I nuovi del forum non immagineranno la novità apportata fra le bipa a motore centrale vedendo la vecchia, in realtà nuovissima per condizioni e utilizzo, Kalkhoff Agattu, motorizzata Impulse 1... Erano tempi in cui il panasonic 26V regnava sostanziamente come unico protagonista nel panorama dei motori centrali e già il fatto di essere alimentato a 36V era una novità. Ecco il perché di questo titolo, ritorno ad una bipa con qualche anno sulle spalle, ma ancora attualissima e per molti versi insuperata per affidabilità, qualità della batteria e gradevolezza di pedalata.
Ho portato a Roma la bipa per lasciarla dai miei per giri romani, per evitare gli autobus in questo periodo ancora a rischio.
Lascio la macchina in zona semicentrale e mi dirigo verso il centro, passando le mura aureliane mi soffermo a guardare come nei secoli siano state tante le modalità di riutilizzo di questa struttura difensiva, bella la casetta nelle mura? Soprattutto una terrazza assolutamente originale! Prende sia la torre che il camminamento!
E' quasi strano pedalare a Roma su una ciclabile, certo sono quelle "transitorie", semplici tratti di asfalto verniciati, ma per noi è anche questo un salto vertiginoso nel futuro!
Arrivo a Piazza dei Cinquecento, davanti alla Stazione Termini, il punto vaccinale lavora a pieno ritmo e molta gente è in attesa del proprio turno!
Mi giro dall'altro lato e le imponenti rovine delle Terme di Diocleziano, sede del Museo Nazionale Romano e dentro cui è stata ricavata la michelangiolesca basilica di S. Maria degli Angeli
Poche pedalate e sono a Piazza della Repubblica, ancora chiamata da molti romani col suo nome originale di Piazza Esedra, proprio perché realizzata sui resti di una delle esedre delle terme... Al centro la fontana realizzata dal nonno di Rutelli, nella sua forma definitiva (la prima venne sberleffata dai romani col soprannome di fritto misto!)
La seconda versione, quella realizzata, ebbe molto più successo, le statue sensuali e lascive delle naiadi, suscitarono a roma parecchie polemiche, ma vennero mantenute!
La posizione particolarmente sensuale e lasciva delle statue, e la lucentezza dei corpi procaci bagnati dall'acqua, risultò essere uno spettacolo immorale e indecente per l'ala conservatrice di fede papalina che ancora era viva in città, e di cui si faceva portavoce L'Osservatore Romano, il quotidiano del Vaticano; nonostante inizialmente fosse stato mantenuto uno steccato in legno per impedire la vista del monumento (in attesa che il Comune prendesse posizione sulle proteste), l'andirivieni di giovani che sostavano intorno alla cancellata per ammirare le statue tra le tavole sconnesse non faceva che acuire il senso di scandalo che la fontana suscitava. Le polemiche crebbero, in nome del pudore e del perbenismo, e si mantennero per un pezzo, ma il Comune abbracciò le tesi progressiste e, oltre a non rimuovere le Naiadi, come la corrente più puritana avrebbe voluto, il 10 febbraio 1901 lasciò che i romani, a seguito di una mezza sollevazione popolare, abbattessero lo steccato.
Prova empirica che io c'ero...
Scendo per chi conosce Roma da Via Nazionale, passo dal traforo e sono nel centro della Roma della moda e degli acquisti di pregio, Via Frattina, Via dei Condotti, Via Borgognona ecc. sono tutte qui, piene forse anche troppo, di gente a passeggio.
Piazza di Spagna e Trinità dei Monti si annunciano a distanza...
Sempre meraviglioso questo scorcio, le forze dell'ordine qui sono presenti in buon numero per evitare la sosta sulla scalinata o eccessivi assembramenti
Subito sotto, la "barcaccia" del Bernini
La sua realizzazione comportò il superamento di alcune difficoltà tecniche, dovute alla perdurante bassa pressione dell'acquedotto dell'Acqua Vergine in quel particolare luogo, che non permetteva la creazione di zampilli o cascatelle. Il Bernini tuttavia risolse l'inconveniente ideando la fontana a forma di barca semisommersa in una vasca ovale posta leggermente al di sotto del piano stradale, con prua e poppa, di forma identica, molto rialzate rispetto ai bordi laterali più bassi, appena sopra il livello del bacino. Al centro della barca un corto balaustro sorregge una piccola vasca oblunga, più bassa delle estremità di poppa e prua, dalla quale fuoriesce uno zampillo d'acqua che, riempita la vasca, cade all'interno della barca per tracimare poi, dai bordi laterali bassi e svasati, nel bacino sottostante. L'acqua sgorga da altri sei punti (tre a poppa e tre a prua): due sculture a forma di sole con volto umano, che gettano acqua verso altrettante conche all'interno dell'imbarcazione, e quattro fori circolari (due per parte) rivolti verso l'esterno, simili a bocche di cannone. Oltre ai due soli, completano le decorazioni due stemmi pontifici, con la tiara e le api simbolo araldico della famiglia del pontefice (i Barberini),[3] alle estremità esterne della barca, tra le due bocche di cannone.
Si racconta che l'ispirazione venne al Bernini da una barca, barcaccia appunto, che si era arenata in questa zona a seguito della piena del Tevere del 1598
Riprendo Via del Corso e mi trovo a fotografare quello che avrete visto tante volte in Tv, Palazzo Chigi con al suo centro la Colonna di Marco Aurelio.
Passo alcune viuzze trafficate da molti pedoni (in questo periodo in condizioni normali ci sarebbe stata la folla!)
Eccomi alla celebre Fontana di Trevi!
Molto bella ma ignorata dai più per la presenza della fontana, la chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio, curiosa la presenza in facciata del busto del Cardinale Mazzarino, committente dell'opera, ma soprattutto di Ortensia Mancini, sua nipote, la cui biografia molto chiacchierata rende particolarmente strana la sua presenza sulla facciata di una chiesa! A questo link un link ad una "intervista impossibile" con Ortensia... https://www.liberaeva.com/intervisteimpossibili/OrtensiaMancini.htm
Ecco Ortensia, nel mezzo della facciata, sopra la porta principale della chiesa...
Lascio Fontana di Trevi e prendo una discreta salita, scalando uno dei sette colli, il Quirinale...
Eh sì, proprio quel Quirinale! Davanti al palazzo uno dei ben 13 obelischi egizi ancora oggi visibili a Roma, questo è inserito nella "Fontana dei Dioscuri" Ha un'altezza 14,63 metri e con il basamento raggiunge 28,94 metri
Riscendo su Via Nazionale a Largo Magnanapoli, anche Roma ha la sua torre pendente, la Torre delle Milizie, una leggenda vuole che dalla stessa torre l'imperatore Nerone avrebbe ammirato il grande incendio e, con la sua cetra, avrebbe cantato i versi dell'Eneide...
Raggiungo Piazza Venezia, l'Altare della Patria spicca col bianco del suo marmo botticino... a Roma lo si ama o lo si odia, per realizzarlo venne demolito un antico quartiere e molti lo chiamano "La Macchina da scrivere" per la sua particolare forma... alla sua destra Palazzo Venezia, col famoso balcone...
Fa comunque parecchia scena...
Due chiese "quasi" gemelle, in realtà molto diverse, annunciano con la Colonna di Traiano l'area dei Fori
I Mercati Traianei, alle spalle la torre pendente vista del lato opposto
A pochi passi dal Foro di Cesare, e dal luogo dove venne deposto il suo corpo dopo l'assassinio delle idi di marzo (ancora oggi vengono turisti a depositare un fiore dove venne improvvisata la pira funebre e si svolsero i suoi funerali), una statua del "Divo Giulio", un saluto rispettoso!
Eh sì, qualcosina da vedere la abbiamo... una piccola parte dell'area dei Fori...
In lontananza, inconfondibile, l'Anfiteatro Flavio, il Colosseo!
I cantieri della Linea C della metropolitana ne chiudono in parte la visuale
Non guardate la silohuette della ragazza in basso, è capitata in foto per puro caso, il soggetto principale sono quei piloni nel terreno, servivano a tendere le funi che sostenevano le vele in grado di fare ombra per gli spettatori all'interno dell'anfiteatro! Duemila anni fa... vera e propria fantascienza! Al colosseo era presente in modo stabile un distaccamento di marinai della flotta romana di Capo Miseno, presenti proprio per manovrare le immense vele ombreggianti!
Tralasciati da tutti, di fronte al Colosseo, i resti del Ludus Magnus, la palestra dei gladiatori, dove si allenavano e si preparavano per lotte e spettacoli nella ridotta arena centrale, in parte ancora ben visibile, in parte sepolta sotto i palazzi circostanti, da qui con un passaggio sotterraneo entravano direttamente nell'Anfiteatro Flavio!
Mi incammino verso la zona da cui ero partito, attraversando il popolare quartiere di S.Lorenzo, tappa fissa per la movida romana, in particolare per gli studenti della vicinissima Sapienza...
La bellissima basilica di S.Lorenzo Fuori Le Mura, nei cui pressi il Santo venne martirizzato arso vivo su una graticola, avendo la prontezza di spirito di irridere i suoi aguzzini dicendo di girarlo, che su quel lato era cotto!
Ancora poche pedalate e, passato il ponte ferroviario che scavalca la stazione Tiburtina, la città moderna, divenuta ormai semicentrale da estrema periferia che era negli anni '60 e '70 (per farvi capire le dimensioni di Roma, il Raccordo Anulare, la strada che abbraccia parte della città, che nel frattempo si è estesa anche parecchio oltre, misura 68,2 Km...)
17,68 Km senza salite "verticali", ma con mille start & stop e come a Roma sempre accade, quasi mai in piano
La batteria conferma la sua bontà! 4/5 tacche, con la quinta spenta da solo un paio di Km!
540Wh sono una capienza più che buona oggi, all'epoca erano una capacita inimmaginabile su bici di serie, che nel migliore dei casi, ospitavano batterie da 250, 300, max 400 Wh!
Grazie per l'attenzione a chi è arrivato fin qui, spero che il giretto vi sia piaciuto, alla prossima!
Cia Leo, grazie che ogni tanto ci fai vedere quanto è bella Roma. Vedo che la Kalkhoff è sempre giovane, una vera icona delle ebike, ricordo bene come tirava in salita con Mati nel seggiolino!
Ciao Leonardix, le tue uscite, grandi uscite sono per me come un sogno che, tenendo gli occhi aperti (con la tua spiegazione), mi fa sentire presente! Grazie
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
Eeeee Roma è sempre ROMA ..... grazie delle bellissime foto, quanto mi sarebbe piaciuta vederla ai suoi tempi, malgrado le ricostruzioni virtuali deve essere stata una cosa inimmaginabile. Grazie!!
Cia Leo, grazie che ogni tanto ci fai vedere quanto è bella Roma. Vedo che la Kalkhoff è sempre giovane, una vera icona delle ebike, ricordo bene come tirava in salita con Mati nel seggiolino!
Grazie Roger, anche di averla portata tu Matilde, per un bel tratto in salita! Eh sì, al raduno però era la gloriosa xxl, quella tutta nera dei miei primi report, che poi ho venduto... questa è l'altra!
Ciao Leonardix, le tue uscite, grandi uscite sono per me come un sogno che, tenendo gli occhi aperti (con la tua spiegazione), mi fa sentire presente! Grazie
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Mancavano anche a me sai? Ritorno al futuro! Impulse 1, quanti giri insieme con l'altra... Questa era quella del giro degli acquedotti, Poli, Casape, San Gregorio da Sassola, ricordi? Quella dell'incidente fra e-bike in curva! Anche dalle tue parti qualche kalkhoff ancora gira mi pare...
Speriamo a presto per un giretto insieme, un caro saluto!
Eeeee Roma è sempre ROMA ..... grazie delle bellissime foto, quanto mi sarebbe piaciuta vederla ai suoi tempi, malgrado le ricostruzioni virtuali deve essere stata una cosa inimmaginabile. Grazie!!
Eh sì, per questo è bello studiarla e girarla, perché pian piano riesci a conoscere ed immaginare meglio ciò che è stata... Ma è bellissima anche così, con il suo sovrapporsi di storie, epoche e leggende! Grazie a te Andrea, quando capiti giretto assicurato!
Leo che dire? Stupendo documentario fotografico e descrizione fantastica Io sono venuto anni fa a vedere la partita all'olimpico amichevole Italia Argentina gia vedere tutte le statue del vialetto dallo stadio di tenis all'olimpico è da restare a bocca aperta
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
bellissimo report Leonardix, riesci sempre ad incollare un lettore svogliato come me, ci passo tutti i giorni ed ho solo la mappa mentale di buche, tombini, e tipo di asfalto
Bè sono senza parole, magnifico, da far pagare il biglietto !!!
e meno male che hai fatto il rimando in primavera-estate 2021 se no stavo per perdermelo.
Non guardate la silohuette della ragazza in basso
Il tuo racconto fa correre così l'immaginazione che ho pensato fosse una Nàiade scappata dalla fontana
E inoltre sai cosa ho scoperto ? Che le Nàiadi hanno giocato un bel scherzaccio a Nerone, ben gli sta:
Si credeva che avessero poteri curativi: i malati bevevano l'acqua delle loro fonti o vi si immergevano, anche se più raramente; quest'atto era, infatti, considerato sacrilego e si poteva rischiare di incorrere nella collera e nella vendetta delle dee, che si manifestavano sotto forma di malattie particolari. A Roma, lo stesso Nerone, dopo essersi immerso nella fonte della Marcia, fu colto da una paralisi e una febbre che lo abbandonarono alcuni giorni dopo.
A questo punto ti lancio la sfida, un report lungo il percorso dell'acquedotto dell'acqua Marcia
Immagine:
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
Credo sia abbaztanza tosto quel percorso, per mantenere le pendenze corrette i romani attraversavano valli anche belle profonde tagliandole con le arcate degli acquedotti, e bucavano i colli con gallerie sotterranee dove trovavano ostacoli, quindi dove la linea rossa dell'acquedotto appare dritta, potrebbero esserci percorsi impraticabili o molto lunghi... però mi hai stimolato la fantasia, mi metto a studiare!
@Job per farti capire meglio la collocazione geografica del tutto rispetto alle mie zone... sai quale era il nome antico del mio paesello di adozione, in epoca romana? Labicum ad quintanas
Quella sotto è la tua stessa mappa un poco allargata, guarda la zona cerchiata in giallo...
Con o senza arca un salto su " Esperienze di viaggio e non solo" di tanto in tanto non manco mai di farlo perché vi ho sempre trovato storie e immagini straordinarie.
E così non potevo non aprire questo tuo topic, certa di trovarvi dentro uno dei tuoi fantastici report.
E difatti... Grande Lèon! E poi su una delle città che più amo per la sua bellezza e per certi miei ricordi ad essa legati.
Il più bello di cui conservo ancora nitide immagini ed emozioni, è quello di quando mi ritrovai a gironzolare da sola per le sue vie e viuzze del centro storico, libera di fermarmi dove e quanto volevo, a guardare quello che più mi andava senza il fiato sul collo di nessuno.
Per esempio mi ricordo due piccioni intenti a sbaciucchiarsi sopra uno dei suoi antichi tetti e da cui non riuscivo a staccare gli occhi. Sì, proprio così, si sbaciucchiavano becco sul becco teneramente. Era una scena di una bellezza infinita. Quando finalmente staccai gli occhi da questa love story, e proseguii nella mia passeggiata senza meta, cominciò a piovigginare, sai quella pioggia lenta e sottile, dolce amica delle mie passeggiate solitarie in giardino? Beh, certo che no, che non puoi ricordare se addirittura nemmeno io sono più sicura di averne parlato sull'arca! Comunque sia, estrassi dalla piccola custodia che avevo in borsa il mio bel k-way, lo indossai e continuai la mia passeggiata più contenta di prima.
Perché Roma infatti cominciò ad apparirmi in una veste nuova, dai colori ravvivati dall'acqua che lentamente ne lavava lo sporco della polvere, dello smog, e i sanpietrini da tutte le scarpe del mondo calpestati, tornavano via, via a brillare dei fasti dei lontani tempi andati.
I vecchi tetti arrossirono e i due piccioni amanti, credendo per colpa loro, spiccarono il volo verso una romantica soffitta dove ai tanti baci seguì un volo danzante d'amore, lontano da indiscreti sguardi.
Alla vecchia Fontana poi giunta, forse per gli occhi appannati di pioggia, le gocce vidi tuffarsi dentro l'acqua come mille e mille monetine e ad ognuna affidai i miei sogni.
Roma, bella più che mai e bagnata di pioggia, lasciò nel mio cuore un dolce ricordo... inzuppato di magia.
Beh, Lèon, considera questo mio intimo pensiero come un omaggio da me dedicato a te e alla tua splendida città.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Questo tuo "cameo" vale più dell'intero report! Hai descritto in modo molto poetico sensazioni che è facile provare a Roma, se ci si lascia trasportare dalla sua bellezza