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elle
Utente Master
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17605 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 09:58:28
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per festeggiare il mio cinquemillesimo post - questo - (il pensionamento si fa consigliabile, ma ne parliamo più avanti) avevo voglia di qualcosa di bello
è un po' di tempo che, avendo più o meno sott'occhio la produzione mondiale, provo un senso di insoddisfazione
è un'insoddisfazione forse anzitutto estetica, ma sono d'accordo con job quando cita vitruvio - bellezza utilità e solidità insieme - e sono anzi persino convinto che una mancanza in fatto di venustas sia indizio di qualcosa che non va anche in fatto di utilitas e firmitas... in breve, ho l'impressione che anche le più belle e raffinate bici elettriche in circolazione lascino, ora qua ora là, qualcosa a desiderare...
la stupenda koga miyata con tecnologia sparta-ion non dà grande assistenza in salita col suo gearless posteriore, che peraltro rende un inferno la sostituzione della ruota posteriore...
le bellissime flyer sportive integrano nella linea ma non nascondono il marchio dell'elettrificazione nel nodo ingigantito del movimento centrale, e per certi usi il pur naturalissimo automatismo dell'assistenza contrasta con i possibili desideri del ciclista, come alcune esperienze ci hanno mostrato...
certo, la bici elettrica è sempre un compromesso molto delicato, e per questo come diciamo sempre la miglior pedelec è quella di volta in volta più adatta a quel particolare ciclista con quel particolare stile di guida su quel particolare tipo di percorso: mutando le condizioni, mutano gli equilibri che tocca raggiungere e a farlo sarà allora una pedelec diversa... questo non vuol dire che per il 90% delle esigenze non ci siano oggi sul mercato soluzioni di altissima efficacia - agili, belle, forti in salita, naturali, di grande autonomia... siamo già molto avanti in effetti... ma
ma proprio per questo si potrebbe cominciare a pensare che - l'elettrificazione è una faccenda sopravvalutata!
no, non sto dichiarando la mia conversione alle tutine di lycra e al sano sudore - niente di più lontano da me... voglio dire invece che avendo ormai motori molto affidabili, ragionevolmente leggeri, sempre più piccoli e prestanti, un'elettronica di controllo in rapida evoluzione, e batterie già discretamente leggere e capienti e destinate a scendere di prezzo, forse è giunto il momento di rimettere al centro dell'attenzione la bicicletta in quanto tale: fare, in breve, quest'esperimento (contrario a tutto quello che ci siamo abituati a pensare finora): considerare l'assistenza elettrica come un componente tra gli altri della bici, al pari del cambio o dei freni...
probabilmente, o anzi sicuramente, è prematuro - oggi nel mio uso quotidiano (urbano, con brevi e ripide salite) una bici col kit non potrebbe eguagliare il sistema panasonic, che richiede un telaio fatto apposta (ma chissà che non si possa sperare in evoluzioni del sunstar)... e si potrebbero fare altri esempi a favore della miglior integrazione offerta da bici fatte ad hoc... ma lo sfizio è immaginare
per esempio c'è un settore nel quale secondo me c'è ancora da pensare: quello delle bici da viaggio, che potrebbero rivelarsi ben efficaci anche in un uso cittadino (almeno in città che lo rendono possibile) - ne avevo azzardato un assaggio già qui una volta, ma forse esagerando in estetismo
le accuratissime bici 'neo-vintage' di produzione nippo-americana che indicavo lì - le rivendell (o le pereira, le serotta, le waterford, le vainilla...) - sono in fondo oggetti di lusso, magnificamente funzionali a quanto si legge, ma forse un po' troppo 'in stile' per un uso senza pensieri, senza parlare dei costi... come tutti i prodotti di riferimento indicano però la direzione: il telaio in acciaio, per leggerezza visiva anzitutto ma anche per doti di resistenza e elasticità opportune in una bici destinata a sopportare talvolta potenze inconsuete; la geometria rilassata, col manubrio non più in basso della sella e carro posteriore allungato per favorire stabilità comfort e carico; l'insieme delle doti che le rendono oltre che comode particolarmente adatte a ben tollerare i pesi dell'elettrificazione...
si tratta di una tipologia di bici un po' estranea alla tradizione italiana (la cui grande vocazione sportiva mi pare in effetti un elemento di contrasto alla destinazione utilitaria della bici, ma qualche volta l'ho già detto): le fanno in america, in giappone, in inghilterra, in germania... le facevano in francia
vorrei proporre un paio di esempi trovati frugando tra le bici tedesche e americane, più pratici di quelli indicati l'altra volta
per cominciare, provate a configurarvi una bici con queste maxcycles, immaginando un piccolo geared al posto della dinamo anteriore
qui una 28
steel lite
e qui una 26 - forse più adatta per favorire la resa del motore
twenty six
le dimensioni delle batterie, come sappiamo, ormai possono essere molto contenute - e egualmente quelle dei motori
questa, per esempio, è il prototipo di una trek con nano-motor recentemente presentato in inghilterra (la batteria è nella bottiglia)
fonte: http://picasaweb.google.co.uk/JohnInStockie/Presteigne2008
questo è il bafang come quello preso da IlMago ma montato sulla ruota posteriore
fonte: http://www.pedelecs.co.uk/forum/electric-bicycles/1972-suzhou-bafang.html
davvero si confondono con una dinamo o un cambio al mozzo!
mettendo il motore davanti, gli avantreni delle bici da viaggio sono in grado di tollerare senza incertezze anche una batteria montata su un piccolo portapacchi anteriore
borsa rivendell su un portapacchi nitto
montandolo di dietro, queste bici non si sbilanceranno per una batteria in una borsa da sella
borsa brooks glenbrook
(e certo entrambe le collocazioni della batteria possono andare per entrambe le collocazioni del motore)
di bici adatte, oltre agli esempi fatti sopra ce ne sono molte altre: gudereit, da silva, noell, velotraum, rotor, koga-miyata, salsa, rocky mountain, dawes... biciclette da meno di 500 euro a 2000 e oltre, ma buone bici e salendo anche ottime bici, che consentono credibilmente la costruzione di una pedelec di livello elevato, con una qualità di ciclistica superiore alla massima parte delle pedelec già fatte, costi e pesi paragonabili, e una modulabilità di allestimento e un'upgradabilità di tutti i componenti (quelli elettrici compresi) altrimenti sconosciute
per parte mia penso al geared per leggerezza, ruota libera e resa in salita, ma anche per minor impatto visivo; preferibilmente alla collocazione anteriore per semplicità di smontaggio (e eventualmente alternanza con una ruota normale se non perfino con un altro motore!), per la possibilità di scegliere anche un cambio interno e per lasciare comunque del tutto indipendenti - mancando l'integrazione del motore centrale - pedalata e assistenza; penso anche a un controller in grado di affiancare funzione pedelec e regolatore, con assistenza immediata fino ai 6kmh (come cominciano ad apparirne sui kit) e magari una certa flessibilità di voltaggio, che permetta di scegliere anche la potenza più adatta all'impiego; penso infine al criterio di un'assistenza ben modulabile e non necessariamente continua... (sarà che imparo dal lancillotto di job? )
altri esempi, tra i molti possibili - moderno e classico dalla germania:
fahrradmanufaktur
T-300
le patria - su misura -
ranger
ritornando in america, le surly, molto carine e configurabili - che con un po' di fatica è possibile trovare anche in europa
[ long haul trucker
o tante altre ancora, dalle thorn inglesi fino alla possibilità di recuperare a poco prezzo una vecchia bici francese (il modello di queste geometrie è quello) e riconfigurarsela, se la forcella permette...
certo, per la gran parte delle esigenze una pedelec già fatta è una soluzione più efficiente, più sicura e in certi casi anche più economica - però io ho l'impressione che di qui può effettivamente partire un esperimento nuovo, da affiancare a quello che conosciamo... è un po' come quando i "ciclisti veri" si dibattono nell'alternativa tra comprare una bici completa o assemblarsela da sé - com'è naturale in fondo data le premessa: considerare l'elettrificazione come un componente tra gli altri di una buona, di un'ottima bicicletta
per parte mia spero che mi capiti di trovarmi a passare in germania con un po' di soldi di troppo per farmi fare magari una 'patria ranger' sulla base di quest'idea - verde inglese, cambio esterno e buoni v-brake
...
per il momento volevo buttare questo sasso nello stagno - anche perché è per l'appunto il mio cinquemillesimo post e questi numeri tondi sono occasioni di bilancio... bilancio di conoscenze e di idee - che sono molto aumentate e anche mutate in questo tempo insieme - ma pure bilancio di ruoli: siamo vicini al millesimo iscritto, abbiamo da pochissimo passato i venticinquemila messaggi complessivi - un quinto è mio... è tanto
un uomo più saggio di me, o con più senso scenico, approfitterebbe di questi numeri tondi, 1000 / 5000 / 25000, e, non potendoseli giocare al lotto, lascerebbe con questa provocazione - l'elettrificazione è una faccenda sopravvalutata - scomparendo in una nube di bit... io non sono così saggio, ma ho deciso di ridurre la mia presenza in un forum ormai fortissimo... d'altronde se voglio comprarmi una norwid con rohloff e magura sarà bene che mi dedichi ogni tanto ad attività più redditizie! - insomma, non sarò più in servizio ventiquattr'ore su ventiquattro o su qualunque argomento ma, nella miglior tradizione gerontocratica, non tolgo ancora interamente il disturbo...
...
intanto ditemi un po' che ve ne pare dell'idea sviluppata fin qui: meglio una patria o una rivendell?
l.
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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ginetto
Utente Medio
Basilicata
237 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 11:35:20
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eila'... auguri per il 5millesimo post :)
per le bici, ad occhio mi sembra meglio fatta la rivendell... e anceh piu' adatta al viaggio.
la patria cambierei manubio e sella... per il resto e' molto simile alla mia marin da trekking con cui ho viaggiato fino all'arrivo della B.
qualcuno nei post che hai citato sostiene che la bici da viaggio e' gia' stata fatta...
viaggiare con un cosone da 40k non e' uno scherzo... non durante la pedalata ma durante i piccoli spostamenti! tipo caricarla su un treno, su un bus (a me e' arrivata fino alla soffita di un bus africano), legarla facilmente senza che caschi sulle gambe (ricordo un taglio profondo sulla caviglia in mezzo alle ande per risollevarla da terra dopo una sosta)
insomma leggero e' bello ;) modulare e' bello ;) finche' non devi stare in campana che ti fottano l'uno o l'altro pezzo quando ti fermi (bici e carico rubato a danzica e recuperato con il metodo barese)
io direi, bici leggera, trailer, modularita' e opportuni antifurti.
il cambio nel mozzo e' una garanzia, ma anche una incognita se ti si rompe qualcosa in posti inaccessibili e sperduti (ho alcuni esempi ;)
morale... molto dipende dalla tua tipologia di viaggio :)
bac gin |
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mazott
Utente Senior
Lazio
1359 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 12:56:37
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| Messaggio di elle meglio una patria o una rivendell?
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Io propongo una.... elle-ttrificabile |
>>>>> (26000Km Crystalyte 4011 48V) <<<<< |
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Tino
Utente Master
fondatore
Veneto
3296 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 13:20:28
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Complimenti (ed un sentito grazie) ad elle per il suo grande contributo informativo qui, nel forum jobike.
Quello che ha "sviscerato" più sopra è sicuramente quello che lo/ci attrae maggiormente. Nessuno lo può smentire.
Ciò che si vorrebbe dare è un'informazione obiettiva sul mondo delle pedelec in Italia, con il contributo delle esperienze di tutti gli utenti iscritti al forum.
Ora, spero che finisca il brutto tempo e che si possa uscire finalmente con la bici!!
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"Crazy Horse"
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Myreef
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 14:30:13
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La TREK mi fa davvero impazzire, direi che è il mio ideale di bici elettrica, elle ma quanto pensi possa avere di autonomia una batteria come quella della foto ?
Ciao
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Myreef --------------------- Italwin Beauty Deluxe - Litio con Revoshift
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Myreef
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 14:56:14
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Sulla base di quello che ci ha fatto vedere Elle mi sono fatto un giro sul sito dei nano-motor kit ed ho vistro questo KIT:
Motor, wheel and Li-Po battery - £604.68
* 190rpm or 260rpm motor fitted in appropriate size wheel * controller fitted in watertight case * thumb or twist grip * all neccessary electrical cables * 7A/h Li-Po battery fitted in external battery case for fitting to customers rack (not supplied) * battery charger * installation manual
Qualcuno lo conosce, o sa darmi qualche info in merito? Mi stà passando per la testa una malsana idea :-)
Ciao
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Myreef --------------------- Italwin Beauty Deluxe - Litio con Revoshift
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 19:20:01
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grazie
caspita ginetto - ande, africa... ne hai di cose da dirci! per imparare, mi aiuti a capire perché p.e. una rivendell ti pare meglio di una patria? e le altre che ho illustrato che ti sembrano? non ne capisco quasi di queste bici e mi piacerebbe... imparare a vedere
myreef, la trek è un prototipo, se ne dovrebbe sapere qualcosa di più nelle prossime settimane... non ti affrettare sul nano per ruote grandi (quello per ruote piccole è eccellente come mostrano le esperienze di job con la brompton)... pare che ci siano novità anche qui
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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picusbox
Utente Attivo
Lombardia
844 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 19:35:44
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| Messaggio di elle forse è giunto il momento di rimettere al centro dell'attenzione la bicicletta in quanto tale: fare, in breve, quest'esperimento (contrario a tutto quello che ci siamo abituati a pensare finora): considerare l'assistenza elettrica come un componente tra gli altri della bici, al pari del cambio o dei freni...
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E' esattamente la ragione che mi ha fatto decidere per un kit, Elle.
Le pedelec dalle cinesone alle piu raffinate hanno comunque l'impronta inconfondibile dello stile "pedalata-assistita", che sia il carterone che citi tu, oppure il pacco batteria verticale dentro il telaio, oppure batterie dentro bauletti di plastica. Insomma, la prima impressione estetica che mi fanno è che sono bici con qualcosa che non quadra. Poi il mio è un giudizio ovviamente personale, ma l'intenzione che ho è quella che le componenti del kit siano le piu nascoste possibile. Ad es sul mio Nine, che completerò spero nel weekend mi piacereebe realizzare: Batterie: nascosta in una borsa classica da manubrio, tipo quella che mostri nel post. Manopole: abolite quelle Nine, orribili, e in attesa che arrivi il thumb, niente acceleratore. Freni: aboliti quelli Nine (che tra l'altro non vanno benissimo sui vbrake), userò solo il pulsante che pensavo di nascondere in un campanello o roba simile, in modo da usare in alternativa o insieme al freno anteriore vbrake (il post è contropedale)
Purtroppo il mozzone anteriore si vedrà, ma chissa magari prima o poi arriverà la versione slim... |
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12353 Messaggi |
Inserito il - 22/05/2008 : 21:56:25
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Congratulazioni Elle !!!!! Sei davvero una colonna portante di tutto il Forum
E complimenti per la tua analisi e le tue proposte: tu sai che io non sono troppo favorevole alla "sperimentazione sulla mia pelle" per cui mi auguro che le tue bellissime indicazioni vengano recepite da qualche costruttore !!!!
E chissà che non compaiano delle "belle" bici elettriche adatte al turismo e alla città che, come succede con tutti i prodotti "alto di gamma", trascinano poi la produzione nei settori più economici
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Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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ghironda
Utente Senior
Emilia Romagna
1365 Messaggi |
Inserito il - 23/05/2008 : 08:43:09
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| Messaggio di elle
intanto ditemi un po' che ve ne pare dell'idea sviluppata fin qui: meglio una patria o una rivendell?
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Intanto ti faccio i miei complimenti per il bellissimo post e per il traguardo dei 5000.
Devo dire che le bici "da viaggio" sono sempre state una mia fissazione, e come quasi tutte le fissazioni si è rivelata una passione di nicchia, rara e costosa. Anni fa c'era anche un costruttore italiano che proponeva un modello da viaggio "vera", si chiamava Massetani (MASS era il marchio delle bici). La bici era molto bella, un bel telaio col carro allungato, portapacchi ovunque, sellino Brooks, manubrio molto particolare (fai conto un manubrio da corsa con le appendici sollevate) comandi del cambio a levetta posta alle estremità del manubrio ecc. La bici si chiamava qualcosa del tipo "giro&vado" ed ancora mi pento di non averla comperata, visto che costava il giusto. Ho provato a cercare su internet ma ho trovato solo una paginetta anonima.
Diciamo che sono bici che non fanno mercato, troppo poco appariscenti per giustificare il prezzo che ad un ciclista poco esperto appare esagerato.
Però leggendo il tuo post mi è tornata in mente una frase che ho letto in un libro qualche tempo fa: - le vere novità sono quelle che non invecchiano nonostante il passare del tempo - ecco, penso che in fatto di bici "serie" un ciclista che abbia sperimentato "tutto" torni volentieri all'essenza del pedalare, perfettamente rappresentato da queste biciclette che antepongono "l'andare lontano" alla ricerca disperata della "prestazione", spesso a scapito della comodità e della razionalità!
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Myreef
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 23/05/2008 : 09:16:38
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| elle ha scritto:
grazie
myreef, la trek è un prototipo, se ne dovrebbe sapere qualcosa di più nelle prossime settimane... non ti affrettare sul nano per ruote grandi (quello per ruote piccole è eccellente come mostrano le esperienze di job con la brompton)... pare che ci siano novità anche qui
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Grazie Elle, attendo fiducioso che esca qualche novità sulla trek e sul nano per ruote grandi.
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Myreef --------------------- Italwin Beauty Deluxe - Litio con Revoshift
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dido
Utente Medio
438 Messaggi |
Inserito il - 23/05/2008 : 09:56:38
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Grandeeee elle,come sempre un post eccellente.Non credo che non sarai più in servizio ventiquattro ore su ventiquattro,anche perchè questo forum è una tua creatura. |
Primus nine Italicus, che ha generato una progenia che si sta allargando giorno dopo giorno. CHE IL NINE SIA CON VOI |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 23/05/2008 : 11:25:35
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dai dido, che mia creatura! il forum lo facciamo tutti insieme, e se "mi sfumo" un po' lo si vedrà ancora meglio... ma grazie dei commenti - in particolare a gironda per l'interessante informazione... se poi qualcuno trova qualche notizia di più su questa inafferrabile massetani da viaggio e la posta...
edit: picusbox, sono molto curioso di vedere la tua bici come già ti ho detto - appena puoi mostraci le foto
edit2: sul rohloff... ve lo ricordate il simpatico mathias? il suo rohloff è andato in pezzi all'improvviso... era a vienna, la flyer si è mobilitata, l'indomani mattina aveva un rohloff nuovo... io temo però che non tanto in patagonia ma da noi a milano si correrrebbe il rischio di un fermo bici piuttosto lungo! quindi in breve: è una meraviglia e un giorno spero di provarlo e di averlo, ma per una bici da viaggio vera forse meglio il vecchio cambio esterno... |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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gabo
Nuovo Utente
Piemonte
13 Messaggi |
Inserito il - 24/05/2008 : 10:08:15
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| Messaggio di elle
... di bici adatte, oltre agli esempi fatti sopra ce ne sono molte altre: gudereit, da silva, noell, velotraum, rotor, koga-miyata, salsa, rocky mountain, dawes... biciclette da meno di 500 euro a 2000 e oltre, ma buone bici e salendo anche ottime bici, che consentono credibilmente la costruzione di una pedelec di livello elevato, con una qualità di ciclistica superiore alla massima parte delle pedelec già fatte, costi e pesi paragonabili, e una modulabilità di allestimento e un'upgradabilità di tutti i componenti (quelli elettrici compresi) altrimenti sconosciute ...
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quali sono questi modelli a meno di 500? io vorrei prendere una bici per poi solo in secondo tempo applicare il kit... stavo quasi per scegliere il primo prezzo delle bici da corsa decathlon, il Btwen sport 1 ( in verità annche il triban road 5 non è male) cosa mi si consiglia? ho un budget stretto stretto.....
Ciao
Gabo
ps Il mio primo post, us saluto a tutti i ciclisti in ascolto!!!! pps dove trovo altre info su questi motori dalle dimensioni di una dinamo? li fanno anche pompati (visto che sono così poco visibili magari sforo i 250 Kw? |
gallareto @PRESSO@ gmail PUNTO com |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 24/05/2008 : 11:06:17
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ciao gabo, benvenuto
forse tra le maxcycles e le gudereit è possibile trovare bici più economiche, ma in effetti non saranno a meno di 500 euro in italia, dovendosele fare spedire... la triban 5 invece si è mostrata un'ottima bici da elettrificazione, specie con il nine continent... se preferisci le bici in acciaio, la stazione delle biciclette ha dei modelli classici con cambio a prezzi contenuti
quanto ai motori, la situazione è ancora un po' opaca, anche in mancanza di un importatore italiano: il nano-motor (tongxin), quello montato sulla trek, si prende in inghilterra, ma come dicevo a myreef sulle ruote grandi non è ancora sicuro; il bafang invece, quello col montaggio posteriore nella foto, si trova in versione anteriore dall'austria (specialbikes, meglio su ebay), ma anche di questo non abbiamo esperienze dirette sul forum; un nostro iscritto, "il mago", sta provando credo una nuova versione che si è fatto venire dall'australia... per dargli potenza vanno alimentati a 36V, se non anche a 48
apri una nuova discussione indicando le tue esigenze in modo un po' più dettagliato, e proviamo a pensarci insieme |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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cosmos
Utente Attivo
Piemonte
672 Messaggi |
Inserito il - 24/05/2008 : 17:59:37
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Complimenti Elle per i 5000 post e sarei contento di poterteli fare anche ai 10.000 post . Certo nessuno pretende una tua presenza 24h su 24 ma la tua esperienza, conoscenza, saggezza, gentilezza ecc. non possono mancare a questo forum che è di tutti ma maggiormente tuo che ne sei la colonna portante principale, per cui se ti sembra opportuno "alleggerire" un po la tua presenza, fallo tranquillamente perchè è giusto dedicare più tempo anche alle altre cose della vita ma sappi che abbiamo imparato tanto da te a ancora avremmo da imparare. Grazie.
Anch'io ho mollato un po ma la mia è stata una forzatura in quanto ho dovuto cambiare la mansione di lavoro, per cui durante il giorno non ho più la possibilità di collegarmi ogni tanto per frequentare ma potrò farlo soltanto la sera a casa. Pazienza... ma fortunatamente della mia minor presenza non se ne accorge nessuno perchè non sono "elle".
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Giant twist 2.1 Ex cinesona ora cinesetta |
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job
Amministratore
fondatore
Friuli-Venezia Giulia
7696 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2008 : 22:42:02
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| cosmos ha scritto:
Complimenti Elle per i 5000 post e sarei contento di poterteli fare anche ai 10.000 post .
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Mi unisco ai complimenti, al di là del tagliando dei 5000 che parla da sè, questo più che un post mi sembra un articolo dalla completezza e competenza eccelsa . Io condivido in tutto e per tutto e vado avanti con i miei esperimenti che sono sempre rivolti alla direzione che indica Elle, già la mia Brompton nano è un primo passo verso queste biciclette. Ho la netta sensazione che nel futuro il mercato si spaccherà nettamente in due: moto elettriche da una parte e invece le bici avranno il loro motore nanizzato che sarà un accessorio personalizzabile a seconda della bici e delle esigenze niente di meno di quello che oggi è il cambio e sempre meno anche i puristi storgeranno il naso. In fondo agli inizi anche il cambio era considerato cosa da rammolliti per i puristi dell'epoca. Quindi vedo che i padroni del mercato diverranno i soliti shimano, sountur, o qualcun'altro nuovo ma sempre sul campo delle "guarniture".
p.s.- Comunque attenti ad Elle, ha il suo rovescio della medaglia... ad esempio non è simpatico al mio portafoglio in quanto è noto come l'"untore universale" ed "attacca scimmie" di eccellente rango!
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 25/05/2008 : 23:14:06
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grazie per l'eccellente rango! |
l.
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12353 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 00:47:38
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Ho ripensato alle tue proposte, Elle
E il frutto dei miei pensieri diverge dal tuo (come spesso accade fra noi due nelle questioni "filosofiche")
L'ideale che indichi è una bici bella e funzionale in cui l'elettrificazione non solo non disturbi la linea, ma che si veda il meno possiblie
Ecco: ho pensato che all'inizio le automobili erano carrozze con il motore e che poi si sono evolute in linee diversissime dalle pur elegantissime berline, coupè e landau trainate da cavalli in carne e ossa
Anche le motociclette hanno avuto la stessa storia: da massicce biciclette con il motore ad affusolati proiettili carenati
Così la mia considerazione finale è: le bici elettriche rimarranno "bici" con un invisibile aiuto elettrico o si evolveranno parellelamente sfociando in oggetti, parimenti belli e tecnologici, ma con una forma che non sarà ne quella delle bici ne quella degli scooter ? E, come avrai già abbondantemente intuito, io propendo per quest'ultima soluzione
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Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 01:10:04
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forse ha ragione job:
| job ha scritto: nel futuro il mercato si spaccherà nettamente in due: moto elettriche da una parte e invece le bici avranno il loro motore nanizzato che sarà un accessorio personalizzabile a seconda della bici e delle esigenze niente di meno di quello che oggi è il cambio
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quale volete che sia il futuro?
questo
o questo?
però la mia idea non ha fondamenti soltanto estetici: l'evoluzione in direzione di un nuovo veicolo mi sembra aver senso quando le potenze sono superiori agli attuali limiti legali; all'interno di questi, avendo la possibilità di motori e batterie così poco invasivi, che ragione c'è di abbandonare la collaudatissima struttura della bicicletta?
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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picusbox
Utente Attivo
Lombardia
844 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 08:31:55
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Questo
Il mio è un giudizio estetico ma anche tecnico: finchè le bici restano semplici potrò ancora fare un po' di fai-da-te. La moto la porto dal meccanico una volta l'anno, solo per scrupolo...
Comunque su questa evoluzione tanto conterà non solo la domanda di bici elettriche, ma anche le politiche di mobilità. Se tutto rimane invariato prevedo che andremo verso lo scooterone elettrico e via via su con pesi e potenze. Non è un paese per veicoli lenti, questo. |
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hombre
Utente Senior
1380 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 09:52:15
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Semz' altro questo
soprattutto per quello che sarebbe legato ad un' evoluzione del genere: produrre una bici come questa e rendere questo stile uno standard significherebbe che la bici elettrica avrebbe subito uno sviluppo ed una diffusione tali da averle permesso di trovare un suo "spazio" ben definito. Significherebbe che parte degli oltre 100 mila scooter venduti in Italia ogni anno sarebbero stati sostituiti da biciclette elettriche con evidenti e innegabili vantaggi per la mobilità e l' ambiente |
Microbike City 26 Full Optional Microbike- Dahon Roo- Tender 20 |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 12:07:40
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vabbe', se è un'alternativa allo scooter è un altro discorso...
(a quel punto io vedrei meglio una vespa elettrica invece che la bici di godzilla, ma è davvero solo una questione di gusto...)
ma questioni di gusto a parte: se stiamo parlando di un mezzo a prestazioni limitate - pedelec, 250W, 25kmh (ma anche acceleratore indipendente, 350W e 32kmh) - allora una bici come la trek col tongxin della seconda foto è potenzialmente(*) in grado di fare tutto quello che serve... ed è interamente una bicicletta, cioè un mezzo già molto evoluto, facilmente manutenibile, configurabile sulle esigenze di ciascuno, aggiornabile, maneggevole ed economico come nessun altro... uno rinuncia a tutti questi vantaggi per che cosa? in passato era necessario esplorare altre strade perché le bici elettriche potevano avere solo grossi motori e batterie pesanti ... ma per avere una pedelec a norma europea a me pare che adesso non sia più così
(*) le foto che ho messo sopra più che il futuro sono in effetti il presente: la prima è la matra ms-1, pensata non come pedelec ma come ibrido elettrico-muscolare leggero, presentata a fine 2007 e di imminente commercializzazione in francia (a dar retta agli annunci); la seconda è la cytronex presentata ultimamente a presteigne e già in vendita in inghilterra all'equivalente attuale di 1200 euro (completa: un bici di dignitosa qualità con una motorizzazione molto interessante - anche questo prezzo fa riflettere)... quest'ultima non è una pedelec a norma europea solo perché si rifà alla legislazione inglese che non obbliga al pas: ha un sistema con due pulsanti alle estremità del manubrio che avviano due diverse velocità di assistenza, la piccola batteria nimh è data per circa 30km di autonomia, l'assistenza parte dopo i 7kmh ed è concepita più come ausilio su richiesta che per l'uso continuo di una bici che resta molto leggera e scorrevole... dico però che potenzialmente è in grado di fare tutto ciò che fanno le pedelec attuali perché mi sembra solo una questione di tempo - breve - lo sviluppo verso configurazioni più flessibili (p.e. - già dal nano di job sappiamo che questo motore è in grado di offrire assistenza continua e robusta a tensioni superiori, con notevoli autonomie e buona affidabilità... attualmente sono in corso sviluppi molto promettenti sia del controller che del motore stesso... e accanto a questo ci sono altri motori simili) |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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Fede
Utente Medio
Liguria
373 Messaggi |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 18:54:20
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uau... al meglio non c'è mai fine! |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 21:12:59
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| elle ha scritto: uno rinuncia a tutti questi vantaggi per che cosa? in passato era necessario esplorare altre strade perché le bici elettriche potevano avere solo grossi motori e batterie pesanti ... ma per avere una pedelec a norma europea a me pare che adesso non sia più così
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Premesso che apprezzo e credo che siano da seguire entrambe le strade, ti vorrei ricordare che c'e' ancora tanto da evolvere prima che nel concetto di e-bike , nel concetto di bicicletta.
I vantaggi della personanizzabilita' ad esempio diventano non un opzione ma una necessita' in una bici di tipo convenzionale, in cui la posizione e l'ergonomia fanno moltissima differenza nell' uso.
Tutte cose che se fanno felice un ciclista sportivo, che cerca nel mezzo uno strumento per competere con gli altri e con se stesso, sono d'intralcio a chi vuole un mezzo comodo per spostarsi da A a B senza doversi vestire come Pantani, o farsi fare la bici su misura.
Non sono affatto sicuro , ad esempio che il tipo di bici in voga oggi sia il piu' efficiente e comodo possibile, basti pensare alle recumbent, pochissimo studiate, dove si pedala comodamente seduti su un sedile , e non su una sella pensata per sorreggere solo una parte del peso corporeo, e volendo e' facile montarci delle protezioni aerodinamiche per migliorare la penetrazione da un lato, ma anche proteggere il ciclista dal vento (e quindi non rendere necessario abbigliamento tecnico)
Insomma, il mondo delle biciclette e' stato per decenni trainato solo dallo sport, e si vede, se e quando le e-bike si affermeranno come prodotto di massa, vedremo finalmente modelli pensati per consentire di stare in sella per ORE con abiti da citta', di andare sullo Stelvio senza neanche una giacca antivento, ecc ecc |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 26/05/2008 : 22:16:43
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con l'emancipazione dall'impianto sportivo con me sfondi una porta aperta, è una cosa che ripeto da tempo... però credo che posizione e ergonomia contino anche per il comfort, quindi avere una bici ben fatta sul tipo di quelle illustrate (e che sono tutte bici pensate per un uso comodo prolungato, bici da viaggio non da prestazione e spesso "antiquate" rispetto all'indirizzo di moda oggi) credo sia proprio quello che stiamo cercando... le recumbent sono molto attraenti e c'è tutto un capitolo sulle recumbent elettriche diffuse tra appassionati all'estero che sarebbe interessante aprire - se non fosse che il tipo di traffico che noi abbiamo spaventa con un mezzo così basso... almeno io non avrei il coraggio di affrontarci il traffico di napoli e sconsiglierei chiunque dal farlo (pomodori a parte ) |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 00:08:48
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Si , hai ragione le bici che hai segnalato mirano al comfort piu' che alla prestazione fisica, ma parliamo sempre di mezzi fatti per gente normalmente in forma, senza importanti sovrappesi. Le bici hanno una sella, non un sedile, quindi sono pensate per sopportare limitatamente il peso del corpo, assieme a pedali, e manubrio. Quando parliamo di massa, parliamo anche di gente oltre i 120 kg, di persone con dolori alle braccia, alle gambe, emorroidi insomma gente a cui il comfort di una sella sta stretto.
A una certa velocita' inoltre se non ti pieghi come un lombrico, sei un mattone con le ruote, aerodinamicamente parlando, gia' a 25 all'ora l'aerodinamica conta molto e un ciclista in posizione da passeggio prende tanto vento=dissipa tanta energia.
Non ti nascondo che da parecchio penso alle recumbent, ma essendo uno che cerca di passare inosservato, ed e' il fattore "gente" oltre che quello "costo" che mi frena a provare.
Poi i design delle recumbent non sono ancora confluiti verso un unico filone, come per le normali e quindi bisognerebbe percorrere vari cammini per trovare quella giusta. Riguardo alla bassezza, non e' una caratteristica universale , vedi questo modello ad esempio o questa in cui il ciclista e' alto quasi come il collega a fianco su una bici normale. |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 00:28:44
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dobbiamo aspettare che qualcuno di noi abbia il coraggio di provare, poi è possibilissimo un effetto valanga!
se hai un po' studiato la cosa, quando ti va perché non ci dai un nuovo thread in pedelecafé, così l'idea comincia a girare...
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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ginetto
Utente Medio
Basilicata
237 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 01:15:40
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| elle ha scritto:
grazie
caspita ginetto - ande, africa... ne hai di cose da dirci! per imparare, mi aiuti a capire perché p.e. una rivendell ti pare meglio di una patria? e le altre che ho illustrato che ti sembrano? non ne capisco quasi di queste bici e mi piacerebbe... imparare a vedere
myreef, la trek è un prototipo, se ne dovrebbe sapere qualcosa di più nelle prossime settimane... non ti affrettare sul nano per ruote grandi (quello per ruote piccole è eccellente come mostrano le esperienze di job con la brompton)... pare che ci siano novità anche qui
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ops... scusa son stato fuori... tornero' a rivedere i modelli e ti rispondo, perndo domani.
bac gin |
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ghironda
Utente Senior
Emilia Romagna
1365 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 08:14:01
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| jumper ha scritto:
Insomma, il mondo delle biciclette e' stato per decenni trainato solo dallo sport, e si vede, se e quando le e-bike si affermeranno come prodotto di massa, vedremo finalmente modelli pensati per consentire di stare in sella per ORE con abiti da citta', di andare sullo Stelvio senza neanche una giacca antivento, ecc ecc
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E' vero quello che dici, ma più che "trainato" io direi "frenato", pensa ad esempio alle reclinate che non hanno beneficiato di alcuna esperienza sportiva perchè l'unico telaio ammesso nelle competizioni ufficiali è quello a diamante che tutti conosciamo.
Fra l'altro: io ho provato una reclinata che avrebbe diversi punti a favore ma non la userei nel traffico neanche sotto tortura, per non parlare delle salite...se il problema è soltanto quello della comodità allora basta ed avanza un sellino diverso (tipo Kefren o Unsaddle) ed una geometria del telaio mirata all'uso utilitario anzichè corsaiolo (mi vengono in mente alcune bici Electra).
Quanto ad andare sullo Stelvio senza neanche la giacchetta, penso che ancora per un po' dovremo farlo solo con l'automobile |
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ginetto
Utente Medio
Basilicata
237 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 12:07:57
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allora su richiesta di elle, perche' preferisco a pelle la rivendell alla patria.
Premessa... la bicicletta e' un mondo opinabile, anzi le opinioni servono a poco, serve piu' che altro pedalarci per capire di cosa si ha bisogno.
Rivendell: se ti rifersici a questa: http://www.rivbike.com/products/list/bicycle_models#product=50-038 1) preferisco le 28 2) sostituirei i v-brake (oppss i cantilever) con freni piu' decenti (a pieno carico e a 70km in discesa... i freni fanno la differenza! due texani mi soprannominarono "the flying italian"... che se cascavo ero morto!" per il resto l'ergonomia di questa bici mi piace... ha i portapacchi dove servono e soprattutto una guarnitura adeguata a strada e fuori strada dove c'e' bisongo di molta demoltiplica ma anche a volte di velocita'... 3) prezzo inutilmente alto... uan bici come quella la costruisci in qualsasi ciclofficina con pezzi recuperati 4) consiglio telaio in acciaio o in leghe saldabili anche in posti sperduti... a me fortunatamente s'e' rotto solo un portapacchi riparato con fil di ferro 5) sganci rapidi delle ruote... piu' che mai utili! 6) ergonomia accattivante... anceh se preferisco il manubrio dritto tipo MTB
x la Patria (senza entrare nel merito del nome.... grrrr) 1) sostituire il cambio con una guarnitura piu' generale... adatta per i fuoristrada 2) canotto sella e tutto il manubrio da sostituire con roba piu' spartana e piu' leggera... i fronzoli di microregolazioni servono a ben poco quando hai 30kg di roba dietro e altri kg di cibo e acqua 3) ergonomia... il manubrio di quel tipo, va bene in citta' e in belgio per andature tranquille e non necessariamente "reattive"... preferisco sguardo in avanti e verso il basso per evitare ostacoli 4) le ruote da 28 le preferisco... nel senso che con guarniture corte permettono maggiore velocita' e a me han consentito di andare in zone tipo queste: tutti gli sterrati, zone torbiere e sabbiose (una fatica x 20km!)... zone moderatamente sassose. In pratica il 99% dei miei tracciati... l'unica volta in cui mi sono fermato era risalendo un rigagnolo melmoso... le ruote affondano e slittano e la pendenza non aiutava. Ho abbandonato l'idea di salire la collina e ho cambiato strada.
io ho una marin da 28 e guarnitura da trekking... pagata a suo tempo usata 280mila lire (o180? non ricordo bene)... alla mia cambierei la pipetta del manubirio, ma fin'ora non m'ha dato noie.
Meno e' bello ;)
bac gin
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 13:51:21
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| ghironda ha scritto:
E' vero quello che dici, ma più che "trainato" io direi "frenato", pensa ad esempio alle reclinate che non hanno beneficiato di alcuna esperienza sportiva perchè l'unico telaio ammesso nelle competizioni ufficiali è quello a diamante che tutti conosciamo.
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concordo al 100%
| Fra l'altro: io ho provato una reclinata che avrebbe diversi punti a favore ma non la userei nel traffico neanche sotto tortura, per non parlare delle salite...
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Si hai ragione, ma come vedi nella foto ci sono recumbent abbastanza alte da vedere e farsi vedere bene. E se non ci fossero, chi vieta di inventarle
| se il problema è soltanto quello della comodità allora basta ed avanza un sellino diverso (tipo Kefren o Unsaddle) ed una geometria del telaio mirata all'uso utilitario anzichè corsaiolo (mi vengono in mente alcune bici Electra).
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Capisci bene il concetto, non e' un mio problema , sto ragionando di una diffusione di massa , veramente di massa, che vuol dire rendere accessibile a *tutti*, indipendentemente dalla forma e dalle mancanze fisiche, un mezzo.
Ora qualunque sella e' fatta per sopportare una quota del peso del ciclista, con il rimanente ripartita tra manubrio e pedali. Per generalizzare devi immagginarti un tizio di 120 o .. abbondiamo 170 kg magari con la schiena non perfettamente funzionante, montato sopra per ore. Che problemi avrebbe un simile pachiderma? Problemi che nessun sellino su un telaio a diamante puo' risolvere. Serve un sedile imbottito, non una sella.
| Quanto ad andare sullo Stelvio senza neanche la giacchetta, penso che ancora per un po' dovremo farlo solo con l'automobile
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Mica vero, con un numero sufficiente di W di potenza al motore, e una quantita' sufficiente di energia appresso, saliresti anche sull' everest, senza sforzarti troppo, se ci fosse una strada liscia Parliamo del futuro, non del presente. Metti una bella fuel cell da 700W sosttenuti, e una tanica di metanolo che ha una densita' energetica di 19,9 MJ/kg ...... |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 14:16:56
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grazie delle spiegazioni ginetto! ora me le studio un po'...
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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ghironda
Utente Senior
Emilia Romagna
1365 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 14:49:50
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[quote]jumper ha scritto:
Ora qualunque sella e' fatta per sopportare una quota del peso del ciclista, con il rimanente ripartita tra manubrio e pedali. Per generalizzare devi immagginarti un tizio di 120 o .. abbondiamo 170 kg magari con la schiena non perfettamente funzionante, montato sopra per ore. Che problemi avrebbe un simile pachiderma?
[quote]
Uno così avrebbe problemi a pedalare anche sono per 15 minuti, non credo che sia una buona politica basare una produzione di massa prendendo come esempio dei casi clinici che hanno bisogno anzitutto di fisioterapia
Parlando con persone che usano la bicicletta (o che vorrebbero farlo ma hanno paura del traffico) senza essere ciclisti "appassionati" mi sembra di percepire diverse esigenze. La prima che mi viene in mente è quella che su una bici classica per pedalare in maniera efficiente occorre mettere la sella alta al punto che non è possibile toccare in terra coi piedi rimanendo seduti. A noi sembra una scemenza, ma prova a far partire da un semaforo un ciclista che, circondato da automobili sgasanti ha paura di cadere (giustamente) e che per evitare questo problema abbassa il sellino al punto da rendere la pedalata dolorosa oltrechè inefficiente. A questo mi riferivo con geometrie diverse, col tubo sella più inclinato indietro. Poi è chiaro che una bici così la devi fornire di un SEDILE (fra l'altro la Kefren e simili dimostrano che può essere usato anche su bici "normali") e che non sarà mai veloce ed efficiente come una bici normale, ma la bici perfetta "per tutti" non esiste. Questo vale per le automobili, per le moto ecc ed a maggior ragione vale per le biciclette, dove il pilota è parte integrante della propulsione! |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 15:26:59
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| ghironda ha scritto:
Uno così avrebbe problemi a pedalare anche sono per 15 minuti, non credo che sia una buona politica basare una produzione di massa prendendo come esempio dei casi clinici che hanno bisogno anzitutto di fisioterapia
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A parte che mi da piuttosto fastidio quando si giudicano le persone come "casi clinici" solo perche' sono diversi o hanno fatto scelte piu' o meno obbligate diverse dalle nostre.
In ingegneria, quando si progetta qualcosa, in questo caso si parla di progettare una mobilita' ecologica per *tutti* nel lontano futuro, si prendono proprio i casi limite e si maggiorano i dati del x% , quell' X percento di maggiorazione si chiama fattore di sicurezza.
E' cio' che garantisce che quale che sia il mio valore su una determinata variabile , non avro' problemi, perche' l'oggetto e' pensato per eccedere qualunque valore umanamente possibile
Un ascensore fatto per 400 kg, sara' stato progettato almeno per 600, cosi' da garantire un margine di sicurezza che mai sara' raggiunto.
Io supero i 100 kg, sono alto e ho una trentina d'anni, come molti altri qui sul forum non siamo pesi piuma, ne scriccioli da scalata, eppure facciamo i nostri 30-50 km a 18-23 km/h di media anche con una MTB muscolare e ci godiamo il paesaggio.
Come vedi, senza andare nei "casi clinici" gia' progettare un veicolo, in sicurezza, per una persona normale avendo un dei grossi margini di overengineering richiede il pensare ai 170 kg ... e oltre
Se la rivoluzione elettrica non sara' quella che permettera' anche al 70 enne con 120 kg di girare in bici, allora sara' una cosa poco incisiva a mio avviso, non piu' incisiva dell' introduzione del cambio. L'auto e la moto ha promesso e mantenuto questo,DEMOCRATIZZAZIONE ANTIATLETICA , non mi devo chiedere se sono in grado o meno di andare in un dato punto B , ma solo se ho abbastanza energia accumulata per farlo, per questo motivo ha avuto successo, dove la bici e' stata relegata al diporto, alla gara, alla competizione con se stessi e con gli altri.
| Parlando con persone che usano la bicicletta (o che vorrebbero farlo ma hanno paura del traffico) senza essere ciclisti "appassionati" mi sembra di percepire diverse esigenze.
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Si sicuramente, ma c'e' tutta una categoria di persone che non usa la bici e non vorrebbe farlo che se vogliamo metterla su 2 ruote, dobbiamo fornirgli un mezzo adeguato alle loro esigenze, non certo ignorarli e dirgli di dimagrire, altrimenti sono legittimati a ignorarci invece che a seguirci, e magari darci anche un poderoso calcione per l'offesa.
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ghironda
Utente Senior
Emilia Romagna
1365 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 15:41:03
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Mi
| ghironda ha scritto:
A parte che mi da piuttosto fastidio quando si giudicano le persone come "casi clinici" solo perche' sono diversi o hanno fatto scelte piu' o meno obbligate diverse dalle nostre.............
Si sicuramente, ma c'e' tutta una categoria di persone che non usa la bici e non vorrebbe farlo che se vogliamo metterla su 2 ruote, dobbiamo fornirgli un mezzo adeguato alle loro esigenze, non certo ignorarli e dirgli di dimagrire, altrimenti sono legittimati a ignorarci invece che a seguirci, e magari darci anche un poderoso calcione per l'offesa.
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Dal tono piccato della tua risposta penso di averti in qualche modo offeso: non era nelle mie intenzioni e se l'ho fatto anche solo involontariamente me ne scuso. Del resto io di anni ne ho 54, peso fra i 96 ed i 100 kg (dipende dalla stagione) e tengo medie più basse delle tue, quindi come vedi mi riterrei un caso clinico se avessi anche problemi di mobilità del rachide (e magari prima di andare in bici andrei a chiedere il parere di un fisioterapista, che essere permalosi va bene ma farsi male no!)
Per quanto riguarda il resto, il vero problema non è convincere i ciclisti potenziali (anche pesanti) ad andare in bici, ma convincere tutti gli altri che un ciclista dovrebbe essere libero di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto (come lo uso io, quando non ci vado a fare gite di piacere) senza per questo rischiare la pelle. Tutto qua. |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 27/05/2008 : 16:40:48
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| Dal tono piccato della tua risposta penso di averti in qualche modo offeso: non era nelle mie intenzioni e se l'ho fatto anche solo involontariamente me ne scuso.
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Tranquillo, non mi sono offeso, e' solo che non mi piace questa tendenza a medicalizzare qualsiasi pratica o soggettivita' non "normale". Sia io che te, siamo persone normali, e come tali dobbiamo essere trattati, e' chi vuol definire norme strette su cosa sia o non sia normale il pericolo per tutti (vedi ragazzine anorresiche in cerca di somigliare ad altrettanto anorresiche modelle drogate fatte con lo stampino, o altri esempi simili )
| Per quanto riguarda il resto, il vero problema non è convincere i ciclisti potenziali (anche pesanti) ad andare in bici, ma convincere tutti gli altri che un ciclista dovrebbe essere libero di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto (come lo uso io, quando non ci vado a fare gite di piacere) senza per questo rischiare la pelle. Tutto qua.
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Hai ragionissima su questo punto. Anche se finora personalmente non e' che ho sentito molto il pericolo pur vivendo e girando a Roma, che e' considerata una delle citta' meno ciclo-friendly d'Italia. E' anche vero che per questione di orari, non mi trovi in giro agli orari di punta o in strade strette e veloci come l'Ostiense o la via del Mare, e che sono molto , troppo direi comprensivo quando vedo auto sul marciapiede o pedoni con passeggini e cagnolini a ingombrare le (poche) ciclabili
Comunque io credo che la strada per il rispetto del ciclista, passi dall'aver fatto provare a tutti cosa vuol dire girare su 2 ruotine. Farsi un po' di strada nelle scarpe altrui, ci fa sempre comprenderne le esigenze e rispettarle meglio :) |
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Myreef
Utente Normale
64 Messaggi |
Inserito il - 28/05/2008 : 08:38:23
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| elle ha scritto:
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Assolutamente questo........... |
Myreef --------------------- Italwin Beauty Deluxe - Litio con Revoshift
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Leo20
Utente Medio
Veneto
321 Messaggi |
Inserito il - 28/05/2008 : 11:05:27
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| Messaggio di elle
ma proprio per questo si potrebbe cominciare a pensare che - l'elettrificazione è una faccenda sopravvalutata!
.... forse è giunto il momento di rimettere al centro dell'attenzione la bicicletta in quanto tale: fare, in breve, quest'esperimento (contrario a tutto quello che ci siamo abituati a pensare finora): considerare l'assistenza elettrica come un componente tra gli altri della bici, al pari del cambio o dei freni...
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Bella la provocazione. Porta a pensare e a rimettere in gioco la propria opinione... Bene un ritorno alla essenza e sua intrinseca semplicita' della bicicletta, mi fa tornare in mente l'esempio della FORD T (autovettura).
http://it.wikipedia.org/wiki/Ford_Modello_T
Che è stata rivoluzionaria perchè riportava alla sua razionale semplicità l'approccio alla macchina come autovettura. Tutto quello che realmente serviva (per quel tempo...) c'era, quello che non serviva era stato tolto (famosa la frase di FORD che commentava la notizia che erano stati levati nnn parti tecniche : tutto quello che non c' e'..non si puo' rompere). Restando sull'anedottica : "...A questa fase della produzione si deve la frase, frequentemente citata, attribuita a Henry Ford secondo la quale ognuno poteva avere una Model T del colore che preferiva purché questo fosse il nero...." e sempre citando l'anedottica il motivo era "...per velocizzare la produzione la Model T era disponibile in un solo colore: il nero...." Bene questo approccio ha avuto un successo storico 15 Milioni di Macchine prodotte e vendute. La prima auto costruita tramite le catene di montaggio ( cosa che solo tramite una estrema razionalizzazione e semplificazione si poteva fare).
Bene fatto questo volo nell'esempio, ritorniamo a Noi, riportare la bicicletta alla sua natura e semplicità mi stà benissimo. Anche ad arrivare a proporre-pensare l'elettrificazione come uno dei tanti optional che posso chiedere e introdurre. L'essenza della bicicletta come veicolo per spostarsi...! Come concetto generale, come dicevo, mi va benissimo. Personalmente considero l'elettrificazione una grande cosa perchè ha permesso a me' e penso a molti di Voi, di liberarsi dai vincoli delle salite o della troppa fatica: in altre parole
La Pedelec come forma per dosare/limitare la fatica e massimizzare il piacere della bicicletta.
Tra l'altro come scritto in altre discussioni, per molti e' una necessita' poter arrivare in ufficio o comunque muoversi senza arrivare trafelati o sudati o.... Ho comprato una Flyer e non per caso, ma perche' penso che sia quella che piu' si avvicina a questo concetto del poter pedalare ( ed essere aiutati), senza privarsi del piacere del pedalare. Questa e' ovviamente la mia personale opinione. Rispetto le altre scelte che portano a modelli in cui la bicicletta un po viene nascosta e ...si trasforma in bel veicol elettrico che funziona anche (se si vuole ovviamente) senza pedalare. Credo pero', che questo snaturi un po' l'essenza della bicicletta. Preciso che non sono contrario, anzi, ma credo che questo approccio sia un mix diverso.
E' chiaro che (per me') la bici che oggi piu' si avvicina a questo approccio sia
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Quella che piu' si avvicina in prospettiva futura (riportando sempre una foto di ELLE :
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[quote]
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Leo20
Flyer S Cross Country
Kalkhoff Pro Connect S
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Leo20
Utente Medio
Veneto
321 Messaggi |
Inserito il - 28/05/2008 : 11:10:06
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Mi sono scordato di aggiungere un commento al bel cinquemillesimo post di ELLE. Qello che colpisce di piu’ non e’ la quantita’ (5.000), ma la qualita’ di questi. Veramente complimenti!
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Leo20
Flyer S Cross Country
Kalkhoff Pro Connect S
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 28/05/2008 : 20:38:39
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troppo gentile leo
siamo sulla stessa lunghezza d'onda... anch'io ultimamente sto prendendo più spesso in prestito la t8 di mia moglie - cioè il modello più propriamente da turismo o trekking della flyer, benché il cambio resti "cittadino" - per cercare di capire quali caratteristiche migliori potrebbe avere una bici del genere... e in effetti il confronto è duro, perché è davvero una bici eccellente... però in fondo l'idea sarebbe di non cercare un miglioramento di questa tipologia ma piuttosto una tipologia diversa... ci sto pensando...
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 00:10:34
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up
(piccola celebrazione personale per il settemillesimo messaggio, questo - sono ancora più convinto che la strada da battere sia quella accennata qui)
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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jumper
Utente Master
3304 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 00:42:28
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complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiii miiiii 7000..... |
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12353 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 00:56:45
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Congratulazioni ELLE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti spetta il primo DISCO DI PLATINO del Forum !!!
Immagine:
38,4 KB |
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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ericmann2000
Utente Medio
367 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 10:06:44
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io sono molto affascinato dalla citronex |
sto imparando il monociclo |
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 11:29:08
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grazie pix! - jumper
ericmann la cytronex dovrebbe essere disponibile in kit () a partire dal prossimo anno, niente di certo ma così si dice
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l.
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job
Amministratore
fondatore
Friuli-Venezia Giulia
7696 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 11:43:17
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Per festeggiare i 7000 ma trepidiamo già per i prossimi 8000 del nostro Elle-Messner, inserisco nella lista anche questa Bigboy prodotta dalla tedesca cactus10 dall'apparenza molto confortevole adatta ad un uso urbano piuttosto che per lunghi percorsi:
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 12:00:51
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dev'essere una bici davvero molto molto comoda
(però sembra un po' complicata da elettrificare montando dinamo + freno a tamburo nel mozzo davanti e cambio interno dietro)
((io invece se mi ritrovassi quelle mille sterline di cui proprio non saper che fare... ebay))
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l.
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job
Amministratore
fondatore
Friuli-Venezia Giulia
7696 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 12:33:17
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Ho dato un'occhiata al sito www.cytronex.com e ho visto che pure loro hanno affrontato il dilemma sensore di pressione o manettino. Loro ritengono di aver superato, ma io ho forti dubbi che il loro sistema sia più semplice e più efficace. Soprattutto mi colpisce la frase:
| It is possible to use a Cytronex Powered bike for hill starts, but this is not the most efficient way of using the system and our guidelines should be followed carefully |
ma magari leggete voi che io non so tradurre bene:
| Cytronex was developed to combine all the fun of cycling with a realistic alternative to using a car for local journeys. So our system needed to be fast without requiring high levels of fitness (although fit cyclists will get to their destinations faster than ever before). Crucially, we found that our third objective of providing 'invisible assistance' complemented the first two perectly, becuase the resulting light weight bicycle has an unrivalled power to weight ratio.
Other ebikes broadly have two means of control – automatic assistance based on a torque sensor or control via a throttle (like a motorbike). We extensively tested both methods and decided not to use either because:
Bikes with torque sensors are easy to use but the systems cannot predict exactly what assistance the rider wants at any one time, so sometimes you find there is not enough, at other times, too much. Throttles provide full control but are often not convenient to use whilst riding a bike. A twist grip throttle needs to be held in position so signalling to turn right or move out is impossible under power. Since riders generally want full power anyway this seemed to us rather pointless - afterall, if you need to go slowly, then you don't need any assistance on a light weight bike anyway. Cytronex powered bikes are just the same as unassisted bikes when the power is off. For us - a bicycle should look, feel and ride like a bicycle! Power Assistance At The Touch Of A Button So Cytronex is very, very simple to use: when your speed drops below 15mph and you need assistance – just press the boost button. Cytronex will then continue to push all the time your speed is below the maximum assisted speed, until you touch either brake. So when you need to stop, the power is cut instantly or if you just want to switch the power assistance off - a light touch on either brake will do this without applying the brakes.
So you get full power all the time whenever you press the boost button, unless you select the low speed setting. The closer the bike speed stays to the maximum assisted speed, the less energy it uses. On steep hills where more torque is required the speed will drop a little and more energy will be used.
The low speed setting is for very steep hills, slow moving traffic or effortless sightseeing. You just toggle between the slow speed and maximum power by pressing the button in the left hand bar end.
You can use Cytronex to get away from traffic lights fast. Just select low speed, start pedalling when the lights change and as long as the bike is moving at more than 5mph, press the boost button. Change gear to keep up and add your own pedal power, then finally press the full power button. This can be very useful in traffic to help keep you out of harms way.
Cytronex is a high efficiency system and is not designed for a standing start. The minimum speed is 5mph and it is recommended that the high speed is used at speeds above 11mph, up to the maximum speed. However the level of power assistance is such that the average rider should only need to use low speed on relatively steep hills.
It is possible to use a Cytronex Powered bike for hill starts, but this is not the most efficient way of using the system and our guidelines should be followed carefully (see "FAQ's"). |
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 04/11/2008 : 12:42:54
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sì, loro usano questo sistema a pulsante, doppio pulsante se non sbaglio per attivare due livelli di assistenza una volta raggiunta una velocità minima... non so se sia una soluzione brillante, in effetti non dà né la naturalezza del sensore né il controllo della manetta, ma chi la usa sembra esserne piuttosto soddisfatto... credo d'altra parte che sia stata una scelta prudenziale per far funzionare bene il tongxin su ruota grande, evitandogli specie nelle partenza (guarda com'è complicata nelle faq la riparenza in salita!) eccessi di coppia --- sembra però che il nuovo progetto di kit dovrebbe funzionare con un pas, non so però che di che tipo
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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