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nn63
Utente Normale
92 Messaggi |
Inserito il - 23/06/2019 : 20:00:05
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Prima la strada asfaltata Porlezza - Corrido - Buggiolo (massime pendenze a occhio attorno al 15%, un paio di volte qualche centinaio di metri tra Corrido e la sua frazione Molzeno, poi per poco meno di 1 Km tra Buggiolo e la deviazione per il Gazzirola = Garzirola). Superati di poco i 1000m slm, prima del pianoro che collega la val di Rezzo e la val Cavargna, parte la strada carrozzabile sterrata (ma cementata nei tratti veramente pendenti, a occhio un poco oltre il 15% precedente) per il passo di S.Lucio (1541m slm) e poi il monte Gazzirola (rifugio 1975m slm, poi a piedi all'anticima, 2115m slm per la cartina Kompass, ma in internet trovare anche altri numeri). Sul tratto asfaltato vado in eco fino a meta` e poi alterno eco e tour (tutto tour sul tratto pendente finale); prima vado attorno agli 8Km/h poi scendo a 7 o anche 6; in totale da 10 a 20 pedalatori muscolari in bdc mi superano a andatura doppia o quasi, ma io (oltre a andare piano sempre e comunque) so bene che giro fanno, raggiungeranno la meta` della quota che devo raggiungere io con solo 500Wh di batteria. E col rapporto 34/21 o 34/24 (ho appena montato la moltiplica da 34 in modo assai poco ortodosso: al posto del paracatena, lasciando la 42 originale dove era. Principio della massima pigrizia e della massima precauzione: la 42 collaudata resta disponibile intonsa col cambio a salvietta. Tuttavia nonostante la linea catena ovviamente visibilmente peggiorata, la 34 funziona senza fare maggiori rumori lamentevoli e tentativi di salto catena rispetto alla 42) Cominciata la deviazione, che parte con buona pendenza cementata, mi illudo di capire finalmente chi critica il firmware originale che va a onde. Invece mi accorgo che era solo il magnete ancora disallineato col sensore, che ogni tanto per un paio di pedalate faceva spegnere il motore. Sospetto che il motivo per cui io non riesco a lamentarmi del firmware originale del TSDZ2 sia semplicemente che per me anche solo 70 pedalate al minuto e` una cadenza *molto* alta, mi pare a naso di stare abitualmente attorno ai 60 anzi sotto.
Contrariamente agli altri anni (dal 1999 al 2016 ho percorso, con fatica e tratti appiedati crescenti, questa strada almeno una volta all'anno a fine agosto e a volte anche una seconda volta, preparatoria alla ascesa completa, ma solo fino a S.Lucio) la strada sterrata era molto ben tenuta (comunque anche quando e` messa peggio l'ho sempre percorsa senza ammortizzazione senza avere problemi; ricordate comunque che io vado piano). Ovviamente niente bdc sullo sterrato/cementato (ma i giovani e le bdc di 70 anni orsono facevano anche strade decisamente peggiori), una sola mtb muscolare (gli altri annni varie), credo 4 o 5 mtb front elettrizzate (gli altri anni meno) immagino tutte arrivate a S.Lucio dal versante svizzero (dicono che per le bici / bipe sia migliore quel versante, della val Colla). I giorni di maggior frequentazione di S.Lucio (consistente in: una chiesetta, un rifugio italiano e uno svizzero) sono il giorno di S.Lucio (12 luglio) e il giorno di S.Rocco (16 agosto), con sagre annesse dove pare si mangi bene. Certamente si beve, a giudicare da alcune discese che ho visto in quei giorni.
Niente altro da segnalare se non che sono riuscito a arrivare con ancora tre tacche, con la mia andatura bassa e assistenza bassa (tour sul cementato, abbassato a eco nei tratti sterrati in poca pendenza; esperimento a livello 3 per gli ultimi 100 o 200 metri, dall'ultimo tornante al rifugio: una manna visto che ero stanco ma resta una assistenza troppo vigorosa che mi da la sensazione di perdita di controllo del mezzo). Le tre tacche sono sopravvissute anche dopo la discesa, nei circa 6 Km di pianura e 1 Km di salita per arrivare a casa in eco. Contento di avercela fatta? Si. Ma niente di minimamente paragonabile ad avercela fatta 20 anni orsono con la bici vera (ma poi aver visto le forze scemare anno per anno).
PS: oggi avevo uno smartphone (non mio, io non ne ho) economico di cui dovevo testare le capacita` fotografiche. Non ho ancora verificato cosa e` venuto fuori, ma se a qualcuno interessa potrei inviare alcune foto. Comunque coi nomi che ho fornito trovate in internet foto migliori delle mie (e anche filmati).
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luc_maz48
Utente Master
Piemonte
6924 Messaggi |
Inserito il - 23/06/2019 : 20:30:40
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| Messaggio di nn63
PS: oggi avevo uno smartphone (non mio, io non ne ho) economico di cui dovevo testare le capacita` fotografiche. Non ho ancora verificato cosa e` venuto fuori, ma se a qualcuno interessa potrei inviare alcune foto. Comunque coi nomi che ho fornito trovate in internet foto migliori delle mie (e anche filmati).
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Bella spiegazione/report!
Ma a noi interessano ... le tue foto!
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andrea 104KG
Utente Master
Marche
14101 Messaggi |
Inserito il - 23/06/2019 : 22:18:28
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Complimenti anche senza foto la descrizione è ottima. Se riesci qualche foto è graditissima! |
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nn63
Utente Normale
92 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 18:30:13
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Spero di aver ridotto abbastanza le foto accettabili (non dettaglio i vari tipi di accozzaglie di bit prodotti dalle varie app che scattano foto). Visto che in futuro non prevedo di poterne allegare altre, allego ora quelle della salita al Galbiga e della salita al Garzirola. Fanno intuire molti altri possibili viaggi in zona, ma non tutti.
Comincio con il laghetto del Tellero, sopra Ponna, a fianco della strada asfaltata e poco sopra dove sbuca la strada secondaria che ho fatto per sbaglio l'anno scorso.
E` l'ultimo posto dove tanti anni orsono ho visto per l'ultima volta Bolgiani, un meccanico di Coppi che abitava a Ponna. Era impressionante passati i suoi 80 anni vederlo sfrecciare (con la bici di Coppi) lungo il lago di Lugano, sapendo che poi saliva a Ponna ...
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Modificato da - nn63 in data 24/06/2019 18:31:50 |
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nn63
Utente Normale
92 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 20:30:16
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Ora le foto sulla cima del Galbiga.
Il lago del Piano in basso, dietro le montagne della Cavagna. Il Garzirola e` la prima montagna che *non* si vede sulla sinistra. La cima piu` alta della Cavargna e` il pizzo di Gino (2245m), sopra i due paesini in alto al centro; in bici si arriva solo a 1750m ca. ma mi dicono che a piedi si arriva in vetta (con un sentiero che non ho mai trovato, ma sono imbranato).
A fondovalle, subito a destra *non* si vede Porlezza, sul Lago di Lugano. Proseguendo a sinistra, con una dolce salita e una meno dolce ma non brusca piu` breve discesa si arriva in una decina di Km a Menaggio sul lago di Como.
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Ecco come dalla cima del Galbiga si vede la parte del lago di Como appena a nord di Menaggio (di cui si vede molto poco, solo una parte a nord e ben sopra il lago). Sul panettoncino al centro, appena a nord di Menaggio e appena sopa al lago si arriva bene in bici da Menaggio; buon panorama. Si puo` proseguire ancora un poco in bici, ma al rifugio Menaggio si arriva solo a piedi.
Sulle cime a sinistra della foto mi dicono ci si arrivi in bici partendo dal lago di Como, ma qualche Km a nord di Menaggio. Io ci sono stato tanti anni orsono per una diversa via in cui ho dovuto portare a mano la bici lungo sentieri boschivi pendenti malagevoli, ancora portando a mano la bici nella discesa meno disagevole sul sentierino verso il rifugio Menaggio.
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La bici kittata in cima al Galbiga, dove l'anno scorso avevo fatto fotografare la Milano+. Il Garzirola e` sopra la punta della sella. Si, dietro al palo.
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Porlezza sulla destra, poi il Lago di Lugano; sul lago, al centro Cima e poi i Fogazzariani paesi di "piccolo mondo antico" (Valsolda, in cui si sale agevolmente in bici, meno agevole poi lo sterrato per l'alpe Bolla = Bolgia. Disagevolissimo il sentiero tra la Valsolda e Buggiolo in val di Rezzo, fatto una volta portando sempre la bici a mano; ma per quel sentiero si arriva bene a piedi, da dietro, ai monti Pizzoni, al centro della foto che dal davanti sono a strapiombo sul lago). Sul lago proseguendo verso sinistra, un poco di "vuoto" di confine, poi la periferia di Lugano, coperto alla vista dal monte Bre`. Invece sulla estrema destra della foto ecco finalmente il Garzirola.
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Il Garzirola (al centro) visto dal Galbiga. La via diretta che si vede, confine Italia - Svizzera, sale al Garzirola dal passo di San Lucio ma non e` tanto comoda neanche a piedi (buche profonde, rimasugli di filo spinato, ...); la via per bici, moto e fuoristrada e` altra. In basso Molzeno (frazione di Corrido), appena sopra si intravedono strade secondarie ma la principale che porta a Buggiolo (al centro della foto) e` quella piu` a destra, prima della profonda valle del Rezzo.
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I primi paesi della cavargna, e il pizzo di Gino sopra di loro; si intravede la strada sterrata che uscendo dal bosco porta a piazza vacchera sotto al pizzo di Gino; prima del bosco e dentro il bosco la strada e` ben pendente ma asfaltata.
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Pannelli in cima al Galbiga, immagino ad uso del mini-osservatorio un cento metri di quota sotto; alpi innevate della valtellina e montagne della parte nord della sponda di Lecco del lago di Como.
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Altre montagne della provincia di Leccco, meno a nord. Al panettoncino che si vede ci si puo` arrivare a piedi dal Galbiga.
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Al centro il rifugio Venini (poco sopra notate il mini osservatoorio astronomico, ogni estate organizzano un 4 o 5 notti di osservazioni pubbliche), con la strada che ci arrivva e prosegue verso il monte di Tremezzo (cartelli in loco spegano come il Galbiga e il Tremezzo facevano parte della linea Cadorna della Grande Guerra); sulla sinistra si intravedono le prime pendici del panettoncino precedente e sulla destra l'imbocco di quel ramo del lago di Como che porta a Lecco.
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Lago di Como poco a nord del suo centro; sulla sponda vicina si intravede un frammento di Tremezzina, da cui sale una strada per la Madonna del soccorso e poi un sentiero che arriva al Boffalora e dunque poi al Galbiga.
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Lago di Como al centro e l'imbocco verso Como; sulla destra, il tornante del Boffalora con la salita (che dopo diventa un poco piu` ripida) che l'anno scorso ho fatto agevolmente con la Milano+ spenta.
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Al centro il sasso Gordona e dietro a lui il Bisbino; l'arco tra i due e` ben percorribile quasi in cresta in bici (o moto o fuoristrada o a piedi); al Bisbino si arriva agevolmente da Cernobbio sul lago di Como con una strada asfaltata, e al sasso Gordona ci si arriva con uno sterrato / ciotolato meno agevole, da Casasco d'Intelvi.
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Al centro-sinistra il monte Generoso; sul versante Italiano si arriva in cima con due sentieri (una volta ci ho portato la bici a mano per la strada bassa: meglio lasciare la bici a Orimento. La strada alta *non* provate a farla con la bici, neanche a mano. Ci sono alcune decine di metri a poco dalla vetta che si fanno a piedi aggrappandosi a una fune metallica ben ancorata). Sul versante svizzero arriva quasi in vetta un trenino a cremagliera; non so se ci si arrivi in bici. All'albergo all'arrivo del trenino, simpatica la passeggiata in piano dei pianeti, con distanze proporzionali, del tempo in cui Plutone era un pianeta. Buone cartine orientative in vetta per riconoscere il panorama.
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Al centro sinistra l'alta valle d'Intelvi, al centro destra i sobborghi di Lugano e la zona di confine che arriva fino alla Valsolda.
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Al centro, la parte alta della Valsolda. Sugli spiazzi a destra ci arrivo in bici, su quelli a sinistra non mi risulta sia possibile.
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Chiesa all'aperto in cima al Galbiga, e i panorami gia` descritti sullo sfondo.
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Ora pausa per lo spirito e per il corpo prima delle foto dall'altro versante.
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luc_maz48
Utente Master
Piemonte
6924 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 20:55:09
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Complimenti delle foto del giro! Bellissime immagini di luoghi stupendi con bei panorami!
Oltretutto, sei anche un bravo fotografo e un ottimo "ridimensionatore di immagini", ancora complimenti di tutto ciò!
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andrea 104KG
Utente Master
Marche
14101 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 21:45:43
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Servizio da 10 e lode , bravissimo, si sente la profonda conoscenza e l'amore per la montagna!! |
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gizeta
Utente Attivo
Piemonte
871 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 21:47:16
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Complimenti! Bel giro, belle foto e ottima gamba, direi. Io uso lo smartphone in maniera essenziale, ma tu mi batti, perchè non ce l'hai proprio. Bravo! |
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nn63
Utente Normale
92 Messaggi |
Inserito il - 24/06/2019 : 23:31:59
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Dopo le foto del Galbiga (le ascese dell'anno scorso con la Milano+ e di quest'anno col TSDZ2 le ho descritte in altra sezione del forum), inserisco le foto del'ascesa di domenica al Garzirola descriitta all'inizio di questo thread.
Circa a meta` della ascesa da Porlezza a Buggiolo, all'inizio di questo millenio in uno spiazzo avevano messo una bella panchina di costruzione altoatesina. Fino a 6 anni orsono ancora perfetta, 5 anni orsono semi-rotta, 4 anni rotta, 3 anni rimossa senza lasciare tracce. Quello spiazzo e` il primo punto della ascesa da cui si vede il Garzirola:
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Dallo spiazzo la vista verso l'invisibile lago di Lugano; il Generoso sullo sfondo a destra, mentre la strada che si vede e` l'immediata continuazione della strada che si intravedeva dalle foto fatte dal Galbiga.
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Circa a meta` tra la deviazione per il passo di San Lucio e il passo, si trovano indicazioni anche per altre direzioni:
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Questa e` la cappelletta indicata dal cartello:
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Dall'altro lato della strada, di fronte alla cappelletta: chiare, fresche dolci acque. Spesso presenti in questi tragitti, ma e` comunque meglio portarsi da casa ulteriori liquidi e solidi per il ristoro.
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La chiesetta di San Lucio, vista dal confine. Sullo sfondo a sinistra, il pizzo di Gino.
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Dietro front, ed ecco la val Colla e i cartelli svizzeri (nonche' un biparus photographicus elveticus):
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Circa stessa la foto che stava facendo il biparus: il Garzirola, con la via diretta sul confine (non ciclabile come gia` detto), la "capanna" svizzera e a destra il "rifugio" italiano.
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Il cartello che nella foto precedente si intravedeva sulla destra.
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I cartelli direzionali italiani. Sospetto fosse preferibile la cucina italiana e l'organizzazione stradale svizzera (gli anni passati in questo luogo era immediatamente riconoscibile dallo stato delle strade quale fosse il versante italiano e quale svizzero).
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Panchine vicine alla cappella, con bosco sul versante opposto della Cavargna dal quale esce una strada sterrata che arriva alla piazza vacchera, sotto al pizzo di Gino sulla sinistra.
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Rifugio del Garzirola, aperto fino a meta` Agosto. Dalla panchina con signore parte il sentiero per l'anticima del Garzirola; gli escursionisti che sembrano sul tetto fanno un sentiero alternativo che parte dal lato opposto del rifugio.
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Sentiero per l'anticima, sulla quale si vede (se ingrandite bene) una croce.
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Bivio tra la cima (svizzera) e l'anticima (italiana, ma entrambe sono sul confine). Dalla cima (a sinistra, soleggiata) si vede bene il gruppo montuoso scuro dietro e un "omino di sassi" svizzero (mentre la croce della anticima e` italiana); per il resto, preferisco il panorama dell'anticima.
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Il cartello della foto precedente, visto dal lato opposto
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Otto foto dalla vetta (anticima) per un panorama a 360 gradi. Dopo troppe parole, lascio indovinare a voi cosa si vede ...
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Adrilui
Utente Normale
Lombardia
68 Messaggi |
Inserito il - 25/06/2019 : 07:02:42
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Che dire...posti meravigliosi! |
Lombardo e-sestriere motore bosch cx |
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Miura72
Utente Master
Veneto
2121 Messaggi |
Inserito il - 25/06/2019 : 14:15:24
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E ora? Come si fa a far un report migliore di questo foto stupende descritte in modo meraviglioso. |
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
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luc_maz48
Utente Master
Piemonte
6924 Messaggi |
Inserito il - 25/06/2019 : 22:00:52
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E' stato un Report favoloso! Abbiamo anche "quasi" sentito il fresco di quelle giornate!
Complimenti davvero!
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Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
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nn63
Utente Normale
92 Messaggi |
Inserito il - 28/06/2019 : 00:37:09
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Ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato, e soprattutto ringrazio la maggioranza silenziosa che avrebbe avuto tante valide critiche ma non le ha fatte capendo che sono un caso irrecuperabile.
Penso di aver dato una idea delle passeggiate possibili nella mia zona, dunque lascio spazio agli altri che facciano pubblicita` a tante altre bellissime zone.
Correggo un errore sicuro e un forse-errore:
Quando nella prima sosta verso il Garzirola ho scritto che si vede il Generoso ho sbagliato, la montagna e` il crocione (con ex-pista da sci) che copre il Generoso da quel punto; il crocione e` "circunnavigabile" in bici e si puo` anche arrivare in vetta in bici (con pochi tratti a mano). Dal Galbiga si vedono entrambe le montagne.
Quando nelle foto dal Galbiga ho scritto che si vede l'imbocco del ramo di Lecco del lago, potrei aver sbagliato: sicuramente si vede tale imbocco dal vicino monte di Tremezzo, ma non ricordo se anche dal Galbiga si vede o e` coperto dal monte di Tremezzo.
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