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elle
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Inserito il - 25/05/2007 : 14:41:14
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sono stati rilasciati da extraenergy (che sta ancora facendo attendere in modo secondo me ingiustificabile i risultati dei test 2007) gli atti del convegno di taipei - li si può scaricare in pdf a bassa risoluzione in inglese, fornendo l'email, da http://www.extraenergy.org/main.php?language=en&category=information&subcateg=&id=1513
sono tre volumi - per il momento sono scaricabili solo i primi due: l'uno dedicato all'implementazione di uno standard globale unitario per le pedelec e il secondo alle batterie al litio... si tratta di materiali di interesse specialistico direi (non ho ancora finito di leggerli...), ma qualcosa che può interessarci tutti provo a riassumerlo di seguito dall'introduzione al primo volume
sul secondo dico soltanto che sembra che il litio sia destinato ad una affermazione amplissima, che sussistono però ancora gravi problemi di sicurezza con queste batterie, e che sono già in fase sperimentale avanzata batterie per veicoli elettrici che consentono ricariche tra i 50 (completa) e 10 (80-90%) minuti
il primo saggio del primo volume invece - a firma del fondatore di extraenergy, hannes neupert - presenta una panoramica della produzione mondiale, divisa in cina, nord america, europa e giappone
cina
"... un mercato molto competitivo per componenti in cui i costruttori tralasciano tutto ciò che non è essenziale alla funzionalità elementare. Ciò porta ad alte quantità di guasti e alla necessità di riparazioni costanti durante la vita normale del veicolo... il costo annuale medio dell'assistenza è pressocché uguale al costo di acquisto. Ma tutto si basa sul fatto che il lavoro per assistenza e manutenzione è molto economico e ampiamente reperibile"
nord america
tralascio tutta una serie di cose che non ci riguardano e segnalo solo che nella tipologia dei "... veicoli elettrici progettati negli USA e fatti a Taiwan o in Cina..." sono incluse le bici i-zip (da noi bixy) -- si dice anche che negli USA "a causa delle forti leggi a protezione del consumatore, società di distribuzione piccole o medie sono costrette a uscire dal mercato nel caso che il veicolo si dimostri poco affidabile durante il periodo di garanzia"
europa
tre estremi
"A)... originali cinesi venduti attraverso canali che abitualmente scompaiono quando i costi di manutenzione e assistenza diventano troppo gravosi" (le immagini a corredo raffigurano un paio di pesanti bici al piombo, di cui una è la powabike, e l'e-solex)
"B) e-bike e pedelec fatti da produttori di biciclette che adottano la tecnologia pedelec giapponese combinandola con le esigenze di stile e i requisiti particolari dei loro clienti" (immagini: helkama, flyer, gazelle)
"C) componenti di bici elettrica cinesi parzialmente progettati in europa e prodotti in cina assemblati sulle bici in europa ma sempre più in cina". (immagini della schnachner e della sparta - di cui si indica il carattere pioneristico)
giappone
"praticamente tutte le pedelec sul mercato sono sviluppate per funzionare virtualmente senza manutenzione durante la loro vita di 5-7 anni. - questo richiede elevati investimenti in ricerca e sviluppo e collaudi prima della produzione - limitando i produttori a grandi compagnie tecnologicamente all'avanguardia come panasonic, yamaha, sunstar, honda e altre"
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fin qui neupert
e fatto che ho il mio lavoro di collettore di notizie, aggiungo qualche osservazione in libertà
nel suo quadro mondiale mancano alcuni riferimenti "autoctoni" che potrebbero interessarci: p.e. per il nord-america il sistema canadese bionx (che come concezione però è quasi più europeo che altro) o per l'europa la collaudatissima tecnologia heinzmann... d'altronde l'intento è quello di dare una panoramica, non di esplorare le nicchie (l'unico riferimento in questo senso è alla optibike americana)
in questa prospettiva trovo molto interessanti alcuni dati:
1) la inaffidabilità del prodotto cinese puro: a basso costo d'acquisto corrisponde un altissimo costo di manutenzione
2) il fatto che quasi tutto quello che circola da noi ha almeno un cuore orientale - dove dividerei a mia volta in tre classi:
a) provenienza giapponese, come abbiamo visto quella che rispetta i più alti standard di affidabilità;
c) provenienza taiwanese, che rispetta buoni standard qualitativi anche perché gestita in occidente da grossi operatori (così le i-zip, ma posso aggiungere anche giant);
d) provenienza cinese, che conosce due estremi - da un lato una qualità molto alta su progetto europeo interamente originale (sparta - con mia sorpresa), dall'altro i più bassi standard qualitativi - con credo pochi gradi intermedi
3) ho trovato una stima severa ma probabilmente da assumere seriamente quella di una vita utile di 5-7 anni per una pedelec di buona qualità
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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pixbuster
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Veneto
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Inserito il - 25/05/2007 : 15:05:21
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Molto interessane !!!! |
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 15:17:03
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guarda, il volume sul litio è per te! |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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guido
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 16:21:23
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esaustivo come sempre |
guido la rovere |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 16:51:01
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in effetti guido la tua flyer f sarebbe una delle pochissime tutto-europee in circolazione! |
l.
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guido
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 16:56:36
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ho la bava alla bocca pensando a quando arriverà....e poi in questi 2 giorni di flyer ho riscoperto anche quanto è duro il sellino (ho fatto richiesta scritta alla green x un tubo di pasta fissan ;-))) e quanto il pavè (il centro storico ne è pieno) incida in termini negativi sul confort di marcia quindi con una biammortizzata mi ci vedo proprio.... |
guido la rovere |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 17:06:11
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credo che in fatto di comfort la f non sia seconda a nessuno... quanto al sellino dipende molto da persona a persona: io personalmente ne uso uno rigido di cuoio ma con le molle, montato su un cannotto ammortizzato sostanzialmente defunto - spesso i sellini morbidi paiono comodi all'inizio e rivelano una fregatura dopo un po' |
l.
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guido
Utente Normale
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Inserito il - 25/05/2007 : 17:24:46
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in passato sono stato un mountainbiker (10/15 anni fa) facevo anche uscite impegnative da 70/80 km di monte e il fondoschiena non ne risentiva....credo sia solo questione di abitudine....almeno spero....ahio ahio ahio |
guido la rovere |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2007 : 17:34:14
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(ci si abitua a tutto!) |
l.
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