V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 00:40:23 ciao a tutti, finalmente ho di nuovo internet mio, dopo settimane che sopravvivo con lo smartphone o succhiando un po' di wifi qua e là...
ora mi hanno attivato l'ADSL e il vecchio ricevitore USB della Huawei, rotto da un po', finisce definitivamente nel cestino.
tutto ciò per giustificare che solo ora pubblico alcune foto di un mio viaggio a Firenze di un mesetto fa.
Il viaggio non c'entrava nulla con bici e bipe eppure la presenza di questi mezzi mi ha accompagnato, in modo direi addirittura esoterico...
intanto mentre entro a piedi nel centro diretto verso il Duomo incontro una Flyer, la prima che io veda in Italia fuori da un raduno di jobiker!
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25 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Yakopo |
Inserito il - 20/06/2014 : 13:11:34 | pilotaDD ha scritto:
caro Yakopo... non ne hanno la minima idea! Secondo me nessuno apriva quel faldone da trenta anni e chi l aveva fatto probabilmente non era per niente interessato ai velocipedi.
Il resto delle carte erano lettere scambiate dall'avo con contemporanei ma di tutt'altro argomento E secondo me se quel pomeriggio non fossi stato presente io, che pure ero un mero accompagnatore, la cartellina sul velocipede sarebbe restata nel completo oblio e disinteresse!
PS vedo che ieri sera ho iniziato a dare erroneamente del "conte" al barone Carlo, non vorrei confondere gli storici futuri che tra un secolo rileggeranno questo topic sulle tracce del "codice Drais"... :-)
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Non ti preoccupare: il Drais rinuncio al titolo e al "Von" per sua scelta... "Drais era un convinto democratico e nel 1849 rinunciò al proprio titolo nobiliare e alla particella von del cognome. Dopo il fallimento della rivoluzione borghese del 1848-1849, i realisti tentarono di farlo dichiarare malato di mente ed internare. La sua pensione venne confiscata e Drais morì in povertà nel 1851."
E come molti geni inventori morì in povertà!!!
Se questi tuoi conoscenti ci lasciassero accedere alla cartellina sarebbe molto bello andare a fondo in questa ricerca!!! ;-) |
pilotaDD |
Inserito il - 20/06/2014 : 07:26:49 caro Yakopo... non ne hanno la minima idea! Secondo me nessuno apriva quel faldone da trenta anni e chi l aveva fatto probabilmente non era per niente interessato ai velocipedi.
Il resto delle carte erano lettere scambiate dall'avo con contemporanei ma di tutt'altro argomento E secondo me se quel pomeriggio non fossi stato presente io, che pure ero un mero accompagnatore, la cartellina sul velocipede sarebbe restata nel completo oblio e disinteresse!
PS vedo che ieri sera ho iniziato a dare erroneamente del "conte" al barone Carlo, non vorrei confondere gli storici futuri che tra un secolo rileggeranno questo topic sulle tracce del "codice Drais"... :-)
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Yakopo |
Inserito il - 20/06/2014 : 00:55:11 | pilotaDD ha scritto:
credo che hai proprio ragione Pix, bravissimo, e vista la biografia di Drais, che fu funzionario della guardia forestale del Baden, acquista per me significato anche il titolo sotto il nome, è "maitre des forets", che inizialmente intendevo come un titolo feudale pensando che Forets fosse un posto di cui il conte era signore, e invece si tratta di una carica.
Non penso però che sia aun documento autografo, perché Drais doveva saper scrivere così bene in italiano? Sarà una trascrizione, ovviamente manoscritta, tradotta dal tedesco o magari dal francese di una relazione del Drais. Chissà come e perché arrivata nelle mani dell'"antenato" toscano.
Ed ecco perchè il "conte Carlo" non chiama il suo veicolo draisina, sarebbe stata un po' superbo ed egomane a farlo, quel nome evidentemente l'hanno usato i suoi posteri.
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Suvvia, bando agli indugi: contatta gli amici degli amici e facci sapere cos'era quel manoscitto firmato da Von Drais ma in italiano!!! che qui si muore dalla curiosità (e dal caldo...)
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pilotaDD |
Inserito il - 19/06/2014 : 23:23:47 credo che hai proprio ragione Pix, bravissimo, e vista la biografia di Drais, che fu funzionario della guardia forestale del Baden, acquista per me significato anche il titolo sotto il nome, è "maitre des forets", che inizialmente intendevo come un titolo feudale pensando che Forets fosse un posto di cui il conte era signore, e invece si tratta di una carica.
Non penso però che sia aun documento autografo, perché Drais doveva saper scrivere così bene in italiano? Sarà una trascrizione, ovviamente manoscritta, tradotta dal tedesco o magari dal francese di una relazione del Drais. Chissà come e perché arrivata nelle mani dell'"antenato" toscano.
Ed ecco perchè il "conte Carlo" non chiama il suo veicolo draisina, sarebbe stata un po' superbo ed egomane a farlo, quel nome evidentemente l'hanno usato i suoi posteri. |
pixbuster |
Inserito il - 19/06/2014 : 22:15:55 Raagazzi, io sono quanto di più distante ci possa essere dalla letteratura antica, ma la firma "Barone Carlo de Drais" non coincide con "Karl Christian Ludwig Drais von Sauerbronn" che ha inventato e dato il nome alla Draisina ? O leggo male il corsivo antico?
Pilota mi sa che hai fatto una scoperta importantissima |
OSCAR95 |
Inserito il - 19/06/2014 : 22:08:39 Complimenti Pilota per il report!
Firenze è proprio una bella città, grazie per le foto, specie dell'originalissimo ponte notare la Flyer chiuso per ben con un buon Abus Bordo. |
pilotaDD |
Inserito il - 19/06/2014 : 13:17:55 | Yakopo ha scritto:
In effetti quella del disegno era una Draisina e non un velocipede... e non è che andassero tanto piano: nelle competizioni mi pare che ottenessero medie sui 20km/h...
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beh, è un dato documentato che all'epoca in cui l'hanno inventato il barone Carlo lo chiamava Velocipede...
ma i 20km/h tornano con le quattro leghe all'ora in pianura asciutta che dichiarava lui.
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Yakopo |
Inserito il - 19/06/2014 : 12:59:06 Beh... pochi sanno che Firenze fu importante non solo nel rinascimento artistico del 1400 ma anche in campo scientifico durante tutto il 1800: - uno dei primi se non il primo in assoluto motore a scoppio funzionò a Firenze per merito di Matteucci e Barsanti ben 160 anni fa! http://www.barsantiematteucci.it/ ,,, 1851 - uno dei primi telefoni sperimentati da Meucci (che era fiorentino) è ancora installato nel teatro della Pergola dove lui lavorava... 1834
- Per tornare ai bicicli una delle prime competizioni ciclistiche fu la Firenze Pistoia http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze-Pistoia ,,, 1870 |
Yakopo |
Inserito il - 19/06/2014 : 12:46:23 | pilotaDD ha scritto:
| claudio02 ha scritto:
| leonardix ha scritto: ["nella discesa passa un cavallo che va di carriera" ....
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è sorpassarlo in salita il bello..
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beh, le prestazioni in salita dovevano essere limitate, ma si legge che eguagliava un uomo a passo svelto...dal disegno è evidente che quel modello non aveva un sistema centrale...magari un hub sulla ruota posteriore?
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In effetti quella del disegno era una Draisina e non un velocipede... e non è che andassero tanto piano: nelle competizioni mi pare che ottenessero medie sui 20km/h... |
Stefanschen |
Inserito il - 19/06/2014 : 09:18:40 Fantastica la bici dell'omino colle lunghe gambe!! Che avesse fissato dei pattini tectro sotto i tacchi per riuscire a fermarsi dopo il sorpasso del cavallo di gran carriera?? |
iw6cpk |
Inserito il - 18/06/2014 : 23:38:51 Firenze è fantastica... vista con gli occhi del biparolo, poi, anche di piu |
pixbuster |
Inserito il - 18/06/2014 : 22:59:52 Che ritrovamento formidabile, Pilota !!!
Bellissima la descrizione delle caratteristiche da cui si capisce che, già al suo primissimo esordio, la bici consentiva prestazioni formidabili
E in salita: saliva a passo d'uomo !!!! |
pilotaDD |
Inserito il - 18/06/2014 : 20:48:53 | Yakopo ha scritto:
inutile che ci passi: le bici sono state rimosse il mese scorso e rimpiazzate da delle orribili sculture antropomorfe ...
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peccato. era una visione simpatica!
ma meno male che ho fatto in tempo a cogliere l'immagine per gli amici di Jobike! |
Yakopo |
Inserito il - 18/06/2014 : 10:37:41 | Gianluca1960 ha scritto:
Meglio così.... Domani in mattinata ci faccio un salto. Il manoscritto è semplicemente strepitoso. Le tante mie passioni, includoni anche quella per i libri antichi che vanno dal 1500 al 1800 , in italiano ( cosa non facile da trovare dal 1500 al 1700) e per quei fogli ............
Gianluca
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inutile che ci passi: le bici sono state rimosse il mese scorso e rimpiazzate da delle orribili sculture antropomorfe ... |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 19:39:54 | claudio02 ha scritto:
| leonardix ha scritto: ["nella discesa passa un cavallo che va di carriera" ....
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è sorpassarlo in salita il bello..
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beh, le prestazioni in salita dovevano essere limitate, ma si legge che eguagliava un uomo a passo svelto...dal disegno è evidente che quel modello non aveva un sistema centrale...magari un hub sulla ruota posteriore? |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 19:33:01 | Gianluca1960 ha scritto: ...il manoscritto è semplicemente strepitoso............
Gianluca
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concordo, quando l'ho visto spuntare per caso tra le carte sono rimasto senza fiato!
mi piacerebbe sapere di più sull'estensore del manoscritto, questo barone Carlo il cui nome si legge in una delle foto |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 19:30:03 | leonardix ha scritto:
"quest'invenzione consiste nella semplice idea di muovere con i piedi un sedile fermato sopra due ruote" .... "nella discesa passa un cavallo che va di carriera" .... Certo che ne è passato di tempo!
Un vero pixtest ante litteram, chissà se su quel coso l'avo del padron di casa ha fatto la rampa al 27% o ha testato la guida senza mani?
L'archivio storico pilotesco non finisce mai di stupirci
dal disegno pare che già all'epoca avessero abbigliamento specifico per velocipede... "abbigliamento tecnico"?
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leggo anche che "quando le strade sono asciutte percorre in pianura circa 4 leghe in un'ora, che è l'andare di un cavallo che galoppa"...
il che fa nascere un problema, quanto era una lega fiorentina nel 1840? Leggo su Wikipedia che la misura della lega variava da 4 a 6 km circa a seconda del luogo.
Se ogni lega fosse stata di 6 km la velocità in pianura si avvicinava a quella delle nostre bipe, almeno quelle senza speed up o pignoncini "illegali" vari! |
Gianluca1960 |
Inserito il - 17/06/2014 : 19:08:30 Meglio così.... Domani in mattinata ci faccio un salto. Il manoscritto è semplicemente strepitoso. Le tante mie passioni, includoni anche quella per i libri antichi che vanno dal 1500 al 1800 , in italiano ( cosa non facile da trovare dal 1500 al 1700) e per quei fogli ............
Gianluca |
claudio02 |
Inserito il - 17/06/2014 : 18:59:28 | leonardix ha scritto: ["nella discesa passa un cavallo che va di carriera" ....
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è sorpassarlo in salita il bello.. |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 18:52:40 | Gianluca1960 ha scritto:
Bello, ma le bici sul muro sono in via Por Santa Maria?? Se così fosse, devo cominciare ad alzare un pò la testa visto che ci passo quasi ogni giorno......
Gianluca
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la foto successiva è questa
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e ricordo che sono arrivato al ponte per una stradina laterale, guardando la carta penso fosse vicolo dell'oro.
Quindi non ti preoccupare, non hai la testa tra le nuvole! |
leonardix |
Inserito il - 17/06/2014 : 09:27:04 "quest'invenzione consiste nella semplice idea di muovere con i piedi un sedile fermato sopra due ruote" .... "nella discesa passa un cavallo che va di carriera" .... Certo che ne è passato di tempo!
Un vero pixtest ante litteram, chissà se su quel coso l'avo del padron di casa ha fatto la rampa al 27% o ha testato la guida senza mani?
L'archivio storico pilotesco non finisce mai di stupirci
dal disegno pare che già all'epoca avessero abbigliamento specifico per velocipede... "abbigliamento tecnico"? |
Gianluca1960 |
Inserito il - 17/06/2014 : 08:02:48 Bello, ma le bici sul muro sono in via Por Santa Maria?? Se così fosse, devo cominciare ad alzare un pò la testa visto che ci passo quasi ogni giorno......
Gianluca |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 00:59:23 ed è qui che ho il vero incontro mistico...
sono in una villa rinascimentale, il padrone di casa mostra vecchie carte di un suo avo, vissuto tra il Settecento e gli anni quaranta del XIX secolo
e tra le carte spunta fuori inaspettata una cartellina...
"Velocipede"
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sono un ospite di ospiti e non siamo lì per biciclette e velocipedi ma per tutt'altro eppure riesco ugualmente a dare un occhiata e fare qualche foto senza eccedere, spero, nella maleducazione...
leggo una prova che potrebbe bene trovare il suo posto tra quelle del nostro Pix, prestazioni, caratteristiche...
ma tutto di almeno centosettanta anni fa!
Probabilmente inedito...
Forse ho sognato?
http://www.youtube.com/watch?v=v71wK1DtrKM |
pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 00:47:09 proseguo oltrarno e dopo un po' sono sulle colline che circondano la città...
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pilotaDD |
Inserito il - 17/06/2014 : 00:44:01 attraverso Piazza della Signoria invasa da questi aggeggi elettrici a due ruote, ma non sono bipe...
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ma è mentre sto per superare Ponte Vecchio che ho la prima vera visione della giornata...
sogno o son desto???
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