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 Pix test n. 47 – Wayel TRILOGIA

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pixbuster Inserito il - 11/04/2014 : 01:41:39
Anche su Jobike facciamo il tre per uno: un unico test per tre modelli di bipa !

Queste tre bipa fanno parte della linea TRILOGIA prodotta dalla Wayel
[ www.wayel.it ] di Bologna



Mi sono state gentilmente messe a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e le ho potute “strapazzare” per 400km

I tre modelli si chiamano

TORQUE











SPEEDY





SOFT STREET





Nota:
Telaio e componentistica sono identici nelle varie versioni
Le foto delle parti comuni sono generalmente quelle della Torque




IN BREVE

La differenza della Soft-Street, rispetto alla Torque è nell’adozione di pneumatici di sezione larga e del cannotto sella ammortizzato
La Speedy ha invece un motore da 180W (della cui potenza inferiore ci si accorge solo in salita) e la mancanza di forcella ammortizzata
Sono modelli dalla spiccata vocazione cittadina

Il telaio è aperto, solido, in alluminio e con scavalco basso
Il peso, a seconda della capacità della batteria utilizzata, va da 23.6 a 24.3kg
Sella e ammo anteriore fanno il loro lavoro sulle asperità stradali; le gomme larghe della Soft-Speed sono deliziose su sampietrini e acciottolati
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale e il manubrio è comodo
Il cambio è a 3 marce, un po’ poche ma sufficienti in percorsi cittadini; è del tipo interno e si possono cambiare le marce da fermo; a 23km/h in terza si pedala a 73ped/min: si desidererebbe un rapporto più lungo
La trasmissione è ad albero (“cardano”) e, pur avendo un rendimento inferiore ad una catena ben lubrificata, è assai utile per la pulizia e per l’assenza di manutenzione
La stabilità in marcia è ottima (testata a oltre 50km/h senza riscontrare problemi) e, insieme, il passo corto la rende molto agile
Il cavalletto è solido ma non molto stabile nelle manovre di sistemazione del bimbo sul seggiolino posteriore
Il portapacchi è assai robusto (integrato nel telaio) ma la batteria ne limita la lunghezza utile
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima

I freni sono V-brake , morbidi da azionare e modulabili; lo spazio di frenata risulta buono (3.5m da 25km/h); si manifestano bloccaggi al posteriore con qualche leggero intraversamento ma non c’è tendenza al ribaltamento
La resistenza all’uso prolungato è buona ma non ottima

La centralina è alloggiata nella stessa zona della batteria ed è ben protetta ma accessibile
Si può scegliere fra tre taglie di batteria : 6 , 9 , 12.5 Ah (151, 227, 315Wh)
L’estrazione è comoda e lo è altrettanto il trasporto
Il caricabatteria è senza ventola perciò silenziosissimo e carica in 4ore e 35min la 6Ah, mentre per la 12.5Ah ci vogliono 7ore e 37min

La Trilogia ha un cruscottino a manubrio del tipo a led, ben visibile di giorno e di notte, con i pulsanti per la selezione del livello di assistenza (fra 3), l’accensione e il “soft-start” ; i pulsanti si raggiungono facilmente

Il motore è un brushless geared sensored da 250W 24V con una buona spinta ma non particolarmente vigorosa; silenzioso in marcia, non diventa fastidioso in salita
La Speedy ha il motore da 180W

I cablaggi sono ordinati ma non molto nascosti nella zona del movimento centrale

La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Questo porta ad un avvio graduale
E’ possibile modulare lo sforzo esercitato con i pedali fra “senza esercitare sforzo” e il “tutto muscoli”
Se in marcia si rallenta la velocità di pedalata, il motore rallenta; non è perciò consentita la “pedalata finta” cioè non si possono far girare i pedali lentamente per tenere attivato il PAS
Da 21 a 46 pedalate al minuto (pari a 7 - 15 km/h in terza marcia) , si ha una modulazione della potenza erogata dal motore
Questo consente una certa regolazione della velocità di marcia nelle andature lente
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 90° pari a 0.71m in prima, ma la modulazione richiede che si raggiungano almeno le 30ped/min per avere un buon valore di assistenza e questo penalizza le ripartenze in salita

L’accelerazione, nonostante l’avvio non brillante, è buona: 11.03” per i primi 50m

Nel traffico si muove agile e vivace; l’unico neo è la pigrizia nell’avvio: se si vuole migliorare la partenza è vantaggioso usare il “soft start” che non ha ritardi alla pressione del pulsante

In salita sul 4% viaggia a 16.5km/h senza esercitare sforzo sui pedali
Il 10% e il 13% richiedono uno sforzo .. che fa venire il fiatone a chi non è allenato
Con la Speedy questo limite si raggiunge già sul 5-6%
Non sono progettate per percorsi in salita, se si ha questa esigenza meglio scegliere altri modelli della Wayel stessa

La camminata assistita ha una giusta velocità in piano, ma non è molto potente sul salite impegnative

La velocità massima è regolata dal cut-off tachimetrico a 23.4 km/h (sulla Soft-Street è di 24.0km/h, in virtù dei pneumatici di maggior diametro)
L’autonomia su percorso prevalentemente pianeggiante, a livello massimo di assistenza e a 20°C risulta di 45km con la batteria da 12.5Ah più un paio di chilometri di riserva a prestazioni via via ridotte

Con la 6Ah si ha una autonomia utile di 21.5km

A livello 2 di assistenza, l’autonomia – sempre con la 6Ah – sale a più di 38km ma ad una velocità di 19km/h

La Speedy, col motore meno potente, mi ha dato analoghi valori di autonomia, ma si avrebbe un aumento se il percorso comprende salite

La marcia in coppia non è particolarmente agevole per la poca regolazione dell’assistenza

Sugli sterrati leggeri viaggia bene e rimane confortevole; meglio ancora la Soft-Street

In auto si trasporta come una normale bici
Se occasionalmente si trasporta in treno non ci sono difficoltà, ma un uso quotidiano su tale mezzo è penalizzato dallo scomodo punto di presa per il sollevamento; il peso è accettabile

Senza assistenza e a 18km/h, richiede uno sforzo muscolare di circa 126W : valore un po’ alto dovuto essenzialmente al basso rendimento della trasmissione
I soli tre rapporti non consentono di trovare facilmente la giusta cadenza: si torna a casa ma lentamente

La luce anteriore, a led e a batteria, è buona per essere visti ma un po’ scarsa per illuminare la strada
La luce posteriore, sempre a led e a batteria, è efficace ed è automatica (si accende da sola quando è buio e la bipa è in marcia)

Non ci sono antifurti di serie

La Trilogia è certificata per le norme europee anche riguardanti le batterie
La garanzia è di 2 anni estendibile a 5
Sulla batteria la garanzia è di 6 mesi a valore pieno e poi, fino a due anni, a scalare
Anche in questo caso si può estendere fino a 5 anni

La Speedy costa di listino 900€; la Torque 950 e la Soft-Street 1100 tutte senza batteria

Le batterie costano 290 – 380 – 450 € rispettivamente per 6 – 9 – 12.5 Ah




Qui c’è la SCHEDA con tutte le caratteristiche relativa alla Torque
Le differenze fra le varie versioni vengono evidenziate nel testo della prova

Diciamo subito che la Speedy non ha la forcella ammortizzata e ha un motore da 180W anziché 250W come le altre due versioni

La SoftStreet ha di diverso, rispetto alla Torque, i pneumatici maggiorati e il cannotto sella ammortizzato


Scheda valutazione





CICLISTICA

Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità
Lo scavalco è basso e abbastanza largo : agevole salire e scendere anche con bagagli a bordo o seggiolino per bimbi



Il peso senza batteria è di 21.7kg ; a seconda della capacità della batteria montata il peso passa da 23.6 a 24.3kg

La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom) non regolabile



Ha una buona escursione
Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane precisa e l’azione di assorbimento delle asperità stradali è buona



Sul modello SPEEDY, la forcella non è ammortizzata … e si sente la differenza sulle strade dissestate




La sella è di tipo “unisex” imbottita e con scavo centrale, confortevole anche su fondi sconnessi



La regolazione dell’altezza è di tipo rapido Il diametro del cannotto è 28.5mm



La comodità in marcia risulta ottima anche su fondi dissestati

La posizione in sella è a busto verticale




Il manubrio ha una giusta inclinazione e le manopole hanno l’appoggio largo; ne risulta un buon confort nella guida



La pipa è fissa e la serie sterzo è a cuscinetti




Il cambio è un comodo Shimano Nexus interno al mozzo con 3 rapporti



Gli innesti sono rapidi e precisi in entrambe le direzioni; se si toglie il peso della gamba dal pedale, si può cambiare da fermo (utilissimo se ci si dimentica di scalare marcia quando ci si ferma ai semafori)

Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a rotazione (revoshift)
L’indicazione della marcia inserita è ben visibile, ma solo di giorno



Il range dei rapporti non è molto esteso e in salita si rimpiange il numero esiguo di rapporti
A 23 km/h la cadenza di pedalata è di 73 ped/min: si desidererebbe un rapporto più lungo



La trasmissione è del tipo ad albero e coppie coniche (detta “a cardano”)



Ha il vantaggio di non richiedere manutenzione e di non sporcare i pantaloni
Anche l’estetica della bipa ne trae vantaggio
Il lato negativo è un rendimento paragonabile a quello di una catena un po’ maltenuta; comunque tale rendimento rimane sempre uguale e non peggiora con l’andar del tempo
Un altro aspetto di questo tipo di trasmissione è che introduce una certa spugnosità; ovvero si percorre un (piccolissimo) angolo di pedalata senza che la propria forza si scarichi sulla ruota motrice; in realtà non ci si accorge di questo difetto, ma il rendimento della pedalata cala un pochino
Nel filmato seguente si vede anche la scarsa scorrevolezza del sistema (cioè il suo rendimento un po’ basso)

trasmissione



Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 19mm e il distacco del connettore del motore
(che però è fissato con delle fascette che bisogna tagliare)



La ruota posteriore richiede l’uso di una chiave da 15mm …



… e il distacco del comando del cambio (facile ma richiede un cacciavitino)
Anche il sistema di trasmissione richiede un minimo di attenzione ma è fondamentalmente semplice



Non sono necessarie regolazioni all’atto del rimontaggio


La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a oltre 50km/h senza alcun problema)
Il passo è corto e questo rende questa bipa reattiva nei cambi di direzione
La marcia senza mani è del tutto stabile, ma il debole autoritorno dello sterzo rende difficoltoso guidarla

marcia senza mani



I pneumatici (da 26” x 1.50” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta



la valvola è una Schrader (tipo automobilistico): facile gonfiarla ai distributori di carburante e dai gommisti




Il cavalletto è monopiede; è regolabile per ottenere l’inclinazione desiderata; non è molto stabile quando si carica un bimbo sul suo seggiolino; non consente la rotazione completa dei pedali




Il portapacchi posteriore è assai robusto ed integrato nella struttura del telaio; asseconda la presenza della batteria mantenendo un buono spazio per il bagaglio



Il montaggio di un seggiolino per bimbi deve tener conto della presenza della batteria

I pedali e le pedivelle sono in lega e robusti; ci sono i catadiottri



La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli

Il campanello è di una foggia inconsueta che avvolge il manubrio ed è poco ingombrante e comodo da usare






IMPIANTO FRENANTE

I freni sono V-brake Shimano all’anteriore e al posteriore





Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore
Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra



La frenata è buona e modulabile; lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.50m: buon valore, giusto la metà di quanto prescritto dalle normative
Si manifestano bloccaggi della ruota posteriore e qualche leggero intraversamento, ma non c’è tendenza al ribaltarsi

Su discese lunghe la frenata è buona ma non ottima: ad elevate velocità i freni perdono un po’ di efficacia; però non si avvertono affaticamenti

frenata






Ora si parla della PARTE ELETTRICA


CENTRALINA

E’ alloggiata nella parte fissa sotto alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa



Faccio notare che questo modello rinuncia al braccio secondario del telaio per sostenere il gruppo batteria-centralina, tipico degli altri modelli Wayel
La struttura è fissata al tubo sella e, rispetto all’altra soluzione, occupa meno spazio in lunghezza

La centralina è dotata di autospegnimento dopo 5 minuti esatti



BATTERIA

Le Trilogia vengono fornite con batterie al litio-polimeri da 25.2V e con tre capacità: 6, 9, 12.5Ah (151, 227, 315Wh)
Questa ampia scelta consente di acquistare la taglia ideale per il proprio utilizzo, risparmiando in caso di percorrenze brevi
Consente anche di fare un upgrade al momento della sostituzione della batteria

Il suo alloggiamento consente di non alterare il passo della bipa e risulta abbastanza centrata sul baricentro



L’estrazione avviene sfilandola verso il dietro e non richiede sforzi particolari

estrazione batteria


Ecco come si presenta la batteria quando estratta



Si trasporta molto facilmente per la presenza di una larga impugnatura



I pesi sono 1.9kg per la 6Ah, 2.13kg per la 9Ah e 2.58kg per la 12.5Ah: tutti contenuti e consentono un facile trasporto

La chiave di bloccaggio ha anche funzione di interruttore ma è alloggiata sulla parte fissa;



A causa di ciò i contatti della batteria rimangono in tensione una volta estratta, ma sono ben incassati e protetti



Qui si vedono i contatti sulla bipa




Su un fianco è presente un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta



La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta
il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile in entrambe le situazioni

Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola : è perciò silenziosissimo
Pesa soltanto 260 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica una batteria completamente scarica in un tempo che va da 4 ore e 35 minuti per la 6Ah a 7 ore e 37 minuti per la 12.5Ah
La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se
I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano”
E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata






COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA

Questi modelli sono dotati di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole



Ci sono tre pulsanti:
il primo a sinistra accende e spegne la centralina (dopo aver acceso con la chiave)
quello centrale attiva il “soft start” (camminata assistita)
quello a destra commuta il livello di assistenza fra i tre possibili (sequenza 1-2-3-1-2-3)
Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene solo spegnendo la centralina col pulsante on/off
Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led rosso

Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria
L’indicazione della carica della batteria è di tipo voltmetrico: per avere una indicazione attendibile dello stato di carica bisogna smettere di pedalare, interrompendo così l’assistenza
Se si consulta ad assistenza avviata, indica l’autonomia residua se si continua con quell’assorbimento

La visibilità delle segnalazioni è ottima anche di notte, ma i pulsanti restano bui



L’azionamento dei pulsanti è sufficientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima
I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio;
devo però fare un appunto; il pulsante più vicino al pollice è quello dell’accensione mentre il più lontano è quello per cambiare livello di assistenza: è il contrario di ciò che sarebbe più comodo



MOTORE

La Torque e la Soft-Speed hanno un hub anteriore, geared, da 250W, a 24V, brushless, sensored ed è marchiato Wayel





La spinta è buona ma non particolarmente vigorosa

Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva

rumore in marcia


E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota




La Speedy ha un motore con le stesse caratteristiche ma meno potente: 180 W
In avvio e in salita questa differenza si sente; in piano non ci si accorge di nulla
Anche la rumorosità è uguale






CABLAGGI

Il cablaggio è ordinato ma non molto nascosto nella zona del movimento centrale






Dalla zona manubrio i cavi viaggiano all’interno del telaio; notare la presenza di connettori per ogni cavo




Nella parte che va al manubrio, i cavi sono ben ordinati
Qui sulla Torque ma in versione non definitiva



Sulla Speedy erano, invece, già realizzati nella versione definitiva e decisamente più ordinati



Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota

Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato opposto alla trasmissione ad albero
Non ha protezioni ed è abbastanza facile urtarlo; in compenso è assai facile la sua manutenzione e la sostituzione del sensore






MODALITA’ DI ASSISTENZA

La centralina eroga potenza al motore in funzione della velocità di rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
Questo porta ad un avvio graduale

I tre livelli di assistenza modulano la velocità di marcia in piano fra i 10.5 e i 23.4 km/h
Al livello massimo interviene il cut-off tachimetrico (con molta discrezione, senza stacchi improvvisi); perciò la velocità a ruota sollevata coincide con quella su strada
Riporto le velocità ai vari livelli di assistenza
Liv 1 – su strada 11.0 – a vuoto 09.3 km/h
Liv 2 – su strada 19.5 – a vuoto 22.8 km/h
Liv 3 – su strada 23.4 – a vuoto 23.4 km/h

E’ possibile modulare lo sforzo esercitato con i pedali fra “senza esercitare sforzo” e il “tutto muscoli”
Se in marcia si rallenta la velocità di pedalata, il motore rallenta; non è perciò consentita la “pedalata finta” cioè non si possono far girare i pedali lentamente per tenere attivato il PAS

La velocità minima, in salita, è circa 6 km/h

Come detto, l’assistenza fornita dal motore è anche funzione della velocità della pedalata
Da 21 a 46 pedalate al minuto (pari a 7 - 15 km/h in terza marcia) , si ha una modulazione della potenza erogata dal motore
Questo consente una certa regolazione della velocità di marcia nelle andature lente

E’ presente il pulsante “soft-start”

Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata

avvio assistenza a ruota sollevata





AVVIO DELL’ASSISTENZA

Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare

L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.25 giri di pedale (90°) pari a 0.71m in prima marcia; ma il motore non eroga subito tutta la sua potenza perché, a causa della proporzionalità con la velocità di pedalata, bisogna raggiungere una cadenza di almeno 30 ped/min per avere una buona assistenza
Vedremo che in salita … si sente

avvio assistenza su strada


Il controllo tachimetrico interrompe l’assistenza a poco più di 23km/h

Con il pulsante “soft-start” non è necessario esercitare alcuno sforzo sui pedali nella partenza in piano e il suo avvio è immediato alla pressione del pulsante (anche il distacco è immediato)

La pedalata non ha prevalenza sul soft-start: se si parte con questo comando attivato e si inizia a pedalare, la velocità rimane a circa 4 km/h; appena si rilascia il pulsante, continuando a pedalare, interviene la normale regolazione dell’assistenza
Non è molto potente e l’aiuto che fornisce è leggero sia in pianura che in salita

Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di mezzo secondo (valore buono)
Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente



ACCELERAZIONE

Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo



Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.03” e la velocità di uscita è 23.3 km/h
E’ una buona accelerazione nonostante l’avvio non brillante ed il taglio da parte del cut-off tachimetrico



NEL TRAFFICO

La spinta del motore è vivace e, nel traffico, ci si muove agevolmente; la bipa è assai agile
Si guida volentieri in città
L’unico neo è una certa pigrizia all’avvio
In marcia si trova facilmente la velocità voluta e il cambio a tre rapporti è sufficiente per le esigenze cittadine

Il confort di marcia è buono anche sui dissestati fondi stradali cittadini; diventa “elevato” sulla Soft-Street in virtù dei generosi pneumatici e dell'ammortizzatore della sella
Sulla Speedy, che non ha l’ammo anteriore, le irregolarità si sentono maggiormente sulle braccia; ma l’elasticità del telaio consente comunque un discreto confort



COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI

I modelli della Trilogia non hanno come obiettivo quello di essere grandi scalatrici; per questa esigenza Wayel propone altri modelli

Per la Torque, i risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati in questa tabella



La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo, ma per avere un buono spunto è meglio spingere un po’ fino a che non si avvia il motore
Lo sforzo può essere anche nullo usando il soft-start, ma non è molto potente e fà partire lentamente la bipa
La marcia in piano può avvenire anche senza esercitare spinta sui pedali

Il cavalcavia al 4% viene superato a 16.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali e la ripartenza richiede una pressione sui pedali leggera (23kg in seconda)
Ricordo che, avendo un cambio a mozzo, è possibile scalare marcia da fermo; di questo ringraziano gli … smemorati e chi si è dovuto fermare all’improvviso, come capita frequentemente nel traffico

cavalcavia 4 %



La salita del filmato seguente comprende un tratto al 10% che si supera a circa 8km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di circa 110 W; è un valore di sforzo che diventa sensibile se la salita si prolunga
La ripartenza richiede uno sforzo di 42 kg che è sensibile (il soft-start è poco potente e non fa cambiare molto la cosa)

Il tratto finale è al 13.5%; si sale in 1.a a 7 km/h e con uno sforzo leggermente superiore (118W circa)
La ripartenza è impegnativa con i 52 kg richiesti

salita 10 % e 13.5%


Le velocità, come visto, sono decisamente basse e lo sforzo … fa venire il fiatone a chi non è allenato
Siamo già verso il limite di pendenza superabile

Infatti, sul 17%, lo sforzo diventa 142W circa e la spinta per ripartire sale a 64kg; si sale ma è meglio evitare percorsi con simili pendenze (e per fortuna sono rare in ambito urbano, salvo in alcune città …verticali)

salita al 17%



Ho provato anche la tostissima rampa al 27%: sono riuscito a salire ma solo arrivando in velocità e solo perché …è finita presto
Ovviamente su tale pendenza non si riesce a ripartire

rampa al 27%



La Soft-Street ha le medesime caratteristiche in salita

Per la Speedy la pendenza del 5% è equivalente a quella del 10% della Torque; con pendenze maggiori, meglio … passare alla Torque


CAMMINATA ASSISTITA

Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tramite il pulsante centrale sul cruscottino
L’attivazione è immediata e molto comoda per muoversi in mezzo alla gente nelle zone in cui la bipa può essere condotta solo a mano (tipo nelle vie dello “struscio”)
La velocità in piano si assesta sui 5km/h perciò entro i limiti del codice della strada
In salita non è molto potente e sul 12% la velocità si riduce molto
Sul 27% sale con molta fatica … di entrambi

camminata assistita





VELOCITA’ e AUTONOMIA

L’autonomia della Torque e della Soft-Street è risultata la medesima
Le prove sono state eseguite sul consueto itinerario urbano-extraurbano privo di salite significative e con il contributo muscolare di circa 70W

La Trilogia permette di scegliere la taglia della batteria che più si addice al nostro utilizzo

Nonostante le batterie siano Li-poli, hanno mostrato una costanza di prestazioni elevata per tutto l’arco della scarica

Partiamo dalla prova eseguita a livello massimo di assistenza (liv3) e con la batteria più capiente
La batteria di questa taglia è da 12.5Ah (315Wh)
In realtà quella che ho utilizzato era già abbondantemente usata (ottimo per vedere come si comportano nel tempo) ed aveva una capacità reale di 12.0Ah (303Wh) perciò la percorrenza ottenuta è leggermente più scarsa che a batteria nuova
La velocità non è molto elevata : tipicamente 23 km/h
Il cut-off tachimetrico non ha interventi invasivi e la velocità rimane ben stabilizzata senza “onde”
Ho ottenuto una percorrenza totale utile di 34 km a 5°C di temperatura ambiente; a questa si aggiungono circa due chilometri percorsi a prestazioni sempre più ridotte, da considerarsi come “riserva di emergenza”
Il consumo elettrico è risultato di 8.46 Wh/km
Riportando l’autonomia a 20°C e considerando la capacità ridotta, si ottiene una percorrenza utile di 45 km (pari a 6.7Wh/km)




Ho ripetuto la prova con la batteria da 6Ah (151Wh)
Questa volta l’autonomia utile è risultata di 18.7km con una velocità uguale al caso precedente; anche qui la marcia è potuta proseguire per circa un ulteriore chilometro a prestazioni sempre più ridotte
La temperatura durante la prova è stata di 10°C
Riportando l’autonomia a 20°C si ottiene una percorrenza utile di 21.5 km (pari ancora a 6.7Wh/km)




Ho provato anche con il livello di assistenza intermedio (liv2) e ancora con la batteria da 6Ah
La velocità tipica scende a 19km/h perciò questa prova rappresenta un uso cittadino tranquillo, diciamo … vacanziero
L’autonomia è salita a 34.3 km a 12°C
In questa modalità non esiste un tratto “di riserva” perché la batteria viene “prosciugata” pian piano fino all’ultimo wattora
Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 38.4 km (ma con un consumo di appena 3.93Wh/km)




La Speedy ha il motore da 180W anziché 250W ed è accreditata di una autonomia maggiore
Nelle mie prove in pianura, al motore viene richiesta una potenza media che è inferiore ai 180W perciò la differenza fra i due motori è solo nelle fasi di accelerazione che abbiamo visto essere comunque “soft”
Per questo i valori di autonomia sono risultati i medesimi della Torque
La differenza si sentirebbe sicuramente nel caso siano presenti salite nel percorso

Piccola nota: la Soft-Street, in virtù dei pneumatici “cicciottelli”, ha una velocità di un mezzo chilometro all’ora più veloce

La Wayel è sempre attenta a garantire la massima trasparenza e pubblica una completissima tabella delle autonomie con i vari modelli e con le varie batterie

Tabella autonomia


Le inevitabili differenze col pix-test sono da attribuire alla temperatura maggiore a cui sono state eseguite le loro prove, alla differenza di percorso e alla differenza nel contributo muscolare del ciclista (i test li fanno fare a giovani non sportivi … ma che facilmente spingono di più del vecchio Pix)
I valori sono comunque sostanzialmente allineati
(sottolineo che nei pix-test utilizzo sempre lo stesso percorso e lo stesso sforzo sui pedali per avere il massimo di confrontabilità nei valori ottenuti con le varie bipa)



MARCIA IN COPPIA

La marcia in coppia non è agevole per i pochi rapporti del cambio e per i soli 3 livelli di assistenza; una certa regolazione è possibile con la modulazione data dalla pedalata, ma non è agevole viaggiare insieme ad un altro ciclista



MARCIA SU FONDI STERRATI

La Torque viaggia senza problemi su sterrati leggeri: confortevole e agile

Sterrato leggero


La regolazione della velocità è solo sufficiente, invece la frenata è stabile (con bloccaggi al posteriore che non fanno perdere stabilità)
Il telaio è robusto e non ha svirgolamenti, ma non è fastidiosamente rigido sullo sconnesso
Sullo sterrato ho apprezzato l’uso del soft-start che consente di manovrare senza avere i piedi sui pedali e perciò mantenendosi meglio in equilibrio
Sui “sampietrini” si viaggia senza disagio
Non è la bici adatta a sterrati severi, ma consente di includere nel proprio itinerario qualche divagazione campestre

La Speedy si comporta in modo analogo ma, con l’assenza dell’ammo anteriore, si sentono di più le sconnessioni su braccia e polsi

La Soft-Street, con le sue gomme generose e il canotto sella ammortizzato, affronta bene sia le sconnessioni urbane sia tratti fangosi o erbosi: si può osare di più



TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO

In auto si trasporta come una normale muscolare, solo un po’ più pesante (meno di 22 kg senza batteria);
le parti elettriche non richiedono necessità particolari
Anche la lunghezza è come quella di una muscolare

Il trasporto in treno è abbastanza agevole sia per le dimensioni che per il peso
L’aggancio ai sostegni non presenta ostacoli
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta senza problemi



(lo ricordo sempre: in treno portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni non ci sono o sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)

Trasportarla sulle scale è agevole per le dimensioni e per il buon equilibrio (anche con batteria montata); il punto di presa, però, non è molto comodo; il peso è accettabile … ma, lapalissianamente, va meglio con la batteria piccola

trasporto su scala





PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA

La scorrevolezza al banco risulta buona:
il motore è dotato di ruota libera e oppone una debole resistenza alla marcia; anche in retromarcia non frena in modo significativo

scorrevolezza ruote



La prova dinamometrica a 18km/h (velocità bassa per minimizzare l’effetto della resistenza dell’aria ed evidenziare invece la scorrevolezza meccanica) indica una richiesta di 126W : valore un po’ elevato da imputare principalmente al sistema di trasmissione ad albero che … si mangia i watt dei nostri muscoletti

I soli tre rapporti del cambio non consentono di trovare sempre la giusta cadenza
A batteria esaurita si torna a casa, ma lentamente

Ecco come si presenta senza batteria






IMPIANTO LUCI



La luce anteriore è a 4 led bianchi alimentata da 3 pile AAA
Buona per essere visti, ma piuttosto insufficiente per rischiarare bene la strada in assenza di illuminazione pubblica
L’apertura del vano batterie richiede l’uso di un una monetina e non di attrezzi

La luce posteriore, monoled rosso a luce fissa, è di tipo automatico: è dotata di un sensore crepuscolare che la fa accendere quando siamo al crepuscolo e di un sensore di movimento che le evita di rimanere accesa se la lasciamo al buio in garage: assai comodo
(sulle nostre dissestate strade cittadine il controllo di movimento funziona alla grande)
Il sensore di movimento ha un temporizzatore che lascia acceso il fanalino durante le soste ai semafori
La luce è buona e ben visibile anche lateralmente
Si alimenta con due batterie AAA ed ha una lunga durata
Anche qui l’apertura del vano batterie si effettua con una monetina



ANTIFURTO

La Trilogia non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria
Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa

Sul telaio è bulinato il numero di serie: molto utile per poterne rivendicare il possesso






ACCESSORI

Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Il seggiolino per bimbi richiede di verificare che non ci siano interferenze con la batteria



CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI

La Trilogia è certificata per le norme europee su robustezza bici da turismo, Epac e compatibilità elettromagnetica
Le batterie sono anch’esse certificate a norma UN38.33

La garanzia è di 2 anni, estendibile a 5
Sulla batteria la garanzia è per 6 mesi a valore pieno e poi a scalare, estendibile fino a 5 anni

I prezzi di listino, al momento del test e SENZA BATTERIA, sono
Speedy 900 €
Torque 950€
Soft-Street 1100€

Le batterie costano:
6Ah 290€
9Ah 380€
12Ah 450€



CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO

La Trilogia è una gamma di bipa pensate per un uso cittadino e assolvono bene questo compito
Confortevole e robusta in città per andare al lavoro o per fare la spesa caricando bene il portapacchi magari con borse laterali
Telaio aperto e scavalco abbastanza basso consentono bene il trasporto di un bimbo

Nelle gite fuoriporta ha una autonomia dignitosa, ma non è adatta a salite ripide; se i propri percorsi includono tratti collinari, meglio optare per la Torque o la Soft-Street
E se nella propria città ci sono frequenti sampietrini o acciottolati, diventa obbligatorio scegliere la Soft-Street con le sue gomme cicciotte
Buona come “tender” del camper; meno adatta ad un frequente trasporto in treno


NOTA

Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera


25   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
baldiniantonio Inserito il - 29/12/2016 : 17:43:19

a volte è gradito l'elogio della lentezza...
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2481237.html
paolorighetti Inserito il - 29/12/2016 : 13:35:32
@Sergiom1961: I ciclomotori (codice) di quando eravamo ragazzi davano 1,5 cv solo al regime di massima potenza; una bipa legale fornisce 250 watt ma arriva anche a 500-600 watt (in teoria per periodi non continuativi, ma in pratica se di buona qualità va anche per periodi prolungati a quella potenza, sempre che la si usi con un minimo di criterio, intendo dire a regimi non eccessivamente bassi). Intendo dire che, secondo la mia esperienza, anche alla mia età e in zone di montagna l'uso di una bipa a norma non lo trovo così disincentivante. Poi, si sa, quando eravamo ragazzi eravamo sempre lì a limare pistoni e testate e a lucidare travasi, e la voglia non ci è passata neanche coi motori elettrici, tanto più che la cosa è ancora più facile..ma questo è un altro discorso.
Sergiom1961 Inserito il - 27/12/2016 : 01:07:23
Quando ero ragazzino i ciclomotori non potevano superare il cavallo e mezzo di potenza. Oggi le cose sono cambiate e il vincolo riguarda solo la velocità massima, peraltro aumentata da 40 a 45. Limitando il limite delle bici a 250W si dicintentiva l'acquisto da parte di chi abita in zone con alti dislivelli e/o non ha allenamento e magari i vent'anni li ha passati da un pezzo. Dura lex sed lext ma fatta la legge, trovato.......
Sergiom1961 Inserito il - 27/12/2016 : 00:56:26
È proprio quello il problema, ovvero, lo sforzo. Mi va bene il limite dei 25 km/h e la pedalata assistita ma il limite dei 250W lo trovo frustrante poco incentivante. Figuriamoci, poi, con un motore da 180!
pixbuster Inserito il - 26/12/2016 : 22:04:57
Marco ap ha scritto:

buon giorno pix,vorrei capire le salite che affronti al 17% con questi motorelli li fai con la massima assistenza?non si scaldano?


Si si, tutte le prove in salita le faccio con l'assistenza massima cioè determino la fatica minima che si deve fare con ogni modello sulle varie pendenze

I motori su pendenze del genere con il massimo di assistenza tendono a surriscaldarsi, ma non in cento/duecento metri di salita
Se si affrontano tratti montani allora bisogna utilizzare strategie diverse come ad esempio la parzializzazione dell'assistenza (accontentandosi di velocità più basse e sforzi maggiori)

pixbuster Inserito il - 26/12/2016 : 22:00:55
Sergiom1961 ha scritto:

Ma le bici elettriche non servono in pianura. Se questa in salita è da infarto, a cosa serve?


Beh non sono molto daccordo:

in pianura con una bici turistica per viaggiare a 25km/h cccorrono circa 125W
con una bipa si viaggia con 70W
Questa differenza vuol dire sudare o no e vuol dire arrivare a casa, dopo 50km, stanchi oppure no
Se invece si vuol fare dello sport vuol dire arrivare stanchi dopo aver percorso 50 km tanto quanto lo si sarebbe dopo aver percorso 100 km con una bipa

Poi la "pianura" completa credo che non esista : ci sono spessissimo falsopiani e salitine e già con l'1% di pendenza vuo dire dover aggiungere altri 70W per mantenere la velocità
Per non parlare di quando c'è vento contrario


Per quanto riguarda le salite, direi che questa bipa supera agevolmente pendenze fino al 10%: se si abita a Genova o Trieste sono daccordissimo che può non essere sufficiente; se si abita a Roma o a Verona si va benissimo ovunque si voglia
(il 10% è una salita parecchio dura da fare muscolarmente)








baldiniantonio Inserito il - 26/12/2016 : 09:08:06
baldiniantonio ha scritto:

...
Mi chiedo cosa trattenga la Wayel dall'adottare, come ha fatto MI.GI, il bafang centrale per qualche modello...


mi hanno ascoltato...
http://www.wayel.it/mobilita-elettrica/bici-elettriche-hynergy-bikes/
Marco ap Inserito il - 26/12/2016 : 09:04:02
buon giorno pix,vorrei capire le salite che affronti al 17% con questi motorelli li fai con la massima assistenza?non si scaldano?
Sergiom1961 Inserito il - 26/12/2016 : 02:15:40
Ma le bici elettriche non servono in pianura. Se questa in salita è da infarto, a cosa serve?
Gaudem Inserito il - 23/04/2014 : 13:02:46
Ho mandato una mail alla Wayel, mi hanno risposto solo per il seggiolino posteriore dicendomi ch esi può montare un seggiolino a piastra, ma io sono come san tommaso, mi sembra che il seggiolino posteriore sia difficile se non impossibile da montare visto:
1. l'inclinazione dei tubi portatutto
2. la presenza della batteria
Boh che confusione
pixbuster Inserito il - 22/04/2014 : 23:34:12
Ciao Gaudem, benvenuto

I tuoi dubbi sono giustificati: davanti il cannotto non ha spazio per il montaggio
Al posteriore ho anch'io dei dubbi sullo spazio disponibile

Se hai voglia prova a contattare la Wayel ... e poi ci fai sapere

Gaudem Inserito il - 22/04/2014 : 13:15:28
Salve a tutti, sono michele di misano adriatico e sono molto interessato all'acquisto della trilogia torque con batt più grande, ma avrei bisogno di sapere con precisione se posso montare il seggiolino all'anteriore e/o al posteriore, il mio negoziante mi ha detto di si ma sono titubante visto che al post i tubi sono molto inclinati e lo spazio, vista la batteria, è poco, e all'anteriore ho paura che non ci sia sufficiente canotto
Grazie
pixbuster Inserito il - 14/04/2014 : 19:03:23
Ops !!!

ho fatto due correzioni al testo:

il link al Costruttore è www.wayel.it e non .com

e sulla Soft-Street l'elevato confort su fondi sconnessi è garantita anche dalla presenza del cannotto sella ammortizzato

Chiedo scusa
pixbuster Inserito il - 12/04/2014 : 23:55:52
Ahahahah grazie a tutti !
leonardix Inserito il - 12/04/2014 : 23:10:41



OSCAR95 Inserito il - 12/04/2014 : 18:39:12
baldiniantonio ha scritto:


complimenti,
ottimo lavoro,
come sempre!
Mi chiedo cosa trattenga la Wayel dall'adottare, come ha fatto MI.GI, il bafang centrale per qualche modello...



Bè, penso che sia per il discorso della trasmissione a cardano. A meno che non facciano un modello tipo la E-Bite pieghevole a cinghia e gli abbinino il Bafang Centrale.
Barba 49 Inserito il - 12/04/2014 : 14:35:07
Le batterie che noi definiamo LiIon soto TUTTE Litio-Polimero, almeno da quando l'elettrolita è stato inserito in un tessuto polimerico anzichè essere in forma liquida, quindi a parte le aggiunte di componenti come Cobalto, Manganese o altro le celle sono tutte simili.

Le LiFePO4 sono diverse, hanno addirittura una tensione caratteristica di 3,2V anczichè 3,7V come le LiIon...
ecocar Inserito il - 12/04/2014 : 13:57:18
Barba 49 ha scritto:

@Ecocar: Guarda che come LiPo loro intendono Litio-Polimero, non si tratta di celle da modellismo!!!


Non sono le stesse (involucro differente, caratteristiche di scarica diverse), ma la chimica è però la stessa di quelle da modellismo? Mi risulta che come litio di grande diffusione ci siano accumulatori ioni di litio, Lifepo4 e le Litio-Polimero. Le Lipo da modellismo non appartengono a quest'ultima categoria? O sono chimicamente assimilabili alle ioni di litio?
Quanto a 290 euro per una batteria 24v 6Ah rimane il fatto che la faccina è quella giusta ...qualsiasi sia la chimica...
Barba 49 Inserito il - 11/04/2014 : 22:53:17
@Ecocar: Guarda che come LiPo loro intendono Litio-Polimero, non si tratta di celle da modellismo!!!
Giorgio_s Inserito il - 11/04/2014 : 21:58:17
Ogni volta rimango sconcertato dalla quantità di informazioni che riesci a fornire, foto dettagliate e spiegazioni chiare ed esaustive... grande professionalità, ancora complimenti!!!
ecocar Inserito il - 11/04/2014 : 21:03:12
Interessante l'uso delle Lipo, un po'meno i 290 euro per una batteria 25v 6Ah
baldiniantonio Inserito il - 11/04/2014 : 18:30:58

complimenti,
ottimo lavoro,
come sempre!
Mi chiedo cosa trattenga la Wayel dall'adottare, come ha fatto MI.GI, il bafang centrale per qualche modello...
Barba 49 Inserito il - 11/04/2014 : 18:19:40
Benissimo Pix, addirittura ti permetti un "trittico" di bici da testare!!!
OSCAR95 Inserito il - 11/04/2014 : 17:25:43
Complimenti Pix per l'ottimo test!

Noto con piacere che in casa Wayel restano fedelissimi alla trasmissione "alternativa"
eugenio Inserito il - 11/04/2014 : 12:43:52
Bella prova Pix, come sempre.
Quanti miglioramenti dai tempi delle One City
Annoto che sui nuovi modelli si sono decisi ad abbandonare quei poco efficaci shitmano roller, altra cosa i v-brake che si possono sempre upgradare.
Bene la modulazione della potenza in avvio, non parte a schioppo come la mia ed è più controllabile così, probabilee merito del pas a 12 magneti.
Peccato non ci sia più la sella regolabile ad aria ed il Nexus a 7.
Mi sfugge la ratio del motore da 180W a meno di non cambiare la centralina con una 24/36V come ho fatto io per alimentarla a 36V.
Vedo che sulla spugnosità della trasmissione non si sono fatti progressi ed è strano perchè le bici del bike sharing BikeMi hanno la stessa trasmissione ad albero e scorrono benissimo.
Vero è che richiedono zero manutenzione, la mia ha 31.000 km e l'ho pulita una sola volta per puro scrupolo e perchè mi trovavo con la ruota posteriore già smontata

Una cosa per fortuna non è cambiata: a mio avviso le Wayel restano tra le bipe hub più snelle e gradevoli all'occhio, aldilà delle considerazioni tecniche, una preminente motivazione di acquisto
Per esperienza posso dire che il prodotto merita: peccato in passato per qualche "eccesso" del marketing: l'immagine dell'azienda non se ne è avvantaggiata, ma vedo che sotto questo aspetto le cose sono migliorate


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