ed è appena approdata alla linea di produzione; difatti il modello in prova è la preserie e ha qualche piccola differenza rispetto a quella definitiva … e le manca il carter di protezione della catena
L’ho portata in giro per più di 400km
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Il telaio è in alluminio idroformato 6061, specifico per accettare il motore centrale Dapu E’ di tipo aperto per salire facilmente in sella anche col seggiolino bimbi E’ ammortizzata anteriormente e sul cannotto sella ed è molto confortevole
Il peso senza batteria è di 24kg : si paga la solidità La batteria pesa 3kg e porta il peso complessivo a 27kg
La sella è ammortizzata e con scavo Il manubrio ha una forma turistica; le manopole sono ergonomiche e comode La serie sterzo è integrata e il cannotto ha un diametro di 25.4mm La posizione in sella è a busto eretto (“all’olandese”) L’altezza minima della sella rispetto al terreno va da 855 a 1020 mm
Il cambio è uno Shimano Altus a deragliatore con 8 rapporti preciso, rapido e con una buona estensione dei rapporti; Il comando, sempre Shimano, è del tipo a doppia levetta : comodo ma un po' duro su questo esemplare di preserie Il range dei rapporti è esteso e consente di pedalare con buon rendimento muscolare sia alla velocità massima sia a meno di 7 km/h E’ presente il sensore di cambiata per evitare strappi alla catena quando si cambia marcia
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate; testata fino a 52km/h senza problemi ma si inizia sentire l’elasticità dovuta al telaio aperto
Lo smontaggio sia della ruota anteriore, sia quello della ruota posteriore sono di tipo rapido I pneumatici sono da 27.5” x 1”5/8 e sono di uso generico Il cavalletto è a due piedi: comodo quando si ha carico sul portabagagli
L’impianto è a dischi con comando meccanico Clarks : ben modulabile e potente Arresta la bipa da 25km/h in 4.0m : valore non troppo corto ma nella media degli impianti a disco C’è una certa tendenza al bloccaggio della ruota posteriore ma non si innesca mai il ribaltamento in avanti e in discesa i freni non perdono efficacia
La centralina è alloggiata all’interno del gruppo motore e accessibile con lo smontaggio di un coperchio; ha l’autospegnimento dopo 5 minuti di inattività
La batteria è al litio a 36 Volt 11Ah 400 Wh con celle Samsung alloggiata nel tubo obliquo e facilmente estraibile
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 33 minuti
Al centro del manubrio c’è un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato E’ completato da una pulsantiera fissata a sinistra sul manubrio con pulsanti molto comodi e utilizzabili anche con i guanti La visibilità del display in piena luce è mediocre: lo schermo tende ad avere molti riflessi; al buio la sua leggibilità è ottima
La Florence è motorizzata con un gruppo motore centrale della giapponese DAPU da 250W e una coppia alla corona di oltre 80Nm : valore elevato che si avverte bene in salita La linea di catena risulta ottimale Durante la marcia il rumore del motore è praticamente inavvertibile; non diventa mai sensibile nemmeno in accelerazione o in salita
Il cablaggio elettrico è ordinato e quasi invisibile
La motorizzazione Dapu centrale utilizza il sensore di sforzo applicato ai pedali L’assistenza viene regolata su 5 livelli più il livello “zero” in cui è disinserita; è attiva fino a 24.5km/h e a 26 cessa del tutto La cadenza di pedalata massima a cui arriva l’assistenza elettrica è oltre le 90ped/min Il livello di assistenza cambia, oltre alla sensibilità del torsiometro, anche la corrente massima Si può settare la rapidità di risposta del sensore su tre livelli (Eco-Normal-Power) ma questo non ha effetto sulla potenza L’assistenza non si avvia da fermo, ma occorre ruotare i pedali di circa 40° pari a 27 centimetri in prima marcia: non è molto, ma penalizza le ripartenze su salite ripide Il tempo per percorrere 50m da fermo è ottimamente breve: 9.38” e la velocità di uscita è già il massimo consentito dal limitatore elettronico
Nel traffico, la spinta del motore è potente e la bipa è manovrabile: ci si muove agevolmente Le partenze sono brillanti nonostante il gap del primo arco di pedalata La marcia è molto confortevole anche su fondi dissestati la manovrabilità è sempre senza sorprese
Il cavalcavia al 4% viene superato a 24.7km/h in 6.a marcia (non occorre scalare) con uno sforzo impercettibilmente superiore a quello in piano La salita al 10% si supera a 15.4 km/h in 4.a e con uno sforzo leggero (85W) Mettendo in seconda marcia lo sforzo per ripartire (sempre limitato alla prima mezza pedalata) è di 31kg Anche sul duro 17% bastano 85W muscolari per salire a 11.6km/h in 2.a marcia e 61 ped/min La partenza richiede, in prima marcia, uno sforzo che diventa sensibile: 40 kg sul pedale Sul durissimo 20% si sale in 1.a marcia a 10.0km/h e con uno sforzo di 90W: si può ancora … fischiettare mentre si sale La cadenza di pedalata è stata di 53ped/min perciò ancora buona La ripartenza richiede una spinta di 47kg cioè bisogna staccare il “didietro” dalla sella, ma sempre per un piccolo intervallo di tempo Sul 27% si arrampica richiedendo ancora solo 90W muscolari (in 1.a) ma il motore tende a sforzare Il ritardo all’avvio dell’assistenza non consente di ripartire
E’ presente la funzione “camminata assistita”; la velocità in piano dipende dal rapporto inserito Fa salire la bipa anche su pendenze molto forti anche se lentamente ed usando i rapporti più corti
Con ogni livello di assistenza si può raggiungere la velocità massima che è di 26km/h, ma con sforzi sui pedali crescenti Nell’ultimo quarto della scarica la coppia rimane elevata ma la velocità tende a diminuire progressivamente e bisogna spingere con un pò più forza sui pedali per mantenerla Ho utilizzato il livello ECO2 di assistenza che è ottimo per il turismo e richiede uno sforzo contenuto (85W medi) Il valore di autonomia a 20°C è di 80km con una velocità di 23.5km/h Con il livello ECO5 (che è il massimo) la velocità sale a 24.8 con 75W muscolari e l’autonomia 20°C risulta di 60km: molto adatto al “commuting” perché non fa mai sudare Utilizzando il settaggio POWER5, che rende la bipa più reattiva, l’autonomia a 20°C scende a 57km
La marcia in coppia è agevole per la presenza del torsiometro: si modula la potenza del motore tramite la spinta sui pedali, ma è necessario selezionare l’opportuno rapporto del cambio
Sterrati: non c’è problema ad affrontare le strade bianche e si può osare anche qualcosina di più, ma non è ovviamente adatta al fuoristrada impegnativo
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo più pesante (24 kg senza batteria); Lo smontaggio rapido di entrambe le ruote consente di alloggiarla in bagagliai non particolarmente capienti Il trasporto su scala non è agevole sia per il peso elevato (27kg con la batteria a bordo) sia per la mancanza di un punto di presa comodo; il trasporto in treno è di conseguenza consigliato solo occasionalmente
Senza assistenza richiede 108W muscolari per marciare in piano a 18km/h che è un valore da robusta bici turistica; in salita bisogna accontentarsi di marciare lentamente e con un certo sforzo
Le luci sono alimentate dalla batteria principale Il fanale anteriore illumina la strada in modo sufficiente ma non di più; è dotato di una presa USB che però è attiva solo a luce accesa La luce posteriore produce una ottima luce ben visibile a distanza; è anche dotata della funzione “stop” cioè si accende quando tocchiamo i freni (ma solo a luci spente)
Non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Sono applicabili i normali accessori da bici in particolare il seggiolino portabimbi
La Florence (come tutta la gamma dei modelli Brinke) è omologata per le norme europee La garanzia è di 2 anni anche sulla batteria
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1799 €
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Qui c’è la SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali
Scheda valutazione
CICLISTICA
Il telaio è completamente in alluminio idroformato 6061, specifico per accettare il motore centrale Dapu E’ di tipo aperto per salire in sella più facilmente anche con carichi sul portapacchi posteriore
L’ammortizzatore anteriore, Suntour Nex bloccabile, lavora bene garantendo un elevato confort ed una guida precisa
Il peso senza batteria è di 24.0kg La batteria pesa 3kg e porta il peso complessivo a 27 kg E’ un peso piuttosto elevato ma è l’effetto di una ottima robustezza costruttiva; per fortuna la generosità del motore e la buona geometria del telaio non fanno sentire questo valore
La sella è di tipo imbottito e con scavo centrale; è una sella unisex confortevole e adatta ad un uso generico
La regolazione dell’altezza è rapida e quella dell’inclinazione è fine
E’ dotata di cannotto ammortizzato coassiale Satori mod. Solo che lavora bene e che è regolabile per adattarlo al proprio peso (e alle proprie preferenze)
Il manubrio è largo (630mm), con una piega turistica e di ottima solidità; ha un diametro di 21.8mm ed è equipaggiato con manopole a forma ergonomica che contribuiscono ad assorbire le sconnessioni della strada e che non stancano anche in lunghe permanenze in sella
La serie sterzo è integrata e il cannotto ha un diametro di 25.4mm; è dotato di pipa regolabile
La posizione in sella è a busto eretto (“all’olandese”)
L’altezza minima della sella rispetto al terreno, grazie al telaio aperto, è di 855mm e rende adatta questa bipa anche a persone non troppo alte; si estende fino a 1020mm
Il cambio è uno Shimano Altus a deragliatore con 8 rapporti preciso, rapido e con una buona estensione dei rapporti; non ha dato il benchè minimo problema in tutto l’arco della prova, anche quando l’ho maltrattato
Il comando, sempre Shimano, è del tipo a doppia levetta : comodo da azionare ma un po' duro su questo esemplare di preserie Si scala con il pollice e si sale di rapporto con l’indice; si possono scalare due rapporti con una unica pressione sulla levetta
L’indicatore della marcia inserita è ben visibile di giorno, ma non vede di notte
Il range dei rapporti è esteso e consente di pedalare con buon rendimento muscolare sia alla velocità massima sia a circa 7 km/h: si trova il giusto rapporto in ogni condizione di strada, ma gli ultimi due rapporti più lunghi sono forse un po' troppo distanziati A 25km/h si può viaggiare con una cadenza di 56 pedalata al minuto che è un ritmo molto tranquillo
E’ presente un sensore che “taglia” la spinta del motore quando si effettua la cambiata per evitare dannosi strappi alla catena se si cambiasse rapporto col motore “in tiro”
Lo smontaggio sia della ruota anteriore, sia quello della ruota posteriore sono di tipo rapido: nessun problema ...salvo il fastidio della foratura
La stabilità in marcia è buona, anche a velocità elevate; ho portato la Florence fino a 52km/h senza alcun problema, ma si avverte una certa elasticità dovuta al telaio aperto : alle velocità usuali non è nemmeno minimamente un problema Faccio presente che la discesa su cui eseguo questa prova è la stessa delle salite al 10 e 13.5 %, perciò, come si vede nei filmati delle salite, comprende anche curve; dunque la controllabilità che sperimento è anche quella nelle curve veloci
La marcia senza mani è del tutto stabile ma poco guidabile: non consiglio questo modo di condurla
I pneumatici sono dei Kenda da 28” x 1”5/8 e sono di tipo stradale; tengono bene un po' in tutte le condizioni; la valvola è Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti
I pedali sono in lega, di forma larga e hanno i piolini per garantire la presa della suola della scarpa anche se bagnata; sono comodi nell’uso quotidiano; ci sono i catadiottri regolamentari Le pedivelle sono in lega e sono lunghe 170mm
Il cavalletto è del tipo a due zampe e mantiene stabile la bipa anche con carichi sul portapacchi; ottimo se si applica il seggiolino per bimbi
Il portapacchi posteriore è robusto (omologato per 25kg); la larghezza è di 125mm perciò ben adatto al montaggio di un seggiolino per bimbi
La componentistica è di livello elevato e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è ben curato anche nei dettagli Forse fa eccezione il campanello che è un modello semplice, ma che comunque funziona bene
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto è a dischi con comando meccanico Clarks : ben modulabile e potente
Qui il freno anteriore con disco da 180mm
E questo il freno posteriore con disco da 160mm
Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
La frenata è buona e ben modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 4.0m: valore non troppo corto ma nella media dei freni a disco La pressione da esercitare sulle leve dei freni non è mai eccessiva anche se si vuole il massimo dell’azione frenante C’è una certa tendenza al bloccaggio della ruota posteriore ma non si innesca mai il ribaltamento in avanti (cosa molto utile se il ciclista non è particolarmente esperto) In discesa sono instancabili ! Si manifesta un progressivo blocco della ruota posteriore che però, quando si arriva al bloccaggio completo, genera un intraversamento poco prevedibile ma non pericoloso
Brinke Florence - frenata
L’azionamento dei freni fa accendere la luce posteriore: buona cosa per chi ci segue in una gita o nel traffico Però questa funzione non c’è quando le luci sono accese
Vediamo ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata all’interno del gruppo motore e accessibile con lo smontaggio di un coperchio E’ assai ben protetta e raffreddata tramite il carter della motorizzazione stessa
La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti di inattività (perciò se ci si dimentica la bipa “accesa” non si corre il rischio di trovarsi con la batteria scarica)
BATTERIA
La Florence è equipaggiata con una batteria al litio a 36 Volt La capacità è di 11.0Ah per un totale di 400 Wh Gli elementi di cui è composta sono della Samsung
Devo fare una nota: la capacità non è molto grande, ma è stata voluta così per connotare questo modello come “base” anche se ha dotazioni di tutto rispetto; per autonomie e prestazioni telaistiche maggiori la Brinke ha in catalogo altri modelli
L’alloggiamento della batteria è ricavato nel tubo obliquo del telaio che ha una forma a U (molto solida) Qui si vede anche il connettore sul telaio
La batteria non è del tutto “annegata” nel telaio e questo favorisce una certa snellezza nelle forme della bipa
L’estrazione della batteria avviene ruotandola verso l’alto, dopo averla sbloccata con la chiave (che non ha alcuna funzione elettrica, ma solo quella di blocco meccanico)
La manovra non richiede sforzi e non ci sono impuntamenti da superare; il riposizionamento della batteria avviene spingendola rapidamente nella parte alta fino a sentire lo scatto del bloccaggio: molto facile
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Si trasporta facilmente sottobraccio anche se è priva di maniglie; il peso è abbastanza contenuto: 2.95kg
I contatti di potenza sulla batteria sono ben incassati ma restano sotto tensione anche a batteria estratta Prestare attenzione se la si ripone insieme ad oggetti metallici
Sul lato superiore è presente un indicatore di carica a led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta E’ dotato di un solo led, di buona visibilità, che cambia colore a seconda dello stato di carica (blu-verde-rosso) e lampeggia quando si è “in riserva” E’ attivabile anche stando in sella; dopo la pressione del pulsante, l’indicatore rimane acceso per alcuni secondi consentendo un’agevole lettura
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola: è perciò silenziosissimo Pesa 570 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 33 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” da 10A E’ dotato di una spia che indica la connessione alla rete e un’altra che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Florence è dotata di un cruscottino a cristalli liquidi retroilluminato posto al centro del manubrio; in questa posizione risulta protetto in caso di caduta della bipa
Una pulsantiera è fissata a sinistra sul manubrio
I pulsanti sono larghi e rilevati: sono molto comodi e utilizzabili anche con i guanti Sono ottimamente disposti e raggiungibili tutti facilmente col pollice senza muovere la mano dal manubrio Vi si comanda l’accensione della centralina, il cambio di livello di assistenza, la commutazione delle funzioni del display e la camminata assistita I livelli di assistenza sono 5 ed è presente il valore “zero” che stacca l’assistenza ma fa rimanere attivo il cruscottino con le sue indicazioni Sulla sinistra c’è l’indicazione del modo di funzionamento che è il valore della risposta del torsiometro come spiegherò più avanti al paragrafo “Modalità di assistenza”
Il display mostra, in sequenza, l’odometro,il trip e un secondo trip che si azzera ad ogni ricarica della batteria; mancano però la media oraria e l’orologio che sono funzioni tipiche dei ciclocomputer
La visibilità del display in piena luce è mediocre: lo schermo tende ad avere molti riflessi Al buio, invece, la sua leggibilità è ottima
MOTORE
La Florence è motorizzata con un gruppo motore centrale della giapponese DAPU La sua potenza è di 250W regolamentari ed è alimentato a 36V E’ accreditato di una coppia alla corona di 80Nm : valore elevato che si avverte bene in salita
Qui si vede l’ingombro laterale dell’intero gruppo che è contenuto
La distanza dalla battuta del pedale al centro del telaio è a sinistra di 107 millimetri e a destra di 111: valori praticamente simmetrici e simili a quelli di una bici muscolare
La linea di catena risulta ottimale: fatto che si apprezza nelle cambiate sempre precise anche con i rapporti estremi
Nella vista da sotto si notano i fori di aereazione (che non comunicano con le parti elettriche ed elettroniche) per un miglior smaltimento del calore nella marcia a bassa velocità
Qui si vede il lato corona
Durante la marcia il rumore del motore è praticamente inavvertibile; non diventa mai sensibile nemmeno in accelerazione o in salita
Brinke Florence - rumore in marcia
CABLAGGI
Il cablaggio elettrico è ordinato e quasi invisibile Nella zona manubrio i cavi dei sensori dei freni e del cruscottino sono bene inguainati ….
…. e scompaiono in fretta nel telaio
E’ presente un sensore di velocità della ruota posteriore e il sensore di cambiata i cui cablaggi entrano subito nel telaio
Il resto dei sensori e dei collegamenti di potenza sono tutti interni al gruppo motore o al telaio
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La motorizzazione Dapu centrale utilizza il sensore di sforzo applicato ai pedali (torsiometro), perciò la regolazione dell’assistenza è ottenuta esercitando muscolarmente una maggiore o minore pressione sui pedali: più si spinge più ci mette il motore
La sensibilità di questo sensore viene regolata tramite 5 livelli selezionabili con i pulsanti a manubrio: significa che il motore amplifica la forza esercitata sui pedali sempre di più via via che si aumenta il livello di assistenza L’effetto che si percepisce è che i nostri muscoli diventino via via più potenti E’ possibile disattivare l’assistenza elettrica (livello “zero”) ed è presente la camminata assistita (walk) E’ di questi giorni la sentenza che, dopo molte multe affibbiate ad ignari utilizzatori di bici commerciali, conferma che tale dispositivo è regolarmente consentito
L’assistenza è proporzionale allo sforzo esercitato sui pedali fino a circa 24.5km/h; da questa velocità in poi l’assistenza diminuisce all’aumento della velocità per poi annullarsi del tutto a 26.0km/h
La cadenza di pedalata massima a cui arriva l’assistenza elettrica è oltre le 90ped/min
La corrente massima fornita al motore diminuisce abbassando il livello di assistenza, diversamente da altre motorizzazioni dotate di sensore di sforzo Significa che ai livelli più bassi, anche spingendo molto sui pedali, non si può far erogare tutta la potenza al motore … proprio come se i muscoli “elettrici” fossero più o meno potenti
Non c’è “compensazione” al calare della cadenza di pedalata ovvero se ad esempio si incontra un falsopiano bisogna spingere di più sui pedali per mantenere la velocità
In realtà tutte queste caratteristiche sono poco avvertibili e la sensazione generale è che se si aumenta lo sforzo sui pedali si ottiene maggiore aiuto dal motore
C’è un’altra caratteristica particolare: accedendo al menù di configurazione (dove si può regolare ad esempio il diametro della ruota) si può configurare la “reattività” del sensore di sforzo su tra livelli Li chiamano Eco – Normal – Power e sono sempre evidenziati sul display
Questo settaggio non ha influenza sul livello di assistenza o sulla potenza erogata dal motore, ma solo sulla risposta più o meno rapida alle variazioni di sforzo sui pedali In Power si ha una più veloce reazione alla spinta tanto che, nell’arco della pedalata, si sente il motore erogare più o meno forza copiando la spinta esercitata sui pedali; in Eco la forza del motore è erogata in base alla media della spinta sui pedali su un arco di rotazione più lungo L’effetto pratico è che in Power il sistema reagisce più prontamente ad ogni variazione di spinta muscolare mentre passando agli altri settaggi l’erogazione di potenza del motore diventa più morbida e meno “nervosa” Vedremo parlando di autonomia come queste regolazioni influenzino la marcia e i chilometri percorribili
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina con il comando sulla pulsantiera del manubrio e iniziare a pedalare
L’assistenza non si avvia da fermo, ma occorre ruotare i pedali di circa 40° pari a 27 centimetri in prima marcia: è un valore breve che consente di avvertire subito la spinta del motore, ma che penalizza le ripartenze su salite ripide
Il motore, una volta avviato, eroga tutta la sua potenza e l’accelerazione risulta sostanziosa Il torsiometro è molto sensibile e basta il peso della gamba per poterlo attivare e questa è la ragione per cui hanno introdotto il ritardo all’avvio: per evitare partenze indesiderate o avvii del motore quando si è fermi ad un semaforo Qui il filmato dell’avvio su strada
Brinke Florence - avvio assistenza su strada
Non è prevista la funzione “soft-start” Se si cerca di usare il “walk” per avviare il motore stndo in sella, la bipa si avvia molto lentamente anche in piano e poi, al rilascio del pulsante, l’assistenza normale si avvia dopo 1 secondo facendoci perdere quel poco di velocità acquisita: non è una manovra utilizzabile
Su entrambe le leve dei freni sono presenti i sensori di cut-off, perciò agendo su una qualsiasi delle leve l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è ottimamente breve : 9.38” e la velocità di uscita è già il massimo consentito dal limitatore elettronico: 26.9 km/h (questa prova viene eseguita con la batteria appena staccata dal carichino dopo la ricarica) Va segnalato che, nella prova, ho impresso ai pedali una spinta di circa 70W che è il consueto sforzo che applico in questa prova; la sensibilità del torsiometro mi ha consentito di far comunque erogare al motore la sua potenza piena Bisogna considerare che questo tempo è realizzato nonostante il leggero ritardo all’avvio Nella parte iniziale del grafico si nota bene questo ritardo: la pendenza della curva si “impenna” dopo il primo metro E’ una ottima accelerazione che consente di muoversi agevolmente nel traffico
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente e la bipa è manovrabile: ci si muove agevolmente
Le partenze sono brillanti nonostante il gap del primo arco di pedalata
La presenza del torsiometro per regolare la spinta fornita dal motore, insieme ai numerosi livelli di assistenza selezionabili, consentono di adattare bene la propria velocità alle condizioni del traffico La marcia è molto confortevole anche su fondi dissestati la manovrabilità è sempre senza sorprese
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Le bici a pedalata assistita con motore centrale, se dotate di un cambio a rapporti anche corti, sono notoriamente buone scalatrici; e la Florence non fa certo eccezione !
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
La partenza in piano richiede un piccolo sforzo per il primo arco di pedalata poi il motore si incarica di portarci rapidamente alla velocità di crociera
Premetto che nei test in salita vado alla ricerca del minimo sforzo; se si spinge di più, ovviamente, le velocità aumentano rispetto a quelle riportate nel test
Il cavalcavia al 4% viene superato a 24.7km/h in 6.a marcia (non occorre scalare marcia) con uno sforzo impercettibilmente superiore a quello in piano La ripartenza richiede una spinta sui pedali di 19kg scalando un rapporto, ma solo per un breve tempo fino a che i pedali hanno fatto mezzo giro
Brinke Florence - cavalcavia 4 %
La salita al 10% si supera a 15.4 km/h in 4.a e con uno sforzo leggero (85W) Mettendo in seconda marcia lo sforzo per ripartire (sempre limitato alla prima mezza pedalata) è di 31kg
Brinke Florence - salita 10 %
Sul 13.5% si sale in 6.a a12.6 km/h e con il medesimo sforzo applicato sul 10%: 85W Anche lo sforzo per ripartire aumenta di poco (34kg)
Brinke Florence - salita al 13.5 %
Anche sul duro 17% bastano 85W muscolari per salire a 11.6km/h in 2.a marcia e 61 ped/min, perciò ancora con una cadenza ottimale La partenza richiede, in prima marcia, uno sforzo che diventa sensibile: 40 kg sul pedale Nel filmato riparto con una sola mano sul manubrio perché nell’altra tengo la fotocamera… e si vede che comunque non ho difficoltà
Brinke Florence - salita al 17%
Sul durissimo 20% sono salito in 1.a marcia a 10.0km/h e con uno sforzo appena superiore ai casi precedenti (90W): si può ancora … fischiettare mentre si sale La cadenza di pedalata è stata di 53ped/min perciò ancora buona per scaricare sui pedali tutta la nostra potenza muscolare La ripartenza ha richiesto invece uno sforzo di 47kg cioè bisogna staccare il “didietro” dalla sella, ma sempre per un piccolo intervallo di tempo
Brinke Florence - salita al 20%
Ed ecco la durissima prova sulla rampa al 27% La Florence si arrampica richiedendo ancora solo 90W muscolari (in 1.a) ma su una simile pendenza la batteria si esaurisce in poca strada ed il motore tende a sforzare Purtroppo il ritardo all’avvio dell’assistenza non consente di ripartire: la spinta necessaria sui pedali è superiore al nostro peso Se invece siamo già in marcia anche lentamente (vedi nel filmato la ripartenza dal tratto al 10%) si sale senza problemi
Brinke Florence - rampa al 27%
Faccio notare che il settaggio “eco-normal-power” non ha alcun effetto sulla capacità di percorrere salite
Riassumendo: si possono affrontare salite anche molto ripide senza affanno e si riparte senza problemi fino al 17% senza bisogno di mettersi in diagonale rispetto alla strada Direi che anche le città “alla San Francisco” con le sue celebri salite sono alla sua portata
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante “+” sul cruscottino che è comodo e largo L’attivazione del motore avviene dopo poco più di 1 secondo La velocità in piano dipende dal rapporto inserito e, appunto cambiando marcia, si può adattare alle proprie esigenze del momento (in piano ho usato la 3.a marcia) Ma l’uso di questa funzione è importante in salita dove si incarica di far marciare la bipa senza doverla spingere Perciò, se anche la salita dovesse essere troppo dura o sconnessa per restare in sella, una efficace forma di assistenza elettrica ci viene comunque garantita Nel filmato si vede come riesca a superare facilmente il gradino da ferma
Brinke Florence - camminata assistita
Sul ripidissimo 27% ci porta la bipa accompagnandola semplicemente dal manubrio (ma per salire noi a piedi viene il fiatone)
Come detto questa funzione è stata dichiarata legale proprio in questi giorni
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Le foto della Florence a inizio test scattate a Peschiera del Garda anticipano che l’autonomia è almeno di una settantina di km : la distanza andata e ritorno fra casa mia e appunto il lago di Garda
Con ogni livello di assistenza si può raggiungere la velocità massima che è di 26km/h, ma con sforzi sui pedali crescenti
Nell’ultimo quarto della scarica la coppia rimane elevata ma la velocità tende a diminuire progressivamente e bisogna spingere con un pò più forza sui pedali
A livello 1, l’assistenza è molto bassa e risente fortemente del contributo muscolare: ottima per avere lunghe autonomie in piano ma poco significativa come prova perché appunto troppo influenzata dal contributo muscolare
Parto perciò con una prova a livello 2 Ho constatato che è ottimo per il turismo con la sua velocità di 23.5km/h e con lo sforzo ancora basso richiesto ai nostri muscoli: 85W medi; è però un po' maggiore a quello che applico normalmente che si ferma a 70W (in caso di salita basta aumentare il livello di assistenza per non affaticarci ulteriormente) Vediamo in dettaglio i valori rilevati Prova eseguita a livello di assistenza ECO2 in 6.a marcia Percorrenza utile e totale (*) di 86.3km a 31°C di temperatura ambiente Normalizzando il valore di autonomia a 20°C si prevede una autonomia di 80km
*considero percorrenza utile i chilometri percorsi fino a che la velocità scende del 10% rispetto a quella iniziale; l’autonomia totale è quella fino a spegnimento della centralina per tensione troppo bassa oppure quando la velocità scende sotto ai 18km/h; nella prova qui eseguita la velocità non è mai scesa sotto ai valori descritti perciò autonomia utile e totale coincidono
Per la seconda prova ho utilizzato il livello ECO5 (cioè il massimo dell’assistneza) di assistenza e ancora la 6.a marcia La velocità tipica è salita a 24.8km/h e la percorrenza è stata di 65.1km utili e totali a 34°C Lo sforzo muscolare è sceso a 75W medi; in realtà su strada perfettamente piana sarebbero stati necessari solo 70W, ma poiché la centralina non compensa le variazioni anche molto leggere di pendenza o di vento, lo sforzo medio per mantenere la velocità è un po' maggiore e l’ho fissato in 75W Normalizzando il risultato, ottengo un valore di 60km utili e totali
Questi sono in pratica i valori minimo e massimo di autonomia con sforzi limitati; i livelli intermedi di assistenza consentono autonomie intermedie fra questi due valori Ovviamente se si spinge sui pedali più di quanto abbia fatto io nelle prove, si ottiene un incremento dell’autonomia … ma io sono pigro e non mi va di sudare quando pedalo in pianura Ecco: con 75W non si suda nemmeno se siamo d’estate e nemmeno d’inverno vestiti con abiti pesanti antivento La sensibilità del torsiometro consente di viaggiare in piano praticamente come se al suo posto si avesse un controllo della velocità di rotazione dei pedali (tipica delle motorizzazioni Hub)
Segnalo che la regolazione dell’assistenza diventa un po' “ruvida” quando ci si avvicina al cut-off tachimetrico di 26 km/h e ricordo che sopra ai 24.5km/h il contributo del motore si affievolisce man mano che sale la velocità scaricando via via sui nostri muscoli tutto lo sforzo
Ho poi fatto una terza prova con il settaggio “Power” e livello 5 per fare un confronto Questo set è sicuramente utile su terreni accidentati per poter modulare rapidamente ed istintivamente la spinta del motore variando la spinta sui pedali, ma si è rivelato utile anche nel traffico congestionato o in presenza di pedoni per avere una maggiore reattività della bipa La velocità tipica è rimasta invariata rispetto ad Eco5 (24.8km/h), come invariato è stato lo sforzo muscolare (75W) Come detto la bipa è diventata un po' più “nervosa” e i dati rilevati lo confermano La percorrenza è stata di 61.8km (sempre utili e totali) con una temperatura di 30°C Normalizzando il valore a 20°C calcolo una autonomia di 57km Tre chilometri in meno “persi” per la maggiore reattività
Sono valori tutti buoni considerando la non eccessiva capacità della batteria e consentono un uso cittadino e turistico senza problemi
MARCIA IN COPPIA La marcia in coppia è agevole per la presenza del torsiometro: si modula la potenza del motore tramite la spinta sui pedali, ma è necessario selezionare l’opportuno rapporto del cambio perchè il motore (e perciò la frequenza di pedalata) tende ad arrivare sempre al valore massimo
MARCIA SU FONDI STERRATI
I due ammortizzatori sono di buona qualità ed hanno una buona efficacia: il confort è buono anche su fondi difficili Anche la guidabilità rimane sempre ottimale La piccola elasticità del telaio nella zona centrale qui viene in aiuto per aumentare il confort Anche la gommatura larga consente di marciare su fondi sterrati leggeri senza problemi e altrettanto la modulabilità dei freni evita pericolosi bloccaggi delle ruote In definitiva non c’è problema ad affrontare le strade bianche e si può osare anche qualcosina di più, ma non è ovviamente adatta al fuoristrada impegnativo
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, solo più pesante (24 kg senza batteria); Le parti elettriche non richiedono necessità particolari Anche la lunghezza è come quella di una muscolare Comoda la possibilità di smontaggio rapido di entrambe le ruote che consente di alloggiare la Florence in bagagliai non particolarmente capienti: si può facilmente caricare la bipa in auto per arrivare all’inizio del nostro itinerario montano
Il trasporto su scala non è agevole sia per il peso elevato (27kg con la batteria a bordo) sia per la mancanza di un punto di presa comodo; la bipa è equilibrata afferrandola dal tubo sella Se il sollevamento è saltuario e si è un pochino muscolosi si può fare, altrimenti meglio pensare ad un altro modello
Brinke Florence - trasporto su scala
Il trasporto in treno è di conseguenza consigliato solo occasionalmente; anche il manubrio largo ostacola nel salire sulle carrozze ferroviarie L’aggancio ai sostegni non presenta ostacoli
(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita; altra buona precauzione è dotarsi di un grosso elastico o di un velcro per bloccare una delle leve dei freni in posizione di frenata ed impedire così alla bipa di andarsene a spasso nello scompartimento)
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Essendo la motorizzazione di tipo centrale, le ruote scorrono come una qualsiasi bici muscolare Gli attriti dovuti al sistema di assistenza derivano dal cinematismo del gruppo motore Come si vede nella seconda parte del filmato, i pedali scorrono un pò meno bene di quelli di una muscolare Occorrono 108W muscolari per marciare a 18km/h senza assistenza elettrica: è un valore assai simile a quello di una bici turistica “nordeuropea” In piano si torna a casa agevolmente anche senza assistenza In salita, invece, il peso si fa sentire e occorre utilizzare i rapporti più corti del cambio che diventano rapidamente insufficienti in caso di salite ripide: in definitiva, meglio non farsi sorprendere dalla scarica della batteria se si è in montagna
Brinke Florence - scorrevolezza ruote e pedali
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
Le luci sono alimentate dalla batteria principale e la loro accensione si comanda, comodamente, con i pulsanti a manubrio
Il fanale anteriore è completo di catadiottro regolamentare ed è prodotto dalla Spanninga; è a led bianco ed illumina la strada in modo sufficiente ma non di più; è dotato di una presa USB che però è attiva solo a luce accesa
La luce posteriore è a led rosso fisso sempre prodotta dalla Spanninga (modello Solo); produce una ottima luce ben visibile a distanza E’ anche dotata della funzione “stop” cioè si accende quando tocchiamo i freni; questa funzione è però attiva solo di giorno perché la luce non ha due livelli e di notte quando si frena la luce rimane costante
Ecco l’effetto delle due luci accese
L’immagine seguente rappresenta quello che vede un automobilista che illumini la Florence lateralmente con i fari: buono !
ANTIFURTO
La Florence non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa durante il parcheggio
Su questo esemplare non era presente la bulinatura del numero di serie che invece sarà presente su quelle poste in vendita
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bici, come ad esempio borse da portapacchi o a bisaccia E’ montabile il seggiolino per i bimbi senza particolari problemi data la larghezza “standard” del portapacchi (125mm) e la sua portata (25kg omologati)
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Florence (come tutta la gamma dei modelli Brinke) è omologata per le norme europee su robustezza bici, Epac cioè biciclette a pedalata assistita, e compatibilità elettromagnetica la loro sicurezza
La garanzia è di 2 anni anche sulla batteria: ottimo !
Il prezzo di listino, al momento del test, è di 1799 €
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Florence rappresenta l’entry-level a motore centrale della gamma Brinke
Il suo utilizzo tipico è cittadino anche in località collinari ed è molto adatta anche alle gite fuoriporta L’utilizzo in montagna è buono per l’elevata coppia del motore unita ai corti rapporti del cambio, ma con questo utilizzo si devono fare i conti con la capacità della batteria che non consente di percorrere lunghe salite impegnative Molto confortevole sui fondi cittadini, consente comodamente di percorrere strade sterrate anche un po' “ruvide”
Ottima nell’uso quotidiano per la sua robustezza
Con la sua poca richiesta di sforzo muscolare nella marcia in piano è adatta anche ad un uso “commuter” soprattutto in città con molti saliscendi
Adatta al trasporto di bimbi che risultano in posizione non troppo bassa rispetto alla strada e per il telaio aperto che consente una facile salita in sella (e discesa)
Per la sua scarsa sollevabilità, non è particolarmente versata ad un uso sui treni a meno che le carrozze non abbiano il piano di salita a livello della banchina
Per il trasporto in camper è un pò ingombrante ma come lo sarebbe una muscolare con ruote da 28” Invece è necessario valutare il tipo di portabici che deve essere adatto al suo peso (24 chili senza batteria) Lo smontaggio delle ruote è una operazione abbastanza agevole, utile se si vuole arrivare al luogo di partenza dell’escursione trasportando la bipa all’interno dell’auto
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare, fotocamera, impermeabile … e merenda
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Va be che trattasi di modello base, ma per quel prezzo mi aspetto freni idraulici. La batteria non è un grosso problema, difficile nel commuting urbano fare più di 50 Km al giorno in bici. Ma cmq son bici fatte x bene, nei minimi dettagli. Veramente azzeccata la scelta del sensore di cambiata, che manca invece in altre bipa con motore centrale!
Ciao Pix bella la bipa la batteria è di proprieta come ad'esempio Bosch? E la scalata di marcia in una salita fa spegnere il motore o non si percepisce? Io tutti i video non li posso vedere. Sono l'unico?
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Grazie a tutti per l'apprezzamento Scusatemi invece per i video : non li avevo resi pubblici Ora dovrebbero essere tutti visibili
Per il sensore di cambiata non ho dati perché su questo esemplare di preserie, pur essendoci il sensore, non era stato ancora implementato nel software
La batteria non è proprietaria e penso possa essere ricellata senza problemi
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
recensione accuratissima, quoto bubu, un freno idraulico ad un produttore di bici costa circa 10 euro...
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Grazie Pix per la superba recensione molto ben dettagliata. Ho di recente acquistato questa "bipa" che ho trovato adatta alle mie necessità. Ho trovato però, nell'uso delle funzioni del display, alcune incomprensioni ovvero nella lettura dei km non comprendo il secondo valore che compare che corrisponde +o- al doppio dei km poi il movimento delle tacche sulla sinistra, l'impossibilità di variare da eco a sport senza passare dalla funzione set ed inoltre al valore dA assegnare alla circonferenza della ruota (700x40c). Il display dovrebbe essere un magnum-bikes das-kit C7 e dovrebbe nascondere un menù "segreto", per alcune personalizzazioni, attivabile con i tasti + e - che però sembrerebbe non consentito. Ne sai qualcosa??? Grazie Carlo
Sul display si vede l'odometro cioè i chilometri totali fatti dalla bipa (e non è azzerabile) Il secondo valore è quello del "trip" cioè i chilometri fatti dall'ultimo azzeramento che si può fare solo dal menù "set" Il terzo valore (trip 2) si azzera automaticamente ogni volta che viene ricaricata la batteria (e serve a capire quanti chilometri possiamo ancora fare con la carica della batteria)
Ti confermo che passare da eco a sport si può fare solo dal menù "set" ma, come ho detto nel test, cambia solo la "reattività" del torsiometro e non il livello di assistenza
La circonferenza esatta da impostare è 2165mm ma mettendo 2200 non cambia in modo sensibile
Invece non ho capito a quali tacche ti riferisci: se è la barra che nel display del test è a destra in basso, indica la tensione della batteria In pratica fornisce, in modo grafico, il valore numerico della tensione che si vede subito sopra Il fatto che l'indicazione cambi è perchè in qualche modo - come per tutti i sistemi voltmetrici per controllare lo stato della carica - risente della potenza erogata dal motore In pratica ti dice quanta autonomia hai se continui con quel tipo di assorbimento E' una indicazione molto grossolana; per avere una indicazione un pò più plausibile, devi sospendere la pedalata per qualche secondo e poi leggerla prima di riprendere la pedalata
Sul menù "segreto" purtroppo non so nulla
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sul display si vede l'odometro cioè i chilometri totali fatti dalla bipa (e non è azzerabile) Il secondo valore è quello del "trip" cioè i chilometri fatti dall'ultimo azzeramento che si può fare solo dal menù "set" Il terzo valore (trip 2) si azzera automaticamente ogni volta che viene ricaricata la batteria (e serve a capire quanti chilometri possiamo ancora fare con la carica della batteria)
Ti confermo che passare da eco a sport si può fare solo dal menù "set" ma, come ho detto nel test, cambia solo la "reattività" del torsiometro e non il livello di assistenza
La circonferenza esatta da impostare è 2165mm ma mettendo 2200 non cambia in modo sensibile
Invece non ho capito a quali tacche ti riferisci: se è la barra che nel display del test è a destra in basso, indica la tensione della batteria In pratica fornisce, in modo grafico, il valore numerico della tensione che si vede subito sopra Il fatto che l'indicazione cambi è perchè in qualche modo - come per tutti i sistemi voltmetrici per controllare lo stato della carica - risente della potenza erogata dal motore In pratica ti dice quanta autonomia hai se continui con quel tipo di assorbimento E' una indicazione molto grossolana; per avere una indicazione un pò più plausibile, devi sospendere la pedalata per qualche secondo e poi leggerla prima di riprendere la pedalata
Sul menù "segreto" purtroppo non so nulla
Grazie pix per la risposta, la barra a cui mi riferisco e' presente sulla sinistra dove sono visibili le 3 funzioni sulla reattivita' del motore (Eco/Normal/Sport) e si incrementa/decrementa in continuazione mentre per il menu "segreto" ho vosionato alcuni video su Youtube per un modello identico a quello della Florence che evidentemente e' bloccato dal firmware del motore. Cerchero' il modo come accedervi xche' sarebbe interessante personalizzare meglio il funzionamento del motore. Grazie ancora per la tua disponibilita'. Carlo