Parto con una serie di test e di aggiornamenti praticamente su tutta la gamma prodotta dalla Ekletta che ora ha la sede a Fontaniva (Pd) www.ekletta.it
Inizio dalla
ML versione 2019
Sarebbe facile definirla la “entry level” perchè è quella col prezzo di listino più basso della gamma. ma in realtà non sarebbe giusto perchè è un modello con una collocazione diversa dalle altre: è pensato come un vero mezzo di trasporto urbano che consente spostamenti rapidi anche in presenza di salite non eccessive e permette di trasportare una borsa ventiquattrore o una spesa giornaliera
All`interno del test ce n`é un altro: questa bipa era dotata di pneumatici “pieni” Tannus per cui ho potuto verificare la loro funzionalitá e il loro attrito
L’ho portata in giro – docilmente - per 320km
E’ possibile sceglierla fra queste colorazioni: titanio satinato, bianco perla, silver, blu profondo mentre il telaio è di una unica misura
Ecco la consueta SCHEDA riassuntiva
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto con traversini di rinforzo; è stabile anche a velocità elevate (provata fino a 50.5km/h senza problemi) anche se, confrontata con la gamma Ekletta, si sente la differenza rispetto ai modelli a telaio chiuso e anche rispetto al telaio aperto del modello MC (che ha un doppio tubo obliquo) C’è qualche “svirgolamento” in velocità, ma bisogna proprio … andarlo a cercare In compenso lo scavalco è basso e largo abbastanza da farci passare il piede senza doverlo girare di lato Il confort in marcia si avvantaggia di una modesta ma efficace elasticità longitudinale
L’ammo anteriore Zoom è a molla con corsa 50mm; non ha flessioni eccessive nemmeno in frenata: gradevole ed efficace; il precarico non è regolabile (come è normale per un ammo di tipo turistico)
La sella è imbottita e comoda, ma non ci sono ammortizzatori
Il manubrio ha una piega turistica
L’inclinazione della pipa è regolabile
La serie sterzo è di tipo integrato
Il peso è di 21.1kg senza batteria e il peso della batteria è 3.1kg ; perciò il peso totale è di 24.2kg : non è un peso-piuma ma è nella norma Ecco l’effetto che fa col ciclista in sella
La marcia senza mani è stabile ma poco guidabile: la forma del telaio ed il peso della batteria tutta indietro si fanno sentire
Il cavalletto monopiede è stabile e robusto
La ruota anteriore si smonta con una chiave da 15mm
Quella posteriore richiede l’uso di una chiave da 19mm e il distacco del connettore del motore
L’ML è dotata di due portapacchi: quello anteriore è fissato al telaio (perciò non ruota girando lo sterzo) ed è robusto e stabile Ci si può fissare un cestino anche per carichi pesanti oppure fissare la classica “24ore” … ma ci si può caricare anche una cassetta di frutta
Il portapacchi posteriore è robusto ed omologato per 25 chili La sua larghezza è di 183mm: occorre controllare la compatibilità con questa misura se si decide di utilizzare un seggiolino per bimbi; tale seggiolino risulterebbe un po' in alto per la presenza della batteria, cosa che potrebbe dare qualche fastidio con i bimbi più grandicelli
I pedali sono in resina con catadiottri regolamentari
La MC è curata nell’assemblaggio e rifinita con attenzione; non è una sorpresa visto che la ricerca di un piacevole aspetto è il tratto distintivo di questo marchio
PNEUMATICI
Ecco, parliamo delle gomme piene Tannus che equipaggiavano la ML del test
Innanzitutto preciso che non vengono montate sui modelli venduti al pubblico, ma sono destinate ai noleggi Ovviamente si possono avere anche sulla propria bipa, chiedendoli come optional all’atto dell’acquisto
I pneumatici sono da 26”x1.75”
Questa è la scolpitura del battistrada delle Tannus
Qui si vede il fianco e la tallonatura
E questo è il foro della valvola che comunque è presente sul cerchio …. nel caso si dovesse cambiare idea
I vantaggi di questo tipo di pneumatico sono la VERA imperforabilità e l’abolizione della pompa per gonfiarli In effetti anche se si infila un lungo chiodo nel pneumatico, esso non si danneggia e (ovviamente) non si sgonfia; non sembra che nemmeno si indebolisca anche in caso di ripetute forature (proprio per la particolarità della mescola che in qualche modo è “autorigenerante”) Spine e vetri sono affrontabili con la più grande noncuranza e vi dirò che avere la certezza di non forare mi ha dato un gran senso di tranquillità nelle prove e mi ha svegliato la voglia di andare anche su terreni “pericolosi” sapendo che le gomme non mi avrebbero lasciato in panne
Ed anche il non avere la necessità di gonfiare o di controllare la pressione regolarmente è una grande comodità Per inciso, anche la borsa degli attrezzi si alleggerisce (pompa, leve, pezze o camere d’aria di scorta, chiavi per lo smontaggio delle ruote …)
Ma veniamo al comportamento su strada Il confort è quello di una gomma “normale” gonfiata al suo valore massimo: ammortizza ma è un po' dura La tenuta di strada … è invece quella di una gomma gonfiata poco: si nota una certa cedevolezza laterale che si evidenzia quando si incontrano delle sconnessioni anche modeste ma parallele al senso di marcia, come questa
Quando ci si passa sopra o si attraversa con un angolo piccolo, si sente la bipa “scodinzolare” e lo sterzo per un attimo diventa impreciso; nel descrivere il fenomeno ho enfatizzato per far capire di cosa si tratta, ma in realtà è solo una piccola imprecisione nella guida Invece in frenata o in curva la tenuta è buona, anche se inferiore a quella di un pneumatico con camera d’aria In definitiva, se il nostro uso è tranquillo e non si fanno pieghe da moto GP, è una soluzione interessante Ripenso a quando sono andato al mare nella zona dei lidi ferraresi e alle quotidiane forature per le spine raccattate su ogni strada anche asfaltata !
Fra i punti negativi, ma di cui ho solo informazioni indirette, c’è il costo più elevato e una durata non troppo lunga Per queste considerazioni mi rimetto però a chi ha esperienza personale
Dal punto di vista della velocità massima non ho notato differenze rispetto ai pneu con camera d’aria Invece dal punto di vista del consumo (perciò della scorrevolezza) ho rilevato una diminuzione dell’autonomia del 13% ; rimando al paragrafo dedicato per i dati completi
I pneumatici a camera d’aria sono della stessa misura (26”x1.75”) con una scolpitura “tuttofare”
CAMBIO
E’ del tipo a deragliatore a 7 marce Shimano Tourney
Il relativo comando è del tipo a rotazione (Shimano Revoshift) con una indicazione della marcia inserita chiara e ben visibile (ma solo di giorno)
Il range dei rapporti consente di spaziare fra i 9 ed i 27 km/h mantenendo cadenze di pedalata “umane”
Il cambio è onestamente preciso e veloce; morbido da azionare, non ho rilevato errori nelle cambiate né problemi con la catena
[faccio notare che lo sviluppo metrico dei pneumatici pieni e di quelli a camera d’aria usati su questo modello è esattamente il medesimo]
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto frenante è di tipo misto: all’anteriore un sistema a disco da 160mm ad azionamento meccanico e al posteriore un V-brake, entrambi della Tektro
L’azionamento è morbido e la modulabilità è ottima Le leve incorporano entrambe gli switch per il cut-off dell’alimentazione elettrica
Nella prova da 25km/h la ML ha rivelato uno spazio di frenata di 4.35 metri : non troppo breve ma abbondantemente al di sotto delle norme di sicurezza La frenata risulta però facile: la bipa non si scompone e non c’è alcuna tendenza al ribaltamento in avanti La ruota posteriore arriva al bloccaggio ma progressivamente e senza scomporre la bipa Anche in discesa la frenata è stabile e senza precoci affaticamenti
Passiamo alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
La centralina è alloggiata nella struttura di sostegno della batteria, in posizione ben protetta ma facile da raggiungere in caso di manutenzioni
Sul suo involucro è presente il dispositivo di bloccaggio/antifurto per la batteria con la relativa chiave
L’autospegnimento della centralina interviene, se il motore è inattivo, dopo 15’
BATTERIA
E’ agli ioni di litio con una tensione di 36V La capacità è basica: 10Ah 360Wh Non è una batteria per lunghe percorrenze soprattutto se ci sono dislivelli sensibili
E’ alloggiata nella struttura del portapacchi e si estrae comodamente sfilandola verso la parte posteriore della bipa
Ingloba anche la luce posteriore che è alimentata dalla stessa batteria principale ed ha anche la funzione di luce stop (vedi paragrafo relativo)
E’ presente un interruttore (rosso, in basso a destra) per isolarne i contatti : utile per staccare del tutto la batteria dalla centralina e per non correre rischi di cortocircuiti nel trasportarla con altri oggetti
C’è un indicatore di carica attivabile a pulsante
Il suo peso è di 3.1kg e si trasporta facilmente (anche se non per lungo tempo)
Qui si vedono i contatti sulla batteria e sulla BiPA
Il connettore di ricarica è sempre facilmente accessibile a batteria montata o estratta
Il tempo di ricarica è di 5h 39’ da scarica totale A fine scarica non interviene il BMS, ma la potenza al motore diminuisce rapidamente fino a non riuscire più a far procedere la bipa Anche a questo punto, mettendo l’assistenza su 0, il cruscottino rimane attivo (e anche le luci)
Il caricabatteria è di tipo “usuale” senza ventola perciò silenziosissimo
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Il cruscottino è del tipo a led con pulsanti incorporati ed è posto “a tiro di pollice”
I pulsanti (larghi ma poco rilevati) sono sufficientemente comodi e utilizzabili anche con i guanti Vi si comanda l’accensione della centralina, il cambio di livello di assistenza, l’accensione delle luci (che però non è segnalata … se non dalle luci stesse) e la camminata assistita/soft-start Sottolineo che non ci sono simboli per le luci e per il soft-start vicino ai pulsanti: scomodo se si usa questo modello la prima volta o se la si presta a qualcuno
I livelli di assistenza sono 3 ed è presente il valore “zero” che stacca l’assistenza ma fa rimanere attivo il cruscottino con le sue indicazioni (e le luci)
I led indicano il livello di assistenza e lo stato di carica della batteria La visibilità del display è ottima sia in luce che al buio
MOTORE
Il motore è un hub posteriore Hi-Torque prodotto dalla giapponese Dapu
E’ vigoroso e con bassa rumorosità in marcia, anche sotto sforzi elevati Spinge con forza anche a livelli bassi di assistenza ma è “morbido” nell’erogazione per cui risulta adatto anche a persone tranquille o timorose
Ekletta ML 2019 - rumore in marcia
CABLAGGI E PAS
I cablaggi sono ben nascosti e protetti Ottima la presenza dei connettori per i vari componenti
Questa è la zona manubrio dove i cavi si raggruppano in una guaina; essa è elastica, così non si fatica a sfilare un eventuale componente guasto
I cavi poi scompaiono rapidamente all’interno del telaio
Riemergono nella parte più bassa, vicino al movimento centrale
Attraversano un apposito canale realizzato sul tubo sella e poi giungono alla centralina-batteria
Il motore è dotato del consueto connettore per poter smontare agevolmente la ruota
Il dischetto del controllo della rotazione dei pedali (“PAS”) è posto sul lato opposto alla corona ed è sigillato; è presente un led rosso che segnala ogni passaggio dei magnetini davanti al sensore (ottimo per una facile diagnosi di eventuali guasti)
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della presenza della pedalata e del livello impostato sul cruscottino; c’è una leggera rampa di accelerazione in partenza (che rende morbida la partenza) e non c’è modulazione dell’assistenza in funzione della velocità di pedalata E’ possibile la “pedalata simbolica” cioè il motore spinge anche se si fanno ruotare lentamente i pedali senza fornire alcun aiuto alla marcia (nel filmato si vede bene il led che segnala il funzionamento del “pas”)
Ekletta ML 2019 - avvio assistenza a ruota sollevata
I livelli impostabili sono 3 più il livello 0 corrispondente a motore disattivato ma cruscottino acceso E’ presente il comando per la Camminata Assistita e Soft-Start I livelli modulano la velocità fra 11 e 25 km/h, ma i “gradini” sono piuttosto ampi
Come si vede dalla tabella, c’è poca differenza fra la velocità a vuoto e quella su strada: ciò implica che aumentare lo sforzo sui pedali è poco gratificante perché la velocità varia molto poco e questo può portare ad impigrirsi facendosi sempre “portare” dal motore In salita invece le differenze di velocità diventano sensibili e contribuire con i muscoli fa cambiare decisamente la velocità In sintesi non è il sistema più adatto a chi è sportivo, ma è prezioso per chi vuole arrivare a destinazione senza sudare
AVVIO della ASSISTENZA
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 100° di pedalata: è un intervallo un po' lungo che tende a penalizzare le ripartenze in salita e lo scatto ai semafori L’altra faccia della medaglia è che non genera improvvisi avviamenti del motore mentre si manovra Una volta avviato, il motore spinge con forza Definirei questa bipa tranquilla e senza sorprese
Ekletta ML 2019 - avvio assistenza su strada
ACCELERAZIONE
Impiega 10.63” per percorrere i primi 50 metri con velocità di uscita 23.4km/h Il valore non è particolarmente brillante: il ritardo nell’avvio dell’assistenza si fa sentire L’accelerazione è progressiva e non mette in imbarazzo nemmeno i neofiti delle bipa, ma allunga il tempo sui 50 metri Per raggiungere i 25km/h sono necessari alcuni ulteriori secondi
NEL TRAFFICO
E’ disinvolta e mai aggressiva; le partenze non sono fulminee ma comunque veloci; il riattacco dopo una sospensione della pedalata è pronto; Stare in sella è confortevole Pochi i livelli di assistenza per cui risulta un po' difficoltoso trovare la giusta velocità Nelle manovre in spazi limitati si apprezza la progressività dell’assistenza Nel complesso risulta una marcia urbana gradevole e agile
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Onesta scalatrice, ha il vantaggio di avere una una centralina che compensa ogni minima variazione di pendenza cercando di farci mantenere il più possibile uno sforzo basso
Ecco i rilievi dinamometrici
Sul cavalcavia al 4% si sale a 23.5km/h senza esercitare sforzo sui pedali; si può mantenere tale sforzo zero fino a circa l’8% di pendenza (ricordo che le prestazioni in salita sono molto influenzate dal peso del ciclista: io peso 75kg vestito)
Ekletta ML 2019 - cavalcavia 4 %
Il 10% si percorre a 13.0km/h con 70W di sforzo muscolare in 3.a marcia (perciò sostenibile … fino a che abbiamo batteria) La ripartenza, con l’uso del soft-start, richiede soltanto il peso della gamba (in 2.a)
Ekletta ML 2019 - salita 10 %
Sul 13.5% sono salito in 1.a a 8.9km/h ed applicando ancora i consueti 70W tipici della marcia in pianura Come si vede dal calo consistente di velocità, stiamo raggiungendo i limiti di questa motorizzazione La cadenza di pedalata è ancora buona per poter trasferire lo sforzo ai pedali con buon rendimento (50ped/min)
Ekletta ML 2019 - salita al 13.5 %
Sul 17% siamo proprio al limite : sono salito a 6.7km/h con 85W muscolari; considerata però la bassa cadenza di pedalata (38ped/min), la spinta da esercitare si pedali è stata di 26kg: bisogna essere allenati per sostenere tale spinta a lungo La ripartenza, con l’aiuto del soft-start, richiede 30kg: un valore ancora sopportabile
Ekletta ML 2019 - salita al 17%
Non ho eseguito la prova sul 20% perché fuori portata per questo modello Ma ho comunque voluto percorrere la rampa al 27% Se è già in velocità ce la fa a salire; partendo dal tratto al 10% (perciò arrivando sul 27% con il motore già in tiro) si sale con 35-40kg di spinta: in pratica si deve salire (lentamente) stando in piedi sui pedali
Ekletta ML 2019 - rampa al 27%
Come considerazione finale direi che su pendenze “stradali” ci fa salire senza alcuno sforzo; può arrivare a superare strappi brevi anche al 15% ma non di più : è perciò molto adatta anche in città collinari ma non in quelle con pendenze … da prima marcia in automobile
Nota: chiedo scusa per la qualità scadente dei filmati: ho utilizzato una fotocamera di fortuna perché avevo avuto un problema alla batteria (!) di quella che uso abitualmente
CAMMINATA ASSISTITA
La velocità è corretta (5 – 6 km/h) ed è potente anche per superare cordoli e salite ripide
Il ritardo all’attivazione è 1.5” : va bene e si può usare il trucchetto del freno (cioè premere anticipatamente il pulsante tenendo un freno azionato e poi rilasciare il freno per avere l’avvio immediato del motore nel momento desiderato)
Ekletta ML 2019 - camminata assistita
SOFT-START
Il soft-start prevale sul PAS, perciò appena avviata la bipa bisogna rilasciare il pulsante per salire di velocità Il soft-start aiuta consistentemente nelle partenze in salita : sul 12% si riparte con 16kg di spinta sul pedale: davvero poco Come detto per la camminata assistita, vale il trucchetto del tenere il freno azionato per avere una più rapida risposta
VELOCITA’ E AUTONOMIA
Ho eseguito tre prove: una a livello di assistenza massimo (3) con i pneumatici pieni; la seconda col livello intermedio e sempre con le gomme Tannus ed un’altra a livello 2 ma con i pneumatici a camera d’aria
La cosa che si evidenzia subito è la gradevole costanza della velocità (e delle prestazioni) su tutto l’arco della scarica
In piano, al livello di assistenza più alto e a batteria carica, si marcia a 25km/h E’ possibile viaggiare a “pedalata simbolica” facendo semplicemente girare lenti i pedali (ma l’autonomia si accorcia)
Partiamo con la prova a livello intermedio (2), con 70W muscolari e gomme piene La velocità è stata sempre di 20.0 km/h; ho percorso 49.8 km con una temperatura ambiente di 16°C Riportando il valore a 20°C si ottiene una autonomia di 53km tutti pienamente fruibili
Ripetendo la prova con le gomme a camera d’aria ho ottenuto, a 13°C , una percorrenza di 54.2, con la medesima velocità di marcia A 20°C significa 60km a prestazioni costanti Qui si vede l’ultimo tratto della prova per confermare la costanza della velocità
Si può perciò calcolare che le gomme piene “consumino” circa il 13.5% in più dei pneumatici a camera d’aria
Nella prova a livello massimo (3) sempre con i consueti 70W muscolari e pneumatici pieni, la velocità tipica è stata di 25km/h Con temperatura ambiente di 16°C ho raggiunto una percorrenza di 37.3km utili tutti a prestazioni costanti salvo proprio l’ultimissimo tratto Riportando i valori a 20°C si ottengono 40 km di autonomia Utilizzando i pneumatici con camera d’aria calcolo che l’autonomia salga a circa 45km
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Queste prove evidenziano il carattere “urbano” di questa bipa che non ha una batteria abbastanza capiente per lunghi giri turistici magari con saliscendi …. ma si può sempre pensare ad una seconda batteria da alloggiare sul portabagagli posteriore (insieme a delle borse a bisaccia)
MARCIA IN COPPIA
I livelli di assistenza sono solo 3 e sono un pò troppo lontani fra loro per regolare finemente la velocità Ne deriva una certa difficoltà nella marcia in coppia
MARCIA SU FONDI STERRATI
Il telaio ha la giusta elasticità e la marcia sui fondi sterrati rimane confortevole I pneumatici pieni non aiutano nel confort di marcia, ma sono una enorme sicurezza quando si incontrano rami, spine, sassi appuntiti e quant’altro
Sicura la frenata per la sua buona modulabilità
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
Il traversino orizzontale di rinforzo del telaio sarebbe un confortevole punto di presa, ma è utilizzabile solo se non c’è a bordo la batteria altrimenti la bipa risulta molto sbilanciata indietro Perciò nel trasporto in treno, bisogna afferrarla sul tubo sella ed il peso rende la manovra un po' difficoltosa Anche la dimensione generosa del manubrio complica un po' le operazioni di salita sui nostri treni nazionali (in attesa che si diffondano i regionali con l’ingresso a livello del marciapiede)
Ekletta ML 2019 - trasporto su scala
Negli ascensori standard delle stazioni della ferrovia, ci sta senza particolari manovre
Qui si vede come lo spazio per le bici nel vagone sia con alloggiamento verticale che è un po' scomodo per le bipa visto il loro peso (((è anche molto scomodo per chi ha gomme di sezione elevata perché non entrano nei supporti)))
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Con le gomme piene, la prova senza assistenza elettrica ha indicato un richiesta di 125W muscolari per marciare a 18km/h : è un valore piuttosto elevato che tende a far sudare anche in piano
Con le gomme a camera d’aria la richiesta di energia muscolare scende a 102W che sono un valore medio (si torna a casa senza affanno)
I rapporti del cambio consentono di trovare facilmente la giusta cadenza di pedalata anche a motore spento
La scorrevolezza a ruote sollevate evidenzia il basso attrito che induce il motore quando è spento Anche in retromarcia il motore non oppone resistenza particolare
Ekletta ML 2019 - scorrevolezza ruote
Qui come si presenta la ML senza batteria
IMPIANTO LUCI
Entrambe le luci sono alimentate dalla batteria principale che ne garantisce il funzionamento per un certo tempo anche quando è troppo scarica per alimentare il motore Il comando di accensione è sul cruscottino a manubrio
La luce anteriore è sufficiente e con un fascio di luce corretto anche se forse un po' stretto lateralmente E’ presente il catadiottro bianco
La luce posteriore è integrata nell’involucro della batteria insieme al catadiottro (ricordarsi di questo fatto se si decide di lasciare a casa la batteria) E’ il modello Lineo della Spanninga La sua visibilità è ottimale sia posteriormente che lateralmente Emette luce fissa
La visibilità notturna laterale della bipa è data dalla banda riflettente dei pneumatici e dai catadiottri arancio sui raggi : ben visibile dalle auto provenienti di lato
La luce posteriore ha anche la funzione di “luce stop” cioè si accende a livello elevato quando azioniamo i freni Tale funzione è ovviamente garantita solo se abbiamo la batteria a bordo e la centralina accesa
Ekletta ML 2019 –luce frenata
ANTIFURTO
La ML non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Importante dotarla di un robusto sistema per legarla a qualcosa di fisso se la si lascia incustodita
Sul telaio è bulinato il numero di serie ….
….. ed è dotata della protezione Cymi Chip per identificare univocamente il proprietario, molto utile per poterne rivendicare il possesso
E’ possibile aderire alla EKLETTA CLUB VIP SERVICE CARD che consente vantaggi sulla sicurezza, comprende una assicurazione per il furto e l’estensione della garanzia
ACCESSORI
Si possono applicare quelli normali per una bici muscolare Ottima per l’utilizzo di borse a bisaccia anche capienti Ottima per il robusto portapacchi anteriore L’Ekletta ha un fornito catalogo di borse e accessori adatti ai loro modelli (compreso il casco “telescopico” della Closca che può ridurre drasticamente il suo ingombro quando non lo si usa)
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La MC, come tutta la gamma Ekletta, è certificata da ente terzo (TUV tedesco) per le normative europee su bici elettriche, robustezza meccanica, compatibilità elettromagnetica e sicurezza delle batterie
La garanzia è di 2 anni estendibile a 4; anche per la batteria la garanzia è di 2 anni ed è estendibile
Il prezzo è di 1290 € al momento della prova
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
E’ un modello per gli spostamenti urbani: i due robusti portapacchi ci consentono di caricarla anche con cose pesanti ed il motore è potente abbastanza da non farci affaticare anche portando spesa e bimbo La logica di erogazione della potenza elettrica consente di fare sempre poco sforzo anche in salita; fino all’8% sale addirittura senza applicare sforzo ai pedali; il suo limite direi che è introno al 15% che è una pendenza difficilmente incontrabile su strade asfaltate Anche il prezzo contenuto gioca a favore di un suo utilizzo quotidiano in alternativa all’auto
Di carattere docile, non mette mai in imbarazzo anche se si è neofiti E lo scavalco largo e basso la rende adatta anche a chi ha qualche difficoltà alle articolazioni
Ottima per giri turistici ma qui bisogna fare i conti con una autonomia un po' limitata A meno di non avere due batterie ….
Interessante la possibilità di montare gomme piene per chi la dovesse usare in zone ad alto rischio di foratura o per chi vuole la sicurezza di non trovarsi lontano da casa con la bipa immobilizzata da un chiodo o ancor peggio da un vetro (che potrebbe tagliare irrimediabilmente il copertone)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
I Tannus mi hanno sempre incuriosita e avrei voglia di provarli sulla Scoobì, anche se mi preoccupa un po' la perdita di aderenza alla strada. Però, da quello che dici, pare che sia poi un problema sorvolabile, quasi quasi...
BH Emotion Pixo (Pixolina per gli amici) dal 19/7/2013 al 5/9/2016 Brompton H3L dal 1/6/2016 al 22/11/2021 Frisbee Scoobì trattorino dal 25/10/2019 NCM Milano dal 22/11/2021 al 31/1/2022 Atala Tender dal 27/4/2022 kittata dal 14/9/2022 Atala Folding dal 10/7/2023 al 6/4/2024
Do ragione a Sergium2 sembra un prodotto che doveva uscire 6-7 anni oltretutto poca batteria e pesi troppo sbilanciati dietro
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Beh ognuno ovviamente fa le sue considerazioni sul prezzo, ma questo modello ha alcune caratteristiche che a parer mio vanno considerate: innanzitutto il prezzo che ho indicato è quello di listino e probabilmente si riesce ad ottenere uno sconto al momento dell'acquisto, poi motore giapponese Dapu (che è qualitativamente migliore dei pur ottimi Bafang), costruzione robusta ed affidabile, bipa progettata e costruita in Italia con vantaggi in caso di assistenza, sicurezza dei ricambi per molti anni a venire, garanzia estendibile a 4 anni anche per la batteria
E, sempre a parer mio, la capacità della batteria è proporzionata al tipo di uso a cui è destinata: non è una bipa per farci turismo a largo raggio .... se la propria esigenza è quella, invito a seguire i prossimi due test: MG ed MC entrambe a 48V
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
pixbuster ha scritto: non è una bipa per farci turismo a largo raggio .... se la propria esigenza è quella, invito a seguire i prossimi due test: MG ed MC entrambe a 48V
test in cui risulterà obsoleta la tanto blasonata ncm
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Sergiom2
Utente Master
Campania
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Inserito il - 23/01/2020 : 19:39:27
Vedremo....
Sergiom2
Utente Master
Campania
3797 Messaggi
Inserito il - 24/01/2020 : 22:48:03
Sono andato sul sito della Ekletta dove scrivono che il dapu 48 volt ha 35 Nm di coppia... Ben lontani dai 55 Nm della NCM. Aspettiamo la prova di pixbuster, magari sulle nuove cambia qualcosa. Mi auguro che cambi anche il prezzo perché a parità di performance non spenderei mai 600 euro in più. Poi mi auguro che hanno cambiato l'ubicazione della batteria... Quoto Miura72, questa del test mi sembra quasi uscita dal passato. @pixbuster Ma se spendo meno e ho un prodotto superiore perché dovrei comprare questa? OK è il prezzo di listino e magari la prendo a 1100 euro. Ma a 1100 euro prendo la ncm che è un altro pianeta! Se sbaglio faccio "mea culpa"
Modificato da - Sergiom2 in data 24/01/2020 23:01:14
Sergiom, scusa ma non facciamo confusione: il test è relativo al modello ML con alimentazione a 36V ed impostazione cittadina Tu stai parlando dei modelli a 48V (MG ed MC)che invece hanno una impostazione turistica e li confronti con la NCM: facciamo questi confronti quando pubblicherò i test relativi
Poi per quanto riguarda la scelta: ognuno da giustamente peso a fattori diversi: non ci sono solo le prestazioni in salita, come ho già scritto questo modello ha vantaggi nell'affidabilità nella garanzia e nella costruzione italiana Ad ognuno la legittimissima scelta, ma sai che io preferisco non fare paragoni o classifiche
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sergiom2
Utente Master
Campania
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Inserito il - 25/01/2020 : 19:30:14
Certo, tu fai le prove e le fai in modo esemplare. I confronti, i paragoni li fanno i lettori. Io, da lettore ho solo scritto che a parità di prezzo prenderei una bici che offre di più. Sono curioso di sapere come vanno quelle nuove a 48 volt, se hanno una batteria più capiente, se è ubicata sempre sul portapacchi, se hanno sempre il freno a disco meccanico all'anteriore e il vbrake al posteriore, se hanno sempre il motore nel mozzo. Però permettimi di chiederti: una bici costruita in Italia con motore giapponese, cambio giapponese, freni cinesi, etc... Cosa ha di italiano, forse il telaio?
Modificato da - Sergiom2 in data 25/01/2020 19:43:08
Sergiom2
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Inserito il - 25/01/2020 : 20:18:14
Costruita in Italia è ben diverso da "assemblata in Italia".
Di solito le prove di Pix si concludono con un ringraziamento a Pix per l'impegno e la serietà dimostrata nella prova stessa. Se la bici non piace non occorre scriverlo nella prova stessa specie se chi critica non ha la bici in questione. A me la cosa sembra una forma elementare di educazione.
Concordo con shilah. Nessuno di noi potrebbe mai fornire un test così dettagliato ed esente da critiche come quelli che Più ci regala da anni.
Però dai...ci può stare che uno lanci un commento a freddo (commento rivolto alla bipa non certo all'autore del test). Pix fornisce dati e non si sbilancia mai su altre considerazioni..
Concordo con shilah. Nessuno di noi potrebbe mai fornire un test così dettagliato ed esente da critiche come quelli che Più ci regala da anni.
Però dai...ci può stare che uno lanci un commento a freddo (commento rivolto alla bipa non certo all'autore del test). Pix fornisce dati e non si sbilancia mai su altre considerazioni..
Concordo e quoto @Bubunapoli che concorda con Shilah!
Sicuramente il commento di una personale ricerca/interpretazione sullo scritto della casa, ci può stare! Rinnoviamo tutti i complimenti a Pixbuster ringrazandolo di volta in volta, sempre!
Poi, che ci sia chi esprime la sua "intrepretazione" ripeto sullo scritto della casa e, che se non ci fosse.... dovremmo inventarlo!
E' così molto schietto e.... "verace"!
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
A proposito, una domanda tecnica al gentilissimo Pixbuster: L'indicatore di carica attivabile a pulsante, si vede una luce rossa con tre led verdi, è corretta questa interpretazione di carica?
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P.s.: mia interpretazione: quando si vedono i tre led verdi spenti, hai finito l'autonomia e dovrai pedalare di tuo, giusto?
Perchè anche la batteria della mia Hinergy Click 20" si comporta così. Grazie
Poi per quanto riguarda la trasportabilità della batteria (sottobraccio) "a mio modesto parere", ahimè è un calvario! Dovrò inventarmi una maniglia o una sporta per rimetterla, per meglio trasportarla anche solo dalla cantina in casa, ho paura che mi scivoli da sotto il braccio!
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Modificato da - luc_maz48 in data 26/01/2020 18:12:24
Sergiom2
Utente Master
Campania
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Inserito il - 26/01/2020 : 18:19:22
Sì, giusto. Quando rimane acceso solo il LED rosso devi ricaricare al più presto.
Per quanto concerne l'altra cosa, non mi sembra di essere stato maleducato. Ho solo espresso il mio parere. Non era certo mia intenzione inquinare il 3D. Certo la bici non la possiedo ma ho scritto solo quello che ho evinto dai dati dichiarati e dai rilievi di Pixbuster. D'altronde siamo in un forum e se non possiamo esprimere i nostri pareri, che forum sarebbe?
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