranaggi metallici
Il cablaggio è ordinato e ben nascosto; anche il rilevatore PAS è di tipo chiuso ed ha una piccola dimensione
La logica di funzionamento è del tipo a controllo della rotazione dei pedali, senza modulazione in base alla cadenza Sono disponibili 6 livelli più lo “zero” e il walk/soft-start I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra 13 e 26 km/h , velocità a cui interviene il cut-off tachimetrico E’ possibile la marcia a “pedalata simbolica”
In un menù accessibile tramite password, c’è la possibilità di modificare la corrente massima che va al motore a circa 10-12-14A La velocità massima in piano rimane uguale con ciascun “modo” ma cambia sensibilmente la coppia in salita Nelle prove di autonomia ho rilevato che il cambiamento di questo parametro è poco influente Limitare la corrente massima ha un rilevabile effetto sulla durata complessiva della batteria E’ bene tenere conto di tutte e tre queste considerazioni per decidere quale settaggio impostare
La logica di funzionamento è del tipo a controllo della rotazione dei pedali L’avvio avviene dopo 90 gradi di rotazione , pari a 80 centimetri in prima marcia: nelle ripartenze si deve spingere per metterla in moto; c’è però il “soft-start” con cui si azzera la fatica, però la partenza è lenta La spinta del motore poi diventa subito vigorosa: 10.51” per percorrere i primi 50 metri da fermo con il settaggio a valore 3 In definitiva si è dimostrata potente ma non troppo scattante
Ci si muove comunque bene nel traffico e la bipa è agile nei cambi di direzione; i 6 livelli di assistenza consentono di dosare facilmente la velocità per adattarla alle condizioni del traffico
La marcia in coppia non è troppo agevole perchè la centralina non consente di adeguare finemente la propria velocità a quella del compagno/a di viaggio
In salita si è dimostrata veramente ottima ! Supera il cavalcavia al 4% a quasi 26km/h con pedalata simbolica e sale sul 10% alla fulminea velocità di 20.5km/h applicando ai pedali solo il peso della gamba e in 4.a marcia Ha superato il durissimo tratto al 20% a ben 10. 7km/h con uno sforzo limitatissimo sui pedali (circa 17chili); la ripartenza, che abbiamo visto non immediata, ha richiesto una spinta di 50 kg: si deve gravare praticamente con tutto il proprio peso sui pedali Sulla ripidissima rampa al 27% sale disinvoltamente e con sforzo minimo se già avviata; non riesce a ripartire per il ritardo nell’avviamento e per la non eccessiva potenza del soft-start
La “camminata assistita” è potente abbastanza da farci superare cordoli o gradini bassi e consente di far salire la bipa sul 27% senza doverla spingere
La batteria, da ben 624 Wh, consente autonomie lunghe E questa bipa si è rivelata anche veloce nella marcia in piano: 26.5km/h limitati elettronicamente A livello 6 (massimo) set 3, si percorrono - a 20°C di temperatura ambiente – 88km marciando a 26.5km/h per tutto l’arco della prova e con uno sforzo applicato ai pedali di 70W Ho provato anche a livello 5 con il set a 1 Sempre a 20°C si ottiene una autonomia di 102 km tutti a 23.7km/h ed ancora con il consueti 70W sui pedali Ho verificato che il valore di set interno non provoca variazioni rilevabili nell’autonomia e nemmeno sulla velocità massima raggiungibile in piano
Come già detto, telaio e ammo rendono la Milano confortevole anche sugli sterrati leggeri I 6 livelli di assistenza consentono di trovare il giusto valore, anche se è una regolazione “grossolana” La guidabilità è ottimale e la buona modulabilità dei freni consente di rallentare o fermarsi senza sbandamenti anche sulla ghiaia Le ciclabili sterrate, anche se il fondo è malandato, sono assolutamente alla sua portata Meglio invece evitare percorsi molto accidentati
In auto si trasporta come una normale muscolare, ma più pesante (22.6 kg senza batteria); Trasportarla sulle scale è agevole per il comodo punto di presa; la bipa, quando ha la batteria a bordo, è un pò sbilanciata in avanti ma non in modo fastidioso Quel che si sente è il peso con quei 4 chili abbondanti di batteria ! Il trasporto in treno è di conseguenza riservato a chi ha una pò di prestanza fisica
Senza assistenza elettrica è scorrevole ma non troppo: penso che i pneumatici da e-bike non siano il massimo per ridurre lo sforzo a bassa velocità; anche i rapporti del cambio, tutti un pò lunghi, non sono adatti se stiamo viaggiando solo muscolarmente e incontriamo una salita
La luce anteriore è potente e rischiara bene la strada anche in totale assenza di illuminazione pubblica; è alimentata dalla batteria principale La luce posteriore è luminosa e ben visibile anche di lato; si alimenta tramite una coppia di batterie AAA anche di tipo ricaricabile
Non ci sono antifurti di serie; è presente la bulinatura del numero del telaio
La NCM Milano è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 1anno
Il prezzo, al momento dell’acquisto da parte di RobiBobo, è stato di 1099€ compresa la spedizione Ma sembra che stia aumentando: forse era una campagna di lancio per far conoscere questo nuovo marchio In Italia non è presente una rete di vendita e ci si deve rivolgere all’acquisto online tramite Amazon
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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto a doppio tubo, completamente in alluminio, di buona solidità Integra parzialmente la batteria nel tubo obliquo in una struttura ad “L” rinforzata
Il telaio è robusto ma non granitico; consente un buon confort di marcia con la sua leggera elasticità ed è coadiuvato bene dall’ammo anteriore (che funziona bene) e da quello sul cannotto sella (che altrettanto fa bene il suo dovere)
Lo scavalco è basso ma non troppo largo: è comunque agevole salire e scendere anche con bagagli sul portapacchi o col seggiolino per bimbi
Il peso senza batteria è di 22.6kg ; la (capace) batteria pesa 4.17kg ed il peso complessivo risulta perciò 26.8kg Ammortizzatori, manubrio a regolazione rapida, parafanghi e accessori, batteria generosa e solidità generale giustificano tale peso un pò elevato; anche la soluzione a batteria semintegrata porta un leggero aggravio nei pesi
La sella è di tipo “unisex” imbottita e con scavo centrale ed è il modello Freeway della SR
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido Il diametro del cannotto è 27.2 mm Il cannotto è dotato di ammortizzatore coassiale che funziona correttamente
La posizione in sella può essere a busto verticale o leggermente inclinato in avanti
Il manubrio è largo e ha una leggera curvatura da bici turistica; le manopole hanno l’appoggio largo Entrambe queste caratteristiche favoriscono la comodità sui lunghi percorsi
Il manubrio è dotato di regolazione rapida della posizione (Promax): assai comodo se la bipa viene utilizzata da più persone, ma utile in caso si voglia cambiare la posizione in sella durante un itinerario (sia per “riposarsi” sia per adattare la propria posizione alla salita o alla discesa)
La serie sterzo è di tipo “integrata” ed ha una elevata solidità La regolazione dell’altezza avviene a spessori perciò ha una piccola escursione; si deve agire sull’inclinazione della pipa per trovare la posizione più adatta
L’ammo anteriore è un robusto Nex della Suntour
è regolabile (le manopoline sono sotto ai due coperchietti)
E’ risultato robusto e privo di giochi o flessioni: la guida rimane sempre precisa anche sullo sconnesso
Il cambio è un preciso Shimano Altus a deragliatore con 7 rapporti e comando a doppia levetta; dopo una leggera taratura inziale, non ha mai “sbagliato un colpo”
Gli innesti sono precisi e facili in entrambe le direzioni e non mi ha mai dato problemi anche in cambiate un pò ruvide Si aziona con due levette (sempre Shimano) molto comode e a portata di dita Si possono scalare anche due rapporti per volta L’indicatore della marcia inserita è piuttosto piccolino e visibile solo di giorno
Il range dei rapporti è corretto ed ha una buona estensione A 26.6 km/h (la velocità massima di questo modello) la cadenza di pedalata è di 64 ped/min in 7.a: ottima per ogni tipo di “gamba” In salita, a 50 pedalate al minuto, si marcia in a10.36 km/h in 1.a : valore un pò elevato ma perfettamente centrato per la potente motorizzazione di cui è dotata; vedremo che anche su salite molto ripide la cadenza di pedalata non scende mai a valori di basso rendimento muscolare
Essendo la Milano dotata di motore hub, durante i cambi di marcia in salita il motore ci “assiste” vigorosamente consentendoci cambiate morbide senza che la bipa perda velocità (al contrario delle motorizzazioni centrali)
Lo smontaggio della ruota anteriore è di tipo rapido
La ruota posteriore si smonta con l’ausilio di una chiave da 19mm e richiede il distacco del connettore del motore
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate; l’ho testata fino a 47km/h senza alcun problema Non ho potuto provare velocità ancora più elevate per via del forte vento che ho incontrato nella prova I pesi sono bilanciati e la guidabilità risulta ottima; il telaio è ben “legato” e non presenta svirgolamenti o instabilità e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione
La marcia senza mani è stabile ma non troppo guidabile: bisogna tenersi col busto molto indietro per manovrare bene Ma questa prova non è per vedere quanto sia facile andare senza mani (manovra sempre sconsigliata): serve soltanto ad evidenziare la stabilità della ciclistica, che è risultata ottima
I pneumatici (da 26” x 1.75” ) sono degli ottimi Schwalbe Marathon con una scolpitura “da asfalto” e fascia interna antiforatura
La valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
Sono pneumatici “e-bike ready” cioè adatti anche alla categoria delle bici elettriche da 40km/h (non omologabili in Italia) e sono perciò adatti a velocità fino a 50km/h
Il cavalletto è un robusto monopiede; stabile anche quando si carica un bimbo sul suo seggiolino; non consente la rotazione completa dei pedali
Il portapacchi posteriore è robusto : 25kg omologati Poggia per un bel tratto su uno dei tubi del telaio garantendo robustezza e stabilità
La sua lunghezza consente carichi anche voluminosi Per l’adozione di un seggiolino per bimbi, bisogna verificare che esso sia compatibile con i 145mm di larghezza del portapacchi
I pedali sono in lega e con i piolini (fissi) da MTB : il grip è elevato e la comodità è ottima per la elevata superficie; ci sono i catadiottri regolamentari
La corona è dotata di protezione per evitare di sporcare i pantaloni e soprattutto evitare che vengano agganciati dal cinematismo
La componentistica è di buon livello e anche qualcosa di più; la cura nell’assemblaggio è ottima e ne deriva un aspetto curato anche nei dettagli C’è anche una gradevole attenzione da parte della NCM nei confronti dell’utente, testimoniata ad esempio dalla fornitura di un kit di attrezzi insieme alla bipa
A questo punto del test parlo anche del campanello: c’è ed è integrato nella manopola del freno L’esemplare di RobiBobo deve avere però qualche piccolo problemino perchè non è risultato “squillante” come è di solito questo modello
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono a disco Tektro con comando meccanico Il disco anteriore è da 180mm : dimensione generosa che garantisce frenate potenti ed efficacia che non si dissolve nelle discese lunghe
Il freno posteriore (comandato dalla leva freno destra) è da 160mm: giustamente inferiore a quello davanti
Le leve sono robuste e morbide da azionare
lo switch di cut-off dell’alimentazione del motore è presente solo sulla leva sinistra (quella del freno anteriore): soluzione penso dettata dalla maggior semplicità e pulizia nel cablaggio perchè il cavetto di tale switch entra subito nel cruscottino Nella foto si vede lo switch che è quello con l’etichetta gialla ... sovraesposta
Nell’uso pratico non ci si accorge di questa “singolarità” perchè nelle frenate si usa sempre il freno anteriore; anzi in qualche occasione mi è servito avere un solo switch per rallentare la marcia senza staccare l’assistenza ed averla subito pronta al riattacco (vabbè ho fatto lo “sborone” perchè in realtà non sono così professionale nella guida)
La frenata è buona e molto ben modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4,02m: i freni a disco meccanici non eccellono nelle frenate di emergenza ma si prendono la loro rivincita nelle frenate prolungate E’ comunque un valore buono soprattutto perchè accompagnato da una ottima stabilità: si blocca la ruota posteriore ma non c’è alcuna tendenza al ribaltamento in avanti né intraversamenti della bipa Per avere una frenata ancora più pronta si potrebbe pensare di utilizzare delle pastiglie più morbide ... ma attenzione che poi si consumano in fretta
NCM Milano - frenata
In discesa la frenata è potente e ben modulabile; si blocca il posteriore ma anche in queste condizioni non si manifesta alcuna tendenza al ribaltamento: ottima cosa anche per chi non è particolarmente abile nella guida E, sempre in discesa, ho verificato la notevole resistenza di questo impianto nell’uso intenso e prolungato
Passiamo ora alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
La Milano è una delle poche bici elettriche che abbiano la centralina montata esternamente Forse la linea della bipa non ne guadagna, ma l’efficace raffreddamento e la facilità di sostituzione sono pregi indiscutibili E per una “scalatrice” come questa, che potrebbe essere usata su salite lunghe e ripide in cui la velocità dell’aria è limitata, è un pregio molto importante
Tale centralina è alloggiata nella parte bassa del tubo obliquo
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti di inutilizzo
BATTERIA
La NCM Milano è alimentata da una batteria al Litio semiintegrata nel telaio, secondo una tendenza che si sta rapidamente diffondendo
La sua capacità è decisamente elevata: 13Ah a 48V cioè 624Wh
Il suo peso è adeguato alla elevata capacità : 4.17kg
Faccio una nota: la batteria in origine ha l’involucro nero, ma è stata migliorata esteticamente dal proprietario che l’ha rivestita con una pellicola adesiva
E’ alloggiata nella struttura del tubo obliquo del telaio e ne completa la forma a “L” (vedi più sopra nel paragrafo “ciclistica”) La posizione è ottimale per abbassare il baricentro e per tenerlo centrato : ne guadagna la manovrabilità
L’estraibilità è molto facile: si sgancia il blocco con la chiave (che funge perciò da antifurto per la batteria stessa) e si fa ruotare lateralmente la batteria; per il reinserimento non occorre nemmeno la chiave ma entra “a scatto” E’ una manovra assai facile sia nell’estrazione che nel reinserimento
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
La sua forma è stretta ed allungata: si trasporta molto facilmente sottobraccio ma, per la sua lunghezza, è un pò più difficile alloggiare una eventuale seconda batteria sul portapacchi o nello zaino
La chiave di bloccaggio non ha alcuna funzione elettrica ed è ubicata sulla parte fissa del telaio Nella foto si vedono anche i contatti sul telaio
Sulla batteria è presente un indicatore dello stato di carica a led attivabile da pulsante (assai utile a batteria estratta) L’indicazione è fornita dalla consueta fila di led
Non ci sono interruttori perciò i contatti rimangono sempre sotto tensione Sono però ben incassati nel connettore e non facilmente “toccabili”, però se si ripone la batteria insieme ad altre cose (in valigia o nello zaino) è bene prestare attenzione ad eventuali oggetti conduttori posti nelle vicinanze
Come si vede, è presente una presa USB che consente di tenere carico lo smartphone o il navigatore alloggiati sul manubrio L’ho testata a 800mA senza problemi E’ altresì possibile utilizzare la batteria come enorme “power-bank” quando è smontata dalla bipa
A batteria troppo scarica per alimentare il motore, è ancora possibile utilizzarla per tenere acceso il fanale anteriore e la presa USB Funzionano entrambi anche a centralina spenta
All’estremità inferiore è presente il connettore di ricarica, facilmente accessibile anche a batteria montata Esso è protetto da pioggia e polvere mediante un tappo di plastica morbida
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo Pesa 630 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A (ma a 48V) e ricarica la batteria completamente scarica in 7 ore esatte : è un tempo piuttosto lungo ma garantisce di non stressare la batteria e ne allunga la durata Il caricabatteria ha dimensioni contenute e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’, classicamente, dotato di un led rosso che segnala quando è collegato alla rete e di un secondo led che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
I comandi della Milano sono concentrati in un cruscottino posto sulla sinistra del manubrio e consistono in un display a cristalli liquidi retroilluminato e da tre pulsanti
Il display è ben leggibile e fornisce i dati di velocità, livello di assistenza, carica della batteria e riporta l’utile indicazione della potenza assorbita dal motore; indica anche i dati di viaggio La relativa pulsantiera è facilmente azionabile: i pulsanti sono “a tiro di pollice “, abbastanza rilevati e ben separati; si possono utilizzare anche indossando i guanti
La sua visibilità notturna è ottima
L’odometro (e di conseguenza il tachimetro) è preciso L’indicazione del tempo trascorso comprende, stranamente, anche le soste a centralina accesa (al contrario di quanto fanno i ciclocomputer che indicano solo il tempo di marcia effettiva) Ho rilevato un piccolo bug: quando si spegne la centralina per il suo time-out o per intervento del BMS, si azzera l’indicazione della velocità massima
MOTORE
La motorizzazione è di tipo “hub” con il motore montato sull’asse della ruota posteriore
Il motore è marcato DasKit ma lo stesso Costruttore rivela che è un (collaudatissimo e robusto) Bafang Essendo alimentato a 48V, garantisce un funzionamento ideale anche a velocità molto basse, tipiche dei percorsi in salita
E’ potente ed ha una leggera rumorosità Mi fa pensare che abbia robusti ingranaggi metallici che ne garantiscono una buona durata nonostante gli elevati valori di coppia che è in grado di sviluppare Il rumore, comunque, non aumenta quando il motore è sotto sforzo
NCM Milano - rumore in marcia
CABLAGGI
L’attenzione e la cura nella realizzazione dei cablaggi è diventa una regola per le bipa E la Milano non fa eccezione: pochi cavi, connettori per tutti i dispositivi, percorso più possibile all’interno del telaio
Ecco la zona del manubrio
I cavi entrano rapidamente nel telaio
Anche nella parte inferiore il cablaggio è ridotto al minimo possibile
Il sensore PAS, che controlla la rotazione dei pedali, è piccolo e non a vista
Il motore è dotato di connettore, indispensabile per uno smontaggio semplice della ruota posteriore
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La logica di funzionamento è del tipo a controllo della rotazione dei pedali Non è presente alcuna modulazione della potenza in base alla velocità di rotazione dei pedali La centralina eroga potenza al motore in presenza della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 6 disponibili C’è poi il livello 0 che stacca del tutto l’assistenza ma mantiene attivo il display C’è anche la modalità “camminata assistita” / “soft-start”
Nel menù di configurazione, accessibile tramite password, c’è la possibilità di modificare un parametro che limita la corrente massima che va al motore su tre differenti livelli I valori selezionabili, chiamati semplicemente 1 2 e 3, corrispondono a una corrente massima di circa 10 – 12 – 14 A La velocità massima in piano rimane uguale con ciascun “modo” ma cambia sensibilmente la coppia in salita Nelle prove di autonomia ho rilevato che il cambiamento di questo parametro è poco influente Limitare la corrente massima ha un rilevabile effetto sulla durata complessiva della batteria E’ bene tenere conto di tutte e tre queste considerazioni per decidere quale settaggio impostare
I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra 13 e 26 km/h , velocità a cui interviene il cut-off tachimetrico Questi sono i valori di velocità ai vari livelli
Si può vedere che la differenza fra le velocità a vuoto e su strada è modesta: aumentando la spinta sui pedali, la velocità cresce poco perciò, in piano, si è portati ad esercitare un contributo fisico basso; diciamo che si ha “poca soddisfazione” nel pedalare con più vigore perchè non si sente l’aumento di velocità (si vede solo l’accorciarsi della barra della potenza del motore sul display)
Velocità minima: su strada piana non si riesce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di13 km/h
E’ possibile la marcia a “pedalata simbolica” cioè anche solo facendo girare lentamente i pedali (giusto per mantenere attivo il controllo di rotazione)
Ecco il filmato dell’avvio e stop dell’assistenza a ruota sollevata
NCM Milano - avvio assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna soltanto accendere la centralina e iniziare a pedalare
L’avvio avviene dopo 90 gradi di rotazione , pari a 80 centimetri in prima marcia Non è prontissima: nelle ripartenze si deve spingere per metterla in moto C’è però il “soft-start” che consente di avviare la bipa a carico completo del motore : non si fa fatica però la partenza è lenta La spinta del motore poi diventa subito vigorosa e lo si può valutare dai risultati ottenuti nella prova di accelerazione Ecco il filmato relativo
NCM Milano - avvio assistenza su strada
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di un secondo: valore tipico per questo tipo di gestione dell’assistenza Azionando il freno anteriore (leva di sinistra) l’assistenza si interrompe immediatamente
C’è da notare un funzionamento particolare della centralina: quando si riattacca la pedalata dopo un rallentamento, la velocità si porta oltre il valore di cut-off per qualche secondo per poi tornare gradualmente al valore “normale” Questo funzionamento sembra bizzarro ed in effetti in pianura un pò lo è, ma è un “effetto collaterale” di una utile funzionalità per affrontare le salite Infatti succede questo: si sta viaggiando in piano alla propria velocità, inizia una salita, la velocità (se non aumentiamo la spinta sui pedali) decresce, la centralina se ne accorge e “pompa” molta energia verso il motore consentendoci il tempo di adeguare la spinta sui pedali senza cali nell’andatura Anche nei rilanci dopo un rallentamento può essere utile per riportarci prontamente alla velocità iniziale
C’è anche un altra caratteristica: dopo una discesa, il riattacco è lento perchè la velocità deve scendere decisamente sotto a quella relativa al livello di assistenza impiegato perchè la centralina dia nuovamente potenza al motore Poi si attiva la logica sopra descritta che ci porta rapidamente in velocità Ho sperimentato che è un pò fastidioso nei percorsi con continui saliscendi
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è breve: 10.51” e la velocità di uscita è stata di 25.9km/h ma stava ancora salendo per la logica della “ipervelocità” in accelerazione (questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica)
E’ un ottimo valore considerando il tratto iniziale non particolarmente vigoroso
NEL TRAFFICO
Come già detto, la spinta iniziale del motore è tranquilla, ma presto si tramuta in vigorosa consentendo buone accelerazioni Ecco: la definizione che darei è una motorizzazione potente ma non scattante Ci si muove comunque bene nel traffico e la bipa è agile nei cambi di direzione Si può dosare facilmente la velocità per adattarla alle condizioni del traffico
Il confort di marcia è buono: il telaio ha la giusta elasticitàe gli ammo anteriore e di sella fanno bene il loro lavoro Anche la gommatura di elevata sezione porta il suo contributo al confort
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
In salita, la NCM Milano si è dimostrata veramente ottima !
Ecco la tabella con gli sforzi necessari sulle varie pendenze
La partenza in piano può avvenire anche a sforzo nullo utilizzando il soft-start che porta la bipa fino a poco più di 4km/h; poi, rilasciando il pulsante, inizia il funzionamento assistito che ci porta rapidamente alla velocità selezionata
Nelle partenze in salita l’avvio dell’assistenza dopo un quarto di giro di pedale penalizza un pò: in pratica si deve avviare la bipa “a muscoli” Per diminuire sensibilmente questo sforzo, viene in aiuto il soft-start che fa iniziare la spinta del motore già a zero giri Per sfruttarlo correttamente bisogna lasciarlo lavorare per qualche secondo in modo che la velocità della pedalata raggiunga quel minimo necessario per mantenere attivo il sensore di rotazione; purtroppo così facendo la partenza risulta lenta I valori di sforzo per la ripartenza in salita riportati nella tabella precedente, sono misurati con l’ausilio del soft-start
Il cavalcavia al 4% viene superato ... fulmineamente ... a 25.9 km/h anche a “pedalata simbolica” La ripartenza richiede una pressione sui pedali esigua (18kg in 5.a)
NCM Milano - cavalcavia 4 %
La salita al 10% si supera a 20.5km/h , in 4.a marcia e col solo peso della gamba applicato ai pedali, cioè lo sforzo che esercito normalmente in piano nelle prove di autonomia La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 18kg (in 1.a) NCM Milano - salita 10 %
Sul tratto al 13.5% si sale in 4.a a 18.2 km/h ancora con il solo peso della gamba La ripartenza richiede 30kg (il soft-start ha raggiunto il suo limite!)
NCM Milano - salita al 13.5 %
Sul 17% occorre spingere sui pedali con 15kg e si sale a 14.9km/h: i ciclisti amatoriali sono “sverniciati” ! La spinta per ripartire sale a 41kg: comincia a richiedere un pò di impegno ma, come si vede, sono partito senza problemi guidando con una sola mano e filmando con l’altra
NCM Milano - salita al 17%
Ha superato il durissimo tratto al 20% a ben 10. 7km/h con uno sforzo limitatissimo sui pedali (circa 17chili); la ripartenza, che abbiamo visto non immediata, ha richiesto una spinta di 50 kg : si deve gravare praticamente con tutto il proprio peso sui pedali
NCM Milano - salita al 20%
Sulla ripidissima rampa al 27% sale disinvoltamente e con sforzo minimo se già avviata; non riesce a ripartire per il ritardo nell’avviamento e per la non eccessiva potenza del soft-start
NCM Milano - rampa al 27%
Faccio una considerazione generale: questi motori hub ad alta coppia (tipicamente alimentati a 48 volt) consentono di andare in salita generalmente più veloci e con meno sforzo dei motori centrali a sensore di sforzo anche a pendenze del 20%; oltre questo limite i centrali (se opportunamente rapportati) prendono il sopravvento Con gli hub tradizionali a 36 volt il “punto di pareggio” è nettamente più in basso: intorno al 10-14% di pendenza, a seconda dei modelli
Parliamo dell’effetto sulle salite del parametro modificabile sotto password
Abbiamo detto che, cambiando tale valore, si cambia solo la corrente massima che il motore assorbe allo spunto, tutto il resto del funzionamento rimane invariato La differenza si notagià nella prova strumentale di accelerazione dove si passa da 10.51 a 10.77 secondi per percorrere i primi 50 metri: inavvertibile stando in sella se non si fa un confronto diretto
Si sente molto di più la differenza quando si va in salita: il motore diventa più brillante e potente se usiamo il set 3 Qui ho estratto i fotogrammi dai due filmati fatti sulla pendenza del 12% percorsa prima con il set a livello 1 e poi 3 La linea rossa evidenzia il medesimo punto della salita e i fotogrammi sono relativi al medesimo tempo dalla partenza
Si vede che al livello più alto ho guadagnato una quindicina di centimetri già in pochi metri Significa che, su una salita di un chilometro, resteremmo indietro di circa 40 metri; in pratica è una quantità poco rilevante e si può scegliere di usare i livelli più bassi di set per allungare la vita alla batteria Invece bisogna considerare che il livello 1 diminuisce il valore di pendenza massima superabile (ma si parla di valori intorno al 20%)
Faccio notare che la batteria di elevata capacità consente di superare dislivelli importanti senza pericolo di rimanere a secco Perciò: capacità di superare pendenze forti e grande riserva di energia fanno di questo modello una ottima scalatrice
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tenendo premuto il pulsante “meno” sulla pulsantiera a manubrio Perchè si avvii il motore bisogna attendere 2 secondi: è un tempo un pò lungo e può diventare fastidioso se si marcia su un fondo dissestato perchè con i sobbalzi è facile interrompere la pressione sul tasto e occorre aspettare, magari in salita, che si riavvii il walk E’ potente abbastanza da farci superare cordoli o gradini bassi Come si vede nel filmato sale, senza dover spingere, anche sul 27%
NCM Milano - camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
La NCM Milano è dotata di una batteria di elevata capacità che le consente di ottenere lunghe autonomie anche a velocità sostenute
Ho eseguito due prove: la prima a livello di assistenza massimo (6) con il settaggio interno al valore massimo (3), la seconda a livello di assistenza 5 e con il set interno a 1, entrambe applicando ai pedali il consueto (basso) sforzo di 70W
Nella prima prova ho viaggiato per tutto l’arco della scarica a 26.5km/h ed ho percorso 93.5km con una temperatura ambiente di 27°C Riportando il valore alla temperatura di riferimento, cioè a 20°C, calcolo che l’autonomia utile normalizzata sia di 88 Km
Autonomia livello 6 set 3
Nella seconda prova ho usato il livello 5 e il set interno a 1 e ho ottenuto una percorrenza di 107km, con una velocità di 23.7km/h che si è mantenuta invariata per tutto l’arco della prova La temperatura ambiente era di 25°C Riportando il valore a 20°C, ottengo una autonomia di 102 km
Autonomia livello 5 set 1
In entrambe le prove, a fine scarica è intervenuto il BMS, spegnendo la centralina (ed anche luci e USB se utilizzati) Togliendo e poi reinserendo la batteria si può però resettare il BMS e riattivare luci e USB
Ho verificato che il valore di set interno non provoca variazioni rilevabili nell’autonomia e nemmeno sulla velocità massima raggiungibile in piano
I valori di autonomia si sono rivelati molto interessanti anche perchè ottenuti con velocità elevate e con minimo impegno muscolare: la capacità elevata della batteria è gradevolissima e consente di programmare lunghi giri che comprendano anche dislivelli sensibili
MARCIA IN COPPIA
La regolazione della velocità è del tutto a “scalini”: non è agevole adattare la propria marcia a quella del nostro compagno/a di viaggio Bisogna tenerne conto se si ha intenzione di usarla spesso in compagnia di altri ciclisti
MARCIA SU FONDI STERRATI
Come già detto, telaio e ammo rendono la Milano confortevole e rimane tale anche sugli sterrati leggeri I 6 livelli di assistenza consentono di trovare il giusto valore, anche se è una regolazione “grossolana”
La guidabilità è ottimale e la buona modulabilità dei freni consente di rallentare o fermarsi senza sbandamenti
I pneumatici non hanno una tassellatura da fuoristrada che se da un lato favorisce la scorrevolezza, dall’altro può risultare insufficiente su fondi inconsistenti
Se decidiamo di percorrere una ciclabile sterrata, anche se il fondo è malandato, non ci sono assolutamente problemi Meglio invece evitare percorsi molto accidentati perchè non è il di azione di questa bipa
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, ma più pesante (22.6 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari Anche la lunghezza è come quella di una muscolare, anzi è un pochino più corta perchè monta ruote da 26”
Trasportarla sulle scale è agevole per il comodo punto di presa; la bipa, quando ha la batteria a bordo, è un pò sbilanciata in avanti ma non in modo fastidioso Quel che si sente è il peso con quei 4 chili abbondanti di batteria !
NCM Milano - trasporto su scala
Il trasporto in treno è di conseguenza riservato a chi ha una pò di prestanza fisica (visto che non sempre si trovano gli ascensori o le piattaforme dei vagoni a livello banchina) Il manubrio è un pò largo e può ostacolare nei passaggi stretti, ma niente di insormontabile
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta senza troppe manovre
(lo ricordo sempre: in treno portare con sé una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona anche in retromarcia: la ruota motorizzata non risente della presenza del motore, da cui è disaccoppiata tramite un sistema di ruota libera interno al motore stesso
Anche la scorrevolezza dei pedali risulta buona (eccerto ! loro non sanno che dopo il pacco pignoni c’è il motore :-) )
NCM Milano - scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica senza assistenza fa rilevare una richiesta di sforzo muscolare pari a 101W per marciare a 18km/h I pneumatici da velocità elevata a parer mio penalizzano un pò la scorrevolezza Rimane uno sforzo comunque contenuto che ci consente di tornare a casa senza eccessivo sforzo Il punto più critico sono eventuali salite: peso un pò abbondante e rapporti del cambio non molto corti potrebbero renderci difficoltosa qualsiasi salita che non sia il classico cavalcavia Infatti a 18km/h ho utilizzato la 3.a marcia: ne rimarrebbero solo altre due per affrontare le salite
Ecco come si presenta senza batteria
(a mio parere piuttosto bruttina se vista dal lato sinistro, con la zona troppo vuota del tubo obliquo; ma perchè lasciare a casa la batteria ?)
IMPIANTO LUCI
L’impianto luci si è rivelato ottimo !
La luce anteriore è a led e produce un fascio largo e potente; è omologata ed è il modello Kendo+ della Spanninga La sua alimentazione è fornita dalla batteria principale e può rimanere accesa, per un certo tempo, anche a batteria troppo scarica per poter alimentare il motore
La luce posteriore è a led rosso a luce fissa, anch’essa Spanninga modello Solo, ed è alimentata con due AAA anche ricaricabili L’apertura del vano batterie, per entrambe le luci, non richiede l’uso di attrezzi E’ dotata di catadiottro ed è omologata; risulta bene visibile anche lateralmente
Qui si vede bene la notevole illuminazione di entrambi i fanali
L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la Milano lateralmente con i fari Ottima visibilità: catadiottri, bande riflettenti sui pneumatici, visibilità laterale delle luci ci consentono di essere immediatamente identificati quando si attraversa un incrocio
ANTIFURTO
La Milano non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio
Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso: ricordarsi di prenderne nota e di farlo riportare sulla fattura di acquisto
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta Il portapacchi è largo 145mm e non crea difficoltà nella scelta di un eventuale seggiolino per bimbi, la cui posizione risulta ottimale; il telaio a scavalco basso rende confortevole la salita e la discesa dalla sella anche con bimbo a bordo
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La NCM Milano è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica Sul telaio è riportata la conformità alla normativa 15195 relativa all’assistenza elettrica
La garanzia è di 2 anni Sulla batteria la garanzia è di 1anno Ecco la loro dichiarazione
Il prezzo, al momento dell’acquisto da parte di RobiBobo, è stato di 1099€ compresa la spedizione Ma sembra che stia aumentando: forse era una campagna di lancio per far conoscere questo nuovo marchio In Italia non è presente una rete di vendita e ci si deve rivolgere all’acquisto online tramite Amazon
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Lunga autonomia, robustezza, grande facilità nel percorrere salite anche ripide, buon confort sugli sterrati leggeri la rendono ideale per il turismo anche a largo raggio
Nell’uso cittadino è manovrabile e potente ma richiede un pò di sforzo negli avviamenti Molto adatta a città non pianeggianti
Nella marcia in piano si può anche far lavorare molto il motore consentendoci di viaggiare a sforzo nullo, perciò è utilizzabile anche se si è vestiti “da ufficio” e c’è il solleone
Poco adatta all’uso frequente in treno per via del suo peso
Adatta come tender del camper soprattutto se si frequentano zone montane
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera ... e merenda
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Battute a parte fai sempre un lavoro estremamente preciso e probabilmente questa volta Avrai dovuto esser al top delle tua gia altissima precisione visto quanti qui su job già la conoscono.
Gran bel mezzo ragazzi !!!!
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
Sergiom1961
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Inserito il - 28/07/2018 : 23:38:46
Pix, accorciando la corona riparte anche sui muri... Grazie per il test che ha pienamente confermato le mie impressioni. Avrei preferito una luce anteriore comandata dal display. Se la lascio accesa rimane accesa anche a centralina spenta e, se la rimango per una settimana mi ritrovo la batteria scarica? Non so quanto assorbe. Comunque, vale veramente più di quanto costa attualmente. Io sono stato il primo a fidarmi. Pagata 1099 euro spedizione compresa. Ho risicato ma come dice il proverbio... Chi non risica non rosica
Ed ecco il Pix test completo come al solito, mi ha fatto piacere mettere a disposizione la bipa per avere la completa T.A.C. .Questo test ha svelato alcune " stranezze" che non capivo tenendo conto che è la prima e-bike che uso. Come ulteriore " antifurto" sono andato a registrarla alla FIAB con il numero di telaio, volendo avrei potuto far incidere anche il C.F. Grazie per il tuo meticoloso lavoro Pix.
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Modificato da - RobiBobo55 in data 29/07/2018 00:34:37
Sergiom1961
Utente Senior
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Inserito il - 29/07/2018 : 01:23:44
E pensare che appena ne parlai qualcuno disse che era la solita cinesata da ipermercato, comunque una "sola" con componenti da quattro soldi.
Modificato da - Sergiom1961 in data 29/07/2018 01:36:52
Complimenti per il primo ed interessantissimo test tutto "self made" grazie a RobiBobo55. C'è ancora futuro per un buon hub. Mica si vive (pedala) di solo off estremo!
“L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre". Ahmed Zaki Yamani
Bellissimo Report! Da non esperto ma da semplice utente.... in Italia (credo) bisognerà imparare ad allestire meglio i modelli, questo è un esempio da imitare!
Mi informerò se c'è la 20" e/o pieghevole, svenderò la mia Hinergy Click 20" appena acquistata e deluso!
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
Cercavo una bipa per piccoli spostamenti in città senza dover investire troppo denaro ( al max 1.500 € ), e la scelta è caduta sulla Milano grazie anche alla recensione che aveva fatto Sergiom. E visto che si sta dimostrando una ottima scalatrice ecco che appena caleranno le temperature mi potrò divertire sulle colline Veronesi. Nel frattempo per fare qualcosa in queste calde giornate vedrò di capire il problemino del campanello e magari sostituire i cavi dei freni con più performanti. Anzi, vedrò di sistemare meglio la guaina del freno posteriore in modo di poter montare l'antifurto ad archetto sulla ruota da usare per soste brevi ( giornalaio, panettiere, aperitivo al bar...).
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Modificato da - RobiBobo55 in data 29/07/2018 09:57:49
Super test come al solito. Grazie a RobiBobo55 per lo sharing.
Da ex ebiker, posso dire che secondo me il peso è eccessivo e ne limita le possibilità d'uso (communting, persone con problemi fisici o anziane, ecc), ma certo che la batteria c'è in tutta la sua potenza... però mi chiedo quanto sia la vita utile di tale batteria per un uso prettamente montano/collinare (che mi sembra poi il target di questa bipa) e soprattutto quanto possa essere il costo per ricellare una tale monster-battery!!
mi spiace,davvero,per il resto io credo,e vale anche per il mio caso,che chi compra sostanzialmente on line come hanno fatto sergiom,io o robibobo sappia in partenza le eventuali problematiche del post vendita e della probabile assenza di assistenza tecnica.
un rischio che bisogna valutare a fronte del risparmio avuto in partenza,io ho avuto pessime esperienze proprio di assistenza con un prodotto italiano per cui nel mio caso quando ho deciso di riprovare con le bipe mi sono detto che o kittavo o avrei preso qualcosa di aperto,ad un costo giusto,pensando che probabilmente quando sarà il momento di metterci le mani seriamente dovrò farlo io direttamente.
penso che gli ncemmisti abbiano fatto un ragionamento simile,non dico uguale,ma che il pensiero lo abbiano fatto.
ps kimy legione,rielettrizzati dai :)
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
Non è il post giusto per parlare del mio essere "ex" ma posso dirti di essere convinto della scelta. Ma più che per il prodotto "bipa" per l'incompatibilità delle stesse nella mia quotidianità di vita.
Io presi una bipa italiana (Brinke) da rivenditore fisico (Ciclipepino di Cuneo) ed ebbi davvero una brutta esperienza post vendita.
Ne presi una anche online (Legend) e mi trovai discretamente, sia per prodotto che per assistenza post vendita... per poi scoprire poche settimane fa che il rivenditore italiano (Smartgo) ha chiuso.
Per la mia esperienza quindi, avere marchio serio e rivenditore serio vicini è imprescindibile, specie se si parla di sborsare 4 cifre di euro.
si vero,ti ho tirato in off topic,mi scuso,sulle 4 cifre ... io non posso dire niente perchè il mio ragionamento di sopra l'ho fatto sulle 3 (810euro) infatti io avrei kittato la mia vecchia mtb ma ho avuto questa "occasione" infatti ero indecisissimo per la ncm moscow proprio per il costo (1200) che per me nel contesto era troppo,ma ribadisco per me.
per il fatto d'essere ex,io se dovessi cambiare lavoro forse dovrei diventarlo pure io,in quanto la uso per il 99% delle volte per il casa/lavoro fatto di strade campagnole
chiuso off topic,scusatemi :)
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
Quando ho fatto l'acquisto della Milano ho tenuto conto anche della assistenza sia " in " garanzia che " fuori " garanzia. La bipa in questione la uso come alternativa all'auto per gli spostamenti in città e non per andare al lavoro. Nel caso dovessi lasciarla ferma per qualche intervento potrei usare anche la vecchia MTB appesa al garage ma mi auguro di no ...mi sono abituato troppo bene .
Cmq quando si fa un acquisto online di questo genere si mettono sul piatto della bilancia pro e contro e poi si fa una valutazione, mi auguro di aver fatto la scelta giusta con un discreto risparmio che sto investendo in ulteriori accessori e modifiche.
P.S. per quello che riguarda lo " sharing" della bipa era il minimo che potessi fare per il forum e per gli " enneciemmeisti" e per chi pensa di acquistarla e visto che non abito molto lontano da Pix quando gli ho telefonato per proporgli il test ne è rimasto molto contento.
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Modificato da - RobiBobo55 in data 29/07/2018 14:23:34
Non lo so cosa dire di questa bipa sembra che sputtana tutte le bipe da oltre 3000 € "city" I marchi blasonati dovranno adeguasi e montare batterie da 48v Lunica bipa che si puo mettere a confronto prezzo qualita secondo me è la ditta da Pegognaga Ekletta Io l'ho vista dal vivo riportandola da Robibobo il mio voto è " Molto buono " Per carita si dice che i freni meccanici non sono al top, pero se si vuole con pochi € si puo passare a quelli idraulici e si toglie il problema molto buono che è gia predisposta a freni a disco non tutti i telai ce l'hanno sopratutto il posteriore. Pix voto 10 testare una bici far il resocondo non essere pagato e avere il tuo entusiasmo stupendo Sono molto orgoglioso di aver fatto la tua amicizzia velo dico xche l'ho visto Enzo ci mette tutto il cuore a far i suoi test
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Sergiom1961
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Inserito il - 29/07/2018 : 15:15:02
Legione ha scritto:
quanto possa essere il costo per ricellare una tale monster-battery!!
Se usi le 35e spendi tutto compreso sui 400€ e hai ben 17Ah contro i 13Ah attuali
Modificato da - Sergiom1961 in data 29/07/2018 15:18:29
Sergiom1961
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Inserito il - 29/07/2018 : 15:21:38
Ma tra due, tre anni i prezzi delle celle si abbasseranno ulteriormente e/o ci saranno celle ancora più capienti...
Modificato da - Sergiom1961 in data 29/07/2018 15:22:32
Io ero disposto anche a caricarla in auto e portargliela a Pix, ma ha preferito venirla a prendere e fare subito il test in salita sulle Torricelle per la via che porta alla " Fontana del ferro", tratto salita al 20% che si vede nei video dei vari test di altre bipe.
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza. ( Isaac Asimov ) NCM Milano 48V ( testata da Pix)(venduta) Garelli Ciclone Sic Edition 48V
Modificato da - RobiBobo55 in data 29/07/2018 15:33:36
sul loro sito www.NCMBIKE.com spiegano la loro posizione industriale
In pratica fanno la progettazione e l’assistenza in Germania e la produzione in Cina In Italia non hanno ad oggi una rete di vendita per cui ci si deve rivolgere ad Amazon per un eventuale acquisto
L'amministratore delegato si chiama Lijun Ding... (vendeva anche su ebay). Secondo me in Germania fanno poco più che lo sdoganamento per la penetrazione nel mercato europeo (da quando non c'è più il Regno Unito è il nuovo punto di riferimento). L'ipotesi che una società tedesca venga affidata a un amministratore cinese è piuttosto improbabile. Dopodiché se il prodotto è buono, anche se è cinese, da parte del consumatore nulla quaestio. Anzi, questo permette di comprare con l'iva tedesca che è più bassa, e senza dazi. Certo, il made in Germany si rivela poco più che una formalità (per non parlare del made in Italy che se la prende nel secchio su tutta la linea, cioè grasso che cola se becca un po' di Iva italiana sulla spedizione).
Sergiom1961
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Inserito il - 29/07/2018 : 15:46:36
E allora? All'utente finale che importa? Importa avere un buon prodotto ad un prezzo onesto. Questa bici se fosse "italiana" la venderebbero almeno a 1700€
E allora? All'utente finale che importa? Importa avere un buon prodotto ad un prezzo onesto. Questa bici se fosse "italiana" la venderebbero almeno a 1700€
Concordo
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Concordo pure io con quello che ho scritto e cioè che: pure essendo roba cinese che di tedesco ha poco più che l'indirizzo sui documenti e la marca degli pneumatici, e al di là delle questioni sull'elusione di dazi, di norme sul lavoro, minimi salariali, risparmio d'iva, ecc.. il prodotto funziona bene e soprattutto il prezzo è buono o magari ottimo. Di prezzo "onesto" parlerei invece avendo la certezza che siano stati rispettati gli stessi diritti ed obblighi cui è soggetto un imprenditore italiano o tedesco o almeno europeo. Ma non c'è niente di male ad accontentarsi di un prezzo ottimo. Non essendo noi i ministri delle finanze, nè un'associazione di categoria dei produttori di biciclette italiane, nè sindacalisti... inutile andare per il sottile. :)
complimenti come al solito per questa risonanza magnetica della bipa chi l'ha presa a 1099€ ha fatto un bell'affare visto che ora la danno a 1299€ (però quasi quasi per 300€ di differenza forse prenderei la plus con la batteria infinita e soprattutto i freni idraulici)
in merito al post-vendita a garanzia scaduta, pensate che acquistare da un rivenditore sia più sicuro o meno costoso? Ho seri dubbi..
Kalkhoff ProConnect Panasonic 26V - in vendita! NCM Milano 48V 28"
bella prova tecnica,tutte conferme a quanto postato da Sergio,insomma un prodotto valido con un buon rapporto qualità prezzo,e ottime prestazioni visto che si comincia a vedere una batteria decente su una bipa! ho lo stesso display sul BBS,marchiato bafang,mi sembra il più impermeabile e discreto della serie,ottimo! insomma tutti i componenti sono adeguati e curati,come avete già scritto bastava l'adesivo di una casa conosciuta sul telaio per venderla a 1700euro un grazie Pix per l'ennesima prova esaustiva,a Sergio per aver investito e condiviso la sua esperienza,e logicamente a Robibobo per aver fornito la bici da testare con tanto di gradevole modifica estetica!!!
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Grazie Sergiom, nei dati di targa che ho trovati non è specificato
Steu sono tanti soprattutto perchè sono a 48V (e fanno720W) ma non sono "continui" perciò l'omologazione a 250W è salva Con la nuova generazione di celle al litio i Costruttori si stanno sbizzarrendo a fare motori che hanno picchi di potenza fortissimi, come chiede il mercato
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Bravo Pix come sempre. Interessante mezzo, anche a 1299 euro.
Direi da raccomandare agli amici che vogliono una bici da asfalto. Peccato per la distribuzione solo via Amazon.
Però una considerazione OT ma rispondo ad alcuni di voi... attenzione tutti a dire "chissenefrega se i miei soldi vanno tutti ai cinesi..." perchè a lungo andare i soldi finiscono tutti là e noi restiamo a secco. Non penso che le nostre pensioni le pagheranno i cinesi...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Steu sono tanti soprattutto perchè sono a 48V (e fanno720W)
veramente se la batteria è una 13S quando è carica fanno 819, se fosse 14S 882W
Prima o poi, vista anche l'ultima haibike col flyon, scoppierà lo scandalo, visto che la potenza di picco poi la possono tenere finchè dura la batteria.
Stefano da Brugherio (MB)
E-MTB: Haibike Xduro AllMtn 3.0 2020 E-MTB moglie : Haibike Xduro AllMtn 3.5 2020 Util-Ebike: Libellula versione 2.6 con step-up e centralina sine wave Il mio canale Youtube https://www.youtube.com/c/YACVlog?sub_confirmation=1
Sergiom1961
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Inserito il - 01/08/2018 : 11:37:17
pixbuster ha scritto:
Grazie Sergiom, nei dati di targa che ho trovati non è specificato
Steu sono tanti soprattutto perchè sono a 48V (e fanno720W) ma non sono "continui" perciò l'omologazione a 250W è salva Con la nuova generazione di celle al litio i Costruttori si stanno sbizzarrendo a fare motori che hanno picchi di potenza fortissimi, come chiede il mercato
Vorrei spezzare una lancia a favore dei Costruttori
Tutti quelli "seri" fanno certificare i propri prodotti da Enti terzi (tipo il TUV tedesco) E questi enti non fanno certo sconti e non si fanno "ungere" Se trovano delle irregolarità rimandano indietro il prodotto dicendo quale parametro non è rispettato Solo se tutto è in regola certificano la rispondenza alle norme europee Sono le norme EN14764(robustezza bici turismo) EN15194(Epac perciò conformità al codice della strada) EMC (compatibilità elettromagnetica) e norme sulla sicurezza della batteria
Se un motore è "certificato" per 250W state sicuri che se fatto lavorare per lungo tempo a potenze superiori si deteriora internamente; forse non brucia ma sicuramente succede qualcosa tipo gli isolanti che si rovinano, gli ingranaggi che si deteriorano o i sensori interni che vanno a temperature fuori dal loro range di utilizzo
Ed è poco significativa l'esperienza personale del tipo "ho tenuto il livello massimo per due ore e non è successo niente" perchè nell'omologazione - tanto per dirne una - il cambiamento di colore della vernice degli avvolgimenti è già una prova che il motore non può sostenere quello sforzo
Le compagnie di certificazione non si giocano la reputazione (e il lavoro futuro) facendo "favori" ai Costruttori
(difatti, se ci pensate, gli imbrogli sulle emissioni degli inquinanti delle automobili del recente scandalo erano stati fatti dal Costruttore stesso o da un suo fornitore)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Vorrei spezzare una lancia a favore dei Costruttori
Tutti quelli "seri" fanno certificare i propri prodotti da Enti terzi (tipo il TUV tedesco) E questi enti non fanno certo sconti e non si fanno "ungere" Se trovano delle irregolarità rimandano indietro il prodotto dicendo quale parametro non è rispettato Solo se tutto è in regola certificano la rispondenza alle norme europee Sono le norme EN14764(robustezza bici turismo) EN15194(Epac perciò conformità al codice della strada) EMC (compatibilità elettromagnetica) e norme sulla sicurezza della batteria
Se un motore è "certificato" per 250W state sicuri che se fatto lavorare per lungo tempo a potenze superiori si deteriora internamente; forse non brucia ma sicuramente succede qualcosa tipo gli isolanti che si rovinano, gli ingranaggi che si deteriorano o i sensori interni che vanno a temperature fuori dal loro range di utilizzo
Ed è poco significativa l'esperienza personale del tipo "ho tenuto il livello massimo per due ore e non è successo niente" perchè nell'omologazione - tanto per dirne una - il cambiamento di colore della vernice degli avvolgimenti è già una prova che il motore non può sostenere quello sforzo
pix avrei bisogno di una delucidazione a riguardo,la mia bipa ha un suo wattometro nel display,non so quanto sia veritiero,è un hub certificato da 250w 48v e vedo che nelle parenze o nelle salite il picco va su anche e 600w per poi tornare a livelli umani appena io con i pedali riesco a dare del mio.
in velocità di crociera non lo fa anzi spesso va a zero,io tendo a cercare di pedalare il giusto,come se avessi un muscolare,ma quindi sono fuori norma?
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
pix avrei bisogno di una delucidazione a riguardo,la mia bipa ha un suo wattometro nel display,non so quanto sia veritiero,è un hub certificato da 250w 48v e vedo che nelle parenze o nelle salite il picco va su anche e 600w per poi tornare a livelli umani appena io con i pedali riesco a dare del mio.
in velocità di crociera non lo fa anzi spesso va a zero,io tendo a cercare di pedalare il giusto,come se avessi un muscolare,ma quindi sono fuori norma?
Pix l'andare a zero pedalando è un comportamento da torsiometro succede anche sulla NCM?
a zero ci va quando arrivi a pedalare più di della soglia in cui è impostata l'assistenza che in quel momento hai inserito. esempio,la mia seconda mappatura stacca,o meglio finisce l'aiuto,quando sfondo i 23km.h sia che sia a causa di discesa o di mia pedalata o che so vento a favore
quasi tutte le centraline per gli hub ragionano su step d velocità.
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
Se sarà affidabile lo scopriremo col tempo e lo sa solo chi ha progettato il tutto. Teoricamente dovrebbe essere un motore con le pa.le,scusatemi il francesismo,ma ovviamente non abbiamo abbastanza numeri e anni e km fatti per poterlo dire. di sicuro Sergio tu sei un ottimo collaudatore,come lo era Gilles per il drake :) se resiste con te :)
se la montagna viene da te e tu non sei maometto scappa perchè è una frana
tutti i motori elettrici (per loro natura) possono sopportare sovraccarichi di potenza Anzi lo fanno OGNI VOLTA che si avviano E questo vale per i motorelli delle nostre bipa (compresi i centrali Bosh Yamaha Bafang ecc), per quelli delle auto elettriche (vedi accelerazioni pazzesche della Tesla) ed anche per i robustissimi ed eterni motori industriali che fanno andare tutti i macchinari del mondo
Sono gli sforzi protratti nel tempo che possono rovinare i motori; ma a questo pensa la centralina che, se si esagera, interviene andando in blocco "per sovratemperatura" Nei nostri motori si parla anche di mezz'ora di utilizzo costantemente in forte sovraccarico
Per le normative è tutto in regola perchè sopra ai 250W continui, il motore non si stabilizza in temperatura e diventa sempre più caldo perciò la sua "potenza nominale" è di 250W
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sergiom1961
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Inserito il - 04/08/2018 : 21:59:52
CLAUDE55 ha scritto:
Per me muore cotto assieme a lui nella salita al Vesuvio.. (motore-clima esterno-eruzioni varie- fate voi!)
Non ho parole, Complimenti! Augurare la morte del motore ci potrebbe anche stare, ma augurarmi di morire insieme al motore tra caldo e eruzioni ti qualifica per quello che sei! Non lo scrivo perché non è il caso.
Modificato da - Sergiom1961 in data 04/08/2018 22:04:57
Sergiom stai calmo: Claude non ti augura certo il male, dice solo che secondo lui la tua impresa fatta d'estate con il caldo pazzesco di questi giorni non può riuscire perchè non resistete ne il motore ne tu (ha messo la faccina che ride per dire che il tono era scherzoso non polemico)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"