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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


4753 Messaggi

Inserito il - 23/07/2011 : 23:43:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rieccomi in un'altra discussione sulle batterie!
Stasera vi parlo delle batterie ecitypower. Quelle in contenitore metallico rettangolare con slitta tanto per capirci.

La batteria smontata si presenta così:

Immagine:

34,95 KB

Tutto il pacco è protetto esclusivamente dalla termorestringente per i pacchi da 48V, per i pacchi di tensione inferiore, viene messo poliuretano espanso che fa da spessore ammortizza il pacco e riempie il contenitore.

Il pacco è composto da BMS resistivo e celle LiFePO4 a sacchetto.


Immagine:

70,4 KB

Rimuovendo la termorestringente ci si trova in questa condizione:


Immagine:

35,49 KB

In questo caso, la batteria è una 48V, quindi niente protezioni alle vibrazioni. Nel contenitore non c'è nemmeno lo spazio per una striscia di sottile vetronite isolante.

Nelle foto precedenti si vedono alcuni BMS, eccone altri.
Tutti si differiscono per poche differenze e per il fatto che sono per un numero di celle differente, nello specifico 36 e 48V.

Il BMS è alloggiato sopra i contatti delle celle, separato dagli stessi da una lastra divetronite e da poliuretano che lo incapsula totalmente.

Immagine:

36,43 KB

Immagine:

40,23 KB

Immagine:

43,74 KB

Nell'ultima foto si vedono i contatti protetti da un nastro piuttosto tenace e robusto e la vetronite su cui poggia il BMS.
L'esempio in figura mostra un palese segno di bruciatura della vetronite, segno che il BMS era soggetto a forti correnti di scarica e si surriscaldava. Esistono BMS con uno, due o 3 mos, a seconda della capacità di scarica della batteria, ma non comprendo perchè tutti i modelli siano usati indistintamente in questi pacchi.

Questo il lato inferiore del BMS. Tutta la componentistica inferiore è a montaggio superficiale.
Ogni sezione di bilanciamento è dotata di un led che indica l'entrata in funzione del bilanciatore relativo alla cella.
La cosa curiosa è che l'utente non può vedere l'accendersi dei led, visto il tipo di incapsulamento del circuito.

Immagine:

71,87 KB


Avendo testato molte celle facenti parte di questi pacchi, posso dire che la tolleranza tra i vari elementi si attesta attorno al 10% in capacità e la resistenza interna delle celle si attesta tra i 9mOhm ed i 15 mOhm.


IL COMPORTAMENTO DEL BMS:

Ammesso che il BMS funzioni, ecco alcuni dati che ho ricavato strumentalmente:

LVC:2.5V/cella
Entrata in funzione del bilanciamento: 3.63V cella
Corrente di bilanciamento: 100mAh
HVC 3.80V

Limite di corrente: non testato (ma forse non c'è, visto che non ci sono shut).

Il BMS in bilanciamento si scalda molto anche inferiormente, complici sono le resistenze di potenza a contatto del circuito stampato.


COME SETTARE IL CHARGER

Ho testato per giorni il comportamento di questo BMS associato a queste celle.
A differenza di quello che uno può pensare, la batteria non è carica quando tutti i led di bilanciamento sono accesi, ma quando tutti i led si alternano casualmente.
Ora mi spiego:

Settare il charger ad una tensione di 3.60V/cella.
Se avete 16 celle fate 3.60*16=57.6V.
Settare a 3.65V cella è un grave errore in quanto il charger non va il fase CV sino a che non si arriva a tale tensione, forzando così BMS e celle a lavorare in modo scorretto (tutti i bilanciatori accesi e charger che pompa ancora 2.5Ah fino al tiramolla dell'overvoltage).

Settare una corrente di carica per la fase CC=2-2.5Ah massimo, meglio 2Ah.

Presumiamo che le celle sono leggermente sbilanciate, ma senza eccesso: 100-400mAh.

Il charger carica le celle, è importante che il charger finisca la fase CC prima che inizi il bilanciamento, altrimenti i tempi di carica si allungano notevolmente.

Durate la fase CV, appena una cella supera i 3.63V, il BMS shunta da essa 0.1Ah, Se la cella va in overvoltage, il BMS forza il charger a spegnersi o comunque ne limita la corrente fino a che la cella non è scesa di tensione.
Fino a qui tutto normale.
Se la corrente durante la fase CV è abbstanza bassa, è molto difficile che una cella vada in overvoltage, infatti le celle in esame vanno facilmente in overvoltage anche se non del tutto cariche, basta forzarle con una corrente di carica troppo elevata, per bloccare il BMS.
Tenendo la tensione di CV a 57.6V, la fase CV arriva prima che le celle raggiungano una soglia critica (3.65V cella) e si scongiura il fenomeno dell'overvoltage.
Certo è che se una cella soffre di forte autoscarica, questo è sufficiente a mandare in crisi il sistema.

Settando il BMS a 3.60V cella, si tiene un buon margine di errore e si dovrebbe scongiurare l'overvoltage.
Quello che succede quando il bilanciatore lavora correttamente è che i led non sono mai tutti accesi contemporaneamente, anzi si alternano e quando si stacca il charger, tutto si spegne istantaneamente, in quanto nessuna cella raggiunge i 3.63V se tutte le celle sono bilanciate.
Questo evita il surriscaldamento della piastra e porta ad un naturale bilanciamento della batteria.


Se ci sono problemi di capacità e si presume che dopo un lungo periodo di fermo alcune celle si siano sbilanciate davvero tanto, consiglio di caricare con un generatore di corrente costante a 0.100Ah sostituendo il secondo generatore CC alla fase CV del charger originale.
Questa soluzione è spiegata molto bene da elettrificatore con il charger sub shuntiano.
In questo modo si è sicuri di allineare le celle senza incappare in blocchi di overvoltage.
Il bello di questa tecnoca è che permette il riallineamento delle celle anche senza aprire il pacco batterie, risparmiando così tanto tempo con caricatori da modellismo etc etc.


A breve dovrò testare una 36V, farò qualche foto.

CELLE CHE SOFFRONO DI AUTOSCARICA!?

Mi è capitato che una batteria avesse una cella che eprdeva 50mAh in 10ore dopo essere stata caricata.
Probabilmente la cella andrà sostituita, ma c'è una possibilità di farla tornare alla vita:
Procedete ad una scarica e ricarica della singola cella facendo uso di un charger da modellismo usando correnti basse (max0.2C).
Le celle subiscono deformazioni meccaniche durante la carica e la scarica, fare un ciclo completo a bassa corrente dovrebbe aiutare a ristabilire la forma meccanica corretta della cella.
Ho salvato una cella facendo così. Ora la sto monitorando.

LE CELLE

PRO:
Le celle sono costruite bene, se si gonfiano l'involucro ha la possibilità di espandersi molto ed è robusto.
La cella è molto leggera e le linguette sono facili da saldare.
Le batterie composte da questi elementi sono abbastanza facili da riparare nel caso ci sia da sostituire qualche elemento.

DIFETTI:
Le celle sono sensibili alle vibrazioni(essendo a sacchetto e prive di protezioni gommose), alle sovracorrenti in carica e scarica, tendono facilmente ad overvoltare anche se non del tutto cariche ma forzate ad una corrente di carica non idonea.
Più la cella è carica, meno accetta corrente, un poco come una spugna che si imbeve di acqua, quando è già gonfia, serve tempo per aggiungere altra acqua altrimenti questa scivola sulla spugna.
Quindi quando la cella raggiunge i 3.60V, il cahrger sarebbe eglio sia già in fase CV.

Eseguendo una scarica pilotata a 0.5C si nota che le celle restano fredde fino a che non arrivano all'80% di scarica, dopo di chè diventano tiepide, segno che quando le celle sono scaricate dell'80% della loro capacità, subiscono anche un aumento di resistenza interna e possono essere messe in crisi se si chiede la massima prestazione dalle celle quando vicine alla loro scarica.

Questo fenomeno credo sia analogo a tutte le celle da 2-3C e diventi meno percepibile con celle da 10-30C, come le 38120 o le A123.

CONSIGLIO:

Quando si apre un pacco di questi, bisogna segnarsi esattamente il percorso dei cavi, in quanto essendo tutto molto compatto, un percorso differente dei cavi potrebbe rendere difficile la richiusura del pacco.

Un viaggio in bicicletta libera l'anima

tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


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Inserito il - 24/07/2011 : 08:22:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bel report Daniele, confermo tutto quanto hai detto e aggiungo:
Il bms ha praticamente spazio zero per dissipare il calore e questo porta in alcuni casi a un suo deterioramento in fase di bilanciamento a tensione troppo alta. In 2 casi ho notato dissaldatura dei componenti e bruciatura avanzata delle piastre in vetronite isolanti e dello stesso pcb.
Mi è capitato che alcune celle fossero a tensione molto bassa a causa di prolungati fermi, tensioni comprese fra 1 e 2 volt ma le celle si sono riprese bene.
Le capacità che ho rilevato sono vicine ai 10Ah per le 48V e vicine ai 12Ah per le 36V e sono piuttosto simili.
In un caso tutte le celle seppure la loro tensione era ok si erano gonfiate enormemente, per togliere ho dovuto improvvisare una pressa meccanica per espellerle dal contenitore estremamente deformato. Le celle poi hanno dato capacità fra 25 e 3000 mAh senza possibilità di recupero....ma non so la storia paticolare di quella batteria.
Ho provato a estrarre l'aria da alcune celle gonfie che poi ho sigillato ma la capacità è aumentata di pochi mAh per cui direi che quando una cella è gonfia non si recupera.
In generale non mi piace l'assemblaggio di queste batterie che seppur compatto mi sembra troppo sacrificato e meccanicamente poco sicuro. In particolare mi fido poco di quel nastro giallo e di alcuni poli molto vicini fra loro. Per motivi costruttivi un polo delle celle esce in materiale saldabile mentre l'altro in alluminio. Questo polo è meccanicamente delicato poichè è connesso poi a materiale saldabile con battuta a pressione e in 2 casi ho trovato il polo staccato nel punto di connessione a pressione. Risaldare il polo alluminio è molto difficile ma non impossibile tramite adeguato prodotto chimico, ma non so per quale motivo fare la saldatura porta a rovinare la bunta del saldatore che poi non vuole più saperne di avere a che fare con lo stagno....occorre pulirla, raffreddarla e passargli della tela per farla tornare operativa.
Solitamente quando le sistemo ricorro ai miei charger da modellismo a cui ho dovuto fare un connettore specifico poiche il cavo bilanciatore non corrisponde ai cavi bilanciamento dei caricatori, ma di solito si fanno domare molto bene, meglio delle 38120 comunque.
Ho effettuato alcuni cicli a 3A di carica e scarica e la variazione di temperatura è molto limitata, quasi inavvertibile.

Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque
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zappan
Utente Senior


Sicilia


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Inserito il - 24/07/2011 : 14:26:11  Mostra Profilo Invia a zappan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti per il tuo report Daniele
Intanto ti confermo avendo avuto tra le mani alcune di queste batterie che per evitare sia problemi di riscaldamento e di difficoltosa dissipazione del calore generato dal BMS, ho scelto di non montarle piu' all'interno del contenitore in alluminio e di inpacchettarle all'interno di un contenitore da CD avvolte in materiale plastico da imballaggio per attutire gli urti e rinforzandolo negli angoli con barre in PVC, ho anche eliminato l'interruttore a chiave sul positivo per evitare che l'effetto della scintilla provocata da alcuni Controller possa creare principi d'incedio , ho altresì, visto le correnti che richiedo, sostituito i connettori usando quelli a baionetta da 70A (tipo Anderson).
Chiaramente queste modifiche sono finalizzate per un montaggio nel triangolo (vedi le mie realizzazioni).
Sono contendo che dai controlli accurati su questo tipo di celle hai confermato la bontà della batteria, tè lo dicevo già nell'altra discussione che non saranno quelle di Ping ma le LifePo4 di questo costruttore non sono ciofeche .
Ti confermo anche che da esperienza acquisita sul campo che con le celle caricate a 3,60 si ottengono i migliori risultati

Ciao e ancora complimenti

Ex @MTB Raleigh BPM 36V LifePo4 36V-12Ah Watts'Up Km 7250 dal 10 2009 al 08 2015
Ex @MTB LITE K2 Cute Q100 24V Litio 24V-8Ah Km 12350 dal 5 2011 al 10 2015
@MTB Raleigh TDSZ2 LCD3 Flexible OpenSource 0.20.1 by Casainho-Buba 36V 14.5Ah Litio kM 989 dal 07 2018
@MTB De Vinci Troy TDSZ2 VLCD6 SW By Marcoq-Mbrusa V20beta1 48V Litio 9,6Ah Km 902 dal 09 2018; con Bluetooth ESP32 e SW Ver.7 di Mspider65 da 05 2020:
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zappan
Utente Senior


Sicilia


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Inserito il - 24/07/2011 : 14:50:43  Mostra Profilo Invia a zappan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Titto complimenti anche a te per i tuoi interventi
Io che nel campo dell'elettronica ho conoscenza solamente da corsista anni 70 Radio Elettra, "approfitto" volentieri di questi interventi illuminanti

Ciao

Ex @MTB Raleigh BPM 36V LifePo4 36V-12Ah Watts'Up Km 7250 dal 10 2009 al 08 2015
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necknecks
Moderatore


Campania


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Inserito il - 24/07/2011 : 15:00:30  Mostra Profilo Invia a necknecks un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie Dani per l'ottimo servizio, carico di interessanti spunti...

_________________________________
Know your machine...
Enjoy Racing (Dennj LiIon 7s15p) 07/07 - HopTown Electra Glide 12/10 - Helkama e2800 04/08
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Barba 49
Utente Master



Toscana


36166 Messaggi

Inserito il - 24/07/2011 : 17:08:38  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Veramente una bella analisi, grazie Daniele!
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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


4753 Messaggi

Inserito il - 02/08/2011 : 14:23:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi ho smontato una cella che era gonfia.

La cella si presenta come una serie di strati separati da materiale plastico poroso (ma non al tatto).
Quindi la cella NON è un avvolgimento, ma una sovrapposizione di elettrodi.
Solo il dielettrico è avvolto, a mo di lenzuolo ripiegato.
In poche parole la cella è di fatto un parallelo di tantissime altre celle piccole.

IMPRESSIONI
il materiale dielettrico risulta robustissimo alla trazione, cioè se tirato dal lato dell'avvolgimento, ma è delicatissimo se tirato per l'altro verso. Il materiale, se presenta una leggera cricca, cede in linea retta.
Una volta fessurato il dielettrico, proseguire il taglio lungo la linea di rottura non implica alcun tipo di sforzo.

Ne risulta che la cella è molto robusta se flessa sul suo asse, ma molto delicata se flessa nella parte centrale tenendo i poli da una parte e l'altro estremo dall'altra.

Gli elettrodi hanno un deposito carbonioso e sono crimpati ai poli.
Ad essere sincero, speravo ci fosse più spazio tra gli elettrodi e le placche della batteria.

La cella è compressissima. Questo la rende contemporaneamente rigida, ma anche delicata.

Nella cella da me aperta, non ho notato difetti apparenti, eppure era andata.

L'impressione è che la vaporizzazione dell'elettrolita, diminuendo il vuoto interno alla cella, ne diminuisca notevolmente anche la superficie di adesione tra gli elettrodi ed il dielettrico. Da qui la notevole diminuzione di capacità. Allo stesso modo, non essendoci fisico danno meccanico alla cella, gli elettrodi sono sani e quindi la resistenza interna dell'elemento è invariata.

Mi viene da pensare che il collo di bottiglia di tale cella sia proprio il contatto, ma la mia è solo un ipotesi.

Un viaggio in bicicletta libera l'anima
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Dasti
Utente Master



Liguria


20991 Messaggi

Inserito il - 02/08/2011 : 15:07:20  Mostra Profilo Invia a Dasti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Daniele per il bellissimo lavoro che ci hai regalato.

Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman.
Road Bike 28" Olmo "recycled".
Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal
Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione).
City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100.
Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX.
MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone.
Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo.
Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone.
Folding Bike Brompton A Line
LiFePO4 (dal 03/10/2007).
Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
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tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


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Inserito il - 02/08/2011 : 15:38:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Confermo Daniele, queste celle appena perdono compattezza perdono tutto. Con alcune celle andate e gonfie ho effettuato la scarica, poi ho forato,tolto l'aria che potevo e richiuso, dopo di che ho messo la cella fra due superfici piane con 50 Kg di spinta, la cella mi ha dato ancora 1 Ah...lo stesso avviene in carica. Sicuramente una volta gonfie non riescono più a mantere ottimo il contatto fra i laminati e quindi diventano in poco inutilizzabili. Molto probabile che sia il calore in carica e scarica che faccia evaporare l'elettrolita, così come anche i 3,8V a cui sono tarati quei bms.

Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque
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pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12352 Messaggi

Inserito il - 02/08/2011 : 22:59:11  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Molto interessante Daniele !!!!

Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


4753 Messaggi

Inserito il - 03/08/2011 : 00:58:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Pix!

@Titto: credo che il fulcro sia proprio quello che dici.
Ammettiamo che le celle siano a posto: quello che le danneggia, credo siano proprio i limiti impostati nel BMS.
Insomma, un'associazione infelice tra celle e sistema di controllo-charger.

L'elettrolita è una sostanza maledettamente volatile, trovo quasi inspegabile come resti intrappolata nel dielettrico.
Sicuramente la spiegazione è nella chimica e forse ogni volta che la cella va sotto i 2V in sforzo o supera i 3.70V, si genera una microscopica quantità di gas, che lentamente separa le placche, fa perdere capacità e sbilancia il sistema.

Probabilmente, se l'LVC fosse settato a 2.9V, l'HVC a 3.70V e il limite di corrente fosse a 2C di picco, queste celle potrebbero dare davvero 2000 cicli.


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cstan
Utente Medio



Emilia Romagna


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Inserito il - 03/08/2011 : 13:55:09  Mostra Profilo Invia a cstan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sul caricatore fornitomi con il pacco batterie 48V 12Ah, seppur da solo 2A, e` indicato il voltaggio 58.4
sara` questo il motivo per i problemi avuti (segnalati in altro thread)?
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tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


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Inserito il - 03/08/2011 : 14:14:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cstan:
Non credo sia quello il problema, la tensione per 16 celle è giusta e entro i limiti delle celle. Se vuoi abbassarla un po puoi mettere un diodo normale da 5A in serie al caricatore portando le tensioni massime di cella da 3,65 a 3,6 o poco più.

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Daniele Consolini
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Inserito il - 15/09/2011 : 11:15:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
HO SCOPERTO IL PROBLEMA DELLE BATTERIE.
OGGI MI E' TORNATA UNA BATTERIA CHE DA POCO AVEVO RIPARATO.
IL BMS SI DANNEGGIA NELLA SEZIONE DI BILANCIAMENTO E TIENE ALCUNE O TUTTE LE CELLE SOTTO CARICO DELLE RESISTENZE INTERNE 24 ORE SI 24.
QUELLO CHE SUCCEDE è CHE NEL TEMPO LE CELLE SI SCARICANO TANTO DA ARRIVARE A TENSIONE CRITICA GASSIFICANDO ESATTAMENTE COME SUCCESSO A TITTOPOWER QUANDO LE HA SCARICATE VOLUTAMENTE.

SOLUZIONE DEL PROBLEMA:
IL BMS VA ASSOLUTAMENTE SOSTITUITO CON UN MODELLO ELETTRICAMENTE STABILE. INUTILE INSISTERE CON LA STESSA VERSIONE, SI DANNEGGERA' E SARETE NUOVAMENTE NELLE GRANE.
PURTROPPO NON POSSO ANCORA CONSIGLIARE NESSUN BMS, IN QUANTO NE HO 2 IN TEST.

SI CONSIGLIA
LVC=2.9v
LIMITE DI CORRENTE 20A CONTINUI MASSIMI.



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smaz7
Utente Medio




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Inserito il - 16/09/2011 : 17:51:44  Mostra Profilo Invia a smaz7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chissà se anche il mio pacco dello stesso fornitore, ma li-ion ha questo potenziale problema...
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Daniele Consolini
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Inserito il - 16/09/2011 : 18:35:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le batterie Liion non dovrebbero darti problemi, anche perchè molto probabilmente non hai nemmeno il bilanciatore interno, ma hai solo un HVC che stoppa la carica alla prima cella che raggiunge i 4.2V.
Ad ogni modo il BMS deve essere totalmente diverso per forza, quindi è molto probabile che vada tutto bene.

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tittopower
Utente Senior



Emilia Romagna


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Inserito il - 16/09/2011 : 18:56:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A me Daniele sono capitate 2 batterie con BMS che faceva la storia che hai descritto, in pratica credo che sia il calore delle resistenze da 33 ohm che va a bruciare i comparatori dal lato opposto e da li parte il malfunzionamento. Volevo mettere una striscia di alluminio sulle resistenze ma la loro conformazione fisica lo sconsiglia in quanto agli estremi se va via lo strato protettivo e tocca l'alluminio si crea un corto fra le celle. Avevo pensato a una colata di acciaio liquido + aletta ma poi nel mobile non ci sta. Sono convinto che portare fuori il BMS risolve il problema.
Segnalo anche che nell'ultima batteria che ho trattato, pur essendoci 2-3 celle andate a zero volt non hanno gassificato e una volta caricate hanno dato tutta la loro capacità....misteri cinesi !

Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque
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Daniele Consolini
Utente Master



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Inserito il - 17/09/2011 : 09:40:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Visto la volatilità dei liquidi contenuti in queste celle, ho ragione di credere che fintanto che la cella è carica, il liquido venga trattenuto all'interno, dopodichè quando la cella arriva a zero, il liquido possa evaporare gonfiando la cella e spostando impercettibilmnte il contatto tra piastre e separatore, causando la famosa perdita di capacità.

In tal caso le celle in contenitore rigido non possono soffrire di questo problema che invece si manifesta sotto forma di aumento di pressione all'interno della cella.

Ovviamente questa è una ipotesi.

Per quanto riguarda i BMS, Titto, non so che dirti, se quel BMS non l'avessi installato personalmente lasciando aria dietro la scheda e non mettendolo nella termo, ti darei ragione. Però di fatto i componenti non raggiungono temperature solari sotto. Probabilmente ci sono errori nel dimensionamento di qualcosa, perchè la scheda installata da me era perfettamente funzionante ed ha fatto solo 5 o 6 cicli prima di danneggiarsi.

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Daniele Consolini
Utente Master



Lombardia


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Inserito il - 17/09/2011 : 09:43:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se il problema fosse semplice surriscaldamento, basterebbe rimuovere le resistenze originali e metterne di nuove distanziate dal circuito con appositi distanziali (cilindretti che si innestano sui reogori) da 5 o 8 mm. In questo modo si evita il contatto meccanico tra resistore e circuito e la scheda non dovrebbe più scaldare, se non per lieve irraggiamento.

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Barba 49
Utente Master



Toscana


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Inserito il - 17/09/2011 : 13:40:10  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Daniele: Mi sono capitati alcuni BMS che al momento del collegamento con la centralina a batteria completamente carica accendevano alcuni led, per poi spengerli alla prima accellerata, ma (cosa ben peggiore) ho visto dei BMS che al momento dello spengimento della bici, specialmente se non eseguito tramite consolle che pilota la centralina, accendevano alcuni led e questi restavano accesi per ore scaricando la cella corrispondente. Il fenomeno scompariva solo collegando il caricabatteria!
Ho ovviato a questo problema collegando in parallelo al BMS un condensatore da 100 microfarad, il fenomeno è scomparso.
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tittopower
Utente Senior



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Inserito il - 26/09/2011 : 19:31:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riguardo sempre a questa tipologia di batterie ecco una altra esperienza...
La batteria presentava un rigonfiamento del mobile di circa 10 mm al centro, il contenitore è andato addirittura fuori squadra dalla pressione generata da una cella.
In questi casi il problema principale è quello di estrarre la batteria dal contenitore e per farlo, come in altre occasioni difficili ho usato questo metodo:


Immagine:

86,27 KB

Ho piazzato il tutto sulla morsa della fresa e con un pezzo di nailon puntato su una forma in legno delle dimensioni interne spingevo abbestia sul mandrino...in 2-3 riprese e molto sforzo il pacco è uscito.



Immagine:

84,39 KB

Il pacco liberato presentava sul lato del positivo 2 celle anomale, una senza il vuoto ma non gonfia e la prima estremamente gonfia, sul lato la differenza di altezza senza contenitore era di 20mm.
Sette delle 16 celle sono a zero volt, le altre a 2,5V, il bms ha fuso il neoprene e ha cotto la pasta dello stagno facendola diventare marrone.
Siccome la cella gonfia era a zero volt l'ho bucata e messa da parte, ma non credo che potesse causare danni.

Segnalo anche a riguardo di queste batterie di avere incontrato un nuovo tipo di BMS sulla versione 36V, piazzato come si vede sul lato grande del mobile:


Immagine:

93,44 KB

E' dotato di sonda per la temperatura, pins per la programmazione, diodi di protezione, i led si accendo in modo sequenziale tanto che quando tutti sono accesi si ha un effetto "supercar" che è un peccato sia li chiuso...
La corrente di bilanciamento è stata diminuita rispetto alle versioni precedenti, inizia a bilanciare a 3,5V e interrompe la carica a 3,8V, ma soprattutto scalda meno rispetto al precedente (il calore fluisce ora tramite lo stampato). Tale pacco aveva una cella sbilanciata di oltre 2 Ah, inutile dire che senza intervento esterno non riusciva a fare nulla...

Bottecchia TX50 + BPM rear 250W + 38120 x 14 central + CA + linear torque -- muletto: esperia + SWXU 250W front + LiPo 36V/5Ah -- Battery managed by Robbe E1 & Graupner UDP45 --- Rockrider 9.1 + BPM 250W + nanotech 10Ah + Linear torque
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cunz89
Utente Medio



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Inserito il - 26/09/2011 : 19:50:00  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di cunz89 Invia a cunz89 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il BMS dell'ultima foto somiglia molto a quelli "smart", per caso il chip è un OZ890?
Se funzionano bene sarebbe interessante provare a modificare la parte di bilanciamento per renderla più efficace...

Surly Ogre | RH205 7x9 | 20S4P INR18650-25R
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casty
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Inserito il - 07/10/2011 : 16:53:17  Mostra Profilo Invia a casty un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per curiosità, sulle singole celle c'è stampigliato qualcosa che faccia riferimento al produttore ?
Nel senso se si conosce chi è.

Cinobici 22" fino a 06/2009
Triban Trail 3 28" Nine FH154 48v fino a 30/7/13 poi è andata
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tittopower
Utente Senior



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Inserito il - 07/10/2011 : 22:10:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Negativo, solo la sigla tipica di queste celle.
Oggi ho preso una cella di quel pacco con cella gonfia, era quella sotto che ha subito la pressione. Proprio a causa della pressione credo si sia ammosciata e risulta flaccida, e siccome era a 0,8 Volt l'ho forata e cercato di fare uscire più gas possibile, poi richiusa. L'ho caricata ed ha incamerato 8800 mA, poi la ho messa in pressione fra 2 assi e 10 kg di peso ha preso altri 500 mA...altre 2 celle a 0,7V ma con perfette condizioni fisiche (molto dure) hanno preso oltre 10 Ah....valle a capire ste celle.....

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Daniele Consolini
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Inserito il - 08/10/2011 : 09:08:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daniele Consolini Invia a Daniele Consolini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io so che non ne voglio più vedere.
Ci passi su ore ed ore per nulla. Poi sembra che ogni carica sia un mondo a se.
Ogni volta la capacità cambia, poi può essere che soffrano di forte autoscarica, gli fai un ciclo e tornano a posto...non so te Titto, ma a me hanno dato tanto sui nervi che ci ho dato mucchio. Non danno soddisfazioni.

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tittopower
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Inserito il - 08/10/2011 : 12:32:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tittopower Invia a tittopower un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Daniele:
be si diciamo che sono un po volubili e finchè rimangono bilanciate possono anche andare a patto di chiedergli poco, non certo 20 A ! E' anche vero che devo trovare ancora un filo logico sul loro comportamento soprattutto dal punto di vista del sottovuoto...batterie flaccide con ottime capacità contrastano con celle rigidissime da cui a volte non escono che pochi mA...effettivamente ogni volta che ne apri una è una avventura diversa.
Non so se hai trattato mai delle panasonic ma se da una parte è un piacere solamente vederne l'interno c'è da sperare che sia sempre e solo il bms a essere danneggiato perchè alle celle non ci si mettono le mani tanto facilmente.

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